ARS, approvata la vendita diretta dei prodotti agricoli: valorizzazione della tipicità e riduzione della filiera

Confagricoltura Ragusa: “Un nuovo spazio nella filiera distributiva che valorizzala tipicità e i produttori piccoli e medi”

Nell’ultima seduta d’aula all’Ars è stato approvato il disegno di legge sulla vendita diretta dei prodotti agricoli. Soddisfazione da parte del Presidente della Commissione Attività produttive, on. Orazio Ragusa, il quale ha partecipato a tutte le fasi di gestazione normativa: “Partire dal basso, per una politica ricca di umiltà e che punta alla solidarietà. Con tale spirito Forza Italia accoglie favorevolmente la nuova norma sulla vendita diretta dei prodotti agricoli. Intraprendere tale attività è senza dubbio una notevole opportunità imprenditoriale, specie in un contesto di crisi occupazionale in cui versa il nostro territorio. Rappresenta un vantaggio sia per il produttore che per il consumatore, il quale accede direttamente alle fonti di produzione, senza perdersi nella lunga filiera di intermediari”.

Di fatto, con la norma entrata in vigore, il luogo adibito alla di vendita diretta è istituito dai Comuni o autorizzato dai medesimi sulla base di un disciplinare di mercato che regoli le modalità di vendita, finalizzato alla valorizzazione della tipicità e della provenienza dei prodotti venduti. A tal fine, per favorire l’acquisto dei prodotti agricoli che abbiano un legame diretto con il territorio di produzione e di assicurare un’adeguata informazione ai consumatori sull’origine e sulle specificità degli stessi prodotti, sarà cura dei Comuni – nell’ambito del proprio territorio – incentivare la riduzione della filiera.

Nel ringraziare tutta la III Commissione per il lavoro svolto, il Presidente Ragusa conclude: “Per agevolare sia il produttore che il consumatore sarà consentito agli imprenditori agricoli di effettuare contestualmente alla vendita diretta dei prodotti, la loro somministrazione, nonché di vendere i medesimi anche manipolati o trasformati, già pronti per il consumo, mediante l’utilizzo di strutture mobili in possesso dell’impresa agricola”.

“Salutiamo positivamente l’approvazione del disegno di legge in questione – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – in quanto strumento a sostegno non solo dei produttori agricoli, ma anche dei consumatori, con l’offerta di prodotti del territorio con una tracciabilità chiara. Un nuovo spazio nella filiera distributiva che premia la tipicità e i produttori piccoli e medi”.

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Fiera Agroalimentare Mediterranea: tagliato il nastro di un’edizione da record per aziende espositrici e capi di bestiame in mostra

All’Assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera il compito di tagliare il nastro della 44^ edizione della Fiera Agroalimentare Mediterranea.

Stamattina in contrada Nunziata a Ragusa si sono aperti i battenti della 44^ Fiera Agroalimentare Mediterranea, con una affollata cerimonia di inaugurazione alla quale hanno partecipato le massime autorità civili e militari provinciali, il Presidente della Commissione Attività Produttive On. Orazio Ragusa e i vertici della Camera del Commercio del Sud-Est, organizzatrice dell’evento che si conferma il più importante del settore dell’area del Mediterraneo.

Quest’anno edizione dei record per i numeri eccezionali di presenze in termini di aziende espositrici e di capi di bestiame in mostra. Subito dopo il taglio del nastro, il corteo delle autorità ha percorso tutta la Fiera, passando in rassegna i tantissimi stand che occupano interamente i quarantamila metri quadrati a disposizione.

