Lorenzo Cannella è il nuovo presidente dei giovani imprenditori di Confagricoltura di Ragusa

Rinnovato il direttivo di Anga Ragusa: il neo-presidente Cannella sarà affiancato dai vicepresidenti Tommaso Ferrisi e Salvatore Tomasi

È il 31enne Lorenzo Cannella, fondatore e titolare dell’azienda agricola “Mangrovia”, operante nel settore dell’acquaponica nel territorio di Scicli, il nuovo presidente di Anga Ragusa, l’Organizzazione dei giovani imprenditori di Confagricoltura. Cannella nel 2019 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Premio Nazionale per l’Innovazione in Agricoltura per il suo progetto attivo nella promozione della crescita e dell’innovazione della comunità, mediante pratiche etiche e sostenibili. Mangrovia coltiva verdure e alleva pesce attraverso il sistema a ciclo chiuso idroponico che permette di ridurre il consumo di acqua, aiutare l’ambiente, non sovrasfruttare altro terreno, evitare l’utilizzo di pesticidi.

 

Lorenzo Cannella e il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in occasione del Premio per l'Innovazione in Agricoltura, vinto dall'azienda "Mangrovia" nel 2019
Lorenzo Cannella e il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in occasione del Premio per l’Innovazione in Agricoltura, vinto dall’azienda “Mangrovia” nel 2019

Ad affiancarlo ci saranno i vicepresidenti Tommaso Ferrisi, 32 anni, della “Gold Green Soc. Coop. Agricola” di Santa Croce e Salvatore Tomasi, 28 anni, dell’OPVittoria Tomatoes” di Vittoria e i consiglieri Simone Di Falco (“OP Consult”), Federica Pirrè (“Spazio Verde”) e Roberta Tardera (“OP Ioppì”).

 

Da sinistra a destra: Tommaso Ferrisi, Lorenzo Cannella e Salvatore Tomasi
Da sinistra: Tommaso Ferrisi (vicepresidente), Lorenzo Cannella (presidente) e Salvatore Tomasi (vicepresidente)

 

 

 

Il nuovo direttivo di Anga Ragusa
Il nuovo direttivo di Anga Ragusa. Da sinistra: Roberta Tardera, Tommaso Ferrisi, Lorenzo Cannella, Simone Di Falco, Federica Pirrè

Il presidente Cannella ha spiegato che il compito della neonata Anga Ragusa sarà quello di rappresentare un momento di incontro e di interazione tra le aziende agricole iblee, proprio attraverso i giovani, promuovendo i progetti portati avanti all’interno della rete nazionale dei Giovani di Confagricoltura e facendo rete sul territorio.

L’elezione degli organismi di Anga Ragusa da parte dell’Assemblea degli iscritti è avvenuta ieri, venerdì 3 dicembre, presso la sede di Confagricoltura Ragusa, e ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di giovani imprenditori, rappresentativi di un tessuto produttivo agricolo variegato, competitivo e innovativo.

Confagricoltura Ragusa, attraverso il presidente, dott. Antonino Pirrè, e il direttore, dott. Giovanni Scucces, esprime le più vive congratulazioni e gli auguri di buon lavoro al nuovo presidente e a tutto il direttivo.

L'Assemblea di Anga Ragusa
L’Assemblea di Anga Ragusa

 

Ragusa, 4 dicembre 2021

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Lavoro, avviate in Confagricoltura le trattative per il rinnovo del contratto nazionale per operai agricoli e florovivaisti

Nella sede nazionale di Confagricoltura, a Palazzo della Valle, si sono aperte le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale degli operai agricoli e florovivaisti. Il confronto è stato avviato a due mesi dalla ricezione della piattaforma sindacale e prima della scadenza dell’attuale contratto, prevista per il 31 dicembre 2021.

La tempestività con cui è stato avviato il negoziato, nonostante il difficile contesto che il Sistema Paese sta vivendo, è la dimostrazione del senso di responsabilità della parte datoriale e dell’attenzione che Confagricoltura ripone verso i lavoratori delle aziende agricole. Le imprese soffrono infatti la forte instabilità dei prezzi delle materie prime e gli aumenti dei costi di produzione e dell’energia che si ripercuotono su tutte le filiere.

