Confagricoltura: bene l’annuncio del ministro di non tagliare le agevolazioni al gasolio agricolo

Confagricoltura apprezza l’annuncio del ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, che, al question time di oggi alla Camera, ha assicurato che le agevolazioni fiscali per il gasolio agricolo non saranno ridimensionate. Se quanto dichiarato verrà confermato, il Governo – sostiene la Confederazione – mostrerà senso di responsabilità nei confronti delle imprese agricole che, in questa complessa fase economica, non possono permettersi ulteriori rincari dei costi energetici.

“Nelle attività agricole – evidenzia il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – il carburante incide fino al 20% dei costi di produzione: la riduzione o addirittura l’abolizione dei sussidi metterebbe infatti in ginocchio molte imprese penalizzando fortemente tutto il settore primario. Occorre piuttosto avviare un percorso che permetta di sviluppare la produzione di biocarburanti avanzati, e in particolare del biometano”.

“Auspichiamo pertanto l’avvio di un piano che permetta il rinnovo del parco macchine in modo che sia sempre più performante in termini di efficienza e di risparmio energetico – conclude Giansanti – con particolare attenzione al rispetto dell’ambiente”.

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Manovra, Confagricoltura: no a rimodulazione dell’Iva, consumi di prodotti agricoli a rischio

In relazione alla manovra, Confagricoltura esprime la sua forte contrarietà all’annunciata ‘rimodulazione’ dell’IVA che potrebbe riguardare, in modo particolare, i beni soggetti all’aliquota del 10%.

“Molti prodotti agricoli (latte, bovini, suini, uova fiori, piante, carni, pesci, foraggi, ristorazione, ecc.) – osserva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – rientrano nell’ambito di applicazione dell’aliquota ridotta ed un aumento per alcuni di essi avrebbe un impatto economico recessivo per le imprese agricole oltre che un effetto regressivo su consumi di beni essenziali”.

Con la crescita del PIL ai minimi termini, Confagricoltura chiede a viva voce che qualsiasi ipotesi di intervento sulla modulazione delle aliquote IVA sia rinviata – dopo un’attenta valutazione degli effetti economici che inevitabilmente comporta – a quando ci sarà un miglioramento del ciclo economico” .

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Dazi, Giansanti: “Necessaria azione del governo per evitare guerra commerciale Usa-Ue

“Accogliamo l’invito formulato dai Consorzi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano ad assumere tutte le possibili iniziative per scongiurare i dazi Usa: i contraccolpi sarebbero pesantissimi per l’intera filiera, ma è a rischio una larga parte delle produzioni agroalimentari italiane destinate ai consumatori statunitensi. Con la chiusura del mercato Usa potrebbe infatti verificarsi una drastica caduta dei valori dei nostri prodotti”. E’ quanto dichiarato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in merito al dibattito in corso, in vista di eventuali dazi aggiuntivi fino al 100% del valore che l’amministrazione Usa potrebbe applicare sulle nostre esportazioni già nel corso del prossimo mese di ottobre.

“Il problema non è nuovo – ha indicato Giansanti – perché rientra nel lungo contenzioso tra Unione europea e Stati Uniti sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing. Ora il settore agroalimentare rischia di pagare un prezzo pesantissimo, a causa dei dazi Usa e delle scontate reazioni della Ue”.

“Nei mesi scorsi – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – ho indirizzato una lettera al presidente della Commissione europea Juncker e alla commissaria Malmstrom, per sollecitare l’avvio di un negoziato con l’amministrazione Usa per evitare una guerra commerciale. A questo punto chiediamo un’iniziativa urgente del nostro governo a tutela del sistema agroalimentare italiano”.

La decisione finale sui prodotti da sottoporre ai dazi aggiuntivi – precisa Confagricoltura – spetta al presidente Trump, sulla base delle proposte del Rappresentante per il commercio internazionale”.

