Cereali: utile registro telematico ma soglia troppo rigida

Il registro telematico di carico e scarico dei cereali, introdotto nell’ultima Legge di Bilancio, potrebbe anche apparire opportuno nell’ottica della trasparenza del settore. Ma è stato concepito in maniera troppo restrittiva e generalizzata e rischia di mettere in seria difficoltà i soggetti coinvolti, soprattutto gli agricoltori e gli allevatori. Lo ha sottolineato Confagricoltura che ritorna sullo strumento introdotto dal decreto attuativo della Legge di Bilancio.

Bisogna stare attenti a non far diventare uno strumento utile – che replica in sostanza quanto già previsto con la registrazione telematica delle produzioni vitivinicole e oleicole per ottenere una radiografia completa di tutto il flusso della materia prima cerealicola – in un appesantimento burocratico. Troppo rigida anche la soglia delle 5 tonnellate annue per il quale va introdotto il registro.

Occorre bilanciare l’obiettivo di una maggior trasparenza di mercato con il carico amministrativo sulle aziende – osserva Confagricoltura -. Per questo chiediamo una proroga nell’avvio del registro in modo da poter introdurre delle modifiche all’impianto normativo nella direzione di un alleggerimento degli oneri, escludendo la parte iniziale e finale della filiera (produttori cerealicoli e allevatori).

Confagricoltura ricorda l’importanza del settore dei cereali, con un valore della produzione agricola pari a 3.746 milioni di euro, con circa 415 mila aziende e con 3,5 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata.

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Nasce a Ragusa la Consulta delle Associazioni Datoriali

Aderiscono alla Consulta Agci, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop e Sicindustria

 

Fare squadra per superare, insieme, un’emergenza senza precedenti: è con questo spirito che Agci, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop e Sicindustria hanno deciso di dar vita al coordinamento delle associazioni di categoria della provincia di Ragusa. “Il bisogno di un grado maggiore di collegialità e di condivisione sui temi di principale interesse per il tessuto produttivo ibleo – si legge nel documento costitutivo della consulta – ha accompagnato il percorso di questo organismo, che ha lo scopo di studiare e approfondire le esigenze e le problematiche socio-economiche del territorio della provincia di Ragusa e di proporre soluzioni, progetti e linee strategiche di sviluppo a tutte le Istituzioni ai vari livelli, come gli enti locali territoriali e non territoriali, la Camera di Commercio, i governi e i parlamentari nazionali e regionali”.

A guidare la consulta sarà, per i primi sei mesi, Gianni Gulino, presidente di Confcooperative.

“La nuova programmazione e gli strumenti del Next generation Eu – si legge ancora nel documento – rappresentano un’opportunità unica che richiede una partecipazione dal basso, così da fare emergere le esigenze del territorio, e la costituzione di una vera e propria ‘banca dei progetti’. Questo è il momento di progettare iniziative per creare sviluppo, innovazione e occupazione: un lavoro che deve partire dai territori, dialogando tra istituzioni di ogni livello. Le risorse messe a disposizione da Recovery Fund, fondi strutturali e Fondo di sviluppo e coesione daranno al Mezzogiorno la possibilità di recuperare il gap dei mancati investimenti, pubblici e privati, degli ultimi 30 anni. Ma, affinché ciò avvenga, occorre una programmazione che tenga conto delle reali esigenze del tessuto produttivo. E solo una azione collegiale permetterà di affrontare e superare i ritardi e migliorare le condizioni di sviluppo del nostro territorio, della nostra regione e del nostro Paese”.

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“Note di Natura”, il concerto degli archi dell’Accademia Teatro alla Scala a Ragusa, ritrasmesso questo domenica sul Tv2000

“Note di Natura – Più ossigeno per l’arte”, dopo il picco di ascolti sul canale YouTube di Confagricoltura al link https://bit.ly/365shOK, sarà replicato da TV 2000, domenica alle 11,15.

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Confagricoltura invita a vedere l’originale performance musicale, davanti alle 200 bellissime piante fiorite e non, “sedute” nei palchi e in platea, prodotte dai florovivaisti Iblei associati. I musicisti dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano: Kinga Dobryniewska al violino, Sofia Goetz al violino, Daniel Ciobanu alla viola e Marco Mauro Moruzzi al violoncello, permetteranno di scoprire, nel teatro più piccolo d’Italia, il profondo legame tra arte e agricoltura. La bravura dei musicisti e a bellezza delle piante e dei fiori di un comparto fortemente provato, ma fondamentale per l’economia, offrono un’occasione di svago culturale da non perdere.

