Servizio Civile Universale, Confagricoltura: “Partito l’impegno dei giovani nel nostro patronato”

Primo giorno d’impegno ieri, martedì 25 maggio, per 82 giovani tra i 18 e i 28 anni nel Servizio Civile Universale (SCU), che svolgeranno per un anno in 47 sedi territoriali Enapa, il patronato di Confagricoltura, accompagnati nel loro percorso da operatori locali di progetto specificamente formati. Sono 6 i programmi in cui saranno coinvolti, che vanno dalla conoscenza della normativa previdenziale e socio-assistenziale, fino ai temi che collegano il servizio civile con le più ampie dinamiche sociali e culturali della nostra società.

Sono 57 le ragazze e 25 i ragazzi che, con un rimborso mensile, hanno scelto di impegnarsi per i diritti degli anziani e le persone che soffrono di disagi e esclusione sociale. L’esperienza formativa, spiega Enapa, si svolge nelle 16 regioni coinvolte dall’iniziativa: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto. Al termine verrà rilasciato un attestato.

L’attività dei patronati – sottolinea Confagricoltura, che ha istituito il proprio nel 1992 – è stata ancora più preziosa in quest’anno di pandemia. Milioni di cittadini hanno potuto usufruire di un’assistenza professionale per i servizi come, ad esempio, i sussidi per la disoccupazione, i bonus Covid, gli assegni familiari, le pratiche per la pensione, e le varie misure di contrasto alla povertà e alle conseguenze sociali generate dal virus.

In particolare, i sei progetti Enapa in cui sono impegnati i ragazzi dello Scu hanno l’obiettivo di contrastare la fragilità socioeconomica e l’isolamento, in particolare degli anziani, nel Centro Italia, nel Nord Ovest, nel Nord Est, Nel Sud e nelle Isole. Particolare attenzione, conclude il patronato di Confagricoltura, sarà data alla tutela del diritto alla salute, all’accesso ai servizi sociali e sociosanitari per garantire autonomia e benessere.

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Confagricoltura Ragusa dona un defibrillatore al Comune di Scicli

Il defibrillatore, donato da Confagricoltura e dall’ONLUS Senior – L’Età della saggezza, verrà allocato nell’atrio del Palazzo di Città di Scicli

Confagricoltura Ragusa, insieme alla ONLUS di Confagricoltura  “Senior – L’Età della Saggezza”, grazie ai fondi raccolti con il 5 per Mille nell’anno 2020, ha donato un defibrillatore al comune di Scicli.

Un gesto simbolico – spiega il direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Giovanni Scuccesche vuole rappresentare l’impegno della nostra organizzazione di categoria e della sua ONLUS a sostegno delle comunità in cui opera. Abbiamo deciso di donare alla città di Scicli un defibrillatore in quanto strumento medico prezioso che può salvare la vita in casi di emergenza cardiologica”.

Lo scorso anno, in piena emergenza pandemia da Covid-19, Confagricoltura Ragusa ha donato due respiratori polmonari all’Asp 7 di Ragusa, a riprova della sensibilità sociale della più antica organizzazione delle imprese agricole.

Senior L’Età della Saggezza ONLUS – promossa dall’Associazione Nazionale Pensionati di Confagricoltura – è stata costituita nel 2007 con la finalità di svolgere attività nei campi dell’assistenza sociale, socio-sanitaria e della tutela dei diritti civili con particolare attenzione per le persone anziane in condizioni di disagio economico, sociale e di salute che operano nell’agricoltura e vivono nelle zone rurali. Senior ha maturato negli anni una significativa esperienza filantropica. Grazie ai fondi provenienti dalle scelte del 5 per Mille Irpef e da alcune donazioni dirette, sono stati realizzati numerosi interventi umanitari e socialmente utili.

Attività che qualificano Senior L’Età della Saggezza come una Onlus sensibile alle necessità delle persone e delle comunità che si trovano in uno stato di bisogno operando concretamente nel campo della solidarietà.

