Servizio Civile in agricoltura, Enapa (Confagricoltura) pronto ad accogliere e formare giovani tra i 18 e i 29 anni

Fino al 28 novembre gli enti di Servizio Civile Universale potranno presentare i progetti spaziando negli ambiti dell’agricoltura e delle realtà rurali: saranno mille i giovani che potranno partecipare.

Con la pubblicazione del bando di progettazione uscito il 2 ottobre, relativo al Servizio Civile Universale anche in ambito agricolo, ENAPA, il Patronato di Confagricoltura, è pronto a pianificare le attività e, in particolare, ad accogliere i giovani tra i 18 e i 29 anni che vorranno realizzare un’esperienza all’interno delle 230 sedi presenti in tutta Italia.

L’ENAPA ha già riconosciuto le possibili attività di formazione specifica che verranno dedicate ai giovani volontari che arruolerà, individuando alcuni temi didattici: la conoscenza del patrimonio enogastronomico, l’accoglienza rurale con una attenzione alle forme del coworking, il sistema agroalimentare, l’ambiente, la sostenibilità e la dieta mediterranea.

E’ importante, evidenzia ENAPA, sostenere la conoscenza e la promozione dei prodotti dell’eccellenza italiana e avvicinare i giovani alle esperienze identitarie dei territori rurali, in particolare delle aree interne, di cui le imprese agricole, enogastronomiche e agrituristiche rappresentano una peculiarità e una molteplicità di conoscenze, tradizioni e cultura.

Ai giovani che sceglieranno il Patronato di Confagricoltura verrà assicurata anche la certificazione delle competenze acquisite, grazie al partenariato già siglato dall’Ente con La Sapienza Università di Roma.

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Confagricoltura, cannabis (DDL Sicurezza): emendamento frenerebbe una filiera dinamica, a trazione giovanile e aderente alla bioeconomia

Confagricoltura esprime perplessità per l’emendamento proposto dal Governo (art. 13 bis), al Decreto Legge Sicurezza, che intende vietare la coltivazione, la lavorazione e la vendita delle infiorescenze della canapa (anche quella a basso contenuto di THC) e dei suoi derivati, per usi diversi da quelli espressamente indicati dalla normativa.

L’approvazione dell’emendamento rappresenterebbe un duro colpo al Made in Italy agroindustriale, nei confronti di una filiera rigogliosa e promettente, trainata dall’imprenditoria giovanile e aderente ai principi della bioeconomia, avvantaggiando l’accesso al mercato di altri Paesi produttori.

La più antica Associazione di rappresentanza delle imprese agricole, da Palazzo della Valle, sottolinea come si verrebbero a vanificare gli sforzi effettuati dalla filiera italiana della canapa industriale (che coltiva le sole varietà ammesse a livello europeo, ossia quelle a basso contenuto di THC), volti a valorizzare tutte le parti della pianta (semi, fibre e, appunto, infiorescenze). In questo modo, si penalizzerebbe una filiera solida, grazie anche alle ottime condizioni climatiche offerte dal nostro territorio (forse le migliori in Europa).

L’infiorescenza rappresenta la parte della pianta di maggior valore industriale e, quindi, più interessante per i produttori. Qualora la proposta andasse avanti, negherebbe agli agricoltori la possibilità di gestire tale prodotto, limitando di fatto l’accesso al mercato delle imprese italiane.

D’altro canto, dalla recente Conferenza dell’EIHA (European Industrial Hemp Association), che riunisce i principali attori europei ed extra europei del settore, è emerso un quadro internazionale molto dinamico. Paesi come Germania, Austria, Spagna, Belgio, Estonia, Francia, ad esempio, stanno investendo in maniera importante sulla canapa nella filiera alimentare (semi/proteine), in quella tessile (fibra) e da costruzione (canapulo). Confagricoltura chiede, dunque, una riflessione sull’emendamento al fine di individuare le opportune proposte per dare continuità a un importante settore dell’economia agricola ed industriale italiana.