“Per alcune produzioni – evidenzia il delegato al Lavoro della Giunta di Confagricoltura, Sandro Gambuzza – alla fiammata dei costi si aggiunge una difficile situazione di mercato che spinge verso il basso i prezzi all’origine. I lavoratori e le lavoratrici, dal canto loro, fanno i conti con gli effetti inflattivi nella vita quotidiana, a partire dal rincaro delle bollette. Se questo fenomeno inflattivo sia di passaggio o destinato a durare, si scoprirà soltanto con il tempo, gestendolo con i giusti strumenti”.

Confagricoltura e le altre sigle datoriali intendono affrontare con spirito proattivo i punti fondamentali relativi al rinnovo del CCNL, a partire dalla flessibilità degli orari, passando per il salario minimo, fino alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro (coerentemente con la natura necessariamente stagionale del lavoro agricolo). Il sistema contrattuale del settore primario è all’altezza della sfida: lo dimostra la formalizzazione di circa il 90% dei contratti provinciali di lavoro, anche se in certi casi con qualche ritardo.

La platea interessata dal rinnovo del CCNL è composta da circa 180.000 aziende assuntrici di personale e oltre 1 milione di lavoratori, di cui 110.000 assunti a tempo indeterminato e 950.000 a tempo determinato. Di questi ultimi, mezzo milione costituisce la parte più strutturale e qualificata, con oltre cento giornate lavoro annue.

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La prevenzione oncologica entra nelle aziende agricole iblee: l’Asp 7 incontra le lavoratrici de “La Mediterranea”

Momento di informazione sul tumore al seno con i dirigenti del Breast Center di Ragusa frutto della collaborazione tra Confagricoltura Ragusa e l’Asp 7

Circa settanta operaie dell’azienda florovivaistica “La Mediterranea” di Acate (società consortile agricola leader in Europa nella coltivazione del crisantemo)  hanno partecipato ieri al primo momento di informazione dedicato alla prevenzione oncologica, nello specifico il tumore al seno, frutto della sinergia operativa tra Confagricoltura Ragusae l’Azienda Sanitaria Provinciale, a cui hanno partecipato il direttore generale dell’Asp 7 , dott. Angelo Aliquò, il dott. Giuseppe La Perna e il dott. Marco Ambrogio, rispettivamente coordinatore e chirurgo della Breast Unit di Ragusa. A fare gli onori di casa Paola e Francesco Gurrieri, nonché il presidente di Confagricoltura Ragusa e vice presidente di Confagricoltura Sicilia, dott. Antonino Pirrè, che ha fortemente voluto questa iniziativa.

Il direttore dell’Asp e i dottori La Perna e Ambrogio hanno sottolineato l’importanza della prevenzione per combattere “il nemico invisibile”, spiegando come nell’ultimo anno nel territorio provinciale sono stati diagnosticati circa 160 tumori al seno all’interno della popolazione appartenente alla fascia di rischio, ovvero le donne tra i 50 e i 70 anni. Di questi casi, 20 sono stati presi in carico dalla Breast Unit. Numeri bassi ma che sono in fase di crescita. Prevenire e intervenire in tempo rappresentano le strade che aiutano ad eliminare il problema.

È stato spiegato come funziona la Breast Unit (presente con i suoi ambulatori senologici a a Ragusa, Modica, Scicli, Comiso e Vittoria), che si inserisce in un ambito regionale riorganizzato ed integrato per coprire il fabbisogno della popolazione iblea, integrando l’offerta di aziende pubbliche e private coinvolte nella gestione della patologia mammaria. Questo percorso rappresenta una significativa inversione della tendenza a utilizzare strutture extra provinciali da parte delle pazienti affette da patologia neoplastica della mammella, riconvertendo tale necessità sulle strutture della nostra ASP, con un approccio multidisciplinare. Il servizio favorisce il raggiungimento di un’alta prestazione delle cure, a partire dallo screening fino alla riabilitazione, ottimizzando qualità e tempistica delle prestazioni.

