Meeting Rimini, il Presidente di Confagricoltura Giansanti all’incontro “Food security e sostenibilità”: “Cooperare per crescere”

“Per affrontare con successo la sicurezza alimentare e il cambiamento climatico a livello globale, e per raggiungere modelli agroalimentari più sostenibili e produttivi, nel rispetto delle tradizioni e del fabbisogno alimentare di ciascun Paese, è fondamentale una solida collaborazione internazionale, che preveda condivisione delle conoscenze e la diffusione dell’innovazione. Soprattutto nei Paesi meno avanzati”.

Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’incontro “Food security e sostenibilità: cooperare per crescere”, oggi al Meeting di Rimini insieme al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, il viceministro degli Esteri Cirielli, il presidente dell’ICE Zoppas, il presidente ASSOBIBE Pierini e l’AD di Lactalis, Pomella.

“Secondo l’OCSE, dobbiamo aumentare la nostra produzione agricola globale di quasi il 30% nei prossimi dieci anni. L’insicurezza alimentare sta crescendo a livello globale, a causa di diversi fattori, compresi conflitti bellici come quello tra Russia e Ucraina. Purtroppo, la guerra è tornata anche nei Paesi sviluppati e il cibo è stato nuovamente utilizzato come arma e strumento di pressione. La Russia sta per diventare primo produttore mondiale di frumento con una quota di mercato del 25% nel 2024”.

“Il modello italiano di agricoltura è un modello esportabile anche nei Paesi in via di  sviluppo. Per farlo occorre passare dalla digitalizzazione del settore mettendo a sistema la tecnologia con la mole di dati che gli agricoltori producono. Ad esempio, si potrebbero risparmiare fino al 10% di prodotti fitosanitari e il 20 – 25%  di acqua”.

“Come Italia, inoltre, siamo leader europei sulle tecniche di evoluzione assistita: determinante è stata Confagricoltura se l’Italia si ritrova ad essere in prima fila proprio sulle TEA per la sperimentazione in campo”.

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Agricoltura e sostenibilità: presentato al Meeting di Rimini il sondaggio di Confagricoltura e Università Cattolica di Piacenza

Sono bastate poche ore per ottenere centinaia di partecipazioni attive al sondaggio organizzato da Confagricoltura con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza dal titolo “Un’agricoltura sostenibile: quanto ne sai? News e fake news”, dedicato in particolare ai giovani e alle loro conoscenze sul settore primario.

Al Meeting di Rimini Confagricoltura ha presentato e lanciato il questionario che indaga, con 6 domande, la percezione del pubblico generalista rispetto ai messaggi mediatici sul settore primario.

Insieme al giornalista del quotidiano “Avvenire”, Paolo Viana, e all’agronomo di Confagricoltura, Silvia Piconcelli, il pubblico ha avuto modo di approfondire le relazioni tra sostenibilità e agricoltura attraverso alcuni temi: il consumo idrico, lo spreco alimentare, gli allevamenti, le pratiche di gestione forestale, l’effetto delle coltivazioni intensive e quindi delle monocolture sulla produzione degli impollinatori e, infine, l’interazione tra agricoltura e cambiamenti climatici.

Le linee guida europee, e a ricaduta quelle nazionali, stanno cambiando il sistema agricolo: la sostenibilità non è più una scelta, ma una prassi diffusa e consolidata tra le imprese. Questo, tuttavia, traspare poco nei confronti dei cittadini, che poi sono i consumatori finali delle produzioni dei campi. Partendo, quindi, dalle cosiddette “fake news” si è costruito il questionario insieme all’Università Cattolica di Piacenza con l’obiettivo di avvicinare il pubblico, prevalentemente i giovani, a scoprire i progressi, gli investimenti e le innovazioni che le aziende agricole hanno adottato per rispondere alle mutate esigenze sia legislative, sia di richiesta di sostenibilità da parte dei consumatori.

La partecipazione al sondaggio è anonima e i dati saranno gestiti dai ricercatori del Dipartimento di Economia agroalimentare dell’ateneo di Piacenza. Il questionario sarà somministrato durante tutta la durata del Meeting, ma anche in occasione di Ecomondo, che si terrà a Rimini a novembre. I risultati saranno presentati a Verona, alla prossima edizione di Fieragricola.