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Ddl Imprenditoria Agricola “Under 40”, Gioia (ANGA – Confagricoltura): segnale importante, ma serviva più coraggio

“Da anni non si assisteva ad un concreto interesse sulla questione giovanile in agricoltura. Ringraziamo l’On. Mirco Carloni, primo firmatario della PdL, per aver risposto al nostro appello e aver imboccato la strada per la promozione dell’imprenditoria giovanile. Occorre ottenere risultati dalla norma proseguendo su questo percorso. Ricordiamo che ogni euro speso a sostegno dei giovani agricoltori restituisce un enorme valore aggiunto al sistema Paese”. Questo il commento di Giovanni Gioia, presidente dell’associazione che riunisce gli ‘under 40’ della Confederazione, al disegno di legge sul tema.

Come evidenzia il censimento generale dell’agricoltura italiana gli imprenditori agricoli under 40 sono diminuiti da 186.000 a 104.000 unità. Per contro, i giovani conducono aziende con una dimensione media doppia rispetto agli over 40 (18,3 ha contro 9,9 ha) e con redditività superiore del 30%, investono in innovazione, nella digitalizzazione dei processi e nella propria formazione.

Lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo fornirebbe opportunità a chi vuole impegnarsi in agricoltura. Pur consapevoli degli attuali vincoli di bilancio segnaliamo la forte riduzione della dotazione finanziaria, da 100 a 15 milioni di euro annui.

Positive, per i giovani di Confagricoltura, le misure introdotte sulle agevolazioni fiscali nella compravendita dei fondi rustici. “Come avevamo richiesto – prosegue Gioia – sono stati anche introdotti criteri preferenziali per i giovani nell’esercizio del diritto di prelazione. Per consentire un tempo congruo per l’accesso al credito, andrebbero estesi i termini per l’esercizio di tale diritto a 90 giorni”.

Restano le fasi più critiche, quelle di avviamento. Nella stesura iniziale si prevedevano esoneri da obblighi contributivi per i giovani al primo insediamento in agricoltura e misure per favorire l’accesso al credito, attraverso una convenzione tra MASAF e istituti di credito e intermediazione finanziaria. “Ci auguriamo – prosegue Gioia – che il dibattito in aula al Senato prenda in considerazione gli emendamenti da noi ritenuti fondamentali, come la proroga dell’esenzione contributiva e la previsione sui crediti di imposta di aliquote di favore per i giovani agricoltori impegnati nella costruzione e ristrutturazione di fabbricati rurali e nell’acquisizione di beni strumentali”.

“Auspichiamo infine – conclude il presidente dell’ANGA – il puntuale coinvolgimento nella definizione delle politiche di settore, atteso che lo stesso DdL prevede l’istituzione dell’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile in agricoltura (ONILGA)”.

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Dall’orientamento all’inserimento in azienda: Meeting di Randstad organizzato da ENFAGA e Confagricoltura a Ragusa

 Si è tenuto ieri all’interno della suggestiva cornice del Teatro Donnafugata a Ragusa Ibla il Meeting “Dall’orientamento all’inserimento in Azienda, evento esclusivo organizzato da ENFAGA Ragusa e Confagricoltura in collaborazione con Randstad.

Un focus dedicato al mercato del lavoro attraversato da forti cambiamenti, per riflettere sui mutamenti in essere e sulla necessità per le aziende agricole di avvalersi di strumenti ottimali di selezione e di formazione del personale.

Davide Zucchetti (Randstad Education Manager),  Bruno Piccoli (Area Manager Randstad Italia) e Valentina Gennarino (Sales Manager Randstad HR Solutions)  hanno presentato i servizi erogati da Randstad come le attività di orientamento nelle scuole e lo skilling dei candidati in fase pre-assuntiva, le attività di ricerca, selezione e somministrazione dei candidati, la formazione continua dei lavoratori una volta inseriti in azienda e le possibilità di formazione finanziata attraverso i fondi interprofessionali.

Sono state presentate inoltre le opportunità per le aziende agricole nella costituzione di una “Academy Aziendale Associativa“, una vera e propria scuola di formazione per giovani, in grado di soddisfare il fabbisogno di profili tecnici specializzati, spesso “introvabili”, espresso dalle imprese del settore che permette alle aziende di partecipare attivamente alla formazione di giovani talenti e di rispondere alle esigenze specifiche del settore.