Ragusa, 25 maggio 2021

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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“Confagricoltura accelera con Amazon”: al via dal 27 maggio la programmazione di webinar gratuiti per le aziende

Inizierà il 27 maggio il primo webinar gratuito di formazione per le imprese, previsto dall’Accordo tra Amazon e Confagricoltura.

L’Accordo, che rientra nel Programma “Accelera con Amazon”, prevede azioni di supporto alle aziende agricole e agroalimentari per favorirne lo sviluppo nell’economia digitale; la possibilità di interagire con professionisti del settore selezionati da Confagricoltura e approfondire i temi di maggior interesse, quali l’evoluzione del mercato agroalimentare; la comunicazione nel settore dell’agrifood; i trend del marketing 4.0; lo stakeholder engagement come strategia per la sostenibilità.

Per consultare il calendario dei corsi gratuiti cliccare QUI

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Consorzio di Bonifica Ragusa, lavoratori in stato di agitazione. Pirrè: “Pagare gli stipendi per evitare ripercussioni sulle imprese agricole”

Ancora una volta i lavoratori del Consorzio di Bonifica n.8 di Ragusa in stato di agitazione per i ritardi nell’erogazione degli stipendi. Gli imprenditori agricoli, con la stagione estiva alle porte, non possono rischiare di subire le ripercussioni dei problemi gestionali di un ente che, a fronte di servizi che funzionano a macchia di leopardo, spedisce cartelle salatissime”: così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè, sulla notizia di paventati scioperi da parte dei dipendenti del Consorzio.

Come organizzazione di categoria – aggiunge il presidente Pirrè – siamo favorevoli a una non più prorogabile riforma dei Consorzi di Bonifica siciliani in grado di garantire servizi efficienti e costi ragionevoli. Come sempre, faremo sentire la nostra voce nei tavoli istituzionali a tutela delle imprese agricole, motore di sviluppo economico e di lavoro”.

Oltre ad esprimere vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie – conclude Pirrè – chiediamo alla Regione Siciliana di porre in essere, in tempi celeri, soluzioni operative al fine di scongiurare l’ennesimo sciopero che rappresenterebbe, oltre il danno, la beffa, nei confronti di chi investe tutti i giorni nel settore primario nel nostro territorio”.

 

Ragusa, 24 maggio 2021

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Giornata mondiale delle api, Fai: “Apicoltori in aumento, produzione in calo per avversità e cambiamenti climatici”

“La Giornata mondiale dell’ape sarà per il nostro Paese la ‘Giornata Mondiale dell’Ape Italiana’, sottospecie di ape autoctona propagata in poco più di un secolo su tutto il pianeta: un’ape diffusa, apprezzata e allevata su scala planetaria. Un caso unico che spiega le ragioni dell’orgoglio e dell’impegno della comunità apistica nazionale nel tutelare e salvaguardare questo prezioso patrimonio della nostra biodiversità”.

Così Raffaele Cirone, presidente della FAI-Federazione Apicoltori Italiani, in occasione della quarta edizione della Giornata dedicata alle api: “L’apicoltura italiana – ricorda – costituisce un fondamentale settore del comparto agricolo, sia per la capacità produttiva raggiunta sia per la nota funzione impollinatrice che le api svolgono a favore degli ambienti rurali, naturali e urbani”.

Gli apicoltori censiti in Italia sono in costante aumento: circa 65.000, cui se ne aggiungono almeno altri 10.000 che, specie tra i giovani, nonostante la pandemia, stanno manifestando il proposito di avvicinarsi a questo allevamento seguendo i necessari corsi di formazione.

Altra buona notizia, in controtendenza con un certo clamore mediatico che vedrebbe le api mellifere come specie di via di estinzione, è l’incremento costante del patrimonio apistico nazionale che, nonostante le numerose avversità, nell’ultimo censimento 2020 ha raggiunto la quota di 1.950.000 alveari. “Un capitale naturale – evidenzia Cirone – il cui valore è stimato in ben 500 milioni di euro, di gran lunga superiore alla produzione lorda vendibile dell’intero comparto”.

