Governo Draghi, Giansanti: “Con il ministro Patuanelli per vincere le sfide dell’agricoltura”

“La persona giusta per le prossime sfide dell’agricoltura”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta a caldo la nomina di Stefano Patuanelli a Ministro delle Politiche Agricole.

“Il neo ministro porta al dicastero dell’Agricoltura un’importante eredità, quella della guida del Ministero dello Sviluppo Economico. – afferma Giansanti – Con lui abbiamo lavorato a stretto contatto durante il precedente governo e fondamentale è stato il suo impegno per l’Agricoltura 4.0, fortemente voluta da Confagricoltura per la spinta propulsiva necessaria a dare nuova linfa al settore primario”.

“Per le imprese agricole ci sono sfide importanti sul mercato interno, in Europa e nel mondo – continua Giansanti – che richiedono un accompagnamento politico in grado di valorizzare l’agricoltura italiana, ma al contempo di costruire quella del futuro, con il supporto della ricerca, dell’innovazione e con la giusta attenzione alla sostenibilità. Insieme dobbiamo programmare il piano di sviluppo del settore, che ha bisogno di slancio e programmazione, soprattutto in questo periodo di difficoltà economica aggravata dalla pandemia. L’agricoltura è anche fattore chiave della transizione ecologica su cui si fonderà il PNRR”.

Con il neo ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, Confagricoltura ha creato un dialogo proattivo per la crescita e lo sviluppo del Paese, per il quale è fondamentale l’apporto del settore agroalimentare, prima voce del PIL nazionale.

L’auspicio di Palazzo della Valle è quindi di continuare in questa direzione. “Al Governo Draghi – conclude Giansanti – vanno i migliori auguri di buon lavoro”.

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Economia turistica, anche negli Iblei situazione al collasso: le proposte operative di Agriturist Ragusa

Le proposte dell’ing. Salvatore Giacchi (Agriturist-Confagricoltura Ragusa) per salvare le aziende, limitando i danni economici

Rateizzazione in 5 o 7 anni per le situazioni debitorie delle aziende turistiche e agrituristiche, riduzione del 50% degli oneri previdenziali INPS per gli anni 2020/2021, rateizzazione in 5 o 7 anni dei debiti previdenziali INPS, annullamento e/o rimborso dell’IMU sui terreni coltivati, sospensione e/o rimborso di tutte le imposte comunali per il biennio 2020-21, agevolazioni sulle tariffe dei costi inerenti l’energia elettrica ed i consumi idrici strettamente legati all’esercizio turistico e/o agrituristico, sostegni al reddito intesi come contratti di solidarietà espansivi per il mantenimento dei livelli occupazionali anche per i lavoratori del settore agrituristico, cambiamento della modalità di individuazione delle imprese beneficiarie degli aiuti, semplificazione burocratica nella presentazione delle domande e nell’erogazione degli aiuti (No Click Day e miglior suo dei codici Ateco).

Queste le proposte di Agriturist-Confagricoltura Ragusa, rese note venerdì 5 c.m. dall’ing. Salvatore Giacchi, all’interno di un incontro pubblico tenutosi a Punta Braccetto, nel comune di Santa Croce Camerina, alla presenza delle autorità politiche e non solo, organizzata dai proprietari di strutture ricettive sulla devastante crisi che sta colpendo le imprese e i lavoratori dei comparti turistico ed agrituristico, oltre a quello commerciale.

Gli effetti delle restrizioni da Covid-19 sull’indotto economico turistico siciliano, come si evince dai dati di Bankitalia, sono devastanti – spiega Giacchi –e stanno mettendo in ginocchio migliaia di imprese dei suddetti settori. Occorrono risposte urgenti e ad ogni livello da parte delle istituzioni, prima che sia troppo tardi”.

Le misure che proponiamo – aggiunge il rappresentante di Agriturist Ragusa – sono pratiche e mirano a creare le condizioni per dare ossigeno alle imprese turistiche e agrituristiche, adottando interventi già conosciuti ed approvati in passato nell’ambito agricolo. Non c’è tempo da perdere, siamo favorevoli all’organizzazione di un tavolo territoriale per l’economia iblea con la Prefettura, al fine di coordinare e rendere operativi interventi locali, bypassando procedure farraginose e dando soluzioni valide e tempestive”.

