“Il ruolo della donna nell’agricoltura del domani”: sabato convegno a Comiso organizzato da FIDAPA

Relatrici di primissimo livello per riflettere sul ruolo della donna dell’impresa agricola dell’oggi e del domani

Il ruolo della donna nell’agricoltura del domani: le alternative concrete per coltivare il futuro, tra creatività e innovazione”: questo il titolo del convegno che si terrà sabato 7 settembre, presso il Centro Congressi Villa Orchidea (S.P. Comiso-Vittoria), con inizio alle ore 17:00, organizzato da FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti e Professioni Affari)- BPW Italy, Distretto Sicilia”, in collaborazione con il Comune di Comiso e con Confagricoltura Donne Sicilia.

Si tratta del Convegno di Chiusura dell’anno sociale di FIDAPA Sicilia, all’interno del Tema Nazionale (“La creatività femminile e la cultura dell’innovazione, motori di sviluppo socio-economico-politico: obiettivi e progetti) e del Tema Internazionale (“Empowering women to realize sustenable development goals”).

Tra le relatrici, la dott.ssa Maria Pia Piricò, presidente di Confagricoltura Donna Sicilia, che dichiara: “Ringrazio di cuore la dott.ssa Cettina Corallo per aver coinvolto Confagricoltura Donna Sicilia in un convegno di livello su un tema così importante come quello delle donne impegnate nell’imprenditoria agricola”.

Sarà per me l’occasione di rimarcare le innumerevoli difficoltà che rendono oneroso l’impegno delle donne che decidono di investire al Sud in agricoltura (assenza di servizi di welfare, di infrastrutture adeguate e di tecnologia nelle aree rurali nelle quali operiamo)”.

Noi donne – conclude la presidente di Confagricoltura Donna Sicilia – siamo naturalmente portatrici sane di innovazione. E l’innovazione è una sfida non da poco che va supportata dall’Europa con una spesa che dovrà crescere nei prossimi anni, per permetterci di incrementare la performance dell’economia agricola italiana ed europea al meglio”.

donne e agricolturaLOCANDINA

Segue il programma completo del convegno:

 

Ore 17:00 – Accoglienza e saluti di benvenuto

  • Salvatrice Fresco (Presidente Sezione FIDAPA Comiso)

 

Ore 17:15 – Saluti

  • Caterina Mazzella (Presidente FIDAPA BPW Italy)
  • Cettina Corallo (Presidente FIDAPA BPW – Distretto Sicilia)
  • Giuseppina Seidita (Executive Finance Officer – BPWI)
  • Prof.ssa Maria Rita A. Schembari (Sindaco Comune di Comiso)
  • On. Avv. Giorgio Assenza (Deputato Assemblea Regionale Siciliana)

 

Ore 17:30 – Inizio lavori

  • Introduce Maria Concetta Oliveri (Vicepresidente Nazionale FIDAPA BPW Italy)
  • Coordina Cettina Corallo (Presidente FIDAPA BPW Italy Distretto Sicilia)

 

RELATORI

  • Dott.ssa Angela Sciortino (Giornalista)

L’agricoltura delle donne tra tradizioni, innovazione ed etica del produrre”

 

  • Dott.ssa Maria Pia Piricò (Responsabile Confagricoltura Donna Sicilia)

“Nuove sfide per le imprese agricole: la resilienza delle donne di Confagricoltura”

 

  • Dott. Giuseppe Licitra (Prof. Ordinario Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Università degli Studi di Catania)

“Le donne nel mondo caseario siciliano”

 

  • Avv. Melinda Calandra

“Il ruolo della donna imprenditrice in agricoltura: opportunità e prospettive”

 

Ore 19:00 – Interventi programmati La Voce…alle Imprenditrici

  • Dott.ssa Giusi Alfano (Imprenditrice Agricola – Confagricoltura Donna Sicilia)

“Le donne e il futuro: gestione al femminile di un’azienda agrumicola in biologico ed attuali adeguamenti colturali ai cambiamenti climatici”

 

  • Dott.ssa Daniela Milana (Imprenditrice Agricola)

“Coltivare un’idea: la mia terra”

 

  • Dott.ssa Vanessa Distefano (Imprenditrice)

“La donna nel mondo della macinazione a pietra”

 

Ore 20:00 Conclusioni

  • Caterina Mazzella (Presidente FIDAPA BPW Italy)

 

Ragusa, 5 settembre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Rinnovo Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti: presentazione agli associati di Confagricoltura Ragusa

Si è tenuto giovedì, presso la sede di Confagricoltura a Ragusa, un incontro in cui è stato presentato agli associati il contenuto del nuovo Contratto Provinciale di Lavoro degli Operai Agricoli e Florovivaisti. A condurre l’incontro il presidente, dott. Antonino Pirrè, coadiuvato dal direttore, dott. Giovanni Scucces.

