Confagricoltura lancia l’app ufficiale per rimanere connessi con le principali novità

Nasce “Confagricoltura App”, dedicata all’informazione sulle iniziative e attività sindacali. L’app, già disponibile su apple store  e su google play store , consente di essere avvisati in tempo reale su tutte le iniziative di Confagricoltura e sulle principali novità del settore agroalimentare. Ogni nuovo comunicato stampa diramato da Confagricoltura e ogni nuova notizia viene infatti segnalata da una notifica sul proprio smartphone o device.

Inoltre l’app permette di consultare tutte le news e i comunicati stampa in mobilità, in qualsiasi momento.

Obiettivo principale è consentire agli associati, all’intero sistema confederale, ai principali stakholder, ma anche al pubblico più ampio di cittadini comuni, di essere raggiunti in real time da un’informazione precisa, puntuale, qual è quella che caratterizza la comunicazione di Confagricoltura.

Perché nello scenario attuale essere raggiunti da un’informazione di settore che sia di qualità, autorevole e precisa, è un valore aggiunto. E tutto questo oggi è ancora più facile grazie a Confagricoltura app.

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Canapa, Confagricoltura: “Coltivazione dalle grandi potenzialità. Occorrono filiere integrate e marchio di qualità

«La canapa è una coltura che si coniuga pienamente con i nuovi concetti di bioeconomia circolare e alto valore ambientale; è funzionale alla lotta al consumo di suolo ed alla perdita di biodiversità e offre all’agricoltore una valida alternativa produttiva, soprattutto in alcuni territori del nostro Paese, a partire dalle aree del Centro-Sud Italia. Dagli alimenti ai cosmetici fino al florovivaismo, dai semilavorati per le industrie e le attività artigianali alle fibre naturali destinate alla bioingegneria e alla bioedilizia, dal materiale per la fitodepurazione alla bonifica di siti inquinati». Lo ha detto Diana Theodoli Pallini, componente della giunta di Confagricoltura, intervenendo al Canapa Forum 2018 di Milano, organizzato da Federcanapa.

«Il nuovo e crescente interesse per questa coltura – ha sottolineato la dirigente di Confagricoltura – è dovuto fondamentalmente all’aumento della richiesta di alimenti caratterizzati da proprietà salutistiche, che possano fornire sostanze nutritive. La canapa risponde pienamente alle nuove esigenze dei consumatori in tema di salute e benessere, con il suo alto valore nutraceutico con riferimento ai semi (oli, farine e trasformati) e ai fiori.

«Crediamo che nei semi e nei fiori di canapa ci sia un capitale ancora tutto da valorizzare. Per questo – ha proseguito la dirigente di Confagricoltura – abbiamo lavorato in questi mesi per mettere a disposizione delle imprese “Il disciplinare di produzione delle infiorescenze di canapa” di cui oggi, con soddisfazione, presentiamo il marchio “Fiore di canapa italiano” che identificherà la produzione italiana; un marchio che mette al centro la qualità e la tracciabilità del prodotto nell’interesse del consumatore e della filiera di produzione e trasformazione».

«Riteniamo che questi risultati importanti siano stati possibili – ha continuato Theodoli Pallini – grazie alla L. 242 del dicembre 2016, che seppur con alcuni limiti,  ha saputo dare nuovo impulso alla canapa. C’è sicuramente ancora molto da fare per arrivare ad uno sviluppo equilibrato e dalle basi solide della coltura. Riteniamo fondamentale lavorare su tre aspetti: organizzare ed aggregare la filiera attraverso la riattivazione del tavolo di filiera della canapa istituito dal Mipaaft, definire un piano di settore; nonché inserire la cannabis sativa L. nell’elenco delle piante officinali che dovrà essere definito a breve in attuazione del D.LGS. 75/2018. Il nostro obiettivo rimane quello di dare certezza alle aziende agricole che hanno intrapreso la coltivazione di canapa su tutte le nuove filiere che si stanno sviluppando».

«E su quest’ultimo aspetto – ha concluso la componente della giunta di Confagricoltura – è sempre più urgente un intervento coordinato tra le varie amministrazioni interessate alla materia, al fine di fornire indicazioni omogenee e rispondenti il più possibile agli obiettivi della legge, che siano in grado da una parte di regolamentare il mercato delle infiorescenze di canapa, inquadrandole in una cornice giuridica definita e rispettosa delle esigenze di tutela dell’ordine pubblico e della salute del consumatore, e dall’altra di non creare inutili ostacoli ad un settore che ha forti potenzialità».

