UniCredit – Confagricoltura: accordo per sostenere e sviluppare la filiera agricola italiana

Sostenibilità, innovazione e formazione alla base delle iniziative congiunte che UniCredit e Confagricoltura svilupperanno per accelerare la crescita dell’agricoltura italiana

 

UniCredit e Confagricoltura hanno firmato un accordo finalizzato a mettere in atto un’azione congiunta e sinergica per facilitare l’accesso al credito e accelerare i processi di innovazione e transizione ecologica delle imprese agricole italiane.

 

L’intesa è stata firmata ieri a Roma da Andrea Casini, Responsabile Imprese di UniCredit Italia e dal Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

 

La collaborazione tra UniCredit e Confagricoltura riguarda in particolare il sostegno e la valorizzazione, tramite specifiche iniziative creditizie e servizi consulenziali dedicati, delle filiere agricole e delle reti di impresa, nonché la promozione e lo sviluppo di progetti legati all’innovazione, all’agritech e a migliorare la sostenibilità del business delle aziende del comparto, in ottica ESG.

 

L’accordo prevede anche l’avvio di iniziative di formazione per accrescere la cultura creditizia delle imprese associate e facilitare un più ampio accesso agli strumenti di credito disegnati sulle reali necessità delle aziende, oltre a favorire la cultura della sostenibilità e la loro competitività.

 

“L’agricoltura italiana sarà assegnataria nei prossimi anni di risorse pubbliche pari a circa 57miliardi tra sussidi comunitari e contributi nell’ambito del PNRR – ha spiegato Andrea Casini, Responsabile Imprese di UniCredit Italia – Abbiamo davanti a noi l’occasione storica per accelerare il processo di innovazione e transizione ecologica del settore e l’accordo firmato oggi con Confagricoltura va proprio verso questa direzione. Un comparto che, con 735.000 imprese capillarmente presenti sull’intero territorio nazionale, è trainante per l’economia del Paese e contribuisce al PIL nella misura del 17% includendo l’intera filiera agroalimentare. Accelerare la sua trasformazione significa dare una spinta decisiva alla ripartenza in chiave sostenibile e digitale del Paese, in linea con il PNRR”.

 

“Questo accordo – ha affermato il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – sviluppando una maggiore sensibilità in materia creditizia nelle imprese agricole, contribuisce a raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e di innovazione necessari a dare nuovo impulso all’economia italiana valorizzando il ruolo dell’agricoltura, ovvero produrre cibo di qualità per tutti, in modo sempre più sostenibile. Il tavolo congiunto nazionale con UniCredit promuove anche l’agritech agroalimentare – continua Giansanti – incentivando l’adozione di nuove tecnologie e permettendo pertanto alle imprese di essere maggiormente competitive sui mercati internazionali”.

 

L’intesa firmata oggi include infine l’attivazione di un Tavolo di lavoro congiunto per l’analisi dei principali megatrend del settore e per favorire collegamenti strutturati tra i 2.200 uffici territoriali di Confagricoltura e gli Specialisti Agribusiness di UniCredit. Si potranno avviare e implementare ulteriori iniziative locali di supporto al settore agroalimentare italiano.

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G20 Agricoltura, le attività di Confagricoltura in Piazza della Repubblica a Firenze: storia, innovazione e sostenibilità

L’evoluzione dell’agricoltura e l’innovazione per affrontare le sfide della sostenibilità e della competitività. Sono questi i temi caratterizzanti la presenza di Confagricoltura a Firenze, in occasione del G20 dell’Agricoltura, nello stand allestito nella centrale Piazza della Repubblica.

Uno spazio espositivo che intende raccontare questa evoluzione e gli strumenti a disposizione delle imprese agricole italiane. Uno spaccato dell’agricoltura 4.0, fortemente voluta da Confagricoltura quale elemento fondamentale per il miglioramento delle performance del settore primario in termini di processi produttivi, rispetto dell’ambiente, risparmio energetico, qualità dei prodotti.

Da oggi a sabato, tutto il giorno, sarà possibile provare il simulatore della guida satellitare di un trattore insieme a TopCon; conoscere le prerogative dei droni utilizzati per le analisi georeferenziata dei campi, ma anche scoprire l’universo dell’alveare insieme alla FAI, la Federazione Apicoltori Italiani, o tuffarsi nella storia attraverso una selezione delle opere di Samuele Colosi dedicate al mondo contadino.

