In arrivo la Fanta prodotta con Arancia Rossa di Sicilia Igp

Arriva una nuova variante di Fanta: è Fanta Aranciata Rossa Zero Zuccheri Aggiunti con “Succo di Arancia Rossa di Sicilia IGP”, un’aranciata con succo di arance rosse 100%, controllate dal Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP.

La bevanda della famiglia Fanta è stata presentata ieri in occasione di Tuttofood, la fiera internazionale dedicata al food & beverage in corso a Milano.

Coca-Cola, che produce in Italia dal 1927, con Fanta Aranciata Rossa riconferma lo speciale legame che la unisce al nostro Paese, celebrando una delle eccellenze italiane: l’arancia rossa di Sicilia IGP.

“Dedichiamo grande attenzione al territorio italiano, dove produciamo da oltre 90 anni, e proprio per questo vogliamo il più possibile valorizzare le materie prime del nostro Paese” ha dichiarato Cristina Broch, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Coca-Cola Italia.

“Fanta Aranciata Rossa è il nostro omaggio alle origini italiane di Fanta, una delle nostre bevande iconiche a livello globale, nata a Napoli nel 1955 e che, ancora oggi, è preparata con il succo di arance 100% italiane.
“Siamo molto orgogliosi che le Arance Rosse del nostro splendido territorio siano protagoniste di questo lancio”, ha aggiunto Giovanni Selvaggi, Presidente Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP.

“È la prima volta che il prodotto di una grande multinazionale riporta in etichetta il marchio di origine IGP (Indicazione Geografica Protetta) che la nostra Arancia Rossa di Sicilia merita davvero. Si tratta di un’opportunità importante di cui ringraziamo Coca Cola Italia. La commercializzazione di Fanta Arancia Rossa IGP aiuterà sicuramente i nostri produttori ad aumentare la quota di arance destinate alla trasformazione e premetterà di far conoscere ancor di più le nostre arance anche nei periodi in cui non è possibile consumarle fresche o spremute. Una bevanda, senza zucchero e con il 20% di prodotto fresco è un ottimo modo di avvicinare ancor di più consumatori ad un frutto dalle riconosciute qualità organolettiche e salutistiche. Compito del consorzio sarà vigilare a che tutte le percentuali di prodotto presenti nella Fanta Aranciata Rossa Zero siano rispettato e che le arance utilizzate per produrla siano solo ed esclusivamente arance rosse di Sicilia”.

“La realizzazione di una bibita con il succo delle arance IGP siciliane – ha detto Federica Argentati, Presidente del Distretto Agrumi di Sicilia intervenendo alla presentazione di Fanta Arancia Rossa di Sicilia Igp – è un traguardo raggiunto partendo da lontano, da quando nel 2014 abbiamo avviato una intensa collaborazione con Coca-Cola su diversi progetti per la crescita della filiera agrumicola siciliana. Già all’inizio di questo rapporto il Distretto propose l’idea di valorizzare i marchi di qualità degli agrumi siciliani (Igp e Dop). In questi anni di collaborazione abbiamo fatto conoscere a Coca-Cola più da vicino la realtà della nostra filiera, le realtà dei consorzi di tutela e oggi con orgoglio possiamo dire di essere stati parte del processo che ha reso possibile l’arrivo di questa Fanta che rende omaggio a un’eccellenza siciliana. Ci auguriamo che questa scelta possa servire da esempio e dare ulteriore visibilità alla qualità delle nostre produzioni che, oltre alle Igp annoverano anche una Dop”.

L’Arancia Rossa di Sicilia IGP è coltivata nella parte orientale dell’Isola, tra le province di Catania, Enna e Siracusa, nei territori intorno al vulcano Etna. La natura dei terreni, il clima, le forti escursioni termiche ed il sole fanno di questo prodotto un esempio unico di elevata qualità e tipicità.

