“Coltiviamo Agricoltura Sociale”, Confagricoltura premia con 120mila euro i tre progetti più innovativi

Scade il prossimo 15 ottobre il bando della quarta edizione di “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, promosso da Confagricoltura, la Onlus Senior – L’Età della Saggezza e Reale Foundation, per sostenere i progetti di agricoltura sociale. E’ questa, ricorda Confagricoltura, una nuova forma di agricoltura sostenibile che, da Nord a Sud, viene declinata in diverse modalità e secondo le esigenze della collettività e del territorio, ma tutte con un denominatore comune: coinvolgere le ‘fasce deboli’ della società all’interno di quanto stabilito dalla legge 141/2015.

Al bando possono partecipare imprenditori agricoli in forma singola o associata, cooperative sociali che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di agricoltura sociale. I tre progetti vincitori riceveranno 40.000 euro ciascuno. Ma vediamo come hanno utilizzato il premio i vincitori delle scorse edizioni.

Una bella iniziativa – dichiara il dott. Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa che ha il pregio di mettere in contatto il mondo agricolo e quello del sociale e del volontariato, creando sinergie importanti e di grande impatto mediatico. Un’opportunità vera per valorizzare esperienze in cui il lavoro agricolo incontra l’etica sociale e la solidarietà“.

La cooperativa Barikama, (che in bambara, la lingua del Mali, significa resilienza), formata da ragazzi africani e ragazzi autistici, vincitrice della prima edizione, ha utilizzato la cifra per implementare, con l’acquisto di biciclette per effettuare le consegne, la sua attività di produzione di yogurt e ortaggi biologici. La Cooperativa Sociale Integrata ed Agricola Giuseppe Garibaldi di Roma, che riunisce giovani autistici, tra i vincitori con il progetto “Ti P’orto l’orto con l’A.P.E. che gira”, ha acquistato un’Ape Piaggio, con cui vendere in giro per Roma frutta e verdura da loro coltivata. La cooperativa sociale ‘Fruts di Bosc’, di Santa Maria la Longa (Udine), ha una rete di salvataggio per persone in difficoltà alle quali offre percorsi formativi o impiego nell’azienda agricola ed ha usato la vincita per l’acquisto di una trattrice con la relativa attrezzatura per la semina e la coltivazione di ortaggi sostenibili.

L’agricoltura sociale italiana, ricorda Confagricoltura, cresce annualmente del 25%. Dà lavoro a più di 35.000 addetti, nelle quasi 4.000 aziende, con un fatturato che sfiora i 250 milioni di euro. Questa formula vincente coniuga l’agricoltura e il sociale, ed è stata capace di realizzare un nuovo, concreto strumento in grado di ridisegnare un modello di welfare sostenibile ed efficace. E lo fa in modo “integrato” a vantaggio dei soggetti più deboli: portatori di handicap, ex tossicodipendenti, detenuti e anziani.

terra

OBIETTIVI

I promotori del bando, consapevoli dell’elevato valore dell’Agricoltura Sociale e dati il successo e l’interesse riscontrati nelle precedenti edizioni, intendono anche per l’anno 2019 potenziare e incentivare le iniziative meritevoli con il fine di:

  • comprendere e capitalizzare bisogni e risorse della comunità integrandoli in esperienze coordinate, innovative che massimizzino l’efficacia e l’efficienza degli interventi;
  • incentivare l’innovazione nei modelli di welfare di comunità, sperimentando forme di produzione di prodotti/servizi ad alto valore aggiunto sociale;
  • favorire l’integrazione tra i diversi attori dell’Agricoltura Sociale (imprese agricole, cooperative, imprese sociali e non, associazioni, istituzioni) e la realizzazione di buone pratiche “ripetibili”.

CARATTERISTICHE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI

Le proposte dovranno collocarsi in una, e una soltanto, delle seguenti aree:
  1. potenziamento e sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti;
  2. costruzione e sviluppo di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali, tra cui, inderogabilmente, operatori di Agricoltura Sociale e servizi socio educativi e/o socio assistenziali;
  3. sperimentazione e modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali.

Le proposte dovranno fare espresso riferimento a una o al massimo due delle seguenti tipologie di beneficiari:

  • minori e giovani in situazione di disagio sociale;
  • anziani;
  • disabili;
  • immigrati che godano dello stato di rifugiato o richiedenti asilo.

I progetti dovranno riguardare uno o più delle seguenti attività:

  • l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
  • le prestazioni e le attività sociali e di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per sviluppare le abilità e le capacità delle persone e per favorire la loro inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;
  • le prestazioni e i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche e riabilitative per il miglioramento delle condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive delle persone interessate, anche con l’ausilio di animali addestrati e la coltivazione delle piante;
  • l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche per l’accoglienza e il soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

ENTI AMMISSIBILI

Possono partecipare al bando:

  1. gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile, in forma singola o associata;
  2. le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di Agricoltura Sociale.
  3. le forme di associazione fra i soggetti di cui ai punti precedenti e:
  • le cooperative sociali non agricole di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381;
  • le imprese sociali di cui al decreto Legislativo n. 112 del 3 luglio 2017;
  • le associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale previsto dalla legge 7 dicembre 2000, n. 383 e quelle previste dal Decreto legislativo n. 117 del 3 luglio 2017 (Codice Terzo Settore);
  • i soggetti di cui all’articolo 1, comma 5, della legge 8 novembre 2000, n. 328.

N.B. Le forme di associazione devono prevedere tassativamente come capofila uno dei soggetti di cui ai precedenti punti 1 e 2.

