Congratulazioni a von der Leyen: Confagricoltura auspica una transizione verde fatta con gli agricoltori. Pronti a lavoro congiunto

Confagricoltura si complimenta con la Presidente Ursula von der Leyen per la rielezione.

L’auspicio è che l’agricoltura torni ad essere una colonna portante dell’Unione e che la Presidente resti favorevole a una transizione verde costruita insieme agli agricoltori.

Palazzo della Valle esprime soddisfazione per alcuni passaggi del discorso pronunciato stamattina alla plenaria del Parlamento europeo; in particolare, per il riferimento a un’Europa che “sostiene i cittadini e le imprese, improntata al pragmatismo, dove prosperità e competitività sono i driver principali di sviluppo”. La Confederazione, infatti, come ampiamente affermato durante la recente Assemblea Estiva a Palazzo Mezzanotte (Milano), ribadisce l’urgenza di sostenere la produttività degli agricoltori, puntando quindi sulla sostenibilità economica e sociale, oltre che su quella ambientale. Fondamentale la tutela del reddito degli agricoltori e del rafforzamento della catena del valore lungo la filiera agroalimentare.

Ottimo, a questo proposito, il rimando di von der Leyen alla necessità di diminuire la burocrazia e aumentare gli incentivi all’impresa, oltre che il passaggio su una dotazione maggiore al bilancio dell’UE. Al riguardo, l’auspicio di Confagricoltura è che possa aumentare anche il bilancio destinato all’agricoltura che attualmente corrisponde solo allo 0,33% del PIL degli Stati membri.

La Presidente ha anche segnalato la necessità, per l’agricoltura e per l’industria, di “investire su tecnologie digitali e strategiche, ma anche sulle competenze delle persone”. Confagricoltura è pronta a lavorare in maniera congiunta in questa direzione, adoperandosi da sempre per accompagnare le imprese agricole verso una transizione digitale che ne aumenti la competitività e le doti degli strumenti necessari per fare fronte alle sfide contemporanee. Per far questo, sottolinea la Confederazione, bisogna favorire l’accesso delle imprese alle innovazioni che, oltretutto, sono le migliori alleate per il raggiungimento della carbon neutrality.

Sempre in relazione al Green Deal e agli obiettivi di sostenibilità ambientale, Confagricoltura sottolinea l’importanza della reciprocità negli scambi con i Paesi terzi, affinché i prodotti importati nel mercato europeo rispettino i parametri di sicurezza e qualità adottati dall’Unione.

Leggi

Confagricoltura, NGT: rammarico per il mancato accordo su un dossier fondamentale per l’agricoltura italiana ed europea

 Gli ambasciatori delle rappresentanze permanenti degli Stati membri presso l’Unione Europea (COREPER I) non sono riusciti a trovare un accordo per il mandato negoziale sulla proposta della Commissione europea relativa alle Nuove Tecniche Genomiche (NGT – New Genomic Techniques).

Confagricoltura si rammarica di questo ennesimo fallimento istituzionale per un settore che garantisce l’unica autonomia strategica dell’Unione Europea, quella alimentare, nonostante le numerose difficoltà che continuano a bersagliare il settore primario. Eventi climatici avversi, fitopatie e una crescente domanda da parte dei consumatori sono sfide che possono essere affrontate grazie all’innovazione e alla ricerca scientifica, come dimostrato da Paesi terzi che già ampiamente adoperano le Nuove Tecniche Genomiche in agricoltura.

“L’Italia, grazie al contributo di Confagricoltura, si è dimostrata all’avanguardia approvando la sperimentazione in campo già l’anno scorso, in attesa di una legislazione europea più completa in materia di commercializzazione, che tarda ad arrivare per questioni, a nostro avviso, ampiamente superabili”, questo il commento del Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

“Il nostro auspicio” – conclude Giansanti – “è che la prossima Presidenza del Consiglio europeo possa giungere a una posizione comune per concludere quanto prima l’iter legislativo di questo dossier fondamentale per l’agricoltura, italiana ed europea, del futuro”.