Il punto critico dell’apicoltura italiana, comunque, resta quello della produzione del miele, il cui valore potenziale annuo è atteso in circa 25.000 tonnellate e che invece, da ormai cinque anni, è soggetto a una costante riduzione dovuta alle avversità atmosferiche e ai cambiamenti climatici. Situazione di estrema gravità che la FAI ha segnalato al Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e al Sottosegretario all’Agricoltura, con delega all’Apicoltura, Gian Marco Centinaio. La mancata produzione dei mieli primaverili italiani è ormai strutturale: come tale va gestita, adottando interventi compensativi per gli Apicoltori affinché non abbandonino questa attività.

Al di là del valore apistico, infatti, la presenza di alveari sul territorio, genera in Italia ben 2 miliardi di Euro di valore della produzione delle colture di interesse agro-alimentare, cui si deve aggiungere quello dell’apporto ecosistemico che le api garantiscono con il servizio di impollinazione alla biodiversità dei nostri ambienti naturali, stimato in 150 miliardi di euro.

La Giornata Mondiale delle Api – ricordano infine Confagricoltura e FAI – deve essere l’occasione per agevolare e consolidare il ruolo che apicoltori e agricoltori per primi, operano in concreto ogni giorno, aiutando l’ape mellifera e gli impollinatori a ritrovare la loro naturale collocazione in tutte le aziende agricole italiane.

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Il dott. Antonino Pirrè confermato presidente di Confagricoltura Ragusa

Confermati anche i vice-presidenti e il comitato direttivo uscente che si allarga con due nuovi componenti

In data 18 maggio si è riunito in modalità telematica l’Assemblea Generale di Confagricoltura Ragusa per il rinnovo delle cariche. Dopo un’ampia e partecipata discussione in cui è stato dato atto del lavoro encomiabile svolto sinora dal presidente attuale, dott. Antonino Pirrè, lo stesso è stato confermato per acclamazione per altri 3 anni, come anche i vice-presidenti uscenti, il dott. Carmelo Calabrese e il dott. Ignazio Nicastro.

Confermati anche i componenti del direttivo uscente, ovvero: la dott.ssa Loredana Calabrese, la dott.ssa Mariuccia Criscione, il dott. Guido Grasso, il dott. Carlo Scollo, la dott.ssa Francesca Bruno, a cui si aggiungono la dott.ssa Paola Gurrieri (Azienda La Mediterranea) e il dott. Nicolò Rufini (Centro Sea).

Accolgo con grande senso di responsabilità – dichiara il riconfermato presidente – questa rinnovata fiducia che mi onora e che mi spinge a fare ancora di più per l’Organizzazione delle imprese agricole italiane che mi onoro di rappresentare nel nostro territorio. Al centro della nostra azione grande attenzione ai temi del lavoro, dell’agricoltura sociale, della sostenibilità ambientale, dell’innovazione tecnologica, del rinnovamento generazionale e della competitività”.

 

Ragusa, 18 maggio 2021

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Prezzi, Confagricoltura: “Il food raffredda l’inflazione”

Mentre l’inflazione totale cresce su base mensile dello 0,4% e su base annua dell’1,1% (aprile 21/aprile 2020), calano i prezzi al consumo dei prodotti alimentari, in particolare di quelli freschi (“non lavorati”). Degni di nota i cali dei prezzi della frutta (da +3,6% a -0,6% ad aprile 2021 su aprile 2020; -0,5% ad aprile rispetto a marzo) e di quelli dei vegetali diversi dalle patate (da +0,3% a -1,7%; +4,8% sul mese). Lo sottolinea Confagricoltura in base ai dati diffusi oggi da Istat sui prezzi al consumo.

