Partecipata assemblea dell’Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori di Confagricoltura a Scicli. Presente il segretario nazionale Angelo Santori

Oltre 150 iscritti hanno partecipato all’assemblea provinciale di Anpa all’ex Convento della Croce a Scicli

Un vero successo l’assemblea provinciale dell’Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori di Confagricoltura che si è tenuta martedì 1 ottobre nella prestigiosa cornice dell’ex Convento della Croce a Scicli: presenti un foltissimo gruppo di pensionati iscritti, oltre 150.

Presente il segretario nazionale, on. dott. Angelo Santori, il funzionario nazionale, dott. Andrea Lepri, il membro di giunta di Confagricoltura, Dott. Sandro Maria Gambuzza, il presidente di ANPA Ragusa, Sig. Giovanni Barcella, nonché tutti i dipendenti di Confagricoltura Ragusa.

Ad aprire i lavori Giovanni Barcella, con un intervento caratterizzato dal suo consueto e contagioso entusiasmo, seguito dal bellissimo intervento del segretario nazionale Angelo Santori sul tema di grande attualità e interesse, ovvero i servizi alle persone. L’intrattenimento musicale a cura del gruppo “Canta e Cunta” ha poi allietato la cena sul sagrato del suggestivo complesso architettonico.

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ANPA Confagricoltura (Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori di Confagricoltura) è stata fondata nel 1976 nell’ambito della Federazione Nazionale Impresa Familiare Coltivatrice. Raggruppa i Sindacati Regionali e Provinciali costituiti presso le sedi territoriali di Confagricoltura.

Lo scopo principale dell’ANPA Confagricoltura è la difesa degli interessi materiali e morali dei soci pensionati coltivatori diretti, imprenditori agricoli principali e di tutti i pensionati che fanno propri gli scopi statutari e, a tal fine, assume la rappresentanza di questi interessi nei confronti degli organi dell’Unione Europea, dello Stato Italiano, delle Regioni, Enti locali, Enti pubblici e privati.

Per la concreta realizzazione di tali interessi, ANPA Confagricoltura – in collaborazione con Confagricoltura – ha promosso il Patronato ENAPA, il CAAF Confagricoltura (di cui l’Associazione è socio unico), la ONLUS Senior-l’Età della Saggezza e la MUTUA FIMA nel settore dell’assicurazione sanitaria integrativa.

 

Ragusa, 3 ottobre 2019

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Due giovani imprenditori siciliani tra i vincitori del Premio Nazionale per l’Innovazione in Agricoltura

Lorenzo Cannella (Mangrovia) e Arturo Mannino (Ittica Siciliana) si aggiudicano il terzo posto nella categoria “Reti d’imprese”

Si è tenuta oggi, presso Palazzo della Valle a Roma, la cerimonia con cui Confagricoltura ha premiato gli innovatori agricoli. Sul podio tredici imprese ed aggregazioni che si sono poste in evidenza per il proprio impegno nell’utilizzare le più avanzate soluzioni tecnologiche e digitali, nell’aggregarsi per raggiungere precisi obiettivi (l’unione fa la forza), nel combinare sostenibilità economica ed ambientale, nell’essere attenti al territorio, nel fare cultura e arte.

Lorenzo Cannella (28 anni, titolare di Mangrovia, Scicli), e Arturo Mannino, (29 anni, titolare di Ittica Siciliana,  Aci Catena) si sono aggiudicati il terzo posto della categoria “Reti d’imprese”. Due giovani biologi siciliani che hanno reinventato l’acquacoltura adottando il sistema dell’acquaponica che riduce al minimo l’uso di acqua (-90%), l’uso di spazio, elimina l’uso di erbicidi ma anche di concimi, riduce quello di insetticidi, apportando due rilevanti vantaggi: i prodotti ittici ed i prodotti vegetali sono di qualità mediamente superiore, ed il processo produttivo è innovativo, a costi ridotti ed a bassissimo impatto ambientale. Il fondamento tecnico di riuso degli scarti a base di azoto, fosforo e potassio del metabolismo dei pesci per coltivare le piante rientra appieno nell’idea di economia circolare, e gli scarti vegetali vengono impiegati per alimentare altri pesci erbivori o altri organismi che a loro volta andranno ad alimentare i pesci.

