“I ritardi infrastrutturali pesano sulla competitività delle imprese agricole”

“L’agricoltura italiana ha bisogno di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente, che garantisca la piena mobilità di persone e merci e l’accessibilità all’Europa di tutte le aree del territorio nazionale, rendendo il Paese competitivo sui mercati internazionali.” Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo ieri a Torino alla manifestazione alle Ogr a favore della Tav.

Giansanti ha ricordato che nell’Europa a 28 l’Italia è al 21° posto per quanto riguarda le strutture portuali e aeroportuali, al 19° per quelle ferroviarie, al 18° per la rete stradale. E la copertura internet interessa solo il 77% del territorio, contro una media europea dell’82%.

“Con questi numeri – ha detto il presidente di Confagricoltura – sono evidenti le ricadute in termini di competitività sul nostro sistema agricolo ed agroalimentare.”

Negli ultimi 10 anni gli investimenti infrastrutturali in Italia siano calati in maniera costante. Nel 2007 ammontavano a 13,66 miliardi di euro, nel 2010 a 3,39 miliardi di euro, nel 2015 a 5,15 miliardi di euro; mentre la Germania, sempre nello stesso anno, era a 11,69 miliardi di euro, la Francia a 10,01 miliardi di euro e l’UK a 9,07 miliardi di euro.

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“Inoltre – ha aggiunto Giansanti – il 57,7% degli scambi internazionali dell’Italia avviene con gli altri Paesi dell’Europa. In tale contesto, la macroregione subalpina del Nord Italia e del Centro-Est della Francia è uno snodo cruciale dell’economia continentale e come tale meriterebbe, non solo un progetto di più forte e articolata cooperazione italo-francese, ma anche il completamento di tutte le opere infrastrutturali, TAV in primis, che possano rendere quest’area più moderna e competitiva. Senza contare che le quattro regioni del Nord d’Italia contribuiscono per il 62% al Prodotto interno lordo dell’agricoltura”.

“Al di là dei Si e dei No – ha concluso il presidente di Confagricoltura – noi siamo per l’Italia. Un’Italia che ha un impellente bisogno di interventi infrastrutturali sulle sue reti, sul trasporto, sulla banda larga, sulle città, sugli investimenti immateriali, sulla ricerca scientifica. Superare il gap infrastrutturale significa permettere di avere imprese più competitive e quindi un maggiore sviluppo dell’intero Paese”.

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Aste giudiziarie, l’on. Assenza presenta ddl che prevede fondo di rotazione a sostegno di chi perde la casa

Il testo del ddl, presentato dall’on. Giorgio Assenza all’Ars e che prevede l’istituzione di un fondo di rotazione e il ritorno dei proprietari nella casa grazie al social housing, è stato discusso ieri a Vittoria in un’assemblea organizzata da Federproprietà

Un disegno di legge che, partendo dal diritto universale ed inalienabile di ogni cittadino di avere una casa nella quale abitare e vivere con la propria famiglia, si pone l’obiettivo di garantire il possesso dell’unica abitazione ai soggetti destinatari di provvedimento di esecuzione immobiliare che ne abbiano i requisiti, evitando ogni speculazione immorale. A presentarlo all’Ars l’on. Giorgio Assenza (Lista Diventerà Bellissima).

Il disegno di legge è stato presentato e condiviso con sindacati, organizzazioni di categoria e rappresentanze della società civile ieri, sabato, a Vittoria, presso la Sala Convegni Vittoria Fiere, all’interno di un convegno sul tema organizzato da Federproprietà e dall’Associazione Nazionale Vittime Aste e Prezzo Vile.

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Cosa prevede la nuova norma

Nel caso in cui il proprietario, residente in Sicilia, di prima ed unica casa sita nella Regione Siciliana, debitore esecutato, veda, in sede di asta giudiziaria, diminuire, dopo più esperimenti di vendita, l’importo a base d’asta della propria abitazione, di oltre il 40 per cento del prezzo inizialmente stimato, può, con apposita istanza, da presentare prima che venga esperito un ulteriore tentativo di vendita, proporre al “Fondo di rotazione per il sostegno dei cittadini esecutati” l’acquisizione al patrimonio regionale del bene per essere destinato a edilizia popolare.

