Ovinicoltura, una filiera da quasi un miliardo di euro: in Italia 135mila allevamenti e circa 7,4 milioni di capi

Per quanto venga spesso considerato marginale, il settore ovicaprino riveste un ruolo strategico per l’economia zootecnica del nostro Paese. L’intera filiera vale quasi  un miliardo di euro annui tra produzione di latte e carni, con un totale di 135mila allevamenti e circa 7,4 milioni di capi.

“Riconoscendo il valore del settore e con l’intenzione di sostenerlo, quest’anno abbiamo deciso di introdurre il tema dell’ovinicoltura con gli Stati Generali dell’ovinicoltura italiana all’interno delle Fiere Zootecniche Internazionali, in programma a Cremona dall’1 al 3 dicembre – dichiara Roberto Biloni, Presidente di CremonaFiere -. Ritenevamo importante completare l’offerta della fiera zootecnica, per questo abbiamo inserito il settore ovino e stiamo costruendo le basi per un importante lavoro di promozione della filiera a partire dall’incontro del prossimo 2 dicembre”.

Agli Stati Generali dell’ovinicoltura italiana (2 Dicembre Fiera di Cremona, sala Amati, ore 16.30) prenderanno parte Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura;  Riccardo Crotti,  Presidente della Libera di Cremona; Angela Saba, Presidente della FNP Allevamenti Ovicaprini di Confagricoltura; Gianni Maoddi, Presidente Consorzio di Tutela Pecorino Romano DOP; Carlo Santarelli, Presidente del Consorzio Pecorino Toscano DOP; Marcello Mele, Università Pisa Dipartimento Alimentazione Agricoltura e Ambiente; il Sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna; Gennaro Giliberti, Dirigente Agricoltura Regione Toscana; gli imprenditori Tiziano Iulianella e DinoCartoni. Moderatore: Vincenzo Lenucci, direttore Politiche di Sviluppo Economico – Confagricoltura nazionale.

“Purtroppo anche il settore ovicaprino sta vivendo una difficile congiuntura a causa dell’aumento dei costi di produzione e delle quotazioni insoddisfacenti – spiega Angela Saba – che, sebbene in aumento, non consentono di coprire i maggiori costi, soprattutto a causa dei rincari per mangimistica ed energia. Una manifestazione come la Fiera di Cremona rappresenta il luogo ideale per meglio far conoscere il valore di questo settore in aree dove ad oggi ancora rimane poco sviluppato e per promuovere scambi di conoscenza e partenariati che possono rafforzare il comparto”.

L’Italia ha un ruolo determinante nella produzione ovicaprina a livello europeo: il nostro Paese è al primo posto per produzione di formaggi a base di latte di pecora, al terzo per la produzione di latte ovino dietro Grecia e Spagna e al settimo posto per la produzione di cani ovicaprine. A livello nazionale, la metà dei capi allevati oggi sono in Sardegna e lì si concentra quasi la metà del valore della produzione di carne e latte; il resto del patrimonio ovicaprino e della relativa produzione è localizzato tra Sicilia, Toscana e Lazio ed in misura minore Calabria, Basilicata e poi nel resto d’Italia.

 

 

Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona – da Giovedì 01 a Sabato 03 Dicembre 2022 –  sono l’unico appuntamento fieristico internazionale specializzato in Italia sulla zootecnia ad alta redditività e rappresentano lo strumento più efficace per fare network con i protagonisti del settore agroalimentare. L’edizione 2021 delle Fiere Zootecniche Internazionali ha confermato Cremona come una delle principali capitali mondiali per il settore, che rilancia quest’anno con l’evento zootecnico internazionale più importante di sempre in Italia: 650 capi iscritti da 120 allevamenti da 8 paesi, oltre all’esposizione di servizi e attrezzature e soluzioni per la zootecnia che occupa l’intero quartiere fieristico.