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Operazione della Questura di Ragusa, arrestato estorsore a Pozzallo. Confagricoltura: “Solo denunciando e affidandosi allo Stato si può sconfiggere l’illegalità”

Il plauso di Confagricoltura alla Questura di Ragusa per operazione che ha condotto all’arresto in flagranza di reato di un estorsore a Pozzallo

Confagricoltura Ragusa si congratula con la Questura di Ragusa e con il Questore, dott. Vincenzo Trombadore, per l’encomiabile operazione dei giorni scorsi che ha condotto all’arresto di un estorsore che vessava un imprenditore a Pozzallo. L’Organizzazione di rappresentanza degli imprenditori agricoli iblei esprime il proprio plauso alla Squadra Mobile della Polizia di Ragusa, che in sinergia con la Procura della Repubblica, hanno arrestato in flagranza di reato di un individuo responsabile di continue estorsioni ai danni di un commerciante locale.

L’arresto è stato possibile dalla tempestiva azione delle Forze di Polizia e dall’essenziale collaborazione della vittima dell’estorsione che ha dimostrato coraggio e fiducia nello Stato denunciando l’accaduto.

“Lo Stato c’è e non lascia indietro nessuno. Bisogna denunciare qualsiasi atto intimidatorio, non accettare che il malaffare mini la serenità delle imprenditrici e degli imprenditori, agricoli e non. La nostra Organizzazione è in campo nella battaglia per contrastare il racket e l’illegalità contro la libera impresa, in sinergia fattiva con le Istituzioni dello Stato. Solo attraverso l’unità e la collaborazione si può contrastare efficacemente il dilagare della criminalità e garantire un futuro sicuro per l’intera comunità”: questo il commento del Presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

“L’impegno per la legalità passa dal coraggio di non cedere alla rassegnazione e all’omertà, dalla consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte. La notizia dell’arresto di un estorsore a Pozzallo è la prova tangibile che si può contrastare il morbo del racket e dell’illegalità se si ha il coraggio di non tacere e di credere nello Stato. Oltre a congratularci con il Questore, dott. Vincenzo Trombadore, riteniamo doveroso ringraziare il Prefetto, S.E.  Giuseppe Ranieri, per la sensibilità dimostrata nel promuovere la nascita di un’associazione antiracket nel nostro territorio, di cui facciamo parte con convinzione, strumento necessario per promuovere la costruzione di reti collaborative per la battaglia comune per la legalità”, dichiara il Direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Giovanni Scucces.

Confagricoltura Ragusa ricorda che è attivo il numero verde 800900767 per denunciare minacce e pressioni indebite in forma anonima e ricevere immediatamente il sostegno necessario. Il servizio è curato dallo staff di “Sos Impresa – Rete per la legalità Sicilia” di Ragusa.

Ragusa, 21 agosto 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Sviluppo rurale: Spighe Verdi, Agriturist e i Borghi più belli d’Italia al Meeting di Rimini con Confagricoltura

Realtà con radici diverse ma con obiettivi condivisi. Parliamo di Spighe Verdi, (programma italiano realizzato dalla Foundation for Environmental Education in collaborazione con Confagricoltura), Agriturist (la più antica associazione dedicata al sistema agrituristico italiano) e I Borghi Più Belli d’Italia (associazione nata dalla Consulta per il turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani).

Domani, martedì 22 agosto, queste tre realtà saranno le protagoniste dell’appuntamento “Il filo verde del territorio”, in programma nello stand di Confagricoltura (Pad A3 – Stand 003) al “Meeting per l’Amicizia fra i Popoli” di Rimini alle ore 16.00. Parteciperanno il presidente FEE Italia, Claudio Mazza, il presidente di Agriturist, Augusto Congionti, e Fiorello Primi, fondatore e presidente de I Borghi Più Belli d’Italia.

Al centro del dibattito i tanti punti che queste associazioni condividono. A partire dalla valorizzazione del patrimonio rurale anche attraverso gli strumenti di finanziamento previsti dal PNRR.

Spighe Verdi premia ogni anno le migliori politiche territoriali in base a criteri di sostenibilità ambientale ma anche di misurazione del livello di coinvolgimento delle popolazioni e delle aziende agricole. Attività sviluppata in collaborazione con Confagricoltura.

Alla tutela e valorizzazione del patrimonio territoriale agricolo e montano italiano partecipano anche le aziende socie Agriturist che, accanto alle produzioni agricole, hanno sviluppato offerte di accoglienza per turisti, appassionati di enogastronomia e natura. Percorsi imprenditoriali dal valore non solo ambientale e storico (spesso gli agriturismi sono ospitati all’interno di antichi casali e in aree di assoluta bellezza paesaggistica). Accanto, infatti, si sviluppa un valore anche economico viste le importanti ricadute che queste attività hanno sul territorio.

