Le imprese agricole iblee in crisi non sono sole: produttivo il convegno sul sovraindebitamento promosso da Confagricoltura Ragusa

Un momento di confronto vero in cui si è condivisa la consapevolezza che tanto si può fare per aiutare le imprese agricole nella gestione della crisi”: questo il commento del presidente Antonino Pirrè sul partecipato convegno “Strumenti della risoluzione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola” che si è tenuto venerdì 18 maggio a Ragusa, organizzato da Confagricoltura, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e con l’Ordine degli Avvocati.

I vari interventi, tutti di altissimo profilo, hanno prodotto un dibattito serrato con un attento ed eterogeneo pubblico composto da avvocati, commercialisti, studenti universitari, giornalisti, imprenditori agricoli.

Un convegno che ha prodotto sinergie interprofessionali vere che produrranno un lavoro di squadra, grazie a una consapevolezza maggiore sugli aspetti normativi legati alla gestione della crisi”, ha aggiunto Pirrè.

Abbiamo manifestato la disponibilità, come Confagricoltura, a mettere a disposizione delle imprese, dei tecnici e dei professionisti il nostro supporto, a tutti i livelli”, dichiara l’avv. Maria Cristina D’Arienzo, Area Legale e Reti di Impresa Confagricoltura.

Durante i lavori è stato presentato uno strumento nuovo ed altamente innovativo, presto operativo anche in provincia di Ragusa: Agricheck, software di analisi dei conti aziendali per agevolare l’accesso ai finanziamenti creditizi, agli interventi dei confidi e di altri intermediari finanziari, oltre a fornire un’attività di consulenza nei rapporti con le banche.

Ancora una volta – aggiunge Pirrè – Confagricoltura Ragusa protagonista di momenti formativi e di condivisione di know how tra professionisti diversi che operano nel mondo agricolo. Non intendiamo fermarci, continueremo ad organizzare momenti come questo. C’è bisogno di fare rete e riempire vuoti per fare sistema e rafforzare la nostra economia locale”.

Convegno sovraindebitamento 18 maggio - Confagricoltura Ragusa2

Leggi

“Strumenti della risoluzione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola”: convegno venerdì 18 maggio a Ragusa

Ad organizzare l’importante convegno dall’alto valore scientifico, Confagricoltura Ragusa, l’Ordine degli Avvocati e l’ Ordine dei Commercialisti di Ragusa

Il tema della crisi delle aziende agricole scuote giornalmente il tessuto economico e sociale di tutta la fascia trasformata, imponendo l’attivazione di tutti gli strumenti risolutivi possibili da parte delle organizzazioni di categoria, degli ordini professionali e di tutti quei soggetti che hanno una responsabilità istituzionale.

Per discutere della questione, Confagricoltura e gli Ordini degli Avvocati e dei Commercialisti hanno organizzato il convegno “Strumenti della risoluzione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola” che si terrà venerdì 18 maggio a Ragusa, in via Nino Martoglio 5, dalle 14:30 alle 18:30.

La partecipazione al convegno prevede il riconoscimento di crediti formativi per i due ordini professionali coinvolti e il rilascio di un attestato.

Dopo i saluti del presidente del Tribunale di Ragusa, dott. Biagio Insacco, del presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Ragusa, dott. Maurizio Attinelli, del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ragusa, avv. Giorgio Assenza e del presidente di Confagricoltura, dott. Antonino Pirrè, si entrerà nel vivo di un dibattito dall’alto profilo tecnico e scientifico, moderato dall’avv. Agatino Di Stallo.

Segue l’elenco degli interventi in programma:

  • avv. Maria Cristina D’Arienzo (Area Legale e Reti di Impresa Confagricoltura)

La crisi dell’impresa agricola: disciplina e prospettive

 

  • dott.ssa Francesca Mazzola (Commercialista in Ragusa)

Le finalità della Legge n. 3/2012 e delle sue modifiche.

