Confagricoltura al Vinitaly tra enoturismo e bicicletta con il campione Gianni Bugno

Tra i protagonisti dell’evento al Vinitaly di Verona martedì 4 aprile alle 16 – nel padiglione D stand G-H-I di Confagricoltura – intitolato “La bellezza della bici e della fatica, il gusto dell’impresa tra paesaggi, tradizioni, vigne, castelli e antichi borghi”, Gianni Bugno, campione del mondo di ciclismo e vincitore del Giro d’Italia, e Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura.

Alla tavola rotonda organizzata da Confagricoltura si parlerà di enoturismo, che ben si coniuga a un mezzo di trasporto slow come la bicicletta, offrendo la possibilità di godere della bellezza di vigneti e borghi, e di assaporare eccellenze vitivinicole e gastronomiche, venendo a contatto con tradizioni locali, cultura e storia. Ci sarà anche un focus su Nova Eroica Prosecco Hills, che si svolgerà il 30 aprile, evento ciclistico nato due anni fa, che si snoda tra castelli medievali e vigneti arroccati sulle colline tra Conegliano e Valdobbiadene. Ne parleranno Lodovico Giustiniani, presidente del comitato organizzatore Nova Eroica Prosecco Hills; Giordano Emo Capodilista, vicepresidente di Confagricoltura; Franco Rossi, presidente di Eroica Italia, che organizza la nota ciclostorica toscana, e poi Gianni Bugno e Vittorio Sgarbi.

Bugno, campione del mondo su strada nel 1991 e nel 1992, vincitore del giro d’Italia 1990, da anni propone programmi e itinerari per chi vuole coniugare la passione del ciclismo con quella dei viaggi e del benessere, scoprendo paesaggi, tradizioni e storia in Italia e nel mondo. L’anno scorso ha preso parte all’Eroica di Gaiole in Chianti, dove nel 1997 è nata la storica manifestazione. E parteciperà anche quest’anno con un’altra delle sue maglie da campione.

“Godere della bellezza di vigneti e antichi borghi tra le colline in bici, con veri e propri ‘itinerari del gusto’, è un’esperienza esclusiva fortemente agganciata anche alla cultura dei luoghi – sottolinea Giordano Emo Capodilista -. Da molti anni Confagricoltura lega il turismo con lo sport, proseguendo sulla scia dell’invito ai grandi campioni a partecipare con Confagricoltura a Vinitaly, evento di importanza strategica per il comparto del vino, che crea occupazione, è trainante per il nostro settore e per l’economia italiana”.

“In Veneto, e in tutta Italia, abbiamo paesaggi bellissimi, con un aspetto enogastronomico importante che dobbiamo valorizzare – aggiunge Lodovico Giustiniani -. Eroica non è solo una manifestazione ciclistica, ma un movimento di persone appassionate di tutta la bellezza che gira intorno. E le cantine traggono grande giovamento dal turismo lento, che si sposa bene con queste zone a vocazione enologica”.

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La revisione della direttiva imballaggi: una riforma a rendere o a perdere?

Panel Confagricoltura e Federvini sulle misure legate alla revisione UE sul packaging

Lunedì 3 aprile ore 16

Verona, 2 aprile 2023 – Domani, lunedì 3 aprile alle 16 presso lo stand Confagricoltura al Vinitaly (Pad. D, stand G – H – I) si terrà l’evento promosso da Confagricoltura e Federvini “La revisione della direttiva imballaggi: una riforma a rendere o a perdere?”.

Parteciperanno gli eurodeputati Silvia Sardone e Pietro Fiocchi, la presidente di Federvini Micaela Pallini (che curerà l’introduzione) e il presidente del CONAI Luca Ruini. Le conclusioni sono affidate al presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

La proposta del nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi, presentata dalla Commissione europea lo scorso novembre, impatta su intere filiere strategiche del Made in Italy, fra le quali il comparto vitivinicolo, cuore pulsante dell’economia nazionale e settore trainante del nostro export, con oltre 12 miliardi di Euro di fatturato e 8 miliardi di export.

Per Micaela Pallini, presidente di Federvini: “La proposta di regolamento così com’è stata concepita presenta numerose criticità. Gli imballaggi impiegati nel settore vitivinicolo sono per lo più bottiglie di vetro, quindi riciclabili al 100%, prodotte ricorrendo a moderne tecnologie che negli anni hanno permesso di ridurne il peso di oltre il 30%”. 

