Maltempo, è allarme. Confagricoltura: interventi urgenti e pianificazioni condivise per gestire il cambiamento climatico

Allagamenti, frane, smottamenti: la frequenza di fenomeni meteorologici estremi è in crescita e in territori sempre più vasti. La Liguria è stata nuovamente devastata dalle piogge, con danni ingenti alle popolazioni e alle imprese in particolare nel Savonese; nelle zona di Albenga solo poche settimane fa il distretto del florovivaismo ha già subito danni per decine di milioni di euro.

Oggi è stata annunciata allerta arancione in diverse regioni del Nord. Soglie di attenzione anche nelle restanti zone del Centro e parte del Sud nei prossimi giorni.

Il bollettino dei danni da maltempo – sottolinea Confagricoltura – è sempre più pesante. Analogamente è ancora difficile la situazione in Sicilia e in Sardegna per la grave siccità e la mancanza di infrastrutture adeguate ad affrontare la carenza idrica. Proprio questa situazione è stata oggetto di interrogazioni parlamentari in cui sono stati evidenziati i mancati interventi sulle infrastrutture nel corso degli anni.

Il miglioramento dell’efficienza del sistema delle reti è di assoluta priorità, afferma Confagricoltura, che più volte ha sottolineato come la questione necessiti non solo di pianifiazioni a lungo termine rispetto ai cambiamenti climatici, ma anche di azioni con carattere di urgenza rispetto alla messa in sicurezza di interi territori.

Per Confagricoltura è importante che tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni alle autorità d’ambito, dai consorzi alle associazioni imprenditoriali, trovino insieme le soluzioni migliori e gli strumenti più adeguati, anche considerando l’uso plurimo delle acque relativo alle esigenze civili, agricole, ambientali, industriali ed energetiche.

La Confederazione è fortemente impegnata su questi temi: la questione relativa al rischio per le imprese evidenzia la necessità di un progetto condiviso che possa migliorare la gestione delle avversità atmosferiche per le aziende agricole, che sono le più colpite dal cambiamento climatico. 

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PSA, Confagricoltura: bene il nuovo DL, misure che rafforzano prevenzione dal virus ed eradicazione dei focolai

Con l’approvazione del decreto-legge 22 giugno 2023 n. 75 sono state introdotte importanti novità sulle misure di contrasto alla Peste suina. Viene rafforzata la prevenzione e l’eradicazione della PSA e viene  ampliato il raggio di azione delle operazioni di contenimento dei cinghiali, primo vettore del virus, innocuo per l’essere umano e gli altri animali ma letale per i suini.

Il dl amplia anche le funzioni del Commissario straordinario che coordinerà l’azione dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, sia per le finalità eradicative della Peste suina, sia per il contenimento dei cinghiali. Il Commissario definirà, sentite le Regioni interessate, il piano straordinario delle catture a livello nazionale e regionale. I tempi, gli obiettivi numerici di cattura e l’abbattimento e smaltimento, saranno condivisi con l’Ispra. Positiva la previsione di procedure straordinarie (compreso l’affidamento a ditte specializzate) in caso di inerzia o mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle Regioni.

Il 21 giugno scorso è stata approvata anche una importante risoluzione sulla PSA da parte della Commissione Agricoltura della Camera che prevede interventi di depopolamento del cinghiale tramite una maggiore attenzione all’attuazione del Piano straordinario di contenimento della specie. Le misure previste potranno coinvolgere anche le aree non toccate dal virus ma vocate all’allevamento dei suini, per prevenirne l’arrivo attraverso un lavoro di monitoraggio da parte di ulteriori operatori autorizzati all’abbattimento dei cinghiali.

Confagricoltura condivide la ratio alla base della risoluzione della Camera: fare in modo che i focolai di PSA presenti in Italia rimangano isolati e non si estendano alle zone attualmente indenni. La risoluzione ha quindi colto un aspetto molto importante, suggerito dalla Confederazione, con la previsione di adeguate risorse per gli indennizzi tempestivi a favore degli allevatori danneggiati dalla presenza di focolai nelle aree in cui operano. Politica e mondo delle imprese devono lavorare per un unico obiettivo comune: tutelare e proteggere le zone a più alta intensità di capi suini allevati e di stabilimenti produttivi di carni e salumi. 