L’assessore Bandiera ha voluto evidenziare la vicinanza della Regione ad un comparto fondamentale per l’economia siciliana e si è complimentato con gli operatori del settore che hanno voluto con la loro presenza partecipare ad un momento fondamentale di confronto e di rilancio per il settore. Bandiera ha fatto anche due importanti annunci: a breve ripartiranno i controlli zootecnici sugli animali, centralizzando il lavoro in Regione attraverso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale che fa capo all’Assessorato regionale all’Agricoltura e che avrà il compito di controllare e censire gli animali puntando alla valorizzazione delle razze autoctone. L’assessore ha anche annunciato la riapertura dell’Agenzia per la Sicurezza e il Controllo degli Alimenti, chiusa da tanti anni, ma pronta a ripartire grazie alla dotazione di macchinari e attrezzature. Per la riapertura si sono chiusi accordi tutti di natura pubblica che consentiranno di dotare il territorio del sud-est di questo presidio fondamentale che permetterà ai produttori di ottenere certificazioni sulla loro attività senza necessariamente andare fuori sede.

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Al taglio del nastro è stato presente il Presidente della Camera di Commercio del Sud-Est Pietro Agen, accompagnato dai componenti di Giunta Sandro Gambuzza e Salvatore Guastella, dal consigliere camerale Giuseppe Giannone e dal segretario generale, Alfio Pagliaro. Agen ha evidenziato come una realtà come la F.A.M., molto sentita dal territorio, meriti maggiori investimenti soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e che i fondi che sarà possibile recuperare dalla vendita delle quote delle strutture aeroportuali permetteranno importanti investimenti in tal senso sul territorio. Tra questi la possibilità di un grande polo fieristico, con un centro di formazione eno-gastronomica, grandi parcheggi e collegamenti veloci.

Importante il contributo dato anche quest’anno all’evento dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, il Presidente Schininà ha voluto sottolineare personalmente la storica vicinanza della BapR alla Fiera. Il Sindaco del Comune di Ragusa Peppe Cassì ha ribadito la bontà dell’evento e lo sforzo che l’Ente ha in programma di fare in vista del futuro per la creazione di un polo fieristico. Vicinanza espressa anche dal Commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa Salvatore Piazza.

La F.A.M è realizzata grazie al sostegno di diversi soggetti istituzionali e organizzazioni di categoria. Tra queste, Confagricoltura Ragusa, con la piena consapevolezza dell’importanza strategica rappresentata dalla Fiera, in quanto momento di grande rilevanza di promozione del mondo agroalimentare ibleo e siciliano.

Fino a domenica ci saranno decine e decine di manifestazioni, concorsi, eventi. Per tenersi aggiornati basta collegarsi al sito www.famragusa.it e sulla pagina facebook FAM Ragusa. Per recarsi in Fiera sono stati messi a disposizione bus-navetta da sabato pomeriggio e per tutta la giornata di domenica.

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Grande attesa per l’edizione 2018 della Fiera Agroalimentare Mediterranea: si parte venerdì

Presentata sabato quella che sarà un’edizione da record, con ben quarantamila metri quadrati di spazi espositivi. All’inaugurazione di venerdì prossimo, 28 settembre alle 10.30 al Campo Boario a Ragusa, sarà presente il presidente della Camera di Commercio del Sud Est, Pietro Agen. A tagliare il nastro l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera

La 44^ edizione della Fiera Agrolimentare Mediterranea, aprirà i battenti venerdì prossimo ma l’evento è già sold out. Non un solo metro quadrato dei quarantamila a disposizione è rimasto vuoto: questo il dato più esplicativo del successo organizzativo della F.A.M. che già lo scorso anno aveva preannunciato di scommettere su un futuro più grande. La F.A.M. sarà visitabile da venerdì 28 a domenica 30 settembre.

La presentazione della Fiera Agroalimentare Mediterranea è avvenuta sabato mattina nella consueta conferenza stampa di presentazione tenuta alla Camera di Commercio di Ragusa. I dati illustrati annunciano che quest’anno il Foro Boario di contrada Nunziata sarà stracolmo. Le aziende zootecniche hanno raddoppiato il numero dei capi di bestiame presenti in Fiera, a dimostrazione del fatto che c’è voglia di investire e rilanciare e che la F.A.M rappresenta un’importante opportunità di crescita e di confronto.