 

Ragusa, 10 febbraio 2021

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Accordo Confagricoltura – Cifo: campi vetrina delle produzioni, formazione e tavoli di confronto

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ed il Consigliere Delegato di Cifo, Pierluigi Picciani, hanno firmato ieri, martedì 9 febbraio, a Roma, a Palazzo della Valle, un accordo volto a migliorare la sostenibilità delle produzioni agricole nell’ottica del contenimento dei costi, del miglioramento della qualità, della riduzione dell’impatto ambientale.

L’organizzazione degli imprenditori agricoli e il gruppo agroindustriale avviano una serie di iniziative finalizzate all’informazione e alla divulgazione. In particolare, con l’accordo hanno concordato di dar vita a “campi vetrina” su colture emergenti o di interesse nazionale. Si tratterà di campus in cui gli agricoltori associati a Confagricoltura potranno conoscere, provare in campo e approfondire tecniche agronomiche innovative su tre livelli: per gli agricoltori, che potranno ottenere una maggiore redditività; per il consumatore, che potrà beneficiare di prodotti di migliore qualità e più salubri; per l’ambiente, visti gli impatti minimi dei formulati utilizzati. Iniziative che saranno supportate da programmi congiunti di formazione e tavoli di confronto tra tecnici e agricoltori.

“Tra i nostri obiettivi è prioritario – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – il rafforzamento della competitività delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari (che producono, commercializzano e vendono i loro prodotti), anche con un rinnovato impegno per l’ambiente, la sicurezza alimentare, la salute e il benessere, rispondendo ai precisi obiettivi che si è data l’ONU – nella direzione tracciata da Agenda 2030 – e l’Unione Europea con Green New Deal e la specifica strategia Farm To Fork.

“Cifo è un partner di grande esperienza, che ha la stessa nostra visione e mission per il progresso dell’agricoltura – ha aggiunto Giansanti -. Insieme vogliamo lavorare per far sì che le imprese possano ottimizzare le produzioni agricole tramite le più recenti tecnologie e metodologie e che vengano realizzate filiere coese a monte e a valle del momento produttivo”. In quest’ottica, è essenziale il contributo di ricerca e innovazione”.

“Siamo orgogliosi di essere partner di Confagricoltura in questo importante progetto – ha dichiarato Pierluigi Picciani, consigliere delegato Cifo – Da sempre, infatti, siamo impegnati nella ricerca di nuovi prodotti e di nuove soluzioni tecniche in grado di risolvere i problemi dei nostri clienti finali, gli agricoltori, e di soddisfare i requisiti di un mercato sempre più esigente. Siamo quindi ben lieti di poter condividere con gli associati di Confagricoltura le nostre conoscenze, frutto della nostra esperienza in laboratorio e su campo, per favorire un’agricoltura sempre più sostenibile e di eccellenza”.

 

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Cifo srl (BCI Group – Biolchim Cifo Ilsa) è una solida realtà italiana specializzata nella produzione e commercializzazione, sia in Italia sia all’estero, di prodotti per la nutrizione vegetale e biostimolanti; tra l’altro ha aderito alla normativa internazionale UNI EN ISO14001 e la sua attività è certificata da Certiquality. L’esperienza di quasi 60 anni di attività, nonché l’appartenenza ad un grande Gruppo presente in 70 Paesi e con un fatturato di circa 130 milioni di euro, consente a Cifo di potere contare su una propria filiera e su un’ampia gamma di prodotti finiti innovativi e di elevata qualità.

Confagricoltura (Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana) è la più antica Organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole. È presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale, attraverso le Federazioni regionali (in tutte le Regioni), le Unioni provinciali (in tutte le province) gli Uffici zona e le Delegazioni comunali (oltre 2.200 uffici), nonché attraverso le Federazioni di categoria e le Federazioni di prodotto. La sua sede nazionale è a Roma nello storico Palazzo della Valle.

 

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Riconoscere all’olio extravergine il valore che merita

Questa la richiesta della Filiera Olivicola Olearia Italiana (FOOI), che condivide le preoccupazioni di ASSITOL e sottolinea il forte impegno dell’olivicoltura periodo della pandemia per garantire materia prima di qualità. L’auspicio è che gli sforzi della filiera siano premiati, a cominciare dal segmento agricolo.