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Gasolio agricolo, la Regione Siciliana accoglie le sollecitazioni di Confagricoltura: si continua con le procedure cartacee in attesa del sistema digitale

Confagricoltura Sicilia esprime la propria soddisfazione per l’accoglimento, da parte dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, della proposta di continuare ad erogare prodotti petroliferi destinati all’impiego agevolato in agricoltura (ex UMA) utilizzando temporaneamente le procedure cartacee. Come si legge nella nota 329 firmata in data odierna dal dirigente Dario Cartabellotta e inviata agli Ispettorati all’Agricoltura, tale provvedimento viene posto in essere al fine di evitare problemi alla gestione colturale delle aziende agricole, nell’attesa della piena operatività delle nuove procedure digitali per l’assegnazione.

L’Assessorato Regionale all’Agricoltura precisa che la presentazione delle istanze in modalità cartacea potrà avvenire alle seguenti condizioni: la richiesta dovrà riguardare il riscaldamento delle colture protette (serre, vivai, etc.) e/o altri casi adeguatamente motivati (aziende lattiero-casearie, etc.); l’istruttoria cartacea provvisoria e poi quella digitale definitiva per il 2022 dovranno essere inoltrate solo alla stessa UIA di competenza; la percentuale di assegnazione provvisoria potrà raggiungere al massimo il 50% di quella definitiva dell’anno corrente 2022; la rendicontazione del “gasolio agevolato assegnazione provvisoria 2022” avverrà attraverso le fatture sul prelevato che i beneficiari dovranno presentazione con l’istanza digitale per l’assegnazione definitiva presso lo stesso UIA che ha istruito l’istanza cartacea.

“Siamo molto soddisfatti del provvedimento posto in essere dal dirigente dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, dott. Dario Cartabellotta, a cui vanno i ringraziamenti da parte di Confagricoltura Sicilia e con il quale ci siamo confrontati in maniera serrata nelle ultime settimane, al fine di ottenere questa soluzione che scongiura danni economici inestimabili alle produzioni agricole siciliane”: così il presidente di Confagricoltura Sicilia, dott. Rosario Marchese Ragona.

“Apprezziamo la sensibilità dell’Assessorato – dichiara la vice-presidente di Confagricoltura Sicilia, dott.ssa Maria Pia Piricò – che ha accolto l’invito ad estendere il provvedimento ad altri comparti (oltre quello ortofrutticolo e florovivaistico), come, ad esempio, quello lattiero-caseario, sulla base di specifiche esigenze adeguatamente motivate”.

“Un’eccellente notizia per un comparto importantissimo della nostra economia agricola regionale, ovvero quello ortoflorovivaistico che, nella sola fascia trasformata, copre un’area di 4000 ettari, con un indotto che crea ricchezza e dà lavoro a migliaia di operaie e operai”: aggiunge il vice-presidente, dott. Antonino Pirrè. “Dall’Unione Provinciale di Ragusa – aggiunge il dott. Pirrè – si è levato da subito l’allarme e la proposta di mantenere la possibilità della richiesta cartacea in modo temporaneo. In queste settimane gli Uffici di Confagricoltura Sicilia hanno lavorato a stretto contatto con quelli dell’Assessorato all’Agricoltura, a cui va il  grazie nostro e degli imprenditori ortoflorovivaistici (e non solo) iblei e siciliani”.

Palermo, 4 gennaio 2022

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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Latte, Giansanti: “Accordo importante per garantire stabilità e futuro alla filiera. Bene il premio emergenza stalle e il tavolo permanente”

“È stato raggiunto un primo importante risultato. Ringraziamo il ministro Patuanelli per essersi impegnato a raggiungere un accordo tra le parti, e tutta la filiera che ha colto la necessità di un’intesa capace di dare respiro agli allevamenti”.

 

Questo il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alla sigla del protocollo di intesa tra le organizzazioni agricole, le cooperative, l’industria e la grande distribuzione per la salvaguardia degli allevamenti italiani.

 

Con l’accordo di filiera, valido fino al 31 marzo 2022, gli allevatori potranno raggiungere il prezzo di 41 centesimi al litro, Iva esclusa. Il “premio emergenza stalle”, introdotto dall’intesa, è di 3 centesimo/litro. Un altro eventuale centesimo sarà integrato dall’industria di trasformazione o dalle cooperative nel caso in cui non si raggiunga la soglia massima di 41 centesimi.

