Consorzi di Bonifica, depositato all’Ars ddl che prevede il ritorno a 6 organismi

Pirrè (Confagricoltura Ragusa): “Il comparto ha bisogno di consorzi efficienti e funzionali. La priorità è superare la situazione attuale: costi spropositati per le aziende per servizi pressoché inesistenti”

Dibattito aperto sull’ennesima riforma dei Consorzi di Bonifica in Sicilia. Negli scorsi giorni è stata depositato all’Ars un ddl da parte dell’on. Antonio Catalfamo (Fratelli d’Italia) che prevede il superamento dell’attuale riforma a due consorzi e si propone la costituzione di sei organismi. Previsto anche un fondo per rendere i consorzi operativi e più funzionali.

“Il progetto di legge – spiega l’on. Catalfamo – prevede anche un fondo per rendere i consorzi operativi e funzionali che, lavorando per zone omogenee, potranno attivarsi in attività più funzionali ed efficaci nell’immediato”.

“Con questa legge puntiamo a ridare dignità al comparto agricolo dando dei riferimenti sicuri e risposte certe a chi fino a oggi non ne ha avuto auspicando un iter veloce per il suo progetto di legge”.

“Il presente ddl ha il coraggio di affrontare le vere problematiche degli attuali consorzi – ha dichiarato il deputato – tra cui la gestione commissariale che ha provocato l’allontanamento degli agricoltori dalla vita e dalle scelte amministrative, il periodo di transizione, che dura da oltre 4 anni e che non ha dimostrato funzionalità nel sistema”.

Interviene sulla questione anche il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè, che dichiara: “Il comparto ha bisogno di consorzi efficienti e funzionali. La priorità assoluta è superare la situazione attuale: costi spropositati per le aziende per servizi quasi del tutto inesistenti. Snellire e rendere funzionale alle esigenze degli agricoltori quello che, se non riformato radicalmente, rischia di rimanere un carrozzone mal gestito e poco efficiente“.

Siamo fiduciosi nell’operato dell’assessore Bandiera – aggiunge Pirrè – certi che renderà operativi i suoi intenti di riforma organica dei Consorzi di Bonifica, condivisi in più occasioni con la nostra Organizzazione“.

Intanto l’assessore Bandiera fa sapere di star lavorando ad una riforma organica. “Sistemi così inefficienti e indebitati – spiega – non possono avere interventi marginali ma strutturali. Soprattutto pensiamo a dare in mano la gestione diretta agli agricoltori, in maniera tale che loro stessi potranno essere protagonisti delle scelte”.

 

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PMI DAY 2018: il 16 novembre oltre 42 mila giovani alla scoperta delle aziende in Italia e all’estero

Tutto pronto per la Giornata Nazionale delle Pmi, organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le Associazioni del sistema.  Focus su lotta alla contraffazione, cultura della prevenzione e resilienza

L’appuntamento con la nona edizione della Giornata Nazionale delle Pmi, organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le Associazioni del sistema, è fissato per il 16 novembre. Anche quest’anno saranno 1.100 leaziende coinvolte e oltre 42mila i protagonisti delle visite e degli incontri dedicati a studenti e insegnanti delle scuole medie e superiori, ma aperti anche ad amministratori locali e giornalisti. L’obiettivo è quello di raccontare le imprese, il loro ruolo produttivo e sociale, mostrare come nasce un prodotto o un servizio, come un’idea si trasforma in progetto e la passione in risultato.

Il PMI DAY vedrà in campo circa il 90% delle Associazioni di sistema per una serie di iniziative che si terranno, anche in date diverse, in tutta Italia e all’estero. Oltre ai Balcani – dove si conferma la partecipazione di Confindustria Albania, Confindustria Bulgaria, Confindustria Romania e Confindustria Serbia – la manifestazione si svolgerà per il secondo anno consecutivo anche in Belgio, in collaborazione con la Delegazione di Confindustria a Bruxelles, e negli Stati Uniti, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington, Miami Scientific Italian Community (MSIC), ISSNAF, Baia, Mayac, AbroadTo the Community of Italian Companies e Orgoglio Brescia. Grazie a questo network oltre 50 aziende italiane che operano negli Usa incontreranno più di 1200 studenti americani per raccontare loro l’eccellenza del made in Italy e i valori che rendono grandi le nostre imprese nel mondo. Si rafforza sempre più la vocazione internazionale di questa giornata confermata anche dal Patrocinio che il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale ha voluto concedere all’evento.