Lo stand ospiterà anche il materiale illustrativo delle iniziative che Confagricoltura sta portando avanti a livello nazionale e sui territori, in collaborazione con numerosi partner, nella convinzione che la sostenibilità sia una sfida da affrontare insieme. Quindi la formazione, con Enapra e i corsi dedicati all’agricoltura innovativa.

Non mancherà il verde curato dai vivaisti di Pistoia.

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La presenza di Confagricoltura si arricchisce poi con le conferenze organizzate nello spazio di Agrinsieme, nella stessa piazza, dedicate ai cambiamenti climatici e all’agricoltura sociale. Con Confagricoltura ci saranno esponenti dell’Accademia dei Georgofili, della Regione Toscana, della Croce Rossa Italiana.

Sul sito www.confagricoltura.it, ci sarà uno spazio web cliccabile dall’homepage, interamente dedicato ai temi e ai protagonisti del G20 Agricoltura e in particolare alle attività e agli interventi della Confederazione.

 

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Cibus, Focus su PNRR e agevolazioni per i giovani

Il 2 settembre alla Fiera di Parma convegno di Anga e dei Giovani di Federalimentare

I fondi stanziati dall’Europa e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno i temi del convegno “PNRR: Strumenti per i giovani imprenditori dell’agroalimentare” organizzato dai Giovani di Confagricoltura – ANGA e di Federalimentare il 2 settembre a Cibus, a Parma.

L’appuntamento, che avrà luogo esclusivamente in presenza, sarà un momento di confronto tra attori del settore primario ed industriale, del mondo istituzionale e delle imprese sulle strategie del PNRR dedicate ai giovani imprenditori.

Ad aprire i lavori sarà il presidente dei Giovani di Federalimentare, Alessandro Squeri. “Il PNRR sarà uno strumento chiave per le imprese italiane, in ottica di ripresa post covid e di trasformazione digitale e ambientale – dice Squeri – Questo incontro vuole fare da ponte per aiutare le imprese e i giovani imprenditori a valorizzare al massimo le opportunità provenienti dal PNRR”.

Agricoltura sostenibile, economia circolare, transizione energetica, risorse idriche, inquinamento, cambiamenti climatici: questi i grandi temi dei progetti di investimento del PNRR. Oggetto di un approfondimento specifico al convegno in programma a Cibus saranno gli strumenti di finanziamento agevolato attivabili dal PNRR, con un focus particolare su quelli per la filiera agroalimentare.

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“Una delle priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è quella di garantire cibo sicuro e sostenibilità ambientale, anche attraverso una maggiore efficienza, un minore utilizzo delle risorse e la digitalizzazione del Paese. – dichiara il Presidente dei Giovani di Confagricoltura, Francesco Mastrandrea. – I giovani dell’ANGA sono pronti a questa sfida, con filiere intelligenti, innovative e competitive.”

L’appuntamento prevede inoltre una tavola rotonda con quattro imprenditori che racconteranno la loro esperienza: Valentina Massa, Responsabile Sviluppo e Relazioni Esterne di “Dalma Mangimi”, azienda leader nazionale nella preparazione di mangimi a base di ex prodotti alimentari; Daniele Grigi, AD Food Italiae – Grigi, tra le principali aziende nel settore mangimistico per allevamenti di animali domestici; Emma Cogrossi, dell’“Azienda Cogrossi Ada e Emma Soc. Sgr. SS”, impresa zootecnica e produttrice di energie rinnovabili; Maria Luisa Terrenzio, Marketing Manager dell’azienda ortofrutticola biologica “Prima Bio”.

 

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Nasce a Ragusa la prima comunità energetica agricola italiana di autoconsumo collettivo

Il progetto coinvolge un gruppo di aziende agricole ragusane capitanate dalla Società Consortile “La Mediterranea”

Ragusa ospiterà la prima comunità energetica agricola italiana di autoconsumo collettivo: il progetto, supportato da Enel X con la collaborazione della Banca Agricola Popolare di Ragusa, prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 200kW e della piattaforma tecnologica per la gestione della comunità energetica, che verrà messa a disposizione di un gruppo di aziende ragusane attive nel settore agricolo e capitanate da La Mediterranea Società Consortile Agricola, associata a Confagricoltura Ragusa.