“Produrre olio extravergine significa lavorare con passione e competenza, anche in periodi complessi come quello che stiamo vivendo. Ecco perché condividiamo la stessa preoccupazione espressa da ASSITOL in merito all’attuale campagna olearia, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento del nostro impegno a favore della qualità”. E’ il commento di Paolo Mariani, presidente Assofrantoi e di FOOI – Filiera Olivicola Olearia Italiana, l’Interprofessione italiana dell’olio d’oliva.

In una nota, l’Associazione italiana dell’industria olearia ha sottolineato come le previsioni di inizio campagna siano state, almeno in parte, smentite. La minore produzione di olio extra vergine nell’annata 2020-2021, non soltanto in Italia ma in tutto il Mediterraneo, è certamente legata all’annata di scarica, fenomeno consueto in olivicoltura. Il persistere della Xylella ha poi ridotto ulteriormente le potenzialità della Puglia, che in genere produce quasi la metà dell’olio nazionale. Il calo dei quantitativi ha reso ancora più difficile il reperimento di materia prima di qualità, sempre più ricercata dalle aziende. Inoltre, lo stesso livello qualitativo, ritenuto di buon livello agli inizi campagna, si è rivelato inferiore alle aspettative.

“Sono le incognite di chi lavora con un prodotto della terra – osserva Mariani –. Rispetto al passato, il consumatore appare più esigente, apprezza la grande varietà di oli che oggi il settore propone e chiede più qualità in bottiglia. Il vero problema è che fa fatica a capire come quella qualità tanto invocata presenti costi maggiori, quindi occorre pagarla di più”. Questa scarsa consapevolezza colpisce tutta la filiera, che richiede da tempo anche il rilancio del settore.

FOOI auspica che finalmente si riconosca il giusto valore all’extravergine, premiando chi lavora duramente per offrire un buon prodotto ai consumatori. “L’attuale campagna, influenzata anche dalle restrizioni della pandemia, ha imposto forti sacrifici alla nostra olivicoltura – afferma il presidente dell’Interprofessione –. Anche per questa ragione, è importante restituire all’extravergine il valore che merita, rafforzando così l’intero comparto olivicolo-oleario. In questo gioco di squadra ci auguriamo di coinvolgere anche gli operatori commerciali, il cui contributo è essenziale per la vita stessa della filiera”.

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Spreco alimentare, Confagricoltura: “Italia virtuosa”

Alla vigilia dell’8^ Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, Confagricoltura richiama l’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica sul tema, di grande attualità, ora piu’ che mai in un momento storico complesso, legato al covid e alle oggettive difficoltà economiche di imprese e cittadini.

Aumenta la consapevolezza degli italiani rispetto alle questioni ambientali e al consumo di cibo. Sono significativi infatti i dati che emergono oggi dal rapporto ‘Il caso Italia’ del Waste Watcher International Observatory. Innanzitutto perché pongono l’Italia tra i Paesi più attenti allo spreco alimentare e alle corrette abitudini alimentari durante la pandemia. E poi perchè, secondo la rilevazione, solo in Italia nel 2020 si è sprecato l’11,78% di cibo in meno rispetto all’anno precedente.

Per Confagricoltura si tratta di un importante passo avanti, che non deve però fare abbassare la guardia su un fenomeno che resta comunque ancora diffuso. E il fenomeno non riguarda solo il consumo domestico, ma l’intera filiera agroalimentare, lungo la quale ci sono ancora molte, troppe dispersioni.

Confagricoltura ribadisce il contributo fondamentale che possono dare le imprese agricole nella lotta allo spreco e nell’attuazione del Piano nazionale contro gli sprechi alimentari, di cui il nostro Paese si è dotato già da qualche anno.

“L’agricoltura non spreca cibo, anzi, da sempre applica i principi dell’economia circolare, cercando di recuperare attraverso il riutilizzo degli scarti agricoli – sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. Il lavoro da fare è ancora lungo e va accompagnato da un cambiamento di abitudini e costumi, su cui anche Confagricoltura sta contribuendo, e di cui si iniziano a intravedere i primi segnali”.

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Moratoria per finanziamenti e mutui erogati dagli Istituti della Regione Siciliana

Fino al prossimo 31 marzo le imprese possono chiedere a IRCAC, CRIAS e IRFIS – FinSicilia s.p.a. la sospensione dei pagamenti

 

La Giunta regionale siciliana ha prorogato, fino al 31 marzo 2021, il termine per la presentazione delle istanze di sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti alle imprese. L’Assessorato all’economia diramerà, entro la prossima settimana, la circolare applicativa.

