La Commissione Sperimentale Nazionale (CSN) Frumento Duro – informa Confagricoltura – ha tenuto ieri la prima seduta ufficiale, formulando la tendenza di mercato ed il listino settimanale con i prezzi indicativi previsionali per le tre categorie merceologiche (fino, buono mercantile, mercantile), per areale di produzione (Nord-Centro-Sud). In particolare per il frumento duro fino la proposta di prezzo (€/t) è di 509 (Min) e 514 (Max) per il Nord, 508-513 per il Centro, 521-526 per il Sud.
L’avvio dell’attività sperimentale della CSN, che si riunirà settimanalmente, è stata accolta con soddisfazione da Confagricoltura, che è rappresentata all’interno della Commissione da due qualificati imprenditori agricoli (Marco Caliceti e Saverio di Mola), designati per la compagine di ‘parte venditrice’.
“Stiamo lavorando – ha detto Confagricoltura – perché, nella CSN, ci sia piena trasparenza e una corretta visione degli scenari, con l’obiettivo di stabilire prezzi che indichino fedelmente l’andamento di mercato. L’impegno comune di parte venditrice e parte acquirente è di fare chiarezza ed agire con la massima trasparenza”.
Le riunioni in questa fase sperimentale si terranno esclusivamente in videoconferenza – ha quindi osservato l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – valutando la situazione commerciale nel suo insieme e consentendo ancora la fissazione di prezzi a livello delle varie borse merci. Un passaggio essenziale per testare il funzionamento della Commissione, prima di passare alla definizione di un prezzo indicativo e di una tendenza unici per tutto il mercato nazionale”.
La produzione nazionale di frumento duro è di 3,9 milioni di tonnellate (+1,5%). Il deficit per soddisfare il fabbisogno nazionale è di circa il 40%. Dunque ci possono essere ampi margini di crescita se i cerealicoltori italiani saranno messi nelle condizioni di valorizzare il proprio prodotto, rispetto a quello di importazione.