Agrumi, dal 14 luglio Cold Treatment obbligatorio per le importazioni dai Paesi a rischio Falsa Cydia: una vittoria di Agrinsieme
Sarà applicato dal 14 luglio il nuovo Regolamento Ue (n. 959-2022) che obbliga al Cold Treatment le arance provenienti da Paesi in cui è presente la Falsa Cydia (Thaumatotibia Leucotreta). Un risultato importante, fortemente richiesto da Agrinsieme, il Coordinamento composto da Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani, Copagri e Alleanza delle Cooperative agroalimentari, e ottenuto grazie all’intensa e coesa attività di lobby, portata avanti con il gruppo di contatto agrumi che coinvolge Italia, Francia, Spagna e Portogallo, e con le amministrazioni nazionali.
Agrinsieme era intervenuta ripetutamente negli ultimi mesi presso le istituzioni europee sollecitando l’adozione di misure concrete ed efficaci in grado di prevenire i rischi fitosanitari derivanti dalle importazioni di agrumi. Una pressione esercitata sulla base delle informazioni contenute nell’analisi del rischio fitosanitario dell’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante (EPPO), avallata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare e dai risultati della consultazione svolta dall’Organizzazione mondiale del commercio.
Le organizzazioni del Coordinamento hanno rivendicato questo “storico risultato” ottenuto in favore della salvaguardia delle produzioni nazionali ed europee anche nel corso dell’incontro del gruppo fitosanitario di Italia, Francia, Spagna e Portogallo. La riunione, svolta il 27 giugno scorso, si è conclusa con l’auspicio che i nuovi requisiti vengano estesi al più presto all’intero settore agrumicolo.
Considerato che il Cold Treatment è obbligatorio già da tempo per le esportazioni di agrumi dall’Ue verso Usa, Cina e Giappone, per il Coordinamento l’inserimento dell’obbligo nel regolamento rappresenta un primo passo verso il rispetto del principio di reciprocità.
C’è ancora molto lavoro da fare per garantire un’adeguata tutela fitosanitaria nel territorio europeo. L’attenzione di Agrinsieme resterà alta per scongiurare l’ingresso di pericolose fitopatie (quali la CBS – Citrus Black Spot) e per promuovere contromisure in grado di difendere le produzioni Ue.
***
Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.