Paola Gurrieri, a nome de “La Mediterranea” che ha ospitato questa prima tappa di incontri dell’Asp nelle aziende, dopo aver ringraziato Confagricoltura Ragusa per la lodevole iniziativa e l’Asp 7 per la disponibilità, ha spiegato che l’azienda è una comunità di persone, un pezzo di territorio. È auspicabile che, soprattutto in tempi complessi come quelli che stiamo vivendo, escano dalle ovattate stanze dei palazzi per interagire con la comunità locale, solo così si può costruire la coesione territoriale. Francesco Gurrieri ha sottolineato l’impegno che deve appartenere a tutte le aziende, ovvero costruire un robusto welfare aziendale che è cosa diversa rispetto al mero assistenzialismo.

Il presidente di Confagricoltura Ragusa e vicepresidente di Confagricoltura Sicilia, dott. Antonino Pirrè, ha rimarcato come le aziende rappresentino delle vere e proprie famiglie, in cui bisogna avere cura della salute di chi la compone. L’iniziativa presso “La Mediterranea” è solo una prima, importante tappa della proficua collaborazione tra Confagricoltura Ragusa e l’Asp 7 per momenti di sensibilizzazione all’interno delle aziende agricole sul rischio oncologico in genere. Si è partiti con la prevenzione del tumore al seno, si procederà con quella del tumore al colon, di pari passo con le iniziative in programma da parte dell’Azienda Sanitaria. Il dott. Pirrè ha poi voluto condividere con le lavoratrici il suo dolore vivo per la perdita recente di una sua collaboratrice proprio a causa di una patologia oncologica.

Notevole è stato l’interesse e la partecipazione delle lavoratrici dell’azienda, che hanno rivolto domande ai medici e riportato la loro esperienza personale. Momenti di grande commozione quando ha preso la parola Mariella, dipendente storica dell’azienda in malattia che sta conducendo la sua personale battaglia contro il tumore al seno. Il suo intervento è stato accolto con un caloroso applauso da parte delle colleghe, che hanno ascoltato con emozione e partecipazione il racconto del suo percorso doloroso tutt’ora in essere. Alla fine dell’incontro in tante hanno chiesto i riferimenti telefonici per poter prenotare lo screening o avere un semplice consulto da parte dei medici della Breast Unit.

L’incontro è stato concluso con un piccolo momento conviviale offerto gentilmente dalla proprietà dell’azienda che, come ribadito da Paola e da Francesco Gurrieri, è impegnata attivamente nel costruire un solido welfare aziendale con i propri collaboratori.

Nelle prossime settimane renderemo noti gli altri appuntamenti con la prevenzione che si terranno presso altre importanti aziende ragusane associate a Confagricoltura.

Le interviste

La dichiarazione del dott. Giuseppe La Perna (Coordinatore Breast Unit Ragusa)

La dichiarazione di Paola e Francesco Gurrieri (“La Mediterranea”)

La dichiarazione del dott. Antonino Pirrè (Presidente Confagricoltura Ragusa – Vice presidente Confagricoltura Sicilia)

 

Ragusa, 24 novembre 2021

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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La filiera vitivinicola italiana unita contro il il Prošek a tutela della politica di qualità europea

La lettera inviata al Commissario UE all’agricoltura Janusz Wojciechowski, al Commissario Gentiloni e agli eurodeputati italiani della Comagri

 

“Il riconoscimento della Menzione Tradizionale «Prošek» porterebbe ad un generale indebolimento del sistema di protezione delle DOP e IGP dell’UE, che dovrebbe invece godere di un più ampio ambito di protezione: il luogo geografico non sarebbe più l’elemento prioritario da tutelare e il sistema di protezione sarebbe esposto ad un potenziale pericolo per le similari istanze di riconoscimento che potrebbero essere inoltrate da parte di Paesi terzi”.

È quanto si legge nella lettera inviata oggi dalle principali organizzazioni della filiera vitivinicola italiana – Alleanza delle Cooperative Italiane- agroalimentare, Assoenologi, Confagricoltura, CIA – Confederazione Italiana Agricoltori, Copagri, Federvini, Unione Italiana Vini – al Commissario UE all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, al Commissario all’Economia Paolo Gentiloni e agli eurodeputati italiani della Comagri per sottolineare con forza la contrarietà ad una possibile registrazione del termine «Prošek» come Menzione Tradizionale.

