Il pomodoro ibleo sotto attacco del virus Tomato brown rugose fruit: capiamo meglio di cosa si tratta

Il Tomato brown rugose fruit virus (ToBRFV) appartiene al genere virale dei Tobamovirus, ed è stato identificato e caratterizzato per la prima volta in Giordania nel 2015 su piante di pomodoro. Nell’autunno 2014, una nuova malattia su pomodoro con sintomi simili era stata già segnalata nel sud di Israele da dove si è diffuso rapidamente in tutto il Paese.

Nell’arco del 2018, nuove segnalazioni vengono riportate in pomodoro in Germania e California, in Messico su pomodoro e peperoncino, in Palestina ed in Italia dove il virus è stato trovato su piante di pomodoro in Sicilia, provincia di Ragusa.

Considerando la simultanea emergenza del virus in diversi areali produttivi, l’importanza della coltura del pomodoro e le caratteristiche proprie dei tobamovirus, ToBRFV è stato inserito all’inizio del 2019 nella “Lista di Allerta” dell’EPPO (European Plant Protection Organization).

Ospiti naturali

Principali specie ospiti sono Solanum lycopersicum e Capsicum spp. Ospiti sperimentali che hanno sviluppano sintomi della malattia sono: Nicotiana benthamiana, N. glutinosa, N. sylvestris, N. tabacum, N. Clevelandii, Datura stramonium, Chenopodium murale, C. amaranticolor, C. quinoa. Ospiti sperimentali non sintomatici sono risultati Petunia Hybrida e Solanum nigrum.

 

Sintomi

Su pomodoro:

– foglie: clorosi, mosaico, maculature e in alcuni casi restringimento dei lembi.

– peduncoli, calici e piccioli: spot necrotici.
– frutti: maculature gialle, verdi o brunastre, decolorazioni, rugosità, striature solcate, deformazione e maturazione irregolare che possono rendere i frutti incommerciabili.

In peperone causa ingiallimenti, mosaico e deformazione sulle foglie, mentre sui frutti causa deformazioni accompagnate da aree (maculature) gialle e/o marrone o striature verdi.

 

Trasmissione

Come altre specie appartenenti al genere Tobamovirus, il virus si trasmette per seme, via vegetativa (talee, innesto) e per contatto. La trasmissione per seme avviene per la contaminazione dei tegumenti e trasmissione meccanica (microlesioni) all’apice vegetativo durante il germogliamento. Ancora non nota la percentuale (stima dalle prime analisi intorno al 0,29%) ma anche se a bassa essa determina la presenza di piantine infette all’interno del semenzale, e successivamente al trapianto nella serra di coltivazione determinando in seguito la diffusione rapida del virus attraverso le operazioni culturali, con gli strumenti e indumenti contaminati, con le mani e tramite contato diretto tra le piante. I tobamovirus possono rimanere infettivi per un periodo lungo (anni) nei semi e per diversi mesi nei residui vegetali e sulle superficie di arnesi e strutture venute a contatto con succo infetto mettendo a rischio la coltura successiva.

Il virus può diffondersi a lunga distanza attraverso il commercio di materiale infetto come semi o piantine infette. Recentemente, è stato anche riportato il ruolo dei bombi (Bombus terrestris) nella diffusione del virus all’interno delle serre.

Misure di controllo

Effettuare controlli del seme in importazione, in modo particolare in sementi provenienti da paesi dove il virus è stato segnalato o di cui non è nota la presenza ma produttori di semente commercializzata di Ditte i cui lotti sono stati trovati infetti.

Non essendo ancora presente sul territorio laziale, far attuare tutte le norme preventive
di profilassi ed igiene in vivaio (seme) e sorveglianza frequente delle piante nelle nuove
coltivazioni (avviate con piantine certificate).