Entro 10 giorni dalla presentazione dell’istanza di cui al comma 1 il legale rappresentante del fondo attiva le procedure presso le sedi giudiziarie competenti finalizzate a proporre istanza da parte dello stesso Fondo di acquisto dell’immobile.

In sede di nuovo esperimento di asta, il rappresentante del fondo è autorizzato ad offrire sino al raggiungimento del 60 per cento del valore dell’immobile inizialmente stimato.

Acquisito l’immobile, il Fondo lo destina ad edilizia economica popolare dando all’ex proprietario possessore, la possibilità di continuare ad abitare nell’immobile pagando un canone di locazione pari a quello applicato dagli IACP.

Nel caso in cui, in sede di asta, il prezzo dell’immobile superi la valutazione quantificata, il legale rappresentante del Fondo entro 5 giorni lo comunica all’Assessore alla famiglia ed alle politiche sociali il quale attiva ogni strumento finalizzato alla concessione in uso di un immobile di edilizia popolare per i fini abitativi del debitore esecutato e della sua famiglia.

 

Assenza: “Una legge per porre fine a fenomeni distortivi e speculativi sulla prima casa in Sicilia”

“Sono migliaia in Sicilia – spiega l’on. Assenza – le prime ed uniche abitazioni oggetto di pignoramenti e sottoposte ad asta. Il proprietario esecutato vede quasi sempre la propria abitazione venduta ad un prezzo vile (spesso si arriva ad un ribasso del 70-80 per cento del prezzo stimato in perizia dal consulente tecnico d’ufficio: il CTU ). Quante volte abbiamo assistito a fenomeni tanto distortivi e speculativi che sono stati attenzionati dalle Procure della Repubblica?”.

“Inoltre, a seguito dell’aggiudicazione si assiste – aggiunge il deputato ibleo – al tristissimo rito della esecuzione: lo sgombero dell’immobile, azione che i Tribunali devono compiere per consegnare il bene all’aggiudicatario”.

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“Riteniamo che la nostra Regione, come già fatto da altre regioni italiane, deve intervenire per contribuire a lenire il gravissimo problema in questione. Con il disegno di legge da me presentato si vuole istituire, nel tentativo di arginare in parte questo fenomeno speculativo, con Decreto dell’Assessore all’Economia con il concerto dell’Assessore alle Infrastrutture e della famiglia, il “Fondo di rotazione per il sostegno ai cittadini esecutati” uno strumento che consenta l’acquisto dell’immobile pignorato a determinate condizioni. Il fondo interviene quando tutti i tentativi di mediazione tra creditori e proprietario sono stati esperiti e si è giunti alla vendita dell’unica abitazione nella quale il proprietario esecutato vive stabilmente”.

“Questa proposta di legge, se accolta – conclude il deputato regionale di Fratelli d’Italia – darà un senso maggiormente nobile all’azione delle istituzioni che rappresentiamo perché offre un sostegno ai cittadini, proprio nel momento più difficile della loro esistenza, quando l’accanimento delle sventure sommate tra loro fanno perdere ogni speranza di poterle superare”.

 

Confagricoltura: “Salutiamo positivamente una legge che può ridare dignità a chi è colpito dal dramma della vendita della propria casa all’asta”

“Non possiamo che salutare positivamente una norma che, partendo da una piaga che attanaglia anche il nostro tessuto economico e sociale, individua una soluzione operativa che salva il diritto inalienabile alla casa”, così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè a margine dei lavori di ieri mattina a Vittoria.

