Mercato del lavoro agricolo: antichi vizi, nuove virtù. Convegno mercoledì 21 giugno a Palazzo della Valle

Per le imprese agricole è sempre più difficile trovare lavoratori disponibili e adeguatamente professionalizzati. Da Nord a Sud, dall’ortofrutta alla zootecnia, il grido di allarme è unanime: manca manodopera. Questa carenza, grave e strutturale, genera problemi di produzione e crea stress alle imprese.

Non è una questione solo agricola, ma è più grave e preoccupante, proprio per le caratteristiche di questo tipo di attività, poco elastica rispetto ai tempi delle lavorazioni, che seguono i cicli biologici naturali. Finora si è ricorso in modo crescente a manodopera straniera, con tutte le incertezze dei decreti flussi e delle relative procedure, oppure esternalizzando con contratti di appalto labour intensive, con le preoccupazioni di una normativa tutt’altro che chiara rispetto a questa forma contrattuale.

Sono queste le soluzioni possibili o si può fare di più per restituire dignità al lavoro agricolo e renderlo maggiormente attrattivo, specialmente per i giovani?  Che cosa fanno gli altri Paesi?

Verranno analizzati e dibattuti, con esperti della materia e rappresentanti delle Istituzioni, i problemi del mercato del lavoro agricolo e i fenomeni economici e sociali che lo caratterizzano, immaginando possibili soluzioni, anche innovative, per aiutare le imprese a risolvere questa criticità.

L’appuntamento è per mercoledì 21 giugno a Roma, a Palazzo della Valle, alle 10.30.

Segue il programma del Convegno:

SALUTI E INTRODUZIONE AI LAVORI

Sandro Gambuzza – Vicepresidente Confagricoltura 

Annamaria Barrile – Direttore Generale Confagricoltura 

Daniele Rossi – Segretario Generale Agronetwork

 

RELAZIONI

Ersilia Di Tullio – Nomisma

Mercato del lavoro agricolo: situazione e tendenze

 

Roberto Caponi – Confagricoltura 

Lavoro agricolo: criticità e proposte

 

Emma Hatcher – Consigliere agricolo dell’Ambasciata australiana 

L’esperienza australiana: il lavoro nelle farm

 

Paolo Pennesi – Direttore Ispettorato Nazionale del Lavoro 

La vigilanza nel lavoro agricolo: le esternalizzazioni

 

INTERVENTI

Maria Raffaella Caprioglio – Presidente Umana S.p.A. 

Onofrio Rota – Segretario Generale FAI-CISL

Stefano Mantegazza – Segretario Generale UILA-UIL

 

TAVOLA ROTONDA

Marina Elvira Calderone – Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 

Massimiliano Giansanti – Presidente Confagricoltura

Maurizio Landini – Segretario Generale CGIL

Alessandro Plateroti – Direttore Notizie.it

 

CONDUCE: Federico Fubini – Giornalista Corriere della Sera

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La revisione della direttiva imballaggi: una riforma a rendere o a perdere?

Panel Confagricoltura e Federvini sulle misure legate alla revisione UE sul packaging

Lunedì 3 aprile ore 16

Verona, 2 aprile 2023 – Domani, lunedì 3 aprile alle 16 presso lo stand Confagricoltura al Vinitaly (Pad. D, stand G – H – I) si terrà l’evento promosso da Confagricoltura e Federvini “La revisione della direttiva imballaggi: una riforma a rendere o a perdere?”.

Parteciperanno gli eurodeputati Silvia Sardone e Pietro Fiocchi, la presidente di Federvini Micaela Pallini (che curerà l’introduzione) e il presidente del CONAI Luca Ruini. Le conclusioni sono affidate al presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

La proposta del nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi, presentata dalla Commissione europea lo scorso novembre, impatta su intere filiere strategiche del Made in Italy, fra le quali il comparto vitivinicolo, cuore pulsante dell’economia nazionale e settore trainante del nostro export, con oltre 12 miliardi di Euro di fatturato e 8 miliardi di export.

Per Micaela Pallini, presidente di Federvini: “La proposta di regolamento così com’è stata concepita presenta numerose criticità. Gli imballaggi impiegati nel settore vitivinicolo sono per lo più bottiglie di vetro, quindi riciclabili al 100%, prodotte ricorrendo a moderne tecnologie che negli anni hanno permesso di ridurne il peso di oltre il 30%”. 