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Think Roma IBM, Gambuzza (Confagricoltura): “Occorre investire su ricerca e digitalizzazione in agricoltura”

Bisogna favorire gli investimenti su innovazione, ricerca e digitalizzazione in agricoltura. Sono le condizioni necessarie per scalare nuove posizioni nella grande sfida dei mercati internazionali. La parola chiave è la competitività del sistema agricolo ed agroalimentare”. Lo ha detto il componente della giunta di Confagricoltura Sandro Gambuzza intervenendo a “Think Roma”, l’evento IBM dedicato all’innovazione.

L’agricoltura 4.0, che oggi in Italia è una realtà – ha ricordato il rappresentante di Confagricoltura – ha un mercato di 100 milioni di euro, il 2,5% di quello globale che vale 3,5 miliardi di euro; si avvale di 300 nuove soluzioni tecnologiche, dai sensori ai droni in campo, al packaging intelligente o attivo, utilizzate lungo tutta la filiera (produzione, trasformazione, distribuzione e consumo)”.

Rappresenta – ha proseguito Gambuzza – uno strumento strategico per il futuro dell’impresa agricola permettendo il miglioramento delle prestazioni ambientali, con la riduzione dell’uso di fertilizzanti, fitofarmaci, acqua, combustibili fossili e una ottimale gestione del terreno. Peraltro la precision farming tende a ridurre anche i pericoli derivanti dal lavoro agricolo, sia in termini di sicurezza, sia di salute. Inoltre, le nuove tecnologie legate all’agricoltura di precisione contribuiscono ad aumentare l’occupazione di giovani in agricoltura, perché hanno bisogno di manodopera ‘digitalizzata’. Eppure c’è ancora molto da fare in questo campo; basti pensare che meno dell’1% della superficie coltivata è gestita con queste soluzioni”.

Il delegato di Confagricoltura ha quindi posto l’accento sul ruolo della ricerca e della sperimentazione agraria italiana che possono contare su non pochi centri di eccellenza. “Però – ha sottolineato – va coordinata di più l’attività dei diversi enti e vanno ottimizzate le relazioni tra il mondo della ricerca e il settore agricolo”.

I problemi da risolvere per avviare un nuovo corso di promozione dell’innovazione risiedono indubbiamente nell’esiguità delle risorse disponibili, ma anche e soprattutto – ha concluso il componente della giunta di Confagricoltura – nella qualità dell’organizzazione del sistema, con particolare riferimento al miglioramento strutturale e al disegno delle politiche, in una chiave di crescente orientamento alla domanda”.

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Caporalato a Vittoria, Pirrè (Confagricoltura): “Chi non rispetta le regole danneggia le aziende sane”

Dichiarazione del presidente di Confagricoltura Ragusa estratta da un articolo pubblicato nell’edizione odierna del Giornale di Sicilia

Le associazioni, le categorie produttive, i sindacati, ma anche il mondo politico, commentano l’operazione che mette il dito sulla piaga di un sistema economico e produttivo malato, che in provincia di Ragusa ha scoperchiato per l’ennesima volta una pratica ricorrente.

Chi non rispetta le regole, chi utilizza il lavoro nero, danneggia le aziende sane – commenta Pirrè di Confagricoltura, che aggiunge: “Questa legge colpisce reati gravissimi: non solo il caporale, ma anche chi sfrutta il lavoro nero. I lavoratori però chiedono paletti più certi. A volte basta violare una sola norma, scostarsi da uno solo degli indicatori previsti per incorrere nei rigori della legge. In provincia di Ragusa, però, le forze di polizia e la magistratura hanno fatto un buon lavoro”.

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Nuovo sportello di Confagricoltura Ragusa a sostegno della formazione e del lavoro in agricoltura

Protocollo d’intesa con la società milanese Yous, ente di formazione accreditato per i servizi al lavoro, al fine di offrire un ulteriore servizio a sostegno delle imprese agricole associate legato alla formazione

Continua l’impegno di Confagricoltura Ragusa, l’organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana, nell’ampliamento dei propri servizi a tutela degli imprenditori associati. Infatti è entrato nella fase operativa il protocollo d’intesa sottoscritto con la società milanese Yous, ente accreditato per i servizi al lavoro che offre servizi di orientamento per la ricerca attiva del lavoro, di accompagnamento continuo e di incontro tra domanda e offerta, nonché ente di formazione, accreditato presso fondi interprofessionali, che eroga corsi di formazione per inoccupati e disoccupati ed organizza corsi su tutto il territorio professionale.