Il Concerto è stato organizzato in occasione di Natale da Confagricoltura Ragusa e dalle direttrici artistiche del Teatro Donnafugata, Vicky e Costanza Di Quattro, in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano.

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USA, inizia l’era Biden: momento del dialogo per superare dazi e ritorsioni commerciali

“C’è la possibilità di rilanciare un dialogo costruttivo sulle relazioni commerciali tra Unione europea e Stati Uniti d’America, superando definitivamente la stagione dei dazi e delle misure di ritorsione”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a proposito dell’insediamento ufficiale di Joe Biden alla Casa Bianca.

“Un primo positivo segnale potrebbe arrivare, ci auguriamo in tempi brevi, con un accordo sulla vicenda degli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing, evidenzia Giansanti, che ha determinato l’imposizione di dazi doganali anche sul settore agroalimentare assolutamente estraneo alla vicenda”.

Al riguardo, Confagricoltura ricorda che dall’ottobre 2019 sono sottoposte a un dazio aggiuntivo del 25% le esportazioni italiane di formaggi, agrumi, salumi e liquori destinate al mercato Usa, per un valore complessivo di circa 500 milioni di euro.

“Dovrebbe anche ripartire la discussione per definire una soluzione condivisa in materia di tassazione sui servizi digitali, per la quale – rileva il presidente di Confagricoltura – l’amministrazione Usa uscente ha minacciato l’imposizione di dazi sulle importazioni da alcuni Stati membri della Ue, Italia compresa”.

“In generale, le prime dichiarazioni rilasciate dal presidente Biden e dai suoi collaboratori fanno ritenere possibile il rilancio del sistema multilaterale di gestione degli scambi commerciali e una riforma del WTO (Organizzazione mondiale del commercio)”.

“I contrasti tra Ue e Stati Uniti – rileva Giansanti – hanno finora impedito la nomina del nuovo direttore generale del WTO e la mancata designazione dei rappresentanti statunitensi sta bloccando da tempo l’attività dell’organo di appello per la risoluzione delle controversie. L’Organizzazione è di fatto paralizzata”.

“Per il Made in Italy agroalimentare, quello statunitense è il primo mercato di sbocco fuori dalla UE – rileva Giansanti. Trainate dai vini, le vendite sfiorano nel complesso i 5 miliardi di euro l’anno”.

Oltre il 12% dell’export agroalimentare dell’Unione è destinato al mercato Usa, mentre le importazioni di settore incidono per l’8% sul totale dell’export di settore statunitense. Gli ultimi dati della Commissione UE indicano che l’interscambio commerciale bilaterale è sensibilmente diminuito, circa 1,2 miliardi di euro da gennaio ad agosto dello scorso anno sullo stesso periodo del 2019. “Il rilancio della cooperazione è quindi nell’interesse comune”, conclude Giansanti.

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Libro Bianco del Verde 2021: Confagricoltura e Assoverde invitano al cambiamento in nome della salute

Confagricoltura e Assoverde, supportati da un Comitato tecnico e scientifico, hanno avviato un percorso di confronto e di collaborazione con i principali operatori del settore del verde, pubblici e privati, per la stesura di un “Libro Bianco”, come sfida e occasione “Per un Neorinascimento della cura e della gestione del verde”.

La pandemia ha messo in luce il grande beneficio che il verde urbano può apportare alla vita quotidiana: parchi, giardini e, più in generale, piante e alberi negli spazi delle città contribuiscono significativamente alla sensazione di benessere derivante dalla loro fruizione o dalla loro semplice presenza. Di qui la necessità di un cambio di passo nelle metodiche di cura del verde, che spesso risultano obsolete o di scarsa qualità rispetto agli standard imposti dalle nuove conoscenze e sensibilità.

Con l’aggravarsi delle problematiche ambientali, che molte ricerche internazionali considerano connesse con la salute e tra le cause principali di molte malattie, questi temi sono ormai improrogabili e richiedono la collaborazione di tutti.

Ai primi tavoli tecnici Confagricoltura e Assoverde hanno coinvolto referenti istituzionali, interlocutori politici, tecnici delle amministrazioni, università, enti di ricerca, associazioni di categoria, imprenditori e professionisti.

I prossimi appuntamenti, aperti a quanti vorranno aderire, scandiscono un percorso che vuole diventare permanente per raccogliere, ogni anno, all’interno del Libro Bianco, soluzioni e proposte concrete per indirizzare l’azione istituzionale verso ulteriori energie, norme e regolamenti più adeguati e con idonee coperture economiche e finanziarie.

