Dicembre nero per le produzioni ortofrutticole siciliane: prezzi bassi per i produttori, tonnellate di prodotti al macero

Situazione disastrosa per i produttori ortofrutticoli siciliani, in particolar modo nel territorio ragusano. Infatti nei vari mercati la merce o viene pagata a prezzi ridicoli oppure non viene proprio accettata, con la conseguente distruzione di tonnellate di prodotti che stanno finendo al macero.

Le superfici coltivate nella Fascia Trasformata sono diminuite notevolmente a causa della mancanza di manodopera e, soprattutto, per l’aumento esorbitante dei costi di produzione, con l’inevitabile calo dell’offerta. Dall’altra parte i produttori fanno i conti con una richiesta che da un mese a questa parte è molto debole, soprattutto da parte della GDO.

“Non ci sono dubbi che c’è una contrazione dei consumi – dichiara il Presidente di Confagricoltura Sicilia, avv. Rosario Marchese Ragona – legata alla grande insicurezza della fase economica che stiamo attraversando. Ma se la GDO improvvisamente non ha bisogno dei prodotti ortofrutticoli ragusani e siciliani, o è disposta a pagarli a prezzi indecenti, forse è perché gira troppa merce che viene dall’estero e che viene spacciata per italiana”.

“Come Confagricoltura Sicilia – aggiunge Ragona – facciamo appello per maggiori controlli da parte delle Istiuzioni preposte, al fine di evitare che i consumatori italiani siano frodati con prodotti di scarsa qualità e che le nostre imprese agricole chiudano i battenti. Appello che abbiamo consegnato nelle mani dell’assessore regionale all’agricoltura Sammartino nei giorni scorsi. Non è accettabile che chi produce percepisce una miseria e il consumatore non  può acquistare perché i prezzi sui banchi sono proibitivi”.

“La situazione soprattutto al mercato ortofrutticolo di Vittoria, ma anche negli altri mercati della zona, è davvero allarmante”, spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, nonché vice Presidente di Confagricoltura Sicilia, dott. Antonino Pirrè. “Le aziende, in produzione in questo momento, con questi prezzi e con l’aumento esorbitante dei costi di produzione – aggiunge Pirrè – non possono resistere, grandi o piccole che siano. Nelle prossime settimane tantissime produzioni inizieranno, quindi l’offerta sarà ancora più alta. E i nostri produttori agricoli a chi dovranno venderle se i prezzi continueranno ad essere così bassi? Il rischio è che a collassare non saranno solo le aziende ortofrutticole, ma l’intero indotto, con gravissimi danni per l’economia ragusana e siciliana”.

Palermo, 31 dicembre 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Il siciliano Giovanni Gioia è il nuovo presidente dei Giovani di Confagricoltura

Le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro di Confagricoltura Ragusa al neo presidente di Anga e al Comitato di Presidenza

È Giovanni Gioia il nuovo presidente dei Giovani di Confagricoltura (ANGA), succede a Francesco Mastrandrea. “Ringrazio per questa grande responsabilità. Sono orgoglioso di avere raggiunto un traguardo con la vostra collaborazione, ma allo stesso tempo sono conscio – ha affermato il neopresidente dell’Anga – che si tratta solo di un punto di partenza e di un impegno per la crescita della nostra Associazione, in una fase storica così delicata. Un grazie a Claudia Guidi per il nostro confronto leale, che ha portato vivacità ed energia. Cominciamo oggi, con grande senso del dovere, insieme al nuovo Comitato, un’esperienza umana e sindacale all’interno di Confagricoltura”.

Comitato di Presidenza (da sinistra: Domenico Parisi, Giorgio Grani, Emma Cogrossi, Giovanni Gioia, Caterina Luppa, Luigi Saviolo, Angelo Varvaglione).
Comitato di Presidenza (da sinistra: Domenico Parisi, Giorgio Grani, Emma Cogrossi, Giovanni Gioia, Caterina Luppa, Luigi Saviolo, Angelo Varvaglione).

