Le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro di Confagricoltura al nuovo presidente di Sicindustria Ragusa, Giorgio Cappello

Il Direttore di Confagricoltura Ragusa, Giovanni Scucces, e il Presidente, Antonino Pirrè, a nome di tutta l’Associazione esprimono le più sincere congratulazioni a Giorgio Cappello per la sua elezione a Presidente di Sicindustria Ragusa.

“Al neo Presidente Cappello – dichiarano il Direttore Scucces e il  Presidente Pirrè – rivolgiamo i migliori auguri per un proficuo mandato alla guida di Sicindustria Ragusa. Siamo certi che la sua esperienza e il suo impegno rappresenteranno un valore aggiunto nell’affrontare le sfide con cui gli industriali ragusani devono confrontarsi in questo momento storico così delicato e complesso”.

“Siamo convinti che la collaborazione tra Confagricoltura e Sicindustria continuerà ad essere solida e proficua sotto la guida del Presidente Cappello. Insieme – concludono Scucces e Pirrè – continueremo a lavorare per offrire il nostro contributo per una governance del territorio forte e consapevole, in continuo e stretto dialogo con le Istituzioni locali, rappresentando al meglio coloro i che investono e creano lavoro e ricchezza diffusa e ponendo in essere strategie condivise per affrontare le sfide e le opportunità per lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità”.

Giorgio Cappello, eletto all’unanimità, subentra a Leonardo Licitra e resterà in carica fino al 2028. Cinquantaquattro anni, al vertice della “Cappello Group spa” di Ragusa, il gruppo industriale di famiglia operante dal 1965 e leader nel settore dei profilati in alluminio per serramenti, zincatura a caldo e verniciature industriali, Cappello vanta una lunga esperienza confindustriale: è stato infatti presidente dei Giovani imprenditori siciliani e del Comitato regionale della Piccola Industria; vice presidente di Confindustria Sicilia e componente della Giunta nazionale e del Consiglio generale di Confindustria. Vicepresidente vicario sarà Mario Molè della Fratelli Molè srl.

Ragusa, 19 marzo 2024

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Confagricoltura: ottima notizia l’ipotesi della Commissione UE di introdurre restrizioni all’import di prodotti agricoli dalla Russia

La Commissione europea sta valutando la possibilità di introdurre restrizioni alle importazioni di prodotti agricoli dalla Federazione Russa, a partire dai cereali. A breve, sarà presentata una specifica proposta.

“E’ un’ottima notizia – ha commentato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Auspichiamo che il via libera venga dato al massimo livello politico, già in occasione del Consiglio europeo che si terrà il 21 e 22 marzo, a Bruxelles”.

 Le sanzioni nei confronti della Federazione Russa – ricorda Confagricoltura – non si applicano ai prodotti destinati all’alimentazione.

“Di fronte alla profonda crisi dei mercati in Italia e nella Ue – prosegue Giansanti – abbiamo sollecitato un cambio di rotta e siamo lieti di apprendere che la Commissione abbia deciso di procedere verso la messa in opera di restrizioni in grado di ridare stabilità ai mercati e fermare il crollo dei prezzi agricoli all’origine”.

Confagricoltura evidenzia che, in base ai dati Istat, nel periodo gennaio-novembre 2023 le importazioni di grano duro dalla Federazione Russa sono ammontate a 400 mila tonnellate. Nello stesso periodo del 2022 si attestavano a 32 mila tonnellate. L’aumento è del 1.100%.

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Imballaggi, Confagricoltura: l’accordo non cancella le criticità per il comparto ortofrutticolo

Prendiamo atto della posizione espressa oggi dal Coreper sull’accordo provvisorio che era stato raggiunto nei giorni scorsi sul Regolamento imballaggi e che contiene importanti miglioramenti rispetto alla proposta originaria della Commissione, grazie al lavoro degli europarlamentari e del governo, in linea con quanto evidenziato da Confagricoltura.

Confermiamo tuttavia le criticità per il comparto ortofrutticolo, in particolare per la quarta gamma, relativamente all’utilizzo di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg.

Le norme per la definizione delle regole nazionali dovranno essere definite entro due anni dall’entrata in vigore del provvedimento: in questo modo – evidenzia Confagricoltura – si creano le condizioni di ulteriori incertezze per le imprese agricole che dovranno adeguarsi.

