“Direttiva Breakfast”: la Federazione Apicoltori ringrazia gli eurodeputati italiani per il voto su etichette del miele più trasparenti

«La storica posizione della Federazione Apicoltori Italiani (FAI), anticipatrice dellobbligo di indicare lorigine geografica del miele e le percentuali in caso di miscela, viene sostenuta all’unanimità dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Le scelte espresse oggi sulla Direttiva Colazione”, che riguarda soprattutto i consumatori ma anche noi apicoltori, portano verso una maggiore trasparenza delle etichette e rinforzano l’azione di contrasto alle frodi nel miele. Doveroso, da parte nostra, un ringraziamento a tutti gli Eurodeputati italiani che con il loro voto convinto hanno difeso la nostra apicoltura». Il presidente nazionale della Federazione Apicoltori, Raffaele Cirone, commenta con soddisfazione le decisioni prese oggi a Bruxelles.

Il pacchetto di proposte legislative, noto come “Direttiva Breakfast”, contiene infatti svariate ipotesi di modifica della Direttiva miele 2001/110/CE: un provvedimento che gli apicoltori italiani, insieme ad una gran parte dei loro colleghi europei, hanno sempre considerato ambiguo e inadeguato a difendere i prodotti apistici di qualità, come anche gli interessi di produttori e consumatori.

Già negli anni ’80, ricorda la Federazione Apicoltori Italiani, fu adottato il sigillo tricolore di origine e garanzia “FAI Miele Italiano” che ancora oggi i nostri produttori usano per distinguere e certificare la provenienza geografica del loro miele: iniziativa necessaria perché la Direttiva del miele non obbliga ancora a menzionare in etichetta i Paesi di origine e le percentuali del miele impiegato per le miscele presenti sul mercato e offerte a prezzi che mettono in ginocchio il comparto produttivo.

«L’obiettivo cui miriamo – conclude il presidente FAI Raffaele Cirone – è quello di far venire allo scoperto quegli Stati membri dell’Unione europea che nazionalizzano il miele extracomunitario, aggirando i dazi doganali e commercializzando miscele di mieli a prezzi insostenibili per gli apicoltori europei e italiani». Ben venga dunque il pronunciamento del Parlamento europeo, che, vogliamo tutti augurarci, vorrà presto introdurre l’obbligo generalizzato di etichette trasparenti per il miele.

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Glifosato, Confagricoltura: il mancato rinnovo avrebbe avuto pesanti conseguenze sui livelli produttivi

In Italia è utilizzato solo nelle fasi di pre-semina, garantendo massimi livelli di sicurezza

“Una decisione positiva per le imprese agricole e fondata su solide basi scientifiche. Il mancato rinnovo dell’autorizzazione avrebbe avuto rilevanti conseguenze sui livelli di produzione”.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha così commentato l’annuncio odierno della Commissione europea che procederà al rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato per un periodo di dieci anni con nuove condizioni e restrizioni, in assenza di parere da parte degli Stati membri. Anche in seno al comitato di appello, infatti, non è stata raggiunta la maggioranza necessaria per approvare o respingere la proposta di rinnovo presentata dalla Commissione.

La proposta – evidenzia Confagricoltura – ha fatto seguito alle conclusioni a cui è giunta l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA), dopo un processo di valutazione che è iniziato nel 2019. Secondo l’EFSA, “non sono state individuate aree critiche di preoccupazione per la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente”.  Nel corso di un’audizione che si è svolta al Parlamento europeo a fine agosto, i rappresentanti dell’EFSA hanno dichiarato che quella sul glifosato è stata la valutazione più approfondita mai effettuata.

Dal canto suo, anche l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha sostenuto che “l’esame dei pericoli posti dal glifosato non soddisfa i criteri scientifici che ne giustifichino la classificazione come sostanza cancerogena”.

“L’uso di prodotti chimici in agricoltura va ridotto, proseguendo un percorso che è già in atto da tempo – sottolinea Giansanti – ma gli agricoltori devono avere a disposizione valide alternative sul piano tecnico ed economico. Nella fase di grande incertezza che è in atto, anche l’impatto sul potenziale produttivo deve essere attentamente valutato”.

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Regolamento UE imballaggi, imprese in audizione: forte allarme, a rischio intere filiere

“Costruire alleanza europea per intervenire per maggiore buon senso ed equilibrio”

Confindustria, Confagricoltura, Confcommercio, Confartigianato, Confcooperative, Federdistribuzione, Casartigiani e CLAAI, oggi in audizione alla Camera sulla Proposta di Regolamento europeo in materia di imballaggi e rifiuti, hanno espresso al Parlamento l’assoluta necessità di fare pressione sulle Istituzioni Europee per un maggiore buon senso ed equilibrio nell’introduzione della nuova disciplina.

Abbiamo ribadito l’allarme che deriva dall’applicazione delle nuove norme.  Sono molti gli aspetti del provvedimento valutati come critici che, se approvato, rischiano di danneggiare un intero sistema di eccellenza. E’ a rischio oltre il 30% del Prodotto Interno Lordo del Paese, decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Parliamo dei molteplici settori produttori di imballaggi, i loro fornitori di materie prime, dell’intera industria italiana del riciclo, delle imprese che utilizzano tali imballaggi per commercializzare ed esportare merci in Italia e all’estero, dall’agricoltura a tutte le filiere della produzione alimentare e della ristorazione, dalla cosmetica alla farmaceutica, dai pubblici esercizi al turismo, dalla piccola, media e grande distribuzione organizzata, al vending, alla logistica, ai produttori di macchinari. Ciò che più preoccupa della proposta è la mancanza totale di neutralità tecnologica.