La F.A.M. si conferma strumento di promozione, efficace vetrina commerciale e occasione preziosa per agricoltura e zootecnia, ma è evidente anche che, adesso più che mai, è necessario che anche le strutture ed i servizi vengano incontro alla domanda sempre più in crescita del tessuto economico del territorio.

Ad aprire i lavori dell’affollata conferenza stampa è stato il dott. Vito D’Antona, dirigente della Camera che ha salutato tutti gli intervenuti, tra cui l’ex Presidente della CamCom di Ragusa e consigliere della Camera accorpata, Giuseppe Giannone, il presidente del Consorzio provinciale allevatori di Ragusa, Gianni Campo e Gianni Molè in rappresentanza del Libero Consorzio di Ragusa.

I numeri eccezionali, illustrati dalla responsabile dell’organizzazione della F.A.M, la dott.ssa Giovanna Licitra, confermano l’appuntamento di fine settembre come il più grande del settore, nell’area del Mediterraneo. Sono 52 le aziende espositrici di bovini, 330 i capi di bestiame presenti appartenenti alle razze Modicana, Frisona, Cherolaise, Limousine, Pezzata Rossa, Bruna e poi ancora 9 aziende per gli equini e 4 per gli asinini, 350 gli animali di bassa corte. Ben 55 le aziende espositrici della meccanizzazione, 65 le aziende agroalimentari, 12 quelle dell’utensileria, 2 le aziende florovivaistiche con circa 80 esemplari di piante e alberi, 20 le aziende per il settore delle attività al servizio dell’agricoltura e della zootecnia.

In rappresentanza della Camera di Commercio del Sud Est, il componente della Giunta Camerale Sandro Gambuzza che ha portato il saluto del Presidente Pietro Agen ed ha voluto evidenziare l’appoggio corale della Camera di Commercio del Sud Est, vicina alle istanze del territorio, che rappresenta motivo di serenità per il futuro della Fiera stessa. Gambuzza ha quindi invitato ad una riflessione sulla opportunità di investire sulle infrastrutture perché è evidente che, se la fiera ha raggiunto questi numeri, è perché ha saputo rinnovarsi e bisogna, quindi, proseguire su questa strada. Gambuzza ha infine annunciato che all’inaugurazione sarà presente l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera.

Il Sindaco di Ragusa Peppe Cassì ha dichiarato la sua soddisfazione per i numeri citati ed ha assicurato l’impegno dell’ente Comune a trasformare il sito in un polo fieristico polifunzionale che abbia al centro questo evento, ma non solo. Cassì ha annunciato che il Comune di Ragusa ha raddoppiato il numero di servizi igienico-sanitari, che saranno messi a disposizione dei visitatori dei bus-navetta sabato pomeriggio e per tutta la giornata di domenica e che gli orari delle navette sono stati ampliati.

Arturo Schininà presidente della Banca Agricola Popola di Ragusa, nel suo intervento ha manifestato il suo appoggio all’evento che rappresenta una grande occasione proiettata alla crescita del territorio. Un modo per reagire alla tendenza depressiva che bisogna necessariamente capovolgere. Questo è possibile puntando sulla qualità e sul fattore del richiamo turistico. Si può fare di più, la provincia merita di più.

La F.A.M. è organizzata dalla Camera di Commercio di Ragusa, con la collaborazione del Comune di Ragusa e del Consorzio Provinciale Allevatori di Ragusa, e con il contributo dell’Ispettorato Provinciale Agricoltura, dell’IZS Ragusa, della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti Ragusa, della Confederazione Italiana Agricoltori, di Confagricoltura Ragusa, dell’Associazione Provinciale Commercianti Ragusa, della Confindustria Ragusa, della CNA Ragusa e della Confartigianato Ragusa.

Per tenersi informati sul programma è possibile collegarsi al sito www.famragusa.it. Il calendario degli eventi, dei concorsi, dei convegni, seminari, presentazioni commerciali delle aziende espositrici, delle manifestazioni equestri e degli altri eventi può essere consultato anche sulla pagina Facebook FAM Ragusa.