La Confederazione ribadisce che la posizione migliore per il settore era quella già votata dall’Europarlamento, che si era espresso contro il divieto di utilizzo di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca sotto 1,5 Kg, confermando l’esclusione del vino e degli spumanti, del latte e dei vasi dai target di riuso imposti nella proposta originale della Commissione europea, e con il riconoscimento della reciprocità delle regole nei confronti dei Paesi terzi.

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Import Ucraina, Confagricoltura: il voto di Strasburgo tutela le imprese agricole e il mercato UE

“Siamo soddisfatti dell’esito del voto odierno al Parlamento europeo in merito all’attivazione di un freno di emergenza nel caso di ulteriori aumenti delle importazioni dall’Ucraina”.

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta la votazione odierna della Plenaria a Strasburgo che ha accolto favorevolmente le indicazioni di Confagricoltura per la tutela del mercato Ue, approvando gli emendamenti del PPE volti a includere frumento tenero, orzo, avena, mais e miele nell’attivazione automatica del sistema di misure di salvaguardia.

Con il voto di oggi si è anche inserita nella proposta originaria della Commissione la modifica che sposta il periodo di riferimento per il ripristino dei dazi sui prodotti sensibili importati dall’Ucraina dalla media 2022-2023 al 2021-2023. I tre anni tengono così conto non solo dell’eccezionale aumento dell’import post-bellico, ma anche di un’annualità ‘regolare’.

“La nostra richiesta agli europarlamentari mirava proprio a fare in modo che il sostegno incondizionato all’Ucraina evitasse la destabilizzazione dei mercati agricoli nella UE. Le forti tensioni che si sono registrate negli ultimi tempi nei Paesi membri limitrofi all’Ucraina, dal blocco delle frontiere alla distruzione dei prodotti ucraini, non hanno giovato a nessuno”.

“Ora – conclude Giansanti – auspichiamo che i legislatori europei confermino anche in sede di Trilogo la linea indicata dal Parlamento europeo”.

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Agroenergie, Giansanti (Confagricoltura): “Made in Italy sostenibile più attrattivo del Made in Italy e basta. Vince modello che integra produzione agricola ed energetica”

L’intervento del presidente di Confagricoltura al Think Negative del CIB

“Continuare a gestire l’emergenza non ci porterá lontano. Abbiamo bisogno di un modello efficiente ed integrato per salvaguardare la produttivitá e l’ambiente. L’Europa propone una strategia, che non approviamo, per abbattere le emissioni entro il 2050. Non contestiamo gli obiettivi ma le modalitá. Noi agricoltori abbiamo già gli strumenti per combattere gli effetti del cambiamento climatico: agricoltura 4.0, smart e precision farming”. Lo ha detto oggi Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, nella parte conclusiva di “Think Negative – L’agricoltura Carbon Negative per produrre di più consumando di meno”, iniziativa del CIB – Consorzio Italiano Biogas, che si sta svolgendo a Roma, al Salone delle Fontane.

 
“La PAC non é un sussidio ma un incentivo alla produttività, per dare ai consumatori un cibo sano, di qualità e in quantità adeguate – ha proseguito Giansanti -.  Ancora ieri il Parlamento europeo a Strasburgo ci ha equiparato alle grandi imprese inquinanti. Noi agricoltori subiamo il problema e anzi cerchiamo ogni giorno delle soluzioni perché il nostro lavoro si fonda sulla tutela della natura”.

 
“Operiamo in un mercato globale. L’integrazione tra produzione agricola e di agroenergie rappresenta un modello efficiente che rimette al centro la competitivitá tutelando l’ambiente. Produciamo energia, decarbonizziamo, coltiviamo riducendo l’impronta ambientale. Tutto questo rientra nella figura dell’agricoltore di oggi. Il made in italy sostenibile, grazie alle agroenergie, é ancora piú attrattivo del made in italy e basta”, ha proseguito Giansanti.

 

“Le eccellenze agricole italiane sono innumerevoli. Tutte filiere di grande valore. Abbiamo però bisogno di supporto per abbattere i costi. Per questo le rinnovabili sono fondamentali. In questo senso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sta facendo molto – ha aggiunto Giansanti -. Incrementare le energie rinnovabili, abbattere il carico burocratico che ci soffoca. Solo cosi il made in Italy può crescere ulteriormente. Ora e’ importante che venga definita la tariffa del biogas per proseguire nella produzione”.

