Giansanti (Confagricoltura): “Rischio recessione se aumentano ancora i tassi di interesse”

 “Con un ulteriore aumento dei tassi di interesse salirebbe sensibilmente il rischio di una recessione generalizzata nell’area dell’euro”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, lancia l’allarme in vista della prossima riunione della Banca centrale europea (BCE) che potrebbe varare una nuova stretta creditizia.

“Gli ultimi dati della Commissione europea indicano che l’attività economica sta già rallentando e sono state riviste al ribasso le previsioni di crescita nell’area dell’euro per quest’anno e per il 2024 – rileva Giansanti -. L’inflazione è in calo, ma per i prossimi mesi è previsto un aumento dei costi energetici sui quali la nuova stretta della BCE non avrebbe effetto”.

“Preoccupa, in particolare, la recessione prevista per la Germania, che è il primo mercato di sbocco per le esportazioni italiane nel complesso e per le produzioni del settore agroalimentare. Non è quindi scontato che, come si è verificato in passato, le esportazioni del Made in Italy agroalimentare consentano di compensare la riduzione delle vendite sul mercato interno”.

Intanto l’ISTAT ha segnalato una preoccupante contrazione della produzione dell’industria alimentare. A luglio, la riduzione è stata del 4,5% sullo stesso mese del 2022. “Anche l’andamento dei prezzi agricoli all’origine risente in negativo della diminuzione dei consumi – rileva il presidente di Confagricoltura -. La riduzione è dovuta essenzialmente al taglio innescato dalla perdita di potere d’acquisto. L’aumento dei tassi di interesse comporterebbe un raffreddamento aggiuntivo della domanda”.

“La stretta creditizia già varata dalla BCE è senza precedenti per velocità e intensità – conclude Giansanti -. In aggiunta ai maggiori costi, è in calo la concessione di credito da parte delle banche. Tra le conseguenze c’è anche la crescente difficoltà delle imprese a partecipare alle iniziative del PNRR”.

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G20, alleanza sui biocarburanti. Confagricoltura: l’Europa non sia miope

Su iniziativa dell’India, nella veste di presidente di turno del G20, è stato annunciato ieri il lancio dell’Alleanza globale per i biocarburanti. Tra i Paesi aderenti c’è anche l’Italia.

“Esprimiamo pieno apprezzamento per la decisione assunta dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che consente riproporre a livello mondiale il ruolo che i biocarburanti sono in grado di assicurare nel processo di transizione energetica, dopo le chiusure emerse a livello europeo” – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

Nove i Paesi che, al momento, hanno aderito all’iniziativa. Tra questi Stati Uniti, Brasile e Argentina, che sono tra i principali produttori ed esportatori di prodotti agroalimentari a livello mondiale.

 Nel comunicato diffuso dal governo indiano si precisa che la nuova Alleanza punta a promuovere “il progresso e l’adozione diffusa dei biocarburanti, facilitando i progressi tecnologici e definendo solidi standard e procedure di certificazione”.

Da ricordare che, lo scorso aprile, in ambito europeo, i biocarburanti sono stati esclusi dalle deroghe accordate in vista della fine, nel 2035, delle vendite di auto con motori alimentati con carburanti di origine fossile. “Una scelta discutibile e contestata dal governo italiano – rileva il presidente di Confagricoltura – perché la deroga è stata concessa ai carburanti di origine sintetica (e-fuels) che non sono disponibili e ancora allo studio sotto il profilo dell’impatto ambientale.

L’Unione europea ha quindi messo da parte il principio essenziale della neutralità tecnologica, considerato che i biocarburanti costituiscono una realtà consolidata.

“L’auspicio è che le novità definite in ambito del G20 inducano le istituzioni di Bruxelles a rivedere le scelte fatte. Avendo anche presenti le nuove esigenze in termini di sicurezza alimentare globale, l’Unione europea dovrebbe puntare decisamente sull’aumento della produzione interna di proteine vegetali”.

“Un piano specifico per le proteine vegetali è stato più volte sollecitato dal Consiglio, ma è rimasto nei cassetti della Commissione”, conclude Giansanti.

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TEA e Carbon Farming, passi avanti in Europa. Soddisfazione di Confagricoltura

Due novità importanti arrivano dal fronte europeo. Riguardano il carbon farming e le tecniche di evoluzione assistita (TEA), argomenti sui quali Confagricoltura è stata promotrice del dibattito politico.