ENTITÀ DEI PREMI

Il bando prevede tre premi di 40.000 Euro ciascuno per tre progetti innovativi di Agricoltura Sociale più 8 borse di studio per la partecipazione al Master interdisciplinare sull’Agricoltura sociale presso l’Università Roma Tor Vergata.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

I progetti devono essere presentati entro le ore 24.00 del 15 ottobre 2018. I soggetti interessati dovranno:

  • inserire il proprio progetto nel format “criteri per la formulazione della proposta” online (All. A) e inviarlo via mail all’indirizzo: coltiviamoagricolturasociale@confagricoltura.it, corredato dall’Informativa Privacy e del consenso al trattamento dei dati (All.B).
  • inviare, entro lo stesso termine, copia cartacea del format con allegati i documenti obbligatori a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno (farà fede il timbro postale), al seguente indirizzo: Confagricoltura Aspaglio – Corso Vittorio Emanuele II, 101 – 00186 ROMA.

N.B. Ambedue gli invii sono obbligatori e la mancata presentazione (o il superamento dei limiti temporali) con la doppia modalità sarà causa di esclusione.

Sul sito web dedicato al bando da questa pagina è possibile scaricare il testo integrale del bando e gli allegati da compilare.

Leggi

Agritech StartUp Challenge: 50mila euro in palio a sostegno dell’innovazione nell’agroalimentare

Al via una call per startup e idee innovative nel settore agroalimentare: la Agritech Startup Challenge, Innovation for sustainable agriculture mette sul bando 50.000 euro di finanziamento

Un’iniziativa realizzata da Corteva Agriscience, con il supporto organizzativo di Sprim Italia e con il patrocinio di Confagricoltura, indirizzata a chi si occupa di food system e di sostenibilità ambientale; la call dedicata a chi ha avviato una startup o vorrebbe trasformare in impresa un’idea innovativa, mette in palio un finanziamento di 50.000 euro e la possibilità di attivare collaborazioni con Corteva Agriscience.

Per partecipare alla Agritech Startup Challenge. Innovation for sustainable agriculture sarà necessario presentare idee e progetti a un board dedicato e competente nel settore agricolo e di filiera.

Obiettivo della call è valorizzare i migliori progetti e aiutare a convertire un’idea vincente in una realtà imprenditoriale concreta.

Aree di interesse per la call Agritech Startup Challenge

La fase interlocutoria della call ha individuato le seguenti aree di interesse:

Blockchain: soluzioni per verificare la provenienza delle materie prime e garantire la trasparenza dell’intera filiera agroalimentare, nell’ottica di una completa tracciabilità e di una maggiore sicurezza alimentare

Agricoltura di precisione & decision support system: strategie di gestione aziendale che utilizzano le tecnologie dell’informazione per acquisire e interpretare dati, con l’obiettivo di migliorare la produzione agricola, minimizzare i danni ambientali ed elevare gli standard qualitativi dei prodotti agricoli

Big data in agricoltura: tecnologie per la raccolta e l’interpretazione di grosse moli di dati, finalizzate a migliorare la gestione dell’azienda agricola, l’efficienza della supply chain e la tracciabilità dei prodotti

Food loss & waste: soluzioni rivolte alla riduzione di perdite e sprechi alimentari, che coinvolgano uno o più fasi della filiera agroalimentare, dal produttore al consumatore

Supply & demand: soluzioni digitali per favorire l’incontro di domanda e offerta in ambito agricolo, al fine di tutelare le eccellenze del Made in Italy, agevolare gli scambi commerciali e accorciare la filiera agroalimentare

Robotica in campo: strumenti automatici (droni o robot farmer) volti a rendere più efficienti i processi all’interno della azienda agricola, a migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori

Miglioramento e protezione delle colture: innovazioni per l’incremento delle rese, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resistenza alle malattie, nuovi principi attivi per il controllo di malattie parassitarie ed erbe infestanti, compatibili con le tecniche di agricoltura integrata e/o biologica

Oltre al premio in palio per il vincitore, i partecipanti avranno l’occasione di confrontarsi direttamente con esperti del settore e di dare visibilità al loro progetto innovativo, eventualmente instaurando collaborazioni con l’ente organizzatore.

L’iniziativa si rivolge ad aspiranti imprenditori (singolarmente o in team) e a fondatori di startup che abbiano raggiunto la maggiore età; che siano residenti in Italia; che abbiano all’interno del team almeno una persona di età inferiore ai 35 anni alla data di presentazione della candidatura; con progetti già validati attraverso un MVP (Minimum Viable Product), ovvero una versione semplificata e funzionante del prodotto o servizio, che ne includa almeno le caratteristiche minime.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature – attraverso il sito dell’iniziativa – è fissato alle 23:59 del 15 ottobre 2019.

Clicca qui per leggere il bando

 

Leggi

“Il ruolo della donna nell’agricoltura del domani”: sabato convegno a Comiso organizzato da FIDAPA

Relatrici di primissimo livello per riflettere sul ruolo della donna dell’impresa agricola dell’oggi e del domani

Il ruolo della donna nell’agricoltura del domani: le alternative concrete per coltivare il futuro, tra creatività e innovazione”: questo il titolo del convegno che si terrà sabato 7 settembre, presso il Centro Congressi Villa Orchidea (S.P. Comiso-Vittoria), con inizio alle ore 17:00, organizzato da FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti e Professioni Affari)- BPW Italy, Distretto Sicilia”, in collaborazione con il Comune di Comiso e con Confagricoltura Donne Sicilia.