L’attenzione particolare che Coca-Cola riserva agli agrumi nazionali si riflette nella scelta del succo di arance 100% italiane, con l’acquisto annuale di oltre un terzo della produzione di arance siciliane destinate alla trasformazione. Il concentrato di succo di arancia è acquistato esclusivamente da cinque fornitori siciliani che collaborano con Coca-Cola da decenni.

DIANA (CONFAGRICOLTURA) “BENE COLLABORAZIONE TRA COCA COLA ITALIA E CONSORZIO ARANCIA ROSSA DI SICILIA PER LANCIO FANTA ZERO ARANCIA ROSSA IGP

“La collaborazione tra il Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP e Coca Cola Italia che ha portato al lancio sul mercato italiano della nuova bibita Fanta Zero Arancia Rossa IGP, è un’ottima notizia per il comparto agrumicolo nazionale e siciliano in particolare”. Lo afferma il presidente della federazione nazionale di Prodotto agrumicola di Confagricoltura Gerardo Diana, commentando l’arrivo sugli scaffali dei supermercati della nuova bevanda con succo d’arancia rossa di Sicilia 100%.

“Si tratta di un grande risultato ottenuto grazie all’impegno del Consorzio presieduto dal nostro Giovanni Selvaggi, presidente di Confagricoltura Catania, che potrà aiutare i produttori siciliani ricadenti nell’areale dell’IGP ad avere i riconoscimenti che meritano, sia a livello economico sia a livello di notorietà del marchio, che rappresenta una delle eccellenze agroalimentari del nostro Paese” – aggiunge Diana.

“La strada aperta con caparbietà e spirito imprenditoriale innovativo dal Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP e dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, presieduto da Federica Argentati, che collabora già da tempo con Coca Cola Italia, non potrà che giovare a nuove iniziative di questo genere che possono rappresentare una vera svolta per l’impiego nel settore della trasformazione in succhi e bevande di agrumi italiani di qualità controllati, certificati e di indubbie qualità salutistiche ed organolettiche”, conclude il presidente nazionale della sezione agrumicola di Confagricoltura.

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“L’Arancia Rossa di Sicilia Igp conquista i mercati europei. Occorre però un piano agrumicolo nazionale”

Intervista al dott. Giovanni Selvaggi, Presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp

Riportiamo di seguito il testo dell’intervista rilasciata dal dott. Selvaggi a agricultura.it

Un’Arancia Rossa di Sicilia Igp da record quella che ha chiuso il 2018, dove si sono raggiunte le 18 mila tonnellate di prodotto commercializzato. Un traguardo mai tagliato prima che rappresenta però solo una tappa, seppur importante, nel percorso di crescita che sta facendo il Consorzio dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp. Consorzio impegnato sia nella crescita quantitativa del prodotto, sia nella tutela e per la competitività sui mercati dell’arancia rossa, partendo da regole internazionali uguali per tutti i paesi competitor. Consorzio che sarà presente a Siena il 5 febbraio per il Kickoff di Qualivita in cui si farà il punto sulle indicazioni geografiche e sulle opportunità di crescita del sistema delle denominazioni.

 

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Presidente Selvaggi, come si presenta l’Arancia Rossa Igp nel nuovo anno, 2019? «Abbiamo chiuso la campagna 2018 con un risultato mai raggiunto in passato (18mila tonn) ed auspichiamo per la campagna che si è appena aperta (il 7 gennaio – leggi quali solo le tre varietà di arance) di superare il dato di arance commercializzate lo scorso anno. Stiamo lavorando per proseguire il lavoro nella promozione, tutela e vigilanza. Un aspetto, quest’ultimo, dove grazie anche ad un’attenta opera di vigilanza degli addetti del Consorzio (e con l’Icqrf), sono state sventate molte truffe a danno dei consumatori e dei produttori. E’ necessario non abbassare la guardia su questo aspetto, tutelare il bollino dell’Igp sulle arance che significa qualità e attenzione in ogni parte della filiera. Per quanto riguarda la promozione stiamo lavorando ad un piano promozionale con la Regione Sicilia, con l’auspicio di trovare risorse per fare spot e promozione sui media nazionali».

