Nuovo bando Confagricoltura – JTI Italia: 120 mila euro per finanziare progetti di agricoltura sociale

Imprenditoria femminile, rilancio delle aree interne e sviluppo per il Sud le categorie al centro della seconda edizione del bando “Agro-social: Seminiamo Valore”

22 giugno 2021 – Agro-social: Seminiamo Valore, il programma di Confagricoltura e JTI Italia (Japan Tobacco International) che mette al centro l’agricoltura e le aziende agricole, giunge alla seconda edizione dopo il successo dello scorso anno. Il progetto, nato per favorire lo sviluppo di attività imprenditoriali di crescita sostenibile dei territori, incentiva iniziative di inserimento sociale e lavorativo dei soggetti e delle aree più deboli.

 

Il nuovo bando per il 2021 è stato presentato ufficialmente durante un evento in diretta streaming da Palazzo Valle – sede di Confagricoltura – alla presenza delle Istituzioni. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli ha introdotto con un videomessaggio il tavolo di lavoro, al quale hanno partecipato Massimiliano Giansanti – Presidente Confagricoltura, Lorenzo Fronteddu – Direttore Corporate Affairs & Communication di JTI Italia, Gian Marco Centinaio – Sottosegretario di Stato MIPAAF.

 

L’incontro è stato occasione per sottolineare il ruolo primario dell’agricoltura nella ripresa economica del Paese e la necessità di programmare di investimenti a lungo termine, sempre più centrali per stimolare opportunità e nuovi modelli di sviluppo per le comunità locali rurali grazie a progetti concreti di impresa, sostenibilità e solidarietà per generare valore, benefici e servizi.

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Questa seconda edizione del bando ha carattere nazionale, ed è aperto a candidature per la realizzazione di progetti di agricoltura sociale provenienti da ogni parte di Italia. Il bando 2021 si rivolge a tre specifiche categorie, particolarmente colpite dagli effetti della pandemia e al centro della strategia italiana del PNRR: imprenditoria femminile, rilancio delle aree interne e sviluppo per il Sud.

 

“Crediamo e investiamo da tempo nell’agricoltura sociale – ha detto il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – come modello di attività aperta non solo agli imprenditori agricoli professionali, ma anche a chi, attraverso l’agricoltura, è impegnato ad avviare modelli di sviluppo sostenibili e anche innovativi. Questa formula vincente coniuga il settore primario e il sociale, ed è stata capace di realizzare un nuovo, concreto strumento di welfare sostenibile ed efficace. Le esperienze di questi anni ci confermano che la strada intrapresa da Confagricoltura è un esempio virtuoso che genera anche reddito per le imprese”.

 

L’obiettivo prioritario del bando, in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo, è di contribuire alla riduzione del divario economico e sociale del nostro Paese, creare occupazione, sostenere la transizione verde e migliorare la capacità di ripresa dell’Italia puntando sulla produttività e la specificità dei territori, vera ricchezza da cui ripartire oggi.

 

“Insieme a Confagricoltura abbiamo avviato un modello di sviluppo virtuoso che con motivazione portiamo avanti anche in questo nuovo anno e che permette di coniugare le politiche di welfare con la crescita economica e sociale, puntando sulla capacità creativa e innovativa dei territori” ha affermato Lorenzo Fronteddu, Direttore Corporate Affairs & Communication di JTI Italia. “L’unico modo per portare a casa la sfida dei cambiamenti che abbiamo davanti e delle disuguaglianze è il dialogo costante tra imprese, territori e Istituzioni. Solo così potremo sviluppare i modelli produttivi e di consumo del futuro perché non esiste crescita se non si garantiscono sostenibilità economica, sociale e ambientale” ha concluso Fronteddu.

 

Una giuria di esperti selezionerà – in ciascuna delle categorie individuate – le tre migliori idee progettuali di agricoltura sociale presentate, premiandole con un finanziamento pari a 40.000 eurodestinato a ognuno dei vincitori. Il bando è rivolto non solo alle aziende agricole, ma anche ad imprese sociali, fondazioni, start-up innovative e soggetti interessati all’agricoltura sociale, per offrire su ampia scala l’opportunità concreta di creare nuovi modelli di sviluppo per le comunità locali.