Leggi

Ue, Confagricoltura: reciprocità sulle importazioni per preservare la stabilità dei mercati

I produttori spagnoli hanno espresso nei giorni scorsi profonda preoccupazione per le conseguenze dell’eccezionale aumento delle importazioni di patate dall’Egitto. Negli ultimi cinque anni, spiega Confagricoltura sulla base dei dati resi noti dalla FEPEX, la Federazione che riunisce le associazioni di produttori e gli esportatori di prodotti ortofrutticoli, l’import è passato da 2.400 ad oltre 50.000 tonnellate, con un rialzo che sfiora il duemila per cento. Dal canto suo, EUROSTAT, il Servizio Statistico della Commissione Ue, ha reso noto che, in ambito europeo, le importazioni di patate egiziane si sono attestate lo scorso anno a 413mila tonnellate, quasi il doppio sul quantitativo del 2022.

A fine aprile, in Francia,  – continua Confagricoltura – le organizzazioni dei produttori ortofrutticoli francesi hanno protestato per l’aumento delle importazioni di pomodori dal Marocco. Nella campagna 2022-2023 sono ammontate a circa 425 mila tonnellate, con un rialzo di oltre il 7% in volume e del 27,5% in valore (nel complesso, 168 milioni di euro) nei confronti della precedente annata. A livello europeo, l’import di pomodori dal Marocco è salito del 42% nel trascorso decennio.

Il protezionismo è contrario agli interessi strategici dell’Unione. “L’Europa è un continente commerciale e una parte significativa del nostro benessere deriva dal commercio”, ha sottolineato la presidente della Commissione von der Leyen in un discorso pronunciato di recente al Parlamento europeo.

Confagricoltura ricorda che per i prodotti agroalimentari l’Ue è il primo esportatore a livello globale e il saldo attivo dell’interscambio commerciale di settore con i Paesi terzi ha toccato nel 2023 il massimo storico di 70 miliardi di euro. Un risultato di assoluto riguardo, da consolidare e migliorare. Alcuni aspetti della politica commerciale della Ue, ad avviso della Confederazione, devono tuttavia essere rivisti e aggiornati. Per preservare la stabilità dei mercati all’interno servono clausole di salvaguardia automatiche di fronte ad aumenti eccessivi delle importazioni dai Paesi terzi. Servono anche maggiori controlli alle frontiere, codici doganali più chiari, regole sull’origine in grado di fornire precise indicazioni ai consumatori.

Sul piano generale, per Confagricoltura è evidente che l’evoluzione del commercio internazionale non risponda più alle regole del WTO, l’Organizzazione mondiale del commercio. I sussidi pubblici erogati negli Stati Uniti e in Cina determinano la competitività, piuttosto che la libera concorrenza tra le imprese.

L’Ue non può più permettersi di avere gli standard ambientali più avanzati su scala mondiale, di investire molto meno per la diffusione delle innovazioni rispetto a Stati Uniti e Cina, di non applicare la reciprocità delle regole nei confronti delle importazioni dai Paesi terzi. Questo modello – conclude Confagricoltura – è stato superato dagli eventi e alla lunga non può reggere. Il rischio è quello di una crisi di competitività tale da compromettere i livelli raggiunti di reddito, occupazione e benessere sociale.

Leggi

Incontro Von Der Leyen-Giansanti (COPA) per chiedere modifiche più incisive alla PAC a sostegno delle produzioni e dei prezzi all’origine

Come primo vicepresidente del Comitato europeo delle organizzazioni professionali agricole (Copa) il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, oggi è stato presente ad un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e a cui hanno partecipato i due presidenti del Copa Cogeca, Christiane Lambert, e Lennart Nilsson.

L’incontro, che rientra nell’ambito del dialogo strategico avviato di recente dalla presidente, è servito a ribadire la necessità di rafforzare la capacità produttiva agricola dell’Europa e di tutelare la sua sicurezza e la sua sovranità alimentare.

Clima, guerre, dinamiche finanziarie speculative e inflazione sono i principali ostacoli a cui l’Ue deve fare fronte. E per farlo, ha sottolineato Giansanti a margine dell’incontro, “c’è bisogno di una Pac più semplice e moderna che accompagni gli agricoltori sul mercato”.

Durante la riunione di stamattina si è parlato anche del regolamento per l’applicazione semplificata della Politica agricola comune approvato dalla Commissione il 24 aprile scorso. Un provvedimento che il Copa Cogeca giudica come un primo passo verso un cambiamento necessario.

Con la presidente von der Leyen è stato affrontato anche il tema delle pratiche sleali e del principio di reciprocità da applicare nei rapporti commerciali con Paesi Terzi. Ci sono ancora troppe misure che non favoriscono le imprese europee e ancora tanto c’è da fare per sostenere i prezzi all’origine e riconoscere il giusto valore alle produzioni. Obiettivi, raggiungibili soltanto potenziando i controlli alle dogane e facendo valere, appunto, il principio di reciprocità.