Inoltre, nel nostro settore gli imballaggi svolgono una funzione peculiare – aggiunge Micaela Pallininon sono un mero contenitore, bensì veicolo di presentazione al consumatore di prodotti unici, che si differenziano gli uni dagli altri per territorio di provenienza, storia, tradizioni e valori capaci di rendere quel mosaico, chiamato vino, patrimonio culturale nazionale riconosciuto in Italia e nel mondo. Per queste ragioni la proposta della Commissione europea, che inspiegabilmente mette al centro il riuso, anziché il riciclo, nonostante le ottime performance sul vetro del nostro Paese (88%), sembra imboccare la strada di una standardizzazione degli imballaggi, rischiando di diventare un ulteriore ostacolo per le nostre imprese, senza portare quei benefici ambientali indicati dal Green Deal”.

La proposta di Regolamento sugli imballaggi ufficializzata dalla Commissione europea presenta forti criticità che rischiano di compromettere il settore del vino, strategico per in nostro Paese  – afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano GiansantiL’impatto sarebbe devastante, andando a ricadere direttamente su 700.000 imprese. Una penalizzazione che, peraltro, risulta ingiustificata se si considerano le performance ambientali delle aziende e le buone pratiche di economia circolare, di packaging ed etichettatura avviate”. 

Auspichiamo – conclude Giansantiche le istituzioni competenti si mobilitino in tutte le sedi del negoziato, affinché vengano superate le rilevanti problematiche riscontrate nella proposta di Regolamento”.

 

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Federvini è l’organizzazione italiana di riferimento dei principali produttori e importatori di vini, liquori, acquaviti e aceti, nata nel 1917 e aderente a Federalimentare e Confindustria. Scopi della Federazione sono la rappresentanza degli interessi del settore nelle sedi nazionali e internazionali e la promozione dei valori che il settore esprime nella qualità della produzione, nella sostenibilità, nei rapporti con i territori, nella cultura della socialità e della convivialità, nell’educazione al consumo consapevole.

 

Confagricoltura è la più antica Organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana. Si impegna per lo sviluppo delle aziende agricole e del settore primario in generale, a beneficio della collettività, dell’economia, dell’ambiente e del territorio. Favorisce l’accesso all’innovazione delle imprese, alla sostenibilità delle pratiche agricole e alla competizione delle aziende sul mercato nazionale e su quelli internazionali. La presenza di Confagricoltura nel territorio nazionale si concretizza in modo capillare attraverso le Federazioni regionali, le Unioni provinciali, gli uffici di zona e le delegazioni comunali.

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Agricoltura, la sfida del cambiamento e l’apporto della finanza: convegno a Milano il 19 gennaio a Palazzo Edison

Spinta dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, l’agricoltura ha avviato un profondo processo di cambiamento verso un modello di produzione più avanzato e sostenibile. L’attuale fase di crisi economica internazionale costringe tuttavia il settore a riflessioni ampie sulle scelte da compiere per garantire redditività, occupazione e competitività.

Queste considerazioni sono alla base del convegno “Agricoltura in transizione. L’apporto della finanza nella sfida del cambiamento”, in programma a Palazzo Edison di Foro Buonaparte a Milano, Sala degli Azionisti giovedì 19 gennaio, alle ore 17, a cui parteciperà il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti insieme ad alcune personalità del mondo finanziario italiano e dell’informazione economica.

“Valorizzare la filiera agroalimentare italiana significa valorizzare l’Italia – sottolinea il Giansanti – Le istituzioni sono coscienti dell’importanza del settore, che è cresciuto e si è evoluto fino ad essere la prima voce del nostro PIL. Accompagnare la crescita di questa filiera è una sfida verso nuove frontiere: non solo quelle della produzione di eccellenze agricole e alimentari, ma anche di materie prime, di energia rinnovabile, con l’obiettivo di essere sempre più determinante nella transizione ecologica e nella manutenzione attiva del paesaggio italiano. In questo contesto la finanza riveste un ruolo di primo piano”.

Al convegno interverranno, con due relazioni introduttive, il vicepresidente della Fondazione Edison, Marco Fortis, dell’Università Cattolica di Milano, e il commercialista Ermanno Sgaravato dello Studio Tonucci&Partners. A loro il compito di analizzare le potenzialità sinergiche tra finanza, agro-industria e agricoltura nell’attuale contesto macro-economico.

Seguirà una tavola rotonda coordinata dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, alla quale prenderanno parte Stefania Boroli, Investment Director di DeA Capital, Paolo Fiorentino, amministratore delegato di Banca Progetto e Piero Manzoni, CEO di Neorurale SpA e Neorurale Hub di Giussago. Le conclusioni sono affidate al presidente di Confagricoltura Giansanti.

All’incontro è stato invitato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale, Francesco Lollobrigida.