La decisione è sostenuta anche dall’Accordo per il Credito 2019, stipulato tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le Associazioni di rappresentanza delle imprese (AGCI, Confcooperative, Legacoop – riunite nell’Alleanza della Cooperative Italiane; Casartigiani, CIA, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confersercenti) per sostenere i comparti imprenditoriali danneggiati dall’emergenza epidemiologica. La sospensione è stata estesa, quindi, anche ai finanziamenti agevolati erogati alle PMI siciliane dagli Istituti finanziari regionali IRCAC, CRIAS e IRFIS-FinSicilia S.p.A. Nella moratoria rientrano le rate già scadute e non pagate, e le imprese quali sia stato revocato il beneficio del termine o risoluto il contratto di finanziamento. Inoltre è sospeso l’avvio di nuove iniziative per il recupero del credito fino al 31 dicembre 2021, dietro presentazione di istanza corredata da apposita autodichiarazione.

La sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti potrà avere una durata massima fino a 9 mesi. Tale termine comprende inoltre eventuali periodi di sospensione già accordati sullo stesso finanziamento in conseguenza dell’emergenza sanitaria Covid-19.

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Aiuti di stato, Giansanti: “Sfruttiamo a fondo le opportunità concesse dalla Commissione Ue per limitare gli effetti della pandemia”

“E’ una decisione positiva, che avevamo sollecitato le scorse settimane nei colloqui con la Commissione Ue e in ambito Copa, il Comitato delle organizzazioni agricole europee”.

Il presidente di Confagricoltura e vicepresidente del Copa, Massimiliano Giansanti, commenta così la decisione della Commissione di prolungare al 31 dicembre 2021 il regime straordinario degli aiuti di Stato alle imprese per contenere i contraccolpi economici della pandemia, aumentando anche gli importi che possono essere erogati alle aziende agricole.

“Il provvedimento della Commissione – afferma Giansanti – è una risposta necessaria alla luce delle conseguenze economiche del Covid sulle imprese del settore primario, che scontano in particolare la prolungata chiusura del canale HoReCa non solo in Italia, ma in Europa e in gran parte del mondo”.

“Va poi approfondita a livello nazionale la possibilità concessa dalla Commissione europea di rivedere gli aiuti già stanziati per trasformarli a fondo perduto. Si tratta di un’opportunità da cogliere per le somme già erogate, migliorando così le condizioni finanziarie e di liquidità delle imprese”.

Confagricoltura rileva inoltre che l’emergenza sanitaria, oltre che sull’andamento dei consumi interni – dove l’aumento di quelli domestici non consente comunque di compensare il deficit del blocco dell’HoReCa – pesa anche sull’export: secondo gli ultimi dati della Commissione Ue, nei primi dieci mesi del 2020 si è registrato ad esempio un calo delle esportazioni di vino dall’Europa per un valore di 1,4 miliardi di euro.

Inoltre, un ampio numero di Stati membri, tra cui l’Italia, nei giorni scorsi ha sollecitato l’Ue il varo di aiuti straordinari al settore suinicolo, in modo da fermare la preoccupante contrazione di prezzi in atto che pesa gravemente sul comparto.

Confagricoltura, poi, ha anche evidenziato direttamente alla Commissione le difficoltà del comparto delle clementine e del settore agrumicolo.

“L’agricoltura, sebbene non abbia mai interrotto la produzione – conclude Giansanti – sconta anch’essa gravi conseguenze economiche, in particolare su alcuni settori. Ed è per questo che la proroga e l’ampliamento delle misure di aiuti di Stato risulta un provvedimento necessario in questo particolare periodo di difficoltà”.

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#PositiveBanking: Agronetwork e Bnl-Bnp Paribas a sostegno delle imprese con modelli e servizi più rispettosi dell’ambiente

Il credito agrario, le opportunità offerte dalle misure del governo nei decreti di questi mesi, i traguardi conseguiti da Confagricoltura, lo sviluppo di servizi per il credito attraverso lo strumento di sostegno Agricheck, l’analisi economico-finanziaria delle aziende del settore primario e, in particolare, le opportunità offerte alle imprese agricole da BNL BNP Paribas. Questi i temi approfonditi nel corso del webinar organizzato da Agronetwork “Modelli e Servizi dedicati alle Imprese Agroalimentari”, promosso con Confagricoltura e BNL BNP Paribas e la partecipazione di ENEL X.