In caso di piante sospette, delimitare la pianta e quelle circostanti e, in attesa dell’esito
delle analisi diagnostiche, mettere in isolamento la serra rispetto al corpo aziendale (uso di indumenti monouso e sanificazione degli strumenti ad uso comune (ipoclorito di sodio 10%).

In caso di positività ai test diagnostici, attuare tutte le norme di eradicazione con
distruzione del materiale e sterilizzazione della struttura della serra, senza ritorno di pomodoro o peperone per almeno un ciclo. Attivare come norma le misure preventive in tutto il copro aziendale (indumenti monouso per singola serra; sterilizzazione degli strumenti).

 

Vertice della Commissione Attività Produttive all’Ars 

Mercoledì 12, a Palermo, la commissione Attività produttive dell’Ars, presieduta dall’on. Orazio Ragusa, ha cercato di fare il punto su questa fitopatia, alla presenza dell’assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera, dei dirigenti generali del Dipartimento regionale dell’agricoltura, dei dirigenti dei servizi fitosanitari regionali, di docenti universitari, dei rappresentanti degli Ordini professionali e delle aziende che operano nel settore. Dalla riunione è emersa la gravità di questo nuovo virus. Il Tomato brown rugose fruit virus è stato identificato per la prima volta su pomodoro in Israele nel 2014. Il primo focolaio riscontrato in Sicilia risale alla fine del 2018. Da qui la diffusione ha assunto proporzioni molto preoccupanti.

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Numerosi sono stati i danni segnalati dalle aziende. E per questo motivo si sta cercando di correre ai ripari. “Il vertice che abbiamo promosso – afferma l’on. Ragusa – ha avuto proprio questo scopo dopo avere preso atto dell’entità che il fenomeno ha assunto. Ecco perché è stato deciso, intanto, di costituire un tavolo di crisi con gli uffici fitosanitari regionali, le Università siciliane e gli addetti ai lavori. Inoltre, l’assessore Bandiera si è impegnato a mettere in campo una serie di iniziative finalizzate all’informazione e alla divulgazione della problematica su tutto il territorio siciliano. Non si deve perdere tempo. E’ indispensabile che le notizie possano essere veicolate nella maniera più rapida per garantire risposte agli operatori del settore. Infine, un altro obiettivo verso cui si punta è quello di concretizzare una serie di provvedimenti che intendono aiutare le aziende agricole attraverso alcuni sgravi fiscali che mirano ad abbattere il costo del lavoro. Prima, però, è necessaria la segnalazione, il riconoscimento della calamità e la successiva declaratoria. E’ indispensabile un’azione concertata e mirata. Ma soprattutto occorre procedere con una certa tempestività. Non si può perdere di vista l’obiettivo principale, cioè contenere il fenomeno della diffusione del virus e salvare le coltivazioni delle nostre aziende isolane. E tutto ciò per preservare l’economia agricola che sappiamo quanta importanza assume per lo sviluppo e la crescita del territorio siciliano e della provincia di Ragusa che, non a caso, può vantare un’alta vocazione agricola. Sappiamo quale e quanto il reddito che l’agricoltura garantisce alle famiglie dei nostri territori ed ecco perché diventa prioritario tutelare questa produzione d’eccellenza”.

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“Europa 2021-2027 e programmi di finanziamento”: workshop di formazione organizzato da Confagricoltura a Ragusa

Il workshop è organizzato in collaborazione con il Centro Studi di Diritto Amministrativo

Continuano i momenti di formazione organizzati da Confagricoltura Ragusa per offrire ai soci aggiornamenti e strumenti per affrontare le sfide complesse con le quali deve confrontarsi chi investe giornalmente in agricoltura, tra mercato globale, normative nazionali ed europee.