Grazie alla continua collaborazione con il Gruppo Tecnico Made-In di Confindustria, presieduto da Paolo Bastianello, anche questa edizione avrà come focus principale la lotta alla contraffazione, allargata al tema dell’italian sounding e della proprietà intellettuale. Si parlerà, inoltre, di cultura della prevenzione e di resilienza attraverso il Programma Gestione Emergenze (PGE). Questo progetto – nato dall’esperienza di Confindustria Fermo in occasione del terremoto in Emilia nel 2012 – su iniziativa di Piccola Industria, all’indomani del sisma che ha colpito nel 2016 il Centro Italia, è diventato un vero e proprio progetto nazionale consolidato dalla sinergia con la Protezione Civile. Il suo scopo principale è la pianificazione, il coordinamento e il controllo delle attività di sostegno a favore di imprese e popolazione, in caso di emergenza, ma anche la realizzazione di iniziative per la diffusione della cultura della prevenzione nelle aziende e nei territori in un costruttivo rapporto di collaborazione pubblico-privato.

Continua la partnership con Confagricoltura: nei territori di Alessandria, Bergamo, Brescia, Gorizia, Lecce, Novara, Nuoro, Siracusa, Torino e Vercelli le visite si svolgeranno anche in alcune aziende agricole dando l’opportunità ai giovani di conoscere il valore della filiera produttiva. La manifestazione, inoltre, ha ricevuto il supporto di 4.Manager, presieduta da Stefano Cuzzilla, che ha voluto realizzare per ogni azienda partecipante una bandiera con i loghi dell’evento, riconosciuto come importante occasione per favorire la diffusione della cultura d’impresa e promuovere lo sviluppo della managerialità nelle pmi.

Fare impresa richiede passione, impegno, dedizione, responsabilità e competenze – spiega Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria di Confindustria. “Da 9 anni in occasione del PMI DAY apriamo le porte delle aziende agli studenti, agli insegnanti e alle comunità locali per raccontare la storia delle nostre imprese, la loro identità e come stanno cambiando. In ogni parte del mondo, leaziende sono il cuore pulsante dei territori, e il PMI DAY nasce proprio per trasmettere questa passione ai giovani, i veri protagonisti delle imprese del futuro. Grazie a questa manifestazione trasmettiamo loro la nostra eredità: valori, idee, determinazione, sacrificio ma soprattutto cultura d’impresa. La persone e la formazione devono rimanere al centro dell’agenda politica e sociale altrimenti saremo destinati a perdere definitivamente la partita della competitività e della crescita”.

L’iniziativa, curata da Stefano Zapponini, coordinatore nazionale PMI DAY Piccola Industria, è inserita nella XVII Settimana della Cultura d’Impresa organizzata da Confindustria e nella Settimana Europea delle PMI promossa dalla Commissione UE.

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Buone notizie per gli agricoltori sul fronte dei pagamenti degli aiuti Pac

Confagricoltura prende atto delle dichiarazioni del ministro per le politiche agricole Centinaio sull’avvio da parte dell’organismo pagatore Agea dell’erogazione dell’anticipo degli aiuti Pac 2018, nonché degli ulteriori pagamenti a vario titolo effettuati nell’ultimo trimestre.

Attraverso il primo decreto – informa Confagricoltura – si è provveduto all’erogazione di 62 milioni di euro per le aziende delle regioni colpite dal terremoto e entro la prima metà di novembre si completeranno i pagamenti delle residue domande Pac, che proseguiranno poi nella seconda metà del mese per imprese per le quali saranno necessari approfondimenti istruttori.