 

“Cé un tema di infrastrutture e sviluppo digitale da implementare. Integrare la produzione energetica con la produzione agricola ci aiuta a creare dei distretti di sostenibilità nei nostri territori. Circolaritá totale e impatto zero: ecco il modello agricolo del futuro, abbiamo giá tutto in casa. Ora tocca ai ministri sostenerci”, ha concluso il presidente di Confagricoltura.

 

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Granaio Italia, Confagricoltura: sì alla tracciabilità, no a ulteriore burocrazia

“Le quotazioni in forte diminuzione e l’aumento dei costi di produzione potrebbero portare a un drastico calo delle semine di grano duro. Gli imprenditori chiedono trasparenza ed efficienza per continuare a garantire qualità e affrontare la difficile situazione con fiducia”. 

Lo ha affermato Filippo Schiavone, componente di Giunta Confagricoltura, che ha partecipato alla riunione del tavolo “Granaio Italia”, convocata stamani dal Sottosegretario La Pietra. La misura intende risolvere il problema relativo alla diminuzione del prezzo dei cereali attraverso un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale, con la comunicazione, nell’apposito registro telematico istituito nell’ambito dei servizi del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN), delle operazioni di carico e scarico dei quantitativi di cereali e di farine di cereali.

“Rispetto alla prima stesura del decreto – spiega Schiavone – diamo atto al Sottosegretario di aver modificato la formula di monitoraggio che dovrà entrare in vigore a partire dal 2025 e apprezziamo il lavoro del tavolo che ha istituito. Le proposte che abbiamo portato oggi alla riunione vanno ulteriormente nella direzione di non aggravare il peso burocratico sulle aziende”.

Confagricoltura ha chiesto, in particolare, che venga alzata la soglia minima da sottoporre alla registrazione sul SIAN, attualmente fissata a 30 tonnellate annue; che si garantisca il buon funzionamento del portale dove andranno effettuate le comunicazioni da parte delle aziende cerealicole, e che si valuti una deroga al regime sanzionatorio fino a quando il registro telematico non sarà a pieno regime.

“La situazione attuale dei mercati, – conclude Schiavone – e le difficoltà che le imprese stanno incontrando in termini di produttività, redditività e competitività, ci spingono ad essere cauti nell’aggravio di procedure amministrative. Accogliamo pertanto con favore ogni iniziativa volta a superare le criticità attuali, con l’obiettivo di garantire trasparenza e tracciabilità del prodotto italiano”.

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PSA, Confagricoltura: più attenzione agli allevamenti suinicoli penalizzati dal mercato nelle zone di restrizione. Bene la nuova strategia di contenimento dei cinghiali

“Il nuovo metodo di identificazione e cattura dei cinghiali nei territori colpiti dalla PSA illustrato nella riunione al Ministero della Salute appare efficace. Confidiamo che con il coinvolgimento dei neo nominati sub commissari la situazione possa presto migliorare, valutando attentamente le aree interessate e la tempistica di intervento, a vantaggio di tutta la filiera suinicola, a partire dagli allevamenti”.

Lo ha affermato Giovanna Parmigiani, componente della Giunta di Confagricoltura, nell’incontro in cui sono stati anche presentati i tre sub commissari Mario Chiari, Giovanni Filippini e Simone Siena, appena nominati dai ministri Schillaci e Lollobrigida di concerto con il ministro Calderoli.

Parmigiani, ringraziando i sottosegretari La Pietra e Gemmato per la convocazione della riunione, ha auspicato che venga sempre garantita uniformità da parte delle autorità sanitarie locali nella gestione dell’epidemia negli allevamenti e nei macelli, nonché nelle misure di contenimento dei cinghiali, al momento assoluta priorità.

Confagricoltura ha chiesto particolare attenzione verso i suinicoltori che stanno subendo pesanti penalizzazioni di mercato nelle zone di restrizione. “Occorre trovare soluzioni a riguardo  – ha affermato Parmigiani – se non si vuole correre il rischio di depotenziare una parte essenziale della filiera”.

