Imprenditoria femminile, Confagricoltura e Cia: “Non escludere il mondo della produzione agricola”
“Per accelerare la ripresa del Paese occorre valorizzare adeguatamente l’apporto fondamentale dell’universo delle imprese condotte da donne, in particolare delle aziende del mondo della produzione agricola, ad oggi completamente ‘dimenticate‘ nell’ambito delle misure a sostegno dell’imprenditoria femminile”. Lo affermano le presidenti di Confagricoltura Donna, Alessandra Oddi Baglioni e di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi anche alla luce del nuovo Decreto Interministeriale del 24 novembre 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo febbraio.
“Nonostante siano stati stanziati 400 milioni di euro per la creazione di imprese femminili – proseguono le presidenti delle associazioni Confagricoltura e Cia – non sono stati previsti, finora, programmi di investimento diretti all’azienda agricola nel suo complesso produttivo, ma solo per l’attività della trasformazione dei prodotti agricoli”.
Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna e Pina Terenzi, presidente di Donne in Campo-Cia, hanno immediatamente scritto al ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e all’onorevole Elena Bonetti, dipartimento Pari Opportunità, proprio per chiedere un incontro urgente per valutare a tutto campo le misure di sostegno all’imprenditoria agricola femminile.
“Non c’è dubbio – concludono Oddi Baglioni e Terenzi – sull’importanza dell’apporto innovativo delle aziende agricole condotte da donne, circa un terzo delle imprese attive. Sostenere e accompagnare la crescita di tutte queste imprese oltre che contribuire alla ripartenza apre la strada ad un futuro più inclusivo e sostenibile”.