E-commerce e agroalimentare: il Made in Italy sarà presto in vendita su Alibaba

Accordo tra Mipaaf e il gigante dell’e-commerce Alibaba, presto la firma dell’accordo in occasione di una visita istituzionale del ministro Centinaio in Cina. Al lavoro per coinvolgere anche Amazon

Un accordo con il gigante dell’e-commerce Alibaba per dedicare una parte del sito all’enogastronomia italiana verrà firmato dal ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, nell’ambito della prossima visita istituzionale in Cina. Lo ha annunciato lo stesso Centinaio, intervenendo a Sant’Ambrogio (Verona) all’inaugurazione della nuova sede del Consorzio vini Valpolicella.

Vogliamo stringere accordi – ha detto Centinaio – con tutte le grandi aziende di ecommerce, come Amazon e Alibaba, dove l”italian sounding’ vive e si autoriproduce, e andremo a scovare quelli che fanno l’italiano ‘tarocco’. Con Alibaba ci sarà la possibilità di aprire una strada diversa all’agroalimentare italiano”. Considerando l’enorme sviluppo dell’e-commerce alimentare in Cina.

Altri accordi, ha preannunciati Centinaio, riguarderanno anche il vino: “Siamo quelli che producono più vino in Europa – ha precisato – ma nei mercati emergenti siamo lontani rispetto ai nostri competitor, come i francesi. Dobbiamo imparare da loro: nelle missioni all’estero portavano i parlamentari con gli imprenditori, con accordi già fatti, e hanno promosso il ‘sogno’ del vino francese. Oggi il nostro obiettivo è quello di recuperare rispetto a loro“.

Leggi

Quali priorità per l’agrumicoltura siciliana? Conferenza stampa a Paternò

Tali priorità saranno oggetto di un documento che la filiera agrumicola presenterà al ministro perle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e al sottosegretario all’Agricoltura, Alessandra Pesce

Le priorità da affrontare con urgenza per lo sviluppo dell’agrumicoltura siciliana saranno esposte dalla filiera agrumicola siciliana nel corso della conferenza stampa promossa da Distretto Agrumi di Sicilia, Confagricoltura Catania, CIA Sicilia e Confcooperative Sicilia-Federagripesca Sicilia, che si terrà giovedì 20 settembre alle 10,30 nella Biblioteca Comunale di Paternò, città il cui territorio è altamente agrumetato.

Tali priorità saranno oggetto di un documento che la filiera agrumicola presenterà al ministro perle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e al sottosegretario all’Agricoltura, Alessandra Pesce, facendo seguito all’incontro dello scorso 21 luglio a Catania a cui prese pare anche il vice premier Luigi Di Maio.

Alla conferenza stampa, dopo i saluti del sindaco di Paternò, Antonino Naso e dell’assessore Franco Pennisi, interverranno: Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia; Giuseppe Di Silvestro, presidente CIA Sicilia Orientale; Giovanni Selvaggi, presidente Confagricoltura Catania; Luciano Ventura, segretario generale Confcooperative Sicilia e Nino Accetta, presidente Confcooperative Fedagripesca Sicilia.

Leggi

Florovivaismo, Confagricoltura: “Confermare il bonus verde anche per il 2019”

Confagricoltura: “Il bonus verde va confermato anche per il 2019. Apprezzabili le dichiarazioni del ministro Centinaio sui benefici per ambiente e salute”

“Il bonus verde con le detrazioni fiscali per la sistemazione a verde di giardini, terrazze e balconi va riconfermato anche nella legge di Bilancio 2019”. Lo chiede Confagricoltura in una nota.

“Con il bonus verde si è sfatato il pregiudizio che le opere a verde privato debbano essere considerate una spesa ‘estetica’ e non un beneficio per l’ambiente, per la salute dei cittadini e per il loro portafoglio – sottolinea Francesco Mati, presidente nazionale della Federazione Florovivaismo di Confagricoltura -. Ha ragione il ministro per le Politiche agricole Centinaio quando afferma che il bonus verde è importante per l’ambiente, l’economia e la salute. La sua applicazione non solo ha generato un aumento dell’interesse per i giardini, ma ha favorito anche giardinieri e aziende che operano alla luce del sole”.

Attualmente con il bonus – ricorda Confagricoltura – è prevista un’apposita detrazione ai fini IRPEF nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. La detrazione  spetta a condizione che i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni (bonifici ‘parlanti’, ecc.).

“Auspichiamo – conclude Francesco Mati – che, con la prossima Finanziaria, sia possibile proseguire con il bonus verde e magari, come accaduto per il settore edile, incrementarne la percentuale a detrazione o l’imponibile”.

