Al cordoglio per le vittime, si aggiunge grande preoccupazione per i danni al settore agricolo provocati dalla tempesta Ciaran che sta colpendo pesantemente l’Italia. Lo sottolinea la Confagricoltura, a seguito dei contatti avviati con le proprie strutture in Toscana, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.
Impossibile in questa fase formulare stime sulla perdita di raccolti e danni alle strutture. Dalle prime indicazioni, risulta comunque già evidente che l’impatto è pesante e andrà ad aggiungersi alle conseguenze economiche negative, nell’ordine di 5-6 miliardi di euro, provocate quest’anno da ripetuti eventi climatici eccezionali. Dalla siccità, ai nubifragi, alla grandine oltre misura, fino alle fitopatie. Le perdite spaziano dai cereali, agli ortofrutticoli, al vino.
“Nell’immediato, risulta indispensabile un consistente aumento dei fondi pubblici per le calamità naturali, al fine di garantire solleciti ed adeguati ristori dei danni subiti dagli agricoltori e consentire la ripresa dell’attività produttiva”, dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
“Occorre poi accelerare al massimo i programmi di adeguamento al cambiamento climatico. Dalla manutenzione del territorio alle opere strutturali, alla diffusione delle innovazioni tecnologiche. Un altro passaggio cruciale è quello della revisione della normativa in materia di assicurazioni per la difesa del reddito degli agricoltori”, conclude Giansanti.