A fronte del calo dei prezzi al consumo della frutta fresca si registra comunque una ben maggiore diminuzione delle quotazioni all’origine (-26,9% ad aprile 2021 su aprile 2020 in base ai dati Ismea) riconosciute ai produttori agricoli solo in minima parte compensati dalla diminuzione dei costi (-1,7% a feb 2021 su feb 2020 Ismea); c’è anche da dire che i costi di produzione per la frutta, pur di segno negativo, sono in crescita costante da ottobre 2020.

Tra aprile 2020 ed aprile 2021 i prezzi dei beni alimentari, nel loro complesso, sono scesi dello 0,6%. Nei primi 365 giorni del Covid-19 e nel periodo del lockdown, l’agricoltura – evidenzia Confagricoltura – ha continuato a produrre ed a fornire prodotti alla collettività e all’industria di trasformazione ed oggi continua a raffreddare l’inflazione (in aumento soprattutto per i rincari energetici).

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Pesce, Api (Confagricoltura): “Vendite in altalena”

Il bilancio dell’Associazione dei piscicoltori dopo un anno di Covid

“Gli effetti della pandemia hanno colpito, in particolare, gli allevamenti in acqua dolce e la pesca sportiva che hanno pagato il prezzo più alto, con perdite anche al 40%, mentre le specie ittiche allevate in mare hanno tenuto grazie anche alla ridotta produzione italiana che fornisce – nonostante siamo un Paese che vanta 8.000 chilometri di coste – solo 2 pesci ogni 10 venduti”. Così Pier Antonio Salvador presidente dell’API, l’Associazione che riunisce gli acquacoltori di Confagricoltura, presentando gli ultimi dati rilevati sulla produzione e il consumo.

La chiusura del canale Ho.Re.Ca si è tradotta in un 30% in meno delle vendite. Soffrono le aziende più piccole, mentre quelle di dimensioni maggiori sono, sottolinea l’API, in qualche modo riuscite a riequilibrare la loro presenza sul mercato, aumentando i quantitativi nella GDO, vendendo sottocosto e utilizzando i servizi di delivery e l’on-line.

“Per le trote ‘made in Italy’, che rappresentano il pesce più prodotto e esportato – spiega il direttore dell’Associazione Piscicoltori, Andrea Fabris – il fatturato ha perduto oltre il 15%, mentre la produzione, mediamente, è calata meno del 10%. Questi dati, che a prima vista, potrebbero sembrare in contrasto, sono dovuti alla necessità delle aziende di cedere il surplus a prezzi bassi, per garantire negli allevamenti lo spazio per le nuove produzioni”.

Dai dati forniti dall’API si evince, a Natale e non solo, un vero e proprio recupero per le vendite di caviale di cui siamo i primi produttori europei e i secondi al mondo, dopo la Cina. Questo ’oro nero’, una vera eccellenza italiana, prodotta in Lombardia, Piemonte e Veneto, attraverso le vendite virtuali, ha visto quasi raddoppiare i consumi interni.

La produzione di orate e spigole, altro fiore all’occhiello dell’acquacoltura nazionale, ha dimostrato un leggero incremento, confermando un trend in crescita, indice tra l’altro di una maggiore attenzione all’origine italiana dei prodotti ittici.

“Occorre ora – conclude Salvador – continuare ad impegnarsi per aumentare la produzione “made in Italy”, preferita dall’82% dei consumatori, contemporaneamente promuoverne il consumo, attraverso campagne ad hoc, ma soprattutto, cogliere l’occasione delle riaperture perché anche nei ristoranti si conosca l’origine del prodotto. In questo modo la ripresa sarà anche l’occasione della rivincita dei pesci prodotti ed allevati in Italia”.

Tutti i dati produttivi dell’acquacoltura nazionale del 2020 sono disponibili sul portale web dell’API www.acquacoltura.org

 

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I primati dell’ortofrutta italiana: pubblicato il report statistico di Fondazione Edison e Confagricoltura

La pubblicazione del rapporto statistico in lingua inglese “I punti di forza dell’agricoltura italiana (produttore leader in Europa e nel Mondo)”, nasce dalla collaborazione avviata tra Confagricoltura e Fondazione Edison. Confagricoltura considera l’analisi e gli studi della Fondazione un supporto prezioso per le iniziative dell’Organizzazione in un periodo molto complesso, ma allo stesso tempo ricco di opportunità da cogliere.