Giovedì 23 gennaio, con inizio alle ore 9.30, presso la sede di Confagricoltura a Ragusa (via G. Spampinato 4), si terrà il workshop sul tema “Capire l’Europa: Europa 2021-2027 e progetti di finanziamento”, organizzato in collaborazione con il CeSDA, (Centro Studi di Diritto Amministrativo), ente di formazione e ricerca di eccellenza che mette insieme giuristi, informatici, economisti ed esperti in finanziamenti europei e chi si occupa di innovazione per la Pubblica Amministrazione e per le imprese che partecipano alle gare di appalto, ai partenariati pubblici-privati e alle procedure di finanziamento europee. A relazionare la dott.ssa Simona Zelli, europrogettista e policy advisor.

 

PROGRAMMA DEI LAVORI

9:30-10.00 Apertura dei lavori – Introduzione del presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè

10:00-11:00 Europa 2021, tra continuità e cambiamento: Mission Oriented policies

11:00-11:30 Quali missioni per quali obiettivi

11:30-12:00 Dove reperire le informazioni utili per individuare i documenti di interesse: il portale Europa, il Partecipant portal e i siti tematici di riferimento

12:00-12:30 Idee a confronto, domande e dibattito

 

Per noi di Confagricoltura – spiega il presidente Pirrè – è imprescindibile fornire validi momenti di formazione continua agli imprenditori agricoli associati, condividendo strumenti e know-how necessari per essere sempre più competitivi in un mercato globale governato da dinamiche complesse da comprendere con consapevolezza e ricco di opportunità importanti da cogliere al meglio”. “Lo facciamo – aggiunge il presidente di Confagricoltura Ragusa – organizzando workshop come quello in programma coinvolgendo relatori e professionisti di primo livello. Perché noi siamo Confagricoltura e intendiamo il nostro ruolo di organizzazione di categoria in un’accezione ampia e che va oltre la mera assistenza burocratica”.

La partecipazione al workshop è riservata ai soci di Confagricoltura.

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Dirillo e Ficuzza: la strana storia del fiume e del torrente di nessuno tra Acate e Gela

Confagricoltura Ragusa: “Sollecitiamo le autorità preposte ad intervenire. Non sono tollerabili ulteriori danni alle nostre aziende che operano nel territorio”

La vicenda che stiamo per raccontarvi ha del paradossale e dell’inquietante e ha come protagonisti il fiume Dirillo e il torrente Ficuzza, a confine tra Acate e Gela, nonché diverse importanti aziende agricole presenti su un pezzo di Sicilia, a quanto sembrerebbe, di nessuno.

In che senso di nessuno? Ve lo spieghiamo subito: appena qualche giorno fa, durante l’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sicilia sudorientale, il torrente Ficuzza è esondato, all’altezza dell’intersezione con la SS 115, trasportando con sé detriti di ogni genere che hanno ostruito il ponte di attraversamento, assolutamente privo della necessaria manutenzione; in questo modo, il torrente ha invaso i terreni a valle, con danni notevoli a impianti seminativi e vigneti.

Non è la prima volta che avvengono fatti simili in tempi recenti in questa zona cerniera tra la provincia di Ragusa e quella di Caltanissetta: appena un mese fa importanti aziende agricole operanti nell’area, hanno subìto una grave inondazione dei propri terreni a causa dello straripamento del fiume Dirillo, vedendosi costretti a rimuovere l’acqua di superficie al fine di impedire danni gravissimi alle colture.

Già in quella occasione, un imprenditore socio di Confagricoltura che possiede circa 80 ettari di terre coltivate nelle aree danneggiate, ha inoltrato regolare segnalazione per iscritto sia al Genio Civile che all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia. La risposta? Il Genio Civile si è dichiarato non competente; l’Autorità di Bacino? Non pervenuta.

Non è ammissibile che, proprio laddove ricadono importanti aziende agricole, ci siano terre di nessuno. La prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico in questa zona particolarmente esposta è inderogabile. Rivolgiamo un appello alle autorità competenti e al Presidente della Regione, Nello Musumeci, affinché lo Stato ritorni laddove è necessario che sia. Le nostre aziende sono stanche e rischiano, a causa dell’incuria di chi dovrebbe monitorare e pulire questi corsi d’acqua, di perdere importanti investimenti. Non intervenire, inoltre, vuol dire mettere a rischio la sicurezza di tutti”: così interviene sulla questione il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirré.

