Al via “Fields”, il più grande progetto formativo europeo per l’agroalimentare: Italia capofila con Confagricoltura e Università di Torino

L’Italia si è aggiudicata il coordinamento di “Fields”, l’agenda e la strategia formativa degli agricoltori europei in materia di digitale, bioeconomia e sostenibilità. Il progetto, coordinato da Confagricoltura e dall’Università di Torino, conta 30 partner di 12 Paesi europei. La prima plenaria si è svolta oggi a Torino presso la l’aula magna Cavallerizza reale dell’ateneo torinese.

“Fields” – ha spiegato Daniele Rossi, delegato di Confagricoltura e presidente della Ricerca ed Innovazione del Copa Cogeca a Bruxelles – è un erasmus plus da 4 milioni di euro dedicato alla formazione avanzata degli imprenditori agricoli europei in materia di sostenibilità, bioeconomia circolare e digitalizzazione.

Per affrontare le sfide del futuro e restare competitivi – ha osservato il prof. Remigio Berruto del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (Disafa) dell’Università di Torino – si deve innovare con maggiore coraggio nelle competenze imprenditoriali, nei contenuti e nei metodi formativi in tutta Europa. In questo senso l’impegno per una progettazione formativa innovativa, a livello europeo.

“Fields” si occuperà della definizione delle nuove competenze richieste all’ imprenditoria agroalimentare europea per restare competitiva ed affrontare le sfide del futuro globale, dal climate change alla circolarità, dalla nutrizione personale alla gestione delle risorse naturali.

Verrà elaborato un database delle principali 90 Agenzie educative, un profilo curriculare delle 10 nuove occupazioni prioritarie in Europa, 4 moduli formativi completi in 7 differenti lingue; verranno quindi preparati 102 docenti formatori, coinvolte 140 organizzazioni professionali e la piattaforma formativa sarà indirizzata a 20 mila utenti.

Quello che viene posto in essere – ha concluso Confagricoltura – è un grande impegno europeo che punta sulla condivisione di una strategia e di un’agenda europea per i prossimi sette anni di programmazione 2021–2027, nell’ottica del quadro politico europeo Food 2030 e del suo piano d’azione.

 

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Pomodoro da industria, Confagricoltura: “Necessaria una programmazione con più certezze e tempi brevi”

“Servono certezza nella programmazione e un clima di condivisione e di massima trasparenza all’interno della filiera per rilanciare la produzione del pomodoro da industria, riconoscendo il giusto valore al prodotto made in Italy che rispetta tutte le certificazioni richieste dagli operatori a valle della filiera”. Lo ha detto Fabrizio Marzano, presidente della Federazione nazionale del pomodoro da industria di Confagricoltura, che si è riunita ieri a Palazzo Della Valle.

“E’ inconcepibile che ogni anno non si riesca ad avere per il 31 gennaio una programmazione concordata delle superfici investite a pomodoro – ha proseguito il presidente della Federazione -. La mancanza di indicazioni in tempo utile nuoce alle aziende agricole, non consentendo loro di pianificare in maniera adeguata la produzione”. Ha sollecitato quindi a definire rapidamente la programmazione per la prossima campagna, per la quale si registra già un notevole ritardo.

“Confagricoltura – ha concluso Fabrizio Marzano – ha sempre evidenziato che una corretta programmazione delle superfici a pomodoro dovrebbe avere un arco temporale più ampio, non annuale, ma triennale, così da consentire la definizione di un corretto piano di investimenti aziendali”.

 

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Green economy: Confagricoltura aderisce al Manifesto di Assisi

Confagricoltura ha aderito al Manifesto di Assisi “per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”.

Il documento mette in luce l’esigenza di affrontare la crisi climatica con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali e soprattutto la partecipazione dei cittadini.

E’ stato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a firmare il Manifesto che ha raccolto la condivisione di tanti imprenditori, politici, istituzioni e associazioni di categoria. “Si tratta di una sfida decisiva per il futuro di tutti – afferma Giansanti – e per la quale l’Italia può giocare un ruolo importante”.

Nel documento sono contenuti alcuni principi che hanno ispirato da tempo Confagricoltura nella propria azione a favore di una nuova economia, attenta al pianeta ma anche ai territori, alla sostenibilità e alla qualità, all’innovazione, alla crescita e all’inclusione.

“Un’economia che richiede un impegno serio e costante da parte delle imprese e della politica – ribadisce Giansanti – Siamo convinti che insieme ai cittadini e alle istituzioni possiamo dare un futuro migliore alle nuove generazioni, facendo già oggi la nostra parte”.

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“Europa 2021-2027 e programmi di finanziamento”: workshop di formazione organizzato da Confagricoltura a Ragusa

Il workshop è organizzato in collaborazione con il Centro Studi di Diritto Amministrativo

Continuano i momenti di formazione organizzati da Confagricoltura Ragusa per offrire ai soci aggiornamenti e strumenti per affrontare le sfide complesse con le quali deve confrontarsi chi investe giornalmente in agricoltura, tra mercato globale, normative nazionali ed europee.