Le esportazioni italiane sul mercato statunitense ammontano a oltre 4 miliardi di euro l’anno. Oltre ai formaggi, sono a rischio i vini, l’olio d’oliva, gli agrumi, la pasta, i salumi.

“I dazi Usa potrebbero scattare con pochi giorni di anticipo rispetto alla data di recesso del Regno Unito che potrebbe avvenire senza regole e con tante incertezze per gli esportatori italiani – ha concluso Giansanti – Dobbiamo assolutamente evitare una ‘tempesta perfetta’ ai danni di tutta la filiera agroalimentare italiana”.

 

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“Coltiviamo Agricoltura Sociale”, Confagricoltura premia con 120mila euro i tre progetti più innovativi

Scade il prossimo 15 ottobre il bando della quarta edizione di “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, promosso da Confagricoltura, la Onlus Senior – L’Età della Saggezza e Reale Foundation, per sostenere i progetti di agricoltura sociale. E’ questa, ricorda Confagricoltura, una nuova forma di agricoltura sostenibile che, da Nord a Sud, viene declinata in diverse modalità e secondo le esigenze della collettività e del territorio, ma tutte con un denominatore comune: coinvolgere le ‘fasce deboli’ della società all’interno di quanto stabilito dalla legge 141/2015.

Al bando possono partecipare imprenditori agricoli in forma singola o associata, cooperative sociali che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di agricoltura sociale. I tre progetti vincitori riceveranno 40.000 euro ciascuno. Ma vediamo come hanno utilizzato il premio i vincitori delle scorse edizioni.

Una bella iniziativa – dichiara il dott. Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa che ha il pregio di mettere in contatto il mondo agricolo e quello del sociale e del volontariato, creando sinergie importanti e di grande impatto mediatico. Un’opportunità vera per valorizzare esperienze in cui il lavoro agricolo incontra l’etica sociale e la solidarietà“.

La cooperativa Barikama, (che in bambara, la lingua del Mali, significa resilienza), formata da ragazzi africani e ragazzi autistici, vincitrice della prima edizione, ha utilizzato la cifra per implementare, con l’acquisto di biciclette per effettuare le consegne, la sua attività di produzione di yogurt e ortaggi biologici. La Cooperativa Sociale Integrata ed Agricola Giuseppe Garibaldi di Roma, che riunisce giovani autistici, tra i vincitori con il progetto “Ti P’orto l’orto con l’A.P.E. che gira”, ha acquistato un’Ape Piaggio, con cui vendere in giro per Roma frutta e verdura da loro coltivata. La cooperativa sociale ‘Fruts di Bosc’, di Santa Maria la Longa (Udine), ha una rete di salvataggio per persone in difficoltà alle quali offre percorsi formativi o impiego nell’azienda agricola ed ha usato la vincita per l’acquisto di una trattrice con la relativa attrezzatura per la semina e la coltivazione di ortaggi sostenibili.

L’agricoltura sociale italiana, ricorda Confagricoltura, cresce annualmente del 25%. Dà lavoro a più di 35.000 addetti, nelle quasi 4.000 aziende, con un fatturato che sfiora i 250 milioni di euro. Questa formula vincente coniuga l’agricoltura e il sociale, ed è stata capace di realizzare un nuovo, concreto strumento in grado di ridisegnare un modello di welfare sostenibile ed efficace. E lo fa in modo “integrato” a vantaggio dei soggetti più deboli: portatori di handicap, ex tossicodipendenti, detenuti e anziani.

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OBIETTIVI

I promotori del bando, consapevoli dell’elevato valore dell’Agricoltura Sociale e dati il successo e l’interesse riscontrati nelle precedenti edizioni, intendono anche per l’anno 2019 potenziare e incentivare le iniziative meritevoli con il fine di:

  • comprendere e capitalizzare bisogni e risorse della comunità integrandoli in esperienze coordinate, innovative che massimizzino l’efficacia e l’efficienza degli interventi;
  • incentivare l’innovazione nei modelli di welfare di comunità, sperimentando forme di produzione di prodotti/servizi ad alto valore aggiunto sociale;
  • favorire l’integrazione tra i diversi attori dell’Agricoltura Sociale (imprese agricole, cooperative, imprese sociali e non, associazioni, istituzioni) e la realizzazione di buone pratiche “ripetibili”.