Si tratta del Convegno di Chiusura dell’anno sociale di FIDAPA Sicilia, all’interno del Tema Nazionale (“La creatività femminile e la cultura dell’innovazione, motori di sviluppo socio-economico-politico: obiettivi e progetti) e del Tema Internazionale (“Empowering women to realize sustenable development goals”).

Tra le relatrici, la dott.ssa Maria Pia Piricò, presidente di Confagricoltura Donna Sicilia, che dichiara: “Ringrazio di cuore la dott.ssa Cettina Corallo per aver coinvolto Confagricoltura Donna Sicilia in un convegno di livello su un tema così importante come quello delle donne impegnate nell’imprenditoria agricola”.

Sarà per me l’occasione di rimarcare le innumerevoli difficoltà che rendono oneroso l’impegno delle donne che decidono di investire al Sud in agricoltura (assenza di servizi di welfare, di infrastrutture adeguate e di tecnologia nelle aree rurali nelle quali operiamo)”.

Noi donne – conclude la presidente di Confagricoltura Donna Sicilia – siamo naturalmente portatrici sane di innovazione. E l’innovazione è una sfida non da poco che va supportata dall’Europa con una spesa che dovrà crescere nei prossimi anni, per permetterci di incrementare la performance dell’economia agricola italiana ed europea al meglio”.

donne e agricolturaLOCANDINA

Segue il programma completo del convegno:

 

Ore 17:00 – Accoglienza e saluti di benvenuto

  • Salvatrice Fresco (Presidente Sezione FIDAPA Comiso)

 

Ore 17:15 – Saluti

  • Caterina Mazzella (Presidente FIDAPA BPW Italy)
  • Cettina Corallo (Presidente FIDAPA BPW – Distretto Sicilia)
  • Giuseppina Seidita (Executive Finance Officer – BPWI)
  • Prof.ssa Maria Rita A. Schembari (Sindaco Comune di Comiso)
  • On. Avv. Giorgio Assenza (Deputato Assemblea Regionale Siciliana)

 

Ore 17:30 – Inizio lavori

  • Introduce Maria Concetta Oliveri (Vicepresidente Nazionale FIDAPA BPW Italy)
  • Coordina Cettina Corallo (Presidente FIDAPA BPW Italy Distretto Sicilia)

 

RELATORI

  • Dott.ssa Angela Sciortino (Giornalista)

L’agricoltura delle donne tra tradizioni, innovazione ed etica del produrre”

 

  • Dott.ssa Maria Pia Piricò (Responsabile Confagricoltura Donna Sicilia)

“Nuove sfide per le imprese agricole: la resilienza delle donne di Confagricoltura”

 

  • Dott. Giuseppe Licitra (Prof. Ordinario Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Università degli Studi di Catania)

“Le donne nel mondo caseario siciliano”

 

  • Avv. Melinda Calandra

“Il ruolo della donna imprenditrice in agricoltura: opportunità e prospettive”

 

Ore 19:00 – Interventi programmati La Voce…alle Imprenditrici

  • Dott.ssa Giusi Alfano (Imprenditrice Agricola – Confagricoltura Donna Sicilia)

“Le donne e il futuro: gestione al femminile di un’azienda agrumicola in biologico ed attuali adeguamenti colturali ai cambiamenti climatici”

 

  • Dott.ssa Daniela Milana (Imprenditrice Agricola)

“Coltivare un’idea: la mia terra”

 

  • Dott.ssa Vanessa Distefano (Imprenditrice)

“La donna nel mondo della macinazione a pietra”

 

Ore 20:00 Conclusioni

  • Caterina Mazzella (Presidente FIDAPA BPW Italy)

 

Ragusa, 5 settembre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

Leggi

Il 17 luglio a Roma la prima edizione del “Premio nazionale per l’innovazione nel settore dell’agricoltura”

Il 17 luglio alle ore 17,00, a Roma, presso la sede di Confagricoltura, si terrà la prima edizione del “Premio nazionale per l’innovazione nel settore dell’agricoltura”.

Il premio è stato istituito da Confagricoltura nella convinzione che l’innovazione sia un elemento indispensabile per la competitività e la sostenibilità delle imprese agricole e che sussista la necessità di mettere in risalto i processi, i prodotti e i sistemi organizzativi innovativi già sviluppati dalle imprese agricole.

Il Premio ha l’obiettivo di costruire un momento celebrativo che mostri quanto il settore sia già ricco di innovazione, mettendo in luce l’ampia e articolata offerta di soluzioni tecnologiche, già poste in essere negli ultimi anni o in corso di sviluppo. Nel dare rilievo al tema dell’innovazione emerge, inoltre, l’esigenza di enfatizzare il ruolo degli imprenditori agricoli in quanto vero motore dello sviluppo non solo aziendale ma anche territoriale.

Nel corso dell’evento saranno premiate le imprese vincitrici, selezionate dalla Giuria del Premio, che hanno partecipato alle seguenti categorie del Premio:

– nuove frontiere: innovazioni tecnologiche relative a processi, prodotti e servizi applicate a livello di impresa;

– reti, filiere, ecc.: soluzioni innovative intraprese tra due o più attori;

– smart land, smart city: innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con le aree urbane; progetti innovativi che uniscono arte, turismo e cultura creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme.