Riguardo al sostegno alle imprese, Giansanti valuta positivamente anche la modifica alla Direttiva Nitrati l’estensione all’uso dei fertilizzanti Renue per il recupero di azoto. “Adesso bisogna lavorare per agevolare le imprese agricole nella produzione del digestato”, ha aggiunto.

Leggi

Consiglio UE: Giansanti a Bruxelles incontra Wojciechowski e si complimenta con Meloni, Lollobrigida e Fitto per il risultato

Il Consiglio Europeo ha aperto la strada per una proroga del Temporary Framework (Quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato a seguito dell’aggressione della Russia all’Ucraina), sollecitata dall’Italia e cruciale per garantire liquidità alle imprese. Confagricoltura ha sostenuto con decisione questo orientamento pertanto auspica che si proceda celermente nella messa appunto degli strumenti necessari.

In questo quadro, si aggiunge in termini positivi la decisione del Coreper di sospendere le procedure di approvazione della Legge sul Ripristino della natura. È un segnale che evidenzia come le scelte debbano essere ponderate e prese sulla base del reale impatto che avranno sull’ambiente e sui settori. Il testo concordato, infatti, secondo Confagricoltura, avrebbe comportato tagli al potenziale produttivo e aumento dei vincoli alle opere di adeguamento al cambiamento climatico. Infine, come già comunicato da Palazzo della Valle nelle scorse ore, un plauso va anche ai dazi straordinari su cereali, semi oleosi e prodotti derivati da Russia e Bielorussia.

Un vertice più che positivo per l’agricoltura. Per questo, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, agli Stati generali d’Italia a Bruxelles, ha incontrato e ringraziato la Premier Giorgia Meloni, il ministro Francesco Lollobrigida e il ministro Raffaele Fitto per l’attenzione data alle richieste degli agricoltori e il contributo concreto dimostrato.

Sempre a Bruxelles, stamattina, Giansanti, nella sua veste di primo vicepresidente del Copa, insieme alla presidente del Copa-Cogeca, Christiane Lambert, ha incontrato il Commissario Wojciechowski. Il Commissario hai illustrato le proposte presentate dalla Commissione il 15 marzo.

Ad esempio, la trasformazione della BCAA 7 (obbligo di rotazione, che divetterebbe diversificazione, cover crops) e BCAA 8 (destinazione del 4% della superficie a seminativo a elementi non produttivi) ad eco-schemi, sono valutate dalla Confederazione come un sicuro miglioramento per gli agricoltori.

Ulteriori novità possono emergere in relazione alla riduzione dei controlli e delle sanzioni anche per le imprese con una dimensione superiore ai 10 ettari.

Una decisione in questa direzione rafforzerebbe ulteriormente il messaggio positivo per tutti gli agricoltori, italiani ed europei.

Leggi

Confagricoltura: bene la proposta della Commissione UE di introdurre dazi sui cereali dalla Russia. Auspichiamo veloce approvazione da parte del Consiglio

La Commissione UE ha ufficialmente presentato al Consiglio la proposta di introdurre dazi straordinari su cereali, semi oleosi e prodotti derivati da Russia e Bielorussia.

Confagricoltura accoglie con favore una decisione che aveva fortemente sollecitato per evitare la destabilizzazione del mercato europeo e fermare la corsa al ribasso dei prezzi.

La Federazione Russa, infatti, è arrivata a controllare il 25% delle esportazioni di cereali a livello globale.

Nel periodo gennaio-novembre 2023 – ricorda la Confederazione – le sole importazioni di grano duro dalla Russia sono ammontate a 400mila tonnellate rispetto alle 32mila dello stesso periodo dell’anno precedente. Per quando riguarda cereali, semi oleosi e prodotti derivati, con i dazi si potrebbe aprire un recupero, per le produzioni europee, di 4,3 milioni di tonnellate per un controvalore di 1,3 miliardi di euro.

Confagricoltura evidenzia che la proposta della Commissione, non essendo riferita a sanzioni ma dazi, deve essere approvata a maggioranza qualificata. La misura, dunque, oltre a tutelare gli agricoltori europei, non ostacola il movimento e la circolazione dei prodotti russi verso Paesi terzi.

L’effetto sul mercato europeo dell’introduzione dei dazi straordinari sarebbe certamente tonificante e utile a fermare il crollo dei prezzi agricoli all’origine.