Leggi

La Sicilia dice no a nuovi accordi commerciali su prodotti agricoli provenienti dal Nord Africa

Siamo pronti, in perfetta sintonia con il mondo produttivo siciliano, a compiere ogni iniziativa che è nelle nostre facoltà per stoppare l’ipotesi di eventuali ulteriori accordi a favore di Paesi extraeuropei dell’area Mediterranea che vadano a discapito della nostra agricoltura”.

A dichiararlo l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, in relazione alla notizia di una possibile missione in Egitto del Commissario europeo per l’Agricoltura Phil Hogan per discutere con il presidente Al-Sisi della ridefinizione dei rapporti commerciali con la UE.

Ritengo invece che questa debba essere l’occasione per rivedere quelli già esistenti e richiedere al Commissario maggiori garanzie a tutela delle nostre produzionirincara Bandiera – in particolar modo per gli agrumi e gli ortaggi e le altre produzioni in generale provenienti da Egitto, Marocco e Sud Africa che, in alcuni di questi paesi presentano problematiche fitosanitarie, fortunatamente non ancora presenti in Sicilia”.

In alcuni di questi Paesi sono presenti malattie da quarantena come il citrus black spot o l’huang long bing che, se dovessero arrivare in Sicilia,  comporterebbero danni economici gravissimi per l’agrumicoltura. Ma il riferimento è anche al possibile ampliamento dell’accordo con il Marocco al territorio del Sahara Occidentale, escluso nell’accordo del 2014.

Ritengo assolutamente necessario – conclude l’assessore – che al Commissario Europeo giungano tutte le nostre richieste per evitare che un’ennesima concessione a favore di Paesi terzi, dove peraltro sussistono enormi differenze negli standard relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro e al salario percepito dai lavoratori rispetto al nostro, danneggi la nostra economia e metta seriamente a rischio la sicurezza dei consumatori a causa dell’utilizzo di fitofarmaci e principi attivi, da noi banditi da svariati anni”.

Leggi

Regione Siciliana, depositato all’Ars disegno di legge sull’agricoltura sociale

Venerdì scorso è stato depositato all’Ars un disegno di legge a firma dell’on. Antonio Catalfamo (capogruppo Fratelli d’Italia) che istituisce delle misure a sostegno dell’agricoltura sociale.

Grazie ai fondi sull’inclusività sarà possibile, coinvolgendo gli assessorati regionali competenti, predisporre anche in Sicilia quello che è stato realizzato in altre Regioni d’Italia. In particolare la tutela e il sostegno ai soggetti svantaggiati attraverso gli strumenti dell’agricoltura, della riabilitazione, delle terapie con gli animali, per la formazione e il lavoro eco-sostenibile sul territorio. Questa legge guarda ai soggetti con disabilità, i disoccupati con disagio, i minori e gli studenti, le famiglie con difficoltà gravi – ha concluso il deputato regionale. “Grazie all’istituzione delle fattorie sociali si potranno creare dei percorsi virtuosi tra cibo, natura e formazione lavorativa.”

In Italia sono oltre mille le esperienze di agricoltura sociale con oltre 390 cooperative sociali che danno lavoro a 4 mila occupati e sviluppano più di 200 milioni di euro di fatturato. Le attività di agricoltura sociale sono rivolte nel 50% dei casi circa a persone con disabilità, cui seguono disoccupati con disagio, minori e studenti in alternanza scuola-lavoro.

A co-firmare il ddl anche l’On. Elvira Amata e l’On. Gaetano Galvagno sempre di Fratelli d’Italia.

Leggi

Giunta Confagricoltura: “Necessario piano nazionale di rilancio per l’olio extravergine d’oliva”

La mancata soluzione dei problemi legati alla Xylella e il rischio di nuove importazioni agevolate dalla Tunisia, stanno mettendo a dura prova il comparto, fiore all’occhiello dal made in Italy

Un grande piano nazionale a sostegno dell’olio extravergine d’oliva. La proposta arriva dalla giunta di Confagricoltura – che si è riunita ieri a Napoli – di fonte alle crescenti difficoltà che sta attraversando il comparto, stretto tra i problemi sanitari e quelli di mercato.

È ormai urgente – a parere dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli – trovare una soluzione per risolvere la drammatica crisi economica provocata dalla Xylella, con provvedimenti straordinari a sostegno degli produttori e degli operatori del settore.

Occorre – sottolinea Confagricoltura – un coordinamento tra tutte le Istituzioni per poter garantire da subito i provvedimenti necessari a far ripartire l’economia olivicola, che rappresenta una parte essenziale della produzione nazionale”.

Oltre ai problemi sanitari, preoccupa Confagricoltura la conferma da parte della Commissione europea della richiesta, da parte della Tunisia,  di estendere per altri due anni la concessione del contingente aggiuntivo di 35.000 tonnellate di olio di oliva in esenzione da dazio nelle esportazioni verso l’UE. Confagricoltura ribadisce la sua posizione e chiede una valutazione d’impatto preventiva.