Ci aspettiamo risposte solerti – aggiunge il presidente Pirrè – a garanzia della serenità degli imprenditori che credono nella nostra Terra e che, con il loro lavoro quotidiano, garantiscono ricchezza e benessere alla Sicilia, conquistando i mercati internazionali. Senza infrastrutture e senza prevenzione non può esserci sviluppo sano e duraturo”.

 

Ragusa, 18 dicembre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Lotta al caporalato, firmato protocollo d’intesa tra Confagricoltura e la Prefettura di Ragusa

L’importante protocollo d’intesa è stato firmato in data 3 dicembre in Prefettura a Ragusa, all’interno del “Tavolo Permanente contro lo sfruttamento lavorativo”

 Siglato in data 3 dicembre un importante accordo di collaborazione tra la Prefettura di Ragusa e Confagricoltura, nonché altre sigle che rappresentano i corpi intermedi e le associazioni del lavoro, del mondo agricolo e sociale.

Tra i firmatari, oltre al Prefetto, il Questore di Ragusa, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ragusa, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, i comuni di Ragusa, Vittoria, Acate, Comiso, Santa Croce Camerina, Scicli e Ispica, l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Ragusa, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, Servizio Centro per l’Impiego di Ragusa, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, Inps Ragusa, Inail Ragusa, CPIA Ragusa, OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, Ente Bilaterale Ebat, Caritas Ragusa e Modica, Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Ragusa.

Un protocollo d’intesa che rende sistematica la collaborazione già in atto tra Istituzioni, organizzazioni e parti sociali, al fine di dare piena attuazione al protocollo interministeriale del 27 maggio 2016 contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, con la finalità di supportare la piena integrazione dei lavoratori stranieri impiegati nel settore agricolo e reprimere i fenomeni di illegalità nell’intermediazione della manodopera e nella gestione del rapporto di lavoro.

Con la firma del protocollo si rende operativa la collaborazione tra la Prefettura e Confagricoltura nel contrasto all’odioso fenomeno di sfruttamento del lavoro nelle campagne, attraverso l’istituzione di diversi tavoli tematici ai quali l’organizzazione di categoria iblea partecipa attivamente:

  • Tavolo Tematico “Contrasto all’illegalità e verifica e monitoraggio delle aziende iscritte alle associazioni di categoria”: compito principale del tavolo sarà strutturare un efficiente sistema di comunicazione che consenta di condividere, richiedere e mettere in rete informazioni peculiari in tema di contrasto all’illegalità, allo sfruttamento lavorativo ed all’infiltrazione criminale nel mercato agroalimentare;
  • Tavolo Tematico “Collocamento pubblico contro l’illegalità”, all’interno del quale Confagricoltura si impegna a divulgare ai propri soci le azioni attivate e ne solleciteranno la piena adesione;
  • Tavolo Tematico “Sezione territoriale di Ragusa della Rete del lavoro agricolo di qualità”: compito del tavolo è attivare e monitorare tutte le procedure necessarie al Tavolo, individuare i soggetti aderenti e supportare l’elaborazione degli interventi strategici promossi dalla Sezione.

Ancora una volta – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino PirrèConfagricoltura Ragusa in campo per debellare l’odioso fenomeno del caporalato che offende le imprese sane e perbene che operano sul territorio ibleo”.

Onorati di aderire all’iniziativa di Sua Eccellenza il Prefetto di Ragusa – aggiunge Pirrè – che prevede una vera e propria task force istituzionale per promuovere il lavoro pulito e legale di chi rispetta le regole e debellare, tutti insieme, il fenomeno del neo-schiavismo nelle nostre campagne”.