Siamo davvero onorati – dichiarano Cannella e Mannino – di ricevere questo importante premio dalle mani del presidente di Confagricoltura Giansanti e alla presenza del premier Conte e del ministro Centinaio. Un riconoscimento importante alla nostra volontà di fare innovazione in agricoltura nella nostra Sicilia. Uno sforzo che necessita di visionarietà e romanticismo, ma che ha solide basi legate alla sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro progetto“.

“Inizialmente – aggiungono – ci siamo conosciuti come cliente e fornitore. Potevamo diventare competitor, abbiamo scelto di essere complementariVogliamo rappresentare un esempio positivo e un invito ad altri giovani coraggiosi a ritornare in Sicilia per investire, per innescare il cambiamento di cui la nostra Terra ha bisogno. Occorre colmare un gap culturare e dimostrare, con i fatti, che un altro modello di impresa è possibile, anche in Sicilia“.

lorenzo cannella, arturo mannino, sandro gambuzza - Premio Innovazione

Nella foto, da sinistra: Arturo Mannino, Sandro Gambuzza (Giunta Esecutiva Confagricoltura) e Lorenzo Cannella

Alla cerimonia sono intervenuti il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio.

Il “Premio nazionale per l’innovazione in agricoltura” di Confagricoltura è stato indirizzato a tutte le aziende agricole che hanno sviluppato o implementato negli ultimi tre anni soluzioni innovative. Si è articolato in tre categorie: Nuove frontiere (innovazioni tecnologiche relative a processi, prodotti e servizi, applicati a livello di impresa); Reti, Filiere (soluzioni innovative intraprese tra due o più attori); Smart land, Smart city (innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con quelle urbane e progetti capaci di unire arte, turismo e cultura, creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme).

Emergono le nuove frontiere: dei sistemi idroponici fuori suolo con recupero dell’acqua per l’irrigazione; della precision farming che unisce dati satellitari, dati raccolti con i droni e con i sensori in campo, big data; della viticoltura 4.0; della difesa integrata delle colture. Risaltano le reti e filiere della birra artigianale, sostenibile e territoriale, delle gallette di cereali, dell’acquacoltura che diventa acquaponica, delle rinnovabili. Spiccano le esperienze Smart Land e Smart City con: spazi museali, paesaggistici, esperienze ludiche e ricreative; parco artistico a cielo aperto; parco letterario; fino al provocatorio museo del letame dell’azienda zootecnica, che realizza ed espone nuovi oggetti di reflui e argilla che è anche un progetto di design ed economia circolare.

Si parla tanto di agricoltura 4.0, di rivoluzione digitale, di economia circolare, di sostenibilità di reti e filiere, di ‘agri-cultura’, con l’iniziativa del nostro Premio – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – abbiamo voluto presentare esperienze concrete, attività lungimiranti, coraggio imprenditoriale. C’è un volto nuovo dell’agricoltura, c’è un entusiasmo tangibile e contagioso”.

Il premio è stato indetto da Confagricoltura a dicembre 2018 con apposito bando; le molteplici candidature pervenute sono state vagliate dalla giuria presieduta dal prof. Michele Pisante (Università di Teramo) e composta da autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale ed accademico: Luisa Todini (imprenditrice, presidente di Agronetwork), Andrea Granelli (presidente di Kanso), Silvio Franco, (Università della Tuscia), Raffaele Maiorano (imprenditore agricolo), Enrico Allasia (imprenditore agricolo).

Le imprese e le aggregazioni premiate entreranno a far parte del ‘Club delle imprese agricole innovative’ di Confagricoltura e parteciperanno ad una serie di iniziative come testimonial ufficiali dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli.

Per il Premio Innovazione – categoria Nuove frontiere sono saliti sul podio i rappresentanti delle imprese: Soc. Agr. Antonio Gandini (1° classificato); Soc. agr. Folli di Vigo Mario e Alberto e Soc. agr. Ss Porto Felloni  (2° classificato ex aequo); Ditta individuale Preghenella Giuliano e Soc. agr. Ss Terre Grosse (3° classificato ex aequo).

Per il Premio Innovazione – categoria Reti, Filiere sono risultati vincitrici le aggregazioni: Gruppo CerealInnova (1° classificato); Contratto di rete Gallettificio Valtidone (2° classificato); Gruppo Cannella – Mannino (3° classificato); Gruppo Banfi Avello e Raveri (Menzione speciale).

Per il Premio Innovazione – categoria Smart land, Smart city hanno vinto: Genagricola spa e Soc. az agr. Chiarlo (1° classificato ex aequo); Soc. agr. Castelvecchio (2° classificato); Agt società semplice (3° classificato).

