26 novembre Giornata mondiale dell’olivo. Confagricoltura: sotto i riflettori il prodotto simbolo della dieta mediterranea

L’olivo significa cultura, economia, territorio, paesaggio, collegamento tra i popoli. Rappresenta una cultura di antiche radici, un elemento catalizzatore dell’economia e fortemente rappresentativo del paesaggio; simbolo di pace e tratto comune tra i popoli del Mediterraneo. Lo sottolinea Confagricoltura in occasione della “Giornata mondiale dell’olivo”, istituita dall’Unesco due anni fa, che si celebra il 26 novembre.

La “Giornata internazionale” – ricorda Confagricoltura – pone sotto i riflettori l’olio d’oliva, alimento unico, inimitabile, salutare, componente fondamentale e caratterizzante della dieta mediterranea. La produzione di olio di oliva è concentrata nel bacino del Mediterraneo. L’Italia è il secondo Paese produttore dopo la Spagna e precede Grecia, Turchia e Marocco.

Proprio in occasione della “Giornata internazionale” si riunisce la Federazione Nazionale di Prodotto Olivicoltura di Confagricoltura che fa il punto sulle difficoltà dei produttori di diverse aree vocate del nostro Paese, come la Puglia e la Calabria, dove si registrano scambi a prezzi molto bassi, con punte in ribasso anche di 3.5 euro /kg ed il manifestarsi di fenomeni speculativi.

Per la campagna olivicola in corso la produzione è stimata in 315mila tonn, distante anni luce dalle medie produttive degli anni 2000-2010, che andavano oltre le 500mila tonn.

Ad avviso di Confagricoltura il settore ha bisogno di interventi e fondi specifici che consentano ai produttori di avere accesso a misure per l’ammodernamento delle strutture produttive e per lo sviluppo di nuovi ed efficienti sistemi di logistica. Servono ricerca, innovazione e risorse adeguate per favorire onerosi investimenti; ed anche per avviare incisive politiche di promozione per valorizzare, verso i consumatori, il prodotto italiano di qualità.

A preoccupare Confagricoltura c’è anche la nuova Pac che, per il settore olivicolo, prevede un consistente taglio dei pagamenti comunitari oggi destinati ai produttori e regole stringenti per l’accesso ai fondi per i programmi operativi.

Il settore è composto da 646.326 aziende olivicole, che con i loro oliveti occupano una superficie di 1,2 milioni di ettari. I frantoi attivi sono 4.475 e le attività industriali legate al comparto sono 220. Le regioni che trainano la produzione sono la Puglia (49%), la Calabria (14) e la Sicilia (11%). Nel 2020 il fatturato del settore oleario è stato di 3.3 miliardi di euro.

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Vino, Confagricoltura: online il questionario sulle misure di promozione dei Paesi Terzi

É online, sul sito di Confagricoltura, un questionario rivolto alle aziende vitivinicole per raccogliere opinioni e proposte riguardo alle misure di “Promozione nei Paesi Terzi” alla luce della difficile situazione di mercato che si è creata in seguito all’emergenza Coronavirus.

La recente emergenza sanitaria ha condizionato e modificato gli usuali modelli di consumo. Tra i settori più colpiti, a causa della chiusura dei canali HO.RE.CA e della contrazione dei flussi esportativi, c’è quello vitivinicolo, che vale complessivamente circa 13,5 miliardi di euro, di cui quasi il 55% collocati fuori dall’Italia.

Come era ovvio, di questa imprevista emergenza hanno risentito anche le attività di servizio connesse al settore e soprattutto la promozione.

In molti si interrogano sul futuro di questa attività e, alla luce delle riflessioni in corso, non sembra essersi delineata una via ed un modello sul quale puntare. Di certo si è registrato un forte rallentamento delle attività, ma anche il ricorso a nuove formule.

È giunto dunque, a parere di Confagricoltura, il momento per iniziare a fare delle proposte alle Istituzioni europee e nazionali affinché, tenendo conto di quanto avvenuto in questi mesi, adeguino lo strumentario regolamentare, per consentire al sistema vitivinicolo, e non solo, di sviluppare programmi di promozione adeguati.

In questa logica, nell’ambito delle attività previste dai Programmi di promozione OCM vino sui Paesi terzi, Confagricoltura ha avviato una rilevazione statistica finalizzata alle predisposizioni di proposte utili a migliorarne la fruibilità, anche alla luce delle difficoltà emerse nell’attuazione delle precedenti programmazioni.

Utilizzando il questionario disponibile sul sito di Confagricoltura, al link https://www.confagricoltura.it/ita/questionario le aziende sono invitate a rispondere, entro il prossimo 31 luglio, ad una serie di domande che vanno dalla validità dell’attuale struttura dei punteggi ai possibili correttivi; dalle azioni più incisive da mettere in campo nell’immediato e per il 2021, alla luce delle limitazioni imposte dal Covid-19, alla validità della partecipazione a fiere ed esposizioni internazionali; dalle alternative alle degustazioni guidate, alla realizzazione di piattaforme on-line per la promozione/commercializzazione dei vini aziendali; dagli aspetti da pubblicizzare maggiormente alle campagne di informazione.

I risultati della rilevazione permetteranno di predisporre un adeguato pacchetto di proposte da presentare agli Organi europei e nazionali competenti, frutto dei bisogni e delle esigenze che emergeranno.

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