Scadenze fiscali, Confagricoltura: “Serve una proroga”
Troppi obblighi concentrati in pochi giorni di febbraio rendono problematica la gestione degli adempimenti. Si rischia anche l’intasamento.
“Quattro impegni fiscali concentrati in soli cinque giorni sono troppi e inattuabili. L’accavallarsi delle scadenze fiscali nel mese di febbraio crea forti difficoltà alle imprese del mondo agricolo”. Lo ribadisce Confagricoltura in una lettera inviata al ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate, nella quale chiede la proroga dal 18 febbraio al 16 marzo per l’invio tardivo delle fatture elettroniche e al 15 aprile per tutti gli altri adempimenti.
Per Confagricoltura la scadenza del 18 febbraio per la trasmissione delle fatture elettroniche senza applicazione di sanzioni è impraticabile. Non sono state, infatti, ancora risolte alcune funzioni operative per il settore, come il processo di autofatturazione degli acquisti da agricoltori esonerati. E si registrano tuttora inefficienze e ritardi dovuti all’implementazione dei flussi dei dati tra le piattaforme delle società di software e il Sistema di Interscambio, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
La sovrapposizione, a fine febbraio – mette in evidenza Confagricoltura – anche dei termini per la trasmissione dei dati delle fatture attive e ricevute per il quarto semestre 2018 (Spesometro), dei dati delle fatture riguardanti le operazioni con l’estero (Esterometro) e l’invio delle liquidazioni periodiche IVA (LIPE) aggiungono, infine, evidenti ulteriori difficoltà alle imprese agricole.