Altre sette innovazioni sono state ritenute di rilevante interesse e saranno considerate nelle successive iniziative che Confagricoltura realizzerà sul tema dell’innovazione.  Sono state realizzate da: Soc.agr. Romei Biagi; Ditta individuale Cannella; Ditta individuale Parapini; Ezio Ditta individuale Carlo Spazzini; Soc. Agr. Bortolan; Ditta individuale Laura Cominato; Soc. Saba.

A Lorenzo Cannella e Arturo Mannino vive congratulazioni da parte dell’intera Unione Provinciale di Confagricoltura Ragusa, nelle persone del direttore, Giovanni Scucces, e del presidente, Antonino Pirrè.

 

Ragusa, 17 luglio 2019

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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“Nuovo presidente Sac equilibrato e saggio”: le congratulazioni di Confagricoltura Ragusa a Gambuzza

Il presidente di Confagricoltura Ragusa, il direttore e gli associati tutti salutano con gioia ed orgoglio l’elezione di Sandro Gambuzza a nuovo presidente della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania e detiene il controllo dell’aeroporto di Comiso.

Sono sicuro che il nostro Sandro (componente della Giunta Esecutiva di Confagricoltura con delega al Lavoro, ndr) saprà portare avanti al meglio questo nuovo e prestigioso incarico – dichiara il presidente dell’Unione di Ragusa, dott. Antonino Pirrè -, assumendo decisioni strategiche e di vitale importanza per lo sviluppo dell’economia iblea e siciliana, con l’equilibrio e la saggezza che lo contraddistinguono.”.

La biografia di Sandro – conclude con un sorriso Pirrè – conferma che è proprio vero che noi di Confagricoltura coltiviamo capolavori“.

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Welfare Index Pmi, premiata l’azienda agricola Colle D’Oro di Ispica

Le aziende agricole hanno dimostrato, nel tempo, di avere una funzione anche sociale, sviluppando progetti al proprio interno, e sul territorio, capaci di generare benessere e migliorare la produttività. A confermare l’importanza del settore primario nell’ambito del welfare è stata la presentazione del Rapporto Welfare Index PMI 2019, promosso da Generali Italia con Confagricoltura, Confindustria, Confartigianato e Confprofessioni, dedicato alla valutazione e implementazione delle buone pratiche aziendali rivolte ai dipendenti e al contesto in cui gli stessi operano.

Il Welfare Index PMI è giunto alla quarta edizione coinvolgendo il triplo delle imprese rispetto all’esordio, a conferma che il tema della sostenibilità sociale è di interesse trasversale per l’economia nazionale e in particolare per le piccole e medie aziende che rappresentano l’80% della forza lavoro del Paese. All’edizione 2019 hanno preso parte 4.561 realtà dei comparti produttivi, dei servizi e del terzo settore attive in tutta Italia.

Di queste, 154 sono imprese agricole (in crescita rispetto al 2018), e 43 sono attive nell’agricoltura sociale. Confagricoltura segue con attenzione lo sviluppo di queste realtà, valorizzandone esperienza e potenzialità.

Nel corso dell’evento che si è svolto oggi al Salone delle Fontane a Roma sono state premiate quattro aziende per il settore agricoltura, terzo settore, industria e commercio/servizi. Per il settore primario le aziende che si sono distinte per il particolare impegno nel welfare aziendale sono:

  1. Agrimad Srl Società Agricoladi San Demetrio Corone (CS)
  2. Azienda Agricola Fungar Sncdi Coriano (RN)
  3. Peverelli Srldi Fino Mornasco (CO)
  4. Colledoro Società consortile(RG)

Tre già premiate lo scorso anno una “new entry”: l’azienda Colle D’Oro di Ispica (Ragusa), a dimostrazione che il progetto di welfare crea un effetto leva in termini di maggior coinvolgimento per il benessere comune, sia in termini di qualità del lavoro sia del luogo di lavoro.

Tutte e quattro le aziende vantano anche le 5W di rating, ovvero il massimo livello di welfare.

Agrimad Società Agricola, azienda specializzata nell’allevamento, si distingue per il forte radicamento con la comunità del territorio: assunzione dei coniugi, formazione ed inserimento lavorativo dei figli dei dipendenti. Attraverso le sue politiche di welfare è riuscita a creare occupazione in una zona con elevato tasso migratorio.