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“Agronetwork – ha detto la presidente Luisa Todini aprendo i lavori – non ha mai smesso di coinvolgere le imprese, dedicando incontri ai temi di maggiore interesse per il mondo agroalimentare. Oggi è ancora un momento delicato, ci troviamo ancora nel pieno della pandemia provocata dal Coronavirus, ma non abbiamo voluto interrompere questo dialogo, affrontando la questione del credito, partendo dalle misure varate dal governo nei decreti di questi mesi, per arrivare alle opportunità che BNL BNP Paribas mette a disposizione delle imprese agricole. Ma l’incontro vuole essere anche l’occasione per parlare di finanza sostenibile, ovvero della gestione di prodotti finanziari e degli strumenti correlati che, oltre a permettere la destinazione redditizia di capitali di rischio, deve orientare tali investimenti su scelte più rispettose dell’ambiente”.

BNP PARIBAS è una delle grandi banche europee e mondiali che si stanno fortemente impegnando nell’ottica della sostenibilità, aggiungendo, a quella che è la storica attenzione per i servizi ai clienti, la mobilitazione di risorse che abbiano un impatto positivo.

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“Noi lo chiamiamo ‘Positive banking’ – ha detto Mauro Bombacigno, Head of Engagement BNP Paribas – ovvero un’attività di credito ed assistenza che viene declinata per far convergere risorse finanziarie necessarie su settori che si stanno impegnando sotto il profilo della sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’agricoltura per noi è fondamentale, perchè avrà un ruolo chiave per raggiungere gli obiettivi che ci vengono posti a livello mondiale. Abbiamo dedicato 180 mld di euro a settori che sono orientati ai diciassette obiettivi delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile e abbiamo intenzione di aumentare ancora questi fondi.”

La sostenibilità passa anche attraverso l’efficientamento energetico. Come ha dimostrato Sandro Franco, Sales manager di Enel X, società di consulenza per le imprese agricole che vogliono ridurre il bilancio energetico attraverso soluzioni integrate, che vanno dal fotovoltaico alla cogenerazione, per ottenere un prodotto sempre più green.

Massimiliano Giansanti

“L’agricoltura in questi mesi ha dato dimostrazione di forte vitalità: ha continuato a produrre, non è ricorsa alla cassa integrazione, nonostante le difficoltà legate all’export, alla chiusura del canale Ho.Re.Ca e alla forte riduzione dei consumi domestici – ha concluso il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Ora, nella crisi, dovremmo cogliere l’opportunità per rendere il settore più produttivo, più innovativo, più sostenibile e più competitivo. E per fare questo occorre investire in nuove tecnologie coniugando la sostenibilità, passare attraverso una diversa organizzazione dell’attività produttiva, diversificare. Il Recovery Fund, che ha destinato all’agricoltura 2 miliardi di euro, è una occasione irripetibile. Ci vogliono però progetti e idee. E grandi piani attorno a quelle aziende che già oggi hanno dimostrato evidenti capacità di essere leader a livello mondiale. Stiamo impegnando il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti e per questo motivo la progettualità dovrà essere ampia e importante.”

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Sovraindebitamento e Fondi Ex Insicem: firmato protocollo tra il Comune di Vittoria e l’Ordine dei Commercialisti di Ragusa

Uno strumento concreto a sostegno di imprese e cittadini alle prese con il sovraindebitamento: nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Comune di Vittoria e l’Ordine dei Dottori commercialisti e gli Esperti contabili di Ragusa finalizzato, da un lato, ad agevolare l’accesso all’Organismo di composizione delle crisi (secondo i principi della Legge n.3/2012); dall’altro, a fruire delle contribuzioni sui fondi ex Insicem e ad agevolare i percorsi di finanziamento delle attività produttivo-commerciali sulla base degli strumenti finanziari nazionali e regionali, ovvero allo sviluppo di progetti a valere sulla programmazione regionale e nazionale con fondi europei.