Un percorso di collaborazione finalizzato al miglioramento dei servizi garantiti alle aziende associate a Confagricoltura Ragusa, mediante l’adozione e lo sviluppo di ogni iniziativa che promuova la divulgazione di “buone prassi”, l’informazione e la formazione di settore, la promozione turistica e culturale”, spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

Con la sottoscrizione del protocollo, infatti, sarà attivo presso gli uffici di Confagricoltura in via G. Spampinato 7 a Ragusa un nuovo sportello che si occuperà di progettare attività di analisi  presso le aziende associate, individuare le competenze professionali, le caratteristiche ed i requisiti richiesti alla figura dell’imprenditore agricolo moderno, programmare azioni mirate e interventi formativi ad hoc per la qualificazione e riqualificazione dei profili professionali richiesti dalla filiera e dal mercato di riferimento.

“Siamo molto soddisfatti di aver stretto un accordo di stretta collaborazione con Confagricoltura Ragusa – conferma l’Amministratore Unico di Yous, Giamila Buzziin quanto con questa importante partnership saremo ancora più in grado di rispettare la nostra mission: la costruzione di un percorso di formazione e avviamento al lavoro in stretta connessione con le esigenze del mercato del lavoro locale”.

Yous garantirà la realizzazione attività di informazione, di formazione professionale mediante progetti mirati destinati a inoccupati e/o disoccupati, la progettazione e la realizzazione di ulteriori corsi di formazione e di approfondimento altamente professionalizzanti estesi alla cultura enogastronomica, la promozione e la progettazione di iniziative ed eventi che siano in grado di divulgare e diffondere la cultura enogastronomica, presso i giovani e tutti coloro che con passione si approcciano al settore.

La nostra organizzazione – spiega il presidente Pirrè – sarà impegnata nel facilitare presso le imprese associate il passaggio dalla teoria alla pratica, dall’aula all’esperienza aziendale, dando opportunità di miglioramento dei servizi già esistenti, grazie all’attività, garantita da Yous, di informazione e tramite l’attività di formazione e riqualificazione di professionisti che intendono approcciarsi al settore”.

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Olio Evo Made in Italy: Confagricoltura e Deoleo insieme per creare valore nella filiera

Entra nella fase operativa l’accordo tra Deoleo e Confagricoltura. Tre incontri programmati in Sicilia, Calabria e Puglia. Obiettivo: aumentare produttività, qualità e sostenibilità

Il protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso giugno tra Confagricoltura Deoleo Spa entra nella sua fase operativa. Tre gli incontri programmati, in Sicilia, Calabria e Puglia, tra i dirigenti dell’azienda olearia, frantoi e produttori associati all’Organizzazione agricola, con l’obiettivo di illustrare finalità e modalità di applicazione dell’accordo. Il primo, oggi, presso la Camera di Commercio di Palermo.

Gli incontri territoriali sono l’occasione per verificare i requisiti dei frantoi partecipanti alle attività per la prima annualità e per coinvolgere ulteriori operatori per le annualità successive.

Il protocollo prevede di avviare interventi diretti all’incremento dei mercati di sbocco per le produzioni olearie, con un contestuale miglioramento sia della produzione che della produttività a livello agricolo italiano; ma anche di implementare alcune caratteristiche qualitative dell’olio di oliva extravergine e la sostenibilità della sua produzione a condizioni mutualmente vantaggiose per tutti gli operatori della filiera. L’impegno sarà, quindi, quello di lavorare insieme per creare valore aggiunto nella filiera, attraverso azioni precise.

“Nell’incontro di oggi a Palermo – dichiara il direttore di Confagricoltura Ragusa, Giovanni Scucces – si è presentato un progetto ambizioso che punta ad aumentare, oltre alla produttività, la qualità e la sostenibilità delle produzioni olearie siciliane”. “Senza dubbio – aggiunge il direttore Scucces – un’opportunità nuova e importante per i produttori di olio associati alla nostra organizzazione di categoria”.