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Caporalato, Agrinsieme in prima linea contro lavoro irregolare e sfruttamento nelle campagne

“Agrinsieme ha sempre appoggiato e continuerà a sostenere ogni iniziativa finalizzata a combattere qualsiasi fenomeno di lavoro irregolare e di sfruttamento della manodopera, in agricoltura così come in altri settori produttivi, ed è al fianco delle imprese che si comportano in maniera etica”. Così il coordinamento che riunisce le organizzazioni professionali Cia, Confagricoltura e Copagri e le centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, esprimendo soddisfazione per l’odierna riunione alla Prefettura di Foggia del Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

“L’incontro, convocato dal Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, rappresenta per noi il punto di partenza per un contrasto più incisivo ad un fenomeno che, pur interessando aree circoscritte del Paese, danneggia l’immagine e il lavoro onesto della maggioranza delle imprese e cooperative agricole, andando anche a incidere sul loro reddito”, ha detto il coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina, che è intervenuto alla riunione odierna, nell’ambito della quale ha consegnato al Ministro un documento contenente le proposte del coordinamento in materia.

“Il caporalato è un problema sociale nazionale, che pur interessando aree circoscritte del Paese va affrontato secondo una logica nazionale, con una discussione approfondita sulla filiera agroalimentare. Ben vengano dunque i maggiori e rafforzati controlli annunciati dal Governo, sempre nell’ottica di una maggiore qualità e semplificazione, sapendo tuttavia che questi da soli non bastano e che la questione va affrontata a 360°, lavorando sul concetto di ospitalità e integrazione. Ospitalità e integrazione vanno poi coniugate seguendo un ragionamento di sistema che agisca su leve economiche e puntando ad una sinergia comune che miri alla piena legalità e al giusto prezzo”.

“La Legge 199/2016, a causa della mancanza di chiarezza in alcune sue disposizioni, in alcune casi assolutamente inapplicabili, ha determinato sinora scarsi risultati concreti, e necessita pertanto di essere rivista. È ad esempio necessario – propone Agrinsieme – intervenire per una maggiore e più chiara distinzione tra reati gravi/gravissimi e violazioni, anche solo meramente formali, agire sulla riduzione degli oneri burocratici e produttivi, accompagnare la revisione normativa con un profondo impegno politico e istituzionale per incentivare le assunzioni e mettere le aziende agricole nelle condizioni di consolidare gli importanti e positivi trend occupazionali del settore”.

Il presidente di Confagricoltura Ragusa: “Il caporalato al centro dell’attività della nostra Unione Provinciale”

“La battaglia al caporalato è al centro dell’attività di Confagricoltura Ragusa“, spiega il presidente dott. Antonino Pirrè. Che aggiunge: “La nostra unione provinciale è molto attenta al fenomeno, infatti ci siamo imposti una regola interna che prevede l’immediata espulsione per le aziende agricole che si macchiano di questo reato che reintroduce nuove forme di schiavismo nelle nostre campagne. E, nel contempo, siamo onorati di avere tra gli associati alla nostra Unione Provinciale il vincitore del premio Welfare Index 2018 (Dott. Roberto Giadone – Natura Iblea), un riconoscimento che valorizza le aziende attente al benessere dei lavoratori a 360 gradi. Esempi come Natura Iblea rappresentano il nostro modello di azienda agricola, in cui l’attività di business non travalica i diritti di nessuno ma, piuttosto, produce benessere diffuso, autentico e per tutti”.

“Noi continueremo la nostra azione – spiega il dott. Pirrè – mirata ad apportare dei correttivi alla legge 199/2016, che riteniamo giusta nei principi ispiratori, ma che necessita di correttivi per renderla più giusta e efficace nel colpire i casi di effettivo sfruttamento, senza il rischio di sanzionare, ed in maniera pesante, i casi di illecito di tipo amministrativo. Siamo disponibili inoltre, anche attraverso il sistema della bilateralità, a mettere in campo iniziative volte a dare attuazione , insieme alle Istituzioni deputate, al piano di intervento preventivo previsto dalle legge e fino ad a oggi praticamente inattuato e disatteso.