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Prevenzione oncologica femminile, l’Asp 7 incontra le lavoratrici de “La Mediterranea” a Vittoria

Continuano gli incontri sulla prevenzione del rischio oncologico promosse da Confagricoltura Ragusa e dell’Asp 7 all’interno delle aziende agricole del territorio. Ieri, martedì 23 maggio, a distanza di due anni, nuovo incontro presso l’azienda florovivaistica La Mediterranea a Vittoria. Il tema è stato la prevenzione e la diagnosi precoce delle neoplasie delle donne. 

A fare gli onori di casa Franco e Paola Gurrieri, a relazionare il dott. Paolo Turtulici, Primario di Ostetricia e Ginecologia presso l’ospedale Guzzardi di Vittoria, con il contributo della dott.ssa Gianna Miceli, Presidente della Consulta Femminile di Ragusa.

Presenti in sala oltre 80 operaie che hanno seguito con grande attenzione gli interventi del dott. Turtulici e della dott.ssa Miceli, interagendo e dimostrando interesse. La prevenzione oncologica nelle donne, come ha spiegato il dott. Turtulici, è essenziale e può davvero salvare la vita. Ha reso noto come è semplice interagire con le strutture sanitarie dell’Asp per accedere a tutti i controlli gratuiti per la prevenzione. Inoltre, nel contesto di una discussione partecipata e intensa, si sono toccati temi quali le malattie sessualmente trasmissibili, l’uso dei contraccettivi e si è riflettuto sul dato dell’aumento vertiginoso degli aborti nel territorio ipparino. 

“Noi donne, – dichiara la dott.ssa Paola Gurrieri, componente del Consiglio Direttivo di Confagricoltura Ragusa – da sempre impegnate nella cura degli altri, dobbiamo iniziare a pensare in primis a noi stesse e alla nostra salute. Per essere buone lavoratici, buone imprenditrici e buone cittadine dobbiamo prima stare bene”. 

“Non è un caso – aggiunge – che l’iniziativa si sia tenuta proprio il giorno dell’anniversario della Strage di Capaci. Confagricoltura Ragusa ha deciso di ricordare il sacrificio del giudice Falcone, della moglie e di tre uomini della scorta organizzando un evento dedicato alla salute delle operaie agricole. La coscienza civica parte dall’avere coscienza di noi stesse e dalla capacità di prenderci cura di noi stesse. Solo quando impareremo ad aver cura di noi stessi, ci definiremo come donne e uomini che lavorano e che si relazionano con il mondo con una coscienza civica consapevole e matura. E ricordiamoci proprio il concetto del “prendersi cura” è un concetto che già appartiene a chi lavora in un’impresa agricola”. 

“Ringrazio il dott. Turtulici e la dott.ssa Miceli per un momento così intenso e che vale tanto. Abbiamo consegnato informazioni preziose alle nostre operaie, invitandole a fare passaparola con le colleghe che lavorano in altre aziende, affinché un numero sempre maggiore di donne acceda ai servizi gratuiti di screening e prevenzione dell’Asp, soprattutto le donne straniere che, per ragioni culturali e religiose, sono più restie ad accedere a questo tipo di controlli così delicati”. 

“Un’iniziativa bella, importante e utile – dichiara il presidente di Confagricoltura, dott. Antonino Pirrè  – che va replicata il più possibile nelle nostre aziende. Dobbiamo riprendere questo ciclo di incontri, realizzati in sinergia dall’Azienda Sanitaria Provinciale e la nostra Organizzazione, basta davvero poco per organizzarli. Lo dobbiamo alle dipendenti e i dipendenti delle nostre aziende che sono per noi come membri della stessa famiglia. E senza cura, senza un welfare attento, non può esserci benessere e produttività”.

