Delega fiscale, Confagricoltura: passo importante verso fisco che sostenga innovazione e investimenti delle aziende agricole

Confagricoltura plaude all’approvazione della delega fiscale che fissa, nell’ambito della fiscalità agricola, i principi della tassazione delle nuove tecniche di coltivazione evolute e dei redditi dei beni che derivano dalle attività di coltivazione ed allevamento, che concorrono alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici.

Per la Confederazione si tratta di un importante passo in avanti verso un Fisco che accompagni gli sviluppi delle innovazioni produttive e gli investimenti per lo sviluppo delle agroenergie e per la lotta ai cambiamenti climatici. È questo il supporto ideale che  le imprese agricole si attendono dal governo.

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Giornata Nonni e Anziani, ANPA (Confagricoltura): non dimenticare la Terza Età, risorsa indispensabile per la società

“Da agricoltori siamo stati custodi dell’ambiente e molti di noi lo sono ancora, operativi, non passivi. I nonni e gli anziani sono anch’essi custodi attivi delle radici, sostengono concretamente le nuove generazioni e danno il loro contributo essenziale alle famiglie”.  Lo ha sottolineato Angelo Santori, segretario generale dell’Associazione che riunisce i pensionati di Confagricoltura (ANPA), in occasione del prossimo 23 luglio, la terza Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, istituita da Papa Francesco proprio per ricordare il valore della storia e della memoria della terza età.

Nel 2050, uomini e donne over 65 saranno la generazione più numerosa: sette su dieci. A livello mondiale l’Italia è tra i paesi con la quota di anziani più elevata. “I nonni e comunque i parenti anziani – continua il segretario dell’ANPA – costituiscono una risorsa importante per le famiglie e la società, non solo per la loro indispensabile presenza affettiva con figli e nipoti, ma anche perché sono dei veri e propri ammortizzatori sociali e rappresentano quasi un terzo dei consumi annuali italiani”. 

L’80% degli oltre 14 milioni di anziani italiani è autosufficiente e richiede maggiori servizi legati alla socialità, alla vita attiva e al benessere. Per loro è prioritario mantenere una buona forma fisica, curandosi in maniera adeguata. Altri purtroppo soffrono di solitudine o non sono autosufficienti.  

“Grazie al “Patto per un nuovo welfare sulla Non Autosufficienza” e all’impegno del governo è stata finalmente approvata la prima legge di riforma organica in materia di politiche in favore della terza età, che chiedevamo da anni. Ricordiamo e sosteniamo i nostri anziani, importante risorsa umana di affetto, saggezza e di storia. L’appello dell’ANPA – conclude Santori – nel giorno dedicato alla terza età è di non dimenticare gli anziani: occorre  emanare i decreti attuativi, prevedendo anche lo stanziamento di risorse adeguate”.  

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PNRR, Confagricoltura: più risorse per logistica, filiere e agrisolare

Il settore agricolo può dare un contributo determinante alla transizione ecologica ed energetica e pertanto è necessaria una forte accelerazione sull’attuazione del PNRR e una revisione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) in cui venga finalmente evidenziato il ruolo fondamentale delle bioenergie. 

E’ quanto ha affermato ieri Confagricoltura alla riunione della Cabina di Regia a Palazzo Chigi convocata dal ministro Fitto per le modifiche al PNRR.

Sul tema del REpowerEU, nel nuovo capitolo previsto per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e in linea con la strategia Fit for 55, lo stanziamento aggiuntivo dovrebbe essere destinato a supportare direttamente le imprese in questa fase cruciale di transizione energetica e digitale, anche per non compromettere la capacità produttiva rispetto ai nostri principali concorrenti, Francia e Germania, dove il sostegno diretto alle imprese è stato confermato fino al termine del 2023.  

Nel dettaglio, Confagricoltura ha chiesto di investire maggiori risorse nei “Contratti per la logistica agroalimentare”, che prevedono il sostegno agli investimenti per potenziare i sistemi di logistica e stoccaggio.

Analoga la posizione sui Contratti di filiera, per i quali la Confederazione aveva già evidenziato la necessità di avere maggiori finanziamenti, viste le numerose domande pervenute al V bando, in forte overbooking rispetto alla disponibilità.

Sul fronte delle infrastrutture energetiche, Confagricoltura ha segnalato che in alcune aree del Paese occorre superare le difficoltà per la tempistica di connessione degli impianti alla rete di distribuzione. E sul prossimo Bando per il Parco Agrisolare, la Confederazione ha chiesto sin d’ora più risorse, in considerazione della sicura grande partecipazione che esaurirà in breve tempo i finanziamenti previsti. 