 

“E’ il primo passo significativo nella direzione da noi auspicata – afferma Giansanti – Ora è indispensabile lavorare per valorizzare il prodotto italiano, obiettivo che vede impegnata in prima linea la parte agricola e che deve vedere coinvolti tutti gli attori”.

 

“Siamo particolarmente soddisfatti che sia stata accolta la nostra proposta di rendere strutturale il Tavolo con un apposito decreto ministeriale che renderà permanente il dialogo e il confronto, nel comune interesse di superare le criticità e individuare ogni possibile iniziativa utile a sostenere il settore”.

 

“Finalmente – conclude Giansanti – si inizia a recuperare un assetto più equilibrato della filiera, che vale oltre 16 miliardi di euro e occupa più di 100.000 persone. Non dimentichiamo che l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia nel corso del 2021 sta mettendo a dura prova il settore lattiero-caseario e non solo, e che la tenuta delle imprese ha ricadute positive in termini di reddito e coesione sociale”.

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Influenza aviaria, arrivano gli indennizzi comunitari per le aziende escluse

“Valutiamo positivamente le misure comunitarie eccezionali a sostegno degli allevamenti italiani colpiti dall’influenza aviaria. Si tratta di un intervento che Confagricoltura aveva fortemente sollecitato, d’intesa con le associazioni di settore UnaItalia e Assoavi. Ringraziamo il ministero delle Politiche agricole per aver recepito con tempestività le nostre istanze ed essere intervenuto efficacemente presso la Commissione UE”. Questo il commento dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli in relazione al regolamento comunitario 2020/1206 che autorizza l’Italia ad ulteriori interventi per le aziende avicole interessate da restrizioni veterinarie.

Di fatto, come richiesto da Confagricoltura, si autorizza il Mipaaf a procedere alla quantificazione dei danni per influenza aviaria per circa 300 aziende rimaste escluse dai precedenti interventi per una serie di problematiche burocratiche e amministrative.

“Attendiamo ora – conclude Confagricoltura – che l’amministrazione proceda con l’attuazione del provvedimento, in modo da consentire alle aziende avicole interessate di predisporre ed inviare la necessaria documentazione attestante il diritto all’indennizzo”.

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Export, Confagricoltura: in Cina la carne suinicola italiana

Le prime spedizioni per la Cina di carni suine congelate italiane possono finalmente partire. Infatti le autorità cinesi hanno valutato positivamente il certificato sanitario nazionale, che è l’ultimo adempimento del lungo negoziato del nostro governo con Pechino, avviato in occasione della visita in Italia del presidente Xi Jinping a marzo scorso e che Confagricoltura ha fortemente sostenuto per la sua valenza.

“Questa, per il nostro Paese, è una vittoria di sistema – ha detto Giovanna Parmigiani, componente della Giunta di Confagricoltura che si occupa del settore suinicolo -. Quando istituzioni e rappresentanza lavorano con un comune obiettivo, si raggiungono risultati importanti”.

“Abbiamo vivamente caldeggiato l’apertura del mercato cinese alle carni suinicole italiane perché dà grandi opportunità al settore ed a tutto l’agroalimentare made in Italy – ha proseguito Parmigiani -. Rappresenta pure un importante segnale di distensione che, tra l’altro, arriva proprio nel momento in cui, invece, si sta inasprendo la guerra commerciale tra Usa e Cina”.

“L’export di carne suina non è un fatto a sé stante, ma – ha infine messo in evidenza la rappresentante di Confagricoltura –  fa da apripista all’esportazione di altri importanti prodotti zootecnici italiani, a partire dalla carne bovina”.

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Zootecnia, Confagricoltura: “Una cabina di regia per rilanciare il comparto ovicaprino”

“Nell’ottica di fare sistema va definita e strutturata, anche con i ministeri interessati, una vera e propria ‘cabina di regia’ per gestire la filiera ovicaprina, semplificare il sistema di identificazione dei capi, conoscere e valorizzare le produzioni”. Lo ha sottolineato il presidente della Federazione nazionale degli allevamenti ovicaprini di Confagricoltura Maurizio Podda, che ha fatto il punto sulla crisi del comparto.