CARATTERISTICHE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI

Le proposte dovranno collocarsi in una, e una soltanto, delle seguenti aree:
  1. potenziamento e sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti;
  2. costruzione e sviluppo di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali, tra cui, inderogabilmente, operatori di Agricoltura Sociale e servizi socio educativi e/o socio assistenziali;
  3. sperimentazione e modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali.

Le proposte dovranno fare espresso riferimento a una o al massimo due delle seguenti tipologie di beneficiari:

  • minori e giovani in situazione di disagio sociale;
  • anziani;
  • disabili;
  • immigrati che godano dello stato di rifugiato o richiedenti asilo.

I progetti dovranno riguardare uno o più delle seguenti attività:

  • l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
  • le prestazioni e le attività sociali e di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per sviluppare le abilità e le capacità delle persone e per favorire la loro inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;
  • le prestazioni e i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche e riabilitative per il miglioramento delle condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive delle persone interessate, anche con l’ausilio di animali addestrati e la coltivazione delle piante;
  • l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche per l’accoglienza e il soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

ENTI AMMISSIBILI

Possono partecipare al bando:

  1. gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile, in forma singola o associata;
  2. le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di Agricoltura Sociale.
  3. le forme di associazione fra i soggetti di cui ai punti precedenti e:
  • le cooperative sociali non agricole di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381;
  • le imprese sociali di cui al decreto Legislativo n. 112 del 3 luglio 2017;
  • le associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale previsto dalla legge 7 dicembre 2000, n. 383 e quelle previste dal Decreto legislativo n. 117 del 3 luglio 2017 (Codice Terzo Settore);
  • i soggetti di cui all’articolo 1, comma 5, della legge 8 novembre 2000, n. 328.

N.B. Le forme di associazione devono prevedere tassativamente come capofila uno dei soggetti di cui ai precedenti punti 1 e 2.

ENTITÀ DEI PREMI

Il bando prevede tre premi di 40.000 Euro ciascuno per tre progetti innovativi di Agricoltura Sociale più 8 borse di studio per la partecipazione al Master interdisciplinare sull’Agricoltura sociale presso l’Università Roma Tor Vergata.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

I progetti devono essere presentati entro le ore 24.00 del 15 ottobre 2018. I soggetti interessati dovranno:

  • inserire il proprio progetto nel format “criteri per la formulazione della proposta” online (All. A) e inviarlo via mail all’indirizzo: coltiviamoagricolturasociale@confagricoltura.it, corredato dall’Informativa Privacy e del consenso al trattamento dei dati (All.B).
  • inviare, entro lo stesso termine, copia cartacea del format con allegati i documenti obbligatori a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno (farà fede il timbro postale), al seguente indirizzo: Confagricoltura Aspaglio – Corso Vittorio Emanuele II, 101 – 00186 ROMA.

N.B. Ambedue gli invii sono obbligatori e la mancata presentazione (o il superamento dei limiti temporali) con la doppia modalità sarà causa di esclusione.

Sul sito web dedicato al bando da questa pagina è possibile scaricare il testo integrale del bando e gli allegati da compilare.