Le aziende agricole – sottolinea Confagricoltura – debbono poter contare sulla tempestiva erogazione degli aiuti, ancor più in momenti di difficoltà economica. In questi giorni, in cui si contano i danni provocati dal maltempo che ha devastato coltivazioni, strutture ed infrastrutture, assume particolare rilievo l’impegno dell’Amministrazione nel recuperare i ritardi maturati nella erogazione degli aiuti per l’assicurazione delle colture previste dal programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN).

Confagricoltura confida che si completi il più velocemente possibile il piano dei pagamenti avviato e si recuperi una capacità di spesa capace di mettere il nostro Paese al totale riparo dal rischio di disimpegno delle risorse comunitarie.

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Mattarella consegna l’onorificenza di cavaliere del lavoro al ragusano Giovanni Licitra

ll Presidente della Repubblica Mattarella consegna l’onorificenza di cavaliere del lavoro all’imprenditore ragusano Giovanni Licitra, la cui candidatura è stata fortemente supportata da Confagricoltura

Si è svolta questa mattina, al Palazzo del Quirinale, la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri nominati il 2 giugno scorso. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo avere consegnato le insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro e gli attestati ai nuovi Alfieri del Lavoro, ha pronunciato un discorso.

Tra i Cavalieri del Lavoro anche due siciliani: Barbara Cittadini e Giovanni Licitra.
Giovanni Licitra ha fondato nella zona industriale di Ragusa la sua azienda, la Lbg Sicilia Ingredients. L’imprenditore è secondo produttore mondiale di farina di carrube, che oggi viene usata come stabilizzante e si trova in quasi tutti i prodotti alimentari: dalle salse ai condimenti, ai gelati.

Giovanni Licitra – spiega in una nota la Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro – è amministratore unico della LBG Sicilia Srl, azienda che fonda nel 1996 per la commercializzazione di farina di carrube. All’inizio del 2000 intuisce le potenzialità della farina di carrube come stabilizzante per l’industria alimentare e realizza uno stabilimento completamente automatizzato la cui produzione si concentra per il 90% nelle province di Ragusa e Siracusa. Nell’arco di pochi anni d’attività la LBG Sicilia Srl diventa fornitore di tutte le più grandi multinazionali alimentari e secondo produttore al mondo di farina di carrube che viene commercializzata in sessanta paesi tra i quali gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone. Esporta il 95% del fatturato, occupa 31 dipendenti, ha una capacità produttiva annua di 3 mila tonnellate e un’area ricerca e sviluppo di oltre 1.000 metri quadrati“.

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Oms, Giansanti: “Basta semafori nel food”. Centinaio: “Giù le mani dal Made in Italy”

Riaprire la discussione sull’introduzione di tasse e avvisi di pericolo sui prodotti alimentari in base agli ingredienti, rischia di nuocere alla credibilità delle organizzazioni internazionali. L’eccellenza e la salubrità del “Made in Italy” agro-alimentare è fuori discussione”. Lo ha dichiarato il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, con riferimento all’iniziativa avviata da alcuni Paesi in seno all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), al fine di introdurre indicatori di nocività sui prodotti destinati all’alimentazione sulla base del contenuto di grassi, zuccheri e sale

“Ringraziamo la nostra Rappresentanza diplomatica per l’attività già svolta per fermare un’iniziativa infondata sotto il profilo scientifico e inopportuna sul piano del metodo”, ha proseguito Giansanti.

“A questo punto, visto che sono state proposte anche restrizioni alla pubblicità e alla commercializzazione di cibi ritenuti insalubri, non possiamo escludere che le sedi multilaterali dove si discute di sicurezza alimentare e salute vengano utilizzate per perseguire interessi nazionali”.

“Alla fine di settembre – ha poi ricordato il presidente della Confagricoltura – è stata adottata una risoluzione sulle malattie non trasmissibili all’Assemblea generale dell’ONU con la quale è stato, in pratica, riconosciuto che sono i regimi alimentari ad essere sani o insalubri. Non i singoli prodotti”.