Rinnovo che è avvenuto al fotofinish – spiega il presidente Pirrè – considerando che il 31 dicembre di quest’anno il contratto appena rinnovato verrà a scadere”.

Il lungo iter per l’approvazione – aggiunge Pirrè – è stato causato principalmente dall’esigenza che abbiamo avanzato come Confagricoltura di definire in maniera chiara tutti gli aspetti legati alle modalità di determinazione dei salari, degli orari di lavoro e dello straordinario. Risultato egregiamente raggiunto con l’impostazione della retribuzione su base oraria”.

Si è chiarito in via definitiva che le retribuzioni previste dai Contratti Provinciali di Lavoro nella nostra Provincia rispettano la consuetudine della giornata lavorativa di otto ore anziché, come accade in altre realtà,di sei ore e mezza.

A conclusione si è convenuto il passaggio alla retribuzione oraria e la definizione di tre ipotesi di orario lavorativo che ciascuna azienda, nell’ambito della propria organizzazione del lavoro, potrà adottare.Questo consentirà alle aziende una maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro per tutte le aziende agricole, ivi comprese quelle agrituristiche che hanno esigenze sicuramente diverse da quelle tradizionali.

Dal punto di vista economico il rinnovo prevede un aumento delle retribuzioni del 4%, un aumento gravoso per le aziende, legato al fatto che il rinnovo è avvenuto dopo 44 mesi dalla scadenza del precedente e che si è ottenuta una forte flessibilità negli orari. In ogni caso l’aumento percentuale è inferiore all’indice IPCA (indice dei prezzi al consumo utilizzato nella contrattazione collettiva) registrato in questo arco temporale.

Anche sulle qualifiche è stato fatto qualche aggiustamento, ad esempio introducendo alcune mansioni legate all’attività di promozione delle attività e dei prodotti aziendali.Sempre per quanto riguarda le qualifiche è stato preso l’impegno reciproco di rivedere alcune di esse specie in alcuni settori trainanti per l’economia agricola ragusana.

Da ultimo il presidente Pirrè ha sottolineato il richiamo espresso alle norme del CCNL sulla somministrazione e sull’appalto di servizi che stanno assumendo sempre maggiore importanza nel settore.

Ragusa, 6 luglio 2019

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

Tessera Odg n. 161773

ufficiostampa@confagricolturaragusa.it

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Convenzione Ministero dell’Interno e Agea per la gestione delle certificazioni antimafia

Recepite le sollecitazioni delle imprese penalizzate dai ritardi

Il ministero dell’Interno ed Agea hanno firmato la convenzione per la gestione delle richieste della certificazione antimafia. Ne dà notizia Confagricoltura che sottolinea come l’atto regoli le modalità operative-informatiche del collegamento tra la Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia ed il Sistema informativo agricolo nazionale, per la trasmissione di informazioni e documenti, in attuazione di quanto previsto dalla normativa nazionale ed europea in materia di certificazione antimafia.

“Si tratta di un provvedimento atteso dalle imprese agricole – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. I ministeri dell’Interno e delle Politiche agricole hanno accolto le nostre sollecitazioni a intervenire con tempestività dal momento che il ritardo nell’adempimento stava compromettendo l’ordinario flusso delle erogazioni europee per le imprese agricole di medie e grandi dimensioni, con riflessi negativi sulla loro gestione aziendale”.

“Abbiamo sempre richiesto l’attivazione di procedure celeri per una gestione più efficiente e tempestiva degli adempimenti burocratici delle aziende e dei relativi accertamenti – ha concluso il presidente di Confagricoltura -. Le imprese italiane per essere competitive hanno necessità di confrontarsi ad armi pari con le altre aziende europee che possono beneficiare dei fondi prima di esse. Ci auguriamo che adesso le erogazioni Pac possano avviarsi con celerità e regolarità”.