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Agritech StartUp Challenge: 50mila euro in palio a sostegno dell’innovazione nell’agroalimentare

Al via una call per startup e idee innovative nel settore agroalimentare: la Agritech Startup Challenge, Innovation for sustainable agriculture mette sul bando 50.000 euro di finanziamento

Un’iniziativa realizzata da Corteva Agriscience, con il supporto organizzativo di Sprim Italia e con il patrocinio di Confagricoltura, indirizzata a chi si occupa di food system e di sostenibilità ambientale; la call dedicata a chi ha avviato una startup o vorrebbe trasformare in impresa un’idea innovativa, mette in palio un finanziamento di 50.000 euro e la possibilità di attivare collaborazioni con Corteva Agriscience.

Per partecipare alla Agritech Startup Challenge. Innovation for sustainable agriculture sarà necessario presentare idee e progetti a un board dedicato e competente nel settore agricolo e di filiera.

Obiettivo della call è valorizzare i migliori progetti e aiutare a convertire un’idea vincente in una realtà imprenditoriale concreta.

Aree di interesse per la call Agritech Startup Challenge

La fase interlocutoria della call ha individuato le seguenti aree di interesse:

Blockchain: soluzioni per verificare la provenienza delle materie prime e garantire la trasparenza dell’intera filiera agroalimentare, nell’ottica di una completa tracciabilità e di una maggiore sicurezza alimentare

Agricoltura di precisione & decision support system: strategie di gestione aziendale che utilizzano le tecnologie dell’informazione per acquisire e interpretare dati, con l’obiettivo di migliorare la produzione agricola, minimizzare i danni ambientali ed elevare gli standard qualitativi dei prodotti agricoli

Big data in agricoltura: tecnologie per la raccolta e l’interpretazione di grosse moli di dati, finalizzate a migliorare la gestione dell’azienda agricola, l’efficienza della supply chain e la tracciabilità dei prodotti

Food loss & waste: soluzioni rivolte alla riduzione di perdite e sprechi alimentari, che coinvolgano uno o più fasi della filiera agroalimentare, dal produttore al consumatore

Supply & demand: soluzioni digitali per favorire l’incontro di domanda e offerta in ambito agricolo, al fine di tutelare le eccellenze del Made in Italy, agevolare gli scambi commerciali e accorciare la filiera agroalimentare

Robotica in campo: strumenti automatici (droni o robot farmer) volti a rendere più efficienti i processi all’interno della azienda agricola, a migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori

Miglioramento e protezione delle colture: innovazioni per l’incremento delle rese, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resistenza alle malattie, nuovi principi attivi per il controllo di malattie parassitarie ed erbe infestanti, compatibili con le tecniche di agricoltura integrata e/o biologica

Oltre al premio in palio per il vincitore, i partecipanti avranno l’occasione di confrontarsi direttamente con esperti del settore e di dare visibilità al loro progetto innovativo, eventualmente instaurando collaborazioni con l’ente organizzatore.

L’iniziativa si rivolge ad aspiranti imprenditori (singolarmente o in team) e a fondatori di startup che abbiano raggiunto la maggiore età; che siano residenti in Italia; che abbiano all’interno del team almeno una persona di età inferiore ai 35 anni alla data di presentazione della candidatura; con progetti già validati attraverso un MVP (Minimum Viable Product), ovvero una versione semplificata e funzionante del prodotto o servizio, che ne includa almeno le caratteristiche minime.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature – attraverso il sito dell’iniziativa – è fissato alle 23:59 del 15 ottobre 2019.

Clicca qui per leggere il bando

 

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Ispica, nasce la Consulta dell’Agricoltura: tra i componenti il vice-presidente di Confagricoltura Ragusa

Costituita ad Ispica la Consulta comunale dell’Agricoltura. Il sindaco, Pierenzo Muraglie, ha firmato il provvedimento di nomina degli esperti e degli imprenditori indicati dalle organizzazioni del settore, dando così attuazione al Regolamento che era stato approvato dal Consiglio comunale nel gennaio del 2017. Cinque di essi sono stati scelti direttamente dal sindaco per le loro competenze, la loro esperienza e per i risultati raggiunti nei settori specifici nei quali operano.