“Ringrazio, a nome della organizzazione di categoria che rappresento, l’on. Giorgio Assenza per la sensibilità e l’impegno profuso nel prevedere questa norma, il presidente dell’associazione Federproprietà, avv. Livio Mandarà, per aver organizzato il ricco momento di confronto, e tutti i deputati iblei presenti che hanno preso l’impegno a sostenere, in modo trasversale, il ddl dell’on. Assenza. Una legge che, se approvata, renderà giustizia a chi fino ad oggi ha visto negato un diritto inalienabile, grazie a soluzioni innovative come il social housing, in grado di rispondere in modo operativo e funzionale alle esigenze di chi ha perso la casa”.

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“Per me – conclude il presidente Pirrè – è stata l’occasione per ricordare l’impegno che, come Confagricoltura Ragusa, stiamo portando avanti a sostegno delle aziende agricole in crisi, attraverso il protocollo d’intesa con l’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento (Occ, legge 3/2011) costituito presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ragusa e la convenzione con lo studio Di Stallo per una prima valutazione deile situazioni di crisi. Strumento concreto che, per essere efficace, va utilizzato prima dell’avvio delle procedure esecutive; viceversa, l’imprenditore in crisi resta senza alcuna tutela. Quindi daremo il nostro appoggio pieno e convinto a questa iniziativa parlamentare”.

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Olio Evo made in Italy, insieme per creare valore nella filiera: operativo l’accordo tra Deoleo e Confagricoltura

Si è svolta mercoledì la terza tappa in Puglia, a Bari, per la fase operativa del protocollo d’intesa sottoscritto a giugno tra Confagricoltura e Deoleo Spa. Come già avvenuto in Sicilia e Calabria, l’incontro con i dirigenti dell’azienda olearia, i frantoi e i produttori associati all’Organizzazione agricola, ha l’obiettivo di illustrare finalità e modalità di applicazione dell’accordo.

Gli incontri territoriali sono l’occasione per verificare i requisiti dei frantoi partecipanti alle attività per la prima annualità e per coinvolgere ulteriori operatori per le annualità successive.

Il protocollo prevede di avviare interventi diretti all’incremento dei mercati di sbocco per le produzioni olearie, con un contestuale miglioramento sia della produzione che della produttività a livello agricolo italiano; ma anche di implementare alcune caratteristiche qualitative dell’olio di oliva extravergine e la sostenibilità della sua produzione, a condizioni mutualmente vantaggiose per tutti gli operatori della filiera.

L’impegno sarà, quindi, quello di lavorare insieme per creare valore aggiunto nella filiera, attraverso azioni che puntino ad un aumento della produzione, della produttività, della qualità e della sostenibilità. Presenti il presidente di Confagricoltura Puglia, Donato Rossi, e il presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Michele Lacenere.

“L’accordo rappresenta un passo concreto per sostenere i produttori pugliesi – spiega Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia – Vengono infatti accolte le istanze della base associativa, che chiede un maggiore sostegno dell’organizzazione nella fase di commercializzazione. È questo l’approccio che sta alla base dell’intesa: una visione di lungo periodo che ha per obiettivo il miglioramento dell’efficienza della filiera e lo sviluppo di un modello di redditività per gli operatori”.

“Questo protocollo ha grande rilevanza – evidenzia Enrico Poggi, direttore acquisti gruppo Deoleo – perché permette di introdurre un modello remunerativo per tutta la catena di produzione dell’olio. Ci consente di lavorare cercando di attenuare da un lato le volatilità del mercato, e dall’altro di migliorare efficienza e competitività. Dalla profittabilità soddisfacente per ogni attore della catena, scaturisce la possibilità di poter lavorare come partner e non come controparti”.

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Clementine in piazza contro la violenza di genere: l’iniziativa di Confagricoltura Donna

Dire no alla violenza contro le donne. Confagricoltura Donna, in occasione del 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza di genere, distribuirà le clementine, simbolo dell’antiviolenza, in cambio di un’offerta libera per sostenere i Centri antiviolenza in cinque città italiane. Appuntamento a Bari oggi, venerdì 23 novembre in via Argiro, il 24 a Bologna all’angolo tra via Rizzoli e Piazza Re Enzo, a Cosenza in Piazza XI settembre e a Viterbo, in Piazza dei Caduti; il 25 novembre a Cremona in Largo Boccaccino.