La lettera è stata inviata il giorno della scadenza del termine per presentare la dichiarazione di opposizione alla richiesta croata di registrazione, una richiesta che, si legge nella missiva, se non verrà rigettata “metterà a repentaglio sia la dimensione interna che quella esterna del regime UE DOP e IGP. Essa indebolirà la capacità dell’UE di promuovere e difendere i segni di qualità europei nei confronti dei principali partner commerciali. Sulla dimensione interna aprirà conflitti inutili e fastidiosi tra gli Stati membri”.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane- agroalimentare, Assoenologi, Confagricoltura, CIA – Confederazione italiana agricoltori, Copagri, Federvini, Unione Italiana Vini sono uniti in questa battaglia, nella ferma convinzione che “riconoscere una menzione tradizionale omonima metterebbe a rischio il patrimonio di valore sviluppato dalle imprese italiane ed europee”.

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Rosario Marchese Ragona è il nuovo presidente di Confagricoltura Sicilia. Vice presidenti Maria Pia Piricò e Antonino Pirrè

Rinnovate le cariche sociali di Confagricoltura Sicilia. Il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè, eletto vice-presidente, insieme alla dott.ssa Maria Pia Piricò, presidente di Confagricoltura Donna Sicilia

Avvocato quarantanovenne di Canicattì, titolare di due moderne aziende nell’agrigentino e nel ragusano a prevalente indirizzo ortofrutticolo, olivicolo e viticolo, Rosario Marchese Ragona è il nuovo presidente di Confagricoltura Sicilia, l’organizzazione agricola che associa le imprese più orientate alle dinamiche dei mercati e che garantiscono i più elevati livelli occupazionali.

La nomina è avvenuta per acclamazione nel corso dell’Assemblea Generale dei delegati regionali convocata per procedere al rinnovo delle cariche sociali. Vice presidenti sono stati eletti Maria Pia Piricò, cerealicoltrice del nisseno nonché presidente di Confagricoltura Donna Sicilia ed Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa.

Rosario Marchese Ragona raccoglie il testimone da Ettore Pottino giunto a conclusione del suo secondo mandato ed eletto per acclamazione Presidente onorario. L’Assemblea gli ha inoltre rivolto un caloroso e sentito ringraziamento per quanto fatto durante la sua presidenza ed, in particolare, nel periodo dell’emergenza Covid 19, dove è ripetutamente intervenuto per la soluzione dei numerosi rebus burocratici legati alla concessione dei ristori.

Il neo presidente, che all’interno dell’organizzazione regionale ha ricoperto tutte le posizioni di vertice partendo dall’Anga (Associazione dei Giovani Agricoltori) provinciale prima, regionale e nazionale, come componente di giunta, poi fino ad arrivare alla presidenza della Confagricoltura di Agrigento ed alla vicepresidenza regionale, ha manifestato l’intenzione di voler aprire un cantiere con la partecipazione di tutti i quadri dirigenti per cercare di modellare l’associazione alle nuove esigenze degli agricoltori siciliani chiamati ad operare in un contesto sempre più “smart”, tecnologico e “verde” come tra l’altro indicato dalla PAC per il nuovo settennio di programmazione.

Nel suo discorso di insediamento ha anche ricordato le numerose emergenze del settore che hanno come denominatore comune il cambiamento climatico, fattore che incide sulla redditività delle aziende sia direttamente, attraverso la distruzione degli impianti e delle produzioni che indirettamente. L’eccessivo innalzamento dei costi di produzione dovuti anche al post covid ed alla carenza di materie prime interessa tutti i comparti alla vigilia della nuova campagna, ma anche in questo momento si lamentano gravi problemi di ordine commerciale. Da agricoltore della provincia più assetata della Sicilia ha quindi espresso l’auspicio che presto possa giungere a conclusione la lunga e tormentata vicenda dei consorzi di bonifica attraverso l’approvazione del disegno di legge governativo che da più di tre anni è rimasto incagliato nelle sale del Parlamento siciliano. In ultimo ha affrontato l’argomento che più, nel corso degli ultimi anni, ha seguito da vicino quale componente del Comitato di Sorveglianza, ovvero l’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale un programma che nonostante sia articolato in mille rivoli che distolgono importanti risorse finanziarie agli investimenti rappresenta uno strumento indispensabile e necessario per aiutare le imprese siciliane ad essere più competitive, sia in termini di efficienza che di qualità della produzione.