Azienda Agricola Fungar, ha saputo rispondere con politiche sociali mirate ai bisogni dei propri dipendenti, per la maggior parte donne e mamme provenienti dalla Cina, offrendo orari flessibili, garanzie per i mutui e servizi, che vanno dalla ricerca degli asili nido, allo svolgimento delle pratiche burocratiche.

Peverelli, impresa che si occupa di progettazione e manutenzione del verde, fa dell’attenzione per la sicurezza il cardine della sua politica di benessere dei propri dipendenti. Ha introdotto un fondo sanitario di categoria con coperture molto estese e rimborsi delle spese per i figli.

Colle D’Oro Società consortile, azienda agricola per la produzione e commercializzazione di ortaggi e frutta, è particolarmente attiva nell’inserimento sociale, culturale e nell’integrazione dei propri dipendenti, duecento dei quali sono extracomunitari.

La menzione riservata all’agricoltura sociale, invece, è andata alla Azienda agricola Rondi Maria Elena – Sogni e Cavalli Onlus di Pavia. Nata nel 2016, svolge attività educative, sportive e integrative indirizzate a persone con disabilità neuromotorie, psichiche e relazionali attraverso la riabilitazione equestre e gli interventi assistiti con i cavalli, ma anche attraverso tecniche occupazionali nella cura delle stalle, nell’orto e nella produzione di miele.

“Siamo diventati una società più matura e gli esempi delle nostre imprese lo dimostrano – ha detto Sandro Gambuzza, componente di Giunta diConfagricoltura con delega al lavoro -. Abbiamo recuperato le buone pratiche e le condividiamo con i nostri lavoratori. L’agricoltura, grazie al suo profondo legame con il territorio e le sue popolazioni, è pioniera del welfare e conferma oggi, rinnovato, il suo ruolo sociale. Welfare Index PMI è uno strumento a disposizione delle imprese per fare un salto di qualità e per crescere. L’imprenditore che coinvolge i propri lavoratori al fine di comprenderne le esigenze e rispondervi con un progetto di welfare è sicuramente un imprenditore all’avanguardia.”

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Gambuzza (Confagricoltura) al Parlamento Europeo: “Avanti con la stipula degli accordi tra UE e Paesi terzi”

Bruxelles – “Per la crescita economica delle imprese agricole e agroalimentari l’export è essenziale. E, in questo senso, è interesse dell’Unione europea e delle nostre Istituzioni che i mercati internazionali sia reso più semplici e accessibili per le imprese”. Lo ha detto Sandro Gambuzza, componente della giunta di Confagricoltura, intervenendo nella sede del Parlamento europeo di Bruxelles all’evento “L’Europa del fare, il commercio internazionale nell’Europa di oggi e di domani”, organizzato da Salvatore Cicu, a cui ha partecipato anche il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani.

Gambuzza ha anche ricordato le criticità dell’export agroalimentare, a partire dall’embargo russo, alla Brexit, alle difficoltà con l’Iran e all’entrata in vigore del TPP. “Senza dimenticare – ha detto –  i riflessi della guerra commerciale tra Usa e Cina, che potrebbero comportare un aumento dell’offerta sui mercati di quei prodotti che i due Paesi avrebbero problemi a commercializzare tra loro”.

“Il nostro messaggio – ha proseguito il componente di giunta della Confagricoltura – è che ognuno faccia la propria parte e si prosegua con la stipula degli accordi tra l’Ue e i Paesi terzi: gli scambi commerciali internazionali in situazioni regolamentate e chiare favoriscono le imprese”.

Confagricoltura ritiene poi che gli accordi bilaterali debbano essere basati su principi di reciprocità ed equilibrio tra le parti. A proposito degli accordi Euromed, pensa che debba essere rivista l’asimmetria a favore dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo, considerati gli indirizzi produttivi simili ai nostri. “Pertanto è necessario che ci sia uno stretto coinvolgimento nell’ambito dei negoziati (e più in generale in riferimento a qualsiasi altra intesa venga prevista con i Paesi di questa area) degli Stati membri direttamente interessati e delle Organizzazioni più rappresentative dei produttori”.