Le imprenditrici di Confagricoltura Donna distribuiranno al pubblico su offerta libera i saporitissimi agrumi di stagione: le clementine assunte come simbolo dell’antiviolenza di genere, così come la rosa è l’omaggio tradizionale per San Valentino e la mimosa deve la sua fama alla festa delle donne dell’8 marzo.

“Le clementine – spiega Gabriella Poli, presidente nazionale di Confagricoltura Donna – sono diventate il simbolo della lotta contro la piaga del femminicidio e delle tante forme di violenza subite dalle donne. Le abbiamo scelte nel maggio del 2013 in seguito all’atroce uccisione di Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro, massacrata dall’ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari. Oggi la clementina, potente alleato della salute e motore di crescita economica, è diventata l’icona che rappresenta tutte le donne vittime di non amore”.

Confagricoltura Donna è costantemente in prima linea sulle problematiche che coinvolgono l’universo femminile, a partire proprio dalla piaga della violenza di genere. “Il nostro impegno – conclude Gabriella Poli – è di fondamentale importanza perché, nel prendere posizione contro ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti delle donne, offre sostegno concreto ai Centri antiviolenza”.

Quest’anno la manifestazione si fregia anche del patrocinio del ministero delle Politiche agricole, alimentari forestali e del Turismo.

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Consorzi di Bonifica, depositato all’Ars ddl che prevede il ritorno a 6 organismi

Pirrè (Confagricoltura Ragusa): “Il comparto ha bisogno di consorzi efficienti e funzionali. La priorità è superare la situazione attuale: costi spropositati per le aziende per servizi pressoché inesistenti”

Dibattito aperto sull’ennesima riforma dei Consorzi di Bonifica in Sicilia. Negli scorsi giorni è stata depositato all’Ars un ddl da parte dell’on. Antonio Catalfamo (Fratelli d’Italia) che prevede il superamento dell’attuale riforma a due consorzi e si propone la costituzione di sei organismi. Previsto anche un fondo per rendere i consorzi operativi e più funzionali.

“Il progetto di legge – spiega l’on. Catalfamo – prevede anche un fondo per rendere i consorzi operativi e funzionali che, lavorando per zone omogenee, potranno attivarsi in attività più funzionali ed efficaci nell’immediato”.

“Con questa legge puntiamo a ridare dignità al comparto agricolo dando dei riferimenti sicuri e risposte certe a chi fino a oggi non ne ha avuto auspicando un iter veloce per il suo progetto di legge”.

“Il presente ddl ha il coraggio di affrontare le vere problematiche degli attuali consorzi – ha dichiarato il deputato – tra cui la gestione commissariale che ha provocato l’allontanamento degli agricoltori dalla vita e dalle scelte amministrative, il periodo di transizione, che dura da oltre 4 anni e che non ha dimostrato funzionalità nel sistema”.

Interviene sulla questione anche il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè, che dichiara: “Il comparto ha bisogno di consorzi efficienti e funzionali. La priorità assoluta è superare la situazione attuale: costi spropositati per le aziende per servizi quasi del tutto inesistenti. Snellire e rendere funzionale alle esigenze degli agricoltori quello che, se non riformato radicalmente, rischia di rimanere un carrozzone mal gestito e poco efficiente“.

Siamo fiduciosi nell’operato dell’assessore Bandiera – aggiunge Pirrè – certi che renderà operativi i suoi intenti di riforma organica dei Consorzi di Bonifica, condivisi in più occasioni con la nostra Organizzazione“.