“La dieta mediterranea – conclude Giansanti – è tra le più salubri. Non è perciò un caso, come ha ricordato di recente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel nostro Paese la longevità media sia al secondo posto al mondo”.

Dello stesso avviso di Giansanti il Ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio, che dichiara: ”Non si tocchino i prodotti Made in Italy. Continuare a discutere sulla reintroduzione di indicatori di nocività sugli alimentari (le cosiddette “etichette a semaforo”), è veramente pretestuoso. Se alcuni Paesi presso l’OMS non vogliono ancora ragionare, dopo che a settembre è stata adottata una risoluzione che sottolinea invece che non esistono cibi “sani o insalubri”, ma solo “diete sane o insalubri“, allora daremo battaglia. È inaccettabile. Se anche l’Unesco ha dichiarato la Dieta Mediterranea Patrimonio immateriale dell’Umanità, come possiamo pensare che possa far male?”.

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Confagricoltura lancia l’app ufficiale per rimanere connessi con le principali novità

Nasce “Confagricoltura App”, dedicata all’informazione sulle iniziative e attività sindacali. L’app, già disponibile su apple store  e su google play store , consente di essere avvisati in tempo reale su tutte le iniziative di Confagricoltura e sulle principali novità del settore agroalimentare. Ogni nuovo comunicato stampa diramato da Confagricoltura e ogni nuova notizia viene infatti segnalata da una notifica sul proprio smartphone o device.

Inoltre l’app permette di consultare tutte le news e i comunicati stampa in mobilità, in qualsiasi momento.

Obiettivo principale è consentire agli associati, all’intero sistema confederale, ai principali stakholder, ma anche al pubblico più ampio di cittadini comuni, di essere raggiunti in real time da un’informazione precisa, puntuale, qual è quella che caratterizza la comunicazione di Confagricoltura.

Perché nello scenario attuale essere raggiunti da un’informazione di settore che sia di qualità, autorevole e precisa, è un valore aggiunto. E tutto questo oggi è ancora più facile grazie a Confagricoltura app.

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Canapa, Confagricoltura: “Coltivazione dalle grandi potenzialità. Occorrono filiere integrate e marchio di qualità

«La canapa è una coltura che si coniuga pienamente con i nuovi concetti di bioeconomia circolare e alto valore ambientale; è funzionale alla lotta al consumo di suolo ed alla perdita di biodiversità e offre all’agricoltore una valida alternativa produttiva, soprattutto in alcuni territori del nostro Paese, a partire dalle aree del Centro-Sud Italia. Dagli alimenti ai cosmetici fino al florovivaismo, dai semilavorati per le industrie e le attività artigianali alle fibre naturali destinate alla bioingegneria e alla bioedilizia, dal materiale per la fitodepurazione alla bonifica di siti inquinati». Lo ha detto Diana Theodoli Pallini, componente della giunta di Confagricoltura, intervenendo al Canapa Forum 2018 di Milano, organizzato da Federcanapa.

«Il nuovo e crescente interesse per questa coltura – ha sottolineato la dirigente di Confagricoltura – è dovuto fondamentalmente all’aumento della richiesta di alimenti caratterizzati da proprietà salutistiche, che possano fornire sostanze nutritive. La canapa risponde pienamente alle nuove esigenze dei consumatori in tema di salute e benessere, con il suo alto valore nutraceutico con riferimento ai semi (oli, farine e trasformati) e ai fiori.

«Crediamo che nei semi e nei fiori di canapa ci sia un capitale ancora tutto da valorizzare. Per questo – ha proseguito la dirigente di Confagricoltura – abbiamo lavorato in questi mesi per mettere a disposizione delle imprese “Il disciplinare di produzione delle infiorescenze di canapa” di cui oggi, con soddisfazione, presentiamo il marchio “Fiore di canapa italiano” che identificherà la produzione italiana; un marchio che mette al centro la qualità e la tracciabilità del prodotto nell’interesse del consumatore e della filiera di produzione e trasformazione».