Tutti temi, questi, che fanno parte della missione anche de I Borghi Più Belli d’Italia, associazione nata nel 2001 per sviluppare percorsi turistici che hanno come protagoniste le aree marginali del Paese a rischio spopolamento. Tra l’associazione dell’Anci e Confagricoltura il dialogo è avviato da tempo. Quest’anno la Confederazione sarà presente alla XV edizione del “Festival nazionale de I Borghi più belli d’Italia”, in programma a nella medievale Lucignano, in provincia di Arezzo.

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Bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”: è possibile partecipare fino al 20 ottobre 2023

Un mondo che rinasce grazie all’agricoltura, nelle zone verdi circostanti il Parco Archeologico di Pompei, attraverso il coinvolgimento di giovani o con bassa scolarità o con qualche disabilità; una fattoria didattica, a Bene Vagienna, in provincia di Cuneo, in cui si svolgono attività rivolte a bambini e ragazzi con problemi psico-sociali, disabilità, o provenienti da famiglie difficili; un giardino di tulipani, a pochi chilometri da Cagliari, che persone affette da tumore possono curare e attraverso il quale possono provare a stare meglio; ancora un’altra fattoria didattica alla periferia di Torino, dove possono trovare lavoro ragazzi emarginati; lo scambio – attraverso la cura dell’orto – tra anziani che trasmettono il loro sapere e giovani in situazioni di disagio, realizzato da un’azienda florovivaistica in provincia di Piacenza; l’esperienza di nove ragazzi africani provenienti dai campi di Rosarno, dove venivano sfruttati, che sono riusciti ad aprire una propria attività e oggi producono yogurt e ortaggi, tutti rigorosamente biologici, a 35 chilometri da Roma. 

Questi sono solo alcuni dei progetti realizzati e ancora oggi portati avanti con successo grazie al bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.

Il concorso, arrivato oggi all’VIII edizione, mette in palio 40.000 euro per ciascun progetto di agricoltura sociale, insieme a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata.

Previsti inoltre ulteriori 20.000 euro per un progetto speciale di gestione e riqualificazione del verde pubblico, al quale possono partecipare anche le cooperative sociali non agricole che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico.

Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation sono fortemente convinte del valore delle attività che l’agricoltura realizza nell’ambito sociale, lo dimostra l’impegno di questi anni e gli importi sinora erogati, pari a 840.000 euro. 

Alla selezione di “Coltiviamo agricoltura sociale” possono partecipare gli imprenditori agricoli, le cooperative sociali, anche in associazione con altri attori del terzo settore, purché il capofila sia sempre un imprenditore agricolo o una cooperativa sociale che faccia attività agricole.

Tutti i progetti devono essere presentati tassativamente entro il 20 ottobre 2023, sia via e-mail a coltiviamoagricolturasociale@confagricoltura.it, sia con raccomandata AR a Confagricoltura – Corso Vittorio Emanuele II, 101 – 00186 ROMA. 

La Giuria valuterà tutti i progetti pervenuti ed entro dicembre comunicherà i vincitori. Tutte le info per candidarsi alla VIII edizione del bando su www.coltiviamoagricolturasociale.it.

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Confagricoltura al Meeting di Rimini dal 20 al 25 agosto: ricco programma di incontri e approfondimenti

Territorio, ambiente, sostenibilità: sono i temi conduttori della presenza di Confagricoltura alla 44esima edizione del Meeting di Rimini per l’amicizia fra i popoli, che quest’anno ha per tema “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, in programma da domenica 20 a venerdì 25 agosto.

Il Meeting è tra le manifestazioni più longeve e partecipate: nel 2022 sono stati ottocentomila gli ingressi e quest’anno si attende un analogo riscontro, grazie anche alle personalità e istituzioni che hanno garantito la loro presenza e che culmineranno con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Lo spazio confederale si trova nel padiglione A3, stand 003, e prevede un ricco programma di iniziative, oltre agli incontri tra le delegazioni della rete territoriale di Confagricoltura. Il presidente nazionale Massimiliano Giansanti, inoltre, sarà a Rimini il 24 e 25 agosto.

Per quanto riguarda il programma dello stand, si inizia domenica 20 agosto, alle ore 16, con “Le donne per l’innovazione in agricoltura”, con il racconto delle imprenditrici dell’Emilia-Romagna.