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Carbon Farming, Confagricoltura conferma il suo impegno con il progetto C-FARMs

“Bruxelles e il governo nazionale dovrebbero incentivare e premiare le aziende agricole che adottano pratiche virtuose di carbon farming”. Lo ha detto Nicola Gherardi, componente della Giunta di Confagricoltura, in occasione del convegno “CARBON FARMING CERTIFICATION SYSTEM (C-FARMs)”, evento di chiusura del progetto Life C-FARMs, coordinato da FederlegnoArredo e di cui Confagricoltura è partner insieme a CREA, CMCC, PEFC, Rete Clima, Terra System ed UNITUS.

Confagricoltura, infatti, è da lungo tempo impegnata nella promozione di tali pratiche di agricoltura conservativa e per l’istituzione di un registro dei crediti di carbonio. “Siamo nella fase di applicazione della Farm to Fork – ha proseguito Gherardi – momento in cui l’attenzione verso la sostenibilità è ancora maggiore. Premesso che le aziende agricole su questo versante sono tra le più virtuose, diventa ancor più fondamentale per loro incrementare la sostanza organica nel suolo, anche ai fini di una migliore capacità produttiva dei terreni e una maggiore neutralità climatica”. 

Il progetto C-FARMs ha quindi avuto come obiettivi la definizione di uno schema di certificazione degli assorbimenti di carbonio agricolo, costruito sulla base della proposta di regolamento della Commissione europea, e la costruzione del GIS FARM, un simulatore capace di raccogliere informazioni su suolo e andamento del carbonio.

Nella foto da sinistra: Nicola Gherardi, Giulio Volpi, Alessandra Pesce, Daniele Rossi, Stefano Brenna

Presenti all’incontro, che si è tenuto oggi a Palazzo della Valle, oltre ai partner del progetto, Giulio Volpi della DG Clima della Commissione europea che ha illustrato gli obiettivi della Commissione riguardo alle tecniche di sequestro di carbonio; Alessandra Pesce, che ha raccontato il lavoro del CREA per l’istituzione del registro del carbonio agricolo e forestale; Stefano Brenna, dell’ERSAF, che ha sottolineato l’importanza del ruolo delle istituzioni pubbliche nella certificazione del carbonio; Filippo Trifiletti, di Accredia, che ha evidenziato la necessità di un sistema di certificazione basato su regole rigorose. 

“Il progetto LIFE C-FARMs ha anche consentito di mappare in dettaglio le aree pioppicole del territorio lombardo, mettendo in evidenza il valore della filiera nello stoccaggio del carbonio”. Lo ha dichiarato Nicoletta Azzi, di Assopannelli (Federlegno), a proposito della sperimentazione fatta nell’ambito del progetto, proprio nel comparto della pioppicoltura nella regione Lombardia.

“Servono quindi – ha concluso Gherardi – risorse dedicate per tali tecniche agricole, anche da parte delle Regioni, e azioni concrete affinché si possa proseguire lungo il percorso che Confagricoltura, con molte sue imprese, ha intrapreso da tempo”.

Nella foto da sinistra: Nicola Gherardi, Giulio Volpi, Alessandra Pesce, Daniele Rossi, Stefano Brenna.

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Contratti di filiera, Confagricoltura chiede scorrimento della graduatoria e scadenze meno strette per i ricorsi

Vista la forte adesione delle imprese al quinto bando dedicato a progetti per Contratti di Filiera nel settore agricolo ed agroalimentare, Confagricoltura rinnova la richiesta al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare di prendere in considerazione la possibilità di recuperare ulteriori risorse da destinare allo scorrimento della graduatoria.

Ulteriori risorse potrebbero essere cercate all’interno dei finanziamenti dei Fondi di Coesione non ancora impegnati e non utilizzati.

La Confederazione delle imprese agricole italiane ritiene opportuno, inoltre, che il ministero preveda tempi più congrui, rispetto alla scadenza del 10 luglio prossimo indicata nel decreto della graduatoria del bando appena svolto, finalizzati a concedere ai beneficiari la possibilità di presentare eventuale richiesta di riesame di alcune posizioni.

La richiesta di Confagricoltura parte dalla necessità di estendere al maggior numero possibile di imprese l’accesso ai Contratti di Filiera, strumenti sostenuti sia dallo Stato che dall’Unione Europea proprio perché capaci di promuovere investimenti che coinvolgono le produzioni agricole e gli altri segmenti della filiera agroalimentare.

