Le falsità che non fanno bene all’agricoltura iblea

All’interno della trasmissione radiofonica “Sportello Italia”, l’Associazione Donne Romene in Italia afferma che nelle campagne ragusane si pagano i braccianti 3 euro al giorno. La risposta della signora Dumitrache contattata da Confagricoltura Ragusa

All’interno della trasmissione radiofonica “Sportello Italia” di Radio 1, andata in onda martedì 14 aprile, la signora Silvia Dumitrache, rappresentante dell’Associazione Donne Romene in Italia, ha affermato che nelle campagne del Ragusano si pagherebbero i braccianti 3 euro al giorno. Un’affermazione grave, infondata e lesiva della reputazione del comparto ortofrutticolo ragusano che arriva in piena fase emergenziale, proprio mentre le nostre imprese sono impegnate in uno sforzo produttivo straordinario per garantire frutta e verdura agli italiani e non solo.

A domanda precisa del giornalista, la signora Dumitrache ribadisce che non si tratta di dati vecchi, ma di numeri attuali, e che tale trattamento verrebbe riservato tanto ai lavoratori stranieri che italiani. Per supportare la sua tesi la Dumitrache fa riferimento a non meglio precisati “video su Youtube” e ad “inchieste giornalistiche”.

“Attacchi simili alla reputazione delle nostre imprese agricole – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – sono inaccettabili, a maggior ragione se sferrati senza alcun dato certo, concreto e verificato, ma facendo riferimento a video e inchieste giornalistiche vecchie di anni. Mi sento, anzi, di poter affermare con assoluta certezza che in provincia di Ragusa non esiste alcuna azienda che paga i lavoratori con queste cifre balorde e da schiavisti. In più, come Confagricoltura Ragusa, da tempo ci siamo dotati di un codice etico a tutela dei diritti del lavoro”.

“Abbiamo contattato la signora Dumitrache  – aggiunge il presidente di Confagricoltura Ragusa – per chiedere nomi e cognomi degli imprenditori agricoli che pagherebbero cifre così assurde e fuori dal mondo e per invitarla a venire direttamente a visitare le nostre aziende per verificare come stanno realmente le cose. Confagricoltura Ragusa, infatti, è da sempre in prima linea nella lotta al caporalato e per il rispetto dei diritti umani nelle campagne”.

La signora Dumitrache non è stata in grado di fornire alcun nome e ha ritrattato la sua affermazione sull’attualità dei numeri che ha rilanciato in diretta nazionale, richiamando un’inchiesta del The Guardian del 2017 sullo sfruttamento sessuale, che a sua volta si basa su una precedente inchiesta dell’Observer e su una ricerca universitaria del 2015. Quindi numeri estrapolati da inchieste giornalistiche datate e riferite a temi diversi da quello del lavoro e che, da quello che ci risulta, non hanno avuto sviluppi giudiziari.

“Non si possono lanciare accuse così pesanti – conclude Pirrè – e così a cuor leggero, perché sono dannose e ingiuste. La nostra Organizzazione, da sempre in prima linea per la legalità e il rispetto delle regole, rimane a disposizione degli organi di informazione che volessero approfondire e chiarire come stanno realmente le cose garantendo il legittimo diritto di replica delle imprese”.

Qui il link al podcast della trasmissione oggetto del comunicato: https://www.raiplayradio.it/audio/2020/04/SPORTELLO-ITALIA-b68949d0-b470-4b0e-86c0-1e87841e8177.html?wt_mc=2.www.wzp.raiplayradio_ContentItem-b68949d0-b470-4b0e-86c0-1e87841e8177.&wt

 

Ragusa, 16 aprile 2020

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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Settore florovivaistico in ginocchio, Pirrè (Confagricoltura Ragusa): “Collasso totale, occorrono interventi urgenti”

Fiori e le piante non sono beni di prima necessità, ma lo sono per i produttori, che hanno già investito per mettere a disposizione del mercato un prodotto di prima qualità

“Mercato florovivaistico fermo, totale azzeramento degli eventi, chiusura dei mercati ambulanti rionali, numerose disdette provenienti dal mercato estero, legate alla disinformazione e a fenomeni di opportunismo e concorrenza sleale: questa la condizione del mercato florovivaistico nel Ragusano, come nel resto d’Italia. Abbiamo fatto appena il punto con i soci che operano nel settore che ci riferiscono di un crollo totale del mercato, con numeri che si avvicinano al 100%. Occorrono interventi straordinari e urgenti da parte del governo per sostenere l’intero comparto florovivaistico”: così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

Confagricoltura Ragusa saluta positivamente la lettera inviata nelle ore scorse al ministro Teresa Bellanova per chiedere interventi immediati da parte del coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.