“Stupisce piuttosto – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – la posizione espressa da altra associazione datoriale di appoggio, pieno ed incondizionato, all’impianto sanzionatorio della legge i cui profili possono destare dubbi anche di incostituzionalità”.

 

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Regione Siciliana, marchio “Qualità Sicura”: consultazione pubblica per quattro progetti di disciplinare

Ancora aperta la consultazione pubblica su quattro progetti di disciplinare di produzione del marchio collettivo di qualità “Qualità Sicura”, il marchio europeo garantito dalla Regione Siciliana che punta a valorizzare i prodotti agroalimentari con un elevato standard qualitativo, informare i consumatori sulle loro caratteristiche e sostenere il marketing delle aziende che scelgono di aderire al regime di certificazione della qualità.

Il sistema “Qualità Sicura” a cui ha aderito anche la Sicilia, si rivolge a tutti i produttori dell’Unione Europea che intendano rispettare parametri superiori a quelli minimi stabiliti dalle norme in vigore su benessere animale, sostenibilità ambientale, riduzione di fitofarmaci e qualità intrinseca dei prodotti, favorendo la tracciabilità delle produzioni agricole e zootecniche mediante la stesura di progetti di disciplinare che garantiscano il miglioramento degli standard di sicurezza alimentare. Risale al mese di ottobre 2017 il via libera della Ue al marchio  “QS – Qualità Sicura Garantito dalla Regione Siciliana“, quando gli  uffici di Bruxelles approvarono il regolamento ed espresso parere positivo sulla procedura di utilizzo del logo.

I progetti di disciplinare già pubblicati sul sito dell’Assessorato agricoltura lo scorso 3 agosto, sono stati elaborati finora per quattro importanti filiere agroalimentari della Sicilia. Si tratta di quelle del grano duro e derivati, del bovino di filiera locale, dell’agnello e agnellone di filiera locale e del latte crudo vaccino e i suoi derivati.

Su questi elaborati, entro giorni trenta dalla pubblicazione, i portatori d’interesse potranno fornire contributi, proposte di modifica e osservazioni che verranno esaminati dal tavolo tecnico costituito per ciascuna delle filiere interessate.

Tutto dovrà essere inviato esclusivamente a mezzo mail all’indirizzo agri.tutelaprodotti@regione.sicilia.it.

Clicca qui per scaricare i progetti di disciplinari di produzione dal sito dell’assessorato regionale all’agricoltura.

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Rinnovato il CCNL per operai agricoli e florovivaisti: più flessibilità e nuove regole per la rappresentanza

Nella tarda serata di ieri 19 giugno 2018 è stato siglato, presso Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, l’accordo di rinnovo del CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti per il quadriennio 2018-2021, scaduto il 31 dicembre 2017.

Ne da l’annuncio Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, sottolineando “il senso  di responsabilità che ha qualificato l’intera trattativa da parte della nostra Organizzazione, nonostante le difficoltà che, a livello generale, stanno caratterizzando l’attuale fase economica”.

L’intesa è arrivata al termine di un negoziato serrato, durato oltre sei mesi, e nel corso del quale non sono mancati momenti di tensione e di aspra conflittualità, sfociati anche nello stato di agitazione da parte dei sindacati e nella proclamazione di uno sciopero (15 giugno 2018), poi rientrato.

Soddisfazione è stata dunque espressa dal presidente dell’Organizzazione dei datori di lavoro agricolo “per la chiusura di un importante contratto che interessa oltre 200.000 imprese e più di 1 milione di lavoratori”.

“Le imprese hanno fatto la loro parte – continua Giansanti – nonostante la perdurante congiuntura economica negativa, le incertezze sulla futura politica agricola comune, il quadro ancora in divenire delle politiche economiche del nuovo Governo”.

L’aumento retributivo previsto è del 2,9 per cento ed è ripartito in due tranche. Si tratta di un aumento sostanzialmente in linea con gli indicatori di riferimento, che cerca di mediare l’esigenza di salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori con quella di prevedere un costo del lavoro sostenibile per l’impresa.