Durante il percorso formativo, le aziende coinvolte avranno un ruolo chiave, con una parte significativa delle ore di docenza erogate direttamente dai tecnici interni alla struttura dell’impresa. L’obiettivo è preparare i giovani al meglio possibile per l’ingresso nel mondo del lavoro e, in particolare, in quello delle imprese coinvolte.

Le imprese del settore agroalimentare avranno così la possibilità di usufruire dello strumento utilizzato con successo utilizzato in vari settori professionali. L’Academy interaziendale tra le aziende associate a Confagricoltura offrirà un percorso formativo mirato ai candidati del territorio delle imprese aderenti.

È stato annunciato che, attraverso la siglatura di un protocollo tra Randstad e ENFAGA, si avvierà un’indagine per rilevare i fabbisogni occupazionali delle imprese associate, al fine di organizzare percorsi formativi ad hoc.

“Capire come cambia il mercato del lavoro e avere strumenti per governarne i processi con consapevolezza è essenziale per le nostre aziende”, dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè. Che aggiunge: “Ringrazio Randstad ed ENFAGA Ragusa per aver permesso la realizzazione di questo evento che ha illustrato ai nostri imprenditori le straordinarie opportunità da cogliere su questo versante, organizzandosi in modo adeguato. Noi faremo la nostra parte a sostegno di questi processi di innovazione e semplificazione, cogliendo le opportunità offerte da un mercato del lavoro complesso e in continua evoluzione, avvalendoci del supporto di autorevoli e competenti professionisti del settore”.

“Un evento di cui siamo molto fieri e che rappresenta un tassello importante del percorso avviato da ENFAGA a sostegno della formazione nel settore agricolo ragusano, fornendo strumenti, competenze e supporti validi alle imprenditrici e agli imprenditori di Confagricoltura. Ringrazio Randstad per questa occasione di dialogo utile e proficuo che rappresenta la prima tappa di un percorso di collaborazione  virtuosa e fattiva” – aggiunge la direttrice di ENFAGA Ragusa, Vicky Di Quattro.

Ragusa, 19 dicembre 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Festa dell’Agricoltura: più di 5.000 visitatori nelle dimore storiche italiane con i giovani dell’ANGA e dell’ADSI

Grande successo per la seconda edizione di “Coltiviamo la cultura: la Festa dell’agricoltura nelle dimore storiche italiane”, l’evento promosso dai Giovani di Confagricoltura – Anga e i giovani dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI).

Una domenica all’insegna delle eccellenze della nostra agricoltura, presentati da oltre 100 aziende associate in alcune tra le ville storiche più suggestive del nostro Paese.

Tredici le dimore che hanno aperto le loro porte a più di 5000 visitatori e ospitato le aziende agricole del territorio, con l’obiettivo di promuovere lo stretto legame tra agricoltura e cultura, valorizzando insieme i beni culturali di interesse collettivo e i prodotti agricoli del territorio delle regioni coinvolte: Piemonte, Friuli, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Sicilia.

Un viaggio attraverso lo Stivale che ha mostrato a cittadini e istituzioni l’importanza per il nostro Paese di un turismo capace di esaltare il connubio tra cibo e territorio e che può essere il perno di un’economia circolare per i borghi dove molte delle dimore storiche sono situate.

I numerosi partecipanti si sono completamente immersi nell’atmosfera di ogni dimora degustando e acquistando i prodotti delle aziende agricole in mostra (olio, vino, miele, confetture, succhi di frutta, mandorle), e apprezzando la storia della dimora con visite guidate. Coniugare l’arte con il buon cibo, tra storia e tradizioni gastronomiche di un territorio, si è rivelato vincente, attirando un pubblico eterogeneo costituito da semplici curiosi, ma anche da addetti ai lavori. Soddisfatte le aziende che hanno potuto valorizzare i propri prodotti in luoghi storici d’eccezione.

“Abbiamo voluto ripetere la nostra collaborazione con l’ADSI. Un legame profondo e consolidato con le dimore storiche, molte delle quali sono anche aziende agricole. Siamo riusciti – ha affermato il presidente dei Giovani agricoltori di Confagricoltura, Giovanni Gioia – a raggiungere l’obiettivo di promuovere insieme agricoltura e cultura. Continueremo a farlo sviluppando ancora la nostra collaborazione per valorizzare sempre più i nostri magnifici territori con loro le loro eccellenze, che rendono unica la nostra meravigliosa Italia”.