Lunedì 21, alle ore 16, sarà lanciato il sondaggio organizzato da Confagricoltura con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza: “Un’agricoltura sostenibile: quanto ne sai? News e fake news”, dedicato in particolare ai giovani e alle loro conoscenze del settore primario.

Martedì 22, alle ore 11 si prosegue con “Sfatiamo i falsi miti dell’agricoltura”, un approfondimento sulla percezione dell’agricoltura presso l’opinione pubblica e sui fattori che diffondono un’immagine errata del comparto.

Nel pomeriggio, alle 16, “Il filo verde del territorio”, dialogo sulla valorizzazione del patrimonio rurale con il presidente di FEE Italia (promotore di Spighe Verdi) Claudio Mazza; il presidente de “I borghi più belli d’Italia”, Fiorello Primi, e il presidente nazionale di Agriturist, Augusto Congionti.

Mercoledì 23, alle ore 11 si parlerà di “Come affrontare i cambiamenti climatici: difesa attiva e passiva nelle imprese agricole”, con un focus sull’Emilia-Romagna.

Nel pomeriggio, alle ore 15,30, sarà la volta della FAI, Federazione Apicoltori Italiani, con il presidente Raffaele Cirone che far il punto sullo stato dell’arte del comparto nel talk “L’inestimabile valore delle api”.

Sempre mercoledì, alle 16,30, Confagricoltura dedica uno spazio all’Europa e all’impegno dell’Organizzazione per la ricerca e l’innovazione

Si prosegue giovedì 24 con i “Progetti europei: più sostenibilità dal campo alla tavola”, dedicato ai programmi Ue relativi all’alimentazione e ai quali partecipa Confagricoltura.

Il presidente Massimiliano Giansanti, alle 16, nello Spazio internazionale C3, sarà relatore al convegno “Food security e sostenibilità: cooperare per crescere”, insieme a Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri; Giangiacomo Pierini, presidente ASSOBIBE e direttore Corporate Affairs & Sostenibilità Coca-Cola HBC Italia; Giovanni Pomella, AD Lactalis.

“Confagricoltura partecipa con convinzione alla manifestazione che negli anni si è consolidata come uno dei momenti più alti di dialogo sui grandi temi che quotidianamente affrontiamo con il nostro impegno di Organizzazione sindacale agricola – afferma Giansanti – La sicurezza alimentare, il lavoro, la sostenibilità e il territorio con le sue comunità sono gli asset su cui si basa la nostra attività a livello centrale e locale. Il confronto generazionale che il Meeting da sempre assicura costituisce poi un valore aggiunto che ci aiuta nel percorso di crescita e di diffusione dei valori legati al settore primario”.

Il Meeting di Rimini terminerà venerdì 25 con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che chiuderà la manifestazione.

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Servizio Civile Digitale: al via le candidature per i progetti del Patronato Enapa

Prendono il via le candidature per il Servizio Civile Digitale, promosso dal Dipartimento per le Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al bando possono partecipare 4.629 operatori volontari, che saranno impegnati nei progetti che vedono coinvolto anche il Patronato Enapa di Confagricoltura.

Il servizio dura 12 mesi; l’inizio è in programma entro il 28 dicembre 2023.  Per alcune sedi si prevedono posti dedicati ai giovani con minori opportunità (posti GMO per chi ha un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro) e un periodo di tutoraggio conclusivo (orientamento al mondo del lavoro) della durata di 3 mesi. L’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio è di 507,30 euro.

Le domande di partecipazione devono essere presentate entro le ore 14:00 del 28 settembre 2023, esclusivamente attraverso la piattaforma DOL (Domanda On Line) all’indirizzo:  Servizio Civile – Domande Online – Domanda On Line

Possono candidarsi i giovani, senza distinzione di sesso, che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto i 18 e non superato i 29 anni di età (28 anni e 364 giorni).

Al termine del servizio il Patronato Enapa procederà, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, alla certificazione delle competenze acquisite dai ragazzi.

Sul sito di Enapa (www.enapa.it) tutte le informazioni sui requisiti necessari e l’elenco delle sedi disponibili dove poter effettuare il Servizio Civile Digitale.

 

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PSR Sicilia 2014-2022 Sottomisura 4.1 – Bando 2016 e Bando 2020, la Regione pubblica le graduatorie. Confagricoltura Sicilia: “Un ottimo risultato frutto di una serrata concertazione sindacale”

 

La Regione Siciliana ha approvato con il D.D.G. n. 3752 del 08/08/2023, a firma del dott. Dario Cartabellotta, la graduatoria a scorrimento a seguito della manifestazione di interesse sulla Sottomisura 4.1 “Sostegno investimenti nelle aziende agricole”, del PSR Sicilia 2014-2022 (Avviso pubblico prot. n. 10267 del 24/01/2023 e prot. n. 26941 del 13/02/2023), afferenti al Bando 2016  e al Bando 2020.