È possibile accedere alla prima fase del bando candidando la propria proposta progettuale entro il 15 luglio 2021.

 

Ulteriori informazioni e il bando completo sono consultabili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it .

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Innovazione, Confagricoltura premia i giornalisti Carfagna e Cerofolini

“Per il loro costante impegno nel garantire informazione corretta e finalizzata alla conoscenza delle innovazioni, sapendo raccontare con professionalità e passione le evoluzioni del mondo produttivo”.

Questa la motivazione con cui Confagricoltura ha consegnato a due giornalisti di spicco, Barbara Carfagna e Massimo Cerofolini, il Premio Innovazione – edizione speciale per l’informazione.

La consegna è avvenuta a Palazzo Della Valle a Roma, alla presenza dei componenti della Giunta confederale.

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Barbara Carfagna è esperta di innovazione e digitale, ha firmato numerosi reportage da tutto il mondo su questi temi per la Rai e il suo volto è noto anche per la conduzione del Tg1.

Massimo Cerofolini è autore e inviato Rai per “Codice”, su Rai1, conduttore su Radio 1 di “Eta Beta” e co-conduttore, con Carfagna, di “Codice Beta”, i podcast dedicati ai visionari dell’innovazione. E’ anche sceneggiatore televisivo.

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“Raccontare l’agricoltura richiede curiosità, conoscenza, mancanza di pregiudizi e voglia di approfondire temi che difficilmente fanno notizia. – ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Carfagna e Cerofolini hanno tutto questo e lo hanno dimostrato da tempo, mettendo in luce anche le peculiarità delle aziende agricole italiane, gli orizzonti e le prossime sfide del settore primario”.

“Per questo – ha concluso – abbiamo il piacere di consegnare loro il Premio Innovazione, nella speranza che proseguano il lavoro a favore dell’agricoltura italiana, della corretta informazione e, ovviamente, dell’innovazione. Confagricoltura sostiene da sempre questi valori e, con questo premio, intende rendere omaggio a chi si impegna seriamente in tale direzione”.

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Giornata delle dimore storiche italiane, Giansanti: “Riscoprire le bellezze del nostro paese e difenderne l’immenso patrimonio storico-culturale”

Riscoprire una parte d’Italia ancora poco conosciuta, specialmente dalle nuove generazioni, storia e paesaggi inesplorati che hanno un valore storico, culturale, sociale ed economico

La Giornata Nazionale ADSI, che si celebra il 23 maggio, è un’opportunità di rinascita per tutte le dimore storiche che rappresentano il piu’ grande ‘museo italiano’ con le sue sale affrescate, le sue torri merlate, le sue cappelle, i suoi giardini coloratissimi, che ci regalano relax ed emozioni indimenticabili.

Riapriranno al pubblico castelli, rocche, palazzi, ville e borghi da esplorare ed amare, in sicurezza, visitando luoghi suggestivi che ci raccontano antiche leggende di quei territori.

“Dopo oltre un anno di chiusure legate dall’emergenza sanitaria, un soggiorno esperenziale potrebbe ridare impulso al turismo ‘slow’ di prossimità e la riscoperta delle nostre ricchezze storiche, enogastronomiche, artigianali e paesaggistiche che tutto il mondo ci invidia” – sottolinea Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, che prosegue la sua collaborazione con l’ADSI con azioni comuni per la tutela delle dimore storiche e per l’armonizzazione delle leggi regionali con quelle nazionali; l’elaborazione di linee sinergiche nei confronti delle diverse istituzioni per adeguare le politiche, in particolare quelle fiscali alla specificità delle dimore, convinti della necessità di valorizzare gli immobili storici e i loro contesti, i territori e le eccellenze agricole ed enogastronomiche che essi rappresentano. Molte sono le attività avviate, dalla partecipazione a bandi europei, alla promozione, a progetti di aperture al pubblico, anche dopo l’estate, con programmi specifici che permetteranno a tutti di vivere questa esperienza.