Confagricoltura auspica quindi che il provvedimento possa essere approvato il più rapidamente possibile in sede di Consiglio.

Leggi

Imballaggi, Confagricoltura: l’accordo non cancella le criticità per il comparto ortofrutticolo

Prendiamo atto della posizione espressa oggi dal Coreper sull’accordo provvisorio che era stato raggiunto nei giorni scorsi sul Regolamento imballaggi e che contiene importanti miglioramenti rispetto alla proposta originaria della Commissione, grazie al lavoro degli europarlamentari e del governo, in linea con quanto evidenziato da Confagricoltura.

Confermiamo tuttavia le criticità per il comparto ortofrutticolo, in particolare per la quarta gamma, relativamente all’utilizzo di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg.

Le norme per la definizione delle regole nazionali dovranno essere definite entro due anni dall’entrata in vigore del provvedimento: in questo modo – evidenzia Confagricoltura – si creano le condizioni di ulteriori incertezze per le imprese agricole che dovranno adeguarsi.

La Confederazione ribadisce che la posizione migliore per il settore era quella già votata dall’Europarlamento, che si era espresso contro il divieto di utilizzo di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca sotto 1,5 Kg, confermando l’esclusione del vino e degli spumanti, del latte e dei vasi dai target di riuso imposti nella proposta originale della Commissione europea, e con il riconoscimento della reciprocità delle regole nei confronti dei Paesi terzi.

Leggi

Strasburgo, Parlamento UE riduce soglie autorizzazione impatto ambiente: Confagricoltura fortemente critica

Tinelli (Confagricoltura): “La Direttiva approvata non previene né riduce le emissioni. Aggiunge solo un carico burocratico alle nostre imprese agricole a discapito della produttività”

Forte dissenso dalla delegazione di Confagricoltura riunita a Strasburgo fuori dal Parlamento Europeo, a margine del voto in sessione plenaria che ha confermato la decisione del trilogo riducendo le soglie per l’applicazione della AIA (autorizzazione integrata ambientale) per le imprese suinicole e avicole.

Finora erano soggetti all’AIA solo due tipi di allevamento: quelli di pollame con potenzialità produttiva massima superiore a 40mila posti e quelli di suini con potenzialità produttiva massima superiore a 2mila posti da produzione (di oltre 30 kg) o 750 posti scrofe.

Quando entrerà in vigore la direttiva appena approvata, le soglie per essere obbligati a richiedere l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) verranno dimezzate.

“L’esito è fortemente negativo per le nostre aziende. La misura nasceva con l’intento di prevenire e ridurre le emissioni del settore industriale, e di quello agricolo a cui è stata estesa. Obiettivo che questa direttiva, per come è stata pensata, non potrà raggiungere. Il risultato è un ulteriore carico burocratico per le nostre imprese agricole le quali, invece, chiedono da tempo uno snellimento degli impegni amministrativi che frenano la produttività. Gli agricoltori sono i primi custodi della natura ma con queste modalità si ostacola la loro competitività e capacità di impresa, senza benefici per la tutela ambientale” commenta Cristina Tinelli, Direttrice Relazioni UE e internazionali di Confagricoltura.

A rappresentare la Confederazione alla manifestazione, sono presenti anche Rudy Milani, Presidente FNP suini Confagricoltura, Davide Berta, Vicepresidente FNP suini Confagricoltura, Simone Menesello, Presidente FNP avicunicola Confagricoltura, e Mauro Zanotti, Vicepresidente FNP avicunicola Confagricoltura.

Leggi

Assemblea a Bruxelles: Confagricoltura presenta documento alle Istituzioni europee per cambiare la PAC

“È scaduto il tempo per gli approfondimenti e per le consultazioni on line. Abbiamo presentato le nostre proposte per una profonda semplificazione burocratica e per la salvaguardia del potenziale produttivo delle imprese”.

“Ora spetta alle istituzioni dare una risposta efficace e non oltre marzo alle aspettative del mondo agricolo italiano ed europeo. Diversamente, le proteste e le manifestazioni di piazza sono destinate ad aumentare”.

È il messaggio lanciato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’apertura dell’assemblea straordinaria dell’organizzazione che è in corso, a Bruxelles, in concomitanza con la riunione del Consiglio Agricoltura della UE.