Leggi

Confagricoltura Ragusa ancora una volta al centro di percorsi di formazione

Ottanta studenti della scuola media “Francesco Crispi” a “scuola di agricoltura”

Confagricoltura ancora una volta al centro di un percorso di formazione: 40 giovanissimi studenti della Scuola Media “Francesco Crispi” (altri 40 ragazzi arriveranno la prossima settimana), accompagnati dalle docenti Concetta Adamo e Daniela Di Trapani, hanno partecipato ieri alla prima tappa del progetto “Orientiamoci a Sud Est” presso la sede dell’organizzazione di categoria a Ragusa. Obiettivo del corso è quello di far indagare agli studenti sia la realtà del territorio in cui opera la scuola, sia di fare una lettura dei bisogni emergenti nella società attuale, evidenziando la necessità di adeguare l’azione educativa ai dettami europei di un Orientamento che accompagni la persona lungo tutto l’arco della vita (long life learning).

Il progetto, che coinvolge gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado per il corrente Anno Scolastico 2018/2019 e le classi terze della scuola secondaria di primo grado per l’Anno Scolastico 2019/2020, mira a garantire all’alunno un processo di crescita unitario e organico e ad aiutare i ragazzi ad acquisire quel bagaglio di competenze essenziali per lo sviluppo e la maturazione complessiva della personalità, quali la stima, la fiducia, la sicurezza, la capacità decisionale.

I giovanissimi studenti, guidati dal dott. Luca La Licata e dal dott. Oscar Augugliaro, si sono avventurati in un viaggio alla scoperta del mondo dell’agricoltura, del suo ruolo nell’economia e nella società, entrando nel dettaglio del lavoro quotidiano di Confagricoltura e della struttura del comparto agricolo ragusano.

Investire sulla formazione scolastica e professionale dei nostri giovani è una delle grandi sfide che stiamo portando avanti come Unione Provinciale di Confagricoltura. Siamo felicissimi di questa collaborazione con la scuola media Crispi, che mira all’orientamento per gli studi successivi con i giusti tempi e approfondimenti, un vero piacere registrare la curiosità e l’interesse dei nostri giovani nei confronti del mondo agricolo”, così il direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Giovanni Scucces.

Con il presidente Pirrè e con il direttivo – aggiunge il direttore – condividiamo una visione del ruolo di un’organizzazione di categoria importante come la nostra che va al di là della sacrosanta attività burocratica, ma che punta ad essere elemento di stimolo per il tessuto economico e imprenditoriale a 360 gradi”.

Diversi, infatti, sono i progetti messi in campo da Confagricoltura Ragusa sul versante della formazione: si stanno definendo i termini di alcune borse di studio che verranno attribuite agli studenti più meritevoli degli istituti agrari; grazie al progetto “Agrinnovation”, all’interno di Erasmus Plus, diversi studenti modicani svolgeranno tirocini formativi in aziende maltesi con il tutoraggio di personale di Confagricoltura; i ragazzi che si sono formati grazie a un corso di Enfaga (l’ente di formazione di Confagricoltura, retto dalla dott.ssa Vicky Di Quattro) presto partiranno con un progetto che porterà all’apertura del Museo delle Confraternite e di inediti percorsi storico-culturali.

Consapevoli della necessità di dover sostenere l’innovazione e i giovani per costruire un’agricoltura del domani migliore – conclude Giovanni Scucces – non ci sottraiamo al nostro ruolo, con lo stile e la determinazione che caratterizza Confagricoltura”.

 

Ragusa, 15 giugno 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

Tessera Odg n. 161773

ufficiostampa@confagricolturaragusa.it

Leggi

Aumentano in Sicilia le aziende che investono in Agricoltura 4.0

Il 37% delle aziende agroalimentari siciliane investe in Agricoltura 4.0: il dato emerge da una ricerca sull’innovazione digitale condotta dall’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Research & Innovation for Smart Enterprises dell’Università degli Studi di Brescia

Sempre più aziende agroalimentari italiane investono in innovazione digitale. Un trend che continua a premiare l’introduzione di soluzioni digitali nel settore primario. Complessivamente gli investimenti in Agricoltura 4.0 hanno raggiunto un giro d’affari globale del valore di 7 miliardi di dollari, quasi un raddoppio rispetto agli investimenti dello scorso anno. In questo contesto l’Europa gioca da protagonista con una quota del 30% e in Italia si registra un’accelerazione nella crescita nel ruolo del digitale in tutte le sue componenti.

A confermare questo trend positivo per un settore così importante della nostra economia la ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia.

Dallo studio emerge una crescita dell’innovazione digitale nel nostro Paese in un range tra i 370 e i 430 milioni di euro, con una progressione del 270% tra il 2017 e il 2018. Una dimensione davvero importante per questo mercato che arriva adesso a pesare qualcosa come il 5% del mercato globale e il 18% di quello europeo.

Hanno partecipato all’indagine 76 aziende agricole siciliane, appartenenti per il 15% al settore cerealicolo, per il 25% all’olivicolo, per il 9% al vitivinicolo, per il 20% al settore frutticolo, per l’11% al foraggero, per il 14% all’orticolo.

Il 38% dichiara una superficie agricola coltivabile inferiore ai 10 ettari, il 30% tra i 10 e i 50 ettari e il 21% tra i 50 e i 100 ettari. Il 37% dichiara di utilizzare soluzioni orientate all’agricoltura 4.0.

La ricerca dell’Osservatorio ha visto la mappatura di 110 imprese comprendendo brand affermati (nel 74% dei casi) e startup (26%) con l’analisi di oltre 300 soluzioni tecnologiche dedicate al mondo dello Smart Agrifood. La ricerca riflette la eterogeneità e la ricchezza del comparto popolato da imprese con competenze e posizionamenti anche molto diversi.