La comunità energetica, costituita da una pluralità d’imprese che occupano un’estensione territoriale pari a 60 ettari, potrà così condividere virtualmente i propri consumi d’energia, ottenendo incentivi statali ventennali da redistribuire a vantaggio di tutti gli iscritti e riducendo significativamente le proprie emissioni di gas serra, con benefici economici e vantaggi ambientali per tutto il territorio.

Il progetto è stato presentato ieri, venerdì 18 giugno, presso il Poggio del Sole a Ragusa. Tra i qualificati relatori che hanno partecipato all’evento di presentazione, il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè, e la responsabile nazionale Energia e Clima di Confagricoltura, dott.ssa Roberta Papili.

“Un progetto davvero interessante – dichiara il presidente Pirrè – nel quale siamo coinvolti attraverso un’azienda associata alla nostra Organizzazione di categoria, la società consortile La Mediterranea, a testimonianza della sensibilità dei nostri imprenditori nei confronti dell’innovazione e della sostenibilità ambientale. Grazie a questo progetto, nascerà la prima comunità energetica aperta alle PMI del comparto agricolo: un modello di eccellenza di cui essere fieri e da esportare nel resto del Paese”.

La dott.ssa Roberta Papili, responsabile nazionale Energia e Clima di Confagricoltura, che ha partecipato da remoto, ha sottolineato come l’ulteriore crescita delle agro-energie e lo sviluppo di nuovi modelli di produzione e consumo rappresentino elementi centrali per la sostenibilità delle produzioni agricole e strumenti di competitività, plaudendo al progetto esemplare di Bapr ed Enel X.

L’impianto fotovoltaico produrrà più di 300 MWh e immetterà in rete più di 240 MWh che saranno condivisi al 100% dalle Aziende iscritte che fanno parte dello stesso condominio di impresa.

Enel X garantirà la gestione tecnico economica pluriennale della comunità fornendo la sua piattaforma digitale e le sue tecnologie innovative con l’obiettivo di assicurare, tramite app e report periodici, un continuo monitoraggio in tempo reale dello stato di salute della condivisione energetica e individuare eventuali soluzioni per migliorare la quantità di energia condivisa, stimolando gli iscritti ad elettrificare i propri consumi rendendoli sempre più sostenibili.

Il progetto comporterà benefici ambientali, economici e sociali: grazie all’impianto fotovoltaico, sarà evitata la produzione di 121 tonnellate di CO2 l’anno, mentre la comunità potrà beneficiare di nuovi incentivi economici ventennali, generati dal processo di condivisione collettiva dell’energia.

 

Ragusa, 19 giugno 2021

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

 

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“Confagricoltura accelera con Amazon”: al via dal 27 maggio la programmazione di webinar gratuiti per le aziende

Inizierà il 27 maggio il primo webinar gratuito di formazione per le imprese, previsto dall’Accordo tra Amazon e Confagricoltura.

L’Accordo, che rientra nel Programma “Accelera con Amazon”, prevede azioni di supporto alle aziende agricole e agroalimentari per favorirne lo sviluppo nell’economia digitale; la possibilità di interagire con professionisti del settore selezionati da Confagricoltura e approfondire i temi di maggior interesse, quali l’evoluzione del mercato agroalimentare; la comunicazione nel settore dell’agrifood; i trend del marketing 4.0; lo stakeholder engagement come strategia per la sostenibilità.

Per consultare il calendario dei corsi gratuiti cliccare QUI

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Recovery Plan, le imprese agricole sono pronte. Ora si acceleri su semplificazione e riforme

“Una sfida senza precedenti. Le imprese agricole sono pronte per mettere a frutto le opportunità delle risorse del Recovery Plan, che dovranno essere spese con rigore e tempestività imposti dalle regole europee, accelerando su semplificazione e riforme”.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta così l’invio odierno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alla Commissione europea che, una volta approvato dall’Europa, dovrà essere attuato secondo un cronoprogramma che prevede l’utilizzo delle somme entro il 2026-2027.