La funzione degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento

 

  • avv. Marina De Cesare (Avvocato del Foro di Milano)

I presupposti per l’accesso alla composizione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola. Le difficoltà pratiche

 

  • dott.ssa Rosa Anna Paolino (Commercialista in Ragusa)

La relazione del gestore/professionista

 

  • dott.ssa Marisa Acagnino (Presidente di Sezione Tribunale Civile di Catania)

Contenuto del piano e confronto tra le procedure di negoziazione della crisi delle imprese agricole. Ruolo del giudice

 

  • avv. Agatino Di Stallo (Avvocato del Foro di Ragusa)

Obiettivi. L’impresa agricola e il sovraindebitamento: prosecuzione dell’attività di impresa, ristrutturazione del debito e ricambio generazionale

 

  • dott. Antonino Pirrè (Presidente Confagricoltura Ragusa)

Esigenza di corretta informazione alle aziende agricole e avvio sportello di consulenza e progetto Agricheck

A seguire, conclusioni e chiusura lavori.

Un altro momento di confronto importante, con interlocutori di alto livello, frutto di un lavoro sinergico tra tecnici, professionisti e la nostra organizzazione di categoria”, dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. “Sarà l’occasione – aggiunge il presidente Pirrè – per presentare il nostro nuovo sportello a sostegno delle aziende agricole in crisi e Agricheck, (software di analisi dei conti aziendali per agevolare l’accesso ai finanziamenti creditizi, agli interventi dei confidi e di altri intermediari finanziari, oltre a fornire un’attività di mediazione creditizia in convenzione con le banche), oltre che per rilanciare il protocollo d’intesa, già attivo, tra la nostra organizzazione e l’Ordine dei Commercialisti nell’organizzazione dell’organismo di gestione della crisi delle aziende agricole”.

Locandina convegno Confagricoltura e Ordini Commercialisti e Avvocati - 18 marzo ragusa-1

Leggi

Sottomisura 16.4 PSR Sicilia: opportunità per lo sviluppo locale dell’economia agricola

Sintesi del bando PSR Sicilia Sottomisura 16.4

Area geografica: Sicilia

Settore: agricoltura

Dotazione finanziaria: 2 milioni di euro

Obiettivo: cooperazione tra gli operatori del settore agricolo, agro-alimentare e forestale per promuovere la creazione di reti

Beneficiari: agricoltori, cooperative, trasformatori e rivenditori

Spese ammissibili: costituzione partenariato, amministrazione, consulenze, studi di fattibilità, promozione

Tipo di finanziamento: contributo in conto capitale

Procedura di selezione: valutativa a sportello

Scadenza: non specificata

Approfondimento Bando

L’obiettivo della sottomisura 16.4 “Sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali ” è quello di finanziare progetti finalizzati a promuovere l’aggregazione degli operatori economici tramite la creazione e lo sviluppo di filiere corte e sostenere attività promozionali in Sicilia, contribuendo così a migliorare l’integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare e la promozione dei prodotti nei mercati locali.

Chi può partecipare alla sottomisura 16.4 del PSR Sicilia?

I beneficiari sono produttori agricoli (possessori di partita IVA con codice attività ATECO2007 prevalente agricolo e regolarmente iscritti alla CCIAA), cooperative, trasformatori e rivenditori, raggruppati in:

  • gruppi di cooperazione (G.C.) organizzati almeno tra un agricoltore e un soggetto compreso tra operatori dei settori agricolo e forestale e della filiera alimentare e altri soggetti che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi della politica di sviluppo rurale.
  • poli e reti di nuova costituzione e già esistenti.

I gruppi possono presentare domanda anche in forma di ATI (Associazione Temporanea di Imprese) o ATS (Associazione Temporanea di Scopo).

Quali sono le spese ammissibili per l’intervento del PSR Sicilia e la sottomisura 16.4?

La sottomisura si divide in due interventi:

  • cooperazione per lo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali;
  • promozione delle filiere corte e dei mercati locali.

