Digitalizzazione, prosegue la collaborazione di Enapra-Confagricoltura sulle attività di ricerca di Smart AgriFood

Prosegue la collaborazione tra Enapra e Confagricoltura sulle attività di ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia. Allo studio innovazione e digitale nelle imprese del settore primario.

Visto il successo della collaborazione con L’Osservatorio Smart Agrifood (School of Management del Politecnico di Milano e Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia), Enapra prosegue anche quest’anno con l’obiettivo di contribuire alla comprensione delle innovazioni digitali che stanno trasformando la filiera agricola e agro-alimentare.

I partner partecipano a una serie di ricerche volte ad acquisire conoscenze e spunti per lo sviluppo del digitale nelle aziende e nelle filiere.

Il questionario online che Enapra propone è: “Agricoltura 4.0: a che punto siamo?” finalizzato a comprendere la diffusione dell’utilizzo delle soluzioni di Agricoltura 4.0 in Italia, il livello di conoscenza su questi temi da parte delle aziende agricole e le differenze nei fabbisogni espressi e nelle criticità affrontate o attese.

Il questionario è rivolto quindi a tutte le aziende agricole italiane, sia a quelle che già fanno uso delle soluzioni di Agricoltura 4.0, sia a quelle che non le hanno ancora adottate o che non conoscono questo paradigma.

Tutte le comunicazioni fornite saranno trattate con la massima riservatezza e diffuse esclusivamente in forma aggregata e anonima.

Per ulteriori informazioni l’Area Sviluppo Sostenibile e Enapra sono a disposizione all’indirizzo info@enapra.it o al numero 06.6852327-381.

Per la compilazione del questionario

link https://bit.ly/Indagine2020_OssSmartAgriFood_Confagricoltura

ENAPRA, Ente di formazione di CONFAGRICOLTURA opera per la creazione e lo sviluppo delle competenze dei dipendenti delle aziende agricole e agroalimentari, nonché delle aziende che erogano servizi nel settore agricolo. Costituita da Confagricoltura nel 1959, ENAPRA ha sede a Roma e si articola in 11 enti regionali.

ENAPRA è accreditata presso il FORAGRI e la REGIONE LAZIO.

ENAPRA realizza formazione orientata alla costruzione di progetti e iniziative coerenti con la rapidità delle variabili esterne e capaci di cogliere le nuove occasioni dei mercati.

La missione di ENAPRA è coerente con la strategia che Confagricoltura si è data, sempre più orientata ad affiancare le imprese per sostenerne la crescita. www.enapra.it

 

L’Osservatorio Smart AgriFood, School of Management del Politecnico di Milano e Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia.

Il termine Smart AgriFood identifica, in estrema sintesi, una visione del futuro della filiera agricola ed agro-alimentare secondo cui, grazie alle tecnologie digitali, l’intero comparto aumenterà la propria competitività.

In questo contesto, l’Osservatorio Smart AgriFood vuole diventare il punto di riferimento in Italia, per comprendere in profondità le innovazioni digitali (di processo, infrastrutturali, applicative, HW e SW) che stanno trasformando la filiera agricola e agro-alimentare, unificando le principali competenze necessarie: economico-gestionali; tecnologiche; agronomiche.

L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di veicolare i risultati della Ricerca ai decision maker – creando occasioni di incontro e di confronto tra gli stakeholder per promuovere il dialogo e l’innovazione di valore – e fare cultura, diffondendo l’informazione e la conoscenza sull’innovazione digitale nella filiera.

https://www.osservatori.net/it_it/osservatori/smart-agrifood

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Innovazione, al via la seconda edizione del premio di Confagricoltura

Parte la seconda edizione del Premio nazionale per l’innovazione in agricoltura, dopo il successo della prima, culminata con la cerimonia di premiazione alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Confagricoltura, con questa iniziativa, intende valorizzare la varietà e ricchezza di soluzioni tecnologiche, di prodotto, di processo e organizzative delle imprese del settore primario, con l’obiettivo di enfatizzare il ruolo centrale degli imprenditori agricoli, come promotori dello sviluppo economico, non solo aziendale, ma anche territoriale. Ruolo che in questo tempo di pandemia è emerso con ancora maggiore evidenza.