Una notizia che Confagricoltura Sicilia saluta con favore e che rappresenta un grande risultato che permetterà a tante aziende agricole di investire nel territorio.

“Un importante risultato – spiega il presidente di Confagricoltura Sicilia, avv. Rosario Marchese Ragona – frutto del lavoro di concertazione sindacale che la nostra Organizzazione ha posto in essere con l’Assessorato regionale all’Agricoltura e che abbiamo portato avanti con determinazione fin dal primo momento, richiedendo da subito l’implementazione della dotazione finanziaria dei suddetti bandi. Una boccata d’ossigeno per le nostre imprese vessate da cambiamenti climatici e costi di produzione alle stelle”.

“Il numero di adesioni – aggiunge Marchese Ragona – è la dimostrazione tangibile che, malgrado la congiuntura economica, le imprese siciliane hanno voglia di investire e di progettare un futuro fatto di sostenibilità e sviluppo. Un plauso all’Assessore Luca Sammartino e al suo staff per la sensibilità dimostrata nell’ascoltare le ragioni rappresentate da Confagricoltura. Ci auguriamo che tutte le aziende che ci hanno creduto possano essere finanziate e che le procedure burocratiche possano essere snelle e celeri”.

Confagricoltura Sicilia ricorda alle imprese agricole interessate che entro il termine perentorio di 90 giorni, le ditte inserite nell’elenco delle istanze ammissibili di cui agli allegati A – B – D – E dovranno presentare all’IPA competente per territorio tutta la documentazione prevista dai rispettivi bandi e dalla “Manifestazione di interesse”, finalizzata all’emissione del decreto di concessione. La documentazione, ove pertinente, dovrà essere prodotta in unica soluzione.

Le ditte inserite nell’elenco delle istanze ammissibili, saranno finanziate in ordine al punteggio approvato in sede di istruttoria tecnica-amministrativa, propedeutica all’emissione del decreto di concessione dell’aiuto, il cui punteggio convalidato non potrà più essere successivamente modificato.

Le ditte inserite nell’elenco di cui agli allegati C – F, potranno fare pervenire eventuali memorie, osservazioni od integrazioni documentali, entro e non oltre il termine perentorio di giorni trenta dalla pubblicazione del decreto.

Clicca qui per scaricare il decreto e i relativi allegati

Palermo, 10 agosto 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Consumi, Salvador (API – Confagricoltura): “Comprate pesce italiano, ma occhio all’etichetta”

“In vacanza si sceglie di portare in tavola sempre più pesce: registriamo un aumento dei consumi che quest’anno ci permetterà di superare i 30 kg annui pro-capite. Ottimi anche i risultati per cozze e vongole in particolare, di cui siamo leader indiscussi per l’allevamento delle veraci. Le famiglie hanno finalmente riscoperto l’importanza della provenienza locale e della filiera corta, optando per la genuinità, la qualità e la sicurezza alimentare dei prodotti ittici italiani”. Lo sostiene Pier Antonio Salvador, presidente dell’Associazione Piscicoltori (API) di Confagricoltura, analizzando l’impennata dei consumi di prodotti dell’itticoltura nazionale.

L’Italia – evidenzia API – si conferma il mercato più grande al mondo per spigole e orate, e continuano a rimanere alti anche i consumi di cozze e vongole. Cresce anche il numero di estimatori delle diete light, che prediligono la sostenibilità ed i prodotti locali, scegliendo trote e salmerini per piatti dal sapore delicato e dalla preparazione veloce. Particolarmente richieste le trote di taglie grandi, di cui più del 40% è destinato alla ristorazione. 

Come ricorda la FAO, l‘acquacoltura è il sistema più efficiente e sostenibile per la produzione di proteine animali. 

Il pesce fa bene, si sa, e con il caldo e le vacanze cresce la voglia di mangiarne di più. I molluschi, ricorda l’Associazione dei piscicoltori di Confagricoltura, costituiscono una preziosa fonte di proteine di alta qualità e minerali, con un basso contenuto lipidico e un’elevata percentuale di acidi grassi polinsaturi. Orate e spigole poi sono ricche di Omega3 ed apprezzate dai consumatori per il sapore delle loro carni bianche.