“Stiamo lavorando per nuovi rapporti di filiera, puntando sulla condivisione degli obiettivi, in un’ottica interprofessionale – sottolinea Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura -. Bisogna agire assieme con politiche di aggregazione ed integrazione a livello di comparto agricolo ed industriale, rafforzando l’export, rilanciando i consumi. Bisogna passare dalla competizione sui prodotti, alla competizione sulla soddisfazione dei bisogni del cliente”.

“La produzione dell’olio di oliva destinato ad extravergine in Italia è notoriamente insufficiente a soddisfare il fabbisogno dell’industria di trasformazione e del consumo – fa notare Pierluigi Tosato, Presidente e AD Carapelli Firenze SpA, gruppo Deoleo -. Inoltre, è ancora troppo bassa la percentuale di conferimento di materia prima in strutture aggregate che possano vantaggiosamente favorire una ordinata commercializzazione del prodotto; anche su promettenti mercati esteri, come gli Stati Uniti, il Giappone e la Cina”.

In Italia il comparto dell’olio di oliva confezionato crea, ogni anno, un surplus di bilancia commerciale di circa 114 miliardi di euro. Tra aziende ed indotto (packaging, macchinari, logistica), in Italia sono oltre 10mila i dipendenti del settore oleicolo.

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Deoleo, con i suoi brand, tra cui BertolliCarapelli e Sasso, è al primo posto nel settore olio di oliva in Italia, Spagna e Stati Uniti (fonte dati: Nielsen, dicembre 2017), con un valore netto delle vendite di 692 milioni di euro ed un volume di oltre 170 milioni di litri di olio.

Confagricoltura è l’Organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana. I datori di lavoro associati rappresentano i due terzi del totale delle imprese del settore e assumono oltre 500 mila lavoratori. Nel comparto olivicolo rappresenta oltre 90 mila aziende, con una produzione commercializzata che supera le 100 mila tonnellate.

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“Coltiviamo Agricoltura Sociale”: presentata la III edizione del concorso nazionale di Confagricoltura

Sostenere l’agricoltura sociale, incoraggiando e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità e innovazione: questo l’obiettivo di “Coltiviamo agricoltura sociale”, il bando indetto da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza, con Intesa Sanpaolo e la partecipazione attiva della Rete Fattorie Sociali, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, giunto alla sua terza edizione.

A Roma presso la sede di Confagricoltura sono stati illustrati gli esiti dei progetti che hanno vinto l’edizione 2017. Tre i premiati: la cooperativa agricola Giuseppe Garibaldi di Roma, l’azienda agricola Vivaio Villanova di Foggia e l’azienda agricola sociale Capone di Macerata, che si è aggiudicata la sezione dedicata alle zone colpite dal terremoto. A ognuno è andato un assegno di 40 mila euro con il quale è stato realizzato il progetto, oltre ad una borsa di studio per la frequenza del Master in Agricoltura Sociale (MAS) che è alla terza edizione presso l’Università di Roma Tor Vergata.

E quest’anno si replica con altri 120 mila euro, messi a disposizione da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza – ha sottolineato il suo segretario nazionale Angelo Santori – insieme ai partner, che premieranno i tre migliori progetti presentati da imprenditori agricoli singoli o associati e cooperative sociali e che dovranno riguardare minori e giovani in situazione di disagio, anziani, disabili, immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo.

Oltre al premio in denaro, anche quest’anno saranno destinate ai vincitori otto borse di studio per partecipare al ‘Master online in Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata, proprio perché – ha evidenziato il prof. Andrea De Dominicis – si punta molto sulla formazione per accompagnare le aziende associate nel percorso di acquisizione delle competenze necessarie per chi si occupa di agricoltura sociale.

I progetti che intendono partecipare al terzo bando dovranno riguardare minori e giovani in situazione di disagio sociale, anziani, disabili, immigrati dotati dello stato di rifugiati o richiedenti asilo e dovranno essere presentati entro il prossimo 15 ottobre. Clicca qui per avere ulteriori informazioni.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo – ha dichiarato il suo direttore regionale Lazio-Sardegna-Sicilia, Pierluigi Monceri per tradizione è sempre stato vicino all’agricoltura in tutte le sue manifestazioni, considerandolo un settore vitale dell’economia. Guardiamo con interesse alle iniziative agricole nel sociale e le favoriamo attraverso ‘Banca Prossima’ che è dedicata esclusivamente al mondo nonprofit; una banca pensata per partecipare alla crescita dell’ ‘economia del bene comune”.