“L’Italia – conclude Giansanti – ha un patrimonio artistico e culturale notevole, e luoghi davvero unici non solo per la loro bellezza, ma anche per le affascinanti storie di cui sono i protagonisti. Il turismo di prossimità potrebbe essere la prima leva da sfruttare per il rilancio del Paese, ma servono azioni concrete ed investimenti”.

La condizione necessaria al buon vivere nelle aree interne parte dalla consapevolezza del loro valore intrinseco. Per questo è necessario, secondo Confagricoltura, stabilire l’interazione con il mondo della produzione creando altresì le condizioni affinchè innovazioni come la banda larga, o l’ammodernamento delle infrastrutture, diventino prioritari senza però perderne quei connotati di luoghi unici ed inalterati per una vista sostenibile ai tempi del covid.

“Dalla collaborazione fra l’ADSI e la Fondazione Bruno Visentini, con il coinvolgimento di Confagricoltura e Confedilizia – conclude Giansanti – è nato l’Osservatorio del Patrimonio Culturale Privato del nostro Paese. I numeri del primo studio condotto dall’Osservatorio testimoniano il potenziale inespresso del patrimonio privato, che ogni anno accoglie 45 milioni di visitatori(contro i 49 milioni dei musei pubblici) nelle sue oltre 9400 dimore. Parliamo ovviamente anche di parchi, giardini e tenute agricole che, anche con i loro agriturismi, costituiscono da sempre un polo di attrazione turistico di qualità, nonché un volàno per l’economia dei territori, in particolare al di fuori dei grandi centri abitati”.

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Festa del Lavoro, Confagricoltura: “Investire in capitale umano e valorizzare le professionalità”

“Nel giorno della Festa del Lavoro, che si celebra domani, 1° maggio, il ringraziamento di Confagricoltura va a tutti gli operatori del settore che, instancabilmente, in questo anno segnato dalla pandemia, hanno lavorato senza sosta per garantire cibo in quantità e di qualità”. Lo afferma Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, la principale Organizzazione datoriale agricola italiana, con oltre il 50% delle giornate lavoro del settore.

Con 1.057.000 lavoratori, l’agricoltura mantiene sostanzialmente stabili i livelli occupazionali.

La presenza femminile, pari al 32% sul totale operai, si concentra soprattutto nei contratti a tempo determinato (34%). Questi ultimi, inoltre, si caratterizzano per appartenere a fasce d’età più giovani (il 56% ha meno di 45 anni) e per una maggiore incidenza della componente di origine non comunitaria, rispettivamente 21% e 16% (Rapporto EBAN 2021).

La manodopera agricola è prevalentemente impiegata nel Sud del Paese (53% del totale), che detiene anche la quota più rilevante degli operai a tempo determinato (56%). Viceversa, nel Nord si concentra la maggiore incidenza degli operai a tempo indeterminato.

“E’ doveroso riconoscere il rilevante contributo che il nostro segmento produttivo, insieme agli operatori di tutta la filiera, ha garantito con grande senso di responsabilità in questo periodo difficile – sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Lavoratori e imprese vanno aiutati a uscire dal disastro generato dalla pandemia. E’ indispensabile valorizzare le capacità produttive, investire nella formazione del personale, nella trasformazione tecnologica, digitale e sostenibile dei processi produttivi, anche perché il settore sta andando verso un’agricoltura sempre più professionale e strutturata”.

Le misure contenute nel PNRR potranno avere un forte impatto sul lavoro: creeranno nuove occasioni di impiego, soprattutto per donne e giovani, recuperando centinaia di migliaia di posti di lavoro persi con la pandemia in molti settori.

Confagricoltura evidenzia l’urgenza di politiche in grado di favorire un’occupazione più stabile e di qualità anche nel settore primario attraverso la rimozione degli ostacoli che scoraggiano le imprese nell’assunzione, come l’elevata pressione fiscale e contributiva sul lavoro, la complessità degli adempimenti, e incentivi per l’assunzione effettivamente fruibili.