Il rapporto statistico illustra i primati dell’Italia in prodotti vegetali quali ortaggi, frutta e cereali.

Dall’analisi realizzata da Fondazione Edison e Confagricoltura emerge che l’Italia è al primo posto per valore aggiunto tra i principali paesi produttori di frutta e verdura, ma anche nel settore del vino, del riso e del grano duro. Inoltre, la qualità dei nostri prodotti è considerata eccezionale a livello globale. La filiera agroalimentare, dall’azienda agricola al consumatore finale, è la più grande filiera in Italia, con un fatturato annuo di circa 540 miliardi di euro, ovvero circa il 25% del prodotto interno lordo.

Fondazione Edison - Confagricoltura

“Siamo orgogliosi di questi risultati, ma – annota il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti nell’introduzione del report – siamo anche convinti di avere ancora un enorme potenziale da sfruttare. Il tasso di autosufficienza interna è stimato intorno al 75% e, in termini di valore, le nostre esportazioni, circa 45 miliardi di euro all’anno, sono inferiori a quelle di Francia, Germania e Spagna”.

“L’emergenza sanitaria ha dimostrato che l’Italia può contare su un solido sistema agroalimentare – ha proseguito il presidente di Confagricoltura -. Le forniture sono sempre state garantite. Ma dobbiamo andare avanti. Una volta che la pandemia sarà finita, non potremo certo tornare al punto di partenza. Esiste un potenziale di crescita, innovazione e creazione di posti di lavoro qualificati. Una maggiore consapevolezza dei nostri punti di forza, unita ad azioni che valorizzino le nostre tante eccellenze, la maggior parte delle quali ancora sconosciute, potrebbero rappresentare l’elemento essenziale che manca alla nostra politica agroalimentare”.

C’è ancora molto lavoro da fare, anche in termini di analisi e progetti. In questa prospettiva, la collaborazione di Confagricoltura con Fondazione Edison fornisce un supporto importante di conoscenza e valorizzazione, anche a livello europeo.

*Clicca qui per scaricare il Report*

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Confagricoltura accelera con Amazon

Al via a fine maggio le Accademie Virtuali guidate dalla Confederazione nell’ambito del programma di formazione gratuito di Amazon, dedicato alle imprese agricole italiane per approfondire l’impatto positivo delle tecnologie digitali nel settore primario. A ottobre un bootcamp dedicato ai soci di Confagricoltura in collaborazione con il MIP-Politecnico di Milano.

 

Confagricoltura e Amazon annunciano oggi l’accordo che prevede l’ingresso della principale organizzazione datoriale degli agricoltori in Italia all’interno del programma “Accelera con Amazon”, il percorso di formazione gratuito realizzato in collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business, CONFAPI – Confederazione italiana della piccola e media industria privata, e Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano per accelerare la crescita e la digitalizzazione di oltre 10.000 piccole e medie imprese italiane (PMI).

L’intesa tra Confagricoltura e Amazon ha l’obiettivo di supportare le aziende agricole e agroalimentari in uno scenario in cui l’economia digitale sta apportando cambiamenti positivi nella gestione delle attività di imprese e professionisti del settore.

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Smart Agrifood School of Management del Politecnico di Milano* e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia , l’agroalimentare italiano ha raggiunto nel 2020 un valore di 540 milioni di euro e l’Agricoltura 4.0 ha registrato una crescita del 20% rispetto all’anno precedente.