Ragusa, 24 maggio 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Emergenza clima, Confagricoltura: accelerare su Decreto Siccità, fondamentale governance che ascolti i territori

Più di 250 persone evacuate nel Ravennate, un centinaio a Faenza. È il bollettino che arriva in queste ore dall’Emilia-Romagna dopo l’esondazione di due fiumi che ha provocato anche una vittima e ha portato all’interruzione di diverse linee ferroviarie. Notizie che rendono ancora più evidente l’esigenza di accelerare sull’avvio della macchina dell’emergenza, prevista dal decreto-legge sulla crisi idrica. 

Della necessità di mettere a terra al più presto i provvedimenti previsti dal governo ha parlato ieri Confagricoltura con i suoi rappresentanti territoriali della provincia di Alessandria, Piacenza, Piemonte, Vercelli e Biella, Lombardia, Rovigo, Veneto e della provincia di Brescia. 

La prima richiesta che i territori fanno a Palazzo Chigi è proprio quella di attuare rapidamente il DPCM che permetterà di passare alla fase operativa. L’Italia ha bisogno di un Piano delle acque irrigue che delinei una gestione integrata non solo dei grandi bacini idrici, ma anche di laghi e fiumi. Un piano in cui sono chiamati a fare la loro parte anche i Consorzi di Bonifica. A sostegno di una gestione moderna e sostenibile, Confagricoltura chiede l’istituzione di un Fondo da 500 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle imprese agricole in tecnologie che permettano di ottimizzare l’impiego di risorse irrigue. 

I rappresentanti confederali sui territori auspicano, inoltre, che il futuro Commissario per l’emergenza idrica e la Cabina di regia siano messi nelle condizioni di operare a stretto contatto con i territori per poter indirizzare la governance verso le reali e diversificate esigenze locali.

I cambiamenti climatici impongono di rivedere anche le regole sul deflusso ecologico dei corsi d’acqua e di avviare una strategia per ricaricare artificialmente le falde sotterranee. Un intervento, questo, fondamentale per contrastare la salita del cuneo salino e per garantire la captazione dai pozzi. Infine, in attesa della realizzazione delle infrastrutture di cui la rete idrica nazionale ha bisogno, Confagricoltura auspica l’inizio, nel brevissimo tempo, delle opere di manutenzione di quelle esistenti.

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Confagricoltura a confronto con TFT (Trasformare la Fascia Trasformata): insieme per creare una rete virtuosa a sostegno del lavoro e dei diritti

Si è tenuto nei giorni scorsi un proficuo momento di confronto tra Confagricoltura, rappresentata dalla dott.ssa Paola Gurrieri (componente del direttivo di Confagricoltura Ragusa) e dal dott. Antonino Pirrè (presidente di Confagricoltura Ragusa e vice presidente di Confagricoltura Sicilia), e Trasformare la Fascia Trasformata, un progetto di Fondazione CON IL SUD, che mette insieme l’Associazione I Tetti Colorati Onlusla Cooperativa Proxima, la Cgil e l’Associazione Altro Diritto onlus. Obiettivo dell’azione di TFT è interloquire con le Istituzioni, la popolazione locale, le lavoratrici e i lavoratori, le imprese e le organizzazioni delle imprese, per promuovere prassi virtuose, con una maggiore corresponsabilità della cittadinanza nei propri stili di vita e di consumo, restituendo compattezza a un territorio frammentato e, talvolta, marginalizzato.