“Questa giornata ha voluto sancire in maniera ancora più salda il legame tra le dimore storiche e il territorio in cui si trovano. Il nostro scopo era quello di valorizzare i prodotti d’eccellenza Made in Italy delle aziende agricole, permettendo al contempo ai cittadini di visitare in maniera esclusiva questi luoghi. Siamo molto felici della grande partecipazione all’iniziativa e ci auguriamo di poter sempre di più mettere in luce il legame tra queste due realtà con iniziative volte non solo alla promozione delle dimore storiche, ma anche delle realtà dei borghi e dei comuni in cui si inseriscono”, ha dichiarato Anna Maria Pentimalli, presidente di ADSI Giovani.

Qui di seguito l’elenco delle dimore che hanno partecipato alla Festa dell’Agricoltura:

  • Friuli Venezia Giulia: Villa Pace, Tapogliano (UD)
  • Friuli Venezia Giulia: Casa Foffani, Trivignano Udinese (UD)
  • Friuli Venezia Giulia: Villa del Torso Paulone, Brazzacco (UD)
  • Friuli Venezia Giulia: Villa Vitas, Strassoldo (UD)
  • Emilia Romagna: Castello Di Tabiano, Salsomaggiore Terme (PR)
  • Emilia Romagna: Palazzo Rocca Isolani, Minerbio (BO) 
  • Piemonte: Tenuta La Marchesa, Novi Ligure (AL)
  • Sicilia: Palazzo Arezzo di Trifiletti, Ragusa (RG)
  • Toscana: Castello di Montegonzi, Montegonzi (AR)
  • Toscana: Palazzo Budini Gattai, Firenze (FI)
  • Toscana: Palazzo Guicciardini, Firenze (FI)
  • Umbria: Villa Antonelli, Montefalco (PG)
  • Veneto: Villa Zileri Motterle, Monteviale (VI)

Clicca qui per leggere la news relativa alla tappa siciliana dell’iniziativa a Palazzo Arezzo di Trifiletti a Ragusa

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Servizio Civile Digitale: al via le candidature per i progetti del Patronato Enapa

Prendono il via le candidature per il Servizio Civile Digitale, promosso dal Dipartimento per le Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al bando possono partecipare 4.629 operatori volontari, che saranno impegnati nei progetti che vedono coinvolto anche il Patronato Enapa di Confagricoltura.

Il servizio dura 12 mesi; l’inizio è in programma entro il 28 dicembre 2023.  Per alcune sedi si prevedono posti dedicati ai giovani con minori opportunità (posti GMO per chi ha un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro) e un periodo di tutoraggio conclusivo (orientamento al mondo del lavoro) della durata di 3 mesi. L’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio è di 507,30 euro.

Le domande di partecipazione devono essere presentate entro le ore 14:00 del 28 settembre 2023, esclusivamente attraverso la piattaforma DOL (Domanda On Line) all’indirizzo:  Servizio Civile – Domande Online – Domanda On Line

Possono candidarsi i giovani, senza distinzione di sesso, che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto i 18 e non superato i 29 anni di età (28 anni e 364 giorni).

Al termine del servizio il Patronato Enapa procederà, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, alla certificazione delle competenze acquisite dai ragazzi.

Sul sito di Enapa (www.enapa.it) tutte le informazioni sui requisiti necessari e l’elenco delle sedi disponibili dove poter effettuare il Servizio Civile Digitale.

 

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Servizio Civile Universale, candidarsi con Enapa – Confagricoltura, un impegno per l’inclusione

Fino al 10 febbraio prossimo è possibile candidarsi per partecipare al Bando per reclutare i volontari del Servizio Civile Universale. Enapa-Confagricoltura sottolinea l’ottima occasione di formazione, di crescita individuale e professionale destinata ai giovani tra i 18 e i 29 anni non compiuti, che intendano fare un’esperienza presso le sedi territoriali del patronato per impegnarsi assistenza e di tutela in favore dei lavoratori, dei pensionati e di tutti i cittadini presenti sul territorio dello Stato.