E’ prevista la partecipazione in presenza dalle Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, mentre sarà attivo un collegamento streaming per i partecipanti delle altre regioni italiane. La registrazione è obbligatoria e viene gestita dall’organizzazione dell’evento, affidata ad Omnibus Comunicazione: Giorgia Pizzato – +39.3938845090 – g.pizzato@omnibuscomunicazione.net ; Virginia Cuneo –  +39.3494106943 – v.cuneo@omnibuscomunicazione.net .

 

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“La transizione dell’agricoltura siciliana: imprese e politica a confronto”: convegno organizzato da Confagricoltura Sicilia con esponenti regionali e nazionali

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“La voce degli agricoltori”, intervenuti al convegno di Confagricoltura Sicilia sul tema della ‘transizione’, ha raccontato di un settore primario segnato da grandi incertezze e preoccupazioni per il futuro. In particolare per il vino, ma anche per gli agrumi, per l’ortofrutta e per il settore lattiero-caseario: nell’arco di pochi giorni sono stati cancellati diversi canali commerciali costruiti nell’arco di decenni e con il dispiego di ingenti risorse. L’esempio più evidente menzionato è stato quello del bando per la promozione del vino nei Paesi Terzi, la cui graduatoria definitiva regionale è stata approvata il mese scorso, che nel novero dei Paesi a cui indirizzare le iniziative elencava ben sette regioni della Russia. Poi l’aumento sconsiderato dei costi di produzione, specialmente quelli energetici e dei concimi, rischia poi di far saltare i conti della gran parte delle aziende siciliane, specialmente di quelle che hanno investito per l’innalzamento della qualità, per la salvaguardia ambientale e per il rispetto degli accordi sindacali.

Su tutte le produzioni siciliane pesa poi, come un macigno, la distanza geografica dai principali mercati nazionali ed esteri. Una distanza che, ad ogni incremento del costo del carburante e dei pedaggi, allontana ancora di più l’isola dal resto dell’Europa.

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“Stiamo scoprendo il lato oscuro della globalizzazione – ha affermato il presidente degli      agricoltori siciliani, Rosario Marchese Ragona, nell’introdurre i lavori del convegno -. Quello che chiediamo con forza alle istituzioni comunitarie, nazionali e regionali – ha aggiunto Marchese Ragona – è la messa in campo di risorse ed energie ma anche, e soprattutto, un cambio di passo per quel che riguarda l’individuazione delle nuove linee di sviluppo e il completamento della dotazione strutturale ed infrastrutturale della Sicilia”.

 

 

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A indicare le coordinate della nuova rotta da seguire per uscire dalla tempesta perfetta è stato il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. “Un importante passo avanti – ha esordito – è stato fatto con la liberalizzazione delle aree di interesse ecologico in cui potranno essere anche coltivati i cereali e non solo le colture azotofissatrici (soia, erba medica, leguminose foraggere), come inizialmente proposto dalla Commissione europea. In aggiunta alla massima flessibilità per la crescita delle produzioni, abbiamo chiesto un intervento finalizzato a compensare l’aumento senza precedenti dei costi di produzione delle imprese agricole. Finora la Commissione ha proposto di fare ricorso alla riserva di crisi, che è alimentata dalle trattenute sugli aiuti diretti della PAC. Occorre, invece – ha aggiunto Giansanti –  mobilitare maggiori fondi nel bilancio dell’Unione in misura proporzionata alla gravità della crisi e alla necessità di garantire ai cittadini europei la sicurezza alimentare. Il nostro auspicio è che questo conflitto alle porte dell’Europa si concluda prima possibile, ma verosimilmente le conseguenze sui mercati agricoli si estenderanno fino al prossimo anno. Alle Istituzioni UE abbiamo anche sollecitato un’iniziativa comune per assicurare agli agricoltori la copertura del fabbisogno di sementi e fertilizzanti, scongiurando il rischio del blocco delle forniture, oltre a un monitoraggio europeo delle scorte dei prodotti primari dell’agricoltura”.

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In precedenza l’appello lanciato dal presidente Rosario Marchese Ragona, per un cambio di passo di tutte le amministrazioni pubbliche, era stato accolto dal presidente della Regione, Nello Musumeci. Intervenendo, anche per i numerosi Assessori Regionali presenti ai lavori, ha evidenziato il massimo sforzo profuso dal governo regionale finalizzato all’impegno dei fondi strutturali per oltre un miliardo di euro.

Presenti ai lavori del convegno il vice presidente e assessore all’Economia, on. Gaetano Armao, l’assessore all’Energia on. Daniela Baglieri, l’on. Salvatore Cordaro, assessore al Territorio e Ambiente, l’on. Marco Zambuto, assessore alle Autonomie Locali, l’on. Tony Scilla, assessore all’Agricoltura.