“Un incontro davvero stimolante e fattivo – commenta il presidente Pirrè – nel quale abbiamo avuto modo di spiegare che le nostre aziende agricole hanno bisogno di manodopera e sono ben liete di accogliere personale straniero, di raccordo con le associazioni e le Autorità preposte, offrendo così, oltre al lavoro, una chance di integrazione”. “Abbiamo spiegato pure  che – continua Pirrè –, malgrado la buona volontà da parte delle imprenditrici e degli imprenditori di assumere questa tipologia di lavoratori, ci si scontra con tempi molto lunghi e, soprattutto, con una normativa in continua evoluzione su situazioni talvolta assai delicate. Su questo versante, abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte del TFT, che ringrazio per averci scelti come interlocutori e per averci coinvolto in questo percorso a sostegno del benessere diffuso nostre comunità, che si impegna ad operare attivamente per ridurre questo gap attraverso momenti formativi e informativi, direttamente presso le nostre aziende associate”.

Altra questione, non meno rilevante, affrontata durante l’incontro, è quella relativa al decoro e alla salvaguardia ambientale, costantemente messi a rischio dall’abbandono selvaggio dei rifiuti anche lungo le strade. Sono stati illustrati gli interventi di TFT che, da un lato lavorano sull’azione di educazione ambientale delle famiglie, e dall’altro, mirano a un coinvolgimento degli enti locali nell’individuare modalità per il ritiro dei rifiuti, almeno in determinate zone, facendo ricorso a isole ecologiche.

“Uno dei nostri obiettivi principali – spiega Vincenzo La Monica, responsabile del progetto TFT – è creare reti territoriali per sostenere un processo realmente generativo in senso strutturale. Ed è proprio quello che abbiamo cercato di fare nell’interessante e produttivo confronto con Confagricoltura”.

“È stata inoltre l’occasione – continua La Monica – per presentare il lavoro che TFT svolge nelle tre aree d’azione: sociale, lavoro e ambiente. E sono già sorte interessanti direttrici di sviluppo di una collaborazione attiva su molti fronti per consentire, alle persone che quotidianamente incontriamo, una possibilità di accesso a un lavoro che rispetti i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.

La riunione è stata un primo momento d’incontro, ma già i temi sono abbastanza chiari e i prossimi incontri serviranno ad avviare concrete azioni di collaborazione. In tutti i presenti la volontà di provare a invertire la rotta delle narrazioni a senso unico su un territorio che presenta notevoli fragilità e strutturali situazioni di degrado, ma che, al tempo stesso, offre esempi importanti di ‘riscatto’ e modelli di crescita, rappresentati da aziende sane che garantiscono i diritti dei lavoratori e che si impegnano concretamente per farlo, al netto delle ingiuste e dannose semplificazioni giornalistiche che, ciclicamente, mettono in pessima luce il nostro territorio e il suo tessuto produttivo.

Ragusa, 19 gennaio 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Canali, sottopassi e torrenti ostruiti e abbandonati al loro destino. Confagricoltura Ragusa: “Intervenire subito per evitare disastri futuri”

Malgrado le ripetute segnalazioni e le diffide da parte degli imprenditori agricoli ragusani alle Autorità competenti per la prevenzione del rischio idrogeologico, lo stato di corsi d’acqua, alvei dei fiumi, fiumare, torrenti, canali artificiali, fossi di scolo e sottopassi nelle campagne iblee è di abbandono totale, risultando parzialmente o totalmente occlusi da materiale terroso, vegetazione e rifiuti che ne compromettono la funzionalità idraulica.

Il rischio è che, alle prime piogge, puntualmente ci saranno esondazioni e allagamenti che rischiano di danneggiare, come purtroppo è già accaduto troppe volte, persone, cose infrastrutture, patrimonio edilizio abitativo e produzioni agricole, con rischi non indifferenti per la pubblica e privata incolumità e la sicurezza della circolazione stradale.

 

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“Facciamo un appello alle Autorità competenti in materia (Anas, ex Provincia, Comuni, Consorzio di Bonifica) – dichiara il Direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Giovanni Scucces – affinché si puliscano i corsi di torrenti e canali. Un’attività di prevenzione necessaria, che dovrebbe essere ordinaria, per evitare disastri quando arriveranno le prime piogge”.