Tra le novità più significative si segnala l’ampliamento della sfera di applicazione del CCNL – che è stato esteso anche alle imprese che esercitano attività di frangitura delle olive in via esclusiva (frantoi) e alle imprese di coltivazione idroponiche – e l’introduzione di una maggiore flessibilità nella distribuzione dell’orario settimanale di lavoro, anche attraverso un sensibile ampliamento delle causali che possono determinare l’interruzione dell’attività lavorativa.

L’accordo – che rappresenta un’ulteriore dimostrazione delle buone relazioni sindacali che caratterizzano il settore agricolo – si qualifica anche per una specifica intesa sulla rappresentanza delle organizzazioni sindacali legittimate a sottoscrivere la contrattazione collettiva per gli operai agricoli e florovivaisti, anche al fine di limitare il rischio di contratti “pirata” sottoscritti da soggetti privi di reale rappresentatività.

“I contenuti del rinnovo del CCNL per gli operai agricoli, avvenuto la scorsa notte nella sede di Confagricoltura, dimostra, ancora una volta, la grande attenzione delle parti sociali agricoli su temi di importanza strategica”, dichiara a caldo dopo la firma Sandro Gambuzza, membro della Giunta Nazionale di Confagricoltura con delega alle politiche del lavoro.

“Nel nuovo CCNL – aggiunge Gambuzza – c’è l’allargamento della base di applicazione del contratto, semplificazione amministrativa e nelle procedure d’appalto, riconoscimento delle specificità di alcuni comparti come l’acquacoltura, orario di lavoro e organizzazione aziendale più flessibile, maggiore sostenibilità economica, più welfare, difesa del potere di acquisto tutela della salute”.

“Un grazie grande al Presidente Giansanti per la fiducia ed all’insostituibile Direttore Roberto Caponi col Suo staff”, conclude Sandro Gambuzza.

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Fondi europei diretti, Confagricoltura e Cesda a sostegno delle imprese: incontro a Ragusa

Progettare una Sicilia intelligente, sostenibile e inclusiva: incontro sui “Fondi Europei diretti: strumenti per l’innovazione delle imprese e del territorio” promosso in collaborazione con CeSDA sulle opportunità europee di finanziamento diretto per le imprese ed il territorio

I fondi comunitari 2014-2020 sono il principale strumento di finanziamento per progetti di sviluppo di Imprese, Enti pubblici, Associazioni ed Enti di Ricerca Pubblici e Privati. Gli oltre cento miliardi di euro – disponibili nel settennato per l’Italia in un ampio ventaglio di settori – non sono solo la leva per realizzare nuove iniziative in direzione di una crescita più intelligente, sostenibile e inclusiva e accrescere la competitività economica del nostro Paese, ma anzitutto un’importante occasione di miglioramento e qualificazione per gli operatori economici che vi si avvicinano.

Con la piena consapevolezza dell’importanza del tema, considerando le enormi potenzialità di ricaduta economica degli strumenti in questione, Confagricoltura Ragusa organizza un incontro che si terrà il 21 giugno, con inizio alle ore 11.00, presso la sede di via G.Sampinato 4 a Ragusa. Sarà l’occasione per presentare la convenzione con Cesda, studio legale Giurdanella & Associati di Catania, che permetterà l’attivazione da parte dell’organizzazione di categoria di un ulteriore servizio a sostegno delle imprese che intendono usufruire di tali fondi.

Sapersi orientare efficacemente tra le diverse tipologie di programmi europei di finanziamento diretto, stabilendo un’interlocuzione senza intermediazioni con gli uffici europei di spesa, impostare un’idea progettuale vincente col relativo budget, gestire partenariati internazionali, pianificare e rendicontare correttamente i costi, rappresentano un valore aggiunto per le imprese agricole che vogliano intraprendere percorsi di crescita, di rinnovamento e di innovazione, senza attendere i tempi e le procedure indirette, in atto gestite attraverso la burocrazia regionale siciliana.