Infine, in caso di effetto fortemente penalizzante per le nostre produzioni mediterranee (agrumi, ortaggi e olio d’oliva), l’Organizzazione degli imprenditori agricoli chiede che siano prese in seria considerazione misure compensative e, nei casi più critici, vengano attivate le clausole di salvaguardia. “Occorre che la Commissione – ha concluso Gambuzza –  rediga periodicamente una valutazione d’impatto sugli scambi commerciali della UE con tutti Paesi terzi nel settore agricolo ed agroalimentare”.

Fonte: Euronews.it

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Think Roma IBM, Gambuzza (Confagricoltura): “Occorre investire su ricerca e digitalizzazione in agricoltura”

Bisogna favorire gli investimenti su innovazione, ricerca e digitalizzazione in agricoltura. Sono le condizioni necessarie per scalare nuove posizioni nella grande sfida dei mercati internazionali. La parola chiave è la competitività del sistema agricolo ed agroalimentare”. Lo ha detto il componente della giunta di Confagricoltura Sandro Gambuzza intervenendo a “Think Roma”, l’evento IBM dedicato all’innovazione.

L’agricoltura 4.0, che oggi in Italia è una realtà – ha ricordato il rappresentante di Confagricoltura – ha un mercato di 100 milioni di euro, il 2,5% di quello globale che vale 3,5 miliardi di euro; si avvale di 300 nuove soluzioni tecnologiche, dai sensori ai droni in campo, al packaging intelligente o attivo, utilizzate lungo tutta la filiera (produzione, trasformazione, distribuzione e consumo)”.

Rappresenta – ha proseguito Gambuzza – uno strumento strategico per il futuro dell’impresa agricola permettendo il miglioramento delle prestazioni ambientali, con la riduzione dell’uso di fertilizzanti, fitofarmaci, acqua, combustibili fossili e una ottimale gestione del terreno. Peraltro la precision farming tende a ridurre anche i pericoli derivanti dal lavoro agricolo, sia in termini di sicurezza, sia di salute. Inoltre, le nuove tecnologie legate all’agricoltura di precisione contribuiscono ad aumentare l’occupazione di giovani in agricoltura, perché hanno bisogno di manodopera ‘digitalizzata’. Eppure c’è ancora molto da fare in questo campo; basti pensare che meno dell’1% della superficie coltivata è gestita con queste soluzioni”.

Il delegato di Confagricoltura ha quindi posto l’accento sul ruolo della ricerca e della sperimentazione agraria italiana che possono contare su non pochi centri di eccellenza. “Però – ha sottolineato – va coordinata di più l’attività dei diversi enti e vanno ottimizzate le relazioni tra il mondo della ricerca e il settore agricolo”.

I problemi da risolvere per avviare un nuovo corso di promozione dell’innovazione risiedono indubbiamente nell’esiguità delle risorse disponibili, ma anche e soprattutto – ha concluso il componente della giunta di Confagricoltura – nella qualità dell’organizzazione del sistema, con particolare riferimento al miglioramento strutturale e al disegno delle politiche, in una chiave di crescente orientamento alla domanda”.

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Fiera Agroalimentare Mediterranea: tagliato il nastro di un’edizione da record per aziende espositrici e capi di bestiame in mostra

All’Assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera il compito di tagliare il nastro della 44^ edizione della Fiera Agroalimentare Mediterranea.

Stamattina in contrada Nunziata a Ragusa si sono aperti i battenti della 44^ Fiera Agroalimentare Mediterranea, con una affollata cerimonia di inaugurazione alla quale hanno partecipato le massime autorità civili e militari provinciali, il Presidente della Commissione Attività Produttive On. Orazio Ragusa e i vertici della Camera del Commercio del Sud-Est, organizzatrice dell’evento che si conferma il più importante del settore dell’area del Mediterraneo.

Quest’anno edizione dei record per i numeri eccezionali di presenze in termini di aziende espositrici e di capi di bestiame in mostra. Subito dopo il taglio del nastro, il corteo delle autorità ha percorso tutta la Fiera, passando in rassegna i tantissimi stand che occupano interamente i quarantamila metri quadrati a disposizione.