Per Confagricoltura la mancanza di dati certi sul settore, l’aumento della pressione contrattuale da parte dei trasformatori, l’ingresso in Italia di importanti quantitativi di prodotti dal resto del mondo permettendo il forte deprezzamento delle nostre produzioni, il disaccoppiamento introdotto nella gestione dei premi comunitari, hanno inciso negativamente, creando occasioni perse per l’allevatore.

Gli allevatori di Confagricoltura hanno auspicato che le misure introdotte in materia di rintracciabilità del latte e delle produzioni ovicaprine con il recente ‘decreto legge emergenze’, entrino al più presto in vigore per una piena valorizzazione del comparto e siano pienamente efficaci. Ritengono poi fondamentale, per non deprezzare e penalizzare la produzione lattiera, anche una riorganizzazione della produzione DOP.

Il riassetto e la riorganizzazione del comparto, a parere di Confagricoltura, passano anche attraverso l’impegno per la tracciabilità e per la trasparenza della filiera, che consentirà una corretta gestione sanitario/veterinaria del gregge. E sarà indispensabile una maggiore sinergia con gli istituti zooprofilattici sperimentali (IZS) territoriali.

“Per definire un’accorta strategia produttiva territoriale/aziendale per il latte e per la produzione di carne è fondamentale avere – ha concluso Podda – dati produttivi trasparenti, certificati da un organismo indipendente,  su capi, latte prodotto e trasformazioni derivate, mettendo la Banca dati nazionale (BDN) nelle condizioni di organizzare le programmazioni produttive dei Consorzi di tutela.

 

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Fiera Agroalimentare Mediterranea: tagliato il nastro di un’edizione da record per aziende espositrici e capi di bestiame in mostra

All’Assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera il compito di tagliare il nastro della 44^ edizione della Fiera Agroalimentare Mediterranea.

Stamattina in contrada Nunziata a Ragusa si sono aperti i battenti della 44^ Fiera Agroalimentare Mediterranea, con una affollata cerimonia di inaugurazione alla quale hanno partecipato le massime autorità civili e militari provinciali, il Presidente della Commissione Attività Produttive On. Orazio Ragusa e i vertici della Camera del Commercio del Sud-Est, organizzatrice dell’evento che si conferma il più importante del settore dell’area del Mediterraneo.

Quest’anno edizione dei record per i numeri eccezionali di presenze in termini di aziende espositrici e di capi di bestiame in mostra. Subito dopo il taglio del nastro, il corteo delle autorità ha percorso tutta la Fiera, passando in rassegna i tantissimi stand che occupano interamente i quarantamila metri quadrati a disposizione.

L’assessore Bandiera ha voluto evidenziare la vicinanza della Regione ad un comparto fondamentale per l’economia siciliana e si è complimentato con gli operatori del settore che hanno voluto con la loro presenza partecipare ad un momento fondamentale di confronto e di rilancio per il settore. Bandiera ha fatto anche due importanti annunci: a breve ripartiranno i controlli zootecnici sugli animali, centralizzando il lavoro in Regione attraverso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale che fa capo all’Assessorato regionale all’Agricoltura e che avrà il compito di controllare e censire gli animali puntando alla valorizzazione delle razze autoctone. L’assessore ha anche annunciato la riapertura dell’Agenzia per la Sicurezza e il Controllo degli Alimenti, chiusa da tanti anni, ma pronta a ripartire grazie alla dotazione di macchinari e attrezzature. Per la riapertura si sono chiusi accordi tutti di natura pubblica che consentiranno di dotare il territorio del sud-est di questo presidio fondamentale che permetterà ai produttori di ottenere certificazioni sulla loro attività senza necessariamente andare fuori sede.

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Al taglio del nastro è stato presente il Presidente della Camera di Commercio del Sud-Est Pietro Agen, accompagnato dai componenti di Giunta Sandro Gambuzza e Salvatore Guastella, dal consigliere camerale Giuseppe Giannone e dal segretario generale, Alfio Pagliaro. Agen ha evidenziato come una realtà come la F.A.M., molto sentita dal territorio, meriti maggiori investimenti soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e che i fondi che sarà possibile recuperare dalla vendita delle quote delle strutture aeroportuali permetteranno importanti investimenti in tal senso sul territorio. Tra questi la possibilità di un grande polo fieristico, con un centro di formazione eno-gastronomica, grandi parcheggi e collegamenti veloci.