Per quanto riguarda la cooperazione le spese ammissibili non possono essere superiori al 40% dell’importo complessivo del progetto e riguardano costi:

  • amministrativi e legali per la costituzione del partenariato;
  • di predisposizione del progetto di cooperazione;
  • di esercizio per il personale e spese generali;
  • di progettazione e consulenza (questi costi non possono superare il 7% rispetto al totale delle spese relative alle azioni di cooperazione).

Per gli interventi relativi alla promozione le spese ammissibili sono relative a:

  • attività finalizzate alla conoscenza diretta dei luoghi di produzione e dei metodi di lavorazione dei prodotti;
  • manifestazioni, esposizioni, eventi per degustazioni, giornate dimostrative e gastronomiche territoriali, prodotti distribuiti gratuitamente durante le iniziative promozionali, fiere, promozioni sui canali HORECA;
  • realizzazione di un sistema informatico gestionale comune e promozione di portali/siti web e App per la vendita on line dei prodotti.

Almeno il 60% dell’importo complessivo del progetto deve essere destinato a questo tipo di intervento.

Entità di aiuto e massimali di spesa

L’aiuto è pari al 100% dei costi sostenuti e ritenuti ammissibili, il contributo massimo concedibile è di 100 mila euro per beneficiario. Il progetto della cooperazione deve avere una durata compresa tra 18 mesi e 42 mesi.

Come fare per partecipare alla sottomisura 16.4 del PSR Sicilia?

Prima di presentare la domanda è necessario costituire o aggiornare il fascicolo aziendale; la domanda dovrà essere compilata attraverso il portale SIAN, utilizzando il modello predisposto dall’amministrazione regionale.

Dopo il rilascio informatico della domanda si hanno 10 giorni di tempo per recapitarla a mano o tramite raccomandata A/R alla Regione Siciliana.

Scarica le disposizioni attuative della sottomisura 16.4 del PSR Sicilia 2014 – 2020

Leggi

Inaccettabile tagliare i fondi Ue per l’agricoltura: in gioco il futuro della costruzione europea

“Tagliare i fondi all’agricoltura per far quadrare i conti di un bilancio che resterà inadeguato, dimostra che c’è scarsa fiducia sul futuro della costruzione europea”. Questo il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in relazione alla  proposta della Commissione europea sul nuovo quadro finanziario della UE (periodo 2012-2017), che prevede la riduzione delle spese destinate all’agricoltura per un ammontare di circa 40 miliardi di euro a prezzi correnti rispetto all’attuale dotazione. In particolare, i trasferimenti diretti agli agricoltori potrebbero subire un taglio superiore al 7%.

“È sbagliata e da respingere al mittente – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura –  anche la proposta di ridurre i trasferimenti alle imprese di maggiore dimensione. Vale a dire, quelle che assicurano la maggior parte dei posti di lavoro, producono per il mercato interno e per le esportazioni e sono aperte all’innovazione”.

“Le vere imprese agricole – ha continuato Giansanti – hanno assicurato produzioni abbondanti, sicurezza alimentare, tutela del territorio e delle risorse naturali. Il tutto ad un costo che non arriva a trenta centesimi al giorno ad abitante. Alla luce di queste cifre, i tagli proposti dalla Commissione europea sono inaccettabili”.

“L’agricoltura rientra a pieno titolo nella lista dei beni comuni che l’Unione Europea deve tutelare e valorizzare – ha concluso  il presidente di Confagricoltura -. Occorre salvaguardare la dotazione finanziaria destinata all’agricoltura europea negli anni a venire, per continuare a dare un quadro di riferimento positivo a supporto della crescita di tutte le imprese, senza alcuna discriminazione. È questo l’obiettivo per il quale lavoreremo in ambito europeo e a livello nazionale”.

Leggi

Grani antichi siciliani: 16 nuove varietà iscritte nel registro nazionale

14 nuove varietà di frumento duro e 2 di frumento tenero di origine siciliana sono state iscritte nel registro nazionale delle varietà da conservazione delle specie agrarie. I grani antichi altro non sono che varietà del passato rimaste autentiche e originali, ovvero che non hanno subìto alcuna modificazione da parte dell’uomo per aumentarne la resa.