Francesco Postorino, direttore generale Confagricoltura: “Siamo stati i primi a chiedere e sostenere Agricoltura 4.0 proprio perché grazie all’innovazione, le aziende agricole possono essere protagoniste della svolta sostenibile e competitiva richiesta dal mercato. L’accordo con Amazon è una grande opportunità per le imprese agricole che si vogliono avvicinare al mercato digitale, perché permetterà di mettere a disposizione, attraverso il nostro ente di formazione ENAPRA, corsi di formazioni specifici per le PMI del mondo agricolo e agroalimentare. Confagricoltura crede nello sviluppo tecnologico e digitale dell’agricoltura e Amazon è il player mondiale di riferimento, fornendo canali di vendita internazionali e contribuendo alla diffusione e valorizzazione del Made in Italy”.

A partire dalla fine di maggio Confagricoltura terrà dunque quattro Webinar dal titolo “Agri-Digital, l’innovazione del digitale a supporto del Business” per aiutare le imprese a ad innovarsi attraverso processi di trasformazione e implementazione delle strategie manageriali e commerciali. Tra i temi che verranno discussi, i nuovi approcci al consumo e/o acquisto di prodotti alimentari, lo sviluppo dell’e-commerce di prodotti alimentari in Italia e all’estero Marketing 4.0 e sostenibilità.

I webinar, completamente gratuiti e guidati dai docenti individuati da Confagricoltura, saranno aperti a tutti e nel corso dell’evento live sarà possibile interagire con i relatori e approfondire i temi di maggior interesse. Per maggiori informazioni circa il programma completo e ricevere aggiornamenti è possibile accedere a questo link https://services.amazon.it/accelera-con-amazon/accademia-confagricoltura.html

A completamento del percorso di formazione proposto alle imprese agroalimentari, nel mese di ottobre sarà possibile partecipare a un bootcamp, ovvero un corso intensivo digitale gratuito, progettato da MIP Politecnico di Milano e tenuto da Amazon, in collaborazione con Confagricoltura, della durata di una settimana.

Il bootcamp, dedicato a 100 piccole e medie imprese e startup, include un percorso su misura per sviluppare le competenze digitali per vendere online. I partecipanti apprenderanno i vantaggi della costruzione di un marchio online e dello sviluppo di strategie di vendita che li aiutino a distinguersi nel mondo digitale. Il corso includerà due ore di lezione in videoconferenza al giorno con docenti esperti e un forum a disposizione delle aziende per interagire tra loro e con i relatori.

Amazon fornirà inoltre contenuti educativi su come avviare la propria attività su Amazon.it e su come aderire al negozio online Made in Italy, pensato per quelle aziende che producono o vendono prodotti Made in Italy.

Xavier Flamand, Direttore Seller Services Amazon in Europa: “Il supporto alle imprese è al centro di tutto ciò che facciamo. Nel 2019, Amazon ha investito oltre 2,2 miliardi di euro in logistica, strumenti, servizi, programmi e persone per aiutarle a raggiungere il loro pieno potenziale, e nel 2020 quasi il 60% delle vendite del nostro negozio sono state realizzate dai nostri partner di vendita.”

“Siamo entusiasti di annunciare l’ingresso di Confagricoltura, la più antica associazione agricola italiana, all’interno del programma ‘Accelera con Amazon’, avviato a novembre dello scorso anno, che ha l’obiettivo di sostenere la digitalizzazione di oltre 10.000 startup e piccole e medie imprese italiane” – commenta Ilaria Zanelotti, Marketplace Director Amazon Italia. “L’integrazione dei processi tecnologici e digitali nel settore dell’agricoltura del nostro Paese, che ha un peso del 15% sul Pil italiano, è ancora in una prima fase di sviluppo. I webinar e il bootcamp in programma consentiranno alle PMI di approfondire l’impatto delle tecnologie sul mondo dell’agribusiness, comprendere i passi necessari per digitalizzare processi e cultura aziendale, verificare concretamente lo stato di salute digitale della propria impresa e conoscere gli step operativi per avviare un progetto di e-commerce per la commercializzazione verso altre aziende e verso i clienti finali”.

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