Oltre al presidente ed ai vice presidenti eletti dall’Assemblea l’organismo direttivo di Confagricoltura Sicilia risulta composto da Gianfranco Lombardo, presidente dell’Unione provinciale di Caltanissetta, Giuseppe Nicotina presidente di Messina, Gian Corrado Fatta presidente di Palermo, Girolamo Ferla presidente di Siracusa e dai commissari delle Unioni di Catania, Marino Scappucci e di Trapani, Natale Gentile.

 

 

Le congratulazioni del direttore di Confagricoltura Ragusa

Al neo-presidente Marchese Ragona, ai vice-presidenti Piricò e Pirrè e al nuovo direttivo regionale, le più vive congratulazioni e gli auguri di buon lavoro da parte dell’Unione di Ragusa”: così il Direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Giovanni Scucces. “Siamo certi che il nostro presidente provinciale, da oggi anche vice-presidente regionale, saprà mettere in campo la stessa dedizione e la stessa competenza con cui ha portato avanti la nostra Unione in questi anni, con particolare attenzione ai temi della formazione d’impresa continua, del rinnovamento generazionale e della digitalizzazione, costituendo un valido supporto alla necessaria opera di rinnovamento che il presidente Ragona, insieme alla sua squadra, dovrà portare avanti, negli interessi della nostra Organizzazione e degli imprenditori agricoli siciliani che rappresentiamo”.

 

Ragusa, 18 novembre 2021

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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Latte, Giansanti: “Accordo importante per garantire stabilità e futuro alla filiera. Bene il premio emergenza stalle e il tavolo permanente”

“È stato raggiunto un primo importante risultato. Ringraziamo il ministro Patuanelli per essersi impegnato a raggiungere un accordo tra le parti, e tutta la filiera che ha colto la necessità di un’intesa capace di dare respiro agli allevamenti”.

 

Questo il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alla sigla del protocollo di intesa tra le organizzazioni agricole, le cooperative, l’industria e la grande distribuzione per la salvaguardia degli allevamenti italiani.

 

Con l’accordo di filiera, valido fino al 31 marzo 2022, gli allevatori potranno raggiungere il prezzo di 41 centesimi al litro, Iva esclusa. Il “premio emergenza stalle”, introdotto dall’intesa, è di 3 centesimo/litro. Un altro eventuale centesimo sarà integrato dall’industria di trasformazione o dalle cooperative nel caso in cui non si raggiunga la soglia massima di 41 centesimi.

 

“E’ il primo passo significativo nella direzione da noi auspicata – afferma Giansanti – Ora è indispensabile lavorare per valorizzare il prodotto italiano, obiettivo che vede impegnata in prima linea la parte agricola e che deve vedere coinvolti tutti gli attori”.

 

“Siamo particolarmente soddisfatti che sia stata accolta la nostra proposta di rendere strutturale il Tavolo con un apposito decreto ministeriale che renderà permanente il dialogo e il confronto, nel comune interesse di superare le criticità e individuare ogni possibile iniziativa utile a sostenere il settore”.

 

“Finalmente – conclude Giansanti – si inizia a recuperare un assetto più equilibrato della filiera, che vale oltre 16 miliardi di euro e occupa più di 100.000 persone. Non dimentichiamo che l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia nel corso del 2021 sta mettendo a dura prova il settore lattiero-caseario e non solo, e che la tenuta delle imprese ha ricadute positive in termini di reddito e coesione sociale”.

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Costi di produzione alle stelle per l’agricoltura e per tutta la filiera agroalimentare. Giansanti: “Senza interventi, conseguenze sui prossimi raccolti”

“I prezzi dei prodotti energetici hanno ripreso a salire e i costi di produzione delle imprese agricole rischiano di finire definitivamente fuori controllo. Dai mangimi ai fertilizzanti, abbiamo già registrato percentuali di aumento senza precedenti nell’ordine del 100%”.

 

E’ l’allarme lanciato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: “La situazione in atto potrebbe avere impatto anche sulla dimensione dei prossimi raccolti. In Italia e in ambito europeo gli agricoltori stanno valutando il rinvio delle semine e la revisione delle consolidate rotazioni colturali”.

 

“Per alcune produzioni, alla fiammata dei costi di produzione si aggiunge una difficile situazione di mercato che spinge verso il basso i prezzi all’origine. E’ il caso, ad esempio, del settore suinicolo, che sconta anche la contrazione delle esportazioni europee verso il mercato cinese – evidenzia Giansanti – In pesanti difficoltà anche il comparto ortofrutticolo”.