L’insediamento e la programmazione del’attività della Consulta sono previsti il 19 settembre.

Tra i componenti della Consulta, il vice-presidente provinciale di Confagricoltura Ragusa, dott. Carmelo Calabrese, che dichiara: “Nella consapevolezza dei limiti del raggio d’azione di un ente comunale nel settore agricolo, sono convinto che insieme potremo fare un buon lavoro negli interessi degli imprenditori agricoli e del tessuto economico locale“.

Come Confagricoltura – aggiunge il dott. Calabrese – porteremo al tavolo della Consulta le tematiche che più interessano da vicino i nostri imprenditori, come ad esempio il livello dei servizi offerti dal Consorzio di Bonifica nel comune di Ispica e la non più procrastinabile riforma di questi enti da parte della Regione“.

Saremo, come sempre, – conclude Calabrese – al servizio di chi, con la propria attività di imprenditore agricolo, dà il proprio contributo giornaliero all’economia e al benessere del territorio ibleo“.

Oltre al sindaco, Pierenzo Muraglie che ne è presidente, e il dott. Carmelo Calabrese, compongono la Consulta comunale dell’Agricoltura di Ispica: l’assessore allo Sviluppo economico Gianni Stornello, Calogero Maria Fasulo e Giorgio Pirrè, rispettivamente titolare e supplente in rappresentanza della Coldiretti, Angelo Spadaro e Daniele Fiore (titolare e supplente per l’Ordine dei Medici Veterinari), Michele Santospagnuolo e Carmelo Gennaro (titolare e supplente per l’Unione italiana agricoltori), Giuseppe Dipietro (Ordine dei dottori agronomi), Lino Giunta (Collegio degli Agrotecnici), Gaetano Calabrese (Collegio dei Periti Agrari), Vincenzo Firrincieli (Associazione Regionale Allevatori della Sicilia), Massimo Pavan (Consorzio di Tutela IGP Carota Novella di Ispica); Vincenzo Barone (Associazione Gghjugghjulena di Ispica); Pietro Calabrese (GAL Terra Barocca); Guglielmo Fede (CGIL), Carolina Carpintieri (CISL). Designati dall’Amministrazione comunale sono invece i seguenti imprenditori: Francesca Curto (dell’azienda vitivinicola omonima, imprenditrice premio DonnAttiva 2019), Carmelo Gregni (della fratelli Gregni snc, azienda di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli), Roberto Giadone (presidente di Natura Iblea srl, azienda produttrice di frutta e verdura biologici, premio per il miglior welfare aziendale 2018), Rosario Moncada (del Gruppo Moncada, che si occupa di produzione, confezionamento e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli di alta qualità), Giorgio Agosta (titolare di Agriblea, specializzata in agricoltura biologica, eco-sostenibile e di qualità, Premio Prosperpina 2013).

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Governo, Confagricoltura: “La ripresa economica sia al centro del programma”

La ripresa della crescita economica deve essere al centro del programma del nuovo governo. Tanto più in un contesto decisamente critico per l’economia su scala mondiale. Servono decisioni immediate ed iniziative a respiro pluriennale, a partire dalle infrastrutture, per rilanciare la competitività del sistema produttivo.

Urge una sensibile riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, al fine di ridurre i costi per le imprese ed aumentare la domanda interna.

Sollecitiamo il varo di un programma strategico che consenta di far salire il contributo che il settore già assicura all’economia italiana. Proponiamo la costituzione di un fondo, attingendo anche a risorse finanziarie della Ue, per la diffusione tra le imprese agricole delle più avanzate innovazioni tecnologiche, anche al fine di migliorare la sostenibilità ambientale delle produzioni; contrastare il cambiamento climatico; accrescere la tutela delle risorse naturali. A questo riguardo, l’agricoltura ha un ruolo di rilievo da svolgere per l’ulteriore crescita delle energie rinnovabili.