Sulla proposta di regolamento delle TEA, nella riunione informale dei ministri dell’agricoltura Ue, nei giorni scorsi a Cordoba, la presidenza spagnola ha annunciato di voler raggiungere entro fine anno un accordo politico in Consiglio. “Un passaggio fondamentale – commenta il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – per inquadrare le nuove tecniche genomiche nell’ordinamento comunitario. Ricordiamo che l’Italia si è già portata avanti autorizzandone formalmente la sperimentazione in campo”.

Analoga soddisfazione di Confagricoltura per il voto espresso dalla Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo sul carbon farming e la proposta di regolamento che stabilisce un quadro di certificazione Ue per gli assorbimenti di carbonio.

La Comagri ha chiesto di equiparare all’assorbimento della Co2 al suolo anche alcune specifiche pratiche agricole. Nella proposta di regolamento sul tema, oltre alle rimozioni di carbonio (ottenibili con soluzioni tecnologiche di sequestro e/o soluzioni legate alla natura), è stato infatti incluso il carbon farming quale attività che comprende sia l’assorbimento dell’anidride carbonica nei suoli agricoli grazie all’attività agroforestale, sia la riduzione delle emissioni di gas effetto serra nel sistema di calcolo dei benefici in termini di carbonio rimosso dall’atmosfera.

“Decisione in linea con le aspettative di Confagricoltura sul carbon farming – aggiunge Giansanti – Si tratta di un risultato importante che auspico venga confermato dalla Commissione ambiente, competente in materia. Ringrazio il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida per la sensibilità e il sostegno all’iniziativa”.

Per quanto riguarda l’iter legislativo, il voto nella Commissione ambiente è previsto per il 2 ottobre, mentre il voto nella plenaria del Parlamento europeo si dovrebbe tenere la settimana del 16 ottobre.

“Con il via libera dei colegislatori europei – conclude il presidente – si potrà aumentare il ruolo del settore primario ai fini della sostenibilità ambientale dei processi di produzione e della tutela delle risorse naturali. Confagricoltura continuerà a lavorare in queste settimane per ottenere un regolamento favorevole e in linea con le istanze delle imprese”.

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Food System Summit, Giansanti (Confagricoltura): innovazione e digitalizzazione per la sicurezza alimentare. L’esempio di Hubfarm

“L’innovazione e la digitalizzazione sono strumenti essenziali per lo sviluppo economico, ambientale e sociale. Sono di fondamentale importanza per affrontare, in primo luogo, la sicurezza alimentare, poi il cambiamento climatico”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenendo oggi al Food System Summit alla FAO, all’evento sulla “Digitalizzazione per sistemi agroalimentari resilienti”.

In Italia la siccità e l’alluvione hanno colpito tutte le filiere, dall’ortofrutta al riso, dal Nord al Sud del Paese. La sola siccità ridurrà dal 10 al 40% le risorse idriche. Considerando che un ettaro di terreno irrigato ha una resa superiore del 30% rispetto al non irrigato, il problema è chiarissimo. Serve una strategia per prevenire queste catastrofi ambientali, proteggendo la produzione agricola e l’economia dei territori. “L’acqua e le sue infrastrutture – ha sottolineato Giansanti – giocano un ruolo fondamentale. E le innovazioni tecnologiche e digitali sono fondamentali per aumentare produttività, competitività e sostenibilità del settore agricolo”.

Confagricoltura ha quindi creato HubFarm per fornire gli strumenti necessari per ottimizzare i raccolti, ridurre gli sprechi e migliorare la sostenibilità nel settore agricolo.

“HubFarm può facilitare una notevole riduzione, che va dal 20% al 25%, del consumo di acqua; – ha spiegato Giansanti – una sostanziale diminuzione dell’uso di agenti fitosanitari tra il 7% e il 12%; una significativa diminuzione dell’applicazione di fertilizzanti, dal 12% al 16%. Inoltre, è stato dimostrato un potenziale di ottimizzazione dell’utilizzo delle macchine, compreso tra il 4% e l’8%, in parallelo a una notevole riduzione del consumo di gasolio, variabile dal 2% al 10%.

Per affrontare con successo la sicurezza alimentare e il cambiamento climatico, conclude Confagricoltura, è inoltre fondamentale una solida collaborazione internazionale e la condivisione delle conoscenze. L’Italia, il prossimo anno, con la presidenza del G7 giocherà un ruolo centrale nel dibattito, con particolare attenzione proprio alla transizione digitale”.

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UE, al via negoziato sulle TEA. Confagricoltura: importante fare presto

Parte, a Bruxelles, il negoziato sulla proposta di regolamento per inquadrare nella normativa della UE le tecniche di evoluzione assistita (TEA). In altri termini, le nuove tecniche del genoma.