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Confagricoltura e Reale Mutua lanciano la IV edizione di “Agricoltura100”, il progetto che premia le imprese agricole sostenibili

Al via la quarta edizione di Agricoltura100, lo studio promosso da Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni che premia le imprese agricole che hanno adottato soluzioni innovative o promosso iniziative volte a migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della propria attività, anche a vantaggio delle comunità in cui operano.

Come nelle precedenti edizioni, l’indagine – affidata a Innovation Team, unità di ricerca di MBS Consulting (Gruppo Cerved) – mette in evidenza il forte impegno delle imprese agricole nella direzione della sostenibilità e il loro fondamentale apporto alla crescita sostenibile del Paese. In questi giorni prende avvio la nuova indagine, che si arricchisce ulteriormente con nuovi approfondimenti su temi chiave per il futuro dell’agricoltura: efficientamento energetico, economia circolare, digitalizzazione, qualità dell’occupazione; le difficoltà di reperimento della manodopera agricola, l’impatto sulle imprese e sulla loro capacità produttiva. 

Come di consueto, la partecipazione è aperta a tutte le imprese agricole, di qualunque dimensione e specializzazione produttiva. I dati saranno raccolti in un report molto dettagliato, che verrà presentato nel corso di un evento pubblico, insieme alla premiazione delle realtà più virtuose. Lo studio, in considerazione della grande quantità di dati e degli approfondimenti, costituisce una fotografia del settore primario concreta e attuale.

Lo scorso anno l’indagine ha coinvolto ben 2.800 aziende di tutta la Penisola e di tutti i comparti. 

La partecipazione ad AGRIcoltura100 è aperta a tutte le imprese agricole, di qualunque dimensione e settore produttivo. Per maggiori informazioni www.agricoltura100.com 

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Sistemi alimentari, Giansanti (Confagricoltura): “Costruiamo insieme un nuovo modello agricolo. Il settore primario fondamentale per lo sviluppo sostenibile”

“Assistiamo a una discrepanza, ormai consolidata, tra i prezzi agricoli e quelli dei prodotti ai consumatori. Come dimostrano le recenti rilevazioni dell’indice FAO, mentre questi ultimi continuano a crescere, i primi calano”. 

Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti all’incontro di oggi a Viterbo che ha chiuso il ciclo di appuntamenti preliminari al Food System Summit, in programma a Roma, nella sede della FAO, dal 24 al 26 luglio. 

Un altro tema affrontato da Giansanti è stato quello della crescita della domanda di cibo e della conseguente necessità di aumentare la produzione agricola. Megatrend che vedono coinvolte tutte le economie mondiali. “Nel prossimo decennio dovremo aumentare la produzione agricola media globale del 28% – ha affermato – Ciò comporterà cambiamenti nell’assetto stesso del settore primario. Sarà, infatti, necessario stabilire su dove distribuire questo incremento e con quali strumenti e risorse. Non solo: a tale aumento non corrisponderà una crescita del numero di ettari di terreno coltivabili, anzi, il contrario”. 

Altro argomento centrale è quello dei cambiamenti climatici. “L’anno che stiamo vivendo è stato davvero anomalo, passando da siccità ad alluvioni che stanno mettendo in crisi intere produzioni. Basti pensare che, anche se siamo a giugno, nelle campagne italiane non c’è ancora una sola mietitrebbia in azione”. 

Il sistema primario deve essere parte della soluzione, come lo è stato fino ad oggi. “A livello mondiale, nell’arco di 30 anni il settore agricolo ha ridotto le emissioni pro capite del 20% – ha detto Giansanti –. Secondo un recente studio dell’Università di Oxford, negli ultimi 10 anni in Italia le attività zootecniche hanno contribuito a raffreddare l’atmosfera con un risparmio di 49 milioni di tonnellate di CO2. Numeri – ha aggiunto – che dimostrano che il modello agricolo italiano è tra i più avanzati”. 

In questo quadro si inseriscono il processo di transizione ecologica e l’applicazione della ricerca di base al miglioramento delle specie vegetali e animali. Riferendosi all’emendamento sulle Tecniche di Evoluzione Assistita recentemente approvato, il presidente di Confagricoltura ha dichiarato: “Spero che adesso l’iter di conversione in legge non incontri ostacoli. L’apertura alla ricerca genomica è importante e trova preparate le università italiane che, nonostante il lungo periodo di oscurantismo che abbiamo vissuto, non hanno smesso di lavorare e trovare soluzioni che miglioreranno quantità e qualità dei nostri prodotti. E per questo dobbiamo ringraziarle”.

