Giornata mondiale dell’Ambiente, Confagricoltura: “Ricreare un nuovo rapporto Uomo-Natura. Presto il libro bianco del Verde”

Oggi, 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, i riflettori sono puntati sul “Ripristino degli Ecosistemi”. Confagricoltura sottolinea l’importanza di un rapporto equilibrato fra uomo e natura, messo ancora più in luce dalla pandemia.

“Il Green New Deal, la strategia sulla biodiversità e il Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema – sottolinea Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – rilanciano il ruolo degli agricoltori e degli operatori del settore primario e del verde pubblico e privato, che diventa centrale per il raggiungimento di questi obiettivi”.

D’altronde, rimarca Confagricoltura, l’Italia è tra i Paesi europei più ricchi di biodiversità e con livelli elevatissimi di specie esclusive del nostro territorio. Per quanto riguarda le aree protette, poi, siamo già in linea con gli obiettivi europei del 30%. In particolare la Rete Natura 2000 e il Sistema delle aree protette italiane sono tra i più estesi d’Europa, con circa 9 milioni di ettari, pari a circa il 30% dell’intera superficie nazionale.

Ma non solo. Negli ultimi 50 anni la superficie forestale nazionale è più che raddoppiata, passando da 5 a circa 12 milioni di ettari (di cui il 65% gestito da privati), mettendo in luce l’importanza delle attività selvicolturali.

“Confagricoltura inoltre, insieme ad Assoverde, ha intrapreso un percorso finalizzato proprio a ricreare un nuovo rapporto tra l’uomo e la natura – conclude Giansanti -. Abbiamo fortemente voluto un ‘Libro bianco del verde’ che, in sintonia con gli obiettivi europei e italiani sulla transizione ecologica, sulla rigenerazione urbana, sulla creazione di nuove aree verdi e sulla corretta cura e manutenzione di quelle esistenti, costituisca un raccordo capace di avanzare proposte concrete per il cambiamento, per arrivare ad ‘neorinascimento’ della cura e della gestione del verde”.

 

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Ambiente, Confagricoltura: “Agricoltori garanti della biodiversità”

“Facciamo nostro il monito del Presidente Mattarella che ‘la ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza’. Ricordiamo che l’Italia vanta un ricco patrimonio di biodiversità e gli agricoltori, con il loro lavoro, sono i principali garanti delle risorse naturali”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (istituita dalle Nazioni Unite) celebrata ieri e che quest’ anno è stata incentrata sui temi della biodiversità, con lo slogan “E’ il momento della Natura”.

Il nuovo “Annuario dei dati ambientali” di Ispra pone in evidenza che l’Italia è tra i Paesi europei più ricchi di biodiversità e con livelli elevati di endemismo (specie esclusive del nostro territorio) – osserva Confagricoltura –. Dal rapporto emerge pure l’implementazione della rete Natura 2000 che senz’altro rappresenta un significativo contributo alla tutela della biodiversità.

In queste aree del nostro territorio – oltre 9 milioni di ettari, pari a circa il 30% della superficie nazionale – operano tantissimi agricoltori che, con le loro attività economiche perfettamente inserite in questi contesti, con il loro impegno quotidiano, contribuiscono alla conservazione e valorizzazione della biodiversità.

“Preservare il patrimonio naturale significa gestirlo in modo lungimirante e non passivo – conclude il presidente di Confagricoltura Giansanti – Quindi occorrono politiche agricole, a livello europeo e nazionale, che favoriscano pratiche sostenibili e compatibili con la tutela della biodiversità, ma che al contempo garantiscano anche stabilità di mercato e giusta remunerazione di tutte le fasi della filiera. In questa direzione ci possono aiutare la ricerca e l’innovazione tecnologica applicate ad un’agricoltura moderna e competitiva, che migliori le performance e valorizzi l’ambiente, a vantaggio di tutta la comunità”.

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Giornata Mondiale Ambiente, Confagricoltura: “Mondo agricolo impegnato contro l’inquinamento della plastica”

“A partire dai cittadini fino alle attività economiche occorre un patto per invertire la rotta sulla gestione della plastica partendo della consapevolezza che, a livello mondiale, solo piccole quantità vengono riciclate. Il resto è disperso nell’ambiente, abbandonato in terreni agricoli, fiumi e mari. In questo contesto anche l’agricoltura deve fare la sua parte”. Lo sottolinea Confagricoltura nella ‘Giornata mondiale dell’ambiente’ dedicata in particolare al problema dei rifiuti plastici.

Ad avviso di Confagricoltura occorre dare concretezza allo sviluppo della bioeconomia che a partire dalle biomasse può dar vita a nuovi prodotti che andranno progressivamente a sostituire alcuni utilizzi della plastica, come i materiali biodegradabili che, in agricoltura, possono essere utilizzati ad esempio nella pacciamatura o nella microirrigazione.

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ha quindi ricordato come, a livello organizzativo, il settore agricolo abbia fatto notevoli passi avanti per una gestione dei rifiuti trasparente, tracciata e orientata al recupero, minimizzando l’avvio in discarica grazie alla creazione dei cosiddetti ‘circuiti organizzati di raccolta’.

Confagricoltura con specifici accordi con le amministrazioni pubbliche e società private da tempo sta dando il suo concreto contributo alla corretta raccolta dei contenitori di prodotti fitosanitari e fertilizzanti. L’obiettivo prioritario è evitare la dispersione nell’ambiente di quelli monouso.

Altro aspetto fondamentale è l’informazione e la formazione degli operatori. Con la partecipazione al ‘Let’s clean up Europe’, l’iniziativa europea dedicata a contrastare l’abbandono dei rifiuti, Confagricoltura si è attivamente impegnata sul territorio con una specifica giornata dedicata alla raccolta straordinaria dei rifiuti plastici, attraverso il coinvolgimento delle imprese ma, soprattutto, delle nuove generazioni sul tema dei rifiuti coinvolgendo, in questo senso, gli studenti degli Istituti agrari.

“È indispensabile rafforzare la ricerca ed il trasferimento delle innovazioni tecnologiche, lo sviluppo di nuovi materiali, l’ecodesign di prodotto per facilitare il riutilizzo e il riciclo”. Motivi per cui Confagricoltura ha scelto di partecipare al progetto europeo ‘REINWASTE’ (REmanufacture the food supply chain by testing INnovative solutions per zero inorganic WASTE) nell’ambito del programma Interreg Med che ha l’obiettivo di testare soluzioni innovative volte alla riduzione dei rifiuti inorganici (film plastici, nylon, coperture per le serre, contenitori dei prodotti fitosanitari e disinfettanti e food packaging) lungo tutta la filiera agroalimentare, con particolare attenzione, per l’Italia, al settore lattiero-caseario.

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