 

Secondo il presidente di Confagricoltura “un’inversione di tendenza non è all’orizzonte almeno fino alla prossima primavera”.

 

“La situazione è complicata per tutte le componenti della filiera agroalimentare. Per questo, – dice – lanciamo ai rappresentanti delle industrie di trasformazione e della distribuzione l’invito a sederci attorno a un tavolo per discutere su come gestire questo difficile passaggio e valutare le misure di interesse comune da chiedere al governo”.

 

“Il potere di acquisto dei consumatori va salvaguardato, – aggiunge Giansanti – ma non può essere bloccato troppo a lungo il processo di trasferimento a valle dei costi di produzione”.

 

Confagricoltura segnala, infine, che la situazione e le prospettive dei mercati agricoli sono all’ordine del giorno del Consiglio Agricoltura dell’Unione europea, in programma il 15 novembre.

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PNRR, Agriturist (Confagricoltura): importante rilanciare il turismo in campagna

“E’ positivo che, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia contenuto un pacchetto dedicato al rilancio del turismo, all’interno del quale gli agriturismi italiani rappresentano un importante segmento di offerta. Si tratta di risorse importanti, un primo decisivo passo considerato il peso economico del settore e l’importanza strategica della sua ripresa”. Questo il commento di Augusto Congionti presidente dell’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura allo stanziamento di 2,4 miliardi di euro del “Pacchetto Turismo”.

 

“Riteniamo estremamente efficace – continua Congionti – oltre al credito d’imposta dell’80%, aver considerato prioritario l’ammodernamento delle strutture e l’eliminazione delle barriere architettoniche. Indispensabile è stata la dotazione per il miglioramento delle strutture turistiche, ma ugualmente importante destinare altrettante risorse al miglioramento dell’ambiente”.

 

Agriturist sottolinea che l’ambiente più esteso è proprio l’agroambiente, che comprende anche gli spazi rurali e i boschi, in gran parte privati e gestiti dagli imprenditori agricoli. E’ fondamentale sostenere, curare e valorizzare il paesaggio a vantaggio dell’intera offerta turistica italiana, considerata la grande attrattiva che esercita nelle scelte dei luoghi dove passare le vacanze.

 

Gli agriturismi sono un elemento chiave del tessuto produttivo nazionale con 24.000 aziende agrituristiche, dotate di oltre 250.000 posti letto e più di 400.000 posti a tavola, che attira quasi 14 milioni di presenze l’anno e occupa 100.000 addetti. E’ una formula di vacanza in crescita costante e dedicare risorse per la valorizzazione del patrimonio edilizio rurale, per promuovere le produzioni agricole, è un’opportunità per rilanciare la fruizione dello spazio rurale.

 

“Tutto – conclude il presidente di Agriturist – va realizzato con una visione collegata alla sostenibilità energetica e ambientale della recettività agrituristica, che vede gli imprenditori agricoli estremamente interessati e già operativi”.

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Confagricoltura: revisione mezzi agricoli sia accompagnata da adeguato impianto normativo e organizzativo

Sandro Gambuzza: “Ci sia anche tempo congruo e un piano straordinario di risorse adeguate ad accelerare l’ammodernamento”

“Il processo di revisione delle macchine agricole dovrà essere accompagnato da un adeguato, efficiente e condiviso impianto normativo ed organizzativo, da un tempo congruo, nonché da un piano straordinario di risorse adeguate ad accelerare l’ammodernamento del parco macchine italiano”. Lo ha detto il vicepresidente di Confagricoltura Sandro Gambuzza intervenendo alla tavola rotonda del convegno su “Obiettivi e priorità del nuovo piano nazionale sulla prevenzione”, che si è svolto a Bologna, all’EIMA.

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Gambuzza ha poi chiesto che il processo di   revisione venga reso più snello e focalizzato sui punti di controllo ritenuti prioritari per ciascuna tipologia di macchina oggetto di revisione, tenendo conto che il numero di veicoli che in poco tempo dovrà essere sottoposto a revisione, è stimato in circa 2 milioni, con mediamente 20 anni di età.