 

Enapa ha messo a disposizione 240 posti in tutta Italia, con una parte riservata ai giovani con difficoltà economiche, distribuiti in 100 sedi territoriali, di cui ben 55 sono sedi provinciali. Ogni progetto avrà una durata di dodici mesi, con un impegno giornaliero di cinque ore, per un totale di 25 ore settimanali e verrà retribuito con un contributo mensile di € 444,30.

 

Per chi vuole mettersi al servizio della comunità civile attraverso Enapa, c’è l’opportunità di avere un‘esperienza di lavoro negli ambiti dell’assistenza e tutela dei diritti dei cittadini (anziani, immigrati, disoccupati, persone con handicap) e dell’educazione e informazione sui diritti sociali, grazie ai progetti di servizio civile.

 

Sono undici i progetti che riguardano l’inclusione dei giovani, la tutela e i diritti dei cittadini contro le disuguaglianze, la terza età e i giovani con minori opportunità.

 

Si può scegliere sul sito www.enapa.it il progetto preferito per poi presentare la propria candidatura su https://domandaonline.serviziocivile.it/ entro le ore 14 del 10 febbraio 2023. 

 

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“Coltiviamo Agricoltura Sociale”, Confagricoltura premia con 120mila euro i tre progetti più innovativi

Scade il prossimo 15 ottobre il bando della quarta edizione di “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, promosso da Confagricoltura, la Onlus Senior – L’Età della Saggezza e Reale Foundation, per sostenere i progetti di agricoltura sociale. E’ questa, ricorda Confagricoltura, una nuova forma di agricoltura sostenibile che, da Nord a Sud, viene declinata in diverse modalità e secondo le esigenze della collettività e del territorio, ma tutte con un denominatore comune: coinvolgere le ‘fasce deboli’ della società all’interno di quanto stabilito dalla legge 141/2015.

Al bando possono partecipare imprenditori agricoli in forma singola o associata, cooperative sociali che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di agricoltura sociale. I tre progetti vincitori riceveranno 40.000 euro ciascuno. Ma vediamo come hanno utilizzato il premio i vincitori delle scorse edizioni.

Una bella iniziativa – dichiara il dott. Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa che ha il pregio di mettere in contatto il mondo agricolo e quello del sociale e del volontariato, creando sinergie importanti e di grande impatto mediatico. Un’opportunità vera per valorizzare esperienze in cui il lavoro agricolo incontra l’etica sociale e la solidarietà“.

La cooperativa Barikama, (che in bambara, la lingua del Mali, significa resilienza), formata da ragazzi africani e ragazzi autistici, vincitrice della prima edizione, ha utilizzato la cifra per implementare, con l’acquisto di biciclette per effettuare le consegne, la sua attività di produzione di yogurt e ortaggi biologici. La Cooperativa Sociale Integrata ed Agricola Giuseppe Garibaldi di Roma, che riunisce giovani autistici, tra i vincitori con il progetto “Ti P’orto l’orto con l’A.P.E. che gira”, ha acquistato un’Ape Piaggio, con cui vendere in giro per Roma frutta e verdura da loro coltivata. La cooperativa sociale ‘Fruts di Bosc’, di Santa Maria la Longa (Udine), ha una rete di salvataggio per persone in difficoltà alle quali offre percorsi formativi o impiego nell’azienda agricola ed ha usato la vincita per l’acquisto di una trattrice con la relativa attrezzatura per la semina e la coltivazione di ortaggi sostenibili.

L’agricoltura sociale italiana, ricorda Confagricoltura, cresce annualmente del 25%. Dà lavoro a più di 35.000 addetti, nelle quasi 4.000 aziende, con un fatturato che sfiora i 250 milioni di euro. Questa formula vincente coniuga l’agricoltura e il sociale, ed è stata capace di realizzare un nuovo, concreto strumento in grado di ridisegnare un modello di welfare sostenibile ed efficace. E lo fa in modo “integrato” a vantaggio dei soggetti più deboli: portatori di handicap, ex tossicodipendenti, detenuti e anziani.