Palermitano, 30 anni, Gioia rappresenta la quarta generazione di una famiglia attiva nell’imprenditoria agricola nell’entroterra siciliano, da sempre vocato alla cerealicoltura. È la coltivazione di grano duro da seme certificato il core business della sua impresa, l’Agricola Kibbò, nel territorio di Petralia Sottana (PA). Oggi l’azienda produce, oltre a grano duro certificato, foraggi di qualità, leguminose da granella, olio extravergine d’oliva, canapa, lino e miele.

“A nome mio, del direttore Giovanni Scucces e del presidente di Anga Ragusa, Lorenzo Cannella e di tutta Confagricoltura Ragusa, le più vive congratulazioni e gli auguri di buon lavoro al neo presidente Gioia, nella certezza che saprà portare avanti, insieme al Comitato di Presidenza, questo importante e delicato incarico con la determinazione e la serietà che ha sempre caratterizzato il suo impegno per la crescita e il radicamento della nostra Organizzazione”: così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

Ragusa, 9 novembre 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Pirrè: “I nostri comparti sono in panne, costi quintuplicati. Qualche potenziale spiraglio dai mercati del nord Europa”

Intervista a cura di Michele Farinaccio pubblicata su La Sicilia del 15-10-2022, all’interno dello speciale “Pianeta Imprese”

I rincari energetici, che non stanno risparmiando nessun settore, non possono non ripercuotersi in uno dei comparti chiave della provincia di Ragusa, come quello agricolo. Centinaia di aziende letteralmente al collasso, gravate non solo dai problemi atavici che hanno storicamente reso quanto mai difficile la vita economica delle imprese, ma oggi ancora di più dall’aggravarsi di costi che a volte sono più che quintuplicati.

«Il momento è complicato – dice il presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè – è quella che noi chiamiamo tempesta perfetta. Con il Covid, tutto sommato, le aziende agricole, tranne alcuni comparti, avevano dimostrato di tenere, poi la guerra con gli aumenti del costo dell’energia ma anche l’aumento indiscriminato di materie prime che proprio con il conflitto bellico si è acuito in maniera sostanziale. E questo sta dando un autentico colpo di grazia a centinaia di aziende. Ci troviamo con settori come la zootecnia dove molte aziende lavorano per la sussistenza, nella speranza che la situazione migliori. Poi ci sono settori come la serricoltura, dove le serre vengono riscaldate col metano, i cui costi dell’energia si sono acuiti per 6-7 volte. Parlavo con una azienda che è passata da mezzo milione a 4 milioni come costi annui di energia. I rincari energetici tra l’altro, da settembre in poi, si stanno dimostrano nella loro interezza perché prima c’erano costi bloccati. Al momento la situazione è che tante aziende stanno valutando quanti fattori produttivi impiantare, con una produzione del 30-35% in meno non solo per l’aumento di costi ma anche perché non sappiamo quali sono le contrazioni del mercato dovute al minore potere d’acquisto dei con- sumatori, che soffrono essi stessi insieme alle aziende e che dunque sono costretti a comprare di meno».

Insomma, il classico cane che si morde la coda. «Certamente si tratta pur sempre di pro- dotti di prima necessità – prosegue Pirrè – ma è chiaro che la nostra serricultura, che è di pregio, è in grande sofferenza. Per alcuni, ad ogni modo, si stanno aprendo spiragli inaspettati come il mercato del nord Europa, principalmente dell’Olanda, che comprano da noi, oppure che chiedono a noi di produrre per loro. E’ evidente infatti che questa sia una emergenza che ha carattere europeo e che coinvolga soprattutto Paesi che ancora più di noi sono costretti a comprare energia per riscaldamento». Ed è proprio a livello europeo che Confagricoltura individua le possibili soluzioni che stanno, però, tardando ad arrivare. «E’ necessario un intervento immediato di ristoro dei costi. Bisogna mettere liquidità nel sistema. I nostri rappresentanti politici con- centrino la loro attenzione su Bruxelles».