Via libera da parte del ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dunque, alla iscrizione di nuove varietà di frumento nel Registro nazionale delle varietà da conservazione di specie agrarie e delle specie ortive.

Nel 2014 erano state iscritte Maiorca, Strazzavisazzi, Timilia reste nere ( con variazione di denominazione o responsabili di purezza nel marzo scorso), adesso si aggiungono: Capeiti 8, Farricello, Tripolino, Timilia reste bianche, Scorsonera, Ciciredda, Paola, Urrìa, Russello, Gioia, Martinella, Biancuccia, Castiglione Glabro, e Bidì.

Invece, per quanto riguarda il frumento tenero, alla Maiorca, si aggiungono le varietà Maiorcone e Romano.

“Ci sono tutte le premesse perché in Sicilia si possa costituire una filiera dei grani antichi tracciata in tutte le sue fasi a partire dall’utilizzo di sementi certificate.Il riconoscimento di dette varietà non può non tradursi in una forte ricaduta in termini di qualità e quindi di maggiore rendimento economico delle produzioni e allo stesso tempo i consumatori avranno le necessarie garanzie di prodotto, tutelati in tal modo da eventuali frodi”, ha detto l’assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera.

Come sappiamo esistono tanti i motivi per cui bisognerebbe consumare i grani antichi più spesso. Intanto, perché non hanno subito alterazioni, cioè non sono stati rimaneggiati geneticamente dall’uomo e per questo hanno una resa molto minore rispetto al più diffuso e moderno grano; sono meno raffinati perché lavorati con la macinazione a pietra, ancora, hanno meno glutine, sono più leggeri, digeribili e assimilabili di quelli realizzati con il grano moderno.

Il vantaggio di utilizzare grani antichi, meglio ancora se variando la propria alimentazione con cereali senza glutine, scongiura o quanto meno allontana, la possibilità di sviluppare intolleranza al glutine.

Dal punto di vista della filiera, la riscoperta dei grani antichi è merito soprattutto dei piccoli produttori agricoli che ogni giorno con coraggio affrontano la concorrenza del grande mercato e scelgono comunque di produrre grani di qualità anche se non sempre gli conviene. È per questo che vanno aiutati a sopravvivere, acquistando, anche se sono un po’ più costosi, i loro prodotti. Senza dimenticare la tutela della biodiversità e il loro valore artistico e culturale.

Il decreto ministeriale arriva a conclusione dell’iter istruttorio messo a punto dalla Commissione tecnico scientifica di valutazione istituita presso il dipartimento regionale dell’Agricoltura e composta dal CREA (Consiglio per la Ricerca e l’Analisi in Agricoltura – ex ENSE), dalla Stazione di Granicoltura per la Sicilia, dal Servizio Fitosanitario regionale, dall’università di Palermo e Catania e dal consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore”.

 

Leggi

Dazi, scongiurare guerra commerciale: serve un’azione forte a tutela della competitività delle imprese agricole

“Bene i tre Paesi europei contro la guerra dei dazi. Ci auguriamo, comunque, che non venga innescata una spirale di ritorsioni”. Così il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti sul monito di Merkel, Macron, May a Trump”.

Confagricoltura ribadisce che va assolutamente scongiurata una guerra commerciale; la necessità è semmai quella di più regole e più accordi.

“Le guerre dei dazi rischiano di accrescere squilibri di mercato – evidenzia il presidente Giansanti -. Si parte dall’acciaio, ma si puó arrivare facilmente all’agricoltura ed all’agroalimentare, con effetti molto negativi per un Paese come il nostro. Nel rispetto del ruolo del lavoro ed in ossequio alla sicurezza alimentare che deve sempre essere al centro della nostra azione, quello che dobbiamo perseguire è l’abbattimento delle barriere tariffarie e non tariffarie”.

Nell’epoca degli accordi bilaterali basta che una delle parti non sia d’accordo per trovarsi di fronte all’imposizione di dazi. “Nel solco della nostra tradizione – continua Giansanti – sollecitiamo il ritorno ad accordi multilaterali capaci di valorizzare le nostre produzioni di qualità”:

A parere di Confagricoltura l’Europa deve essere compatta e dura nei confronti di questo approccio alla politica commerciale di Trump, arrivando a chiedere l’apertura di un panel del WTO.