Le imprese agricole hanno anche bisogno, da tempo, di una profonda riforma della Pubblica Amministrazione: deve assicurare il raggiungimento dei risultati nel rispetto delle scadenze fissate.

A livello europeo, ci attendiamo dal nuovo governo una chiara presa di posizione a proposito delle scelte fondamentali, in programma nei prossimi mesi, per l’agricoltura.

All’interno del nuovo quadro finanziario della Ue per il periodo 2021-2027, va salvaguardata la stabilità della spesa agricola. E, per quanto riguarda la riforma della Pac, vanno contrastate le proposte che tendono a penalizzare le imprese di maggiore dimensione.

Va assicurato il pieno sostegno alle iniziative della Ue per l’apertura di nuovi mercati, sui quali affermare l’eccellenza del “Made in Italy” agroalimentare. Dal lato delle importazioni, occorre assicurare il pieno rispetto degli standard europei in materia di sicurezza dei consumatori, tutela del lavoro e dell’ambiente.

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“Coltiviamo Agricoltura Sociale”, al via la IV edizione del premio di Confagricoltura e Onlus Senior

Al via la quarta edizione del bando nazionale “Coltiviamo agricoltura sociale”, indetto da Confagricoltura con la Onlus Senior L’Età della Saggezza, insieme a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete delle Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.

Il bando mette in palio tre premi da 40.000 Euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di agricoltura sociale: due premi sono erogati dalla ONLUS Senior – L’Età della Saggezza e uno, da quest’anno, da Reale Foundation.

A testimoniare l’importanza che i proponenti ripongono nella formazione in questo settore, ai capofila dei tre progetti selezionati sarà assegnata una borsa di studio per la frequenza al Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata.

Nei primi tre anni il bando ha raccolto centinaia di proposte progettuali, a conferma della crescita del comparto e della capacità di dare risposte concrete a esigenze reali, dialogando attivamente con interlocutori pubblici e privati. I progetti vincitori, seguiti direttamente da Confagricoltura sin dalle prime edizioni, hanno assunto nel tempo contorni di stabilità e continuità operativa, avvalorando gli obiettivi del concorso.

Al bando possono partecipare imprenditori agricoli e cooperative o associazioni di più soggetti, a patto che il capofila sia uno delle prime due categorie, con progetti dedicati a minori e giovani in condizione di disagio sociale, anziani, disabili, immigrati che godano dello stato di rifugiato o richiedenti asilo.

Le proposte devono riguardare una delle seguenti aree: il potenziamento e lo sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti; la costruzione di reti e partenariati tra diversi attori territoriali idonei; la sperimentazione e la modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali.

Un’equilibrata presenza di genere nell’individuazione del target e nella realizzazione delle attività sarà valutata positivamente, così come la collaborazione con i servizi socio-sanitari e con gli enti pubblici competenti per territorio.

Tutte le informazioni e i dettagli relativi al bando sono disponibili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it.

La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 ottobre 2019.

Nei giorni immediatamente successivi sarà possibile conoscere nel dettaglio tutti i progetti partecipanti. Per la selezione dei vincitori, in considerazione del valore sociale dell’iniziativa e con l’obiettivo di dare alle diverse proposte il massimo della diffusione, la procedura prevede due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito.

Dopo la votazione online sul sito, i 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione da parte della Commissione di Esperti nominata da Confagricoltura, Onlus Senior, Reale Foundation e Rete Fattorie Sociali.

I vincitori saranno decretati dalla giuria entro la fine di dicembre 2019. I tre progetti dovranno essere realizzati entro fine 2020.

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Incendi Amazzonia, Confagricoltura: “Ok a ipotesi di blocco import carni dal Brasile nella Ue”

L’Unione Europea sta valutando la possibilità di sospendere in tempi brevi le importazioni di carni bovine dal Brasile, per indurre le autorità brasiliane ad un’efficace azione di contrasto degli incendi in Amazzonia.