Il progetto legislativo della Commissione – fa sapere Confagricoltura – sarà presentato ufficialmente al Consiglio Agricoltura nel corso della riunione che si terrà il 25 luglio. Dopo la presentazione, i ministri formuleranno le prime reazioni.

“E’ un passaggio di grande importanza per l’agricoltura italiana ed europea – sottolinea il presidente dell’Organizzazione agricola, Massimiliano Giansanti -. Finalmente, seguendo le indicazioni del mondo scientifico, viene posta l’attenzione sulla sicurezza e sui requisiti dei prodotti e non sulle tecniche utilizzate per produrli”.

“Le nuove tecniche del genoma sono in grado di dare agli agricoltori, grazie alla ricerca e alle innovazioni, nuovi strumenti per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e per continuare a ridurre la pressione sulle risorse naturali, a partire dall’acqua. Salvaguardando, allo stesso tempo, i potenziali di produzione”.

“La proposta della Commissione contiene alcuni elementi che richiederanno un particolare approfondimento. Ad esempio, la tracciabilità e la gestione a livello nazionale delle procedure di verifica – rileva Giansanti -. Sono problemi superabili. Quello che più conta è arrivare alla decisione finale il più rapidamente possibile, senza dover attendere le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e l’insediamento della nuova Commissione europea. L’invito che, dunque, rivolgiamo all’Europarlamento e al Consiglio è quello di far presto”.

Confagricoltura evidenzia che la presidenza spagnola di turno del Consiglio considera prioritario il “dossier” sulle TEA e, per facilitare le discussioni, il tema sarà all’ordine del giorno della riunione ministeriale informale in programma, a Cordoba, a metà settembre.

“Siamo convinti che l’Italia avrà un ruolo fondamentale nel corso del negoziato – conclude il presidente di Confagricoltura -. Con l’avvio della sperimentazione in campo varata dal Parlamento con il pieno sostegno del governo, l’Italia ha già inviato un messaggio inequivocabile”.

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Il ragusano Roberto Giadone (Natura Iblea) finalista agli EU Organic Awards, la competizione che premia le eccellenze europee bio e sostenibili

Roberto Giadone, fondatore di Natura Iblea, azienda di Ispica associata a Confagricoltura, leader nella produzione di ortofrutta biologica, si è qualificato alla Finale degli EU Organic Awards, prestigiosa competizione che riconosce e celebra le eccellenze nel campo dell’agricoltura biologica a livello europeo, come finalista nella categoria “Miglior produttore di biologico”. A contendersi il primo posto, oltre al siciliano Giadone, il greco Thomas Moschos (Moschos Farm) e lo spagnolo Mikhaylo Haliv (Tomelloso). Il riconoscimento è promosso da COPA-COGECA e IFOAM Organics.

EU Organic Awards è un’iniziativa sostenuta dall’Unione Europea, nell’ambito del suo Piano d’Azione per l’Agricoltura Biologica, che punta a riconoscere e premiare il lavoro straordinario di agricoltori, produttori e altri attori del settore che si sono distinti nell’adozione di pratiche sostenibili e innovative nell’agricoltura biologica.

Il premio si articola in diverse categorie, ciascuna dedicata a un aspetto specifico dell’agricoltura biologica. Alcune di esse includono:

Innovazione: per coloro che hanno introdotto nuove tecniche, processi o prodotti nell’agricoltura biologica, promuovendo l’efficienza e la sostenibilità.

Gestione sostenibile del suolo: per chi ha dimostrato una gestione ecologica del suolo, migliorando la fertilità e preservando la biodiversità.

Biodiversità: per progetti che promuovono la conservazione e l’incremento della biodiversità in ambienti agricoli.

Inclusione sociale: per iniziative che incoraggiano l’inclusione sociale e la cooperazione nella produzione biologica.

Impatto in termini di sostenibilità: per chi ha dimostrato un impatto significativo a livello sociale, economico o ambientale attraverso pratiche sostenibili.

“A Roberto Giadone e alla sua Natura Iblea il ringraziamento della nostra Organizzazione per continuare ad essere ambasciatore , in Italia e in Europa,  della passione e della dedizione che le imprenditrici e gli imprenditori di Confagricoltura ripongono nel promuovere la sostenibilità sociale ed ambientale dello loro aziende, nell’ottica di un’agricoltura responsabile e rispettosa dell’ambiente e dei diritti”, dichiara il Presidente di Confagricoltura, dott. Antonino Pirrè.