“Al centro – aggiunge conclude il presidente Giansanti – deve rimanere sempre la competitività dell’impresa, per la quale è di primaria importanza un’azione forte a livello comunitario.”

A tal proposito Confagricoltura sottolinea le prime indiscrezioni che circolano sul budget UE per il periodo 2020/2027, che saranno presentate il 2 maggio: se, come sembra, la PAC subirà un taglio del 6% (con un contributo degli Stati membri che dovrebbe aggirarsi intorno all’ 1,13% – 1,18%), la proposta di MFF prevederebbe un “capping” per le aziende agricole pari a 60.000 euro”.

“Tale massimale di aiuti – conclude Giansanti – se mantenuto, avrà un impatto negativo sulle medie e grandi imprese agricole, le uniche in grado di garantire posti di lavoro, qualità, innovazione e sicurezza alimentare”.

Leggi

Ponte Primo Maggio, Agriturist (Confagricoltura): sempre più italiani e turisti scelgono gli agriturismi

Il ponte del Primo Maggio milioni di Italiani lo trascorreranno negli agriturismi, a contatto con il verde coltivato e la natura, godendo delle bellezze paesaggistiche, di tradizioni e cultura rurale, dell’offerta enogastronomica genuina, di sport all’aria aperta (in particolare equiturismo, cicloturismo, trekking). Lo sottolinea Agriturist, l’associazione del turismo in campagna, promossa da Confagricoltura, che ha fatto il punto sulla situazione nelle varie regioni.

L’aumento delle prenotazioni – pone in evidenza Agriturist – riguarda soprattutto i turisti italiani. Ma in Piemonte il pienone è dato dagli stranieri (tedeschi, svizzeri, austriaci e francesi) con soggiorni mediamente di tre giorni. In particolare  si registra il tutto esaurito nelle Langhe e nel Monferrato.

Le permanenze medie per il ponte del Primo Maggio – osserva ancora  Agriturist – sono prevalentemente di 2 notti; si differenzia la Campania con prenotazioni di più notti. Si prevede pieno soprattutto in Costiera e in concomitanza con sagre e manifestazioni. Continuano prenotazioni last minute.

Tutta la Toscana fa il pieno. Soggiorno medio di due notti. Decisamente meglio di Pasqua grazie alle temperature piacevoli. Unico neo i pernottamenti troppo brevi di turisti prevalentemente italiani, anche se sulla costa cominciano ad arrivare i tedeschi.

Soggiorni più lunghi, anche di 3 notti si registrano in Puglia, dove c’è il tutto esaurito e la richiesta si mantiene alta con soddisfazione degli operatori: al top il  Salento e il brindisino, benissimo Bari ed il Gargano.

Sicilia con luci ed ombre – evidenzia Agriturist -. In provincia di Trapani situazione in parte compromessa dalla riduzione dei voli low cost dell’aeroporto che taglia fuori molti arrivi anche a Mazzara e Marsala. Tengono S. Vito, Scopello e Castellammare. In flessione Agrigento. Bene Catania. Molto bene Siracusa e Ragusa. Palermo altalenante.

Lombardia molto bene. Operatori soddisfatti soprattutto in collina e sui laghi, Garda in testa. Pernottamenti minimi tre giorni, ma qualche arrivo c’è già stato dal 26/27 aprile.

Liguria bene, anche se i soggiorni sono brevi e last minute. Benissimo Emilia Romagna.

“L’andamento generalmente positivo mette in evidenza come l’agriturismo continui a piacere – conclude Agriturist -. L’importante è scegliere agriturismi ‘veri’, cioè imprese che assumono, investono sul territorio e che lo mantengono attraverso l’attività agricola. Troppi i fenomeni che si registrano di abusivismo, dei B&B senza partita Iva, fuori da regole, tassazioni e controlli. Con il rischio di far disamorare i vacanzieri e di creare un danno di immagine a tutto il settore”.