La strategia di contenimento presentata si basa sul partenariato pubblico-privato, la collaborazione con le associazioni della filiera e con le Regioni che stanno fornendo i dati necessari. Il nuovo metodo di azione è già stato sperimentato a Piacenza e si avvale della ricognizione, con i droni, in maglie del territorio della dimensione di 2×2 kmq che possono validamente essere esaminate con sistemi di rilevazione, anche notturni, per poi procedere alla cattura dei capi.

Il sistema – ricorda Confagricoltura – fa seguito alla prima riunione tra i ministri Lollobrigida e Crosetto di fine agosto scorso ed è in pratica la concretizzazione della collaborazione con le forze armate. Saranno 176 le unità che saranno messe a disposizione, oltre ai mezzi tecnici.

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Strasburgo, Parlamento UE riduce soglie autorizzazione impatto ambiente: Confagricoltura fortemente critica

Tinelli (Confagricoltura): “La Direttiva approvata non previene né riduce le emissioni. Aggiunge solo un carico burocratico alle nostre imprese agricole a discapito della produttività”

Forte dissenso dalla delegazione di Confagricoltura riunita a Strasburgo fuori dal Parlamento Europeo, a margine del voto in sessione plenaria che ha confermato la decisione del trilogo riducendo le soglie per l’applicazione della AIA (autorizzazione integrata ambientale) per le imprese suinicole e avicole.

Finora erano soggetti all’AIA solo due tipi di allevamento: quelli di pollame con potenzialità produttiva massima superiore a 40mila posti e quelli di suini con potenzialità produttiva massima superiore a 2mila posti da produzione (di oltre 30 kg) o 750 posti scrofe.

Quando entrerà in vigore la direttiva appena approvata, le soglie per essere obbligati a richiedere l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) verranno dimezzate.

“L’esito è fortemente negativo per le nostre aziende. La misura nasceva con l’intento di prevenire e ridurre le emissioni del settore industriale, e di quello agricolo a cui è stata estesa. Obiettivo che questa direttiva, per come è stata pensata, non potrà raggiungere. Il risultato è un ulteriore carico burocratico per le nostre imprese agricole le quali, invece, chiedono da tempo uno snellimento degli impegni amministrativi che frenano la produttività. Gli agricoltori sono i primi custodi della natura ma con queste modalità si ostacola la loro competitività e capacità di impresa, senza benefici per la tutela ambientale” commenta Cristina Tinelli, Direttrice Relazioni UE e internazionali di Confagricoltura.

A rappresentare la Confederazione alla manifestazione, sono presenti anche Rudy Milani, Presidente FNP suini Confagricoltura, Davide Berta, Vicepresidente FNP suini Confagricoltura, Simone Menesello, Presidente FNP avicunicola Confagricoltura, e Mauro Zanotti, Vicepresidente FNP avicunicola Confagricoltura.

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Riapertura Diga Ragoleto, Confagricoltura Ragusa: “Scelta opportuna e a tutela dell’agricoltura del territorio”

Con deliberazione del 22/02/2024 il Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale, Sede territoriale di Ragusa, ha deliberato la chiusura dell’invaso Ragoleto-Diritto che serve il sub comprensorio Acate-Pedalino, a seguito della segnalazione dell’ARPA, che in data 13/02/2024 ha rilevato la presenza nelle acque della diga dell’Alga Rossa (Planktothrix rubescens), e del parere dell’ASP di Ragusa del 21/02/2024.

Confagricoltura Ragusa si è adoperata tempestivamente al fine di approfondire con degli esperti le caratteristiche, i dati empirici rilevati e le ripercussioni sulla salute delle piante e dell’uomo di questa alga, ipotizzando, qualora fosse compatibile con la salubrità delle acque e delle colture con esse irrigate, l’immediata riapertura dell’invaso. Da quanto è emerso da evidenze condivise dalla comunità scientifica, l’acqua contaminata da questa alga è pericolosa per l’uomo se ingerita direttamente o tramite frutti contaminati.

Confagricoltura Ragusa, per evitare danni gravi alle aziende agricole del territorio servito dalla diga e sempre nel rispetto prioritario della salute pubblica, si è quindi attivata per un’interlocuzione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti per valutarne la riapertura.