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Primo insediamento in agricoltura, bando Ismea da 70 milioni a sostegno dei nuovi imprenditori agricoli

I giovani agricoltori hanno a disposizione 70 milioni di euro per acquistare terre agricole: pubblicato venerdì scorso, 12 aprile, in Gazzetta Ufficiale l’avviso di bando 2019 per il Primo insediamento in agricoltura, lo strumento ISMEA che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla terra da parte dei giovani che intendono diventare imprenditori agricoli.

I giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, che si insediano in agricoltura per la prima volta, potranno beneficiare di mutui a tasso agevolato per acquistare un’azienda agricola.

Le agevolazioni sono legate alla presentazione di un Piano di Sviluppo aziendale che dimostri la sostenibilità economica, finanziaria e ambientale dell’intervento in relazione allo sviluppo dell’attività agricola.

Il bando 2019 prevede una dotazione finanziaria di 70 milioni di euro suddivisi in 2 lotti, 35 milioni di euro per le iniziative localizzate nelle Regioni del Centro–Nord e 35 milioni di euro per le iniziative nel Sud e nelle Isole.

Negli ultimi tre anni sono stati 224 i giovani che sono diventati imprenditori agricoli grazie all’intervento finanziario di ISMEA.

Le domande di finanziamento potranno essere presentate sul portale dedicato dell’ISMEA a partire dalle ore 12 del 12 aprile 2019 fino alle ore 12 del 27 maggio 2019.

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Psr Sicilia, bando da 8 milioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili

Più di 8 milioni di euro per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo prevede l’avviso messo a punto dalla Regione Siciliana, a valere sulla misura 6.4.b del Psr, per la quale è stata messa a bando l’intera dotazione finanziaria del Programma comunitario 2014-2020, pari a 8,3 milioni di euro. Le domande di partecipazione potranno essere caricate sul portale Sian di Agea fino al 25 giugno 2019. L’intensità dell’aiuto è pari al 75 per cento in regime “de minimis”.

Il bando redatto dal dipartimento Agricoltura prevede il finanziamento di interventi – esclusivamente nelle zone rurali C+D, ovvero nelle aree rurali intermedie e con problemi di sviluppo – per la realizzazione di impianti per la produzione, il trasporto e la vendita di energia da fonti alternative: solare, elettrica, idrica (microidrico), eolica, ricavata prevalentemente da biomasse legnose, biogas. Ma anche piccole reti per la distribuzione dell’energia a servizio delle centrali o dei microimpianti, a condizione che siano di proprietà del beneficiario.

Saranno inoltre ammessi: interventi di ristrutturazione e miglioramento dei beni immobili necessari a ospitare gli impianti; opere murarie, edili e di scavo per la realizzazione delle reti di distribuzione; acquisto di hardware e software necessari all’attività; acquisto di nuovi impianti, macchinari, attrezzature e forniture per la produzione di energia.

«Mettiamo al bando altre risorse – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – a vantaggio degli agricoltori siciliani. Si tratta di una grande opportunità per favorire la crescita economica delle aziende nelle aree rurali, rendendole autonome dal punto di vista energetico. Un risparmio dei costi, quindi, ma anche un vantaggio per l’ambiente».

Tra i requisiti indispensabili per l’ammissione al regime di aiuto vi sono: l’alimentazione degli impianti con biomasse di scarto provenienti dall’attività agricola, agroindustriale o dalla cura delle foreste esistenti; l’installazione degli impianti esclusivamente sopra edifici, pensiline, tettoie e comunque senza consumo di suolo; emissioni atmosferiche scarsamente rilevanti; gli impianti a biomassa realizzati in linea con la direttiva Ecodesign allo scopo di ridurre l’impatto ambientale e migliorarne l’efficienza energetica ed ancora l’energia prodotta per più del 50 per cento deve essere venduta. Al bando potranno partecipare gli imprenditori agricoli singoli o associati e i coadiuvanti familiari, microimprese e piccole imprese.

Per l’assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera: «Un’agricoltura moderna e innovativa non può prescindere dall’efficiente approvvigionamento energetico. Con tale misura infatti incentiviamo investimenti sostenibili e rigorosamente provenienti da fonti rinnovabili, a tutela dell’ambiente e degli ecosistemi».