Segue il programma dell’incontro

Saluti e presentazione (11.00 – 11.30)

Dott. Antonino Pirrè – Presidente Confagricoltura Ragusa

Avv. Carmelo Giurdanella – direttore scientifico CeSDA, Catania, studio legale Giurdanella & Partners

Dott.ssa Simona Zelli – esperto CeSDA, Trento, europrogettista e policy advisor, consulente in nuovi modelli di business ad alto impatto sociale, smart cities and communities e innovazione digitale

Costruiamo le fondamenta: i finanziamenti europei diretti per le imprese (h. 11:30 – 12:00)

Relatrice: Dott.ssa Simona Zelli

Idee a confronto: domande e dibattito (h. 12:00 – 12:30)

La partecipazione all’incontro è riservata ai soci di Confagricoltura Ragusa

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Riforma PAC: Italia si unisca all’iniziativa di sei stati membri per invarianza spesa agricola

I rappresentanti di Francia, Grecia, Finlandia, Irlanda, Portogallo e Spagna hanno sottoscritto una dichiarazione ministeriale, al fine di sollecitare l’invarianza della spesa agricola dopo il 2020. La dichiarazione sarà presentata al Consiglio Agricoltura della UE, in programma il 18 giugno a Lussemburgo.

Il nostro auspicio è che l’Italia decida di unirsi all’iniziativa”. E’ questa la presa di posizione assunta dalla giunta di Confagricoltura che si è riunita martedì per esaminare le proposte della Commissione riguardanti la riforma della politica agricola comune.

“Le proposte, nonostante l’apprezzabile conferma degli incentivi per gli agricoltori più giovani, risultano inadeguate e carenti sotto il profilo del supporto alla crescita economica e dell’occupazione”, ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

La Commissione europea – ricorda la Confagricoltura – ha proposto di ridurre i trasferimenti finanziari alle aziende di maggiore dimensione. In pratica, alle strutture più orientate agli investimenti e alle innovazioni che sono necessarie per assicurare uno sviluppo sostenibile, anche in termini di competitività.

“E’ una proposta sbagliata sotto il profilo strategico – ha evidenziato la giunta di Confagricoltura -. Chiederemo al nostro ministro e al Parlamento Europeo di risolvere questo problema di impostazione. Inoltre, pur nell’ambito di una indispensabile semplificazione, la PAC deve restare una politica comune in termini di bilancio e gestione operativa”.

Le proposte della Commissione, invece – osserva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – con i piani strategici nazionali, avrebbero come risultato una parziale rinazionalizzazione della PAC e la rimessa in discussione dei principi sui quali si basa il mercato unico. Senza tralasciare le difficoltà operative che si profilano per la preparazione e l’applicazione dei piani nazionali, anche per quanto riguarda l’impatto delle misure ambientali.

Un altro aspetto critico, segnalato dalla Giunta di Confagricoltura, è quello della cosiddetta “convergenza esterna” degli aiuti diretti della PAC. “Il divario degli importi erogati nei diversi Stati membri non può essere ridotto – ha detto Giansanti – perché è motivato dalla diversità dei costi di produzione fissi e variabili. Basti pensare, ad esempio, al costo del lavoro”.

La proposta della Commissione per la riforma della PAC ha, poi, un limite di fondo. La nuova PAC dovrebbe funzionare nei prossimi anni, secondo l’Esecutivo di Bruxelles, con una riduzione del bilancio nell’ordine del 15 per cento in termini reali rispetto all’attuale dotazione.

Ha concluso il presidente di Confagricoltura: “Una proposta inaccettabile per un settore che assicura sicurezza alimentare, standard di qualità senza eguali a livello mondiale, gestione delle risorse naturali”.