Nel 49% dei casi le imprese lavorano nella fornitura di soluzioni avanzate basate su Internet of Things e su soluzioni avanzate di robotica piuttosto che sull’utilizzo di droni.

Hanno poi un profilo molto le imprese che nel 22% dei casi si focalizzano su agridata e offrono soluzioni di data analysis. In un 16% dei casi l’analisi ha preso in esame imprese specializzate in attrezzature per il campo. La componentistica e gli strumenti elettronici sono invece il focus di un altro 7% di aziende e il 3% fotografa realtà produttive più generiche di strumenti per l’ambito agricolo.

Leggi

Sottomisura 16.2 del Psr: bando a sostegno di progetti pilota e nuovi prodotti

Obiettivo

La Sottomisura 16.2 contribuisce direttamente alla Focus Area 3a “Migliorare integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare, attraverso i regimi di qualità, mercati locali, le filiere corte”. Obiettivo è sostenere la competitività e la sostenibilità delle attività agricole, agroalimentari e forestali tramite interventi di diffusione dell’innovazione e di trasferimento tecnologico aventi valore di collaudo di innovazioni non ancora testate, né introdotte nell’uso comune. Si intende inoltre diffondere nuove conoscenze volte a razionalizzare e ridurre i costi di produzione e consolidare il contatto con le imprese agricole e la ricerca, testando progetti innovativi più rispondenti alle esigenze delle imprese.

 

Tipo di intervento

La sottomisura sostiene progetti da realizzare attraverso la cooperazione tra più soggetti, aventi come finalità l’adozione di innovazioni interattive, di tipo gestionale, di processo e/o di prodotto, di tecnologie e/o pratiche migliorative, oltre l’adattamento di pratiche o di tecnologie in uso (ad esempio pratiche tradizionali applicate in un nuovo contesto ambientale o in una nuova area geografica). Gli obiettivi possono essere realizzati tramite:

-progetti di sviluppo pre-competitivo, volti a trasferire i risultati della ricerca in ambito aziendale ed interaziendale;

-progetti pilota”, ossia progetti sperimentali su piccola/media scala, supportati da una adeguata analisi di contesto, aventi come obiettivo l’applicazione e/o l’adozione di risultati di ricerca caratterizzati da unicità, originalità ed esemplarità, la cui valorizzazione si ritiene importante per il mondo agricolo regionale.

Si tratta di progetti di prova che prevedono attività di sperimentazione e dimostrazione di nuove tecnologie, tecniche, processi, pratiche, metodi ecc…, già operativi e disponibili la cui applicazione in ambito aziendale costituisce la parte finale del processo di test/validazione.

L’azienda rappresenta, quindi, il contesto nel quale svolgere la fase di collaudo e trasferimento, dalla quale sarà possibile trarre gli elementi di validazione di una innovazione non ancora testata e non ancora introdotta nell’uso comune. In questi ultimi aspetti risiede la principale differenza con le attività di dimostrazione finanziate nell’ambito della sottomisura 1.2 del PSR, che si caratterizzano, invece, per il carattere informativo in favore degli agricoltori su innovazioni già esistenti e consolidate. I progetti devono comprendere anche un programma di diffusione dei risultati.

 

Beneficiari

– Gruppi di Cooperazione (G.C.), ossia raggruppamenti di operatori dei settori agricolo, agroalimentare e forestale e altri soggetti che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi e delle priorità della politica di sviluppo rurale, tra cui le associazioni di produttori, le cooperative e le organizzazioni interprofessionali.

– Poli di nuova costituzione o che intraprendono una nuova attività, come stabilito all’art. 35 par. 3, del Reg. UE 1305/2013; per “polo” si intende un raggruppamento di almeno due imprese indipendenti (start up, piccole, medie e grandi imprese, enti di ricerca) concepito per stimolare l’attività economica promuovendo le interazioni, la condivisione di applicazioni pratiche e lo scambio di conoscenze e competenze e contribuendo al trasferimento di conoscenze, alla creazione di reti e alla diffusione delle informazioni tra le imprese del gruppo.

– Reti di nuova costituzione o che intraprendono una nuova attività come stabilito all’art. 35 par. 3, del Reg. UE 1305/2013; per “rete” si intende un raggruppamento di almeno due soggetti che può intraprendere azioni di carattere più generale, potendo attivare meccanismi di disseminazione delle innovazioni lungo le filiere e di emulazione tra imprenditori. Ogni forma di cooperazione deve assicurare la partecipazione di operatori agricoli, in forma singola o associata. I partenariati devono includere imprese agricole, agroalimentari o forestali (con codice di attività ATECO principale agricolo o agroalimentare) operanti sul territorio regionale, con almeno una propria unità produttiva interessata dagli interventi previsti.

Per la determinazione del numero di imprese agricole, agroalimentari e forestali aderenti al partenariato, sono considerate come unico soggetto aderente: 1) le imprese, individuali o collettive, detenute dal medesimo soggetto e/o sulle quali tale soggetto esercita il controllo; 2) le imprese detenute e/o controllate da soggetti che siano legati da un rapporto di coniugio, di parentela e/o affinità entro il secondo grado.

 

Priorità e criteri di valutazione

Nella selezione delle iniziative si terrà conto di:

– Qualità/coerenza del partenariato in relazione alla tipologia del progetto.

– Grado di rappresentatività nel partenariato, anche in termini numerici, del settore agricolo, agroalimentare e forestale regionale coinvolto.