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Tutto pronto per la prima edizione del Premio Nazionale Innovazione nel settore Agricoltura

La ricerca e l’innovazione in agricoltura costituiscono una grande opportunità per rilanciare la competitività del settore, anche attraverso un aumento della produttività e una riduzione di costi di produzione, per contribuire ad una sempre maggiore sostenibilità ambientale e sociale e per garantire la qualità e tracciabilità dei prodotti.

Per tali motivi Confagricoltura ha avviato una serie di iniziative dirette a:

  • a supportare la crescita e lo sviluppo delle imprese agricole e dell’intero sistema agricolo attraverso la cooperazione, lo scambio di conoscenze e l’innovazione;
  • rafforzare il processo di informazione, promozione, validazione e valorizzazione dello sviluppo dell’innovazione, ed in particolare della digitalizzazione, in agricoltura.

In tale ambito si è deciso anche di lanciare il Premio nazionale per l’innovazione nel settore dell’agricoltura.  Il Premio diretto alle imprese agricole innovative, nasce con l’idea di costruire un momento celebrativo che mostri quanto il settore sia già ricco di innovazione, mettendo in luce l’ampia e articolata offerta di soluzioni tecnologiche, di prodotto e di processo, organizzative, già poste in essere negli ultimi anni, o in corso di sviluppo. Nel dare rilievo al tema dell’innovazione emerge, inoltre, l’esigenza di valorizzare il ruolo degli imprenditori agricoli in quanto vero motore dello sviluppo non solo aziendale ma anche territoriale.

La prima edizione del Premio è indirizzata a tutte le aziende agricole che abbiano sviluppato o implementato negli ultimi tre anni soluzioni innovative appartenenti alle seguenti categorie:

  1. Nuove frontiere: innovazioni tecnologiche, relative a processi, prodotti e servizi, applicate a livello di impresa;
  2. Reti, filiere, ecc.: soluzioni innovative intraprese tra due o più attori;
  3. Smart land, smart city:
  • innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con le aree urbane;
  • progetti innovativi che uniscono arte, turismo e cultura creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme.

 Le domande di partecipazione all’iniziativa potranno essere compilate e presentate online a partire dal 2 gennaio 2019 accedendo al sito di Confagricoltura nella sezione Premio innovazione in agricoltura e quindi entrando nella categoria del premio in cui si intende partecipare. Il bando sarà disponibile sul sito a partire dal 19 dicembre.

Sempre dalla sezione Premio innovazione in agricoltura, si potrà accedere alla modulistica (Dichiarazione sostitutiva di certificazione di atto di notorietà – all. 2 – ed il Consenso, previa informativa, sulla privacy – all. 3) che andrà compilata, firmata ed inviata al seguente indirizzo e-mail premioinnovazione@confagricoltura.it, congiuntamente ad ogni altra documentazione a supporto dell’innovazione introdotta in azienda.

La premiazione delle domande selezionate avverrà in uno specifico evento celebrativo. Le imprese che hanno presentato le innovazioni selezionate potranno partecipare ad una serie di iniziative, tra cui: far parte della Rete delle imprese agricole innovative ed essere testimonial ufficiali alle attività formative e divulgative del sistema Confagricoltura.

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“I ritardi infrastrutturali pesano sulla competitività delle imprese agricole”

“L’agricoltura italiana ha bisogno di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente, che garantisca la piena mobilità di persone e merci e l’accessibilità all’Europa di tutte le aree del territorio nazionale, rendendo il Paese competitivo sui mercati internazionali.” Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo ieri a Torino alla manifestazione alle Ogr a favore della Tav.

Giansanti ha ricordato che nell’Europa a 28 l’Italia è al 21° posto per quanto riguarda le strutture portuali e aeroportuali, al 19° per quelle ferroviarie, al 18° per la rete stradale. E la copertura internet interessa solo il 77% del territorio, contro una media europea dell’82%.

“Con questi numeri – ha detto il presidente di Confagricoltura – sono evidenti le ricadute in termini di competitività sul nostro sistema agricolo ed agroalimentare.”

