Dott.ssa Vicky Di Quattro, potrebbe parlarci dell’attività che svolge l’Ente Nazionale per la Formazione e l’Addestramento dei Giovani Agricoltori all’interno di Confagricoltura Ragusa?
E.N.F.A.G.A. ha come obiettivo principale la progettazione e la realizzazione di servizi formativi principalmente rivolti a soggetti in cerca di prima occupazione o disoccupati. Rappresenta l’anello di congiunzione tra chi cerca lavoratori qualificati (le aziende) e chi intende investire su se stesso per acquisire il “know-how” necessario richiesto dal mondo del lavoro.
E.N.F.A.G.A. lavora in stretta connessione con Confagricoltura al fine di programmare azioni mirate e interventi formativi ad hoc per qualificare e riqualificare la filiera del mercato del lavoro di riferimento.
L’idea di fondo, condivisa dal Presidente Antonino Pirrè e dal Direttore Giovanni Scucces, è quella di creare un’offerta formativa in linea con le esigenze delle aziende associate e aderente alle caratteristiche e ai requisiti richiesti dal mercato del lavoro.
Quali i corsi attivati e a chi sono rivolti?
Attualmente sono attivi due corsi (Tecnico dell’accoglienza turistica e Animatore servizi all’infanzia) finanziati dall’Avviso 2/2018 rivolti a persone in cerca di prima occupazione o disoccupate, in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado o laurea.
Qual è il feedback che ha registrato in questi mesi alla guida di E.N.F.A.G.A. a Ragusa da parte del territorio sul versante formazione?
In questa nuova stagione per la formazione professionale in Sicilia abbiamo pensato, innanzitutto, di innovare il modo di fare comunicazione. Abbiamo puntato molto su una comunicazione social e smart che è risultata da subito una scelta vincente; alle scelte di marketing abbiamo fatto seguire una progettazione attenta alle esigenze formative del territorio e uno staff (docenti, tutor, amministrativi, progettisti) molto preparato. Il risultato? Corsi pieni di allievi entusiasti e motivati.
Quante persone attualmente partecipano ai corsi? Quante donne e quanti giovani?
Contiamo in totale 30 allievi (15 per corso), tutti al di sotto dei 45 anni, 60% donne e 40%uomini.
Come si svolgono le attività didattiche? Che tipo di formazione erogate?
I corsi sono articolati in lezioni teoriche, pratiche e stage presso aziende. Presso la nostra sede è disponibile un’aula informatica e tutto il materiale necessario per le esercitazioni pratiche. Abbiamo aggiunto quest’anno la buona pratica di introdurre, durante le lezioni i case history, storie di successo legate ad un prodotto affine all’oggetto del corso. In questo modo ottemperiamo al duplice scopo, da un lato, di mettere in relazione l’allievo con attori di successo del territorio in cui probabilmente opererà (networking territoriale) e dall’altro, forniamo una solida riprova sociale di quali possano essere le strategie imprenditoriali di successo.
In un mercato del lavoro sempre più complesso, spesso professionalizzarsi e lanciarsi in una nuova avventura lavorativa diventa l’unica via di uscita dalla disoccupazione. Qual è la sua visione sul tema?
Ritengo che la sfida della formazione professionale sia anche e soprattutto formare i giovani all’autoimprenditorialità.
Dott.ssa Diquattro, vuole approfittare della nostra chiacchierata per lanciare un messaggio ai giovani iblei che non riescono a inserirsi lavorativamente?
L’inserimento lavorativo è uno dei temi più tristemente spinosi dei nostri anni. Credo che l’unico modo per contrastare un mercato del lavoro sempre più difficile da penetrare sia preparare le future generazioni e riqualificarle attraverso l’istruzione e la formazione, visto che già adesso i più istruiti e formati sono i più appetiti sul mercato e guadagnano di più. Non può esserci messaggio diverso dall’augurarmi che sempre più giovani investano su se stessi!
Bartolo Lorefice