Il presidente della Rete delle Fattorie Sociali, Marco Berardo Di Stefano, è stato particolarmente colpito dalla valutazione che i colleghi irlandesi, incontrati durante un viaggio di studio, hanno dato sull’agricoltura sociale nel nostro Paese: è “brilliant”. “È vero, quelli realizzati sono progetti che ‘brillano’ sul territorio – ha detto -. E che brilleranno ancora di più se si varerà il marchio nazionale con i decreti attuativi della legge 141/15”.

L’agricoltura sociale – ha sottolineato il sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, Alessandra Pesceè l’emblema di un’agricoltura integra, non sfruttatrice ma generosa, in prima fila per la collettività”. Quindi ha sottolineato come i decreti attuativi della legge 141 siano in arrivo.

L’agricoltura – ha concluso il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansantiè il contatto tra uomo e natura. E allora chi meglio dell’agricoltore può dar valore al sociale? È bello fare del bene, rendersi utile agli altri. L’agricoltura sociale declina i temi dell’inclusione, dell’aiuto, della vicinanza e della solidarietà”.

In Italia sono quasi 4 mila le realtà rurali che si occupano di portatori di handicap, rifugiati, detenuti, minori in comunità, anziani, dando lavoro a più di 35 mila addetti. Da Nord a Sud questo tipo di agricoltura viene declinata in diversi modi, che rispettano le esigenze sociali e del territorio, ma tutte con un denominatore comune: coinvolgere le “fasce deboli” della società all’interno di quanto stabilito dalla legge 141/2015 sull’agricoltura sociale, portando un beneficio reale all’intera società.

Di seguito i tre progetti che hanno vinto l’edizione 2017:

“Ti p’orto l’orto con l’ape che gira” della Cooperativa G. Garibaldi, Roma

Il progetto nasce dall’esigenza di chiudere il ciclo produttivo della Cooperativa Sociale G. Garibaldi, attivando un punto vendita ambulante, attraverso il quale i giovani adulti con autismo severo della Cooperativa incontreranno al “mercato” la città, portando i frutti del proprio orto e se stessi tra la gente. L’Ape che gira diventa così un moltiplicatore di opportunità di incontro e quindi potenziale strumento abilitativo, oltre che un modo per sensibilizzare i cittadini sui disturbi dello spettro autistico.

“Essenzialmente vivaio” di “Vivai Villanova”, Foggia

Il progetto prevede l’avvio della coltivazione di piante aromatiche – officinali (rosmarino, timo, menta, lavanda) per la produzione di oli essenziali con l’inserimento lavorativo, inizialmente nella fase della produzione primaria, di persone con disagio sociale o disabilità. Il passo successivo comporta il loro inserimento nella fase della trasformazione, che culminerà nella costituzione di una nuova cooperativa, “Gli essenziali”, che vedrà tra i soci proprio le persone target del progetto.

“Ubuntu” di “Apicoltura Capone”, Pollenza in provincia di Macerata (Premio riservato alle zone terremotate)

Il progetto (Ubuntu in africano sud-sahariano indica benevolenza verso il prossimo, forte senso di umanità) prevede l’inserimento di ragazzi fragili che soffrono di ritardo mentale e dello spettro autistico nelle attività aziendali, in particolare nell’apicoltura e nell’equitazione. L’obiettivo è quello di creare una rete di aziende, associazioni ed enti pubblici, per sviluppare idee, proposte e collaborazioni volte alla rinascita economica e allo sviluppo di servizi nelle zone duramente colpite dal terremoto.

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Uva da tavola, produttori siciliani in ginocchio a causa del cracking

Il presidente Musumeci: “Presto un Tavolo di Filiera sull’uva da mensa e la sottoscrizione con l’Università di Catania di una convenzione per la ricerca scientifica per individuare le cause del cracking con fondi regionali”.

In grave sofferenza il comparto dell’uva da tavola siciliana a causa del “cracking”, ovvero una fisiopatia che provoca la lacerazione della buccia degli acini. Oltre a danneggiarsi esteticamente, gli acini vengono così attaccati da agenti di marciumi e muffe.Il cracking è è dovuto ad uno squilibrio ormonale della pianta causato dai trattamenti con fitoregolatori e da altri cofattori (potatura verde, siccità, eccesso di acqua, ecc.).