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Quattro player nazionali si uniscono con un accordo sulla Carota Bio

È stato firmato l’accordo tra Natura Iblea e le tre aziende Falco Impianti, Barone e Saclark per la realizzazione di un nuovo impianto interamente informatizzato mediante PLC e telecontrollo atto a raddoppiare la linea di lavorazione delle carote biologiche della Natura Iblea ad Ispica (provincia di Ragusa), con la capacità di lavorare circa 9 tonnellate l’ora, in sacchi, sacchi a cuscino, vassoi, cartoni rinfusa e big-bags, il tutto con trattamento Hydrocooler a 3°!

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Roberto Giadone, presidente Natura Iblea

 

“Quattro aziende leader nel settore agroindustriale delle carote bio impegnate a collaborare – ha affermato Roberto Giadone, presidente di Natura Iblea – puntando a migliorare la competitività investendo sull’informatizzazione mediante il piano innovativo 4.0 interamente in telecontrollo.”

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Da sinistra: Sandro Gambuzza, vice presidente nazionale Confagricoltura, Nello Messina, presidente gruppo IREM, Giadone Roberto, presidente Natura Iblea Group

 

L’inaugurazione e avvio dell’impianto è avvenuto martedì 16 marzo alla presenza del Cav. Nello Messina, in rappresentanza della capogruppo Irem Group, di Sandro Gambuzza, vice presidente nazionale di Confagricoltura, e di Roberto Giadone, presidente di Natura Iblea Group.

Il piano “Innovazione 4.0” è volto ad agevolare gli investimenti ecologici e l’innovazione tecnologica nelle aziende, per l’acquisto di macchinari utilizzabili dalle imprese agricole, integrando alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.

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“I nostri macchinari sono sempre aggiornati dal punto di vista tecnologico – interviene Falco, direttore della società Falco Impianti  – pronti a garantire maggiore qualità e minor costi di produzione e in grado di creare progetti specifici in tempi brevissimi in linea con il piano Innovazione 4.0!”

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Natura Iblea, società leader nella produzione di carote bio in Europa, punta ad una maggiore efficienza e qualità della merce per i sui clienti Europei come Coop Danimarca, Coop Norvegia, Edeka Germania e Coop Svizzera e del proprio servizio di e-commerce www.panierebio.com, mediante l’utilizzo di nuove tecnologie produttive creando collaborazione tra operatore, macchine e strumenti, nel rispetto dell’ambiente, con un occhio di riguardo ai consumi energetici.

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“Una maggiore produttività che si basa anche sulla continuità del servizio e sull’efficiente utilizzo dell’energia e delle materie prime – è intervenuto Barone della società Barone – un impianto capace di adeguarsi velocemente alle esigenze di mercato senza rinunciare alla qualità del prodotto!”

“Sarà una vera rivoluzione – ha aggiunto l’amministratore delegato Roberto Giadone di Natura Iblea – un passo verso il futuro”.

“Siamo di fronte al primo impianto di lavorazione carota in Europa interamente digitalizzato – ha concluso Sala, direttore della Saclark – e con possibilità di utilizzo di packaging plastic free”.

Fonte: freshplaza.it

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Tomato Brown, Confagricoltura Ragusa: “Bene il tavolo tecnico promosso dalla Regione. Si proceda velocemente con l’erogazione dei ristori alle imprese colpite dal virus”

Il ToBRFV (Tomato Brown Rugose Fruit Virus) è un virus che sta attaccando il comparto ortofrutticolo ibleo, in particolar modo le coltivazioni di pomodoro in ambiente protetto dove è favorita la rapida diffusione. La trasmissione per seme rende molto alto il rischio di introduzione in altri areali dove il virus non è presente. Inoltre, la capacità del virus di trasmettersi facilmente per contatto aumenta il rischio di rapida diffusione.

La Regione Siciliana ha attivato un tavolo tecnico per affrontare la questione, con il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria, che si è riunito l’11 marzo scorso sulla piattaforma Google Suite in uso presso il Dipartimento Agricoltura. A rappresentare Confagricoltura Ragusa, il dott. Luca La Licata.