Ad essere premiate saranno le aziende agricole, in forma singola e associata, che hanno introdotto, negli ultimi tre anni, innovazioni che contribuiscono al miglioramento della competitività e della sostenibilità.

Maggiore attenzione, alla luce delle nuove esigenze, sarà data ad alcuni aspetti strategici per il settore, tra cui la digitalizzazione e le innovazioni sviluppate dalle imprese agricole nelle aree interne del Paese.

“L’innovazione oggi più che mai svolge un ruolo chiave per l’agricoltura. Per questo – ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – vogliamo premiare quelle aziende che, avendo investito in modernizzazione e tecnologie d’avanguardia, rappresentano delle eccellenze in questo campo”.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino al 23 ottobre 2020 e saranno selezionate da una giuria composta da rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale ed accademico. La premiazione avrà luogo durante uno specifico evento celebrativo.

Il bando ed il regolamento sono disponibili nella sezione “Premio innovazione” del sito di Confagricoltura, (https://www.confagricoltura.it/ita/attivita/premio-innovazione).

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Il WTO autorizza l’Ue a imporre dazi aggiuntivi su prodotti Usa. Confagricoltura: “Urge accordo bilaterale per fermare contenzioso”

Rischia di aggravarsi il contenzioso commerciale tra Unione europea e Stati Uniti. L’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) ha infatti deciso di autorizzare l’Unione europea ad imporre dazi aggiuntivi sui prodotti importati dagli Usa per un controvalore di 4 miliardi di dollari.

La decisione – informa Confagricoltura – sarà formalizzata nei prossimi giorni.

“Si tratta di un ulteriore e preoccupante passaggio nell’ambito del contenzioso ultradecennale tra la Ue e gli Stati Uniti sugli aiuti pubblici erogati ai gruppi Airbus e Boeing – rileva il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Va fatto ogni sforzo per raggiungere un’intesa bilaterale. I dazi e le misure di ritorsione sono sempre dannose; tanto più nell’attuale situazione di crisi economica e di rallentamento del commercio internazionale per effetto della pandemia”.

Confagricoltura ricorda che, sempre nel quadro della disputa relativa agli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing, gli Stati Uniti sono stati autorizzati nell’ottobre 2019 ad applicare dazi aggiuntivi sulle importazioni dalla Ue per un controvalore di 7,5 miliardi di dollari. Secondo i dati della Commissione europea, a seguito dei dazi, l’export agroalimentare degli Stati membri verso gli USA è diminuito di oltre 400 milioni di euro nei primi cinque mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2019.

Anche i nostri prodotti agroalimentari sono stati colpiti dai dazi Usa, nonostante l’Italia non faccia parte del consorzio Airbus.

Le tariffe doganali, pari al 25% del valore, si applicano sulle importazioni dall’Italia di formaggi, salumi, agrumi e liquori per un valore di circa 500 milioni di euro.

“Con l’inasprimento del contenzioso – evidenzia Giansanti – sarebbero a rischio, in particolare, le esportazioni di vini, pasta e olio d’oliva destinate al mercato statunitense. Chiediamo alla Commissione europea e al nostro governo un’iniziativa urgente per un negoziato che consenta di chiudere, una volta per tutte, una partita da cui la filiera agroalimentare italiana ha molto da perdere”.

Le esportazioni agroalimentari italiane verso gli USA ammontano a circa 4,7 miliardi di euro. Si tratta del primo mercato di sbocco fuori dalla UE.

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Giornata mondiale del turismo, Agriturist: “Riscopriamo campagne e aree interne”

“Il cambio di abitudini e di offerta del settore, ancor prima dell’epidemia, ha messo al primo posto, anche nel settore viaggi, lo sviluppo sostenibile economico, ambientale e sociale dei territori. Gli agricoltori sono da sempre custodi della tradizione e della cultura delle campagne”. Lo ha messo in evidenza Augusto Congionti, presidente di Agriturist (Confagricoltura) in occasione della giornata mondiale del turismo che si celebra il 27 settembre, dedicata quest’anno a quello rurale.