Quest’anno la fisiopatia si è presentata in modo massiccio in Sicilia, colpendo tutte le coltivazioni di uva da tavola della regione. L’area in cui il fenomeno si è manifestato maggiormente è quella di Mazzarrone. Il sindaco del comune etneo, appena qualche settimana fa, ha richiesto alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità.

Per discutere dell’emergenza cracking, venerdì scorso (5 ottobre) è stato organizzato, presso il Palazzo della Regione a Catania, un incontro promosso dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura, retto da Edy Bandiera, e presieduto dal governatore Nello Musumeci.

All’incontro hanno partecipato non solo i sindaci e gli amministratori dei centri agricoli maggiormente colpiti che ricadono nel Calatino, nell’Agrigentino, nel Siracusano e nel Ragusano, ma anche i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, i vertici delle organizzazioni Cia e Confagricoltura, una rappresentanza di produttori, i docenti del Dipartimento di Agraria dell’ateneo catanese Alessandra Gentile, Giancarlo Polizzi e Alberto Continella. Per la Regione erano presenti il direttore generale del dipartimento Agricoltura Carmelo Frittitta ed i capi dell’Ispettorato agrario di Catania, Siracusa e Ragusa.

Il sindaco di Mazzarrone Giovanni Spada, Comune capofila, ha denunciato la grave situazione di disagio economico determinata quest’anno dal cracking, che ha provocato la esclusione dai mercati di buona parte della produzione di Uva Italia coltivata in Sicilia. Sulla stessa linea anche gli altri interventi e l’invito al governo regionale a promuovere ogni iniziativa a sostegno dei produttori colpiti.

In particolare, è stata evidenziata la necessità di ottenere la deroga all’obbligo di assicurarsi ai fini della copertura del danno, la esenzione dagli oneri contributivi e ogni altra misura finalizzata ad evitare che le aziende agricole diventino morose con l’Inps e gli Istituti di credito per la impossibilità di far fronte ai pagamenti alle scadenze ormai prossime.

Molta attenzione è stata rivolta alla necessità di trovare soluzioni per migliorare la elasticità della buccia del prodotto e sulla opportunità di puntare per il futuro su nuove varietà autoctone, per le quali i docenti universitari hanno lavorato in questi anni con risultati soddisfacenti. Puntuale la relazione del direttore del dipartimento Frittitta, che ha riproposto il contesto normativo – regionale, nazionale e comunitario- entro il quale la Regione può agire per venire incontro alle esigenze dei produttori danneggiati.

L’incontro si è concluso con l’intervento del presidente Nello Musumeci che ha assicurato, per i prossimi giorni, l’adozione da parte del governo regionale della delibera con la quale sarà chiesta al governo centrale la dichiarazione dello stato di calamità, secondo le delimitazioni territoriali già pervenute dagli ispettorati provinciali.

Musumeci ha anche annunciato l’istituzione di un Tavolo di filiera sull’uva da mensa e di voler sottoscrivere con l’Università di Catania una convenzione finalizzata alla ricerca scientifica per individuare le cause del cracking, con fondi regionali.

Al ministro dell’Agricoltura sarà consegnato un dossier con le richieste dei produttori affinché si intervenga, fra l’altro, sull’Inps e sull’Abi, per consentire le deroghe essenziali alle aziende siciliane che rischiano di restare in ginocchio.

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Fiera Agroalimentare Mediterranea: tagliato il nastro di un’edizione da record per aziende espositrici e capi di bestiame in mostra

All’Assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera il compito di tagliare il nastro della 44^ edizione della Fiera Agroalimentare Mediterranea.

Stamattina in contrada Nunziata a Ragusa si sono aperti i battenti della 44^ Fiera Agroalimentare Mediterranea, con una affollata cerimonia di inaugurazione alla quale hanno partecipato le massime autorità civili e militari provinciali, il Presidente della Commissione Attività Produttive On. Orazio Ragusa e i vertici della Camera del Commercio del Sud-Est, organizzatrice dell’evento che si conferma il più importante del settore dell’area del Mediterraneo.