 

Clicca il link seguente per leggere l’articolo originale su La Sicilia

la sicilia – ed. ragusa del 15.10.2022 – speciale Pianeta Impresa

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Elezioni regionali, Confagricoltura Sicilia augura buon lavoro al neo Presidente Renato Schifani

Archiviata la tornata elettorale dello  scorso  25 settembre, Confagricoltura Sicilia nel congratularsi con il nuovo presidente della Regione, Renato Schifani,  esprime l’auspicio che presto possa insediarsi la nuova giunta di governo. “Le difficoltà del momento – evidenzia il presidente dell’organizzazione agricola, Rosario Marchese Ragona – impongono l’avvio di una interlocuzione immediata con i nuovi vertici dei dicasteri regionali, anche in considerazione della ormai prossima stesura delle leggi di bilancio nazionale e regionale”.

Auguri di buon lavoro anche alla delegazione di deputati e senatori che andrà a rappresentare la Sicilia nel nuovo Parlamento nazionale, con l’auspicio che, in sinergia con i vertici dell’amministrazione regionale, vengano affrontati i nodi strutturali che frenano lo sviluppo economico e sociale dell’isola.

I temi urgenti da affrontare per il settore agricolo  sono quelli legati all’eccessivo ed incontrollato aumento dei costi di produzione che rischiano di compromettere ulteriormente  il già fragile assetto economico di decine di migliaia di aziende agricole siciliane. “Già oggi – precisa Marchese Ragona – è in atto il tentativo di far ricadere sul momento produttivo gli aumenti dell’intera filiera rimarcando ancora una volta il rapporto di forze esistenti  e le storiche lacune in termini di capacità contrattuale del settore primario”.

Oltre a quelli energetici le aziende agricole sono chiamate a  fare i conti con l’aumento dei costi della bonifica, problema affrontato in modo parziale e non esaustivo dall’amministrazione regionale con un recente bando pubblico, tema che necessita di un ulteriore approfondimento sia per il breve che per il lungo periodo. Tra  le urgenze il presidente di Confagricoltura Sicilia include un forte intervento sull’eccessivo peso della burocrazia ed   una nuova rimodulazione dei   fondi comunitari, per intervenire in modo più incisivo sulle criticità del settore emerse in modo chiaro dall’ultimo censimento agricolo del 2021, ovvero che è crollato  il numero delle aziende agricole ( – 35% nell’arco del decennio tra i due censimenti), non è aumentata la superficie media aziendale risultando sempre lontana dalle medie comunitarie ed è stato quasi inesistente il ricambio generazione (solo il 15% delle 142 mila aziende siciliane  è condotta da imprenditori sotto i 44 anni).

Palermo, 30 settembre 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Concluso il ciclo di incontri tra Confagricoltura e i candidati ragusani alle Regionali e alle Politiche

Pirrè: “Siamo soddisfatti. Abbiamo consegnato ai futuri legislatori le priorità per rilanciare e sostenere l’agricoltura”

Si è concluso stamattina il ciclo di incontri tra Confagricoltura Ragusa e le candidate e i candidati alle elezioni del 25 settembre. Dopo il primo partecipato incontro con i candidati alle Regionali di giovedì scorso, oggi è stato il turno dei candidati alle Politiche.

A fare gli onori di casa il Presidentedott. Antonino Pirrè, e i due Vice Presidentidott. Carmelo Calabrese e dott. Ignazio Nicastro. Nei loro interventi hanno spiegato quali sono i temi più scottanti che necessitano di risposte urgenti da parte delle Istituzioni e le riforme strutturali rinviate da troppo tempo: dalla questione energetica a quella del trasporto intermodale, dal rilancio infrastrutturale, dalla gestione delle risorse idriche alla tutela dei produttori di latte.

 

A seguire, gli interventi di Resi Iurato (Verdi – Sinistra Italiana), Gigi Bellassai(Partito Democratico), Federico Piccitto (M5S), Salvo Sallemi (Fdi). C’è stato anche il saluto di Alfredo Vinciguerra (Fdi) che non aveva avuto modo di intervenire all’incontro precedente.