Inoltre, nel nostro settore gli imballaggi svolgono una funzione peculiare – aggiunge Micaela Pallininon sono un mero contenitore, bensì veicolo di presentazione al consumatore di prodotti unici, che si differenziano gli uni dagli altri per territorio di provenienza, storia, tradizioni e valori capaci di rendere quel mosaico, chiamato vino, patrimonio culturale nazionale riconosciuto in Italia e nel mondo. Per queste ragioni la proposta della Commissione europea, che inspiegabilmente mette al centro il riuso, anziché il riciclo, nonostante le ottime performance sul vetro del nostro Paese (88%), sembra imboccare la strada di una standardizzazione degli imballaggi, rischiando di diventare un ulteriore ostacolo per le nostre imprese, senza portare quei benefici ambientali indicati dal Green Deal”.

La proposta di Regolamento sugli imballaggi ufficializzata dalla Commissione europea presenta forti criticità che rischiano di compromettere il settore del vino, strategico per in nostro Paese  – afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano GiansantiL’impatto sarebbe devastante, andando a ricadere direttamente su 700.000 imprese. Una penalizzazione che, peraltro, risulta ingiustificata se si considerano le performance ambientali delle aziende e le buone pratiche di economia circolare, di packaging ed etichettatura avviate”. 

Auspichiamo – conclude Giansantiche le istituzioni competenti si mobilitino in tutte le sedi del negoziato, affinché vengano superate le rilevanti problematiche riscontrate nella proposta di Regolamento”.

 

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Federvini è l’organizzazione italiana di riferimento dei principali produttori e importatori di vini, liquori, acquaviti e aceti, nata nel 1917 e aderente a Federalimentare e Confindustria. Scopi della Federazione sono la rappresentanza degli interessi del settore nelle sedi nazionali e internazionali e la promozione dei valori che il settore esprime nella qualità della produzione, nella sostenibilità, nei rapporti con i territori, nella cultura della socialità e della convivialità, nell’educazione al consumo consapevole.

 

Confagricoltura è la più antica Organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana. Si impegna per lo sviluppo delle aziende agricole e del settore primario in generale, a beneficio della collettività, dell’economia, dell’ambiente e del territorio. Favorisce l’accesso all’innovazione delle imprese, alla sostenibilità delle pratiche agricole e alla competizione delle aziende sul mercato nazionale e su quelli internazionali. La presenza di Confagricoltura nel territorio nazionale si concretizza in modo capillare attraverso le Federazioni regionali, le Unioni provinciali, gli uffici di zona e le delegazioni comunali.

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Vinitaly, la riforma delle indicazioni geografiche e gli effetti sul mondo del vino. Convegno lunedì 3 aprile nello stand di Confagricoltura

La proposta di regolamento della Commissione UE relativa alla riforma della politica di qualità delle Indicazioni Geografiche (IG) prevede l’accorpamento in un unico sistema delle IG dei prodotti agricoli, dei vini e delle bevande spiritose.

Il dibattito politico a riguardo è molto acceso e sarà argomento di confronto e approfondimento a Vinitaly, nello stand di Confagricoltura (Hall D, stand G – H – I) nel convegno “La riformadelle IG”, organizzato da Federdoc e Confagricoltura lunedì 3 aprile alle 12.30.

Con il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, e il presidente di Federdoc, Giangiacomo Bonaldi, ci saranno l’europarlamentare Herbert Dorfmann, Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto; Alberto D’Attimis, presidente della sezione vitivinicola Friuli Venezia Giulia; Diego Coller, presidente di Confagricoltura Trentino; Leo Tiefenthaler, presidente dell’Unione agricoltori e coltivatori diretti altoatesini, e Palma Esposito, della Direzione Politiche di Sviluppo Economico delle Filiere Agroalimentari di Confagricoltura e componente del Comitato nazionale Vini Doc. 

“Se dovesse confermarsi la struttura del Regolamento IG così come previsto dalla Commissione – evidenzia Giansanti – ci sarebbe il passaggio di parte della politica vitivinicola come la gestione dei disciplinari, la tutela, le regole di sostenibilità e le associazioni di produttori, nel regolamento orizzontale. Occorre prestare attenzione alle Indicazioni Geografiche che valgono circa 11 miliardi dei 13 totali del fatturato dell’intero settore”. 