L’assessore Bandiera ha voluto evidenziare la vicinanza della Regione ad un comparto fondamentale per l’economia siciliana e si è complimentato con gli operatori del settore che hanno voluto con la loro presenza partecipare ad un momento fondamentale di confronto e di rilancio per il settore. Bandiera ha fatto anche due importanti annunci: a breve ripartiranno i controlli zootecnici sugli animali, centralizzando il lavoro in Regione attraverso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale che fa capo all’Assessorato regionale all’Agricoltura e che avrà il compito di controllare e censire gli animali puntando alla valorizzazione delle razze autoctone. L’assessore ha anche annunciato la riapertura dell’Agenzia per la Sicurezza e il Controllo degli Alimenti, chiusa da tanti anni, ma pronta a ripartire grazie alla dotazione di macchinari e attrezzature. Per la riapertura si sono chiusi accordi tutti di natura pubblica che consentiranno di dotare il territorio del sud-est di questo presidio fondamentale che permetterà ai produttori di ottenere certificazioni sulla loro attività senza necessariamente andare fuori sede.

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Al taglio del nastro è stato presente il Presidente della Camera di Commercio del Sud-Est Pietro Agen, accompagnato dai componenti di Giunta Sandro Gambuzza e Salvatore Guastella, dal consigliere camerale Giuseppe Giannone e dal segretario generale, Alfio Pagliaro. Agen ha evidenziato come una realtà come la F.A.M., molto sentita dal territorio, meriti maggiori investimenti soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e che i fondi che sarà possibile recuperare dalla vendita delle quote delle strutture aeroportuali permetteranno importanti investimenti in tal senso sul territorio. Tra questi la possibilità di un grande polo fieristico, con un centro di formazione eno-gastronomica, grandi parcheggi e collegamenti veloci.

Importante il contributo dato anche quest’anno all’evento dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, il Presidente Schininà ha voluto sottolineare personalmente la storica vicinanza della BapR alla Fiera. Il Sindaco del Comune di Ragusa Peppe Cassì ha ribadito la bontà dell’evento e lo sforzo che l’Ente ha in programma di fare in vista del futuro per la creazione di un polo fieristico. Vicinanza espressa anche dal Commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa Salvatore Piazza.

La F.A.M è realizzata grazie al sostegno di diversi soggetti istituzionali e organizzazioni di categoria. Tra queste, Confagricoltura Ragusa, con la piena consapevolezza dell’importanza strategica rappresentata dalla Fiera, in quanto momento di grande rilevanza di promozione del mondo agroalimentare ibleo e siciliano.

Fino a domenica ci saranno decine e decine di manifestazioni, concorsi, eventi. Per tenersi aggiornati basta collegarsi al sito www.famragusa.it e sulla pagina facebook FAM Ragusa. Per recarsi in Fiera sono stati messi a disposizione bus-navetta da sabato pomeriggio e per tutta la giornata di domenica.

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Grande attesa per l’edizione 2018 della Fiera Agroalimentare Mediterranea: si parte venerdì

Presentata sabato quella che sarà un’edizione da record, con ben quarantamila metri quadrati di spazi espositivi. All’inaugurazione di venerdì prossimo, 28 settembre alle 10.30 al Campo Boario a Ragusa, sarà presente il presidente della Camera di Commercio del Sud Est, Pietro Agen. A tagliare il nastro l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera

La 44^ edizione della Fiera Agrolimentare Mediterranea, aprirà i battenti venerdì prossimo ma l’evento è già sold out. Non un solo metro quadrato dei quarantamila a disposizione è rimasto vuoto: questo il dato più esplicativo del successo organizzativo della F.A.M. che già lo scorso anno aveva preannunciato di scommettere su un futuro più grande. La F.A.M. sarà visitabile da venerdì 28 a domenica 30 settembre.

La presentazione della Fiera Agroalimentare Mediterranea è avvenuta sabato mattina nella consueta conferenza stampa di presentazione tenuta alla Camera di Commercio di Ragusa. I dati illustrati annunciano che quest’anno il Foro Boario di contrada Nunziata sarà stracolmo. Le aziende zootecniche hanno raddoppiato il numero dei capi di bestiame presenti in Fiera, a dimostrazione del fatto che c’è voglia di investire e rilanciare e che la F.A.M rappresenta un’importante opportunità di crescita e di confronto.

La F.A.M. si conferma strumento di promozione, efficace vetrina commerciale e occasione preziosa per agricoltura e zootecnia, ma è evidente anche che, adesso più che mai, è necessario che anche le strutture ed i servizi vengano incontro alla domanda sempre più in crescita del tessuto economico del territorio.

Ad aprire i lavori dell’affollata conferenza stampa è stato il dott. Vito D’Antona, dirigente della Camera che ha salutato tutti gli intervenuti, tra cui l’ex Presidente della CamCom di Ragusa e consigliere della Camera accorpata, Giuseppe Giannone, il presidente del Consorzio provinciale allevatori di Ragusa, Gianni Campo e Gianni Molè in rappresentanza del Libero Consorzio di Ragusa.