“Per Confagricoltura – prosegue Giansanti – i limiti della PAC in vigore dallo scorso anno sono stati subito evidenti. Per applicare la nuova normativa le amministrazioni nazionali hanno dovuto redigere piani strategici di migliaia di pagine. Gli adempimenti burocratici sono saliti a dismisura a fronte di risorse finanziarie in calo e l’eccezionale rialzo dell’inflazione ha aumentato le difficoltà degli agricoltori. Si è discusso molto sul bilancio della UE destinato all’agricoltura, ma l’aiuto diretto della PAC è ormai ridotto a 120 euro in media ad ettaro”.

“La prossima scadenza della legislatura europea rende oltremodo complicata la modifica degli atti di base della PAC, ma esistono strade alternative”, sottolinea il presidente di Confagricoltura.

“In caso di emergenze e di cause di forza maggiore possono essere sospese le sanzioni previste in caso di inadempimento. Dalla pandemia all’impatto economico dell’aggressione dell’Ucraina, fino alla recente crisi in Medio Oriente, l’agricoltura italiana ed europea è in emergenza da oltre tre anni”.

“In aggiunta ai vistosi limiti della PAC, il settore è alle prese con le conseguenze dell’aumento senza precedenti dei tassi di interesse. Da qui la nostra richiesta di una moratoria concordata a livello europeo a supporto della liquidità delle imprese”, aggiunge Giansanti.

“Un’altra questione da affrontare è quella della reciprocità delle regole negli accordi commerciali con i paesi terzi: dalla sicurezza alimentare, alla tutela del lavoro, delle risorse naturali e del benessere animale. Se riduciamo la produzione europea e aumentiamo le importazioni da paesi dove vigono normative meno rigorose di quelle europee, riduciamo la sicurezza alimentare e allo stesso tempo importiamo più CO2”, mette in evidenza il presidente di Confagricoltura.

“Siamo convinti sostenitori del libero mercato e del multilateralismo per la gestione del commercio internazionale – prosegue Giansanti – ma vanno previste clausole di salvaguardia automatiche quando il flussi delle importazioni raggiungono livelli tali da destabilizzare i mercati agricoli della UE”.

“A gennaio, ad esempio, rileva Giansanti, le esportazioni di arance dell’Egitto sul mercato europeo sono ammontate a 45 mila tonnellate, il 104% in più sullo stesso mese del 2022”.

“La PAC è una politica comune che, in situazioni di crisi, richiede risposte altrettanto comuni. L’assenza e il ritardo delle decisioni da parte delle istituzioni di Bruxelles apre la strada alla concessione di aiuti pubblici a livello nazionale. Proprio ieri il governo di Parigi ha annunciato un piano a sostegno del settore degli allevamenti con una dotazione di oltre 450 milioni di euro. Nel complesso, gli aiuti pubblici interni varati nelle ultime settimane a favore dell’agricoltura hanno raggiunto i 900 milioni di euro”.

“In questo modo – conclude Giansanti – si incrina la solidità del mercato unico e viene infranto il principio della libera concorrenza tra le imprese. E l’Europa fa un passo indietro”.

Leggi

NGT, Confagricoltura: bene il sì di oggi al Parlamento UE. Accelerare per arrivare all’intesa finale entro fine legislatura

Un passo importante per chiudere un buon accordo ed evitare il rinvio alla nuova legislatura

Confagricoltura accoglie con soddisfazione il voto di oggi del Parlamento europeo a favore delle nuove tecniche genomiche. Resta ora pochissimo tempo a disposizione per definire l’orientamento generale del Consiglio e avviare il trilogo in vista dell’intesa finale. Ricordiamo che l’Italia si è già portata avanti autorizzando formalmente la sperimentazione in campo delle tecniche di evoluzione assistita.

Per la Confederazione il via libera dell’Eurocamera alle NGT è una conferma della validità delle posizioni da sempre sostenute a favore della scienza e della ricerca: il voto in plenaria riconosce l’importanza di fornire agli agricoltori gli strumenti necessari per garantire la capacità produttiva e conseguire gli obiettivi di sostenibilità.

Le NGT, infatti, sono in grado di assicurare un fondamentale contributo per contrastare le conseguenze del cambiamento climatico – sottolinea Confagricoltura -:  consentono di salvaguardare il potenziale produttivo, limitando allo stesso tempo la pressione sulle risorse naturali e il ricorso alla chimica.

Confagricoltura confida ora in un’azione diplomatica del ministro Lollobrigida nell’ambito del Consiglio Agricoltura UE per arrivare all’approvazione prima della scadenza dell’attuale legislatura. 

Leggi
  • 1
  • 2