«Riteniamo che questi risultati importanti siano stati possibili – ha continuato Theodoli Pallini – grazie alla L. 242 del dicembre 2016, che seppur con alcuni limiti,  ha saputo dare nuovo impulso alla canapa. C’è sicuramente ancora molto da fare per arrivare ad uno sviluppo equilibrato e dalle basi solide della coltura. Riteniamo fondamentale lavorare su tre aspetti: organizzare ed aggregare la filiera attraverso la riattivazione del tavolo di filiera della canapa istituito dal Mipaaft, definire un piano di settore; nonché inserire la cannabis sativa L. nell’elenco delle piante officinali che dovrà essere definito a breve in attuazione del D.LGS. 75/2018. Il nostro obiettivo rimane quello di dare certezza alle aziende agricole che hanno intrapreso la coltivazione di canapa su tutte le nuove filiere che si stanno sviluppando».

«E su quest’ultimo aspetto – ha concluso la componente della giunta di Confagricoltura – è sempre più urgente un intervento coordinato tra le varie amministrazioni interessate alla materia, al fine di fornire indicazioni omogenee e rispondenti il più possibile agli obiettivi della legge, che siano in grado da una parte di regolamentare il mercato delle infiorescenze di canapa, inquadrandole in una cornice giuridica definita e rispettosa delle esigenze di tutela dell’ordine pubblico e della salute del consumatore, e dall’altra di non creare inutili ostacoli ad un settore che ha forti potenzialità».

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Think Roma IBM, Gambuzza (Confagricoltura): “Occorre investire su ricerca e digitalizzazione in agricoltura”

Bisogna favorire gli investimenti su innovazione, ricerca e digitalizzazione in agricoltura. Sono le condizioni necessarie per scalare nuove posizioni nella grande sfida dei mercati internazionali. La parola chiave è la competitività del sistema agricolo ed agroalimentare”. Lo ha detto il componente della giunta di Confagricoltura Sandro Gambuzza intervenendo a “Think Roma”, l’evento IBM dedicato all’innovazione.

L’agricoltura 4.0, che oggi in Italia è una realtà – ha ricordato il rappresentante di Confagricoltura – ha un mercato di 100 milioni di euro, il 2,5% di quello globale che vale 3,5 miliardi di euro; si avvale di 300 nuove soluzioni tecnologiche, dai sensori ai droni in campo, al packaging intelligente o attivo, utilizzate lungo tutta la filiera (produzione, trasformazione, distribuzione e consumo)”.

Rappresenta – ha proseguito Gambuzza – uno strumento strategico per il futuro dell’impresa agricola permettendo il miglioramento delle prestazioni ambientali, con la riduzione dell’uso di fertilizzanti, fitofarmaci, acqua, combustibili fossili e una ottimale gestione del terreno. Peraltro la precision farming tende a ridurre anche i pericoli derivanti dal lavoro agricolo, sia in termini di sicurezza, sia di salute. Inoltre, le nuove tecnologie legate all’agricoltura di precisione contribuiscono ad aumentare l’occupazione di giovani in agricoltura, perché hanno bisogno di manodopera ‘digitalizzata’. Eppure c’è ancora molto da fare in questo campo; basti pensare che meno dell’1% della superficie coltivata è gestita con queste soluzioni”.

Il delegato di Confagricoltura ha quindi posto l’accento sul ruolo della ricerca e della sperimentazione agraria italiana che possono contare su non pochi centri di eccellenza. “Però – ha sottolineato – va coordinata di più l’attività dei diversi enti e vanno ottimizzate le relazioni tra il mondo della ricerca e il settore agricolo”.

I problemi da risolvere per avviare un nuovo corso di promozione dell’innovazione risiedono indubbiamente nell’esiguità delle risorse disponibili, ma anche e soprattutto – ha concluso il componente della giunta di Confagricoltura – nella qualità dell’organizzazione del sistema, con particolare riferimento al miglioramento strutturale e al disegno delle politiche, in una chiave di crescente orientamento alla domanda”.