Salutiamo positivamente l’attivazione del tavolo da parte dell’Assessorato alle risorse agricole e forestali della Regione su un’emergenza che sta mettendo in serie difficoltà i nostri imprenditori agricoli – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. “Apprendiamo dal dott. Domenico Carta, dirigente del Servizio Fitosanitario Regionale, che l’assessore sta valutando la possibilità di attivazione di un regime di aiuti, per operare il ristoro dei danni subiti dai produttori siciliani e l’imminente adozione di un decreto regionale per il contrasto al virus, al fine di assicurare alle categorie coinvolte (produttori, commercianti e vivaisti) maggiore chiarezza e trasparenza, in ordine alle prescrizioni imposte dalla normativa comunitaria in vigore. Chiediamo che le procedure per l’individuazione delle misure di sostegno economico alle imprese colpite siano celeri e che le modalità di erogazione dei fondi siano snelle e tempestive”.

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Acqua, Confagricoltura: “L’uso efficiente e consapevole passa per l’innovazione delle reti idriche”

“L’acqua è un bene prezioso da preservare con attenzione promuovendone l’uso responsabile. L’agricoltura ha ridotto, negli ultimi decenni, di quasi il 30% il consumo idrico, impegnandosi ad adottare modelli sostenibili di gestione, come l’irrigazione di precisione. Ma non basta. Occorre mettere mano con urgenza all’intera rete idrica nazionale, che dopo trent’anni di abbandono è in pessime condizioni”. Lo sottolinea Confagricoltura in occasione del 22 marzo, giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.

Nel nostro Paese solo l’11% dell’acqua piovana viene trattenuta, è necessario costruire nuovi invasi, rinnovare i sistemi irrigui, sanare la rete dell’acqua potabile che perde il 42% tra quella immessa e quella erogata. Per Confagricoltura sono queste le priorità su cui intervenire. Va ripristinata e rinnovata una rete infrastrutturale vecchia, con un tasso di dispersione elevato, senza dimenticare l’importanza di migliorare l’utilizzo delle acque reflue, che è una delle sfide più importanti dell’economia circolare.

Le annate siccitose hanno creato danni per più di 15 miliardi, metà dei quali in quattro regioni: Puglia, Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna. E l’Italia è al terzultimo posto nella classifica europea per investimenti nel settore idrico: solo 40 euro per abitante l’anno, contro una media europea di 100 euro.

Confagricoltura invita a cogliere l’occasione del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico e del Recovery Plan per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, forieri di eventi estremi siccitosi e alluvionali, per ripristinare e realizzare quelle infrastrutture necessarie a gestire la risorsa idrica.

Nei prossimi anni l’aumento delle temperature aggraverà ulteriormente la carenza idrica dell’Italia. L’agricoltura è il settore che più risentirà della siccità, per questo diventa sempre più importante riuscire ad accumulare l’acqua piovana, per poterla utilizzare nei momenti di carenza. Occorre distinguere fra l’acqua prelevata e l’effettivo consumo. Quello primario è l’unico settore economico che produce rispettando la risorsa idrica, perché quella impiegata nell’uso irriguo – ricorda Confagricoltura – non fuoriesce dal ciclo idrologico naturale, ma viene restituita al sistema ambientale, a valle dei processi produttivi.

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DL Sostegni, Confagricoltura: “Bene gli stanziamenti aggiuntivi. Auspichiamo procedure snelle e veloci”

“Prendiamo atto favorevolmente della dotazione aggiuntiva per il settore primario, che accoglie il nostro appello dei giorni scorsi, in cui chiedevamo uno sforzo ulteriore del Governo per fare fronte all’impatto economico delle nuove misure restrittive necessarie per affrontare la pandemia”.

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta i provvedimenti del DL Sostegni annunciati ieri sera dal premier Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.

Da quanto si apprende, per il settore primario si tratta, in particolare, di misure che prevedono un nuovo esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali delle aziende agricole, e del rifinanziamento Fondo del Mipaaf per le filiere dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, istituito dalla Legge di Bilancio, ma ancora in attesa del decreto attuativo.