“Grazie alla mediazione sensibile, attenta e solerte di Sua Eccellenza il Prefetto di Ragusa, dott. Giuseppe Ranieri, nonché alla collaborazione fattiva del Vice Direttore Generale del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale, dott. Gaetano Punzi, e dei funzionari dello stesso Ente, – spiega il Direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Giovanni Scucces – è stata stabilita nelle scorse ore la riapertura dell’invaso a scopo irriguo, esclusivamente con sistemi di irrigazione che evitino la formazione di aerosol e che, comunque, non permettano il contatto diretto con la parte edibile delle piante, quindi con l’esclusione di quelle specie vegetali e i loro frutti, foglie edibili, tuberi e radici che, per loro natura, possono venire a contatto con l’acqua”.

“Riaprire la diga, con le dovute attenzioni, – aggiunge il Direttore Scucces – è un risultato importante che abbiamo sostenuto dal primo momento, dopo aver approfondito con i nostri tecnici la questione e avendo valutato i dati sulla presenza dell’alga rossa nelle acque in questione. Un doveroso e sentito ringraziamento da parte di Confagricoltura, a nome degli imprenditori agricoli ragusani, va a S.E. il Prefetto Ranieri, al Vice Direttore Generale Punzi e ai funzionari del Consorzio di Bonifica. Prorogare la chiusura avrebbe rappresentato un colpo mortale per la già sofferente agricoltura del territorio”.

Ragusa, 8 marzo 2024

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Anziani, ANPA (Confagricoltura): 42° soggiorno pensionati tra cultura, salute, svago e legge sulla non autosufficienza

Al via il 42° Soggiorno dell’ANPA. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti aprendo i lavori, in collegamento, ha dato il benvenuto ai ‘suoi’ 450 pensionati presenti: “Siete un’importante memoria storica del territorio e dell’evoluzione del settore. Molti di voi sono ancora impegnati in azienda e rappresentano una risorsa a cui le giovani generazioni possono fare riferimento”. E ha concluso aggiornando la platea sulle questioni d’attualità che riguardano l’agricoltura.

“Abbiamo preparato un ricco programma che unisce intrattenimento e molta attenzione alla salute, per garantire il pieno godimento di questo periodo. Fondamentale per gli over è mantenere i contatti sociali, interagire, confrontarsi. E il nostro soggiorno, facendo incontrare agricoltori di diversi territori, favorisce socialità e divertimento”. Lo ha affermato Angelo Santori, segretario nazionale ANPA, l’associazione che riunisce i pensionati di Confagricoltura, aprendo il primo turno del soggiorno a Isola delle Femmine (Palermo).

Santori ha approfondito il decreto attuativo della legge di riforma della non autosufficienza e l’invecchiamento attivo, recentemente approvato, con l’obiettivo adeguare il sistema di welfare italiano ai nuovi bisogni sociali. “La questione non è la dotazione finanziaria, fondamentale è il progetto anziani nella sua interezza e nel suo sviluppo in prospettiva. Siamo certi che il Governo è al lavoro per una revisione che assicuri agli anziani la possibilità di continuare a vivere a casa, e riorganizzando l’assistenza domiciliare”.

Tra le priorità, il segretario nazionale ANPA ha evidenziato l’urgenza di andare oltre le prime indicazioni nella riqualificazione delle strutture residenziali, così come prevedere che il welfare sostenga anche le classi medie, oltre a rivedere l’indennità d’accompagnamento.  

Giovanni Gioia, presidente dell’Anga-Giovani di Confagricoltura, ha voluto testimoniare, anche attraverso la sua presenza in Sicilia, l’importanza del rapporto anziani/giovani. “In questi tempi difficili – ha detto – le aziende condotte dai giovani, seppur più innovative e con maggiori estensioni e produttività, continuano a diminuire. E’ fondamentale lavorare sull’integrazione tra generazioni, riconsiderando l’impalcatura generale delle misure sull’insediamento, coinvolgendo le aziende condotte dagli over 65, molte delle quali senza eredi, avviando progetti in un’ottica di continuità temporale e di sistema”. 

All’inaugurazione del soggiorno sono intervenuti anche il presidente di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona, e il vicepresidente ANPA nazionale, Antonio Zampedri. Presenti anche il vicepresidente di Agrigento, Giovanni Giglia, e il direttore regionale e di Agrigento Alessandro Vita.

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