“Non possiamo che essere soddisfatti – dichiara il Presidente Pirrè – per la riuscita di entrambe le giornate. Ringraziamo chi ha partecipato oggi e, nella piena consapevolezza che siamo nell’ultima fase di una campagna elettorale assai ristretta nei tempi, ringraziamo anche chi avrebbe voluto esserci e non ha potuto”.

“Da parte nostra – aggiunge Pirrè – abbiamo consegnato a tutti i candidati le priorità programmatiche di Confagricoltura per l’agenda di governo regionale e nazionale, mettendo al centro i bisogni e le priorità urgenti per la salvaguardia dell’agricoltura siciliana e italiana, accolti favorevolmente dalla quasi totalità delle forze politiche che hanno partecipato agli incontri”.

“Facciamo i nostri auguri a tutte e a tutti – conclude il Presidente di Confagricoltura Ragusa – nell’auspicio che, chiunque sarà eletto, saprà essere in primis Istituzione del territorio ragusano, mantenendo un dialogo costante con chi rappresenta gli interessi diffusi delle imprese agricole”.

Ragusa, 20 settembre 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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ET LABORA: attivata la nuova piattaforma digitale che incrocia domanda e offerta di lavoro. Confagricoltura Ragusa aderisce all’iniziativa

Nell’ambito delle attività svolte dal Centro per l’Impiego di Ragusa sul versante dell’incrocio di domanda e offerta di lavoro, è attivo il nuovo servizio digitale ET LABORA, nato per soddisfare le esigenze avanzate da parte delle aziende, che offre alle imprese e alle Organizzazioni di categoria la possibilità di poter richiedere informaticamente lavoratori per le proprie scoperture di organico.

Come fanno sapere gli Uffici del CPI di Ragusa, retto dal dott. Giovanni Vindigni, gli operatori di Anpal Servizi sono a disposizione delle imprese che vogliono conoscere i servizi dei Centri per l’Impiego o che hanno bisogno di supporto per la presentazione di richieste di personale, anche presso le varie sedi operative nel territorio. Per maggiori informazioni si può inviare una mail di richiesta agli indirizzi gbattaglia@anpalservizi.it – giovanni.vindigni@regione.sicilia.it , specificando l’azienda richiedente e i riferimenti telefonici per un rapido contatto e per la definizione dell’eventuale incontro presso le sedi aziendali.

Le selezioni del personale verranno effettuate presso i Centri per l’impiego presenti nel territorio provinciale, al fine di applicare la condizionalità ai percettori di Naspi e Reddito di Cittadinanza che non dovessero accettare eventuali “offerte congrue”.

Si evidenzia che questa procedura ha dato esiti rilevanti, in quanto sono stati individuati circa 2.500 percettori di reddito di cittadinanza (dei 10.000 presi in carico da tutti i CPI provinciali) che non hanno rispettato la normativa di riferimento.

Confagricoltura Ragusa aderisce con convinzione alla piattaforma ET LABORA

“Come Confagricoltura Ragusa – spiega il Presidente, dott. Antonino Pirrè -abbiamo sollecitato e accogliamo con favore questo nuovo servizio che può rappresentare uno snodo strategico e operativo per far incontrare domanda e offerta di lavoro, soprattutto nel settore agricolo, dove c’è continua richiesta di manodopera, offrendo lavoro legale e dignitoso a chi è alla ricerca di un’occupazione”.

“Faremo attività di divulgazione della nuova piattaforma digitale presso i nostri associati – spiega il presidente Pirrè –, convinti della bontà del sistema, nell’ottica strategica di indirizzare la selezione e la formazione mirata alle nuove competenze richieste dalle aziende”.

Ragusa, 15 luglio 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Il Presidente di BAPR nominato nel Comitato Esecutivo dell’ABI: le felicitazioni di Confagricoltura Ragusa

 Il Consiglio dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, in occasione dell’Assemblea Annuale di venerdì 8 luglio, ha nominato il Presidente di Banca Agricola Popolare di Ragusa, dott.  Arturo Schininà, componente del Comitato Esecutivo. L’incarico avrà una durata biennale, da luglio 2022 fino a luglio 2024.L’Assemblea ha inoltre confermato il Presidente della più grande Banca a carattere regionale della Sicilia nella qualità di Consigliere di ABI.