“La ricerca di spazi aperti ben si sposa con questa evoluzione, in qualche modo accelerata dalla pandemia. L’offerta unica delle 24.000 imprese agrituristiche italiane – ha continuato Congionti – consente di riscoprire le campagne, i paesini, i borghi e i percorsi meno conosciuti; un vero patrimonio che può costituire la leva per la ripartenza dell’intero settore turistico”.

“Il bilancio dell’estate appena trascorsa, dopo i mesi di fermo e nonostante la forte riduzione di matrimoni ed eventi, è stato in molti casi superiore alle aspettative. La richiesta di distanziamento – ha rimarcato il presidente di Agriturist – ci ha spinto ad incrementare le nostre attività all’esterno. Punteremo sempre di più sulle ciclovie, sulle ippovie, sui cammini religiosi, sui sentieri naturalistici e sulle fattorie didattiche, diversificando le nostre offerte e incrementando i nostri servizi”.

“Offriamo luoghi incontaminati, attività in campagna accompagnate da cibo e vino ottimi. Questa caratteristica ha consentito alle nostre imprese di diventare un segmento importante dell’offerta turistica italiana, consentendoci di partire avvantaggiati. Occorre però – ha concluso Congionti – cogliere l’occasione e incrementare questo potenziale, guardando alla sostenibilità delle aziende, all’innovazione, alla digitalizzazione e alle infrastrutture”.

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Illeciti agroalimentari, Agrinsieme: “Riforma adegua disciplina punitiva ad evoluzione sistema alimentare”

Agrinsieme: “Importante riconoscere patrimonio agroalimentare nazionale quale bene giuridico protetto”

“Le imprese agroalimentari del nostro Paese sono da sempre molto attente alla qualità, alla salubrità delle produzioni e al rispetto scrupoloso delle normative igienico-sanitarie; la loro professionalità è ampiamente riconosciuta e ha contribuito a creare la positiva immagine e il prestigio del Made in Italy nel mondo”. Lo ha ricordato il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, intervenendo in audizione in Commissione Giustizia della Camera nell’ambito dell’esame del Ddl con nuove norme in materia di illeciti agroalimentari, che introduce nuove fattispecie di reato quali l’agropirateria, la frode nel commercio di alimenti e la frode in commercio di alimenti con segni mendaci.

“Per tali ragioni, pur riconoscendo la finalità nobile e condivisibile della riforma dei reati in materia agroalimentare, che interviene sul Codice penale e sulla legislazione speciale di settore andando nella positiva direzione di adeguare la disciplina punitiva all’evoluzione del sistema di produzione, trasformazione e vendita dei beni alimentari e di contrastare al contempo fenomeni particolarmente gravi di frode alimentare, si raccomanda al Parlamento una prudenza nel suo operare e un’attenta valutazione delle conseguenze, anche non volute, che i nuovi precetti normativi potrebbero riverberare nei confronti degli operatori, ricordando che le imprese hanno bisogno di certezze nel loro agire quotidiano”, ha osservato il Coordinamento.

“Le condotte fraudolente che il testo mira a reprimere, infatti, determinano un notevole squilibrio nei rapporti fra gli operatori agricoli e fra questi e gli altri attori della filiera, con il duplice risultato di far lievitare i prezzi al dettaglio e di far calare drasticamente quelli all’origine; tali condotte vanno così ad arrecare un danno economico ai consumatori e ai produttori e si aggiungono alle ricadute sanitarie delle stesse azioni fraudolente, anch’esse a discapito dei cittadini-consumatori e delle imprese agroalimentari”, ha proseguito Agrinsieme.

“Non possiamo pertanto che accogliere positivamente i contenuti del testo in discussione nel suo complesso, che a nostro avviso comporta rilevanti passi in avanti volti alla tutela dell’agroalimentare italiano e della salute pubblica e che fa esplicito richiamo al patrimonio agroalimentare quale bene giuridico protetto dalla rinnovata disciplina dei reati di frode”, ha evidenziato il Coordinamento.

“Una più incisiva e organica azione di lotta alla contraffazione deve però prevedere un maggiore coordinamento a livello europeo e internazionale, in particolar modo sul fronte dei controlli, così da andare a contrastare un fenomeno che è ormai di dimensione transnazionale e che necessita pertanto di una risposta comunitaria in termini di tutela, prevenzione e contrasto. È fondamentale, in altre parole, che si arrivi a livello europeo alla definizione chiara del concetto di frode alimentare, ancora non presente nel diritto comunitario”, ha concluso Agrinsieme.