I numeri eccezionali, illustrati dalla responsabile dell’organizzazione della F.A.M, la dott.ssa Giovanna Licitra, confermano l’appuntamento di fine settembre come il più grande del settore, nell’area del Mediterraneo. Sono 52 le aziende espositrici di bovini, 330 i capi di bestiame presenti appartenenti alle razze Modicana, Frisona, Cherolaise, Limousine, Pezzata Rossa, Bruna e poi ancora 9 aziende per gli equini e 4 per gli asinini, 350 gli animali di bassa corte. Ben 55 le aziende espositrici della meccanizzazione, 65 le aziende agroalimentari, 12 quelle dell’utensileria, 2 le aziende florovivaistiche con circa 80 esemplari di piante e alberi, 20 le aziende per il settore delle attività al servizio dell’agricoltura e della zootecnia.

In rappresentanza della Camera di Commercio del Sud Est, il componente della Giunta Camerale Sandro Gambuzza che ha portato il saluto del Presidente Pietro Agen ed ha voluto evidenziare l’appoggio corale della Camera di Commercio del Sud Est, vicina alle istanze del territorio, che rappresenta motivo di serenità per il futuro della Fiera stessa. Gambuzza ha quindi invitato ad una riflessione sulla opportunità di investire sulle infrastrutture perché è evidente che, se la fiera ha raggiunto questi numeri, è perché ha saputo rinnovarsi e bisogna, quindi, proseguire su questa strada. Gambuzza ha infine annunciato che all’inaugurazione sarà presente l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera.

Il Sindaco di Ragusa Peppe Cassì ha dichiarato la sua soddisfazione per i numeri citati ed ha assicurato l’impegno dell’ente Comune a trasformare il sito in un polo fieristico polifunzionale che abbia al centro questo evento, ma non solo. Cassì ha annunciato che il Comune di Ragusa ha raddoppiato il numero di servizi igienico-sanitari, che saranno messi a disposizione dei visitatori dei bus-navetta sabato pomeriggio e per tutta la giornata di domenica e che gli orari delle navette sono stati ampliati.

Arturo Schininà presidente della Banca Agricola Popola di Ragusa, nel suo intervento ha manifestato il suo appoggio all’evento che rappresenta una grande occasione proiettata alla crescita del territorio. Un modo per reagire alla tendenza depressiva che bisogna necessariamente capovolgere. Questo è possibile puntando sulla qualità e sul fattore del richiamo turistico. Si può fare di più, la provincia merita di più.

La F.A.M. è organizzata dalla Camera di Commercio di Ragusa, con la collaborazione del Comune di Ragusa e del Consorzio Provinciale Allevatori di Ragusa, e con il contributo dell’Ispettorato Provinciale Agricoltura, dell’IZS Ragusa, della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti Ragusa, della Confederazione Italiana Agricoltori, di Confagricoltura Ragusa, dell’Associazione Provinciale Commercianti Ragusa, della Confindustria Ragusa, della CNA Ragusa e della Confartigianato Ragusa.

Per tenersi informati sul programma è possibile collegarsi al sito www.famragusa.it. Il calendario degli eventi, dei concorsi, dei convegni, seminari, presentazioni commerciali delle aziende espositrici, delle manifestazioni equestri e degli altri eventi può essere consultato anche sulla pagina Facebook FAM Ragusa.

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Rinnovato il CCNL per operai agricoli e florovivaisti: più flessibilità e nuove regole per la rappresentanza

Nella tarda serata di ieri 19 giugno 2018 è stato siglato, presso Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, l’accordo di rinnovo del CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti per il quadriennio 2018-2021, scaduto il 31 dicembre 2017.

Ne da l’annuncio Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, sottolineando “il senso  di responsabilità che ha qualificato l’intera trattativa da parte della nostra Organizzazione, nonostante le difficoltà che, a livello generale, stanno caratterizzando l’attuale fase economica”.

L’intesa è arrivata al termine di un negoziato serrato, durato oltre sei mesi, e nel corso del quale non sono mancati momenti di tensione e di aspra conflittualità, sfociati anche nello stato di agitazione da parte dei sindacati e nella proclamazione di uno sciopero (15 giugno 2018), poi rientrato.