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Il ragusano Giancarlo Licitra nominato Cavaliere del Lavoro: i complimenti di Confagricoltura

Confagricoltura Ragusa, attraverso il presidente dott. Antonino Pirrè, esprime il proprio compiacimento per la nomina del ragusano dott. Giancarlo Licitra a Cavaliere del Lavoro da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il neo-cavaliere Licitra è amministratore unico della LBG Sicilia Srl, azienda per la commercializzazione di farina di carrube ed esporta il 95% del fatturato.

“I miei complimenti e quelli di tutta Confagricoltura Ragusa vanno al dott. Licitra per averci resi fieri per due ragioni” spiega il presidente Pirrè. “Innanzitutto perché viene premiato l’impegno imprenditoriale in agricoltura, vera fonte di benessere economico strutturale. E poi perché, da oggi, la comunità iblea potrà vantare un nuovo cavaliere, rappresentante della Sicilia che lavora e che crea ricchezza”.

Oltre al dott. Licitra, sono stati nominati altri due imprenditori operanti nel settore agroalimentare: il marchigiano Giovanni Fileni (terzo operatore nazionale nel settore delle carni avicole e primo produttore in Italia di carni bianche da agricoltura biologica) e la calabrese Gloria Maria Rosaria Tenuta (operante nel settore della produzione orticola e di alimenti surgelati che esporta in tutto il mondo).

“Siamo felici – conclude Pirrè – di aver sostenuto, come organizzazione di categoria, la candidatura di Licitra. Abbiamo bisogno di premiare chi, tutti i giorni, porta avanti la cultura dell’impresa, del lavoro e dell’innovazione rappresentando un’eccellenza, quindi un modello da seguire e da valorizzare al meglio”.

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Bioeconomia circolare, biodiversità e lotta al consumo del suolo: rilanciare la coltivazione della canapa

Confagricoltura, rilanciare la coltivazione industruale della cannabis sativa: funzionale alla lotta al consumo di suolo ed alla perdita di biodiversità, si coniuga completamente con  i nuovi concetti di bioeconomia circolare

Confagricoltura, insieme alle altre organizzazioni della filiera, ha presentato – alla “Indica Sativa Trade”, fiera internazionale della canapa, che si tiene a Bologna – il progetto per lo sviluppo della coltivazione della canapa industriale (cannabis sativa),  coltura che ha anche un alto valore ambientale; è funzionale alla lotta al consumo di suolo ed alla perdita di biodiversità e si coniuga completamente con  i nuovi concetti di bioeconomia circolare. In tale ambito si è proposta l’adozione, su base volontaria, di un disciplinare di produzione dedicato all’infiorescenza di canapa coltivata in Italia, al fine di creare una filiera tracciabile e di qualità.

Siamo in una fase delicata per la ripresa di un settore che contava 110 mila ettari a metà del ventesimo secolo e che oggi ne conta appena 5 mila e comunque in forte aumento rispetto lo scorso anno – ha detto Confagricoltura. Per questo, abbiamo sollecitato l’adozione di un quadro regolamentare della coltivazione della canapa poi consolidato dalla legge 242/16 (disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa)“.

La legge 242/16  – ha rilevato  Confagricoltura – introduce la libera coltivazione delle varietà di canapa industriale (cannabis sativa), indicate nel ‘Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole’ e caratterizzate da THC inferiore allo 0.2%, escluse dal campo di applicazione delle disposizioni sulle sostanze stupefacenti. Ed apre alla possibilità a diversi prodotti: alimenti (ad alto valore nutraceutico), cosmetici, fibre per il tessile e per la bioedlizia, materiali per la fitodepurazione e per la bioingegneria ed anche prodotti destinati al florovivaismo.

Con l’emanazione della legge si sono sviluppati anche nuovi prodotti della canapa, derivanti dalle infiorescenze, che si affiancano a quelli tradizionali della fibra e dei semi.

L’auspicio – ha concluso Confagricoltura – è che la normativa recepisca al più presto le nuove opportunità di produzione e mercato che si stanno sviluppando. Nel frattempo con la redazione del disciplinare si intende supportare le nostre imprese nel cogliere nella loro interezza le opportunità che derivano dalla coltivazione della canapa industriale“.

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