Il sottosegretario del ministero ai Trasporti Giancarlo Cancelleri ha toccato l’annosa questione della mobilità interna assicurando tutti gli sforzi possibili per la chiusura, in tempi brevi, dei cantieri ancora aperti da diversi decenni.

Il Dirigente generale dell’assessorato, Dario Cartabellotta, ha evidenziato la necessità di una riflessione sugli orientamenti della nuova programmazione comunitaria post 2022; programmazione che, ancor prima di partire dopo i rinvii dovuti all’emergenza covid, risulta essere già obsoleta a causa dei recenti eventi verificatisi nello scacchiere internazionale, facendo una riflessione in merito alla consapevolezza che l’aumento dei prezzi delle materie prime rischia di rallentare anche la spesa comunitaria.

Particolarmente seguito è stato l’intervento di Luigi Polizzi, Dirigente generale del ministero dell’Agricoltura responsabile delle politiche internazionali ed europee.

Degli strumenti messi a disposizione degli agricoltori in materia di credito e formazione hanno parlato rispettivamente Roberto Cassata, dirigente di Unicredit, e Rosario Trovato, amministratore delegato della Digital Smart Academy.

 

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“Il ruolo della donna nell’agricoltura del domani”: sabato convegno a Comiso organizzato da FIDAPA

Relatrici di primissimo livello per riflettere sul ruolo della donna dell’impresa agricola dell’oggi e del domani

Il ruolo della donna nell’agricoltura del domani: le alternative concrete per coltivare il futuro, tra creatività e innovazione”: questo il titolo del convegno che si terrà sabato 7 settembre, presso il Centro Congressi Villa Orchidea (S.P. Comiso-Vittoria), con inizio alle ore 17:00, organizzato da FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti e Professioni Affari)- BPW Italy, Distretto Sicilia”, in collaborazione con il Comune di Comiso e con Confagricoltura Donne Sicilia.

Si tratta del Convegno di Chiusura dell’anno sociale di FIDAPA Sicilia, all’interno del Tema Nazionale (“La creatività femminile e la cultura dell’innovazione, motori di sviluppo socio-economico-politico: obiettivi e progetti) e del Tema Internazionale (“Empowering women to realize sustenable development goals”).

Tra le relatrici, la dott.ssa Maria Pia Piricò, presidente di Confagricoltura Donna Sicilia, che dichiara: “Ringrazio di cuore la dott.ssa Cettina Corallo per aver coinvolto Confagricoltura Donna Sicilia in un convegno di livello su un tema così importante come quello delle donne impegnate nell’imprenditoria agricola”.

Sarà per me l’occasione di rimarcare le innumerevoli difficoltà che rendono oneroso l’impegno delle donne che decidono di investire al Sud in agricoltura (assenza di servizi di welfare, di infrastrutture adeguate e di tecnologia nelle aree rurali nelle quali operiamo)”.

Noi donne – conclude la presidente di Confagricoltura Donna Sicilia – siamo naturalmente portatrici sane di innovazione. E l’innovazione è una sfida non da poco che va supportata dall’Europa con una spesa che dovrà crescere nei prossimi anni, per permetterci di incrementare la performance dell’economia agricola italiana ed europea al meglio”.

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Segue il programma completo del convegno:

 

Ore 17:00 – Accoglienza e saluti di benvenuto

  • Salvatrice Fresco (Presidente Sezione FIDAPA Comiso)

 

Ore 17:15 – Saluti

  • Caterina Mazzella (Presidente FIDAPA BPW Italy)
  • Cettina Corallo (Presidente FIDAPA BPW – Distretto Sicilia)
  • Giuseppina Seidita (Executive Finance Officer – BPWI)
  • Prof.ssa Maria Rita A. Schembari (Sindaco Comune di Comiso)
  • On. Avv. Giorgio Assenza (Deputato Assemblea Regionale Siciliana)

 

Ore 17:30 – Inizio lavori

  • Introduce Maria Concetta Oliveri (Vicepresidente Nazionale FIDAPA BPW Italy)
  • Coordina Cettina Corallo (Presidente FIDAPA BPW Italy Distretto Sicilia)

 

RELATORI

  • Dott.ssa Angela Sciortino (Giornalista)

L’agricoltura delle donne tra tradizioni, innovazione ed etica del produrre”

 

  • Dott.ssa Maria Pia Piricò (Responsabile Confagricoltura Donna Sicilia)

“Nuove sfide per le imprese agricole: la resilienza delle donne di Confagricoltura”

 

  • Dott. Giuseppe Licitra (Prof. Ordinario Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Università degli Studi di Catania)

“Le donne nel mondo caseario siciliano”