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Caporalato a Vittoria, Pirrè (Confagricoltura): “Chi non rispetta le regole danneggia le aziende sane”

Dichiarazione del presidente di Confagricoltura Ragusa estratta da un articolo pubblicato nell’edizione odierna del Giornale di Sicilia

Le associazioni, le categorie produttive, i sindacati, ma anche il mondo politico, commentano l’operazione che mette il dito sulla piaga di un sistema economico e produttivo malato, che in provincia di Ragusa ha scoperchiato per l’ennesima volta una pratica ricorrente.

Chi non rispetta le regole, chi utilizza il lavoro nero, danneggia le aziende sane – commenta Pirrè di Confagricoltura, che aggiunge: “Questa legge colpisce reati gravissimi: non solo il caporale, ma anche chi sfrutta il lavoro nero. I lavoratori però chiedono paletti più certi. A volte basta violare una sola norma, scostarsi da uno solo degli indicatori previsti per incorrere nei rigori della legge. In provincia di Ragusa, però, le forze di polizia e la magistratura hanno fatto un buon lavoro”.

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Nuovo sportello di Confagricoltura Ragusa a sostegno della formazione e del lavoro in agricoltura

Protocollo d’intesa con la società milanese Yous, ente di formazione accreditato per i servizi al lavoro, al fine di offrire un ulteriore servizio a sostegno delle imprese agricole associate legato alla formazione

Continua l’impegno di Confagricoltura Ragusa, l’organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana, nell’ampliamento dei propri servizi a tutela degli imprenditori associati. Infatti è entrato nella fase operativa il protocollo d’intesa sottoscritto con la società milanese Yous, ente accreditato per i servizi al lavoro che offre servizi di orientamento per la ricerca attiva del lavoro, di accompagnamento continuo e di incontro tra domanda e offerta, nonché ente di formazione, accreditato presso fondi interprofessionali, che eroga corsi di formazione per inoccupati e disoccupati ed organizza corsi su tutto il territorio professionale.

Un percorso di collaborazione finalizzato al miglioramento dei servizi garantiti alle aziende associate a Confagricoltura Ragusa, mediante l’adozione e lo sviluppo di ogni iniziativa che promuova la divulgazione di “buone prassi”, l’informazione e la formazione di settore, la promozione turistica e culturale”, spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

Con la sottoscrizione del protocollo, infatti, sarà attivo presso gli uffici di Confagricoltura in via G. Spampinato 7 a Ragusa un nuovo sportello che si occuperà di progettare attività di analisi  presso le aziende associate, individuare le competenze professionali, le caratteristiche ed i requisiti richiesti alla figura dell’imprenditore agricolo moderno, programmare azioni mirate e interventi formativi ad hoc per la qualificazione e riqualificazione dei profili professionali richiesti dalla filiera e dal mercato di riferimento.

“Siamo molto soddisfatti di aver stretto un accordo di stretta collaborazione con Confagricoltura Ragusa – conferma l’Amministratore Unico di Yous, Giamila Buzziin quanto con questa importante partnership saremo ancora più in grado di rispettare la nostra mission: la costruzione di un percorso di formazione e avviamento al lavoro in stretta connessione con le esigenze del mercato del lavoro locale”.

Yous garantirà la realizzazione attività di informazione, di formazione professionale mediante progetti mirati destinati a inoccupati e/o disoccupati, la progettazione e la realizzazione di ulteriori corsi di formazione e di approfondimento altamente professionalizzanti estesi alla cultura enogastronomica, la promozione e la progettazione di iniziative ed eventi che siano in grado di divulgare e diffondere la cultura enogastronomica, presso i giovani e tutti coloro che con passione si approcciano al settore.

La nostra organizzazione – spiega il presidente Pirrè – sarà impegnata nel facilitare presso le imprese associate il passaggio dalla teoria alla pratica, dall’aula all’esperienza aziendale, dando opportunità di miglioramento dei servizi già esistenti, grazie all’attività, garantita da Yous, di informazione e tramite l’attività di formazione e riqualificazione di professionisti che intendono approcciarsi al settore”.

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