“Sarà necessario un attento monitoraggio sullo stato di avanzamento degli interventi – aggiunge Giansanti – che passa inevitabilmente da una profonda semplificazione delle procedure amministrative e da un rafforzamento della collaborazione tra istituzioni, enti e parti sociali. Senza un Sistema Paese più evoluto, non si potranno attuare riforme efficaci per il cambio di passo”.

“Il settore primario è chiamato a impegnarsi per il raggiungimento degli obiettivi indicati dal Recovery Plan – conclude il presidente di Confagricoltura – e le nostre aziende vogliono fare la propria parte, in particolare per il rafforzamento delle filiere strategiche sui mercati internazionali e per sfruttare al meglio le opportunità dell’innovazione tecnologica”.

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DL Sostegni, Confagricoltura: “Non solo misure di ristoro, ma anche semplificazione e rilancio”

“Il decreto sostegni impegna 32 miliardi di euro derivanti dall’ulteriore scostamento di bilancio approvato a gennaio e si pone l’obiettivo di contrastare gli effetti della crisi con misure che impatteranno anche sul comparto agricolo e per questo ringraziamo il Ministro Patuanelli e il Governo”.

Così ha premesso Annamaria Barrile, direttore delle Relazioni Istituzionali di Confagricoltura, all’audizione in Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato nell’ambito dell’esame del Decreto Sostegni.

“La consapevolezza però della limitatezza delle risorse disponibili, a fronte della vastità della platea di imprese e famiglie in difficoltà, deve imporre una riflessione in vista del prossimo scostamento di bilancio e delle misure che verranno adottate, in particolare – ha affermato Barrile – sulla necessità che il PNRR sia l’occasione per definire linee strategiche, anche per il comparto agroalimentare, che portino alla ripresa e a una crescita sostenuta, in grado di trainare il Paese fuori dalla crisi e ripianare l’ingente debito pubblico accumulato”.

Per questo Confagricoltura propone non solo alcune correzioni al decreto-legge, ma anche alcune nuove disposizioni che, con misure di semplificazione e interventi per l’accesso al credito, sostengano il sistema delle imprese agricole in una chiave di rilancio e non solo di ristoro.

Confagricoltura ha segnalato quindi la necessità di chiarire che per le attività connesse la perdita di fatturato sia calcolata sul fatturato dell’attività collegata, al fine di una corretta valutazione delle perdite degli agriturismi, particolarmente impattati dalle misure restrittive in corso.

“Importante per il sostegno alla tenuta occupazionale delle nostre imprese – ha detto Barrile – è poi la concessione di ulteriori periodi di trattamento di integrazione salariale per i lavoratori dipendenti agricoli a tempo indeterminato (CISOA) e l’esonero, anche per il mese di gennaio 2021, dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali (con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL), per la quota a carico dei datori di lavoro, per le aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per gli imprenditori agricoli professionali e ai coltivatori diretti”.

Significativo è l’incremento, per il 2021, di 150 milioni di euro il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, che arriva quindi a 300 milioni di euro di dotazione, ma – rimarca Confagricoltura – mancano ancora i decreti attuativi per rendere disponibili le risorse.

E’ necessaria una profonda semplificazione burocratica, che alleggerisca il più possibile imprese e cittadini da oneri documentali e identifichino meccanismi di sostegno rapidi e, ove possibile, automatici.

Analogamente Confagricoltura propone di prevedere la bancabilità per i crediti d’imposta, in particolare quelli derivanti da investimenti nell’ambito delle misure Transizione 4.0, per dare liquidità alle imprese agricole che coraggiosamente hanno investito in beni strumentali innovativi.

“Questo – ha concluso Barrile – incoraggerebbe nuovi investimenti, unico volano possibile di una crescita in linea con gli obiettivi di transizione ecologica che il Paese si è dato e di cui l’agricoltura può essere protagonista”.

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Quattro player nazionali si uniscono con un accordo sulla Carota Bio

È stato firmato l’accordo tra Natura Iblea e le tre aziende Falco Impianti, Barone e Saclark per la realizzazione di un nuovo impianto interamente informatizzato mediante PLC e telecontrollo atto a raddoppiare la linea di lavorazione delle carote biologiche della Natura Iblea ad Ispica (provincia di Ragusa), con la capacità di lavorare circa 9 tonnellate l’ora, in sacchi, sacchi a cuscino, vassoi, cartoni rinfusa e big-bags, il tutto con trattamento Hydrocooler a 3°!