 

  • Avv. Melinda Calandra

“Il ruolo della donna imprenditrice in agricoltura: opportunità e prospettive”

 

Ore 19:00 – Interventi programmati La Voce…alle Imprenditrici

  • Dott.ssa Giusi Alfano (Imprenditrice Agricola – Confagricoltura Donna Sicilia)

“Le donne e il futuro: gestione al femminile di un’azienda agrumicola in biologico ed attuali adeguamenti colturali ai cambiamenti climatici”

 

  • Dott.ssa Daniela Milana (Imprenditrice Agricola)

“Coltivare un’idea: la mia terra”

 

  • Dott.ssa Vanessa Distefano (Imprenditrice)

“La donna nel mondo della macinazione a pietra”

 

Ore 20:00 Conclusioni

  • Caterina Mazzella (Presidente FIDAPA BPW Italy)

 

Ragusa, 5 settembre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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“Il Pomodoro: Oro Rosso d’Italia”: si presenta a Scicli il libro della scrittrice ed editrice Yuko Okuma

Si presenta a Scicli il 31 maggio, presso la prestigiosa location di Palazzo Spadaro, con inizio alle ore 18.00, Il Pomodoro: Oro Rosso d’Italia, volume a cura della scrittrice ed editrice giapponese Yuko Okuma e di Sara Sargenti, ricco di un ampio repertorio iconografico, ripercorre le tappe della trasformazione del pomodoro da bacca sospetta a curioso ornamento a protagonista della cucina italiana. Antichi erbari, antichi ricettari , diari di viaggio e lettere di maggiordomi, immagini e scatti delle conserve, delle coltivazioni, delle grandi industrie e delle cucine dei grandi chef stellati.

Il libro è frutto di anni di lavoro da parte di Yuko Okuma, durante i quali ha più volte visitato Scicli per la casa editrice Yuko Edizioni, in stretta collaborazione con il fotografo sciclitano Gianni Mania.

L’evento è organizzato da Svi.Med (Centro EuroMediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile Onlus), con il patrocinio del Comune di Scicli (Assessorato Sviluppo Economico e Cultura) e in collaborazione con Confagricoltura Ragusa, Coltivazioni Urbane, Lions Club Scicli, con il prezioso supporto di Gianni Mania.

Modera il dibattito il prof. Giuseppe Pitrolo, sono previsti gli interventi di Salvatore Occhipinti (Gal Terra Iblea), Bartolo Ferro (esperto agronomo), Emanuele Scala (imprenditore agricolo) e di rappresentanti di realtà istituzionali del territorio, esperti agronomi e imprenditori del comparto agricolo per discutere sulle strategie future del settore.

Il Pomodoro Oro Rosso d'Italia - Locandina

La presentazione, che avverrà non a caso a Scicli, patria della serricoltura e del pomodoro, vuole essere un momento di riflessione sull’importanza che l’agricoltura riveste per il territorio, che ha rivestito in passato ed ancora rappresenta una realtà imprenditoriale su cui Scicli ha basato la sua ricchezza, la sua crescita in termini non solo culturali ma di risorse umane , professionalità e competenze all’avanguardia nel settore.

Scicli che guarda al suo passato, ma che deve guardare necessariamente al futuro, senza utopie, poiché le sfide climatiche, sociali, ambientali ed alimentari si rivolgono ad un pianeta, sempre più popolato, che nel 2050 raggiungerà i 10 miliardi di individui e che pertanto richiede un aumento della produzione agricola fino al 70%.

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Canapa industriale, Confagricoltura: “Potenzialità di sviluppo ma occorrono certezze”

Convegno oggi a Roma promosso dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli su “Storia, opportunità e criticità attuali, prospettive future” di questa coltura

Alimenti e cosmetici; semilavorati per le industrie e le attività artigianali; fibre naturali destinati ai lavori di bioingegneria e bioedilizia; materiale per la fitodepurazione e la bonifica di siti inquinati; florovivaismo. Sono queste le principali destinazioni della canapa industriale, un settore che vantava in Italia, nel ventesimo secolo, superfici importanti (poco meno di 110.000 ha nel 1940) e che ha registrato una fortissima contrazione a partire dagli anni Sessanta, dovuta al diffondersi delle fibre artificiali, all’evolversi del costo della manodopera ed alle problematiche legate alla possibile presenza di sostanze psicotrope. I dati più recenti indicano che nel periodo 2013-2014 gli ettari coltivati a canapa fossero poco più di 3.000 e che oggi siano circa 5.000.