Allegato al Libro Bianco è il “Quaderno Tecnico” che illustra le soluzioni innovative provenienti dal mondo imprenditoriale.

La difesa della biodiversità e un nuovo equilibrio tra l’uomo e la natura rimangono gli obiettivi di base di questo libro. Vari tavoli tecnici seguiranno a breve. I primi risultati saranno illustrati nella prossima edizione della fiera MyPlant&Garden, mentre la presentazione ufficiale è prevista in due giornate di convegno, in primavera.

CONFAGRICOLTURA

Confagricoltura – Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana è la più antica Organizzazione di tutela e rappresentanza delle imprese agricole. Impegnata nello sviluppo delle aziende ricomprese nella filiera (dalla produzione agricola e forestale, alla commercializzazione dei prodotti, alla messa in opera, cura e manutenzione del verde) e del settore primario in generale – a beneficio della collettività, dell’economia, dell’ambiente e del territorio – favorisce l’accesso all’innovazione delle imprese, alla sostenibilità delle pratiche agricole e alla competizione delle aziende sui mercati interni e internazionali.

E’ presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale – attraverso le Federazioni regionali, le Unioni provinciali, gli Uffici zona e le Delegazioni comunali, nonché attraverso le Federazioni di categoria e le Federazioni di prodotto – ed opera in tutte le principali sedi istituzionali, nazionali ed internazionali, direttamente collegate all’agricoltura o attinenti al settore. E’ parte attiva di tavoli di concertazione fra parti sociali e Governo.

Tra gli obiettivi della Confederazione, a cui si collega il Libro Bianco del Verde, quello di favorire la difesa e la valorizzazione delle biodiversità e, cogliendo la sfida del Green New Deal, la diffusione e il radicamento di un’economia circolare, anche attraverso l’integrazione degli ecosistemi forestali all’interno degli ambienti urbani: “una vera e propria rivoluzione verde, con lo sviluppo di foreste urbane e periurbane, dove trovano spazio i nuovi modelli di bioedilizia, bioeconomia forestale, eco-design e la consapevolezza del ruolo strategico della silvicoltura, a partire dalla gestione attiva dei boschi, considerati finalmente come risorsa essenziale per la collettività e rilevanti economicamente per le filiere agro-forestali”.

ASSOVERDE

ASSOVERDE – Associazione Italiana dei Costruttori del Verde – opera in Italia dal 1982, senza fini di lucro, con il fine di promuovere la salvaguardia dell’ambiente, del suolo e del paesaggio e, oggi con maggiore impulso, in risposta ai grandi temi del cambiamento climatico, del dissesto idrogeologico, dell’inquinamento ambientale, del risparmio energetico, della qualità, salubrità e vivibilità delle aree urbane, attraverso la valorizzazione delle aziende del settore e rispetto alle molteplici funzioni ecologiche, ambientali, protettive, igienico-sanitarie, sociali e ricreative, culturali e didattiche, estetiche ed architettoniche che il verde svolge. A tal fine, Assoverde si raccorda ad Istituzioni ed Enti pubblici, Associazioni e Rappresentanze di categoria, Università ed Enti di ricerca, per sviluppare sinergie e collaborazioni nei diversi ambiti della pianificazione e riqualificazione urbana, dell’architettura del paesaggio, dell’ingegneria naturalistica, dello sviluppo edilizio eco-sostenibile.

Firmataria del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, quale unica associazione di rilevanza nazionale di rappresentanza della categoria, aderente a Confagricoltura e Finco (Federazione Industrie Costruzioni e Opere Specialistiche), Assoverde rappresenta oggi oltre 200 imprese che operano nel settore del verde e nei relativi comparti (verde storico, verde sportivo, verde urbano, giardini privati, bio-architettura, ingegneria naturalistica, architettura del paesaggio, ecc.), tanto negli appalti pubblici che nei lavori privati.

Oltre le aziende che operano nei settori della “cura e manutenzione del verde” (soci ordinari), Assoverde raggruppa nella propria Rete aziende, strutture professionali e professionisti afferenti a settori affini, correlati e complementari (soci aggregati), che ampliano e valorizzano la filiera, rispetto i comuni obiettivi della salvaguardia ambientale, della ricostruzione degli eco-sistemi e della rigenerazione delle città.