Leggi

A Ragusa un organismo per aiutare le aziende agricole nella gestione della crisi

Riportiamo di seguito il testo dell’articolo di Francesca Cabibbo pubblicato nell’ultimo numero di Agrisicilia, rivista cartacea siciliana sul settore agricolo ed ambientale regionale.

 

A RAGUSA SOLUZIONI ALLE CRISI EVITANDO LE VENDITE ALL’ASTA

L’organismo previsto dalla “legge salvasuicidi” è guidato da Michelino Ciarcià, presidente della Commissione Tributaria

L’hanno chiamata “legge antisuicidi”, è la legge n.3 del 2012, varata dal governo Monti per permettere ai debitori di dilazionare il pagamento, in accordo con i creditori. Una norma varata nel pieno della crisi economica, in un momento in cui molti imprenditori dovettero affrontare il tracollo economico della loro azienda. E, in alcuni casi, tavolta con esiti nefasti.

La legge prevede la creazione di un “Organismo di composizione della crisi”, che può essere promosso da Comuni, ordini professionali ed altri soggetti. In provincia di Ragusa, è stato promosso dall’Ordine dei Commercialisti. A guidarlo è stato chiamato il giudice Michelino Ciarcià, già consigliere di Corte d’Appello a Catania, oggi presidente della Commissione Tributaria. L’organismo varato dai commercialisti iblei è già stato approvato dal Ministero di Grazia e Giustizia nel giugno dello scorso anno. Dunque oggi è pienamente operativo. Ed ha già sottoscritto alcuni protocolli d’intesa con il comune di Giarratana (finora unica amministrazione ad aver aderito), con Confcommercio e Confagricoltura.

protocollo5

Il protocollo con Confagricoltura è l’ultimo in ordine di tempo: è stato sottoscritto, a fine dicembre, dal presidente dell’Ordine provinciale dei commercialisti, Maurizio Attinelli, e dal presidente provinciale di Confagricoltura, Antonino Pirrè. In questo modo, l’organizzazione di categoria farà da tramite per permettere alle aziende in crisi di trovare una soluzione idonea a superare il momento di difficoltà contingente. Ma come funziona la composizione della crisi? Quali sono i passaggi previsti dalla normativa?

Anzitutto il titolare dell’azienda in difficoltà dovrà presentare formale richiesta all’Organismo di composizione della crisi. Il giudice Michelino Ciarcià, tra i 130 commercialisti abilitati in provincia di Ragusa, ne individuerà uno che sarà nominato “gestore della crisi”. I commercialisti abilitati devono aver frequentato un apposito corso di formazione o si sono già occupati di un congruo numero di casi di liquidazione. Si avvia così la procedura e il gestore predisporrà un piano che dovrà essere approvato sida dal debitore che dal creditore e, infine, avere il via libera del presidente Ciarcià.

In pratica, tra le parti e con la supervisione di un autorevole soggetto terzo, si definisce un accordo di ristrutturazione dei debiti (non può essere prevista però l’estinzione, perché il debito dovrà comunque essere onorato) che prevede nuove modalità e tempi di pagamento dei debiti e include garanzie di pagamento sia per i creditori che sottoscrivono l’accordo, sia per gli altri creditori.

In alcuni casi, può essere previsto l’affidamento del bene del debitore ad un fiduciario. Sul sito dell’Ordine dei Commercialisti è disponibile tutto il materiale e le informazioni necessarie per presentare la richiesta di accesso alla procedura di composizione della crisi.

antonino pirrè

“Per la provincia iblea il momento è importante – spiega Attinelli – e il varo dell’organismo ci permetterà di affrontare situazioni difficili e di trovare, se ci sono, le soluzioni”. “Riteniamo che questa legge – commenta Antonino Pirrè – sia uno strumento importante da sfruttare e da divulgare per evitare certe situazioni patologiche, non più controllabili”. La norma mette a disposizione uno strumento applicabile ai privati e alle aziende agricole ma non – è bene sottolinearlo – alle imprese soggette al fallimento.