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Roberto Giadone, presidente Natura Iblea

 

“Quattro aziende leader nel settore agroindustriale delle carote bio impegnate a collaborare – ha affermato Roberto Giadone, presidente di Natura Iblea – puntando a migliorare la competitività investendo sull’informatizzazione mediante il piano innovativo 4.0 interamente in telecontrollo.”

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Da sinistra: Sandro Gambuzza, vice presidente nazionale Confagricoltura, Nello Messina, presidente gruppo IREM, Giadone Roberto, presidente Natura Iblea Group

 

L’inaugurazione e avvio dell’impianto è avvenuto martedì 16 marzo alla presenza del Cav. Nello Messina, in rappresentanza della capogruppo Irem Group, di Sandro Gambuzza, vice presidente nazionale di Confagricoltura, e di Roberto Giadone, presidente di Natura Iblea Group.

Il piano “Innovazione 4.0” è volto ad agevolare gli investimenti ecologici e l’innovazione tecnologica nelle aziende, per l’acquisto di macchinari utilizzabili dalle imprese agricole, integrando alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.

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“I nostri macchinari sono sempre aggiornati dal punto di vista tecnologico – interviene Falco, direttore della società Falco Impianti  – pronti a garantire maggiore qualità e minor costi di produzione e in grado di creare progetti specifici in tempi brevissimi in linea con il piano Innovazione 4.0!”

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Natura Iblea, società leader nella produzione di carote bio in Europa, punta ad una maggiore efficienza e qualità della merce per i sui clienti Europei come Coop Danimarca, Coop Norvegia, Edeka Germania e Coop Svizzera e del proprio servizio di e-commerce www.panierebio.com, mediante l’utilizzo di nuove tecnologie produttive creando collaborazione tra operatore, macchine e strumenti, nel rispetto dell’ambiente, con un occhio di riguardo ai consumi energetici.

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“Una maggiore produttività che si basa anche sulla continuità del servizio e sull’efficiente utilizzo dell’energia e delle materie prime – è intervenuto Barone della società Barone – un impianto capace di adeguarsi velocemente alle esigenze di mercato senza rinunciare alla qualità del prodotto!”

“Sarà una vera rivoluzione – ha aggiunto l’amministratore delegato Roberto Giadone di Natura Iblea – un passo verso il futuro”.

“Siamo di fronte al primo impianto di lavorazione carota in Europa interamente digitalizzato – ha concluso Sala, direttore della Saclark – e con possibilità di utilizzo di packaging plastic free”.

Fonte: freshplaza.it

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Accordo Confagricoltura – Cifo: campi vetrina delle produzioni, formazione e tavoli di confronto

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ed il Consigliere Delegato di Cifo, Pierluigi Picciani, hanno firmato ieri, martedì 9 febbraio, a Roma, a Palazzo della Valle, un accordo volto a migliorare la sostenibilità delle produzioni agricole nell’ottica del contenimento dei costi, del miglioramento della qualità, della riduzione dell’impatto ambientale.

L’organizzazione degli imprenditori agricoli e il gruppo agroindustriale avviano una serie di iniziative finalizzate all’informazione e alla divulgazione. In particolare, con l’accordo hanno concordato di dar vita a “campi vetrina” su colture emergenti o di interesse nazionale. Si tratterà di campus in cui gli agricoltori associati a Confagricoltura potranno conoscere, provare in campo e approfondire tecniche agronomiche innovative su tre livelli: per gli agricoltori, che potranno ottenere una maggiore redditività; per il consumatore, che potrà beneficiare di prodotti di migliore qualità e più salubri; per l’ambiente, visti gli impatti minimi dei formulati utilizzati. Iniziative che saranno supportate da programmi congiunti di formazione e tavoli di confronto tra tecnici e agricoltori.