Il Presidente e il Direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè e dott. Giovanni Scucces, esprimono a nome dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli iblei vivissime felicitazioni al Presidente Schininà per l’assunzione del prestigioso e importante incarico all’interno dell’Associazione Bancaria Italiana, con l’augurio di un mandato ricco di successi e di risultati, con l’autorevolezza e la serietà che hanno sempre contraddistinto il suo operato.

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Il 70% del territorio siciliano è a rischio desertificazione. Confagricoltura: “Dati impressionanti. A rischio produzioni e posti di lavoro”

La Sicilia è la regione italiana con maggior rischio di desertificazione. Secondo i dati diffusi dall’Associazione Italiana Enti di Bacino, il 70% della superficie della Sicilia presenta un grado di rischio medio-alto. Un problema che riguarda sia le aree interne che quelle costiere, fatta eccezione per le province di Catania, Messina e Palermo, in cui il rischio è molto più basso.

La media annuale delle temperature nell’isola continua a salire e le condizioni climatiche assumono sempre più caratteristiche continentali, con inverni più freddi ed estati sempre più afose. Il problema della desertificazione riguarda oltre il 25% della popolazione mondiale a causa delle crescenti pressioni esterne dovute alle attività umane ed al cambiamento climatico che aggraveranno ulteriormente la situazione.


desertificazione sicilia

“Faccio mie le parole della nostra componente di Giunta, Giovanna Parmigiani, in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità: senza suolo fertile e in salute, non c’è vita. E i dati attuali sulla siccità sono impressionanti. In una situazione che è già di grande incertezza sul piano economico, rischiamo di perdere produzioni, reddito, posti di lavoro”: così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

“Non meno impressionante – aggiunge Pirrè – il ritardo che è stato accumulato nel risolvere problemi di portata pluriennale e via via aggravati dal cambiamento climatico. Partendo dai fondi straordinari del PNRR, occorre un veloce e deciso cambio di passo rispetto al passato, senza ritardi ulteriori che ricadrebbero sugli imprenditori agricoli”.

All’emergenza attuale si sommano i danni sulla fertilità dei suoli che, secondo l’Ispra, riguardano circa il 28% della Penisola, principalmente al Sud, dove in alcuni casi superano il 40% delle superfici. Negli ultimi 20 anni la siccità ha provocato danni all’agricoltura italiana per oltre 15 miliardi di euro, il 50% dei quali concentrato in Puglia, Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna.

“Occorre gestire l’emergenza, accertando le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità naturale e attivando tutte le possibili iniziative in modo coordinato per salvaguardare le produzioni agricole”.

Bisogna poi lavorare alla diffusione delle innovazioni tecnologiche in grado di salvaguardare il potenziale produttivo, con una minore pressione sulle risorse naturali.

Da anni, a riguardo, Confagricoltura ha avviato una stretta collaborazione con l’Ambasciata di Israele per far conoscere alle nostre imprese le migliori e più avanzate tecnologie che consentono di risparmiare il fabbisogno di acqua nei processi di produzione.

Confagricoltura ha sollecitato inoltre l’avvio degli interventi infrastrutturali, già finanziati e in avanzato iter procedurale, ma anche la realizzazione di nuovi invasi necessari a rispondere alle richieste dei territori.

In delicatissima fase storica agli imprenditori agricoli viene chiesto di far fronte alla crescente richiesta di cibo per evitare una crisi alimentare di vaste dimensioni, ma, senza acqua, non è possibile coltivare e rispondere a questa necessità.

Ragusa, 20 giugno 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Transizione ecologica, a Vittoria convegno regionale sulle energie rinnovabili nei settori produttivi siciliani

Tra i relatori ci sarà il Presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè, che rappresenterà la voce dell’Organizzazione di categoria degli imprenditori agricoli con una relazione sul quadro normativo in aggiornamento sulle energie rinnovabili nel settore primario e condividendo proposte operative e progetti in fase di realizzazione nel nostro territorio su questo versante. 