Importante il contributo dato anche quest’anno all’evento dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, il Presidente Schininà ha voluto sottolineare personalmente la storica vicinanza della BapR alla Fiera. Il Sindaco del Comune di Ragusa Peppe Cassì ha ribadito la bontà dell’evento e lo sforzo che l’Ente ha in programma di fare in vista del futuro per la creazione di un polo fieristico. Vicinanza espressa anche dal Commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa Salvatore Piazza.

La F.A.M è realizzata grazie al sostegno di diversi soggetti istituzionali e organizzazioni di categoria. Tra queste, Confagricoltura Ragusa, con la piena consapevolezza dell’importanza strategica rappresentata dalla Fiera, in quanto momento di grande rilevanza di promozione del mondo agroalimentare ibleo e siciliano.

Fino a domenica ci saranno decine e decine di manifestazioni, concorsi, eventi. Per tenersi aggiornati basta collegarsi al sito www.famragusa.it e sulla pagina facebook FAM Ragusa. Per recarsi in Fiera sono stati messi a disposizione bus-navetta da sabato pomeriggio e per tutta la giornata di domenica.

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Grande attesa per l’edizione 2018 della Fiera Agroalimentare Mediterranea: si parte venerdì

Presentata sabato quella che sarà un’edizione da record, con ben quarantamila metri quadrati di spazi espositivi. All’inaugurazione di venerdì prossimo, 28 settembre alle 10.30 al Campo Boario a Ragusa, sarà presente il presidente della Camera di Commercio del Sud Est, Pietro Agen. A tagliare il nastro l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera

La 44^ edizione della Fiera Agrolimentare Mediterranea, aprirà i battenti venerdì prossimo ma l’evento è già sold out. Non un solo metro quadrato dei quarantamila a disposizione è rimasto vuoto: questo il dato più esplicativo del successo organizzativo della F.A.M. che già lo scorso anno aveva preannunciato di scommettere su un futuro più grande. La F.A.M. sarà visitabile da venerdì 28 a domenica 30 settembre.

La presentazione della Fiera Agroalimentare Mediterranea è avvenuta sabato mattina nella consueta conferenza stampa di presentazione tenuta alla Camera di Commercio di Ragusa. I dati illustrati annunciano che quest’anno il Foro Boario di contrada Nunziata sarà stracolmo. Le aziende zootecniche hanno raddoppiato il numero dei capi di bestiame presenti in Fiera, a dimostrazione del fatto che c’è voglia di investire e rilanciare e che la F.A.M rappresenta un’importante opportunità di crescita e di confronto.

La F.A.M. si conferma strumento di promozione, efficace vetrina commerciale e occasione preziosa per agricoltura e zootecnia, ma è evidente anche che, adesso più che mai, è necessario che anche le strutture ed i servizi vengano incontro alla domanda sempre più in crescita del tessuto economico del territorio.

Ad aprire i lavori dell’affollata conferenza stampa è stato il dott. Vito D’Antona, dirigente della Camera che ha salutato tutti gli intervenuti, tra cui l’ex Presidente della CamCom di Ragusa e consigliere della Camera accorpata, Giuseppe Giannone, il presidente del Consorzio provinciale allevatori di Ragusa, Gianni Campo e Gianni Molè in rappresentanza del Libero Consorzio di Ragusa.

I numeri eccezionali, illustrati dalla responsabile dell’organizzazione della F.A.M, la dott.ssa Giovanna Licitra, confermano l’appuntamento di fine settembre come il più grande del settore, nell’area del Mediterraneo. Sono 52 le aziende espositrici di bovini, 330 i capi di bestiame presenti appartenenti alle razze Modicana, Frisona, Cherolaise, Limousine, Pezzata Rossa, Bruna e poi ancora 9 aziende per gli equini e 4 per gli asinini, 350 gli animali di bassa corte. Ben 55 le aziende espositrici della meccanizzazione, 65 le aziende agroalimentari, 12 quelle dell’utensileria, 2 le aziende florovivaistiche con circa 80 esemplari di piante e alberi, 20 le aziende per il settore delle attività al servizio dell’agricoltura e della zootecnia.