– Concretezza degli interventi previsti; capacità di contestualizzazione in ambito aziendale e interaziendale dell’innovazione di prodotto, di processo, di mercato, organizzativa, sociale e gestionale; capacità di produrre risultati pratici che possano mantenersi e autoalimentarsi nel tempo; grado di chiarezza e di definizione del crono programma.

– Trasferibilità dell’innovazione individuata.

– Qualità e ampiezza delle azioni di divulgazione e trasferimento.

– Contributo diretto alle seguenti tematiche: sostenibilità ambientale, adattamento e sostenibilità dei cambiamenti climatici, benessere animale, qualità delle produzioni, adesione ai sistemi di qualità, valorizzazione della biodiversità, diversificazione dell’agricoltura.

La selezione sarà fondata su un sistema di punteggio con una soglia minima al di sotto della quale le domande non saranno ammesse a finanziamento.

 

Condizioni di ammissibilità

Ciascuna forma aggregativa (GC, Polo, Rete) deve:

– essere formata da almeno due soggetti, come meglio specificato nel paragrafo Beneficiari, che svolgano attività previste dalla sottomisura e contribuiscano alle priorità della politica di sviluppo rurale (priorità 1, 2, 3, 4, 5 e 6);

– essere già costituita in una delle forme associative o societarie previste dalle norme in vigore, formalizzata giuridicamente (ad esempio associazioni temporanee di scopo – ATS, consorzi, contratti di rete), con una durata coerente con i tempi di realizzazione del progetto;

– presentare un progetto innovativo, ossia un progetto pilota o di sviluppo pre-competitivo, che:

• preveda l’avvio di attività nuove rispetto a quelle comuni già in atto;

• descriva la problematica da risolvere mediante soluzioni innovative;

• illustri puntualmente l’intero processo di realizzazione previsto, i risultati che si intende conseguire ed il contributo che il progetto offre alle priorità della politica di sviluppo rurale;

• contenga la lista dei soggetti partecipanti al partenariato con la relativa ripartizione delle attività, il cronoprogramma, il piano finanziario articolato anche per partner e attività;

• illustri le procedure che si intende adottare per la diffusione dei risultati (ad esempio, sito web, convegni, seminari, workshop, pubblicazioni a stampa e on line, manuali per il trasferimento dell’innovazione); tali procedure devono essere specificate in apposito piano di comunicazione.

– avere sottoscritto l’impegno a costituire, in caso di finanziamento del progetto innovativo proposto, un comitato di progetto, per il quale devono risultare fissate l’articolazione delle competenze e le regole di funzionamento;

– essere dotata di un regolamento interno, volto a garantire una corretta e puntuale attuazione delle attività prefissate, trasparenza nel funzionamento e nel processo decisionale, ed evitare possibili conflitti di interessi.

 

Interventi ammissibili

Sono ammissibili i seguenti interventi:

– studi sulla zona interessata, stesura di piani aziendali, di piani di gestione forestale o di documenti equivalenti;

– animazione della zona interessata dal progetto territoriale collettivo selezionato, volto a portare benefici ad una specifica area dotata di una forte identità;

– organizzazione di programmi di formazione, collegamento in rete tra i membri e reclutamento di nuovi membri nel caso in cui il beneficiario sia un polo;

– costituzione dell’aggregazione, in una delle forme previste al paragrafo 4 delle presenti disposizioni attuative, in caso di poli e reti di nuova costituzione;

– esercizio della cooperazione e gestione del progetto;

– realizzazione del progetto innovativo:

• realizzazione di materiale informativo;

• analisi, test e prove necessarie per l’attuazione del progetto;

• attività di sperimentazione e verifica dell’innovazione e attività finalizzate all’introduzione dell’innovazione nel contesto aziendale previsto;

• realizzazione di prototipi già previsti nel progetto innovativo proposto;

• missioni e trasferte legate alla realizzazione del progetto;

• attività di disseminazione e trasferimento dei risultati.

 

Localizzazione

Sono finanziabili esclusivamente gli interventi realizzati nell’ambito del territorio regionale. Non sono ammissibili al sostegno progetti finalizzati al miglioramento genetico e al mantenimento della biodiversità animale in quanto previsti e finanziati esclusivamente dal Programma di Sviluppo Rurale Nazionale, approvato con Decisione (C2015)8312 del 20/11/2015 e s.m.i..

 

Livello del sostegno

Il sostegno è concesso sotto forma di contributo in conto capitale, a fondo perduto, sotto forma di sovvenzione globale, a copertura dei costi di cooperazione e dei costi di realizzazione delle attività previste. Il sostegno è pari al 100% delle spese effettivamente sostenute e documentate per le iniziative proposte e ritenute ammissibili.

 

Dimensione finanziaria delle iniziative progettuali

Il sostegno è erogato per un periodo non superiore a quattro anni. Sono ammessi progetti che prevedono un importo complessivo non superiore a 500.000,00 euro. Per i progetti che prevedono operazioni relative a prodotti non compresi nell’Allegato I del TFUE, e in particolare investimenti relativi al settore forestale e alla trasformazione dei prodotti agricoli in prodotti non agricoli, i contributi verranno riconosciuti con le modalità stabilite dal regime de minimis di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013, art. 3. L’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi a un’impresa unica non può superare € 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari. Sebbene la rendicontazione delle spese debba essere effettuata a cura del legale rappresentante, l’aiuto de minimis viene concesso e attribuito al singolo partner che sostiene la spesa; per tale ragione, i singoli partner sono tenuti a presentare la dichiarazione de minimis sulla base del modello allegato al bando. Quando il progetto prevede investimenti quali la realizzazione di prototipi ed altre operazioni materiali, è prevista la concessione di anticipi nella misura massima del 50% della spesa pubblica ammessa a sostegno, incluse le spese generali a fronte di presentazione di garanzia fidejussoria pari al 100% dell’anticipo richiesto.