Intanto l’assessore Bandiera fa sapere di star lavorando ad una riforma organica. “Sistemi così inefficienti e indebitati – spiega – non possono avere interventi marginali ma strutturali. Soprattutto pensiamo a dare in mano la gestione diretta agli agricoltori, in maniera tale che loro stessi potranno essere protagonisti delle scelte”.

 

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PMI DAY 2018: il 16 novembre oltre 42 mila giovani alla scoperta delle aziende in Italia e all’estero

Tutto pronto per la Giornata Nazionale delle Pmi, organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le Associazioni del sistema.  Focus su lotta alla contraffazione, cultura della prevenzione e resilienza

L’appuntamento con la nona edizione della Giornata Nazionale delle Pmi, organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le Associazioni del sistema, è fissato per il 16 novembre. Anche quest’anno saranno 1.100 leaziende coinvolte e oltre 42mila i protagonisti delle visite e degli incontri dedicati a studenti e insegnanti delle scuole medie e superiori, ma aperti anche ad amministratori locali e giornalisti. L’obiettivo è quello di raccontare le imprese, il loro ruolo produttivo e sociale, mostrare come nasce un prodotto o un servizio, come un’idea si trasforma in progetto e la passione in risultato.

Il PMI DAY vedrà in campo circa il 90% delle Associazioni di sistema per una serie di iniziative che si terranno, anche in date diverse, in tutta Italia e all’estero. Oltre ai Balcani – dove si conferma la partecipazione di Confindustria Albania, Confindustria Bulgaria, Confindustria Romania e Confindustria Serbia – la manifestazione si svolgerà per il secondo anno consecutivo anche in Belgio, in collaborazione con la Delegazione di Confindustria a Bruxelles, e negli Stati Uniti, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington, Miami Scientific Italian Community (MSIC), ISSNAF, Baia, Mayac, AbroadTo the Community of Italian Companies e Orgoglio Brescia. Grazie a questo network oltre 50 aziende italiane che operano negli Usa incontreranno più di 1200 studenti americani per raccontare loro l’eccellenza del made in Italy e i valori che rendono grandi le nostre imprese nel mondo. Si rafforza sempre più la vocazione internazionale di questa giornata confermata anche dal Patrocinio che il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale ha voluto concedere all’evento.

Grazie alla continua collaborazione con il Gruppo Tecnico Made-In di Confindustria, presieduto da Paolo Bastianello, anche questa edizione avrà come focus principale la lotta alla contraffazione, allargata al tema dell’italian sounding e della proprietà intellettuale. Si parlerà, inoltre, di cultura della prevenzione e di resilienza attraverso il Programma Gestione Emergenze (PGE). Questo progetto – nato dall’esperienza di Confindustria Fermo in occasione del terremoto in Emilia nel 2012 – su iniziativa di Piccola Industria, all’indomani del sisma che ha colpito nel 2016 il Centro Italia, è diventato un vero e proprio progetto nazionale consolidato dalla sinergia con la Protezione Civile. Il suo scopo principale è la pianificazione, il coordinamento e il controllo delle attività di sostegno a favore di imprese e popolazione, in caso di emergenza, ma anche la realizzazione di iniziative per la diffusione della cultura della prevenzione nelle aziende e nei territori in un costruttivo rapporto di collaborazione pubblico-privato.

Continua la partnership con Confagricoltura: nei territori di Alessandria, Bergamo, Brescia, Gorizia, Lecce, Novara, Nuoro, Siracusa, Torino e Vercelli le visite si svolgeranno anche in alcune aziende agricole dando l’opportunità ai giovani di conoscere il valore della filiera produttiva. La manifestazione, inoltre, ha ricevuto il supporto di 4.Manager, presieduta da Stefano Cuzzilla, che ha voluto realizzare per ogni azienda partecipante una bandiera con i loghi dell’evento, riconosciuto come importante occasione per favorire la diffusione della cultura d’impresa e promuovere lo sviluppo della managerialità nelle pmi.

