Bollette, Confagricoltura: il Cdm semplifica e accelera sulle rinnovabili. Ancora irrisolto il caro energia delle imprese agricole

In attesa della pubblicazione del testo definitivo licenziato venerdì dal Consiglio dei Ministri in materia energetica, Confagricoltura esprime apprezzamento per l’accelerazione sulla semplificazione e sulle risorse a disposizione per sviluppare ulteriormente le energie rinnovabili, che riguardano gli impianti tra 50 kw e 200 kw e l’iter autorizzativo.

Rilevanti novità riguardano l’agrovoltaico, per cui si amplierebbero le tipologie costruttive, fermo restando la sinergia tra produzione agricola ed energetica.

Importante – per Palazzo della Valle – sarebbe la dotazione di 267 milioni di euro per promuovere la produzione di energia elettrica green e l’autoconsumo per le PMI con la realizzazione di impianti con potenza massima di 200 Kw.

Bene anche il credito d’imposta, nel 2022 e 2023, per promuovere l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili, per le imprese che investono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Non sono risolutivi, invece, ad avviso di Confagricoltura, gli interventi a breve termine che sarebbero previsti sui costi energetici. Pur essendo importanti anche per le imprese agricole, con la conferma dell’annullamento degli oneri di sistema, non riguarderebbero infatti gli extra costi energetici, ma esclusivamente le imprese classificate energivore.

Per il settore agricolo si tratta esclusivamente di poche e specifiche realtà produttive che svolgono attività di trasformazione a cui è associata una forte domanda di energia elettrica o gas. Se le anticipazioni saranno confermate, – conclude Confagricoltura – si sarebbe persa, in generale, l’occasione di agire in modo efficace sulla compensazione dei costi energetici delle imprese agricole, in particolare del settore florovivaistico.

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Elettricità Futura e Confagricoltura firmano un protocollo per lo sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura

È stato firmato ieri il Protocollo d’intesa tra Elettricità Futura e Confagricoltura per promuovere, in linea con gli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, lo sviluppo equilibrato e sostenibile degli impianti a fonti rinnovabili nei contesti agricoli.

Le due Associazioni lavoreranno insieme nella definizione di specifiche linee di azione su temi cruciali quali l’individuazione dei modelli più idonei per i progetti di “Agrovoltaico” nonché l’efficientamento energetico delle aziende agricole anche attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici rurali.

Sarà affidata a un Comitato di Coordinamento la definizione di un piano annuale di attività, che prevederà la redazione di proposte concrete e il lancio di iniziative di sensibilizzazione sui benefici e sulle potenzialità di recupero, sia a fini agricoli sia a fini energetici, di aree abbandonate o incolte.

“L’ulteriore crescita delle agroenergie e lo sviluppo di nuovi modelli di produzione e consumo – dichiara Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – rappresentano elementi centrali per la sostenibilità delle produzioni agricole e un importante elemento di competitività per le nostre aziende tenuto conto dei forti impegni a cui l’agricoltura è chiamata dal Green Deal. L’agricoltura e le foreste rappresentano una grande opportunità per il Paese per raggiungere gli obiettivi del PNIEC in relazione allo sviluppo delle rinnovabili e dell’assorbimento di CO2.”

“Gli obiettivi di decarbonizzazione del Green Deal al 2030 – ricorda Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura – si possono raggiungere solo attraverso un dialogo costruttivo e senza pregiudizi tra tutti i soggetti coinvolti, sia dal lato delle imprese, sia dal lato delle istituzioni. Il Protocollo firmato oggi rappresenta per Elettricità Futura un primo fondamentale tassello in questa direzione e dimostra come il mondo imprenditoriale nel suo complesso sia pronto a raccogliere la sfida della transizione energetica.”

 

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