“Tuttavia la produzione nazionale attuale per queste due ultime specie (di 17500 tonnellate) non è assolutamente sufficiente a soddisfare le richieste – conclude Pier Antonio Salvador – e importiamo troppo pesce da altri Paesi, come Grecia e Turchia, ignorando il nostro potenziale. Dobbiamo impegnarci, insieme alle istituzioni e agli amministratori, a utilizzare meglio e mettere a frutto i nostri 7500 chilometri di coste, tanto più che aumenta l’attenzione sull’origine del prodotto, anche al ristorante: allevato o pescato, l’importante è che sia italiano. Ai consumatori chiediamo di controllare la provenienza”.

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Federico Castellucci, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura

Il vigneto Italia alla prova dei cambiamenti climatici. Castellucci (Confagricoltura): “Raccolto in calo, pesano costi di produzione e mancanza di manodopera”

Nella foto, Federico Castellucci, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura

Dopo anni di vendemmie anticipate, il 2023 ristabilisce l’equilibrio dei tempi di raccolta, in alcuni casi anche in ritardo, ma lascia il segno sulla quantità, in quasi tutta Italia in diminuzione dal 20 al 50%.

L’andamento climatico ha inciso profondamente sulla maturazione delle uve e sui volumi prodotti, sia per le gelate primaverili e le pesanti grandinate estive principalmente al Nord, sia per la peronospora, che è ricomparsa con virulenza, soprattutto al Centro Sud, a causa dell’umidità persistente.

E’ quanto è emerso nell’ultima riunione della Federazione Nazionale Vino di Confagricoltura, a cui hanno partecipato i presidenti delle Sezioni regionali par fare il punto della situazione prima dell’inizio della vendemmia.

Il calo si evidenzia in molte regioni: parte del Piemonte, Friuli Venezia Giulia, in parte della Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Molise, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. In controtendenza Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto, dove oggi si valuta circa il 5% in più dei quantitativi rispetto al 2022.

“In un contesto così complesso, – afferma il presidente della Federazione Vino di Confagricoltura, Federico Castellucci – i viticoltori italiani hanno fatto tutto il possibile, ma  sono stati messi a dura prova per contrastare le fitopatie acuite dal clima bizzarro. Per chi fa viticoltura biologica, in alcune zone si prospetta addirittura una vendemmia più che dimezzata in termini di quantità. Le prossime settimane saranno decisive per valorizzare al meglio la produzione”.

A favorire la diffusione della peronospora sono stati le abbondanti piogge di tarda primavera e inizio estate. L’Italia non è la sola ad affrontare questo problema: anche i viticoltori francesi sono alle prese con la malattia che attacca in particolare le varietà più sensibili. “Molte lavorazioni – aggiunge Castellucci – non hanno potuto essere effettuate perché le condizioni climatiche hanno impedito l’accesso ai terreni”.

L’emergenza peronospora si inquadra nella problematica sempre più ampia e grave legate alle fitopatie nel settore agricolo, per il quale Confagricoltura chiede la predisposizione di un “Piano straordinario di azione per la lotta alla diffusione delle fitopatie” che analizzi, sviluppi e sostenga specifiche misure che portino a potenziare e rendere più efficace  la strategia nazionale di monitoraggio e contrasto delle malattie.

“Chi è riuscito a trattare i vigneti ha dovuto affrontare ulteriori costi per salvare il raccolto. Costi almeno raddoppiati, in alcuni casi triplicati rispetto ad annate ordinarie, per la lotta fitosanitaria (carburanti, personale, antiparassitari), i trattamenti necessariamente ripetuti e il gasolio, che incidono notevolmente sul conto economico finale e pesano sui bilanci delle aziende, già ridotti per la flessione dei consumi conseguente all’aumento dell’inflazione”.

“La crescita del prezzo delle uve attesa in alcuni areali – aggiunge Castellucci –  non sarà mai tale da compensare l’incremento dei costi sostenuto.

A queste problematiche si aggiunge la continua presenza dei cinghiali che non risparmia le vigne di tutta Italia.

In vista della prossima vendemmia permangono infine le difficoltà a reperire manodopera, che, per il settore vitivinicolo, rappresenta il 20% del totale delle assunzioni in agricoltura. Le nuove misure sui flussi non sono fluide nella gestione burocratica e, nonostante le buone intenzioni e l’apertura del governo alle richieste del mondo agricolo, si arenano ancora sulle pratiche amministrative, troppo lente rispetto ai tempi dettati dalla natura e dalle esigenze delle aziende.

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