Quest’anno edizione dei record per i numeri eccezionali di presenze in termini di aziende espositrici e di capi di bestiame in mostra. Subito dopo il taglio del nastro, il corteo delle autorità ha percorso tutta la Fiera, passando in rassegna i tantissimi stand che occupano interamente i quarantamila metri quadrati a disposizione.

L’assessore Bandiera ha voluto evidenziare la vicinanza della Regione ad un comparto fondamentale per l’economia siciliana e si è complimentato con gli operatori del settore che hanno voluto con la loro presenza partecipare ad un momento fondamentale di confronto e di rilancio per il settore. Bandiera ha fatto anche due importanti annunci: a breve ripartiranno i controlli zootecnici sugli animali, centralizzando il lavoro in Regione attraverso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale che fa capo all’Assessorato regionale all’Agricoltura e che avrà il compito di controllare e censire gli animali puntando alla valorizzazione delle razze autoctone. L’assessore ha anche annunciato la riapertura dell’Agenzia per la Sicurezza e il Controllo degli Alimenti, chiusa da tanti anni, ma pronta a ripartire grazie alla dotazione di macchinari e attrezzature. Per la riapertura si sono chiusi accordi tutti di natura pubblica che consentiranno di dotare il territorio del sud-est di questo presidio fondamentale che permetterà ai produttori di ottenere certificazioni sulla loro attività senza necessariamente andare fuori sede.

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Al taglio del nastro è stato presente il Presidente della Camera di Commercio del Sud-Est Pietro Agen, accompagnato dai componenti di Giunta Sandro Gambuzza e Salvatore Guastella, dal consigliere camerale Giuseppe Giannone e dal segretario generale, Alfio Pagliaro. Agen ha evidenziato come una realtà come la F.A.M., molto sentita dal territorio, meriti maggiori investimenti soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e che i fondi che sarà possibile recuperare dalla vendita delle quote delle strutture aeroportuali permetteranno importanti investimenti in tal senso sul territorio. Tra questi la possibilità di un grande polo fieristico, con un centro di formazione eno-gastronomica, grandi parcheggi e collegamenti veloci.

Importante il contributo dato anche quest’anno all’evento dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, il Presidente Schininà ha voluto sottolineare personalmente la storica vicinanza della BapR alla Fiera. Il Sindaco del Comune di Ragusa Peppe Cassì ha ribadito la bontà dell’evento e lo sforzo che l’Ente ha in programma di fare in vista del futuro per la creazione di un polo fieristico. Vicinanza espressa anche dal Commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa Salvatore Piazza.

La F.A.M è realizzata grazie al sostegno di diversi soggetti istituzionali e organizzazioni di categoria. Tra queste, Confagricoltura Ragusa, con la piena consapevolezza dell’importanza strategica rappresentata dalla Fiera, in quanto momento di grande rilevanza di promozione del mondo agroalimentare ibleo e siciliano.

Fino a domenica ci saranno decine e decine di manifestazioni, concorsi, eventi. Per tenersi aggiornati basta collegarsi al sito www.famragusa.it e sulla pagina facebook FAM Ragusa. Per recarsi in Fiera sono stati messi a disposizione bus-navetta da sabato pomeriggio e per tutta la giornata di domenica.

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Grande attesa per l’edizione 2018 della Fiera Agroalimentare Mediterranea: si parte venerdì

Presentata sabato quella che sarà un’edizione da record, con ben quarantamila metri quadrati di spazi espositivi. All’inaugurazione di venerdì prossimo, 28 settembre alle 10.30 al Campo Boario a Ragusa, sarà presente il presidente della Camera di Commercio del Sud Est, Pietro Agen. A tagliare il nastro l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera

La 44^ edizione della Fiera Agrolimentare Mediterranea, aprirà i battenti venerdì prossimo ma l’evento è già sold out. Non un solo metro quadrato dei quarantamila a disposizione è rimasto vuoto: questo il dato più esplicativo del successo organizzativo della F.A.M. che già lo scorso anno aveva preannunciato di scommettere su un futuro più grande. La F.A.M. sarà visitabile da venerdì 28 a domenica 30 settembre.

La presentazione della Fiera Agroalimentare Mediterranea è avvenuta sabato mattina nella consueta conferenza stampa di presentazione tenuta alla Camera di Commercio di Ragusa. I dati illustrati annunciano che quest’anno il Foro Boario di contrada Nunziata sarà stracolmo. Le aziende zootecniche hanno raddoppiato il numero dei capi di bestiame presenti in Fiera, a dimostrazione del fatto che c’è voglia di investire e rilanciare e che la F.A.M rappresenta un’importante opportunità di crescita e di confronto.

