Dazi, Giansanti: “Necessaria azione del governo per evitare guerra commerciale Usa-Ue

“Accogliamo l’invito formulato dai Consorzi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano ad assumere tutte le possibili iniziative per scongiurare i dazi Usa: i contraccolpi sarebbero pesantissimi per l’intera filiera, ma è a rischio una larga parte delle produzioni agroalimentari italiane destinate ai consumatori statunitensi. Con la chiusura del mercato Usa potrebbe infatti verificarsi una drastica caduta dei valori dei nostri prodotti”. E’ quanto dichiarato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in merito al dibattito in corso, in vista di eventuali dazi aggiuntivi fino al 100% del valore che l’amministrazione Usa potrebbe applicare sulle nostre esportazioni già nel corso del prossimo mese di ottobre.

“Il problema non è nuovo – ha indicato Giansanti – perché rientra nel lungo contenzioso tra Unione europea e Stati Uniti sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing. Ora il settore agroalimentare rischia di pagare un prezzo pesantissimo, a causa dei dazi Usa e delle scontate reazioni della Ue”.

“Nei mesi scorsi – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – ho indirizzato una lettera al presidente della Commissione europea Juncker e alla commissaria Malmstrom, per sollecitare l’avvio di un negoziato con l’amministrazione Usa per evitare una guerra commerciale. A questo punto chiediamo un’iniziativa urgente del nostro governo a tutela del sistema agroalimentare italiano”.

La decisione finale sui prodotti da sottoporre ai dazi aggiuntivi – precisa Confagricoltura – spetta al presidente Trump, sulla base delle proposte del Rappresentante per il commercio internazionale”.

Le esportazioni italiane sul mercato statunitense ammontano a oltre 4 miliardi di euro l’anno. Oltre ai formaggi, sono a rischio i vini, l’olio d’oliva, gli agrumi, la pasta, i salumi.

“I dazi Usa potrebbero scattare con pochi giorni di anticipo rispetto alla data di recesso del Regno Unito che potrebbe avvenire senza regole e con tante incertezze per gli esportatori italiani – ha concluso Giansanti – Dobbiamo assolutamente evitare una ‘tempesta perfetta’ ai danni di tutta la filiera agroalimentare italiana”.

 

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Copa e Cogeca rammaricati della decisione degli USA di imporre dazi all’importazione punitivi sulle olive da tavola spagnole

Il Copa e la Cogeca sono intervenuti contro la decisione degli Stati Uniti di applicare dazi all’importazione sulle olive da tavola spagnole, indicando che si tratta chiaramente di protezionismo.

Il Segretario generale del Copa e della Cogeca, Pekka Pesonen, ha dichiarato: “Il Dipartimento del commercio statunitense ha deciso di imporre tasse sulle olive spagnole in seguito a una seconda inchiesta degli Stati Uniti che desiderano imporre tasse aggiuntive del 17,13% oltre al 4,47% deciso lo scorso novembre e alla tassa attuale del 5,5% portando le tasse di entrata al mercato statunitense per le olive spagnole a un totale del 25%. Siamo delusi da questa decisione ingiustificata e sproporzionata che va contro il nostro interesse comune di sviluppo di buone relazioni commerciali con gli Stati Uniti“.

La principale ragione per la quale le importazioni di olive nere da tavola spagnole sono così competitive è che i produttori hanno compiuto grossi sforzi per ridurre i propri costi di produzione e hanno investito molto in tecnologie di avanguardia. Non devono essere penalizzati per questo“, ha aggiunto. Pertanto il Copa e la Cogeca esortano la Commissione europea ad agire contro queste misure ingiustificate poiché si tratta di protezionismo.

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