“Purtroppo – aggiunge Pirrè – le opportunità offerte da questa norma finora sono state scarsamente esplorate, soprattutto nella nostra provincia. E, per colmare questa lacuna, Confagricoltura avvierà una massiccia campagna per far conoscere questo strumento alle aziende agricole. Opereremo sia per i nostri associati, sia per chi non lo è. Mettiamo a disposizione un legale, in convenzione con l’organizzazione di categoria, che farà un primo screening gratuito per valutare la situazione. Da qui si faranno le scelte successive”.

I primi casi sono già all’esame dell’Organismo di composizione della crisi. La norma, finora, è poco conosciuta, ma potrà aprire varchi importanti. Potrà offrire alcune soluzioni. Perché il pagamento del debito, pur se dilazionato, garantisce tutti. Con il fallimento e le vendite all’asta, spesso il creditore non riesce a recuperare che le briciole del proprio credito. Il patrimonio immobiliare del debitore viene “svenduto” per pochi spiccioli. E mentre il debitore perde tutto, l’unico a trarne vantaggio, spesso, è l’acquirente del bene messo all’incanto.

Intervenire prima del pignoramento e delle aste giudiziarie: è questa la ratio della legge che, a cinque anni dal varo, muove solo ora i primi passi. In provincia di Ragusa, dove la morsa della crisi si è fatta sentire ed ha messo in ginocchio molte aziende agricole, offre una soluzione ed una importante possibilità di recupero. La storia dei prossimi mesi ci dirà quali risultati essa potrà produrre.

Fonte: Copia cartacea mensile Agrisicilia

Clicca i link seguenti per saperne di più su questo strumento a sostegno delle aziende agricole in crisi:

Protocollo d’intesa tra Confagricoltura Ragusa e l’Ordine dei Commercialisti a sostegno delle imprese agricole in crisi

Firmato il protocollo tra Confagricoltura e l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Ragusa a sostegno delle imprese agricole in crisi

Leggi

Non si può morire di crisi a 31 anni: la morte di Giovanni Viola è sconfitta morale per tutta la comunità iblea

“Non si può morire di crisi: un giovane che si toglie la vita è sconfitta morale per tutta la comunità”, questa la dichiarazione del presidente di Confagricoltura, dott. Antonino Pirrè, nel giorno del lutto cittadino a Vittoria e dell’ultimo saluto a Giovanni Viola, giovane imprenditore agricolo, morto suicida, che lascia moglie e un figlio di due anni.

“Porgo le mie sentite condoglianze – aggiunge Pirrè – e manifesto vicinanza alla famiglia di Giovanni Viola, a nome di tutta la nostra organizzazione ad ogni livello e degli iscritti. Un giovane padre di famiglia che decide di gettare la spugna, vessato dalla crisi, è un fatto grave che non può essere sottovalutato”.

“Adesso è il momento del dolore – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – e non delle polemiche. Ma può essere anche l’occasione per fare un po’ di autocritica, da parte di chi ha responsabilità importanti, sulle modalità con cui si sta affrontando la crisi che sta stravolgendo la nostra economia”.

Leggi

“Ricettiva…Mente”: la coop. Terra Iblea di Ragusa impegnata in un nuovo progetto di agricoltura sociale

La cooperativa Terra Iblea di Ragusa ancora una volta impegnata in un progetto di agricoltura sociale che coinvolgerà “ragazzi speciali” di età compresa tra i 18 e 40 anni . I soggetti verranno impegnati anche con il lavoro in varie attività, che si svolgeranno presso Fondo Cillone, immerso nelle campagne ragusane, con un’estensione di circa 20 ettari di terreno a vocazione carrubeto e uliveto, con annessi 3 caseggiati.

Presentato in conferenza stampa ieri mattina all’Asp di Ragusa il progetto “Ricettiva…Mente”. Presente il Commissario, dr. Salvatore Lucio Ficarra; il responsabile del progetto, Salvo Borrelli; il Capo Dipartimento Salute Mentale – DSM – dr. Giuseppe Morando; il Capo Dipartimento Veterinario, dr. Giorgio Blandino e il dr. Giuseppe Sapienza del U.O.C. Psichiatria di Ragusa. Presenti alcuni rappresentanti dei Comuni del Distretto 44 che fanno parte del progetto, capo fila il comune di Ragusa e familiari dei giovani.