Il Direttore, dott. Giovanni Scucces, commenta così la notizia: “Incrociamo le dita per la vittoria, ma la qualificazione alla finale degli EU Organic Awards rappresenta già un ulteriore riconoscimento ad un’azienda modello del nostro territorio, che offre prodotti di eccellenza, con impegno costante e lavoro diligente nel promuovere pratiche agricole sostenibili, rispettando gli alti standard richiesti dall’agricoltura biologica europea”. “A Roberto, – aggiunge il Direttore Scucces – componente importante ed autorevole della famiglia di Confagricoltura Ragusa, le nostre affettuose e sincere congratulazioni. La sua vittoria sarebbe davvero una bella notizia e motivo di orgoglio per tutta la comunità agricola ragusana e siciliana”.

Per ulteriori informazioni sugli EU Organic Awards e sul Piano d’Azione per l’Agricoltura Biologica dell’Unione Europea, visitare il sito ufficiale: [https://agriculture.ec.europa.eu/farming/organic-farming/organic-action-plan/eu-organic-awards_en#categories-and-awards]

Ragusa, 21 luglio 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Imballaggi, Confagricoltura: importanti passi avanti per la modifica del regolamento a favore del riciclo e non del riuso

Con i voti delle Commissioni del Parlamento UE a favore della modifica del Regolamento imballaggi si è compiuto un ulteriore passo avanti nella direzione sostenuta da Confagricoltura e in sintonia con tutto il settore agroalimentare e l’industria.

In particolare, sono state accolte le richieste di modifica al testo del provvedimento licenziato dalla Commissione europea escludendo gli imballaggi in plastica monouso per verdura e frutta fresca dal campo di applicazione del Regolamento. 

L’intervento risponde a una precisa richiesta di Confagricoltura volta a tutelare le imprese, in particolare della IV gamma, che avrebbero dovuto fare fronte all’impossibilità di reperire sul mercato confezioni alternative in grado di offrire le stesse garanzie per il consumatore rispetto alla sua salute, alla perfetta conservazione e alla non contaminazione batterica degli alimenti. 

Altrettanto positivo il voto a favore dell’eliminazione dei rigidi parametri di riuso per i vini e le bevande spiritose. 

Risponde infine alle richieste della Confederazione anche l’eliminazione del riferimento dell’olio d’oliva dai sistemi di ‘vuoto a rendere’ obbligatori previsti nel Regolamento. 

Confagricoltura auspica che queste indicazioni vengano confermate anche nel prosieguo della procedura fino al voto in assemblea plenaria.

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Ucraina, Confagricoltura: il mancato accordo sul grano favorisce instabilità e speculazione

“La decisione presa a Mosca fa salire l’instabilità sui mercati internazionali e favorisce la speculazione. La Federazione Russa continua a utilizzare il cibo come un’arma e strumento di pressione per allentare le sanzioni”.

E’ il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sul mancato rinnovo dell’accordo sul grano dal Mar Nero che ha consentito l’esportazione via mare di oltre 30 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi prodotti in Ucraina, destinati per circa il 25% alla Cina.

A questo punto, è da mettere in preventivo un rialzo dei prezzi delle commodities che, secondo l’indice della FAO, sono in costante diminuzione da un anno rispetto al picco raggiunto nel marzo 2022.

Va comunque segnalato che, sul piano delle scorte globali, la situazione è diversa da quella in essere nel luglio dello scorso anno, quando l’accordo fu sottoscritto. Allora, ad esempio, le giacenze di mais erano al minimo da sei anni. Ora, stando alle previsioni del dipartimento di Stato USA all’Agricoltura, si attesteranno a fine campagna 2023-2024 sul livello più elevato da cinque anni. Anche le scorte di grano sono previste in crescita.

C’è, però, un altro aspetto da evidenziare. “Il mancato rinnovo dell’accordo – rileva Giansanti – può avere come conseguenza anche un aumento dei flussi di prodotti ucraini sul mercato europeo, con il risultato di innescare ulteriori pressioni al ribasso delle quotazioni. Per il grano tenero già scontiamo in Italia un taglio di circa il 30% rispetto ai prezzi del 2022”.

Per effetto della sospensione dei dazi doganali decisa dalla UE lo scorso giugno, dagli ultimi dati diffusi dalla Commissione risulta che le importazioni di prodotti agroalimentari dall’Ucraina sono aumentate del 60% nei primi tre mesi di quest’anno sullo stesso periodo del 2022. Per i cereali, l’aumento è stato di circa 920 milioni di euro, seguono semi oleosi e colture proteiche con 550 milioni.