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Caro pasta, il vicepresidente di Confagricoltura Lasagna al MIMIT: auspichiamo dialogo costruttivo per garantire valore a tutte le parti della filiera

“Promuovere una riflessione comune finalizzata a combattere il clima di sfiducia che rischia di diffondersi all’interno e tra i singoli attori della filiera, imprese agricole comprese, e a riconoscere un giusto prezzo della materia prima per dare valore a tutte le parti della filiera. La riunione di oggi è sicuramente un primo grande passo verso questa direzione”.  Lo ha affermato il vicepresidente di Confagricoltura, Matteo Lasagna, intervenuto alla Commissione di allerta rapida convocata al MIMIT questo pomeriggio dal Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, per un’analisi sui rincari della pasta, aumentata di circa il 17% rispetto all’anno scorso, in un contesto caratterizzato dalla riduzione del prezzo del grano duro e dalle dinamiche variabili dei costi dell’energia e degli altri fattori della produzione. 

“La recente evoluzione delle quotazioni di mercato a livello nazionale sta preoccupando non poco gli agricoltori, che – ha precisato Lasagna – nonostante le recenti inversioni di tendenza, stanno ancora patendo il forte aumento dei costi di produzione affrontato nell’ultimo anno. Per il grano duro, nelle ultime settimane i prezzi all’origine si sono contratti notevolmente, con riduzioni che hanno raggiunto il 10% su base settimanale”. 

La questione della tenuta del prezzo pone un serio problema di approvvigionamento. Confagricoltura rimarca che, mentre negli ultimi anni si era assistito a un miglioramento del tasso di autoapprovvigionamento per il grano duro, la minore remunerazione della materia prima potrebbe indurre a una contrazione delle semine e della produzione nazionale che, a sua volta, potrebbe concludersi in un maggiore ricorso alle importazioni. L’Italia, – ricorda la Confederazione – è il primo produttore mondiale di pasta, ma è ancora fortemente dipendente dall’import di materie prime. 

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Spighe Verdi, avviata l’ottava edizione del programma che premia i comuni rurali virtuosi

Aperto il bando di partecipazione a Spighe Verdi 2023. I Comuni rurali possono candidarsi entro il 31 maggio.

Nato otto anni fa, Spighe Verdi è un programma nazionale della FEE – Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere – pensato per premiare i Comuni rurali che intendono valorizzare e investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le buone pratiche ambientali e non solo. 

Confagricoltura, fin dalla prima edizione, è partner della FEE nella definizione e valutazione di un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e la loro attenzione alla sostenibilità.

L’agricoltura ha un ruolo determinante nel programma, per il contributo che offre in termini di tutela del territorio, sviluppo sostenibile, diffusione di buone pratiche, difesa della biodiversità e produzione di alimenti di qualità. 

L’apporto di Confagricoltura ha contribuito a rendere il premio un riconoscimento concreto della capacità del settore primario di essere determinante per i comuni, valorizzandone l’attrazione turistica, enogastronomica e ambientale. 

Tra gli elementi valutati per l’assegnazione della certificazione ci sono l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano e l’accessibilità per tutti senza limitazioni.

C’è una costante crescita di interesse verso il programma di FEE e Confagricoltura: dal 2015 ad oggi Spighe Verdi ha visto aumentare le adesioni e le certificazioni. Lo scorso anno 63 Comuni di 13 regioni hanno ottenuto il riconoscimento; erano appena 13 alla prima edizione.

Le località interessate possono autocandidarsi direttamente sul sito dedicato www.spigheverdi.net: all’interno dell’area ‘Registrazione’ sono disponibili gli allegati “Questionario” e “Procedura Operativa” relativi all’anno in corso.

I documenti utili alla candidatura dovranno essere inoltrati, debitamente compilati, in forma cartacea (con raccomandata AR o corriere) entro il 31 maggio agli uffici di FEE Italia, al seguente indirizzo: Segreteria FEE Italia, Via Tronto 20, 00198 Roma, dandone comunicazione a Confagricoltura che offre supporto ai Comuni per tutto ciò che concerne l’iter di partecipazione al programma.

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Pasqua 2023 si trascorre in campagna. Agriturist (Confagricoltura): tutto esaurito per i pranzi, anche a Pasquetta

“La vacanza in agriturismo è la prima scelta degli italiani per Pasqua e Pasquetta. I segnali del territorio vanno verso il ‘tutto esaurito’, soprattutto nella ristorazione. E, se il meteo ce lo permetterà, potremo raggiungere anche un 20% di crescita rispetto allo scorso anno. Per il primo lungo week end di primavera gli ospiti che scelgono l’agriturismo sono storicamente gli italiani, anche se assistiamo al forte ritorno dei turisti, americani in primis”. Lo afferma Augusto Congionti, presidente di Agriturist, diffondendo i risultati raccolti dalle aziende associate per Pasqua e i prossimi ponti di aprile e maggio. 