Aumentare il contingente agevolato per l’olio importato dalla Tunisia potrebbe costituire un rischio per i produttori europei ed in particolare per quelli italiani – rimarca l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – influenzando negativamente gli equilibri del mercato interno UE e le quotazioni dell’olio d’oliva. Considerato anche che nei due anni in cui il provvedimento è stato attivo non si sono riscontrati vantaggi per il mercato e l’economia tunisina.”

Confagricoltura, già nel 2016, si era mobilitata scrivendo al ministro delle Politiche agricole e ai componenti delle commissioni competenti di Camera e Senato per sollecitare interventi correttivi per mitigare gli effetti negativi delle importazioni a dazio zero di olio dalla Tunisia. E nello scorso mese di giugno aveva scritto all’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di Sicurezza, Federica Mogherini, ai commissari al Commercio e all’Agricoltura, agli europarlamentari italiani e ai presidenti di Camera e Senato, per chiedere una valutazione preventiva adeguata degli effetti di un’eventuale rinnovo delle condizioni agevolate alla Tunisia  per le esportazioni di olio nella UE. e che – in base ai dati diffusi dal ministero dell’Agricoltura tunisino – da inizio stagione al 31 marzo 2018 ha aumentato le esportazioni del 124% rispetto alla campagna precedente. La stessa Commissione europea attesta che, nella prima settimana del 2018, le esportazioni di olio di oliva dalla Tunisia alla UE hanno raggiunto  56.700 tonnellate, pari alla quota annuale del contingente ordinario a dazio zero.

 

Leggi

Caporalato, Agrinsieme in prima linea contro lavoro irregolare e sfruttamento nelle campagne

“Agrinsieme ha sempre appoggiato e continuerà a sostenere ogni iniziativa finalizzata a combattere qualsiasi fenomeno di lavoro irregolare e di sfruttamento della manodopera, in agricoltura così come in altri settori produttivi, ed è al fianco delle imprese che si comportano in maniera etica”. Così il coordinamento che riunisce le organizzazioni professionali Cia, Confagricoltura e Copagri e le centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, esprimendo soddisfazione per l’odierna riunione alla Prefettura di Foggia del Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

“L’incontro, convocato dal Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, rappresenta per noi il punto di partenza per un contrasto più incisivo ad un fenomeno che, pur interessando aree circoscritte del Paese, danneggia l’immagine e il lavoro onesto della maggioranza delle imprese e cooperative agricole, andando anche a incidere sul loro reddito”, ha detto il coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina, che è intervenuto alla riunione odierna, nell’ambito della quale ha consegnato al Ministro un documento contenente le proposte del coordinamento in materia.

“Il caporalato è un problema sociale nazionale, che pur interessando aree circoscritte del Paese va affrontato secondo una logica nazionale, con una discussione approfondita sulla filiera agroalimentare. Ben vengano dunque i maggiori e rafforzati controlli annunciati dal Governo, sempre nell’ottica di una maggiore qualità e semplificazione, sapendo tuttavia che questi da soli non bastano e che la questione va affrontata a 360°, lavorando sul concetto di ospitalità e integrazione. Ospitalità e integrazione vanno poi coniugate seguendo un ragionamento di sistema che agisca su leve economiche e puntando ad una sinergia comune che miri alla piena legalità e al giusto prezzo”.

“La Legge 199/2016, a causa della mancanza di chiarezza in alcune sue disposizioni, in alcune casi assolutamente inapplicabili, ha determinato sinora scarsi risultati concreti, e necessita pertanto di essere rivista. È ad esempio necessario – propone Agrinsieme – intervenire per una maggiore e più chiara distinzione tra reati gravi/gravissimi e violazioni, anche solo meramente formali, agire sulla riduzione degli oneri burocratici e produttivi, accompagnare la revisione normativa con un profondo impegno politico e istituzionale per incentivare le assunzioni e mettere le aziende agricole nelle condizioni di consolidare gli importanti e positivi trend occupazionali del settore”.

Il presidente di Confagricoltura Ragusa: “Il caporalato al centro dell’attività della nostra Unione Provinciale”

“La battaglia al caporalato è al centro dell’attività di Confagricoltura Ragusa“, spiega il presidente dott. Antonino Pirrè. Che aggiunge: “La nostra unione provinciale è molto attenta al fenomeno, infatti ci siamo imposti una regola interna che prevede l’immediata espulsione per le aziende agricole che si macchiano di questo reato che reintroduce nuove forme di schiavismo nelle nostre campagne. E, nel contempo, siamo onorati di avere tra gli associati alla nostra Unione Provinciale il vincitore del premio Welfare Index 2018 (Dott. Roberto Giadone – Natura Iblea), un riconoscimento che valorizza le aziende attente al benessere dei lavoratori a 360 gradi. Esempi come Natura Iblea rappresentano il nostro modello di azienda agricola, in cui l’attività di business non travalica i diritti di nessuno ma, piuttosto, produce benessere diffuso, autentico e per tutti”.