“Tra i nostri obiettivi è prioritario – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – il rafforzamento della competitività delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari (che producono, commercializzano e vendono i loro prodotti), anche con un rinnovato impegno per l’ambiente, la sicurezza alimentare, la salute e il benessere, rispondendo ai precisi obiettivi che si è data l’ONU – nella direzione tracciata da Agenda 2030 – e l’Unione Europea con Green New Deal e la specifica strategia Farm To Fork.

“Cifo è un partner di grande esperienza, che ha la stessa nostra visione e mission per il progresso dell’agricoltura – ha aggiunto Giansanti -. Insieme vogliamo lavorare per far sì che le imprese possano ottimizzare le produzioni agricole tramite le più recenti tecnologie e metodologie e che vengano realizzate filiere coese a monte e a valle del momento produttivo”. In quest’ottica, è essenziale il contributo di ricerca e innovazione”.

“Siamo orgogliosi di essere partner di Confagricoltura in questo importante progetto – ha dichiarato Pierluigi Picciani, consigliere delegato Cifo – Da sempre, infatti, siamo impegnati nella ricerca di nuovi prodotti e di nuove soluzioni tecniche in grado di risolvere i problemi dei nostri clienti finali, gli agricoltori, e di soddisfare i requisiti di un mercato sempre più esigente. Siamo quindi ben lieti di poter condividere con gli associati di Confagricoltura le nostre conoscenze, frutto della nostra esperienza in laboratorio e su campo, per favorire un’agricoltura sempre più sostenibile e di eccellenza”.

 

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Cifo srl (BCI Group – Biolchim Cifo Ilsa) è una solida realtà italiana specializzata nella produzione e commercializzazione, sia in Italia sia all’estero, di prodotti per la nutrizione vegetale e biostimolanti; tra l’altro ha aderito alla normativa internazionale UNI EN ISO14001 e la sua attività è certificata da Certiquality. L’esperienza di quasi 60 anni di attività, nonché l’appartenenza ad un grande Gruppo presente in 70 Paesi e con un fatturato di circa 130 milioni di euro, consente a Cifo di potere contare su una propria filiera e su un’ampia gamma di prodotti finiti innovativi e di elevata qualità.

Confagricoltura (Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana) è la più antica Organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole. È presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale, attraverso le Federazioni regionali (in tutte le Regioni), le Unioni provinciali (in tutte le province) gli Uffici zona e le Delegazioni comunali (oltre 2.200 uffici), nonché attraverso le Federazioni di categoria e le Federazioni di prodotto. La sua sede nazionale è a Roma nello storico Palazzo della Valle.

 

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Libro Bianco del Verde 2021: Confagricoltura e Assoverde invitano al cambiamento in nome della salute

Confagricoltura e Assoverde, supportati da un Comitato tecnico e scientifico, hanno avviato un percorso di confronto e di collaborazione con i principali operatori del settore del verde, pubblici e privati, per la stesura di un “Libro Bianco”, come sfida e occasione “Per un Neorinascimento della cura e della gestione del verde”.

La pandemia ha messo in luce il grande beneficio che il verde urbano può apportare alla vita quotidiana: parchi, giardini e, più in generale, piante e alberi negli spazi delle città contribuiscono significativamente alla sensazione di benessere derivante dalla loro fruizione o dalla loro semplice presenza. Di qui la necessità di un cambio di passo nelle metodiche di cura del verde, che spesso risultano obsolete o di scarsa qualità rispetto agli standard imposti dalle nuove conoscenze e sensibilità.

Con l’aggravarsi delle problematiche ambientali, che molte ricerche internazionali considerano connesse con la salute e tra le cause principali di molte malattie, questi temi sono ormai improrogabili e richiedono la collaborazione di tutti.

Ai primi tavoli tecnici Confagricoltura e Assoverde hanno coinvolto referenti istituzionali, interlocutori politici, tecnici delle amministrazioni, università, enti di ricerca, associazioni di categoria, imprenditori e professionisti.

I prossimi appuntamenti, aperti a quanti vorranno aderire, scandiscono un percorso che vuole diventare permanente per raccogliere, ogni anno, all’interno del Libro Bianco, soluzioni e proposte concrete per indirizzare l’azione istituzionale verso ulteriori energie, norme e regolamenti più adeguati e con idonee coperture economiche e finanziarie.