Soddisfazione è stata dunque espressa dal presidente dell’Organizzazione dei datori di lavoro agricolo “per la chiusura di un importante contratto che interessa oltre 200.000 imprese e più di 1 milione di lavoratori”.

“Le imprese hanno fatto la loro parte – continua Giansanti – nonostante la perdurante congiuntura economica negativa, le incertezze sulla futura politica agricola comune, il quadro ancora in divenire delle politiche economiche del nuovo Governo”.

L’aumento retributivo previsto è del 2,9 per cento ed è ripartito in due tranche. Si tratta di un aumento sostanzialmente in linea con gli indicatori di riferimento, che cerca di mediare l’esigenza di salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori con quella di prevedere un costo del lavoro sostenibile per l’impresa.

Tra le novità più significative si segnala l’ampliamento della sfera di applicazione del CCNL – che è stato esteso anche alle imprese che esercitano attività di frangitura delle olive in via esclusiva (frantoi) e alle imprese di coltivazione idroponiche – e l’introduzione di una maggiore flessibilità nella distribuzione dell’orario settimanale di lavoro, anche attraverso un sensibile ampliamento delle causali che possono determinare l’interruzione dell’attività lavorativa.

L’accordo – che rappresenta un’ulteriore dimostrazione delle buone relazioni sindacali che caratterizzano il settore agricolo – si qualifica anche per una specifica intesa sulla rappresentanza delle organizzazioni sindacali legittimate a sottoscrivere la contrattazione collettiva per gli operai agricoli e florovivaisti, anche al fine di limitare il rischio di contratti “pirata” sottoscritti da soggetti privi di reale rappresentatività.

“I contenuti del rinnovo del CCNL per gli operai agricoli, avvenuto la scorsa notte nella sede di Confagricoltura, dimostra, ancora una volta, la grande attenzione delle parti sociali agricoli su temi di importanza strategica”, dichiara a caldo dopo la firma Sandro Gambuzza, membro della Giunta Nazionale di Confagricoltura con delega alle politiche del lavoro.

“Nel nuovo CCNL – aggiunge Gambuzza – c’è l’allargamento della base di applicazione del contratto, semplificazione amministrativa e nelle procedure d’appalto, riconoscimento delle specificità di alcuni comparti come l’acquacoltura, orario di lavoro e organizzazione aziendale più flessibile, maggiore sostenibilità economica, più welfare, difesa del potere di acquisto tutela della salute”.

“Un grazie grande al Presidente Giansanti per la fiducia ed all’insostituibile Direttore Roberto Caponi col Suo staff”, conclude Sandro Gambuzza.

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Olio tunisino, no a nuove concessioni a dazio zero: accolta la richiesta di Confagricoltura

Grazie ai numerosi interventi di Confagricoltura sembra ormai esclusa l’ipotesi di nuove concessioni a dazio zero della Ue per l’olio tunisino.

La precisazione arriva da una fonte comunitaria vicina al dossier secondo la quale la Ue non sarebbe intenzionata ad estendere, almeno fino alla fine del 2018, per altri due anni la concessione del contingente aggiuntivo di 35.000 tonnellate di olio di oliva in esenzione da dazio nelle esportazioni verso l’UE.

Nelle scorse settimane Confagricoltura aveva scritto all’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di Sicurezza, Federica Mogherini, ai commissari al Commercio e all’Agricoltura, agli europarlamentari italiani e ai presidenti di Camera e Senato, per chiedere una valutazione d’impatto preventiva adeguata degli effetti di un’eventuale rinnovo delle condizioni agevolate alla Tunisia pe r le esportazioni di olio in UE, concesse in via eccezionale per il 2016 ed il 2017.

“Aumentare il contingente agevolato per l’olio importato dalla Tunisia potrebbe costituire, infatti, un potenziale rischio per i produttori europei ed in particolare per quelli italiani – rimarca l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – influenzando negativamente gli equilibri del mercato interno UE e le quotazioni dell’olio d’oliva.”

Confagricoltura ringrazia anche il ministro per le Politiche agricole Centinaio per l’immediata attenzione che ha voluto dare al dossier. “Un grazie particolare va agli eurodeputati siciliani – aggiunge Sandro Gambuzza, membro della Giunta Esecutiva di Confagricoltura – con in testa l’on. Ignazio Corrao. Adesso massimo impegno per l’attivazione delle clausole di salvaguardia a favore di pomodori e arance”.

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