Di questi temi si è discusso nel convegno “Canapa industriale: storia, opportunità e criticità attuali, prospettive future”, organizzato a Roma da Confagricoltura, moderato dalla conduttrice di Matrix Greta Mauro, a cui hanno preso parte rappresentanti del mondo della produzione, della trasformazione, ricercatori e Istituzioni.

“Il nuovo, crescente interesse per questa coltura – ha detto la componente di giunta Diana Pallini, aprendo i lavori – è dovuto fondamentalmente a tre motivi: grande potenzialità, a livello internazionale, delle fibre naturali, sia per l’impiego tessile, sia per gli impieghi alternativi della fibra tecnica (bioedilizia, materiali compositi, componentistica per auto, cellulosa, ecc.). Si prevede, infatti, che la domanda mondiale di fibre passi dagli attuali 50 milioni di tonnellate ai 130 milioni di tonnellate nel 2050, conseguentemente al raddoppio della popolazione. La richiesta di alimenti alternativi, caratterizzate da proprietà salutistiche che possano fornire sostanze ad alto valore biologico. La crescente sensibilità per le problematiche ambientali e quindi l’aumento della domanda di risorse rinnovabili: piante erbacee da fibra in sostituzione di piante legnose o di altre colture erbacee richiedenti elevati input energetici in termini di diserbo chimico, concimazioni, fitofarmaci.

In tale quadro con la legge n. 242 del 2 dicembre 2016 recante Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa si è cercato di dare nuovo impulso a questa coltura (cannabis sativa L.), permettendo la libera coltivazione delle varietà indicate nel Catalogo comune delle specie di piante agricole di cui è consentita la coltivazione/commercializzazione nei territori dell’Unione europea. Nel caso specifico della canapa, le varietà previste sono caratterizzate da valori di delta-9-tetraidrocannabinolo1 (THC) inferiori allo 0.2%, che non rientrano pertanto tra quelle a cui si applicano le disposizioni sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope che in Italia sono disciplinati dal DPR 9 ottobre 1990, n. 309.

“Abbiamo dunque una buona legge – commenta Confagricoltura – ma mancano alcuni passaggi normativi che facciano chiarezza su determinati aspetti.” Come nel caso degli alimenti a base di canapa (oli e farine e loro derivati), per i quali non sono stati definiti i livelli massimi di residui di THC ammessi, che dovrebbero essere stabiliti con un decreto del ministero della Salute che l’Organizzazione degli imprenditori agricoli  si augura venga emanato al più presto. O in quello delle proprietà nutraceutiche del cannabidiolo (CBD) che, contrariamente al THC, non ha effetto psicoattivo e che, tra i suoi potenziali effetti terapeutici, esercita un’azione antiossidante, antinfiammatoria, anticonvulsivante, antiemetica, ansiolitica, ipnotica o antipsicotica.

“Sebbene gli effetti benefici del CBD siano stati confermati da vari studi clinici pubblicati sulle più importanti riviste del settore, in Italia il percorso per arrivare ad un utilizzo di CBD come nutraceutico è tutto da fare – rimarca Confagricoltura – anche se il ministero della Salute ha presentato un dossier per includere l’olio di CBD tra i novel food, facendolo così rientrare negli alimenti e non nella farmaceutica, favorendone la diffusione”.

Tra le questioni da definire c’è quella che riguarda le infiorescenze che, pur non essendo citate espressamente dalla legge n. 242 del 2016 né tra le finalità della coltura né tra i suoi possibili usi, rientrano nell’ambito delle coltivazioni destinate al florovivaismo, purché tali prodotti derivino da una delle varietà ammesse. “Con la circolare del 21 maggio 2018 – spiega l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – è stato fatto un primo passo molto importante per il riconoscimento delle infiorescenze, che rappresentano il punto più delicato della legge, ma resta ancora da chiarire come possono essere utilizzate”. A seguito di questi problemi, Confagricoltura, insieme a Cia e Federcanapa, ha definito un disciplinare di produzione dedicato all’infiorescenza di canapa coltivata in Italia, al fine di creare una filiera tracciabile e di qualità e supportare le imprese nel cogliere tutte le opportunità che derivano dalla coltivazione della canapa industriale.

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, nelle conclusioni del convegno, ha messo l’accento sull’esigenza di aumentare l’impegno nell’attività di ricerca, sia pubblica, sia privata: “Dobbiamo lavorare su nuove varietà di canapa maggiormente rispondenti alle nuove esigenze industriali e di mercato e, in funzione delle nuove varietà, devono essere anche valutate le tecniche agronomiche più adatte ed affinate le macchine per la raccolta in relazione ai diversi impieghi. Per uno sviluppo equilibrato e dalle basi solide occorre, inoltre, integrare i diversi segmenti produttivi in distretti di bioeconomia agricola attraverso l’aggregazione degli agricoltori, dei fornitori di servizi, dell’agroalimentare e dell’agroindustria.”