Perdere la stagione primaverile significherebbe dire addio al 60% circa dei ricavi annuali dell’intero sistema florovivaistico, con perdite che potrebbero arrivare addirittura al 100% per i produttori che si dedicano a produzioni esclusivamente primaverili.

Il florovivaismo italiano, con una superficie coltivata di 29mila ettari, 27mila aziende produttrici e 100mila persone impiegate, produce un giro d’affari di circa 2,5 miliardi di euro l’anno, per un valore che rappresenta oltre il 5% della produzione agricola totale.

È chiaro che i fiori e le piante in questo momento non sono beni di prima necessità, ma lo sono per i produttori, che hanno già investito per produrre e mettere a disposizione del mercato un prodotto di prima qualità.

“È fondamentale lavorare, come giustamente richiesto da Agrinsieme – aggiunge il presidente di Confagricoltura Ragusa – per consentire che il comparto possa beneficiare di moratorie su mutui, finanziamenti e pagamenti per le aziende, cassa integrazione per i lavoratori in deroga alle attuali regole, rinvio del pagamento dei contributi previdenziali e delle imposte, sostegno al reddito per i soci produttori delle cooperative; è inoltre fondamentale garantire lo sblocco dei pagamenti dei contributi per le aziende in graduatoria di PIF e PSR che hanno già sostenuto gli investimenti e, al termine del periodo di emergenza, portare avanti un’ampia campagna di sensibilizzazione della popolazione”.

 

Ragusa, 14 marzo 2020

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Mercati chiusi e commesse estere annullate: la psicosi da Coronavirus colpisce le aziende agricole ragusane

La preoccupazione di Confagricoltura Ragusa per gli effetti concreti e pesanti del panico Coronavirus che stanno colpendo le aziende agricole ragusane

Siamo fortemente preoccupati per quello che stiamo registrando nelle ultime ore in un numero crescente di importanti aziende a noi associate, ovvero gli effetti negativi, concreti e pesanti, legati alla psicosi creata nei mercati internazionale dal Coronavirus: commesse estere annullate, mercati ortofrutticoli chiusi o che funzionano a singhiozzo”: questa la dichiarazione congiunta del presidente (dott. Antonino Pirrè) e del direttore (dott. Giovanni Scucces) di Confagricoltura Ragusa.

Che aggiungono: “Se si ferma il comparto agroalimentare, si ferma il cuore della nostra economia. Ci associamo alla richiesta del presidente di Confcommercio Ragusa nei confronti del Libero Consorzio di Ragusa di indire gli Stati Generali dell’economia, al fine di individuare e porre in essere strategie comuni e straordinarie da parte dei soggetti che rappresentano le imprese e il lavoro. È evidente che occorre il supporto immediato del governo nazionale con misure che prevedano sgravi e sostegno economico alle aziende”.

Confagricoltura Ragusa sta monitorando costantemente la situazione, mettendo a disposizione i propri uffici territoriali e nazionali per qualsiasi tipo di esigenza da parte degli imprenditori agricoli associati in questa fase di emergenza.

 

Ragusa, 3 marzo 2020

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Consorzio di Bonifica Ragusa, cartelle salate. Confagricoltura a sostegno degli imprenditori: ricorsi e vertice sul tema

Sono state recapitate in questi giorni cartelle salatissime da parte del Consorzio di Bonifica di Ragusa ai titolari di aziende agricole. “Bollette esose e ingiustificate – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – a fronte di un servizio assai deficitario erogato da un ente elefantiaco e costoso. Il peso del graduale ritiro della Regione dalla compartecipazione alle spese necessarie per la sopravvivenza del Consorzio non può gravare tutto sulle spalle degli imprenditori”.

“Occorre fare ricorso – spiega il direttore, dott. Giovanni Scucces – entro 30 giorni dalla consegna della cartella. Consigliamo di controllare la Pec, ampiamente utilizzata per la notifica della stessa. I nostri uffici sono a disposizione dei soci per poter avviare la pratica in tempi celeri attraverso uno studio legale convenzionato”.