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Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.

 

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Natura Iblea di Roberto Giadone premiata alla V edizione del Welfare Index Pmi

Anche nell’edizione 2020, Natura Iblea sale sul podio del Welfare Index Pmi

L’azienda ragusana “Natura Iblea” è stata premiata oggi a Roma alla V edizione del Welfare Index Pmi, il riconoscimento di Generali che premia le piccole e medie imprese che si distinguono per la qualità del welfare, in occasione della presentazione del rapporto annuale sul tema. Si tratta del terzo riconoscimento ottenuto da Natura Iblea e il quarto consecutivo per le aziende associate a Confagricoltura Ragusa.

L’edizione 2020 del Welfare Index PMI amplia ulteriormente il quadro di analisi con oltre 6.500 interviste, triplicate in 5 anni, e allarga la partnership a tutte le 5 Confederazioni nazionali, con l’ingresso di Confcommercio. Il rapporto Welfare Index PMI si arricchisce delle analisi su Covid e impatti del welfare sui risultati di bilancio.

Il welfare aziendale fa crescere l’impresa in termini di produttività e occupazione: il nuovo modello di analisi dell’impatto delle azioni di welfare sui bilanci di 3 mila PMI attesta che negli ultimi due anni le imprese più attive nel welfare registrano il maggiore aumento di produttività (+6% vs media +2,1%) e di occupazione (+11,5% vs media +7,5%).

Il welfare aziendale esce rafforzato dalla crisi Covid-19 e si afferma come una leva strategica per affrontare l’emergenza e per la ripresa sostenibile del Paese: questo nuovo contesto ha impresso un salto di qualità al welfare aziendale; le PMI con un welfare più maturo hanno avuto maggiore capacità di reagire all’emergenza e sono state punto di riferimento per la comunità; sanità, sicurezza, assistenza, formazione, conciliazione vita lavoro si confermano le aree di maggiore intervento; il welfare fa crescere l’impresa in termini di produttività e occupazione, come conferma il nuovo modello di analisi, in collaborazione con Cerved, che misura gli impatti sui risultati di bilancio. Sono queste le principali evidenze del Rapporto 2020 – Welfare Index PMI.

Le 78 imprese Welfare Champion sono state premiate oggi dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, alla presenza del Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le Politiche Sociali, Stanislao Di Piazza presso il Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna.

“In tempi di pandemia il welfare aziendale è essenziale per la tenuta sociale ed economica del nostro Paese. In un momento di grande incertezza dare sostegno alle famiglie e ai lavoratori, per la difesa del lavoro e del reddito, è fondamentale ed è un modo di fare impresa in un’ottica di sviluppo sostenibile”: questo il commento a caldo del presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. Che aggiunge: “Confagricoltura, con le sue imprese, ha sposato da tempo questa visione, che oggi assume un valore ancora più forte, anche nel nostro territorio. Siamo orgogliosi per “Natura Iblea”, eccellenza imprenditoriale associata alla nostra organizzazione di categoria, che incarna in pieno la nostra visione di impresa sana e sostenibile. A Roberto Giadone e a tutta la sua squadra, che del welfare hanno fatto il cuore del rapporto con i loro dipendenti e con il territorio, le nostre più vive congratulazioni”.

“L’agricoltura – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – grazie anche allo stretto legame con il territorio e la popolazione, conferma il suo rinnovato ruolo sociale, finalizzato all’integrazione e al miglioramento delle condizioni dei lavoratori”.

 

Ragusa, 22 settembre 2020

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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“Agro-social: seminiamo valore”, partecipazione da record al bando promosso da Confagricoltura e JTI Italia

I finalisti selezionati accederanno ad un percorso mirato di tutoraggio

 

Terminato con numerose adesioni “Agro-Social: seminiamo valore”, il nuovo programma di Confagricoltura, realizzato in collaborazione con JTI Italia (Japan Tobacco International), per sostenere progetti di inserimento sociale e lavorativo di soggetti vulnerabili e promuove la creazione di opportunità e nuovi modelli di sviluppo per le comunità rurali locali. Forte il coinvolgimento dei partecipanti. Tra le regioni più virtuose la Toscana e l’Umbria seguiti a ruota dal Veneto e dalla Campania.