Inoltre, il processo di revisione dovrebbe prevedere la possibilità che i centri di controllo utilizzino unità mobili in grado di effettuare la revisione direttamente presso gli agricoltori. Questa è una pratica già in uso in alcuni territori con riferimento alle attività di riparazione. Ciò risulta anche fondamentale per salvaguardare determinate specificità territoriali, considerando che non sempre le officine di riparazione sono collocate in ambito rurale, nonché per la revisione dei trattori cingolati che altrimenti avrebbero notevoli difficoltà ad essere portati a revisione in centri fissi.

“Il tema della revisione delle macchine agricole – ha concluso il vicepresidente di Confagricoltura – è strettamente collegato al rinnovamento del parco macchine: occorre proseguire nell’azione, sicuramente prioritaria ai fini della sicurezza, di incentivare la sostituzione delle macchine”.

La forte ripresa degli investimenti per l’acquisto di mezzi meccanici legata anche al credito di imposta, fortemente voluto da Confagricoltura, è un segnale positivo che affianca l’azione portata avanti dall’Inail con il bando ISI agricoltura. “Ora si attende la prossima attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede un investimento specifico sull’innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo, con 500 milioni di euro”.

 

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UniCredit – Confagricoltura: accordo per sostenere e sviluppare la filiera agricola italiana

Sostenibilità, innovazione e formazione alla base delle iniziative congiunte che UniCredit e Confagricoltura svilupperanno per accelerare la crescita dell’agricoltura italiana

 

UniCredit e Confagricoltura hanno firmato un accordo finalizzato a mettere in atto un’azione congiunta e sinergica per facilitare l’accesso al credito e accelerare i processi di innovazione e transizione ecologica delle imprese agricole italiane.

 

L’intesa è stata firmata ieri a Roma da Andrea Casini, Responsabile Imprese di UniCredit Italia e dal Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

 

La collaborazione tra UniCredit e Confagricoltura riguarda in particolare il sostegno e la valorizzazione, tramite specifiche iniziative creditizie e servizi consulenziali dedicati, delle filiere agricole e delle reti di impresa, nonché la promozione e lo sviluppo di progetti legati all’innovazione, all’agritech e a migliorare la sostenibilità del business delle aziende del comparto, in ottica ESG.

 

L’accordo prevede anche l’avvio di iniziative di formazione per accrescere la cultura creditizia delle imprese associate e facilitare un più ampio accesso agli strumenti di credito disegnati sulle reali necessità delle aziende, oltre a favorire la cultura della sostenibilità e la loro competitività.

 

“L’agricoltura italiana sarà assegnataria nei prossimi anni di risorse pubbliche pari a circa 57miliardi tra sussidi comunitari e contributi nell’ambito del PNRR – ha spiegato Andrea Casini, Responsabile Imprese di UniCredit Italia – Abbiamo davanti a noi l’occasione storica per accelerare il processo di innovazione e transizione ecologica del settore e l’accordo firmato oggi con Confagricoltura va proprio verso questa direzione. Un comparto che, con 735.000 imprese capillarmente presenti sull’intero territorio nazionale, è trainante per l’economia del Paese e contribuisce al PIL nella misura del 17% includendo l’intera filiera agroalimentare. Accelerare la sua trasformazione significa dare una spinta decisiva alla ripartenza in chiave sostenibile e digitale del Paese, in linea con il PNRR”.

 

“Questo accordo – ha affermato il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – sviluppando una maggiore sensibilità in materia creditizia nelle imprese agricole, contribuisce a raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e di innovazione necessari a dare nuovo impulso all’economia italiana valorizzando il ruolo dell’agricoltura, ovvero produrre cibo di qualità per tutti, in modo sempre più sostenibile. Il tavolo congiunto nazionale con UniCredit promuove anche l’agritech agroalimentare – continua Giansanti – incentivando l’adozione di nuove tecnologie e permettendo pertanto alle imprese di essere maggiormente competitive sui mercati internazionali”.

 

L’intesa firmata oggi include infine l’attivazione di un Tavolo di lavoro congiunto per l’analisi dei principali megatrend del settore e per favorire collegamenti strutturati tra i 2.200 uffici territoriali di Confagricoltura e gli Specialisti Agribusiness di UniCredit. Si potranno avviare e implementare ulteriori iniziative locali di supporto al settore agroalimentare italiano.

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