Fare impresa richiede passione, impegno, dedizione, responsabilità e competenze – spiega Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria di Confindustria. “Da 9 anni in occasione del PMI DAY apriamo le porte delle aziende agli studenti, agli insegnanti e alle comunità locali per raccontare la storia delle nostre imprese, la loro identità e come stanno cambiando. In ogni parte del mondo, leaziende sono il cuore pulsante dei territori, e il PMI DAY nasce proprio per trasmettere questa passione ai giovani, i veri protagonisti delle imprese del futuro. Grazie a questa manifestazione trasmettiamo loro la nostra eredità: valori, idee, determinazione, sacrificio ma soprattutto cultura d’impresa. La persone e la formazione devono rimanere al centro dell’agenda politica e sociale altrimenti saremo destinati a perdere definitivamente la partita della competitività e della crescita”.

L’iniziativa, curata da Stefano Zapponini, coordinatore nazionale PMI DAY Piccola Industria, è inserita nella XVII Settimana della Cultura d’Impresa organizzata da Confindustria e nella Settimana Europea delle PMI promossa dalla Commissione UE.

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Buone notizie per gli agricoltori sul fronte dei pagamenti degli aiuti Pac

Confagricoltura prende atto delle dichiarazioni del ministro per le politiche agricole Centinaio sull’avvio da parte dell’organismo pagatore Agea dell’erogazione dell’anticipo degli aiuti Pac 2018, nonché degli ulteriori pagamenti a vario titolo effettuati nell’ultimo trimestre.

Attraverso il primo decreto – informa Confagricoltura – si è provveduto all’erogazione di 62 milioni di euro per le aziende delle regioni colpite dal terremoto e entro la prima metà di novembre si completeranno i pagamenti delle residue domande Pac, che proseguiranno poi nella seconda metà del mese per imprese per le quali saranno necessari approfondimenti istruttori.

Le aziende agricole – sottolinea Confagricoltura – debbono poter contare sulla tempestiva erogazione degli aiuti, ancor più in momenti di difficoltà economica. In questi giorni, in cui si contano i danni provocati dal maltempo che ha devastato coltivazioni, strutture ed infrastrutture, assume particolare rilievo l’impegno dell’Amministrazione nel recuperare i ritardi maturati nella erogazione degli aiuti per l’assicurazione delle colture previste dal programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN).

Confagricoltura confida che si completi il più velocemente possibile il piano dei pagamenti avviato e si recuperi una capacità di spesa capace di mettere il nostro Paese al totale riparo dal rischio di disimpegno delle risorse comunitarie.

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Mattarella consegna l’onorificenza di cavaliere del lavoro al ragusano Giovanni Licitra

ll Presidente della Repubblica Mattarella consegna l’onorificenza di cavaliere del lavoro all’imprenditore ragusano Giovanni Licitra, la cui candidatura è stata fortemente supportata da Confagricoltura

Si è svolta questa mattina, al Palazzo del Quirinale, la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri nominati il 2 giugno scorso. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo avere consegnato le insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro e gli attestati ai nuovi Alfieri del Lavoro, ha pronunciato un discorso.

Tra i Cavalieri del Lavoro anche due siciliani: Barbara Cittadini e Giovanni Licitra.
Giovanni Licitra ha fondato nella zona industriale di Ragusa la sua azienda, la Lbg Sicilia Ingredients. L’imprenditore è secondo produttore mondiale di farina di carrube, che oggi viene usata come stabilizzante e si trova in quasi tutti i prodotti alimentari: dalle salse ai condimenti, ai gelati.

Giovanni Licitra – spiega in una nota la Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro – è amministratore unico della LBG Sicilia Srl, azienda che fonda nel 1996 per la commercializzazione di farina di carrube. All’inizio del 2000 intuisce le potenzialità della farina di carrube come stabilizzante per l’industria alimentare e realizza uno stabilimento completamente automatizzato la cui produzione si concentra per il 90% nelle province di Ragusa e Siracusa. Nell’arco di pochi anni d’attività la LBG Sicilia Srl diventa fornitore di tutte le più grandi multinazionali alimentari e secondo produttore al mondo di farina di carrube che viene commercializzata in sessanta paesi tra i quali gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone. Esporta il 95% del fatturato, occupa 31 dipendenti, ha una capacità produttiva annua di 3 mila tonnellate e un’area ricerca e sviluppo di oltre 1.000 metri quadrati“.