Mercato, dove vanno a finire le arance? «La Gdo la fa da padrona, con circa l’85 per cento del prodotto commercializzato, lavoriamo con le più grosse catene agroalimentari con cui facciamo anche co-branding. Siamo presenti in Europa, sempre più forti in Germania e nei paesi del Nord Europa. Oggi possiamo ‘rischiare’ di bere una spremuta di arancia rossa a Berlino e di non trovarla a Catania. Anche su questo aspetto stiamo lavorando. Altra tipologia di mercato sui cui le aziende, specialmente medio-piccole, l’online. Un segmento di mercato che permette di abbattere gran parte dei costi logistici per le aziende».

Secondo i dati disponibili, i margini di crescita per il prodotto certificato sono davvero ampi. Cosa occorre fare? «Il Consorzio conta oggi oltre 600 soci fra produttori e confezionatori, per 6500 ettari di coltivazione certificata (circa l’8-10 per cento degli ettari ad arancia rossa). Le 17-18mila tonnellate prodotte a marchio Igp rappresentano meno del 10% dell’intera produzione di arancia rossa siciliana. Il margine di crescita per il Consorzio e per il marchio Igp è quindi molto ampio, ma per crescere è necessario che noi produttori abbiamo un valore aggiunto economico dall’Igp. Per questo il lavoro da fare è enorme. Ma ovviamente non dipende solo da noi».

Quali sono i problemi principali che dovete affrontare? «Su tutti, la mancanza di un piano agrumicolo nazionale, oltre che regionale. Sembra paradossale, ma quello che ci manca non sono i canali di vendita, ma le arance. Ma senza un piano agrumicolo è impossibile prevedere nuovi impianti e programmare un aumento consistente della produzione. E poi non ci sono norme chiare sull’intera filiera e mancanza di tracciabilità ad esempio nei prodotti trasformati, come i succhi di arancia, che potrebbero rappresentare nuove importanti opportunità di mercato, basti pensare ai succhi nelle scuole o mense degli ospedali».

Quali sono i principali concorrenti? «La concorrenza più alta arriva dalla Spagna, che dobbiamo guardare comunque con grande ammirazione. Rappresenta il faro a cui fare riferimento. C’è tanto da lavorare in innovazione e tecnologia, siamo davvero indietro. E poi subiamo la concorrenza dei paesi nordafricani (Tunisia, Marocco ed Egitto) che hanno regole differenti ed un mercato del lavoro diverso, basti pensare che il costo di un dipendente in Sicilia è circa 10-15 volte superiore ad uno in Egitto. E poi il costo dell’energia, ad esempio. Siamo indietro in termini di concorrenza con questi paesi, non ci confrontiamo ad armi pari: per questo è necessario continuare a lavorare sulla massima qualità del prodotto e far comprendere il valore di questa qualità, il valore dell’indicazione geografica, in primis verso il consumatore.

L’Europa cosa può fare? «Ci vogliono intanto leggi e regole uguali per tutti, altrimenti è una gara falsata. Intanto sulle barriere fitosanitarie; l’armonizzazione delle molecole, dove siamo costretti ad utilizzare prodotti molto costosi rispetto ai paesi concorrenti, che però importano quel prodotto in Italia. Sono anni che chiediamo più chiarezza nelle regole».

Selvaggi, per concludere, ricordiamo l’evento del prossimo 5 febbraio a Siena, il Kickoff organizzato da Qualivita: un appuntamento che metterà insieme il sistema delle Indicazioni Geografiche per renderlo ancora più forte. «Il Consorzio Arancia Rossa parteciperà, Qualivita rappresenta un ottimo strumento per la promozione al grande pubblico delle denominazioni. Saremo presenti».

 

Fonte: agricultura.it

Intervista a cura di: Lorenzo Benocci

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