Economia turistica, anche negli Iblei situazione al collasso: le proposte operative di Agriturist Ragusa

Le proposte dell’ing. Salvatore Giacchi (Agriturist-Confagricoltura Ragusa) per salvare le aziende, limitando i danni economici

Rateizzazione in 5 o 7 anni per le situazioni debitorie delle aziende turistiche e agrituristiche, riduzione del 50% degli oneri previdenziali INPS per gli anni 2020/2021, rateizzazione in 5 o 7 anni dei debiti previdenziali INPS, annullamento e/o rimborso dell’IMU sui terreni coltivati, sospensione e/o rimborso di tutte le imposte comunali per il biennio 2020-21, agevolazioni sulle tariffe dei costi inerenti l’energia elettrica ed i consumi idrici strettamente legati all’esercizio turistico e/o agrituristico, sostegni al reddito intesi come contratti di solidarietà espansivi per il mantenimento dei livelli occupazionali anche per i lavoratori del settore agrituristico, cambiamento della modalità di individuazione delle imprese beneficiarie degli aiuti, semplificazione burocratica nella presentazione delle domande e nell’erogazione degli aiuti (No Click Day e miglior suo dei codici Ateco).

Queste le proposte di Agriturist-Confagricoltura Ragusa, rese note venerdì 5 c.m. dall’ing. Salvatore Giacchi, all’interno di un incontro pubblico tenutosi a Punta Braccetto, nel comune di Santa Croce Camerina, alla presenza delle autorità politiche e non solo, organizzata dai proprietari di strutture ricettive sulla devastante crisi che sta colpendo le imprese e i lavoratori dei comparti turistico ed agrituristico, oltre a quello commerciale.

Gli effetti delle restrizioni da Covid-19 sull’indotto economico turistico siciliano, come si evince dai dati di Bankitalia, sono devastanti – spiega Giacchi –e stanno mettendo in ginocchio migliaia di imprese dei suddetti settori. Occorrono risposte urgenti e ad ogni livello da parte delle istituzioni, prima che sia troppo tardi”.

Le misure che proponiamo – aggiunge il rappresentante di Agriturist Ragusa – sono pratiche e mirano a creare le condizioni per dare ossigeno alle imprese turistiche e agrituristiche, adottando interventi già conosciuti ed approvati in passato nell’ambito agricolo. Non c’è tempo da perdere, siamo favorevoli all’organizzazione di un tavolo territoriale per l’economia iblea con la Prefettura, al fine di coordinare e rendere operativi interventi locali, bypassando procedure farraginose e dando soluzioni valide e tempestive”.

 

Ragusa, 10 febbraio 2021

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Agriturist Sicilia: “Regole chiare per riaprire gli agriturismi siciliani in assoluta sicurezza”

L’intervista al presidente di Agriturist Sicilia, dott. Giuseppe Strano, a cura di Sicilia Agricoltura

“Regole chiare per riaprire le strutture in sicurezza ed in tempo per organizzare al meglio una stagione estiva che ci permetta di arginare, almeno in parte, le gravi perdite subite nella prima parte dell’anno a causa del lockdown”, a chiederle è il presidente regionale di Agriturist, Giuseppe Strano.

“Il nostro settore, che al 31 dicembre scorso contava 769 strutture, 12 mila posti letto e 50 milioni di fatturato annuo in tutta l’Isola, ha tutte le carte in regola per ripartire rispettando le norme di distanziamento sociale, ma ci servono delle indicazioni precise per garantire la salute dei nostri ospiti, dei nostri 4 mila lavoratori e per non incorrere in sanzioni”, spiega Strano.

“Il contraccolpo subito nei primi cruciali mesi dell’anno, con la disdetta del 100% delle prenotazioni è stato fortissimo. Adesso i presupposti per riavviare la macchina dell’ospitalità e ridare lavoro a migliaia di addetti ci sono tutti, ma vi sono ancora dei nodi da sciogliere e dei dubbi che ci auguriamo possano essere sciolti in breve tempo”.

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In particolare, gli imprenditori del settore agrituristico chiedono che vi siano indicazioni precise sull’uso dei parchi gioco e le piscine comprese nelle strutture e sulle regole da seguire nel settore della ristorazione”. “Nella fase 2 che stiamo vivendo l’agriturismo può e deve giocare un ruolo chiave per far ripartire il turismo e per far conoscere territori e luoghi ameni della Regione, solitamente fuori dalle rotte più battute dai viaggiatori. Se è vero che da ogni crisi possono nascere opportunità è altrettanto vero che noi imprenditori dobbiamo essere messi nelle condizioni di svolgere al meglio il nostro lavoro”.

“La materia agrituristica è demandata alle Regioni – osserva Strano – ma in questo momento è necessario un coordinamento dell’azione politica, con regole semplici, immediate, meno gravose sul fronte burocratico, che permettano a tutti gli operatori di ripartire, alla stessa velocità e con gli stessi tempi in ogni parte d’Italia”.

 

*Agriturist è l’Associazione Nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio, prima associazione agrituristica in Italia, costituita da Confagricoltura nel 1965, per promuovere e tutelare l’agriturismo, i prodotti nazionali dell’enogastronomia regionale, l’ambiente (ha ottenuto per questo, nel 1987, il riconoscimento ministeriale di Associazione ambientalista), il paesaggio, la cultura rurale.

Attualmente l’Agriturist associa circa 5.000 aziende agricole (soci “ordinari”) che svolgono o intendono svolgere attività agrituristica, assistendole sotto il profilo normativo, organizzativo e promozionale. Un sistema informativo “on-line” diffonde in tempo reale notizie ed aggiornamenti sui principali aspetti della gestione agrituristica. L’Agriturist associa anche 12.000 appassionati di agriturismo, ai quali distribuisce la Guida nazionale pubblicata annualmente dal 1975.

 

Fonte: Agricoltura Sicilia

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