In rappresentanza della Camera di Commercio del Sud Est, il componente della Giunta Camerale Sandro Gambuzza che ha portato il saluto del Presidente Pietro Agen ed ha voluto evidenziare l’appoggio corale della Camera di Commercio del Sud Est, vicina alle istanze del territorio, che rappresenta motivo di serenità per il futuro della Fiera stessa. Gambuzza ha quindi invitato ad una riflessione sulla opportunità di investire sulle infrastrutture perché è evidente che, se la fiera ha raggiunto questi numeri, è perché ha saputo rinnovarsi e bisogna, quindi, proseguire su questa strada. Gambuzza ha infine annunciato che all’inaugurazione sarà presente l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera.

Il Sindaco di Ragusa Peppe Cassì ha dichiarato la sua soddisfazione per i numeri citati ed ha assicurato l’impegno dell’ente Comune a trasformare il sito in un polo fieristico polifunzionale che abbia al centro questo evento, ma non solo. Cassì ha annunciato che il Comune di Ragusa ha raddoppiato il numero di servizi igienico-sanitari, che saranno messi a disposizione dei visitatori dei bus-navetta sabato pomeriggio e per tutta la giornata di domenica e che gli orari delle navette sono stati ampliati.

Arturo Schininà presidente della Banca Agricola Popola di Ragusa, nel suo intervento ha manifestato il suo appoggio all’evento che rappresenta una grande occasione proiettata alla crescita del territorio. Un modo per reagire alla tendenza depressiva che bisogna necessariamente capovolgere. Questo è possibile puntando sulla qualità e sul fattore del richiamo turistico. Si può fare di più, la provincia merita di più.

La F.A.M. è organizzata dalla Camera di Commercio di Ragusa, con la collaborazione del Comune di Ragusa e del Consorzio Provinciale Allevatori di Ragusa, e con il contributo dell’Ispettorato Provinciale Agricoltura, dell’IZS Ragusa, della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti Ragusa, della Confederazione Italiana Agricoltori, di Confagricoltura Ragusa, dell’Associazione Provinciale Commercianti Ragusa, della Confindustria Ragusa, della CNA Ragusa e della Confartigianato Ragusa.

Per tenersi informati sul programma è possibile collegarsi al sito www.famragusa.it. Il calendario degli eventi, dei concorsi, dei convegni, seminari, presentazioni commerciali delle aziende espositrici, delle manifestazioni equestri e degli altri eventi può essere consultato anche sulla pagina Facebook FAM Ragusa.

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Dall’Europa misure eccezionali a sostegno al settore avicolo italiano

Su richiesta della delegazione italiana e del ministero delle Politiche agricole, il Comitato di gestione della Commissione Europea ha dato il via libera a misure eccezionali a favore del comparto delle uova e delle carni di pollame

Il Comitato di gestione della Commissione Europea ha approvato, in data 30 agosto, eccezionali misure di sostegno del settore avicolo italiano. Nel 2016, infatti, i comparti impegnati nella produzione di uova e carni di pollame in Italia hanno subito i danni dell’influenza aviaria. Il provvedimento prevede lo stanziamento di 11,1 milioni di euro (cifra raddoppiata dal bilancio nazionale). Le risorse andranno a favore delle aziende che fino al 28 settembre 2017 hanno subito danni indiretti dovuti a provvedimenti sanitari di restrizione alle movimentazioni degli animali e delle merci.

Il regolamento prevede una serie di indennizzi variabili, a seconda delle tipologie, per le perdite di produzione del pollame e dei riproduttori, per il prolungamento del periodo di allevamento e per l’eliminazione degli animali. “L’Italia ha ottenuto in Europa un ottimo risultato – afferma il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. Che aggiunge: “Le aziende agricole otterranno un congruo risarcimento per le perdite subite. Tuttavia, il negoziato con la Commissione non è ancora finito. Ci stiamo battendo per ottenere un ulteriore sostegno, vista l’esigenza del settore produttivo, per periodo successivo al 28 settembre 2017”.

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