“L’anima dei progetti presentati, tutti molto interessanti, è l’agricoltura attività primaria attraverso la quale favorire il reinserimento, anche professionale, nel mondo del lavoro di intere comunità e persone a rischio di esclusione sociale. Siamo soddisfatti – ha commentato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – della partecipazione a questa iniziativa in cui, insieme a JTI, abbiamo fortemente creduto, convinti che sia necessario ripartire dai territori per produrre reali benefici e servizi, sostenendo progetti concreti di impresa, di sviluppo sostenibile e di solidarietà”.

Le numerose proposte finali presentate verranno vagliate da una giuria di esperti. I finalisti selezionati accederanno direttamente alla seconda parte del bando: un percorso di tutoraggio dedicato, curato da Confagricoltura, per affiancare i candidati nella definizione del proprio progetto nel dettaglio. Le due idee progettuali più capaci di coniugare l’innovazione con la sostenibilità, classificate al primo e secondo posto, saranno premiate, rispettivamente, con 40 mila e 30 mila euro.

“L’entusiasmo con cui i partecipanti hanno risposto a questa prima edizione del programma conferma come puntare sulla capacità delle comunità locali di creare valore per tutto il sistema Paese sia la strada giusta da percorrere per il rilancio della nostra economia – afferma Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs and Communication Director di JTI Italia – Per questo motivo siamo contenti di essere parte attiva nel valorizzare la creatività e l’imprenditorialità delle piccole realtà che possono diventare concreto volano di sviluppo”.

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Sviluppo rurale, Confagricoltura: “Fondamentale garantire tempestività e qualità della spesa pubblica in agricoltura”

“I Piani di sviluppo rurale sono strumenti di importanza capitale per le aziende agricole: serve massima efficienza da parte delle amministrazioni pubbliche nazionali e locali in questa delicata fase di transizione”. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, manifestando preoccupazione per il livello di spesa nazionale dei PSR che ristagna attorno al 50% della dotazione complessiva 2014-2020, sebbene quasi tutte le risorse siano state impegnate.

“Già da qui a fine anno – rimarca Giansanti – abbiamo un rischio di disimpegno di circa 450 milioni di euro di risorse comunitarie, corrispondenti a 810 milioni di euro circa di spesa pubblica complessiva. Sarebbe in ogni caso importante, assodato che le regole della PAC rimarranno invariate almeno per il prossimo anno, che le autorità di gestione predispongano, già da ora, tutte le condizioni necessarie ad iniziare ad impegnare da subito le risorse del periodo 2021-2027”.

Per il presidente di Confagricoltura è indispensabile iniziare a definire le priorità ed i nuovi bandi, soprattutto per alcune misure, come quelle ad investimento o le misure a superficie e a capo, che, in quasi tutte le Regioni, non sono attivate da molto tempo.

Il regolamento di transizione della PAC, mette in guardia l’Organizzazione degli imprenditori agricoli, è di durata massima biennale e si basa sul principio dell’utilizzo delle vecchie regole. Avvalendosi delle nuove risorse entrerà in vigore il 1° gennaio 2021, costringendo le autorità regionali a gestire contemporaneamente vecchia e nuova dotazione finanziaria.

Occorre evitare ogni soluzione di continuità tra il precedente e il prossimo periodo di gestione delle misure di sviluppo rurale. “Sono risorse quanto mai preziose per gli agricoltori – conclude Giansanti – e che non possiamo assolutamente permetterci di dissipare. Si tratta di 9,7 miliardi di euro di fondi comunitari disponibili nei prossimi sette anni per l’Italia, che possono sviluppare una spesa pubblica molto maggiore e che sono pari ad oltre l’11% del totale della spesa comunitaria complessiva destinata dal bilancio della UE al ‘secondo pilastro’ della PAC”.