“Alla luce di questi dati, nel giro di un anno, l’Ucraina è diventata il secondo fornitore di prodotti agroalimentari della UE”, evidenzia il presidente di Confagricoltura.

Da ricordare, infine, che, per limitare l’impatto provocato dal forte aumento degli arrivi dall’Ucraina, la UE ha deciso in via eccezionale, fino al 15 settembre, il blocco delle importazioni di grano, mais, colza e semi di girasole in cinque Stati membri (Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia). E’ consentito solo il transito verso altre destinazioni nella Ue o fuori dall’Unione.

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Ricerca genomica, Confagricoltura: proposta Commissione UE importante cambio di passo verso transizione ambientale e salvaguardia potenziale produttivo

Per Confagricoltura le proposte di sviluppo delle tecniche genomiche presentate dalla Commissione UE al Parlamento di Bruxelles rappresentano un importante cambio di passo, che riporta l’Europa al centro del dibattito sulla ricerca scientifica applicata al settore agricolo.  

In attesa di esaminarla in tutti i dettagli, Confagricoltura giudica positivamente l’iniziativa della Commissione che mira a fare, finalmente, chiarezza sulla differenza tra le nuove tecniche genomiche (NGT) e gli organismi geneticamente modificati (OGM). Dissipando, così, quelle ambiguità che hanno costretto al palo l’intero settore della ricerca europea. 

La proposta inviata al Parlamento di Bruxelles rappresenta un cambiamento di approccio al tema della transizione ambientale: la sostenibilità non può essere perseguita soltanto con divieti e limitazioni, ma è necessario dare agli agricoltori valide alternative e strumenti che permettano di ridurre l’uso di fitofarmaci e lo sfruttamento delle risorse naturali senza intaccare le produttività delle proprie aziende.  

La divulgatrice scientifica e presidente della FNP Proteoleaginose di Confagricoltura, Deborah Piovan, ha dichiarato: “L’Unione Europea ha imboccato la strada giusta manifestando la volontà di riconoscere l’importanza della ricerca di specie vegetali resistenti alle conseguenze del cambiamento climatico. L’applicazione di queste tecniche permetterà di fronteggiare molte delle attuali minacce alla capacità produttiva nazionale: dalle malattie fungine derivanti da eccessive precipitazioni e alluvioni, alla siccità e alla salinità del suolo e delle acque fluviali”.  

Adesso l’auspicio è che l’iter di approvazione di una legge che regolamenti tali tecniche proceda spedito e si concluda, come annunciato, entro i primi mesi del 2024. L’impegno assunto dalla Spagna nel suo semestre alla guida del Consiglio UE, ad avviare un focus sul tema nel prossimo settembre, fa ben sperare che il dossier possa approdare in aula già a febbraio. 

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UE, bilancio agricolo invariato nonostante l’aumento dell’inflazione. Confagricoltura chiede a Governo e Parlamento europeo di modificare la proposta

Da una prima lettura, la Commissione europea non ha proposto aumenti delle spese agricole della UE fino al 2027. Una decisione incomprensibile, alla luce della crescita eccezionale dell’inflazione che ha tagliato il valore reale dei pagamenti diretti e degli incentivi agli investimenti che, secondo la stessa Commissione, hanno già fatto registrare una flessione lo scorso anno.

E’ il commento a caldo di Confagricoltura alla proposta di revisione di medio termine del quadro finanziario pluriennale dell’Unione.

Il sistema agroalimentare ha assicurato i rifornimenti al mercato interno e contribuito ad evitare una crisi alimentare globale – spiega la Confederazione – Il tutto con un impegno di spesa limitato allo 0,4% del PIL europeo. Un aumento del bilancio agricolo è fondamentale per garantire la continuità produttiva e delle iniziative per la transizione ecologica.

E’ poi evidente la grande discrepanza tra l’inflazione prevista quando il bilancio pluriennale fu approvato e quella reale. L’aumento dell’inflazione ha anche innescato un rialzo senza precedenti dei costi di produzione, a partire dall’energia.

Confagricoltura si rivolgerà al governo e al Parlamento europeo per modificare la proposta della Commissione a favore delle imprese agricole. Senza un aumento – conclude Palazzo della Valle – continuerà la concessione degli aiuti di Stato, che sono ammontati lo scorso anno a 7 miliardi di euro. Proseguendo su questa strada, rischia di saltare il mercato unico.

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