Proprio per fare il punto sul tema è stata convocata una riunione presso la sede di Confagricoltura a Ragusa (via Spampinato, 4) per mercoledì 23 ottobre alle ore 17.00. L’incontro è aperto a tutti.

Confagricoltura Ragusa conferma di essere l’organizzazione degli imprenditori agricoli, sempre in campo per agevolare il lavoro di chi investe in agricoltura in un territorio ricco e dalle enormi potenzialità come l’area iblea.

 

Ragusa, 18 ottobre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Nasce il comitato “Vittoria Unita”: lunedì 7 ottobre la conferenza stampa di presentazione

Si terrà lunedì 7 ottobre, presso i locali della Confcommercio di Vittoria di via P. Umberto 313, alle ore 10,30 la conferenza stampa di presentazione del comitato “Vittoria Unita”. Un Comitato apolitico e apartitico, costituito da associazioni, cittadini, uomini e donne che hanno a cuore la sorte di Vittoria e si prefigge lo scopo di aiutare la città, con tutti i mezzi leciti, a riprendere il cammino della crescita economica, del ripristino dei servizi, dello scambio interculturale e sociale, della rinascita e del diritto di parola.

Un comitato che vuole essere interlocutore sano e rappresentativo delle forze sane della città con i Commissari Straordinari che attualmente amministrano la città. Tra i promotori del comitato, Confagricoltura Ragusa, nella persona del presidente, dott. Antonino Pirrè.

Un contributo doveroso – dichiara il presidente di Confagricoltura – a una richiesta di dialogo sano e costruttivo che, come organizzazione di categoria, rivendichiamo. Un comitato che nasce, in maniera laica e trasversale, per riallacciare il dialogo in una città vessata da vicende processuali e politiche note a tutti”.

 

Ragusa, 4 ottobre 2019

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Psr Sicilia, in arrivo 260 milioni per i giovani agricoltori: via libera alla graduatoria

Duecentosessanta milioni di euro, dalla Regione Siciliana, per i giovani agricoltori dell’Isola. Giunge, infatti, al traguardo una delle misure più attese del Programma di sviluppo rurale 2014/2020 con la quale vengono finanziati i progetti di insediamento per 1.625 giovani con meno di quarant’anni.

«Altre risorse finanziarie dalla Regione – evidenzia con soddisfazione il governatore Nello Musumeci – per offrire nuove opportunità di impresa ai giovani siciliani che vogliono tornare nelle campagne. Un grande capitale umano, particolarmente qualificato, che sono certo potrà far fare un salto di qualità alla nostra agricoltura. So bene che serve ancora molto altro per abbattere le diseconomie dei nostri imprenditori, ma ci stiamo lavorando giorno dopo giorno. E a ottobre contiamo di presentare un Piano globale di rilancio dell’impresa agricola».

I progetti finanziati spaziano tra i diversi comparti dell’agricoltura: agrumicolo, orticolo, olivicolo, frutticolo, leguminose, piante officinali alla frutta secca, zootecnia da carne e lattiero caseario. E ancora diversificazione delle attività aziendali, come agriturismo e accoglienza nelle aree rurali, oltre che realizzazione di boschi produttivi che contribuiscono al miglioramento ambientale, paesaggistico e alla riduzione delle emissioni di gas serra.

«Sono in corso di emissione – afferma l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera – i decreti di finanziamento. Siamo di fronte a una nuova stagione dell’agricoltura in Sicilia, segnata da un vero e proprio ricambio generazionale, da nuove competenze e da significative innovazioni nei processi produttivi. Un’agricoltura che cambia per assicurare nuove opportunità a quei giovani siciliani che stanno raccogliendo quest’opportunità per affacciarsi al mondo del lavoro».

I progetti sono distribuiti in tutte le nove province siciliane: 84 ad Agrigento; 84 a Caltanissetta; 141 a Catania; 180 a Enna; 140 a Messina; 233 a Palermo; 43 a Ragusa; 44 a Siracusa; e 51 a Trapani.