“Le criticità maggiori – spiega il dott. Scucces – le abbiamo riscontrate lungo i canali di raccolta e nei sottopassi stradali. I nostri imprenditori agricoli sono alle prese con i problemi legati agli approvvigionamenti idrici a causa della siccità che mettono a rischio tutte le produzioni, oltre agli aumenti spropositati dei costi energetici e di produzione. Pulire i canali, subito, è l’unico modo per evitare futuri ulteriori danni da dissesto idrogeologico, anche in considerazione del cambiamento climatico e delle sempre più frequenti piogge improvvise, abbondanti e a carattere temporalesco”.

“Ci aspettiamo la massima solerzia da parte degli Enti preposti – conclude il direttore di Confagricoltura – e vigileremo affinché le risposte arrivino in tempi celeri”.

Ragusa, 4 luglio 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Giornata Internazionale della Donna all’insegna della prevenzione oncologica: i medici dell’Asp 7 incontrano le lavoratrici dell’azienda agricola Colle d’Oro a Ispica

Prosegue senza sosta la campagna di sensibilizzazione promossa da Confagricoltura Ragusa, in collaborazione con l’Asp 7, all’interno delle aziende agricole ragusane

Continua la campagna di Confagricoltura Ragusa e dell’Asp 7 di Ragusa per la sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno. Dopo aver fatto tappa presso “La Mediterranea” ad Acate e presso “Natura Iblea – Paniere Bio” a Ispica, ieri è stato il turno della Società Consortile Agricola Colle d’Oro, sempre a Ispica: i medici dell’Azienda Sanitaria Provinciale hanno incontrato 90 lavoratrici che hanno partecipato con grande trasporto e attenzione.

Hanno preso parte all’incontro il dott. Raffaele Elia, direttore sanitario dell’Asp 7, la dott.ssa Monica Firrincieli, oncologa, e il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè, che ha ribadito la bontà dell’iniziativa, alla luce del successo e dell’entusiasmo finora registrato, che premia l’impegno delle imprenditrici e degli imprenditori agricoli associati a Confagricoltura per un welfare aziendale sano, robusto e che punta all’inclusione e al benessere delle lavoratrici e dei lavoratori.

A fare gli onori di casa la dott.ssa Loredana Calabrese, direttrice amministrativa di Colle d’Oro, e Pietro Calabrese, presidente di Colle d’Oro.

 

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Le lavoratrici hanno vissuto questo momento con grande emozione e interesse, apprezzando le informazioni e i contatti utili per attivarsi, in modo assolutamente gratuito, per fare un controllo se si rientra nella fascia di rischio, ovvero dai 40 anni in su.

“È stato un piacere e un onore ospitare in azienda un momento così prezioso e importante per la salute delle donne – dichiara Loredana Calabrese, direttrice amministrativa di Colle d’Oro – proprio per l’8 marzo. Un modo per celebrare ancora di più l’importanza di questa giornata. Ringrazio di cuore il presidente di Confagricoltura Ragusa e il direttore dell’Asp per la lodevolissima iniziativa che ha permesso alle nostre collaboratrici di essere sensibilizzate sull’importanza della prevenzione nella battaglia, che deve essere di tutte e di tutti, contro il tumore alla mammella. Un nemico invisibile che può essere prevenuto e affrontato con screening fatti nei tempi giusti”.

“Un’iniziativa – aggiunge la dott.ssa Calabrese – che ci ha permesso di condividere non solo informazioni utili, ma anche storie personali che, purtroppo, ci toccano da molto vicino.  Noi donne siamo mamme, amiche, sorelle, vocate alla cura degli altri, sempre con il sorriso, anche se a volte con il dolore nel cuore. Dobbiamo avere la forza di fermarci, farci delle carezze, avere cura di noi stesse e della nostra salute. Per questo credo fermamente che la prevenzione sia uno degli atti d’amore più importanti che una donna possa fare per sé stessa”.

 

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L’incontro è terminato con un momento conviviale e con la consegna, come avviene ogni anno per l’8 marzo, di un omaggio floreale impreziosito da dei motti in poesia da parte di Don Pietro Calabrese a tutte le operaie.

