Anche quest’anno Confagricoltura è tra le protagoniste del Welfare Index PMI, l’evento promosso da Generali con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, giunto all’ottava edizione. L’elemento fondamentale, offerto dall’indagine presentata oggi a Roma al Salone delle Fontane, è la stretta correlazione tra il fatturato e la crescita di occupazione, da un lato, e il livello di servizi offerti ai dipendenti, dall’altro.

Confagricoltura è presente con tre realtà premiate per l’impegno nelle politiche di welfare – Tenute Ruffino (Firenze), Mastroberardino Soc. Agricola e Terredora (Avellino) – e con Sandro Gambuzza, componente della Giunta, tra i protagonisti di un talk sul tema “Inclusione sociale e welfare di comunità”.

“Il Welfare Index PMI e i risultati della sua ricerca si confermano fondamentali per le imprese del nostro comparto – ha commentato a margine dell’evento Gambuzza -. Dai risultati dell’ultimo rapporto appare evidente come le imprese abbiano ormai raggiunto un alto livello di welfare aziendale, estendendolo anche alle famiglie dei propri dipendenti e alle comunità: dalle politiche di conciliazione vita-lavoro alla salute e all’assistenza per i familiari, dalla previdenza integrativa alla tutela dei diritti e delle pari opportunità”.

Tenute Ruffino, prima classificata nella categoria “Agricoltura” del Welfare Index Pmi di quest’anno, è un’azienda storica che produce vino in Toscana. Il premio, ritirato da Benedetta Greco, riconosce i diversi interventi in campo: buoni spesa e benzina si affiancano alla possibilità per i lavoratori di convertire il premio aziendale in welfare, a cui l’azienda aggiunge il 10%. È messo a sistema lo smart working di due giorni a settimana ed una maggiore elasticità in caso di esigenze comprovate. La tutela del territorio passa attraverso un impianto fotovoltaico, un parco macchine quasi completamente elettrico, e un efficiente sistema di depurazione delle acque.

Mastroberardino Società agricola è vincitrice della menzione speciale “Giovani e ascensore sociale”, ritirata da Piero Mastroberardino, titolare e fondatore. Produttrice di vini radicati nel territorio che la ospita, l’azienda da sempre porta avanti una politica di grande attenzione verso le nuove generazioni. Proprio a loro sono rivolti diversi piani di welfare progettati per la crescita professionale. Il personale ha a disposizione programmi di formazione personalizzati che spaziano dalla conoscenza della lingua inglese alle materie tecniche. Con partnership e tirocini, Mastroberardino porta avanti un dialogo con il mondo universitario finalizzato anche all’assunzione di giovani talenti.

Attenzione anche alle famiglie dei dipendenti con rimborsi spesa dedicati ai figli per la copertura dei costi dei libri scolastici, corsi di formazione e viaggi d’istruzione. Infine, degna di nota la creazione del Museo d’Impresa Mastroberardino Atripalda.

Tra le aziende premiate, anche Terredora, presente all’evento con il suo fondatore e titolare Paolo Mastroberardino, è un’azienda vitivinicola storica della provincia di Avellino e pioniera nel suo territorio nell’applicazione di contratti a tempo determinato stabilizzati. Accanto a questa scelta che punta a consolidare la permanenza dei dipendenti in azienda nell’arco di tutto l’anno, ci sono piani formativi con particolare attenzione al tema della sicurezza sul lavoro.

Un impianto fotovoltaico alimenta la cantina mentre le tecniche colturali non prevedono l’uso di prodotti chimici. Il rapporto con il territorio passa anche attraverso una stretta collaborazione con il mondo universitario con il quale Terredora ha collaborato per la sostenibilità dei processi e la salvaguardia dei vitigni autoctoni, protagonisti della sua produzione.