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Oms, Giansanti: “Basta semafori nel food”. Centinaio: “Giù le mani dal Made in Italy”

Riaprire la discussione sull’introduzione di tasse e avvisi di pericolo sui prodotti alimentari in base agli ingredienti, rischia di nuocere alla credibilità delle organizzazioni internazionali. L’eccellenza e la salubrità del “Made in Italy” agro-alimentare è fuori discussione”. Lo ha dichiarato il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, con riferimento all’iniziativa avviata da alcuni Paesi in seno all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), al fine di introdurre indicatori di nocività sui prodotti destinati all’alimentazione sulla base del contenuto di grassi, zuccheri e sale

“Ringraziamo la nostra Rappresentanza diplomatica per l’attività già svolta per fermare un’iniziativa infondata sotto il profilo scientifico e inopportuna sul piano del metodo”, ha proseguito Giansanti.

“A questo punto, visto che sono state proposte anche restrizioni alla pubblicità e alla commercializzazione di cibi ritenuti insalubri, non possiamo escludere che le sedi multilaterali dove si discute di sicurezza alimentare e salute vengano utilizzate per perseguire interessi nazionali”.

“Alla fine di settembre – ha poi ricordato il presidente della Confagricoltura – è stata adottata una risoluzione sulle malattie non trasmissibili all’Assemblea generale dell’ONU con la quale è stato, in pratica, riconosciuto che sono i regimi alimentari ad essere sani o insalubri. Non i singoli prodotti”.

“La dieta mediterranea – conclude Giansanti – è tra le più salubri. Non è perciò un caso, come ha ricordato di recente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel nostro Paese la longevità media sia al secondo posto al mondo”.

Dello stesso avviso di Giansanti il Ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio, che dichiara: ”Non si tocchino i prodotti Made in Italy. Continuare a discutere sulla reintroduzione di indicatori di nocività sugli alimentari (le cosiddette “etichette a semaforo”), è veramente pretestuoso. Se alcuni Paesi presso l’OMS non vogliono ancora ragionare, dopo che a settembre è stata adottata una risoluzione che sottolinea invece che non esistono cibi “sani o insalubri”, ma solo “diete sane o insalubri“, allora daremo battaglia. È inaccettabile. Se anche l’Unesco ha dichiarato la Dieta Mediterranea Patrimonio immateriale dell’Umanità, come possiamo pensare che possa far male?”.

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Confagricoltura lancia l’app ufficiale per rimanere connessi con le principali novità

Nasce “Confagricoltura App”, dedicata all’informazione sulle iniziative e attività sindacali. L’app, già disponibile su apple store  e su google play store , consente di essere avvisati in tempo reale su tutte le iniziative di Confagricoltura e sulle principali novità del settore agroalimentare. Ogni nuovo comunicato stampa diramato da Confagricoltura e ogni nuova notizia viene infatti segnalata da una notifica sul proprio smartphone o device.

Inoltre l’app permette di consultare tutte le news e i comunicati stampa in mobilità, in qualsiasi momento.

Obiettivo principale è consentire agli associati, all’intero sistema confederale, ai principali stakholder, ma anche al pubblico più ampio di cittadini comuni, di essere raggiunti in real time da un’informazione precisa, puntuale, qual è quella che caratterizza la comunicazione di Confagricoltura.

Perché nello scenario attuale essere raggiunti da un’informazione di settore che sia di qualità, autorevole e precisa, è un valore aggiunto. E tutto questo oggi è ancora più facile grazie a Confagricoltura app.

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