Negli ultimi 10 anni gli investimenti infrastrutturali in Italia siano calati in maniera costante. Nel 2007 ammontavano a 13,66 miliardi di euro, nel 2010 a 3,39 miliardi di euro, nel 2015 a 5,15 miliardi di euro; mentre la Germania, sempre nello stesso anno, era a 11,69 miliardi di euro, la Francia a 10,01 miliardi di euro e l’UK a 9,07 miliardi di euro.

torino

“Inoltre – ha aggiunto Giansanti – il 57,7% degli scambi internazionali dell’Italia avviene con gli altri Paesi dell’Europa. In tale contesto, la macroregione subalpina del Nord Italia e del Centro-Est della Francia è uno snodo cruciale dell’economia continentale e come tale meriterebbe, non solo un progetto di più forte e articolata cooperazione italo-francese, ma anche il completamento di tutte le opere infrastrutturali, TAV in primis, che possano rendere quest’area più moderna e competitiva. Senza contare che le quattro regioni del Nord d’Italia contribuiscono per il 62% al Prodotto interno lordo dell’agricoltura”.

“Al di là dei Si e dei No – ha concluso il presidente di Confagricoltura – noi siamo per l’Italia. Un’Italia che ha un impellente bisogno di interventi infrastrutturali sulle sue reti, sul trasporto, sulla banda larga, sulle città, sugli investimenti immateriali, sulla ricerca scientifica. Superare il gap infrastrutturale significa permettere di avere imprese più competitive e quindi un maggiore sviluppo dell’intero Paese”.

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Buone notizie per gli agricoltori sul fronte dei pagamenti degli aiuti Pac

Confagricoltura prende atto delle dichiarazioni del ministro per le politiche agricole Centinaio sull’avvio da parte dell’organismo pagatore Agea dell’erogazione dell’anticipo degli aiuti Pac 2018, nonché degli ulteriori pagamenti a vario titolo effettuati nell’ultimo trimestre.

Attraverso il primo decreto – informa Confagricoltura – si è provveduto all’erogazione di 62 milioni di euro per le aziende delle regioni colpite dal terremoto e entro la prima metà di novembre si completeranno i pagamenti delle residue domande Pac, che proseguiranno poi nella seconda metà del mese per imprese per le quali saranno necessari approfondimenti istruttori.

Le aziende agricole – sottolinea Confagricoltura – debbono poter contare sulla tempestiva erogazione degli aiuti, ancor più in momenti di difficoltà economica. In questi giorni, in cui si contano i danni provocati dal maltempo che ha devastato coltivazioni, strutture ed infrastrutture, assume particolare rilievo l’impegno dell’Amministrazione nel recuperare i ritardi maturati nella erogazione degli aiuti per l’assicurazione delle colture previste dal programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN).

Confagricoltura confida che si completi il più velocemente possibile il piano dei pagamenti avviato e si recuperi una capacità di spesa capace di mettere il nostro Paese al totale riparo dal rischio di disimpegno delle risorse comunitarie.

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Confagricoltura lancia l’app ufficiale per rimanere connessi con le principali novità

Nasce “Confagricoltura App”, dedicata all’informazione sulle iniziative e attività sindacali. L’app, già disponibile su apple store  e su google play store , consente di essere avvisati in tempo reale su tutte le iniziative di Confagricoltura e sulle principali novità del settore agroalimentare. Ogni nuovo comunicato stampa diramato da Confagricoltura e ogni nuova notizia viene infatti segnalata da una notifica sul proprio smartphone o device.

Inoltre l’app permette di consultare tutte le news e i comunicati stampa in mobilità, in qualsiasi momento.

Obiettivo principale è consentire agli associati, all’intero sistema confederale, ai principali stakholder, ma anche al pubblico più ampio di cittadini comuni, di essere raggiunti in real time da un’informazione precisa, puntuale, qual è quella che caratterizza la comunicazione di Confagricoltura.

Perché nello scenario attuale essere raggiunti da un’informazione di settore che sia di qualità, autorevole e precisa, è un valore aggiunto. E tutto questo oggi è ancora più facile grazie a Confagricoltura app.

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Giorgio Gnavi, imprenditore di Confagricoltura, è l’agricoltore del mese su Ansa.it

Giorgio Gnavi, titolare della Cantina Gnavi Caluso e associato a Confagricoltura, esempio di come la viticoltura tradizionale può incontrare l’originalità

Per la rubrica “L’agricoltore del mese” di Ansa.it questo mese l’agricoltore selezionato è Giorgio Gnavi, imprenditore associato a Confagricoltura, titolare della Cantina Gnavi Caluso.

Clicca qui per guardare il servizio completo

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