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Le aziende agricole tra lavoro, welfare aziendale e innovazione: successo per il workshop di Confagricoltura e Randstad a Ragusa

Un pubblico numeroso e attento ha partecipato al workshop “Le aziende del settore agricoltura: somministrazione di lavoro, welfare aziendale e innovazione professionale” tenutosi giovedì 21 novembre presso il Teatro Donnafugata a Ragusa.

I lavori sono stati caratterizzati da un alto livello di interazione tra i qualificati relatori che si sono alternati e il pubblico che ha affollato la sala. L’evento è stato organizzato da Confagricoltura Ragusa e da Randstad, in collaborazione con il Centro Orientamento, Formazione & Placement.

Dopo i saluti del Dr. Bruno Piccoli (Area Manager Randstad Italia) e della Dr.ssa Vicky Di Quattro (Direttore E.N.F.A.G.A. – Ente Nazionale per la Formazione e l’Addestramento dei Giovani Agricoltori), si è entrati nel merito delle tematiche del programma del workshop.

Il dott. Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa, ha parlato degli elementi distintivi del contratto di appalto, tracciandone i punti essenziali e chiarendone gli aspetti tecnici.

A seguire, il Dr. Giovanni Vindigni (Direttore servizio XIV CPI Ragusa) ha relazionato sugli aspetti giuridico-amministrativi del contratto di somministrazione, mettendo in evidenza punti di forza e limiti.

Il prof. Salvatore Bordonaro (Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Di3A – Università di Catania) ha presentato i Corsi di Laurea in Agraria, concentrando l’attenzione sui nuovi sbocchi professionali e occupazionali in un mondo in continua innovazione.

Subito dopo, l’intervento di Jacqueline Verdicchio (Welfare Manager Randstad Italia) e Luca Citera (Consulting Coordinator Randstad Italia), che hanno parlato di Flexible Benefits, dall’analisi del bisogno dei dipendenti alle fonti di finanziamento dirette aziendali.

A concludere i lavori la dott.ssa Domiziana Murabito (Unit Manager – Randstad Italia).

Abbiamo creduto all’organizzazione di questo momento di formazione – spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – in quanto le aziende agricole negli ultimi anni ricorrono sempre di più alla esternalizzazione di fasi della propria attività mediante appalto, ovvero ricorrono alla somministrazione. Abbiamo voluto fornire quindi agli imprenditori agricoli le corrette informazioni per non incorrere in rischi”.

Ancora una volta – aggiunge Pirrè – una partecipazione che ha superato le nostre aspettative e che ci incentiva a continuare sulla strada della formazione, che rappresenta solo un tassello dell’ampio ventaglio di servizi che Confagricoltura Ragusa offre ai propri soci”.

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

 

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Le aziende del settore agricoltura tra lavoro, welfare aziendale e innovazione: convegno al Teatro Donnafugata a Ragusa

Confagricoltura Ragusa continua ad offrire ai propri soci un ampio ventaglio, sempre in crescita, di momenti di formazione e di approfondimento su tematiche care agli imprenditori agricoli.

Prossimo appuntamento da segnare in agenda il 21 novembre, dalle ore 9.30 alle 12.30, presso il Teatro Donnafugata in via Pietro Novelli 3 a Ragusa Ibla, dove si terrà il workshop “Le aziende del settore agricoltura: somministrazione di lavoro, welfare aziendale e innovazione professionale”. L’evento è organizzato da Confagricoltura Ragusa e da Ranstad, in collaborazione con il Centro Orientamento, Formazione & Placement.

Nel corso dell’incontro saranno trattati i seguenti temi legati alle dinamiche del mondo del lavoro nell’agricoltura, settore di importanza strategica per la Sicilia e l’intero Mezzogiorno.