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OBIETTIVI

I promotori del bando, consapevoli dell’elevato valore dell’Agricoltura Sociale e dati il successo e l’interesse riscontrati nelle precedenti edizioni, intendono anche per l’anno 2019 potenziare e incentivare le iniziative meritevoli con il fine di:

  • comprendere e capitalizzare bisogni e risorse della comunità integrandoli in esperienze coordinate, innovative che massimizzino l’efficacia e l’efficienza degli interventi;
  • incentivare l’innovazione nei modelli di welfare di comunità, sperimentando forme di produzione di prodotti/servizi ad alto valore aggiunto sociale;
  • favorire l’integrazione tra i diversi attori dell’Agricoltura Sociale (imprese agricole, cooperative, imprese sociali e non, associazioni, istituzioni) e la realizzazione di buone pratiche “ripetibili”.

CARATTERISTICHE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI

Le proposte dovranno collocarsi in una, e una soltanto, delle seguenti aree:
  1. potenziamento e sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti;
  2. costruzione e sviluppo di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali, tra cui, inderogabilmente, operatori di Agricoltura Sociale e servizi socio educativi e/o socio assistenziali;
  3. sperimentazione e modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali.

Le proposte dovranno fare espresso riferimento a una o al massimo due delle seguenti tipologie di beneficiari:

  • minori e giovani in situazione di disagio sociale;
  • anziani;
  • disabili;
  • immigrati che godano dello stato di rifugiato o richiedenti asilo.

I progetti dovranno riguardare uno o più delle seguenti attività:

  • l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
  • le prestazioni e le attività sociali e di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per sviluppare le abilità e le capacità delle persone e per favorire la loro inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;
  • le prestazioni e i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche e riabilitative per il miglioramento delle condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive delle persone interessate, anche con l’ausilio di animali addestrati e la coltivazione delle piante;
  • l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche per l’accoglienza e il soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

ENTI AMMISSIBILI

Possono partecipare al bando:

  1. gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile, in forma singola o associata;
  2. le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di Agricoltura Sociale.
  3. le forme di associazione fra i soggetti di cui ai punti precedenti e:
  • le cooperative sociali non agricole di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381;
  • le imprese sociali di cui al decreto Legislativo n. 112 del 3 luglio 2017;
  • le associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale previsto dalla legge 7 dicembre 2000, n. 383 e quelle previste dal Decreto legislativo n. 117 del 3 luglio 2017 (Codice Terzo Settore);
  • i soggetti di cui all’articolo 1, comma 5, della legge 8 novembre 2000, n. 328.

N.B. Le forme di associazione devono prevedere tassativamente come capofila uno dei soggetti di cui ai precedenti punti 1 e 2.

ENTITÀ DEI PREMI

Il bando prevede tre premi di 40.000 Euro ciascuno per tre progetti innovativi di Agricoltura Sociale più 8 borse di studio per la partecipazione al Master interdisciplinare sull’Agricoltura sociale presso l’Università Roma Tor Vergata.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

I progetti devono essere presentati entro le ore 24.00 del 15 ottobre 2018. I soggetti interessati dovranno:

  • inserire il proprio progetto nel format “criteri per la formulazione della proposta” online (All. A) e inviarlo via mail all’indirizzo: coltiviamoagricolturasociale@confagricoltura.it, corredato dall’Informativa Privacy e del consenso al trattamento dei dati (All.B).
  • inviare, entro lo stesso termine, copia cartacea del format con allegati i documenti obbligatori a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno (farà fede il timbro postale), al seguente indirizzo: Confagricoltura Aspaglio – Corso Vittorio Emanuele II, 101 – 00186 ROMA.

N.B. Ambedue gli invii sono obbligatori e la mancata presentazione (o il superamento dei limiti temporali) con la doppia modalità sarà causa di esclusione.

Sul sito web dedicato al bando da questa pagina è possibile scaricare il testo integrale del bando e gli allegati da compilare.

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Il primo luglio si inaugura a Ragusa Ibla il “Museo delle Confraternite” all’interno del progetto See…Jusu

Presso la Chiesa Ss. Annunziata a Ragusa inaugurazione del “Museo delle Confraternite” e lancio del progetto rivolto ai turisti “See…Jusu”

Si inaugura lunedì 1 luglio alle 18:00 il nuovo “Museo delle Confraternite” presso la Chiesa SS. Annunziata, in via Orfanotrofio 91 a Ragusa Ibla. La nuova realtà museale è solo un pezzo dell’ambiziosa startup “See…Jusu”, un progetto di marketing territoriale che mostrerà ai turisti luoghi e beni monumentali sinora non aperti al pubblico, gestito dai ragazzi che si sono formati nel corso di “Tecnico dell’accoglienza turistica”, organizzato da Enfaga Ragusa, l’ente di formazione di Confagricoltura.