Secondo i dati dell’Istituto brasiliano per la ricerca spaziale (Inpe), il numero degli incendi è salito dell’80% tra gennaio e luglio di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2018, con un aumento del 50% della deforestazione.

L’ipotesi del blocco, evidenzia Confagricoltura, è già stata discussa in via informale a livello di ministri degli esteri della UE e sarà approfondita in occasione di una riunione dei ministri economici in programma il 13 settembre.

“L’Italia dovrebbe sostenere la sospensione delle importazioni che è allo studio” – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Per la difesa dell’ambiente a livello globale, il blocco sarebbe un deterrente tempestivo ed efficace – aggiunge – nei confronti della mancata ratifica dell’accordo politico raggiunto a fine giugno tra UE e i paesi dell’area Mercosur, di cui il Brasile fa parte insieme a Argentina, Paraguay e Uruguay. Accordo che, nella migliore delle ipotesi, non potrà essere operativo prima di un anno”.

Confagricoltura segnala che nel 2018 le esportazioni di carni bovine brasiliane sul mercato UE sono ammontate a 120mila tonnellate. L’accordo politico UE-Mercosur prevede un nuovo contingente di importazioni UE pari a 99mila tonnellate nell’arco di cinque anni a partire dalla data di entrata in vigore dell’intesa. Si tratta di una concessione tale da poter indurre il Brasile ad aumentare ulteriormente la produzione di carni bovine che, secondo i dati della Commissione europea, è attualmente di circa 11 milioni di tonnellate l’anno.

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Pienone negli agriturismi a Ferragosto, ma l’abusivismo penalizza il settore

“In questa settimana di Ferragosto avremo il picco di presenze, ma non è un momento favorevole per l’attività agrituristica. Non tanto per un calo della domanda, quanto per la crescita dell’abusivismo che sta mettendo in seria difficoltà le aziende agrituristiche in regola con tutti gli adempimenti di legge, fiscali e burocratici”.

A dare l’allarme è Cosimo Melacca, presidente di Agriturist, l’Associazione per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio di Confagricoltura, e titolare di un’azienda agrituristica in provincia di Savona nei giorni del periodo ferragostano, segnati dall’esodo verso i luoghi di vacanza, anche per chi è alla ricerca di relax nel verde della campagna di un agriturismo per essere a più stretto contatto con la natura.

“Le aziende agrituristiche più penalizzate – spiega Melacca – sono quelle lontane dai luoghi di grande interesse turistico e situate nelle zone interne, ma l’offerta turistica abusiva e senza regole crea gravi danni anche gli albergatori. Il turismo sommerso vale 13 miliardi di euro. Di recente il ministero delle Politiche agricole, alimentari forestali e del turismo ha introdotto l’obbligo di assegnare un numero identificativo a ogni struttura turistica: questo rappresenta un primo passo in avanti, ma non basta. Occorrono anche i controlli sul territorio, così come avviene per l’agriturismo”.

Come sta andando la stagione estiva negli agriturismi? “Non possiamo far finta che vada tutto bene in nome del marketing: in base ai dati raccolti – spiega il presidente di Agriturist – la flessione, rispetto alle presenze in agriturismo rilevate nello scorso anno, è del 10% o anche del 20% per le strutture ubicate in zone di grande appeal turistico. Le perdite sono maggiori, arrivano anche al 50%, se gli agriturismi non si trovano in posizioni così favorevoli”.

In Italia l’ultimo censimento disponibile, quello del 2017, evidenziava la scomparsa di circa 1.300 strutture che svolgevano attività agrituristica e la contestuale apertura di altre 1.500 agriturismi. “Leggendo questi dato il bilancio sembra essere positivo per la creazione di 200 nuove strutture. In realtà questi nuovi agriturismi nascono solo grazie ai subentri generazionali, il passaggio di padre in figlio con la chiusura e la riapertura dell’azienda”.

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