Gli incontri sulla prevenzione del tumore al seno da parte dei medici della Breast Unit dell’Asp 7 nelle aziende agricole associate a Confagricoltura Ragusa continueranno nei prossimi mesi e si estenderanno ad altre patologie oncologiche, purtroppo, molto diffuse, come ad esempio il tumore al colon.

 

Ragusa, 9 marzo 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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La campagna sulla prevenzione oncologica nelle aziende associate a Confagricoltura Ragusa fa tappa da Natura Iblea – Paniere Bio

I medici della Breast Unit di Ragusa hanno incontrato le operaie di Natura Iblea

Continua la campagna di informazione sulla prevenzione del rischio del tumore al seno dell’Asp 7 nelle aziende di Confagricoltura Ragusa. Dopo la prima tappa presso La Mediterranea a Vittoria, venerdì 4 febbraio è stato il turno dell’azienda agricola Natura Iblea – Paniere Bio in contrada Marabino, ad Ispica.

Hanno partecipato all’incontro il direttore generale dell’Asp 7 , dott. Angelo Aliquò, il dott. Giuseppe La Perna e il dott. Marco Ambrogio, rispettivamente coordinatore e chirurgo della Breast Unit di Ragusa, che hanno interagito con una platea attentissima composta da 40 operaie. A fare gli onori di casa il dott. Roberto Giadone.

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I medici della Breast Unit (l’unità che si occupa dello screening e della cura del tumore al seno) dopo aver condiviso i numeri del tumore alla mammella in provincia e aver chiarito quanto possa essere preziosa e salvifica la prevenzione da parte delle donne appartenenti alla fascia di rischio, ovvero tra i 50 e i 70 anni, hanno spiegato come funziona concretamente la Breast Unit, presente con i suoi ambulatori senologici a a Ragusa, Modica, Scicli, Comiso e Vittoria, che si inserisce in un ambito regionale riorganizzato ed integrato per coprire il fabbisogno della popolazione iblea, integrando l’offerta di aziende pubbliche e private coinvolte nella gestione della patologia mammaria, dallo screening fino alla riabilitazione, ottimizzando qualità e tempistica delle prestazioni.

“Ringrazio il direttore dell’Asp di Ragusa e il presidente di Confagricoltura Ragusa – dichiara il dott. Roberto Giadone – per questa lodevolissima iniziativa a cui abbiamo aderito con grande convinzione. Il rischio oncologico tocca tutti da vicino, prevenire può davvero salvare la vita. Purtroppo anche in azienda conosciamo il percorso doloroso che una donna a cui è stato diagnostico un tumore deve subire”.

“Sono davvero soddisfatto – aggiunge – di aver visto un livello alto di interesse da parte delle nostre operaie, soprattutto quelle più giovani, che non sapevano della fascia di rischio e dei servizi gratuiti offerti dalla nostra Asp per lo screening”.

“Noi, come Natura Iblea – Paniere Bio e come Confagricoltura,- conclude il dott. Giadone – crediamo che il benessere delle donne e degli uomini che lavorano nelle nostre aziende sia una pre-condizione necessaria e da cui non si può prescindere per chi vuole produrre ricchezza economica e sociale. E ci crediamo davvero”.

 

 

Ragusa, 9 febbraio 2021

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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Ottobre mese della prevenzione del tumore al seno: la campagna di sensibilizzazione dell’Asp 7 entra nelle aziende associate a Confagricoltura Ragusa

L’iniziativa è frutto della collaborazione fattiva tra Confagricoltura Ragusa e l’Azienda Sanitaria Provinciale

Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno. Le iniziative di sensibilizzazione si tengono ogni anno  hanno l’obiettivo di informare la popolazione sui fattori protettivi e sugli strumenti migliori per contrastare questa patologia.