 

Programma

ore 10.00 Apertura lavori e ringraziamenti

Dr. Bruno Piccoli (Area Manager Randstad Italia)

Dr.ssa Vicky Di Quattro (Direttore E.N.F.A.G.A. – Ente Nazionale per la Formazione e l’Addestramento dei Giovani Agricoltori)

 

ore 10.15 Elementi distintivi del CCNL e del CPL su appalto e somministrazione di lavoro nel settore agricolo

Dr. Antonino Pirrè (Presidente Confagricoltura Ragusa)

 

ore 10.30 Aspetti giuridico-amministrativi del contratto di somministrazione

Dr. Giovanni Vindigni (Direttore servizio XIV CPI Ragusa)

 

ore 10.45 Corsi di Laurea in Agraria: i nuovi sbocchi professionali e occupazionali in un mondo in continua innovazione

Prof. Salvatore Bordonaro (Docente di Zootecnica generale Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Di3A – dell’Università di Catania)

 

ore 11.15 Flexible benefits: dall’analisi del bisogno dei dipendenti alle fonti di finanziamento dirette aziendali

Jacqueline Verdicchio (Welfare Manager Randstad Italia) e Luca Citera (Consulting Coordinator Randstad Italia)

 

ore 12.30 Fissa un appuntamento con Randstad

Domiziana Murabito (Unit Manager Randstad Italia)

 

ore 12.45 Aperitivo/Co­ffee break

Per informazioni o adesioni è possibile contattare il numero 0932 228126 o inviare una mail a ragusa@ranstad.it o ragusa@confagricoltura.it.

 

Ragusa, 12 novembre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Cartelle Consorzio di Bonifica, Confagricoltura Ragusa: “Non pagare non basta. Occorre fare ricorso”

Confagricoltura Ragusa ricorda agli imprenditori agricoli che occorre fare regolare ricorso nei termini previsti dalla legge per non incorrere in ulteriori aggravi

Confagricoltura Ragusa prende atto delle dichiarazioni del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sulla vicenda delle cartelle salatissime che i Consorzi di Bonifica della Sicilia Occidentale e Orientale stanno emettendo in queste settimane.

Bloccare i pagamenti dei ruoli del Consorzio di Bonifica – ha dichiarato il presidente Musumeci – diventa una necessità non più rinviabile. Agli agricoltori non si può chiedere di tirare fuori quattrini per servizi mai ricevuti o dopo annate disastrose“.

Dichiarazioni che salutiamo positivamente – affermano il presidente Antonino Pirrè e il direttore Giovanni Scucces –, tuttavia occorre chiarire, al fine di evitare ulteriore confusione, che limitarsi a non pagare è sbagliato. È necessario fare ricorso entro 30 giorni dalla notifica della cartella per non incorrere in ulteriori aggravi”.

Confagricoltura Ragusa, che da subito ha posto l’attenzione sulla vicenda, è in campo con i propri uffici a supporto degli imprenditori iblei che intendono porre in essere la procedura burocratica necessaria per il ricorso alle cartelle.

 

Ragusa, 7 novembre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Roberto Giadone nominato Ufficiale al Merito della Repubblica dal Presidente Mattarella

Stamane a Ragusa, in occasione dei festeggiamenti ufficiali del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, il dott. Roberto Giadone, titolare di Natura Iblea (azienda agricola di Ispica leader nel settore bio), imprenditore associato a Confagricoltura Ragusa e vincitore del premio Welfare Index Pmi nel 2017, ha ricevuto dalle mani del Prefetto di Ragusa, dott.ssa Giuseppina Cocuzza, l’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica firmata dal presidente Sergio Mattarella.

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Confagricoltura non ha fatto mancare il suo convinto supporto a sostegno di questo importante riconoscimento a Roberto Giadone, imprenditore brillante ed esemplare operante nel mercato europeo, sensibile e attento al benessere dei propri dipendenti. Il suo modo di fare impresa dimostra che dietro una grande azienda c’è una grande famiglia, affiatata e unita, nello sforzo di produrre benessere per tutti.