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Carabinieri: gli auguri di Confagricoltura al nuovo Comandante Generale Luzi

“Esprimo vivissime felicitazioni per l’assunzione dell’incarico di comando, al vertice dell’Arma dei Carabinieri, del Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, al quale auguro un mandato ricco di successi e al servizio di quell’Italia che si riconosce ogni giorno nel rispetto della legalità”.

E’ l’indirizzo di saluto che Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, esprime a margine della cerimonia di avvicendamento con il Comandante cedente, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, svoltasi ieri, venerdì 15 gennaio, a Roma.

“Patrimonio di un Paese che non si arrende alle difficoltà, i Carabinieri – sottolinea Giansanti – potranno continuare a contare su Confagricoltura anche per sostenere l’azione di quei reparti che, nei delicati ambiti della Tutela Agroalimentare e Forestale, della Salute, del Lavoro e dell’Ambiente, vedono ogni giorno l’Italia eccellere in un modello operativo che ci rende orgogliosi, come imprenditori agricoli oltre che come cittadini, dell’operato dell’Arma”.

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Recovery, Giansanti: “Risorse inadeguate per l’agricoltura reale. Auspichiamo ulteriori fondi per un settore strategico dell’economia nazionale”

“La pandemia ha riportato in evidenza il valore strategico della sovranità alimentare. Ma, per accrescere la produzione agricola interna, ferma al 75% del fabbisogno nazionale, occorre un programma di investimenti ben più ampio di quello previsto allo stato degli atti”.

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a proposito dello schema di Recovery Plan che nella serata di oggi sarà al vaglio del Consiglio dei Ministri.

“Nel complesso – afferma Giansanti – la dotazione finanziaria prevista per l’agricoltura reale, al capitolo 2.1, ammonta a 1,8 miliardi di euro: appena lo 0,3% rispetto alla dimensione economica del contributo dato dalla filiera agroalimentare al PIL, 540 miliardi di euro”.

“Va inoltre ricordato che a fronte delle risorse destinate al Next Generation EU, si registra una riduzione dei fondi destinati alla futura Politica Agricola Comune, che comporterà un taglio del 10% degli interventi a favore delle imprese agricole italiane”.

“Per far avanzare la produzione interna e la sostenibilità ambientale, occorre puntare sugli investimenti delle imprese del settore, al fine di generare una modernizzazione diffusa che consentirà alle imprese stesse di essere più competitive sui mercati internazionali. Un ruolo centrale va dato alla ricerca scientifica per il contributo che è in grado di assicurare per una valida transizione ecologica”.

Confagricoltura auspica che il prossimo Consiglio dei Ministri intervenga in tal senso, rafforzando il ruolo di centralità del settore primario, già riconosciuto dal Governo.

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Parte il censimento agricolo di Istat: i CAA di Confagricoltura pronti ad assistere i produttori

È partito ieri il 7° Censimento generale dell’agricoltura dell’Istat, un appuntamento atteso per fornire la fotografia aggiornata e completa del settore agricolo. Lo slogan del Censimento è “Se ti facciamo domande è perché meriti risposte” – ricorda Confagricoltura -. La conoscenza puntuale della realtà agricola nazionale, regionale e locale è alla base di ogni azione per valorizzare e far crescere il nostro sistema agricolo e zootecnico.

La rilevazione riguarderà 1.700.000 aziende, con una diffusione capillare che coinvolgerà anche le realtà più piccole e quelle fuori mercato. Nell’occasione, uno specifico focus informativo valuterà pure l’impatto del Covid-19 sulle aziende del comparto.

La novità del nuovo Censimento – informa Confagricoltura – è data dal fatto che gli agricoltori potranno essere assistiti nella compilazione del questionario dai Centri di Assistenza Agricola (CAA) che operano sul territorio. Con questa edizione del Censimento, scompare il classico questionario cartaceo che diventa completamente digitalizzato. Oltre tutto, dal prossimo anno, quello del Censimento non sarà più un appuntamento decennale ma permanente.

I CAA di Confagricoltura saranno attivamente al fianco degli agricoltori per facilitarli in questa ulteriore ma importante incombenza, favorendo l’acquisizione e digitalizzazione dei dati aziendali. Per informazioni sul Censimento e sull’assistenza agli agricoltori ci si può rivolgere alle sedi territoriali di Confagricoltura.