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Decreto Rilancio, Giansanti: “Estendere gli sgravi previdenziali ad altri comparti penalizzati dalla pandemia”

In queste ore è stato formalizzato il decreto interministeriale che precisa i comparti produttivi beneficiari dell’esonero previdenziale previsto dal cosiddetto “Decreto legge Rilancio”.

Si tratta di una misura proposta dal Mipaaf e accolta in sede di conversione del decreto legge a luglio, che ha recepito la richiesta di Confagricoltura, per garantire, in maniera automatica, maggiore liquidità alle imprese agricole delle filiere penalizzate dalla pandemia del Covid-19.

“Ora occorre fare di più, alla luce della perdurante crisi del settore HoReCa, estendendo la misura anche ad altri comparti esclusi dal provvedimento. Abbiamo promosso – sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – un’azione specifica al Mipaaf, coinvolgendo direttamente la ministra Bellanova, proponendo alle forze politiche alcuni emendamenti al cosiddetto “decreto agosto” per allargare i benefici ai settori olivicolo, frutticolo ed orticolo, in particolare di IV gamma”.

Tutti i comparti danneggiati, anche quelli toccati successivamente alla fase di maggiore criticità, devono poter usufruire di un sostegno essenziale per restituire sicurezza finanziaria alle imprese.

“Nell’interesse del settore primario – conclude Giansanti – che ha dimostrato nell’emergenza quanto sia essenziale al Paese, occorre apportare le necessarie modifiche di legge e trovare la copertura finanziaria indispensabile per far fronte alla richiesta del mondo produttivo”.

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Ue-Regno Unito: senza un accordo si rischia ritorno a dazi e controlli alle frontiere

“Senza un accordo commerciale tra Unione europea e Regno Unito, dobbiamo prepararci a gestire una fase di instabilità sui mercati agricoli dell’Unione. Gli autotrasportatori britannici stanno già rifiutando il rinnovo per l’anno venturo dei contratti con gli esportatori degli Stati membri”.

E’ l’allarme lanciato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, per le crescenti difficoltà che stanno segnando il negoziato tra la Commissione Ue e il governo di Londra sulle future relazioni commerciali a partire dal 1° gennaio 2021.

Alle difficoltà della trattativa sulle questioni relative alla libera concorrenza, si è aggiunto l’annuncio, a Londra, dell’imminente presentazione al Parlamento di un progetto di legge sul mercato interno che contiene anche la modifica unilaterale di alcuni aspetti dell’accordo di recesso dalla Ue firmato lo scorso anno.

“In particolare – sottolinea il presidente di Confagricoltura – l’obiettivo è quello di rivedere parzialmente il protocollo sulla Repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del Nord. In concreto, se il progetto diventerà legge, sarebbe lesa l’integrità del mercato unico europeo e verrebbe meno la possibilità di controllare il rispetto delle regole dell’Unione in materia di protezione dei consumatori e contrasto delle contraffazioni sui prodotti di passaggio sul territorio dell’Irlanda del Nord e destinati agli Stati membri”.

“E’ una prospettiva inaccettabile e bene ha fatto la presidente della Commissione europea a respingerla nel modo più assoluto – rileva Giansanti – Da un recente incontro che ho avuto con la presidente dell’organizzazione degli agricoltori britannici (NFU), è emersa la volontà di mantenere gli elevati standard produttivi e sostenibilità ambientale garantiti dalla normativa dell’Unione”.

Se non sarà sottoscritto un accordo commerciale, dall’inizio dell’anno venturo sull’interscambio tra Unione europea e Regno Unito si applicheranno le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio con il ritorno dei dazi e dei controlli alle frontiere.

Il Regno Unito importa dalle UE prodotti agroalimentari per oltre 40 miliardi di euro l’anno, il 72% delle importazioni totali. Il “Made in Italy” di settore concorre per 3,5 miliardi.

“In questo quadro di crescenti incertezze – dichiara Giansanti – abbiamo rilanciato la richiesta al governo di costituire una “task force” per supportare le imprese nel caso di un mancato accordo con il Regno Unito. Inoltre, va stabilito che anche il settore agricolo potrà beneficiare della riserva finanziaria di 5 miliardi di euro decisa dal Consiglio europeo per gestire l’impatto determinato dal recesso del Regno Unito”.

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