“La proposta di riforma delle indicazioni geografiche ha l’intento di arrivare a un riordino generale, con termini procedurali e di tutela estesi a tutte le eccellenze dell’agroalimentare europeo, dai formaggi ai prosciutti – sottolinea Bonaldi -. Inserire in questo contesto il vino, che si avvale di strumenti normativi specifici, ha destato preoccupazione in Federdoc e nel comparto in generale. Il nuovo regolamento potrebbe presentare delle opportunità, ma allo stesso tempo espone il settore a delle complessità che potrebbero indebolire la normativa sul vino”. 

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Vinitaly, l’intervista del presidente Giansanti sul Corriere della Sera

“La presenza della premier e di molti ministri al Vinitaly è un segnale che ribadisce l’importanza del settore vino, che è cultura e sviluppo economico, con un export di quasi 8 miliardi di euro. Ed è importante che il governo sia a fianco dei produttori”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in un’intervista pubblicata oggi dal Corriere delle Sera.

“A Verona le aziende incontreranno i loro clienti promuovendo i territori, con una visione di business che, oltre agli incontri di affari, racconterà il grande valore che il vino rappresenta in termini di tradizione e storie d’impresa” ha sottolineato Giansanti.

Il presidente di Confagricoltura ha poi parlato di alcune criticità del comparto legate ad esempio alla proposta europea sugli imballaggi, ricordando come la Confederazione, insieme a Federvini, chieda che il vino sia escluso dal regolamento. Altra difficoltà è la diffusione della Flavescenza dorata che “rischia di compromettere il ‘Vigneto d’Italia’ se non troviamo le giuste cure anche attraverso il genoma editing”. 

Anche l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno un impatto significativo sul mercato interno: alcuni vini sono stati interessati dalla flessione dei consumi dovuta all’aumento, appunto, del carrello della spesa.

Quanto alla sostenibilità, ha evidenziato Giansanti, il settore ha raggiunto “risultati sorprendenti: i concimi minerali sono stati ridotti del 50% negli ultimi 20 anni, i fitosanitari fino al 60%, sono state ridotte le emissioni del 25% e la produzione dei gas serra del 17%. Molte aziende mettono in campo grandi azioni per la transizione green, come la produzione di energia pulita e il riuso delle acque”.

Un comparto, quello del vino, che deve inoltre fronteggiare, lo ha ricordato Giansanti, attacchi di chi in Europa vuole imporre per questo prodotto “etichette come quelle sui pacchetti di sigarette”. Confagricoltura ha sempre promosso il consumo consapevole e responsabile. 

Il Vinitaly, ha concluso Giansanti, in occasione del quale anche i giovani racconteranno le loro storie, sarà un’ulteriore occasione per mettere a punto con il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, le linee per aggredire i mercati esteri e promuovere nel mondo il vino italiano.

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DL Bollette, Confagricoltura: bene misura su tassazione agroenergie che mitiga gli effetti

Confagricoltura plaude all’inserimento nel “Decreto Bollette” della misura sulla tassazione dell’energia elettrica da fonti agroforestali volta a calmierare gli effetti della crisi energetica e l’incremento dei prezzi dell’energia sulle imprese agricole.

E’ un intervento fortemente atteso dal settore ed in particolare dalle imprese produttrici di energia da biogas che, attraverso la fissazione di una soglia massima della componente energia all’interno dei regimi di incentivazione, consente loro di poter applicare alle produzioni di agroenergia una tassazione più equilibrata.

 
Con l’approvazione della norma, sarà dunque possibile mitigare, almeno sul 2022, il rilevante aumento dei costi di produzione riscontrato negli ultimi due anni.

Confagricoltura ricorda infine che le imprese agricole, con i loro impianti a biogas e biomasse, contribuiscono per oltre il 6% alla produzione elettrica rinnovabile del Paese, operando fattivamente alla transizione energetica ed alla decarbonizzazione.

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Giansanti (Confagricoltura): “Cibus momento di confronto”

“Questa è una manifestazione importante, perché esprime bene lo spirito dell’industria agroalimentare italiana. Cibus rappresenta sempre un momento di discussione e di ragionamento rivolto al futuro. Qui oggi si è parlato di ricerca e di democrazia alimentare. Si guarda al futuro senza paura delle novità. Come Confagricoltura lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo pensando alle generazioni future”. Lo ha detto Massimiliano Giansanti, a margine dell’inaugurazione di Cibus connecting Italy oggi a Parma.