«Con questo progetto, l’Azienda Sanitaria dimostra di non occuparsi solo delle acuzie, ma le attività che in essa si svolgono taccono ambiti altrettanto importanti, quali l’inserimento sociale di persone svantaggiate» con questo parole ha aperto i lavori della conferenza stampa il dr. Ficarra. «Siamo ben lieti di condividere in partenariato questo progetto investendo con proprie risorse professionali e l’esperienza di ben due dipartimenti: il Dipartimento di Salute Mentale ed il Dipartimento Veterinario».

Un progetto che rimarca la sinergia tra diverse realtà, dal pubblico: Asp e Comuni, al Terzo Settore: la cooperativa Terra Iblea, Federalberghi Biobalife. Sono previste 7 azioni progettuali ed è sostenuto da Fondazione con il Sud.

Il dipartimento di Salute Mentale svolgerà un ruolo fondamentale nell’individuazione dei beneficiari e li seguirà per tutto il percorso riabilitativo in accordo con i servizi sociali dei comuni del Distretto Socio Sanitario 44. Il Dipartimento Veterinario si occuperà dell’organizzazione e gestione del corso di apicoltura mettendo a disposizione veterinari ed altre figure professionali. Inoltre guiderà la cooperativa Terra Iblea e d i giovani destinatari nell’avvio della produzione del miele.

Il responsabile del progetto, Borrelli, ha illustrato le finalità del progetto che mirano ad avviare percorsi integrati e personalizzati, che pongono ciascun beneficiario al centro del proprio reinserimento sociale e lavorativo, sostenendolo nel suo percorso di integrazione ed autonomia.

L’inserimento sociale e lavorativo di soggetti disabili ha da sempre costituito un ostacolo allo sviluppo di una società civile incapace di superare le barriere dei pregiudizi e dell’ignoranza. In particolare, in provincia di Ragusa, negli ultimi anni, si è assistito ad un incremento delle persone che vivono in una condizione di disagio psico-sociale e sulla base di questa emergenza sociale, nasce il progetto “Ricettiva…mente”, rivolto a disabili psichici.

L’obiettivo è di fare loro acquisire, attraverso una serie di azioni sperimentali ed innovative, quelle competenze per facilitare, non solo il loro ingresso nel contesto sociale, ma anche in quello lavorativo, cercando di orientarli il più possibile verso un percorso di autonomia.

Il progetto intende realizzare 2 Gruppi Appartamento, in grado di ospitare 5 giovani ciascuno. Si tratti di abitazioni nelle quali sarà possibile riprodurre un ambiente familiare in grado di soddisfare e accogliere i bisogni e le esigenze di ciascun soggetto.

I destinatari del progetto – di età compresa tra i 18 e 40 anni – saranno seguiti da un’équipe di operatori: assistenti sociali, psicologi, operatori, in grado di offrire loro sostegno di tipo relazionale, domiciliare ed educativo, volto ad un maggiore orientamento verso l’autonomia nell’organizzazione e la gestione della quotidianità. “Ricettiva….mente” è un progetto che affianca alla creazione dei Gruppi Appartamento, la possibilità d’impegnare i soggetti coinvolti anche con il lavoro in varie attività, che si svolgeranno presso Fondo Cillone. Il fondo si trova immerso nelle campagne ragusane, ha una estensione di circa 20 ettari di terreno a vocazione carrubeto e uliveto, con annessi 3 caseggiati, concessi in comodato d’uso gratuito alla cooperativa Terra Iblea.

Esperienze come queste sono ancora poco note in Italia. Inoltre il progetto è ampiamente auto-sostenibile, grazie ai proventi della struttura ricettiva e delle altre attività che si avvieranno sul fondo.

Fonte: RagusaOggi.it

Leggi