La F.A.M. si conferma strumento di promozione, efficace vetrina commerciale e occasione preziosa per agricoltura e zootecnia, ma è evidente anche che, adesso più che mai, è necessario che anche le strutture ed i servizi vengano incontro alla domanda sempre più in crescita del tessuto economico del territorio.

Ad aprire i lavori dell’affollata conferenza stampa è stato il dott. Vito D’Antona, dirigente della Camera che ha salutato tutti gli intervenuti, tra cui l’ex Presidente della CamCom di Ragusa e consigliere della Camera accorpata, Giuseppe Giannone, il presidente del Consorzio provinciale allevatori di Ragusa, Gianni Campo e Gianni Molè in rappresentanza del Libero Consorzio di Ragusa.

I numeri eccezionali, illustrati dalla responsabile dell’organizzazione della F.A.M, la dott.ssa Giovanna Licitra, confermano l’appuntamento di fine settembre come il più grande del settore, nell’area del Mediterraneo. Sono 52 le aziende espositrici di bovini, 330 i capi di bestiame presenti appartenenti alle razze Modicana, Frisona, Cherolaise, Limousine, Pezzata Rossa, Bruna e poi ancora 9 aziende per gli equini e 4 per gli asinini, 350 gli animali di bassa corte. Ben 55 le aziende espositrici della meccanizzazione, 65 le aziende agroalimentari, 12 quelle dell’utensileria, 2 le aziende florovivaistiche con circa 80 esemplari di piante e alberi, 20 le aziende per il settore delle attività al servizio dell’agricoltura e della zootecnia.

In rappresentanza della Camera di Commercio del Sud Est, il componente della Giunta Camerale Sandro Gambuzza che ha portato il saluto del Presidente Pietro Agen ed ha voluto evidenziare l’appoggio corale della Camera di Commercio del Sud Est, vicina alle istanze del territorio, che rappresenta motivo di serenità per il futuro della Fiera stessa. Gambuzza ha quindi invitato ad una riflessione sulla opportunità di investire sulle infrastrutture perché è evidente che, se la fiera ha raggiunto questi numeri, è perché ha saputo rinnovarsi e bisogna, quindi, proseguire su questa strada. Gambuzza ha infine annunciato che all’inaugurazione sarà presente l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera.

Il Sindaco di Ragusa Peppe Cassì ha dichiarato la sua soddisfazione per i numeri citati ed ha assicurato l’impegno dell’ente Comune a trasformare il sito in un polo fieristico polifunzionale che abbia al centro questo evento, ma non solo. Cassì ha annunciato che il Comune di Ragusa ha raddoppiato il numero di servizi igienico-sanitari, che saranno messi a disposizione dei visitatori dei bus-navetta sabato pomeriggio e per tutta la giornata di domenica e che gli orari delle navette sono stati ampliati.

Arturo Schininà presidente della Banca Agricola Popola di Ragusa, nel suo intervento ha manifestato il suo appoggio all’evento che rappresenta una grande occasione proiettata alla crescita del territorio. Un modo per reagire alla tendenza depressiva che bisogna necessariamente capovolgere. Questo è possibile puntando sulla qualità e sul fattore del richiamo turistico. Si può fare di più, la provincia merita di più.

La F.A.M. è organizzata dalla Camera di Commercio di Ragusa, con la collaborazione del Comune di Ragusa e del Consorzio Provinciale Allevatori di Ragusa, e con il contributo dell’Ispettorato Provinciale Agricoltura, dell’IZS Ragusa, della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti Ragusa, della Confederazione Italiana Agricoltori, di Confagricoltura Ragusa, dell’Associazione Provinciale Commercianti Ragusa, della Confindustria Ragusa, della CNA Ragusa e della Confartigianato Ragusa.

Per tenersi informati sul programma è possibile collegarsi al sito www.famragusa.it. Il calendario degli eventi, dei concorsi, dei convegni, seminari, presentazioni commerciali delle aziende espositrici, delle manifestazioni equestri e degli altri eventi può essere consultato anche sulla pagina Facebook FAM Ragusa.

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