Tra i temi dibattuti durante il convegno anche quello dei prodotti medicinali, la cui disciplina è stata ampiamente dibattuta in Parlamento nella passata legislatura nell’ambito del DDL “Disposizioni concernenti la coltivazione e la somministrazione della cannabis a uso medico. “È importante – sostiene Confagricoltura – che il dibattito sui prodotti medicali a base di cannabis venga ripreso dal nuovo Parlamento. Il ministero della Salute ha comunicato in data 19 luglio di aver deciso di incrementare l’import dall’Olanda di 250 kg del prodotto, in aggiunta ai 450 kg già concordati sia per il 2018 che per il 2019. Oltre il 50% in più. Un’altra parte è poi importata dalla Germania. In tale contesto la filiera agricola nazionale potrebbe fare la differenza, dal momento che la produzione italiana attuale effettuata per l’Istituto Chimico Farmaceutico militare di Firenze è marginale rispetto alla domanda da parte dei pazienti”.

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Le imprese agricole iblee in crisi non sono sole: produttivo il convegno sul sovraindebitamento promosso da Confagricoltura Ragusa

Un momento di confronto vero in cui si è condivisa la consapevolezza che tanto si può fare per aiutare le imprese agricole nella gestione della crisi”: questo il commento del presidente Antonino Pirrè sul partecipato convegno “Strumenti della risoluzione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola” che si è tenuto venerdì 18 maggio a Ragusa, organizzato da Confagricoltura, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e con l’Ordine degli Avvocati.

I vari interventi, tutti di altissimo profilo, hanno prodotto un dibattito serrato con un attento ed eterogeneo pubblico composto da avvocati, commercialisti, studenti universitari, giornalisti, imprenditori agricoli.

Un convegno che ha prodotto sinergie interprofessionali vere che produrranno un lavoro di squadra, grazie a una consapevolezza maggiore sugli aspetti normativi legati alla gestione della crisi”, ha aggiunto Pirrè.

Abbiamo manifestato la disponibilità, come Confagricoltura, a mettere a disposizione delle imprese, dei tecnici e dei professionisti il nostro supporto, a tutti i livelli”, dichiara l’avv. Maria Cristina D’Arienzo, Area Legale e Reti di Impresa Confagricoltura.

Durante i lavori è stato presentato uno strumento nuovo ed altamente innovativo, presto operativo anche in provincia di Ragusa: Agricheck, software di analisi dei conti aziendali per agevolare l’accesso ai finanziamenti creditizi, agli interventi dei confidi e di altri intermediari finanziari, oltre a fornire un’attività di consulenza nei rapporti con le banche.

Ancora una volta – aggiunge Pirrè – Confagricoltura Ragusa protagonista di momenti formativi e di condivisione di know how tra professionisti diversi che operano nel mondo agricolo. Non intendiamo fermarci, continueremo ad organizzare momenti come questo. C’è bisogno di fare rete e riempire vuoti per fare sistema e rafforzare la nostra economia locale”.

Convegno sovraindebitamento 18 maggio - Confagricoltura Ragusa2

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“Strumenti della risoluzione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola”: convegno venerdì 18 maggio a Ragusa

Ad organizzare l’importante convegno dall’alto valore scientifico, Confagricoltura Ragusa, l’Ordine degli Avvocati e l’ Ordine dei Commercialisti di Ragusa

Il tema della crisi delle aziende agricole scuote giornalmente il tessuto economico e sociale di tutta la fascia trasformata, imponendo l’attivazione di tutti gli strumenti risolutivi possibili da parte delle organizzazioni di categoria, degli ordini professionali e di tutti quei soggetti che hanno una responsabilità istituzionale.

Per discutere della questione, Confagricoltura e gli Ordini degli Avvocati e dei Commercialisti hanno organizzato il convegno “Strumenti della risoluzione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola” che si terrà venerdì 18 maggio a Ragusa, in via Nino Martoglio 5, dalle 14:30 alle 18:30.

La partecipazione al convegno prevede il riconoscimento di crediti formativi per i due ordini professionali coinvolti e il rilascio di un attestato.

Dopo i saluti del presidente del Tribunale di Ragusa, dott. Biagio Insacco, del presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Ragusa, dott. Maurizio Attinelli, del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ragusa, avv. Giorgio Assenza e del presidente di Confagricoltura, dott. Antonino Pirrè, si entrerà nel vivo di un dibattito dall’alto profilo tecnico e scientifico, moderato dall’avv. Agatino Di Stallo.