 

Dotazione finanziaria

€ 4.160.000,00 di cui € 2.516.800,00 quota FEASR.

 

Leggi

Assemblea Confagricoltura: innovazione, digitalizzazione, infrastrutture e semplificazione per un’agricoltura competitiva

“Quello che proponiamo è un vero e solido rilancio dell’agricoltura come settore strategico per il futuro dell’economia italiana”: questo il passaggio centrale della relazione svolta dal presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, nella seconda giornata dell’Assemblea dell’Organizzazione che si è conclusa ieri a Roma. Presente ai lavori anche l’Unione di Ragusa, nella persona del presidente dott. Antonino Pirrè.

“I vincoli che frenano il sistema produttivo si trovano fuori dalle imprese – ha detto Giansanti -. Modernizzazione delle infrastrutture per arrivare con facilità sui mercati di tutto il mondo. Diffusione delle innovazioni tecnologiche – a partire dal digitale – per far crescere la competitività. Costi di produzione allineati sui livello di quelli dei nostri principali concorrenti. Una Pubblica Amministrazione efficiente a livello centrale e in tutte le Regioni.

Nello scenario che le imprese hanno di fronte incide pure, e in misura rilevante, la nuova politica commerciale avviata dal presidente degli Stati Uniti d’America.

“E’ un fatto positivo la ripresa del negoziato bilaterale per porre fine alla “guerra commerciale” in corso” – ha rimarcato Giansanti -. Resta il fatto che il sistema multilaterale di regolazione degli scambi è entrato in una crisi irreversibile. La diffusione del protezionismo farebbe crollare il “Made in Italy” di settore. Ecco perché difendiamo gli accordi di partenariato economico negoziati dalla Commissione europea se l’analisi dei costi e dei benefici è positiva.”

“Occorre vigilare attentamente sulle regole in materia di sicurezza alimentare, tutela del lavoro e protezione delle risorse naturali – ha continuato il presidente di Confagricoltura -. Ma non ci sono altri strumenti a disposizione, oltre agli accordi commerciali dell’UE, per continuare a far crescere le esportazioni italiane sui mercati di tutto il mondo. Chi critica gli accordi commerciali dell’UE non ha mai indicato soluzioni alternative. Di sicuro, non c’è crescita puntando solo sulla domanda interna.”

“Da imprenditori, come sempre, giudicheremo sui fatti – ha detto Giansanti -. Però, dobbiamo riconoscere in termini positivi che in questa fase politica si è tornati a parlare di crescita, di investimenti, di reddito e di occupazione.”

L’Unione Europea ha di fronte importanti scadenze che culmineranno alla fine di maggio dell’anno venturo con le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo: il negoziato sulla Brexit, la riforma della PAC, il nuovo quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027.

“I tre dossier – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura – hanno un filo conduttore comune: le decisioni che saranno assunte avranno un forte impatto sulle prospettive delle nostre imprese”.

Brexit. “Vedremo quelle che saranno nelle prossime settimane le decisioni delle istituzioni britanniche. Noi ci auguriamo un esito positivo, con l’entrata in vigore dell’accordo di recesso che tutela in modo adeguato il settore agricolo, comprese le indicazioni geografiche e di qualità. Ma dobbiamo prepararci a tutti gli scenari: anche a quello di una Brexit senza intese.

Proponiamo, al riguardo, la creazione di una “task force” al ministero delle Politiche agricole, per supportare le imprese nella fase di adattamento che sarebbe particolarmente difficile”.

Riforma della Pac. “Ormai è scontato che andiamo verso una proroga della normativa vigente. Il negoziato sulla “PAC post 2020” sarà chiuso dal Parlamento europeo che sarà eletto a fine maggio dell’anno venturo e dalla nuova Commissione che si insedierà a novembre 2019. La richiesta della nostra Organizzazione, condivisa con le principali associazioni degli agricoltori europei è chiara: nessuna discriminazione ai danni delle imprese di maggiori dimensioni che si avrebbe con il plafonamento e la degressività sugli aiuti diretti della Pac. E si proceda verso un’effettiva semplificazione”.

Quadro finanziario dell’Unione europea. “La Commissione europea ha proposto un drastico taglio dei fondi da destinare all’agricoltura nel periodo 2021-2017. In particolare, per i programmi di sviluppo rurale il taglio sarebbe di quasi il 20 per cento. La partita è aperta perché la decisione finale, all’unanimità, spetta ai capi di Stato e di governo dell’Unione. Il Parlamento europeo e il governo italiano, va sottolineato, si sono schierati a favore dell’invarianza delle risorse da destinare all’agricoltura”.

Leggi

Stanziamento da 13 milioni per le aziende vinicole siciliane che vogliono ammodernarsi

Per partecipare c’è tempo sino al 15 febbraio: spesa minima di 30.000 euro articolata su due campagne vitivinicole, 2018-2019 e 2019-2020

Un nuovo bando dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, retto da Edy Bandiera, rivolto alle aziende vitivinicole siciliane che intendono ammodernare le attrezzature o realizzare nuove cantine per migliorare la produzione del vino.

“Un regime di aiuti – si legge nel bando – per investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa vitivinicola e con l’obiettivo di adeguare la struttura aziendale alla domanda di mercato e conseguire una maggiore competitività nel mercato stesso, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché i trattamenti sostenibili”.