“Le energie rinnovabili per l’Agricoltura, la Pesca, l’Artigianato e le Piccole e Medie Imprese”. Questo il tema del convegno regionale che si terrà a Vittoria, presso il Cinema Golden (via Adua, 204) il pomeriggio del 26 e la mattina del 27 maggio.
Organizzato dal Centro Studi Socio-Economici di Ragusa e degli Iblei, con il sostegno dell’Assemblea Regionale Siciliana e il patrocinio del Comune di Vittoria, il convegno intende fornire uno sguardo al tema della transizione ecologica e dell’applicazione delle energie rinnovabili nei principali settori produttivi del territorio siciliano.

 

 

Lo scopo è quello di analizzare l’argomento, con particolare riguardo alla produzione di cibo (agricoltura, zootecnia, pesca) alimentando, del tutto o in parte, gli impianti necessari al lavoro con energia solare, eolica o qualsiasi altra struttura tecnologica capace di ridurre i consumi, rispettare l’ambiente e risparmiare sulle spese in bolletta che gravano sulle aziende.

 



PROGRAMMA DEI LAVORI

26 Maggio, ore 16-20.30

– Aprirà i lavori: Francesco Aiello, Sindaco di Vittoria;
– Spazio ai saluti da parte delle autorità presenti;
– Introdurranno: Graziano Scardino, Presidente regionale CIA; Gaetano Malannino, Presidente nazionale Altragricoltura; Giuseppe Santocono, Presidente provinciale CNA; Gaetano Cannizzo, Responsabile UNCI Pesca Sicilia per la provincia di Ragusa; Giuseppe Pezzati, Presidente regionale ConfArtigianato; Antonino Pirrè, Presidente provinciale ConfAgricoltura.
– Interverranno: gli imprenditori agricoli Giovanni Traina e Alessandro Speranza.

27 Maggio, ore 9-13.30

– Apriranno i lavori: Anastasia Licitra, assessore Sviluppo Economico del Comune di Vittoria; Giuseppe Nicastro, assessore Energie Rinnovabili del Comune di Vittoria;
– Relazioneranno: Salvatore Davino Professore di Patologia vegetale e delegato alla ricerca
e sviluppo per il dipartimento SAAF; Gianni Polizzi, Direttore Distretto del Cibo e Distretto Orticolo Sud-Est Sicilia; Giovanni Iacono, Amministratore delegato SOSVI; Marco Anfuso, REGRAN srl; Alberto Pulizzi, Direttore generale Dipartimento Pesca mediterranea Regione Siciliana; Silvio Balloni, Responsabile Tecnico GAL Valli del Golfo
– Concluderà i lavori: Nello Dipasquale, parlamentare regionale, segretario alla Presidenza ARS.

Le due sessioni di lavoro saranno moderate dal president del Centro Studi SEREI, Riccardo Roccella.



 

 

 

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Ragusa, rinnovato il Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti

Giovedì 21 aprile è stato firmato presso la sede dell’EBAT (Ente Bilaterale Agricolo Territoriale) a Ragusa il nuovo Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti, valido per il quadriennio 2020/23.

Viene confermata l’articolazione dell’orario di lavoro già prevista dal precedente CPL; viene prevista l’indicazione dell’orario giornaliero di lavoro (6.50 – 7.00 – 8.00) nel contratto individuale di lavoro. Viene introdotto un aumento salariale del 2%, a decorrere dal I maggio 2022 e un una tantum/vacanza contrattuale di € 1,00 lorde per ogni giornata di lavoro dal I gennaio 2021 al 30 aprile 2022.

“Il 2% è un aumento superiore a quello registrato nelle altre province siciliane – spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. “Un segnale necessario, – aggiunge – considerando la difficilissima congiuntura economica che sta mettendo in serie difficoltà le imprese i lavoratori”.

 

Ragusa, 26 aprile 2022

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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