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Rincari, Confagricoltura: florovivaismo in balia della crisi

Occorre prestare la dovuta attenzione alla pesante situazione che vive il settore florovivaistico europeo. Le aziende italiane, in particolare, sono in sofferenza per l’impennata dei costi produttivi ed energetici, la difficoltà a reperire i mezzi di produzione e la manodopera. Continuano ad interessare lo Stivale gli effetti del cambiamento climatico, come la siccità e le bombe d’acqua. Lo ha ribadito Confagricoltura in occasione del gruppo di lavoro Fiori e Piante del Copa Cogeca, che si è appena concluso in Olanda.

Gli esperti europei si sono confrontati sul problema degli aumenti energetici e di produzione che, in assenza di misure urgenti, mettono in pericolo la tenuta dell’intero comparto all’interno della UE.

Il florovivaismo ha sempre avuto un ruolo centrale nell’economia agricola nazionale. L’Italia è tra i principali produttori di piante e fiori della UE e vanta una grandissima varietà grazie alle sue caratteristiche territoriali.

Oggi il settore, malgrado l’evidente flessione dovuta alla pandemia, rappresenta un valore alla produzione che supera i 2,6 miliardi di euro. Il saldo attivo della bilancia commerciale è di oltre 400 milioni di euro, per un totale di 27mila imprese, che danno lavoro a più di 100mila addetti.

Confagricoltura ha calcolato che gli aumenti previsti per la produzione di piante e fiori nel 2022 possano stimarsi almeno del 70%, sul 2021, con punte che rischiano anche di superare il 100%.

“Le nostre preoccupazioni – ha concluso L’Organizzazione degli imprenditori agricoli – sono forti anche per il calo dei consumi. Le difficoltà sono evidenti e rischiano di condizionare le scelte aziendali. E’ purtroppo evidente che fiori e piante, pur con il loro importante apporto nel migliorare l’ambiente, la psiche e la qualità della vita, rischiano di essere sacrificati per risparmiare nel timore della crescita dell’inflazione”.

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26 novembre Giornata mondiale dell’olivo. Confagricoltura: sotto i riflettori il prodotto simbolo della dieta mediterranea

L’olivo significa cultura, economia, territorio, paesaggio, collegamento tra i popoli. Rappresenta una cultura di antiche radici, un elemento catalizzatore dell’economia e fortemente rappresentativo del paesaggio; simbolo di pace e tratto comune tra i popoli del Mediterraneo. Lo sottolinea Confagricoltura in occasione della “Giornata mondiale dell’olivo”, istituita dall’Unesco due anni fa, che si celebra il 26 novembre.

La “Giornata internazionale” – ricorda Confagricoltura – pone sotto i riflettori l’olio d’oliva, alimento unico, inimitabile, salutare, componente fondamentale e caratterizzante della dieta mediterranea. La produzione di olio di oliva è concentrata nel bacino del Mediterraneo. L’Italia è il secondo Paese produttore dopo la Spagna e precede Grecia, Turchia e Marocco.

Proprio in occasione della “Giornata internazionale” si riunisce la Federazione Nazionale di Prodotto Olivicoltura di Confagricoltura che fa il punto sulle difficoltà dei produttori di diverse aree vocate del nostro Paese, come la Puglia e la Calabria, dove si registrano scambi a prezzi molto bassi, con punte in ribasso anche di 3.5 euro /kg ed il manifestarsi di fenomeni speculativi.

Per la campagna olivicola in corso la produzione è stimata in 315mila tonn, distante anni luce dalle medie produttive degli anni 2000-2010, che andavano oltre le 500mila tonn.

Ad avviso di Confagricoltura il settore ha bisogno di interventi e fondi specifici che consentano ai produttori di avere accesso a misure per l’ammodernamento delle strutture produttive e per lo sviluppo di nuovi ed efficienti sistemi di logistica. Servono ricerca, innovazione e risorse adeguate per favorire onerosi investimenti; ed anche per avviare incisive politiche di promozione per valorizzare, verso i consumatori, il prodotto italiano di qualità.

A preoccupare Confagricoltura c’è anche la nuova Pac che, per il settore olivicolo, prevede un consistente taglio dei pagamenti comunitari oggi destinati ai produttori e regole stringenti per l’accesso ai fondi per i programmi operativi.

Il settore è composto da 646.326 aziende olivicole, che con i loro oliveti occupano una superficie di 1,2 milioni di ettari. I frantoi attivi sono 4.475 e le attività industriali legate al comparto sono 220. Le regioni che trainano la produzione sono la Puglia (49%), la Calabria (14) e la Sicilia (11%). Nel 2020 il fatturato del settore oleario è stato di 3.3 miliardi di euro.

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