Oltre agli interventi specifici, Confagricoltura commenta positivamente l’accelerazione che il premier Draghi intende dare all’erogazione dei sostegni, superando l’impasse burocratico che ha rallentato il meccanismo di elargizione dei ristori, lasciando alcune filiere ancora senza gli aiuti deliberati dai precedenti provvedimenti legislativi.

“Seguiremo con attenzione il dibattito – conclude Giansanti – per apportare, laddove possibile, ulteriori miglioramenti al testo licenziato ieri sera dal Consiglio dei Ministri e che dovrà ora passare al vaglio del Parlamento per la conversione in legge”.

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Vino, accolta richiesta di Confagricoltura al ministro Patuanelli: Italia e 12 Stati membri sollecitano fondi straordinari Ue per il settore

“Ringraziamo il ministro Patuanelli per aver accolto la nostra richiesta relativa alla mobilitazione di fondi straordinari della UE, per gestire la difficile situazione del settore vitivinicolo”.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta così l’annuncio che la richiesta – promossa dalla Spagna e sostenuta, oltre che dall’Italia da altri dodici Stati membri – sarà discussa nel corso della sessione del Consiglio Agricoltura della UE in programma il 22 e 23 marzo.

“Il settore vitivinicolo è tra i più colpiti dall’impatto economico della pandemia per le ripetute chiusure del canale HoReCa a livello globale” – rileva Giansanti.

I dati disponibili indicano che le giacenze di vini a livello europeo sono sensibilmente aumentate rispetto ai livelli in essere all’inizio dello scorso anno. Secondo le cifre del Ministero delle Politiche Agricole, si attestavano in Italia a gennaio a 61 milioni di ettolitri, il 3,6% in più sullo stesso mese del 2019.

“Senza fondi aggiuntivi dell’Unione – sottolinea Giansanti – sarà difficile, per non dire impossibile, varare con risorse adeguate le misure idonee a tonificare il mercato e le quotazioni”.

“Ci aspettiamo dalla Commissione europea – conclude il presidente di Confagricoltura – una valutazione sulla situazione dei mercati agricoli in ambito europeo, a seguito degli ulteriori interventi di contenimento resi necessari dall’evoluzione della pandemia”.

“Per altri settori produttivi, oltre a quello vitivinicolo, potrebbe risultare necessaria la messa in opera di misure di sostegno come quelle varate lo scorso anno”.

 

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Sandro Gambuzza entra nel Consiglio di Presidenza del CNEL

Gambuzza, già membro dell’Assemblea, adesso entra nel Consiglio di Presidenza del CNEL

Il vice-presidente di Confagricoltura, Sandro Gambuzza, con determina firmata dal presidente Tiziano Treu, dal 16 febbraio è membro nel Consiglio di Presidenza del CNEL, dopo essere stato membro dell’Assemblea dell’ente.

Il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) è un ente pubblico, previsto dall’articolo 99 della Costituzione Italiana, composto da esperti e rappresentanti delle categorie produttive. È organo di consulenza delle Camere e del Governo, ha l’iniziativa legislativa e può contribuire all’elaborazione della legislazione economica e sociale.

Siciliano, con un’azienda agricola ad indirizzo orticolo ed olivicolo in provincia di Ragusa, Gambuzza è stato presidente di Confagricoltura Ragusa e presidente della Camera di Commercio di Ragusa. È presidente di SAC spa (aeroporto internazionale di Catania) e consigliere della Camera di Commercio del Sud Est della Sicilia. In Confagricoltura nazionale ha la delega al lavoro.

Confagricoltura esprime apprezzamento e soddisfazione per l’incarico conferito a Gambuzza che porterà, in seno al Consiglio di Presidenza del CNEL, la voce e la visione degli imprenditori agricoli italiani.

L’Unione Provinciale di Ragusa, nella persona del presidente Antonino Pirrè, con vivo compiacimento, augura buon lavoro a Gambuzza. “Siamo certi che Sandro – dichiara Pirrè –  porterà avanti questo nuovo incarico con la dedizione e lo spirito di servizio che hanno sempre caratterizzato il suo lavoro”.

 

Ragusa, 5 marzo 2021

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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