Complimenti e felicitazioni da parte di tutta Confagricoltura Ragusa – dichiara il presidente Antonino Pirrèa un socio speciale, punto di riferimento per tutta la nostra organizzazione di categoria. Un onore avere Roberto convintamente tra di noi, imprenditore illuminato che incarna la visione sana, innovativa e virtuosa di azienda agricola che caratterizza Confagricoltura”.

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Manovra, Confagricoltura: importante dare continuità al bonus verde

“E’ importante che il bonus verde venga confermato anche per gli anni 2020-2021 nell’ambito dei provvedimenti connessi alla manovra economica. Si deve dare continuità a uno strumento – già operativo nel 2018 e nel 2019 – che ha permesso di far crescere il verde privato, in giardini, terrazzi e balconi, con un positivo effetto a favore delle imprese vivaistiche e della manutenzione del verde, ma anche dell’ecosistema e del contrasto dei cambiamenti climatici”. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in relazione al decreto fiscale che, nell’ultima versione, sembra aver escluso la misura.

“Al contrario, più che eliminare il bonus verde, andrebbe rafforzato – ha proseguito Giansanti – aumentando il massimale di spesa ammissibile e la percentuale di detrazione, come già richiesto dalla mia Organizzazione. Il verde privato è fondamentale anche nell’ottica della mitigazione del clima e del miglioramento della qualità dell’aria”.

“Il ministro Bellanova, solo pochi giorni fa – ha osservato il presidente di Confagricoltura – ha promesso il mantenimento di questa misura fiscale che fa bene ad un settore, come quello florovivaistico, che produce 2,7 miliardi di fatturato e dà occupazione a 180 mila persone. Un settore moderno, innovativo, che punta alla sostenibilità ed alla qualità della vita, che fa bene all’ambiente. Ci auguriamo che quella promessa venga mantenuta”.

“Si parla tanto – ha proseguito il presidente della Federazione nazionale del Florovivaismo di Confagricoltura Francesco Mati – di ambiente, della necessità di impiantare 60 milioni di alberi, di aumentare il verde per mitigare i cambiamenti climatici, per diminuire la CO2 e poi, alla prova dei fatti, un provvedimento fiscale che va in questa direzione, che sta portando risultati importanti, rischia di essere dismesso. Sarebbe contraddittorio e lesivo degli stessi interessi della collettività. Siamo fiduciosi che in Parlamento si riesca a trovare una soluzione positiva”.

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Consorzio di Bonifica Ragusa, cartelle salate. Confagricoltura a sostegno degli imprenditori: ricorsi e vertice sul tema

Sono state recapitate in questi giorni cartelle salatissime da parte del Consorzio di Bonifica di Ragusa ai titolari di aziende agricole. “Bollette esose e ingiustificate – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – a fronte di un servizio assai deficitario erogato da un ente elefantiaco e costoso. Il peso del graduale ritiro della Regione dalla compartecipazione alle spese necessarie per la sopravvivenza del Consorzio non può gravare tutto sulle spalle degli imprenditori”.

“Occorre fare ricorso – spiega il direttore, dott. Giovanni Scucces – entro 30 giorni dalla consegna della cartella. Consigliamo di controllare la Pec, ampiamente utilizzata per la notifica della stessa. I nostri uffici sono a disposizione dei soci per poter avviare la pratica in tempi celeri attraverso uno studio legale convenzionato”.

Proprio per fare il punto sul tema è stata convocata una riunione presso la sede di Confagricoltura a Ragusa (via Spampinato, 4) per mercoledì 23 ottobre alle ore 17.00. L’incontro è aperto a tutti.

Confagricoltura Ragusa conferma di essere l’organizzazione degli imprenditori agricoli, sempre in campo per agevolare il lavoro di chi investe in agricoltura in un territorio ricco e dalle enormi potenzialità come l’area iblea.

 

Ragusa, 18 ottobre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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