Da sempre la campagna, nella stagione primaverile, attira i cittadini alla ricerca di contatto con la natura, per scrollarsi di dosso il grigiore dell’inverno insieme alla famiglia o con gli amici. Crescono i sostenitori delle vacanze sempreverdi: aria aperta, mete vicine, ambienti genuini, ritmi di vita più lenti, eccellenze enogastronomiche da assaggiare – spiega Agriturist – sono la ricetta perfetta per una vacanza ideale, che unisce ospitalità familiare alla buona cucina e alle attività agro-culturali, senza dimenticare il benessere psico-fisico.

Si registra, generalmente, una forte crescita in tutto lo stivale, con una ripartenza primaverile fisiologicamente un po’ più incerta nelle zone montane. 

Continua tuttavia la difficoltà a reperire personale, così come pesano i forti aumenti delle materie prime: ad esempio, in un anno, la farina è aumentata del 150%, lo zucchero del 100%, latte, carni e ortaggi dell’80% e oltre il 150% i costi energetici. Per contro, responsabilmente, gli imprenditori agrituristici hanno solo leggermente ritoccato i loro prezzi.   

In Sicilia per Pasqua e Pasquetta le prenotazioni del pranzo sono state esaurite con largo anticipo, mentre le camere hanno qualche disponibilità. Ancora pochi gli stranieri. In Calabria forte crescita, rispetto al 2022, per i soggiorni e per la ristorazione, con un incremento dei turisti stranieri. Pienone in Puglia: camere sold out all’85%, 100% per la ristorazione. In Abruzzo si attende il last minute per completare le prenotazioni dei soggiorni; incremento (+20%) per l’estate e l’autunno di prenotazioni straniere, più lente quelle italiane. Bene la Campania: tirano le Costiere, ristorazione e pernottamenti esauriti per la Pasqua; nel Beneventano crescono le prenotazioni degli stranieri di oltre il 10%.

Nel Lazio incrementate le prenotazioni rispetto al 2022 (+15%), ristorazione al completo, alloggi con turismo prevalentemente italiano, occupazione al 70%; Roma e la Tuscia le mete più gettonate. Umbria a pieno regime: folta la presenza di italiani, famiglie con bambini in cerca di esperienze da vivere in fattoria. Bene le strutture vicino alle città d’arte. 

La Toscana si appresta a superare abbondantemente il 2019. Tutto pieno anche per i prossimi ponti del 25 aprile e 1° maggio. Sono tornati in massa gli americani nel Chianti e nel Senese. Il sistema agrituristico dell’Emilia-Romagna è ripartito bene dopo la crisi pandemica (+49% gli arrivi) mixando turismo d’affari con quello ricreativo, culturale ed esperienziale; prossime festività pasquali all’insegna di soggiorni brevi e ristorazione al completo. 
Molto bene anche i ponti in Liguria, anche qui soprattutto per la ristorazione e gli stranieri che raggiungono il 50%. In Piemonte, generalmente, tutto pieno per Pasqua e Pasquetta, consolidando la tendenza positiva. Molte strutture hanno appena aperto, perché a causa dei costi energetici sono rimaste chiuse nel periodo invernale. Buona la presenza soprattutto da Germania, Francia, Svizzera e USA. 

Al completo la Lombardia con stime superiori pre-pandemia. Traina Brescia, capitale della cultura, riscontri positivi anche per strutture nelle città d’arte e i laghi. Andamento molto positivo in Veneto: litorale, colline, mare, laghi e campagna al completo soprattutto per la ristorazione; buona la presenza straniera, che intorno al Lago di Garda e alle città d’arte supera quella degli italiani.

In Italia le aziende agrituristiche attive sono più di 25.000 e oltre il 60% dei comuni italiani ne ospita almeno una. Quasi la metà offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da un’imprenditrice. 

“Il settore dell’agriturismo italiano, con le sue peculiarità uniche al mondo, si conferma una parte strategica all’interno dell’offerta turistica nazionale. Ci siamo finalmente gettati alle spalle la pandemia – conclude il presidente di Agriturist, Augusto Congionti – e i risultati lo stanno dimostrando. Si ricomincia con una maggiore pianificazione e programmazione delle proprie vacanze anche se preoccupa, soprattutto in vista della prossima stagione estiva, la difficoltà a reperire personale”.

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