La legge 3/2012 ha previsto l’introduzione nel nostro sistema normativo delle procedure di sovraindebitamento (piano del consumatore ed accordo di composizione della crisi), che possono rappresentare unefficace strumento per evitare le conseguenze sociali ed economiche delle esecuzioni immobiliari. Queste procedure hanno lo scopo di risolvere situazioni di sovraindebitamento valutate come irreversibili, prospettando tra l’altro la sospensione o l’estinzione dell’esecuzione forzata dei beni del debitore, quali in particolare abitazioni, terreni e immobili commerciali. Il piano del consumatore si applica ai soggetti privi di partita iva, mentre l’accordo di composizione della crisi si applica ad azienda agricole, professionisti e piccole imprese.

Lo scopo di queste procedure è quello di consentire al debitore di pagare quanto nelle sue effettive possibilità, al netto delle somme necessarie per il sostentamento della famiglia. Le procedure di sovraindebitamento prevedono un parziale stralcio dei debiti, con la possibilità del loro pagamento anche in un lungo periodo, fino a 10 anni.

Il debitore accede a queste procedure con l’ausilio di un Organismo di Composizione della Crisi, come quello costituito presso l’Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ragusa. L’Organismo istruisce la pratica e garantisce da un punto di vista tecnico la bontà del progetto. Per finire il Giudice omologa il progetto che sarà così vincolante per tutti i creditori. Dopo aver pagato la parte dei debiti previsti nel progetto, il debitore, a certe condizioni, può ottenere la cancellazione della restante parte di debiti non pagati.

Grazie alla sottoscrizione del Protocollo, verrà fornita un’offerta di servizi coerenti con i fabbisogni del tessuto sociale ed imprenditoriale del territorio di Vittoria e della cosiddetta fascia trasformata del Sud Est. A tal fine si è svolto un incontro con il Presidente della Confcommercio, con il Direttore della CNA, con il Presidente della Confagricoltura, con il Presidente della Confesercenti e con il Dirigente Comunale al termine del quale è stata stilata una bozza di un documento che sarà diffuso fra gli associati con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci per gestire situazioni di grave difficoltà economica.

Al fine di scongiurare che soggetti economici si vedano costretti a rivolgersi alla criminalità per reperire risorse finanziarie per dare risposte immediate ai bisogni primari, il Protocollo cerca di fornire un importante servizio al tessuto economico locale, a sostegno dello sviluppo del territorio e dei soggetti colpiti da problematiche finanziarie in particolare difficoltà, fornendo alla cittadinanza, attraverso il contributo dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, l’opportunità di venire incontro alle difficoltà di un periodo straordinariamente difficile.

Il Comune ha già messo a disposizione parte dei locali dell’Ufficio Commercio di via Dei Mille, per cui nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 16,30 alle ore 18,30 sarà presente un commercialista per fornire ai cittadini e alle imprese le indicazioni necessarie.

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Cereali: utile registro telematico ma soglia troppo rigida

Il registro telematico di carico e scarico dei cereali, introdotto nell’ultima Legge di Bilancio, potrebbe anche apparire opportuno nell’ottica della trasparenza del settore. Ma è stato concepito in maniera troppo restrittiva e generalizzata e rischia di mettere in seria difficoltà i soggetti coinvolti, soprattutto gli agricoltori e gli allevatori. Lo ha sottolineato Confagricoltura che ritorna sullo strumento introdotto dal decreto attuativo della Legge di Bilancio.

Bisogna stare attenti a non far diventare uno strumento utile – che replica in sostanza quanto già previsto con la registrazione telematica delle produzioni vitivinicole e oleicole per ottenere una radiografia completa di tutto il flusso della materia prima cerealicola – in un appesantimento burocratico. Troppo rigida anche la soglia delle 5 tonnellate annue per il quale va introdotto il registro.

Occorre bilanciare l’obiettivo di una maggior trasparenza di mercato con il carico amministrativo sulle aziende – osserva Confagricoltura -. Per questo chiediamo una proroga nell’avvio del registro in modo da poter introdurre delle modifiche all’impianto normativo nella direzione di un alleggerimento degli oneri, escludendo la parte iniziale e finale della filiera (produttori cerealicoli e allevatori).

Confagricoltura ricorda l’importanza del settore dei cereali, con un valore della produzione agricola pari a 3.746 milioni di euro, con circa 415 mila aziende e con 3,5 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata.

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