“Noi continueremo la nostra azione – spiega il dott. Pirrè – mirata ad apportare dei correttivi alla legge 199/2016, che riteniamo giusta nei principi ispiratori, ma che necessita di correttivi per renderla più giusta e efficace nel colpire i casi di effettivo sfruttamento, senza il rischio di sanzionare, ed in maniera pesante, i casi di illecito di tipo amministrativo. Siamo disponibili inoltre, anche attraverso il sistema della bilateralità, a mettere in campo iniziative volte a dare attuazione , insieme alle Istituzioni deputate, al piano di intervento preventivo previsto dalle legge e fino ad a oggi praticamente inattuato e disatteso.

“Stupisce piuttosto – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – la posizione espressa da altra associazione datoriale di appoggio, pieno ed incondizionato, all’impianto sanzionatorio della legge i cui profili possono destare dubbi anche di incostituzionalità”.

 

Leggi

Dall’Europa misure eccezionali a sostegno al settore avicolo italiano

Su richiesta della delegazione italiana e del ministero delle Politiche agricole, il Comitato di gestione della Commissione Europea ha dato il via libera a misure eccezionali a favore del comparto delle uova e delle carni di pollame

Il Comitato di gestione della Commissione Europea ha approvato, in data 30 agosto, eccezionali misure di sostegno del settore avicolo italiano. Nel 2016, infatti, i comparti impegnati nella produzione di uova e carni di pollame in Italia hanno subito i danni dell’influenza aviaria. Il provvedimento prevede lo stanziamento di 11,1 milioni di euro (cifra raddoppiata dal bilancio nazionale). Le risorse andranno a favore delle aziende che fino al 28 settembre 2017 hanno subito danni indiretti dovuti a provvedimenti sanitari di restrizione alle movimentazioni degli animali e delle merci.

Il regolamento prevede una serie di indennizzi variabili, a seconda delle tipologie, per le perdite di produzione del pollame e dei riproduttori, per il prolungamento del periodo di allevamento e per l’eliminazione degli animali. “L’Italia ha ottenuto in Europa un ottimo risultato – afferma il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. Che aggiunge: “Le aziende agricole otterranno un congruo risarcimento per le perdite subite. Tuttavia, il negoziato con la Commissione non è ancora finito. Ci stiamo battendo per ottenere un ulteriore sostegno, vista l’esigenza del settore produttivo, per periodo successivo al 28 settembre 2017”.

Leggi

Olio tunisino a Palermo, deputato dell’Ars chiede l’intervento del ministro Centinaio

Vincenzo Figuccia dell’Udc in una nota sottolinea che nei porti italiani ci sarebbero diverse navi cisterna pronte a immettere altro olio tunisino nei nostri mercati

“Il ministero delle Politiche agricole si attivi in difesa del made in Italia e della sicurezza nel settore agroalimentare dopo che nel porto di Palermo sono state sdoganate 800 tonnellate di olio d’oliva tunisino biologico a dazio zero, prodotto destinato a Sciacca”. Lo chiede deputato dell’Udc all’Ars Vincenzo Figuccia, che in una nota, sottolinea che nei porti italiani vi sarebbero diverse navi cisterna pronte a immettere altro olio tunisino nei nostri mercati, attendendo che la Commissione Ue rinnovi l’esenzione del dazio anche per quest’anno.

“Non credevo che dopo il ripugnante arrivo nei nostri porti di tonnellate di grano al glifosato proveniente dal Kazakistan – dice Figuccia – fosse possibile una cosa simile. Chiedo al neo ministro Gian Marco Centinaio, di intervenire immediatamente per chiedere all’Ue una forte opposizione al rinnovo dell’esenzione, per intensificare le ispezioni sull’olio in arrivo dall’estero e bloccare questo vergognoso business che porta solo ed esclusivamente a un disastro economico per gli olivicoltori siciliani e per l’intero tessuto economico della Regione”.

Fonte: PalermoToday

Leggi

Giorgio Gnavi, imprenditore di Confagricoltura, è l’agricoltore del mese su Ansa.it

Giorgio Gnavi, titolare della Cantina Gnavi Caluso e associato a Confagricoltura, esempio di come la viticoltura tradizionale può incontrare l’originalità

Per la rubrica “L’agricoltore del mese” di Ansa.it questo mese l’agricoltore selezionato è Giorgio Gnavi, imprenditore associato a Confagricoltura, titolare della Cantina Gnavi Caluso.

Clicca qui per guardare il servizio completo

Leggi