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Florovivaismo: ripartire puntando su verde, economia e ambiente

Nonostante la ripresa natalizia l’effetto Covid continua a farsi sentire

 

“Queste Feste blindate hanno fatto riscoprire gli alberi di Natale, le stelle e i ciclamini, portando un po’ di colore e atmosfera nelle case degli italiani. Proprio il maggior tempo passato in casa, oltre a ravvivare tradizioni e spirito natalizio, ha spinto la richiesta che per alberi, stelle e ciclamini è cresciuta del 15%. Questi risultati, però, non possono rimanere un episodio spot, ma vanno accompagnati da misure snelle e applicabili per far ripartire l’intero settore”. Lo ha rilevato Francesco Mati, presidente della Federazione nazionale che riunisce i florovivaisti di Confagricoltura.

“Il parziale recupero di queste settimane – ha sottolineato Mati – indica una capacità di reazione e tenuta del florovivaismo alle prese con la complessa congiuntura del mercato, che difficilmente si lascerà alle spalle i problemi di questi ultimi mesi. L’intero comparto continua a navigare a vista e la pandemia ha completamente rivoluzionato l’equilibrio domanda/offerta. Preoccupano incertezza e instabilità e c’è forte timore per i fiori recisi, massacrati dall’annullamento di feste, eventi e cerimonie, che hanno perduto il 70%”.

Nelle misure di politica economica agricola, Confagricoltura chiede che, nei vari provvedimenti, venga dedicata una particolare attenzione al florovivaismo.

A partire dalla legge di bilancio, che già prevede alcuni primi elementi positivi come la proroga del bonus verde; uno strumento che, come ha anche chiesto Confagricoltura nella fase di approvazione della manovra, va migliorato e rafforzato. Interessante l’incremento per il programma sperimentale di messa a dimora di alberi per le foreste urbane e periurbane, assieme ad ulteriori interventi di concreta valorizzazione del prodotto florovivaistico nazionale e del comparto.

“Veniamo da anni di recessione – ha ricordato Mati -. Occorre puntare di più sulle produzioni nazionali di fiori e piante, riqualificare il verde pubblico troppo spesso trascurato, migliorare sostenibilità e vivibilità delle aree urbane, soprattutto periferiche, con la messa a dimora e la corretta manutenzione e gestione di viali alberati, parchi e giardini”.

“Il comparto – conclude il presidente dei florovivaisti di Confagricoltura – rappresenta quasi 3 miliardi di euro di valore della produzione, 30 mila imprese e 100mila addetti, garantisce un contributo notevole in termini di crescita ed occupazione senza dimenticare i benefici che i nostri vivai generano per il miglioramento dell’ambiente, della qualità della vita e del futuro del pianeta“.

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Manovra, bene le misure per favorire l’occupazione giovanile: la ripresa è young

“In quest’anno così difficile era importante prevedere misure a sostegno dei giovani, con ricadute importanti anche nel settore primario. L’emergenza si supera anche e soprattutto dando fiducia e opportunità alle giovani leve e favorendo il ricambio generazionale. Ai giovani che entrano nel mondo del lavoro ricordiamo che l’agricoltura è un settore con prospettive innovative e che è alla ricerca di nuove figure professionali richieste dall’agricoltura 4.0 e da aziende sempre più smart e green”. Questo il commento di Francesco Mastrandrea, presidente di Anga-Giovani di Confagricoltura, in relazione alle misure previste dalla Legge di Bilancio per i giovani.

La prima misura, valutata positivamente da Confagricoltura, è quella dell’esonero contributivo in favore dei giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli dal versamento del 100 per cento dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti per un periodo di 24 mesi, con riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021.

Importante poi il ‘Fondo di rotazione per l’attuazione del programma Next Generation EU’ per la ripresa economica. Apprezzabili anche gli sgravi contributivi per favorire l’occupazione giovanile che prevedono la riduzione dei contributi previdenziali a favore dei datori di lavoro relativamente alle assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per le specificità delle assunzioni nel settore agricolo, ad avviso di Confagricoltura, sarebbe stato opportuno favorire anche i rapporti a tempo determinato.

Confagricoltura segnala anche il fondo destinato al finanziamento del ‘Consiglio nazionale dei giovani’, istituito dalla legge di Bilancio 2019 quale organo consultivo e di partecipazione dei giovani allo sviluppo politico, sociale, economico e culturale dell’Italia. Sarà fondamentale ora allargare la rappresentanza del mondo agricolo in tale organismo proprio per l’importanza che riveste il settore primario e per le sue promettenti opportunità occupazionali.

Interessante infine il rifinanziamento della Card Cultura per i diciottenni, investendo così sulla crescita culturale delle nuove generazioni.

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