Allegato al Libro Bianco è il “Quaderno Tecnico” che illustra le soluzioni innovative provenienti dal mondo imprenditoriale.

La difesa della biodiversità e un nuovo equilibrio tra l’uomo e la natura rimangono gli obiettivi di base di questo libro. Vari tavoli tecnici seguiranno a breve. I primi risultati saranno illustrati nella prossima edizione della fiera MyPlant&Garden, mentre la presentazione ufficiale è prevista in due giornate di convegno, in primavera.

CONFAGRICOLTURA

Confagricoltura – Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana è la più antica Organizzazione di tutela e rappresentanza delle imprese agricole. Impegnata nello sviluppo delle aziende ricomprese nella filiera (dalla produzione agricola e forestale, alla commercializzazione dei prodotti, alla messa in opera, cura e manutenzione del verde) e del settore primario in generale – a beneficio della collettività, dell’economia, dell’ambiente e del territorio – favorisce l’accesso all’innovazione delle imprese, alla sostenibilità delle pratiche agricole e alla competizione delle aziende sui mercati interni e internazionali.

E’ presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale – attraverso le Federazioni regionali, le Unioni provinciali, gli Uffici zona e le Delegazioni comunali, nonché attraverso le Federazioni di categoria e le Federazioni di prodotto – ed opera in tutte le principali sedi istituzionali, nazionali ed internazionali, direttamente collegate all’agricoltura o attinenti al settore. E’ parte attiva di tavoli di concertazione fra parti sociali e Governo.

Tra gli obiettivi della Confederazione, a cui si collega il Libro Bianco del Verde, quello di favorire la difesa e la valorizzazione delle biodiversità e, cogliendo la sfida del Green New Deal, la diffusione e il radicamento di un’economia circolare, anche attraverso l’integrazione degli ecosistemi forestali all’interno degli ambienti urbani: “una vera e propria rivoluzione verde, con lo sviluppo di foreste urbane e periurbane, dove trovano spazio i nuovi modelli di bioedilizia, bioeconomia forestale, eco-design e la consapevolezza del ruolo strategico della silvicoltura, a partire dalla gestione attiva dei boschi, considerati finalmente come risorsa essenziale per la collettività e rilevanti economicamente per le filiere agro-forestali”.

ASSOVERDE

ASSOVERDE – Associazione Italiana dei Costruttori del Verde – opera in Italia dal 1982, senza fini di lucro, con il fine di promuovere la salvaguardia dell’ambiente, del suolo e del paesaggio e, oggi con maggiore impulso, in risposta ai grandi temi del cambiamento climatico, del dissesto idrogeologico, dell’inquinamento ambientale, del risparmio energetico, della qualità, salubrità e vivibilità delle aree urbane, attraverso la valorizzazione delle aziende del settore e rispetto alle molteplici funzioni ecologiche, ambientali, protettive, igienico-sanitarie, sociali e ricreative, culturali e didattiche, estetiche ed architettoniche che il verde svolge. A tal fine, Assoverde si raccorda ad Istituzioni ed Enti pubblici, Associazioni e Rappresentanze di categoria, Università ed Enti di ricerca, per sviluppare sinergie e collaborazioni nei diversi ambiti della pianificazione e riqualificazione urbana, dell’architettura del paesaggio, dell’ingegneria naturalistica, dello sviluppo edilizio eco-sostenibile.

Firmataria del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, quale unica associazione di rilevanza nazionale di rappresentanza della categoria, aderente a Confagricoltura e Finco (Federazione Industrie Costruzioni e Opere Specialistiche), Assoverde rappresenta oggi oltre 200 imprese che operano nel settore del verde e nei relativi comparti (verde storico, verde sportivo, verde urbano, giardini privati, bio-architettura, ingegneria naturalistica, architettura del paesaggio, ecc.), tanto negli appalti pubblici che nei lavori privati.

Oltre le aziende che operano nei settori della “cura e manutenzione del verde” (soci ordinari), Assoverde raggruppa nella propria Rete aziende, strutture professionali e professionisti afferenti a settori affini, correlati e complementari (soci aggregati), che ampliano e valorizzano la filiera, rispetto i comuni obiettivi della salvaguardia ambientale, della ricostruzione degli eco-sistemi e della rigenerazione delle città.

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