Riportiamo di seguito il testo dell’articolo di Marcello Di Grandi apparso oggi, mercoledì 16 gennaio, su Il Giornale di Sicilia con la dichiarazione del presidente di Confagricoltura Ragusa
Le colture danneggiate rientrano nel piano assicurativo. Senza la polizza assicurativa, gli imprenditori agricoli colpiti dalle gelate dei giorni scorsi avranno pochissime possibilità di essere indennizzati. L’allarme viene lanciato da Confagricoltura Ragusa, con il presidente dott. Antonino Pirrè, che chiede di attivare, da subito, uno strumento legislativo a sostegno delle imprese agricole che vogliono attivare le polizze. “Stiamo parlando di un costo eccessivamente alto per una piccola-media azienda serricola. Lo stato – commenta il presidente di Confagricoltura – potrebbe incentivare, attraverso lo sgravio fiscale e un sostegno al reddito, l’attivazione delle polizze che sono di fondamentale importanza per quelle aziende che producono in serra o a pieno campo”.
L’intera fascia trasformata, da Scicli a Marina di Acate, è stata gravemente danneggiata dal maltempo dei giorni scorsi. La tradizionale copertura di plastica non è riuscita a riparare dal gelo intere piantagioni di zucchine, peperoni e pomodori. Il 20% delle colture è stato danneggiato. Alla quantificazione dei danni immediati, bisogna aggiungere quelli che si verificheranno in seguito, sia sugli ortaggi che su frutteti e oliveti, con le piante compromesse dal freddo. Il problema per le altre coltivazioni invernali è quello del rallentamento della crescita, sia nell’interno che nella costa. Ai danni subiti dalle colture si aggiungono le difficoltà logistiche create dal maltempo, viste le attuali condizioni della viabilità, specie in alcune aree del territorio ragusano.
“Le gelate – spiega Pirrè – rientrano tra le calamità del Piano Assicurativo Nazionale. Il nostro auspicio è che sia da subito un tavolo di concertazione tra lo Stato, le organizzazioni agricole e la Regione per capire il da farsi. Si potrebbero attivare strumenti legislativi ad hoc per incentivare le aziende a stipulare le assicurazioni”.
L’Ispettorato Provinciale all’Agricoltura invita le aziende a segnalare alla Condotta Agraria di Riferimento e agli uffici dell’Ispettorato i danni subiti. Le richieste e le domande inoltrate sono state, fino ad ora, pochissime. “Abbiamo attivato – spiega il dirigente dell’Ispettorato, Giorgio Carpenzano – i nostri funzionari in tutto il territorio provinciale, sensibilizzando anche le organizzazione agricole a raccogliere le segnalazioni. Siamo certi dell’entità dei danni, sia per le colture in serra, che a pieno campo. Ma non siamo in grado di parlare di numeri o dati. Il nostro compito è raccogliere le segnalazioni con la documentazione e trasmetterle all’Assessorato regionale competente. I danni, in questa prima fase, sono ingenti, specie nelle colture a pieno campo e in serra”.
Al danno si aggiunge la beffa per lavoratori agricoli e braccianti “vittime” del maltempo: i lavoratori utilizzati per la raccolta degli ortaggi hanno perso il lavoro. “Serve subito una legge che riconosca ai lavoratori – dicono le organizzazioni di categoria – un numero di giornate aggiuntive rispetto a quelle effettivamente prestate, in modo da raggiungere le quote necessarie alla fruizione dei benefici previdenziali ed assistenziali.