Nel corso della sua vita, infatti, 1 donna su 8 può incorrere in una diagnosi di carcinoma della mammella, la forma di tumore più frequente tra le donne in Italia. Tra le prime cause di mortalità (più di 13 mila decessi nel 2018), il 30,3% di tutti i tumori femminili. Nel 2020 però, nonostante i casi siano stati 55mila, quasi il 54% degli screening e delle visite previste è stato rimandato o trascurato a causa dell’emergenza dovuta al Covid 19.

Grazie allo screening oncologico, la maggior parte dei tumori può essere diagnosticata in fase iniziale rendendo così le terapie molto più efficaci e risolutive. La prevenzione resta dunque il migliore alleato per contrastare l’insorgenza di questa patologia.

Confagricoltura Ragusa ha sottoscritto una collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp 7) che prevede la possibilità di ospitare nelle aziende associate la campagna informativa per la prevenzione del tumore al seno, con l’opportunità per le lavoratrici di prenotare lo screening.

“La conoscenza dei fattori di rischio e delle abitudini per limitare il tumore – spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – sono alcune delle armi più importanti per combatterlo. Per questo motivo, abbiamo deciso di scendere in campo in stretta sinergia con il dott. Angelo Aliquò, direttore dell’Asp 7, per portare la campagna di sensibilizzazione nelle aziende agricole iblee”.

“Già diverse aziende associate a Confagricoltura – spiega Pirrè – stanno ospitando la campagna e altre lo faranno a breve. Inoltre, la nostra collaborazione con l’Asp, prevede anche la possibilità di ospitare in azienda hub vaccinali. Dopo questa campagna, continueremo a sostenere e ospitare altre iniziative promosse dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa relative alla prevenzione di altre patologie”.

 

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

 

 

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Cambiamenti climatici, Confagricoltura: danni sempre più elevati, rivedere la normativa sulle calamità naturali

Aumenta di giorno in giorno la somma dei danni causati dal maltempo. Confagricoltura sta effettuando i rilievi sui territori per verificare e quantificare le conseguenze degli ultimi eventi calamitosi.

Dalle prime segnalazioni dei tecnici, che sono al lavoro insieme alle Regioni, si stima che i danni per i mancati raccolti e quelli alle strutture potrebbero arrivare a 2 miliardi di euro.

L’agricoltura è il primo settore economico a subire le conseguenze del clima – ricorda Confagricoltura – soprattutto in questa stagione, con frutta e ortaggi pronti per essere raccolti dopo un anno di lavoro e di investimenti.

Da Nord a Sud, la Penisola è un bollettino di guerra: soltanto negli ultimi giorni la grandine ha devastato strutture, spaccato serre per il florovivaismo; centinaia di ettari di frutteti sono andati distrutti per la violenza delle precipitazioni in molte regioni, in primavera già colpite da gelate, trombe d’aria, temporali violenti. Quelli che erano eventi sporadici sono diventati ormai una costante con effetti devastanti per i territori. Mentre al Centro-Sud gli incendi e la perdurante siccità preoccupano agricoltori e intere comunità.

Il susseguirsi degli episodi con sempre maggiore frequenza sta facendo emergere la fragilità del nostro Paese rispetto ai cambiamenti del clima.

E’ necessario pertanto rivedere la normativa dedicata, a partire dal D.Lgs. 102/2004 – afferma Confagricoltura –  e il Fondo di Solidarietà Nazionale, che risulta inadeguato a far fronte alle esigenze delle imprese agricole colpite dalle calamità naturali.

Ad avviso di Confagricoltura occorre un approccio nuovo da parte del legislatore per permettere alle aziende di avere strumenti più efficaci, sia per quello che concerne la protezione attiva, sia per ciò che riguarda la materia mutualistico-assicurativa, con polizze innovative per la tutela del reddito aziendale.

Un contributo al tema – conclude Palazzo della Valle – può arrivare anche dalla riforma della nuova Pac, in cui figura la proposta di destinare il 3% della somma del Primo pilastro (pagamenti diretti) alla creazione di strumenti di gestione del rischio per la copertura dei danni da calamità naturale.

 

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