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Il comune di Ragusa premiato con la Spiga Verde, prestigioso riconoscimento nazionale per i comuni rurali

La cerimonia di premiazione ieri a Palazzo della Valle a Roma, sede di Confagricoltura. A ritirare l’importante premio il vice-sindaco, dott.ssa Giovanna Licitra

Le Spighe Verdi 2019 per i Comuni rurali sono state annunciate da FEE Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura ieri a Roma, presso Palazzo della Valle. Presenti i Sindaci e i rappresentanti istituzionali dei Comuni che hanno ottenuto questo riconoscimento. Tra questi, il vice-sindaco di Ragusa, dott.ssa Giovanna Licitra, che ha ritirato il premio che rappresenta il corrispettivo per i comuni costieri della “Bandiera Blu”.

Abbiamo appreso la notizia dell’assegnazione della Spiga Verde 2019 – dichiara il vice-sindaco di Ragusa – con molta soddisfazione. Per la seconda volta da quando l’Amministrazione Cassì si è insediata, il Comune di Ragusa, l’unico in Sicilia, si candida e si aggiudica questo importante riconoscimento della FEE, ritirato presso la sede  nazionale di Confagricoltura, che sostiene il percorso di un’agricoltura sostenibile,  attenta all’utilizzo delle risorse  ambientali”.

Per il Comune di Ragusa – aggiunge la dott.ssa Licitra – l’ambito riconoscimento è contemporaneamente un onore e un impegno, quest’ultimo volto a rafforzare la produzione e il consumo di prodotti alimentari di qualità, a sostenere le imprese che si impegnano in questa direzione. Essere l’unico Comune in Sicilia ci attribuisce anche l’impegno a generare buone pratiche e a far sì che altre Amministrazioni  intorno a noi perseguano questo obiettivo”.

Spiga verde ragusa 2

L’iter procedurale, certificato ISO 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali come il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo; il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri; l’ISPRA; il CNR e Confagricoltura.

42 località rurali potranno fregiarsi, in questa quarta edizione, del riconoscimento Spighe Verdi 2019. “Spighe Verdi” è un programma FEE, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.“Spighe Verdi” è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.

Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi”, FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.

“Spighe Verdi” si basa sull’esperienza trentennale di FEE, presente in 76 Paesi, nella gestione del programma internazionale “Bandiera Blu”, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari.

L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma “Spighe Verdi”, poiché è qui che deve avvenire la vera rivoluzione culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura, già impegnata su questo fronte con il progetto EcoCloud al quale si ispirano molti degli indicatori selezionati.

spiga verde ragusa 3

“Annunciamo con soddisfazione, anche per il 2019, un aumento dei Comuni rurali che hanno ottenuto le Spighe Verdi, ben 42 – ha detto Claudio Mazza, presidente della FEE Italia -. Un percorso che ha l’obiettivo di stimolare i Comuni rurali ad una conduzione sostenibile del territorio –continua Mazza -, impegnandoli in un processo di miglioramento continuo e creando un legame strategico tra amministrazioni locali e agricoltori per la valorizzazione del territorio.”  

“Sono sempre di più i Comuni che hanno fatto della sostenibilità la loro grande occasione e dell’agricoltura il settore da cui far partire la rivoluzione culturale – ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, evidenziando come Spighe Verdi possa rappresentare una svolta, anche in termini di marketing e comunicazione, per le realtà finora poco conosciute -. Una carta importate da giocare sul tavolo della competitività territoriale, così come in oltre trent’anni di vita hanno fatto i Comuni Bandiere Blu”.

Le “Spighe Verdi” 2019 sono state assegnate in 13 Regioni, una in più rispetto alla precedente edizione. Le tre Regioni con il maggior numero di riconoscimenti sono Marche, Toscana e Piemonte, tutte con 6 località. Per le Marche: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana; per la Toscana: Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona; per il Piemonte: Pralormo, Alba, Santo Stefano Belbo, Vicoforte, Canelli e Volpedo. Seguono la Campania con 5 località (Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea); la Puglia con 4 (Castellaneta, Ostuni, Carovigno, Andria); il Lazio con 4 (Canale Monterano, Anguillara Sabazia, Pontinia, Gaeta). Vantano tre località il Veneto (Porto Tolle, Caorle, Montagnana) e l’Abruzzo (Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi). Vi è un Comune rurale per ognuna delle restanti Regioni: Liguria (Lavagna), Umbria (Montefalco), Sicilia (Ragusa), Calabria (Trebisacce), Trentino (Cavareno).