Giovedì 23 gennaio, con inizio alle ore 9.30, presso la sede di Confagricoltura a Ragusa (via G. Spampinato 4), si terrà il workshop sul tema “Capire l’Europa: Europa 2021-2027 e progetti di finanziamento”, organizzato in collaborazione con il CeSDA, (Centro Studi di Diritto Amministrativo), ente di formazione e ricerca di eccellenza che mette insieme giuristi, informatici, economisti ed esperti in finanziamenti europei e chi si occupa di innovazione per la Pubblica Amministrazione e per le imprese che partecipano alle gare di appalto, ai partenariati pubblici-privati e alle procedure di finanziamento europee. A relazionare la dott.ssa Simona Zelli, europrogettista e policy advisor.

 

PROGRAMMA DEI LAVORI

9:30-10.00 Apertura dei lavori – Introduzione del presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè

10:00-11:00 Europa 2021, tra continuità e cambiamento: Mission Oriented policies

11:00-11:30 Quali missioni per quali obiettivi

11:30-12:00 Dove reperire le informazioni utili per individuare i documenti di interesse: il portale Europa, il Partecipant portal e i siti tematici di riferimento

12:00-12:30 Idee a confronto, domande e dibattito

 

Per noi di Confagricoltura – spiega il presidente Pirrè – è imprescindibile fornire validi momenti di formazione continua agli imprenditori agricoli associati, condividendo strumenti e know-how necessari per essere sempre più competitivi in un mercato globale governato da dinamiche complesse da comprendere con consapevolezza e ricco di opportunità importanti da cogliere al meglio”. “Lo facciamo – aggiunge il presidente di Confagricoltura Ragusa – organizzando workshop come quello in programma coinvolgendo relatori e professionisti di primo livello. Perché noi siamo Confagricoltura e intendiamo il nostro ruolo di organizzazione di categoria in un’accezione ampia e che va oltre la mera assistenza burocratica”.

La partecipazione al workshop è riservata ai soci di Confagricoltura.

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Ecomondo, Confagricoltura agli Stati Generali della Green Economy: settore pronto a fare la sua parte

Confagricoltura partecipa agli Stati generali della Green Economy a Ecomondo, a Rimini, quest’anno dedicati al Green New Deal e alla sfida climatica. Dall’appuntamento emergeranno le proposte per raggiungere gli obiettivi al 2030 di un taglio consistente delle emissioni in atmosfera, nonché di una spinta decisiva per la crescita e l’occupazione.

Per Confagricoltura è urgente avviare un programma europeo e italiano di Green New Deal per giungere a risultati concreti già entro il 2025. Per farlo, l’Organizzazione chiede che l’agricoltura sia al centro del progetto, come merita. Il settore primario – evidenzia l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – è infatti da tempo impegnato nella sfida climatica, dando un grande contributo nell’accelerare i processi di decarbonizzazione e nell’implementare le azioni di mitigazione, rispondendo contemporaneamente ai fabbisogni della società e del sistema economico attraverso la produzione di cibo, mangimi, energia, materiali ecologici e nutraceutica.

Le sfide dell’agricoltura del futuro, che sono già realtà per sempre più aziende italiane, sono molteplici: attenzione alla produzione e alla qualità del cibo, agricoltura conservativa, tutela dei suoli agricoli e della biodiversità, aumento dell’efficienza dell’irrigazione, migliore gestione del bestiame, resilienza, gestione sostenibile delle foreste e assorbimento di CO2, riduzione dei rifiuti, lotta allo spreco alimentare, economia circolare.

Secondo le elaborazioni di Confagricoltura sui dati dell’UNFCCC (trattato ambientale delle Nazioni Unite) le emissioni di gas serra dell’agricoltura italiana sono circa il 7% del totale e sono diminuite dal 2000 ad oggi di oltre il 9%, molto più di quanto registrato dall’Unione europea.

Come dimostra inoltre un recente studio accademico diffuso dall’Istat, la zootecnia italiana sostenibile è un percorso possibile e positivo per l’ambiente. Basti citare il caso della produzione di latte bovino, che dal 1950 ad oggi è aumentata di quasi il 90%, mentre le emissioni si sono praticamente dimezzate.

Per tali motivi Confagricoltura è sempre più convinta che produttività e sostenibilità possano e debbano camminare insieme.

E’ proprio in questa direzione che, nelle giornate di Ecomondo a Rimini, Confagricoltura concentra la propria attenzione su quattro temi prioritari per l’agricoltura italiana: efficientamento delle imprese agricole e delle lavorazioni, digitalizzazione e agricoltura di precisione, bioeconomia circolare, nuove tecnologie molecolari.

 

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