Il nome nasce da una precisa volontà di far coesistere l’internazionalità dell’inglese “see” (vedere) con la tradizione ragusana “jusu”, da qui lo slang “see… Jusu”, laddove con il termine ragusano “Jusu” si intende indicare la parte bassa di Ragusa. Il progetto verrà presentato in concomitanza con l’inaugurazione, durante la quale verranno svelati i dettagli. Inoltre, per l’occasione, sarà possibile visitare la Cona del Gaggini, ancona d’altare della seconda metà del XVI secolo, presso il Duomo.

Il progetto è stato reso possibile grazie alla disponibilità del Parroco di San Giorgio, don Pietro Floridia, e dall’impegno di Confagricoltura Ragusa, nelle persone del direttore, Giovanni Scucces, e del presidente, Antonino Pirrè.

Finalmente arriviamo a uno step importante del percorso fatto con i ragazzi verso l’auto-imprenditorialità e, quindi, il lavoro. Un nuovo museo e un percorso innovativo alla scoperta di gioielli del nostro Barocco”, così la direttrice di Enfaga Ragusa, dott.ssa Vicky Di Quattro.

“Enfaga – aggiunge la direttrice Di Quattro – ha svolto il suo ruolo di ente formatore e di incubatore d’impresa, adesso è il momento che i ragazzi camminino con le proprie gambe, dimostrando che si può creare lavoro anche nella nostra Terra, ricca di potenzialità turistiche e storie antiche da raccontare”.

 

Clicca qui per seguire il progetto “See…Jusu” su Facebook

 

Ragusa, 26 giugno 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

Tessera Odg  n. 161773

ufficiostampa@confagricolturaragusa.it

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Giovani e lavoro, presto un nuovo museo a Ragusa Ibla

Lavoro, auto-imprenditorialità e valorizzazione dei beni culturali: le parole chiave della direttrice di Enfaga Ragusa, Vicky Di Quattro

Formare i nostri giovani per affrontare la sfida del lavoro puntando sull’auto-imprenditorialità, rimanendo nella propria terra, ricca di appeal e potenzialità turistiche“, così la direttrice di Enfaga Ragusa (l’ente di formazione professionale di Confagricoltura) Vicky Di Quattro, nell’annunciare importanti novità sul versante della valorizzazione dei beni culturali ragusani.

Si tratta di un prodotto turistico innovativo, ideato da un gruppo di studenti all’interno di uno stage formativo del corso di “Tecnico dell’accoglienza turistica”, con il coordinamento della progettista Clorinda Arezzo, che punta a svelare storie e luoghi di Ragusa Ibla sinora non accessibili al pubblico. Beni ecclesiastici verranno aperti come degli scrigni pieni di tesori sconosciuti ai visitatori, seguendo un filo conduttore che, presto, verrà reso noto. Inoltre verrà inaugurata una nuova realtà museale ambiziosa: il Museo delle Confraternite di Ragusa.

Il progetto è stato reso dalla disponibilità del Parroco di San Giorgio, don Pietro Floridia e dall’impegno di Confagricoltura Ragusa, nelle persone del direttore, Giovanni Scucces, e del presidente, Antonino Pirrè.

Siamo fieri di poter offrire una preziosa opportunità di lavoro vero ai nostri ragazzi che hanno scelto di investire nella propria formazione“, aggiunge la direttrice Di Quattro. “Formarsi professionalmente – conclude – è il modo migliore per sopperire alla mancanza di lavoro, soprattutto in una terra ricca di beni monumentali e culturali come la nostra. Siamo in campo per dimostrare che si tratta di una sfida che vale la pena portare avanti“.

 

*Ulteriori dettagli relativi all’importante progetto verranno resi noti nei prossimi giorni con altri comunicati stampa

 

Ragusa, 4 giugno 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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