Soddisfatto per il provvedimento, che prevede un finanziamento di 13 milioni di euro per le aziende che vorranno usufruirne, il presidente Nello Musumeci, che ha evidenziato l’efficienza dei nuovi macchinari che i produttori siciliani avranno a disposizione per poter competere con altri imprenditori anche all’estero.

“Una nuova e importante opportunità – ha dichiarato il governatore Musumeci – per i nostri imprenditori che, dotandosi di strumenti all’avanguardia, potranno migliorare le proprie performance sui mercati nazionali e internazionali, concorrendo ad armi pari con le altre aziende”.

Gli imprenditori vitivinicoli siciliani avranno tempo fino al 15 febbraio 2019 per presentare le richieste di finanziamento che, dovranno essere inoltrate attraverso un Centro di assistenza agricola, al portale Sian. Entro sette giorni tutta la documentazione cartacea dovrà pervenire presso l’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura competente per territorio. Si tratta di un bando biennale, che prevede una spesa massima di tre milioni di euro e una minima di trentamila euro, articolato su due campagne vitivinicole: 2018-2019 e 2019-2020. La dotazione finanziaria messa a bando verrà utilizzata per erogare l’anticipo del contributo, pari al 30 per cento, alle aziende collocate utilmente in graduatoria. Per il saldo, saranno appostate le ulteriori risorse necessarie a valere sull’Ocm vino.

Le imprese, per beneficiare dell’aiuto, devono dimostrare che gli investimenti migliorano il rendimento globale dell’impresa attraverso la presentazione di una relazione dettagliata del piano di investimenti che si intende realizzare. Non sono ammessi a contributo investimenti che già beneficiano di altri contributi pubblici, a qualunque titolo erogati o che si configurino come interventi di mera sostituzione di beni mobili e/o immobili preesistenti che non comportino un miglioramento degli stessi.

Un bando che dimostra l’impegno della Regione per la valorizzazione di uno dei settori trainanti dell’economia siciliana, con numerose eccellenze come nel settore biologico.

L’assessore Bandiera ha commentato il provvedimento dichiarando che si tratta del “primo bando per investimenti emesso dal 2016 e dell’ultimo relativo alla programmazione Ocm vino per la Campagna 2018-2019. Adesso abbiamo impegnato tutte le risorse messe a disposizione dal competente ministero”.

Leggi

Tutto pronto per la prima edizione del Premio Nazionale Innovazione nel settore Agricoltura

La ricerca e l’innovazione in agricoltura costituiscono una grande opportunità per rilanciare la competitività del settore, anche attraverso un aumento della produttività e una riduzione di costi di produzione, per contribuire ad una sempre maggiore sostenibilità ambientale e sociale e per garantire la qualità e tracciabilità dei prodotti.

Per tali motivi Confagricoltura ha avviato una serie di iniziative dirette a:

  • a supportare la crescita e lo sviluppo delle imprese agricole e dell’intero sistema agricolo attraverso la cooperazione, lo scambio di conoscenze e l’innovazione;
  • rafforzare il processo di informazione, promozione, validazione e valorizzazione dello sviluppo dell’innovazione, ed in particolare della digitalizzazione, in agricoltura.

In tale ambito si è deciso anche di lanciare il Premio nazionale per l’innovazione nel settore dell’agricoltura.  Il Premio diretto alle imprese agricole innovative, nasce con l’idea di costruire un momento celebrativo che mostri quanto il settore sia già ricco di innovazione, mettendo in luce l’ampia e articolata offerta di soluzioni tecnologiche, di prodotto e di processo, organizzative, già poste in essere negli ultimi anni, o in corso di sviluppo. Nel dare rilievo al tema dell’innovazione emerge, inoltre, l’esigenza di valorizzare il ruolo degli imprenditori agricoli in quanto vero motore dello sviluppo non solo aziendale ma anche territoriale.

La prima edizione del Premio è indirizzata a tutte le aziende agricole che abbiano sviluppato o implementato negli ultimi tre anni soluzioni innovative appartenenti alle seguenti categorie:

  1. Nuove frontiere: innovazioni tecnologiche, relative a processi, prodotti e servizi, applicate a livello di impresa;
  2. Reti, filiere, ecc.: soluzioni innovative intraprese tra due o più attori;
  3. Smart land, smart city:
  • innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con le aree urbane;
  • progetti innovativi che uniscono arte, turismo e cultura creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme.

 Le domande di partecipazione all’iniziativa potranno essere compilate e presentate online a partire dal 2 gennaio 2019 accedendo al sito di Confagricoltura nella sezione Premio innovazione in agricoltura e quindi entrando nella categoria del premio in cui si intende partecipare. Il bando sarà disponibile sul sito a partire dal 19 dicembre.

Sempre dalla sezione Premio innovazione in agricoltura, si potrà accedere alla modulistica (Dichiarazione sostitutiva di certificazione di atto di notorietà – all. 2 – ed il Consenso, previa informativa, sulla privacy – all. 3) che andrà compilata, firmata ed inviata al seguente indirizzo e-mail premioinnovazione@confagricoltura.it, congiuntamente ad ogni altra documentazione a supporto dell’innovazione introdotta in azienda.

La premiazione delle domande selezionate avverrà in uno specifico evento celebrativo. Le imprese che hanno presentato le innovazioni selezionate potranno partecipare ad una serie di iniziative, tra cui: far parte della Rete delle imprese agricole innovative ed essere testimonial ufficiali alle attività formative e divulgative del sistema Confagricoltura.

Leggi