Segue l’elenco degli interventi in programma:

  • avv. Maria Cristina D’Arienzo (Area Legale e Reti di Impresa Confagricoltura)

La crisi dell’impresa agricola: disciplina e prospettive

 

  • dott.ssa Francesca Mazzola (Commercialista in Ragusa)

Le finalità della Legge n. 3/2012 e delle sue modifiche.

La funzione degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento

 

  • avv. Marina De Cesare (Avvocato del Foro di Milano)

I presupposti per l’accesso alla composizione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola. Le difficoltà pratiche

 

  • dott.ssa Rosa Anna Paolino (Commercialista in Ragusa)

La relazione del gestore/professionista

 

  • dott.ssa Marisa Acagnino (Presidente di Sezione Tribunale Civile di Catania)

Contenuto del piano e confronto tra le procedure di negoziazione della crisi delle imprese agricole. Ruolo del giudice

 

  • avv. Agatino Di Stallo (Avvocato del Foro di Ragusa)

Obiettivi. L’impresa agricola e il sovraindebitamento: prosecuzione dell’attività di impresa, ristrutturazione del debito e ricambio generazionale

 

  • dott. Antonino Pirrè (Presidente Confagricoltura Ragusa)

Esigenza di corretta informazione alle aziende agricole e avvio sportello di consulenza e progetto Agricheck

A seguire, conclusioni e chiusura lavori.

Un altro momento di confronto importante, con interlocutori di alto livello, frutto di un lavoro sinergico tra tecnici, professionisti e la nostra organizzazione di categoria”, dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. “Sarà l’occasione – aggiunge il presidente Pirrè – per presentare il nostro nuovo sportello a sostegno delle aziende agricole in crisi e Agricheck, (software di analisi dei conti aziendali per agevolare l’accesso ai finanziamenti creditizi, agli interventi dei confidi e di altri intermediari finanziari, oltre a fornire un’attività di mediazione creditizia in convenzione con le banche), oltre che per rilanciare il protocollo d’intesa, già attivo, tra la nostra organizzazione e l’Ordine dei Commercialisti nell’organizzazione dell’organismo di gestione della crisi delle aziende agricole”.

Locandina convegno Confagricoltura e Ordini Commercialisti e Avvocati - 18 marzo ragusa-1

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Stato del PSR Sicilia in provincia di Ragusa: convegno a Vittoria il 16 febbraio con l’assessore Bandiera

“Stato del PSR Sicilia 2014/2020 in provincia di Ragusa: criticità emerse nelle misure già in itinere”: questo il titolo dell’importante convegno che si terrà a Vittoria venerdì 16 febbraio presso la Sala Congressi della Fiera Emaia. L’evento è promosso dall’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Ragusa e da Confagricoltura Ragusa con il patrocinio di Pmi Sicilia, della Città di Vittoria e della Regione Siciliana. Sarà presente ai lavori l’assessore regionale all’Agricoltura, dott. Edy Bandiera.

La prima parte sarà dedicata ai saluti istituzionali: il sindaco della città, avv. Giovanni Moscato, il presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi di Ragusa, dott. Francesco Celestre, il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè, il presidente di Pmi Sicilia, dott. Roberto Biscotto.

Subito dopo i saluti, si entrerà nel vivo del dibattito con gli interventi del dott. Giorgio Carpenzano, capo dell’Ispettorato dell’Agricoltura di Ragusa – Servizio 12, che parlerà dello stato del PSR nell’area iblea. Subito dopo sarà il turno del presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi, dott. Francesco Celestre, che relazionerà sulle criticità emerse nei bandi in itinere e sulle possibili soluzioni. A chiudere i lavori l’assessore regionale Edy Bandiera. Sono stati invitati tutti i deputati regionali e i sindaci dei comuni iblei. Il convegno prevede il riconoscimenti di crediti formativi per gli iscritti all’Ordine degli Agronomi.

Un importante momento di confronto nato su impulso del presidente dei dottori Agronomi di Ragusa, dott. Celestre, che abbiamo condiviso sin da subito come organizzazione. La realizzazione concreta è stata resa possibile anche grazie alla disponibilità dell’assessore Bandiera che ha accolto, sin da subito, il nostro invito”, dichiara il dott. Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Pirrè.

L’assessore– aggiunge – in un incontro istituzionale riservato, ha manifestato la propria precisa volontà di intervenire fattivamente per risolvere le criticità attualmente in atto”. “Il convegno sarà l’occasione – conclude Pirrè – per parlarne pubblicamente con esperti ed assumere impegni concreti a sostegno di tutto il comparto ortofrutticolo ibleo”.

Segue locandina dell’evento

psr locandina

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