 

Ragusa, 26 luglio 2019

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Minorenne abusata nelle campagne iblee, Confagricoltura: “Orrore e sconcerto, inaccettabile il muro d’omertà”

Apprendiamo con orrore e sconcerto della notizia della bambina stuprata reiteratamente nelle campagne iblee, con il consenso della madre. Agghiacciante e inaccettabile il muro di silenzio che ha coperto l’intera vicenda, fino a quando l’autorità giudiziaria non ha accolto la denuncia della minore“, così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

Fatti incresciosi come questo – aggiunge Pirrè – dimostrano un degrado morale di nostri concittadini che, abusando dello stato di estrema debolezza della minore, ne hanno approfittano per fare i propri comodi. Coprire barbarie simili a vario livello, rendendosi complici, è semplicemente vergognoso, non potremo dirci comunità civile fin quando accadranno fatti simili. Il mio plauso alle forze inquirenti e di polizia che hanno posto fine a questa impensabile tortura nei confronti di una bambina“.

Rivolgo un appello a chiunque venga a conoscenza di situazioni, anche solo sospette, che ledono la dignità umana, – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – a segnalare tempestivamente e senza esitazioni alle autorità competenti, anche tramite le organizzazioni di riferimento“.

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

ufficiostampa@confagricolturaragusa.it

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Consorzio di Bonifica di Ragusa, Pirrè: “Situazione gravissima. Intervenire subito per scongiurare danni alle produzioni agricole”

“Stipendi non pagati anche da 20 mesi, dipendenti costretti a usare mezzi propri sui quali non possono pagare né la copertura assicurativa, né il carburante, situazioni debitorie degli stessi pesanti: questa la situazione attuale al Consorzio di Bonifica di Ragusa. Uno status quo insostenibile e grave che, se non sanato in tempi celeri, rischia di paralizzare il comparto agricolo ibleo, con gravissimi danni alle produzioni”. Così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

“Nei prossimi giorni incontreremo il Prefetto, il presidente della Regione e il direttore del Consorzio – spiega Pirrè – al fine di scongiurare il peggio. Il Consorzio di Bonifica, da quello che ci viene riferito da più parti, ha gli strumenti economico-finanziari per porre in essere soluzioni d’emergenza per sbloccare lo stato attuale delle cose. Ricordiamo che si tratta di un soggetto che eroga servizi di interesse pubblico e che, quindi, non può essere gestito in un’ottica privatistica”.

“Sono già pervenute diverse segnalazioni da parte di imprenditori associati, preoccupati del rischio di danni che potrebbero subire le loro produzioni. Chiediamo al direttore – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – di adoperarsi immediatamente per sbloccare lo stato delle cose, ribadendo la piena disponibilità di Confagricoltura Ragusa a fare la propria parte. La posta in gioco è la nostra agricoltura, non è tollerabile l’immobilismo attuale”.

 

 

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Solidarietà ai lavoratori del Consorzio di Bonifica di Ragusa. Subito incontro con l’assessore Bandiera

La solidarietà ai lavoratori del direttore e del presidente di Confagricoltura Ragusa

Non è tollerabile che i lavoratori del Consorzio di Bonifica di Ragusa non ricevano lo stipendio, nei casi più gravi, da 20 mesi. Esprimiamo solidarietà e vicinanza“, così il direttore Giovanni Scucces e il presidente Antonino Pirrè.

Non ci spieghiamo – aggiungono il direttore e il presidente di Confagricoltura Ragusa – come sia possibile che, mentre i lavoratori degli altri Consorzi siciliani ricevono gli stipendi, a Ragusa si continua a pretendere lavoro senza pagare gli stipendi arretrati“.

Tuttavia – precisano – riteniamo impensabile e deprecabile il paventato blocco di tutte le attività di competenza dell’ente, il problema è politico e va risolto dalla politica, non possono di certo farne le spese le imprese agricole“.

Non intendiamo stare con le mani in mano – concludono Pirrè e Scucces – e, oltre a manifestare la nostra solidarietà ai dipendenti del Consorzio di Bonifica, chiediamo un incontro formale e in tempi celeri con l’assessore Bandiera, per discutere e porre in campo soluzioni immediate“.

 

Ragusa, 14 maggio 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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