 Il governo si è assunto l’impegno di farsi portatore delle istanze delle imprese. Ma nelle prossime settimane i negoziati istituzionali giungeranno ad una fase decisiva. In vista del voto in plenaria del Parlamento europeo, previsto per il prossimo 22 novembre, e dell’intenzione della Presidenza spagnola di accelerare ulteriormente il negoziato e far approvare un orientamento generale già al Consiglio ambiente del 18 dicembre, abbiamo ritenuto doveroso richiamare di nuovo l’attenzione delle Istituzioni italiane per i forti timori di pregiudizi irreversibili per l’economia e le filiere strategiche del Paese.

Pur condividendo la necessità imprescindibile di lavorare insieme ad obiettivi ambientali sempre più ambiziosi, in questo caso non ci sono evidenze scientifiche che confermano che il riuso sia migliore del riciclo sotto il profilo ambientale, anzi per quanto riguarda i beni alimentari è vero il contrario. Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano un maggior consumo di acqua ed energia e le emissioni di CO2 sono nettamente peggiorative. L’Italia è tra i Paesi dell’Unione che, a detta della stessa Commissione, non corre il rischio di mancare gli obiettivi di riciclo né per gli imballaggi, né per i rifiuti urbani. Non si capisce quindi il motivo di penalizzare il riciclo a favore del riuso, sia sotto il profilo ambientale che economico.

Le criticità del provvedimento, purtroppo, non sono “limitate” solo al tema del riuso a scapito del riciclo. Sono presenti, infatti, anche divieti di produzione per diverse tipologie di imballaggi monouso.

Infine, un’ulteriore e importante criticità è rappresentata dall’identificazione, per alcune tipologie di imballaggi monouso, del cauzionamento (ovvero nel c.d. Deposit Return System, DRS).

Per tutto quanto, non possiamo che rinnovare l’auspicio, anche in questa sede, di una sostanziale e profonda rivisitazione dell’intero provvedimento, per orientarlo ad un maggiore equilibrio e flessibilità.

E’ fondamentale a nostro avviso concentrare con urgenza tutti gli sforzi su tre fronti: la presentazione e il sostegno di emendamenti per il voto in Parlamento europeo; il dialogo con la Presidenza Spagnola e i Paesi che sostengono la proposta per evitare scelte arbitrarie ed estremamente impattanti per la nostra economia; il consolidamento delle alleanze con gli altri Stati membri – ve ne sono molti – che come l’Italia non condividono le misure del Regolamento, poiché non consentono la necessaria flessibilità e non riconoscono il principio di neutralità tecnologica per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi ambientali attraverso l’economia circolare.

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Festa dell’Agricoltura: più di 5.000 visitatori nelle dimore storiche italiane con i giovani dell’ANGA e dell’ADSI

Grande successo per la seconda edizione di “Coltiviamo la cultura: la Festa dell’agricoltura nelle dimore storiche italiane”, l’evento promosso dai Giovani di Confagricoltura – Anga e i giovani dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI).

Una domenica all’insegna delle eccellenze della nostra agricoltura, presentati da oltre 100 aziende associate in alcune tra le ville storiche più suggestive del nostro Paese.

Tredici le dimore che hanno aperto le loro porte a più di 5000 visitatori e ospitato le aziende agricole del territorio, con l’obiettivo di promuovere lo stretto legame tra agricoltura e cultura, valorizzando insieme i beni culturali di interesse collettivo e i prodotti agricoli del territorio delle regioni coinvolte: Piemonte, Friuli, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Sicilia.

Un viaggio attraverso lo Stivale che ha mostrato a cittadini e istituzioni l’importanza per il nostro Paese di un turismo capace di esaltare il connubio tra cibo e territorio e che può essere il perno di un’economia circolare per i borghi dove molte delle dimore storiche sono situate.

I numerosi partecipanti si sono completamente immersi nell’atmosfera di ogni dimora degustando e acquistando i prodotti delle aziende agricole in mostra (olio, vino, miele, confetture, succhi di frutta, mandorle), e apprezzando la storia della dimora con visite guidate. Coniugare l’arte con il buon cibo, tra storia e tradizioni gastronomiche di un territorio, si è rivelato vincente, attirando un pubblico eterogeneo costituito da semplici curiosi, ma anche da addetti ai lavori. Soddisfatte le aziende che hanno potuto valorizzare i propri prodotti in luoghi storici d’eccezione.

“Abbiamo voluto ripetere la nostra collaborazione con l’ADSI. Un legame profondo e consolidato con le dimore storiche, molte delle quali sono anche aziende agricole. Siamo riusciti – ha affermato il presidente dei Giovani agricoltori di Confagricoltura, Giovanni Gioia – a raggiungere l’obiettivo di promuovere insieme agricoltura e cultura. Continueremo a farlo sviluppando ancora la nostra collaborazione per valorizzare sempre più i nostri magnifici territori con loro le loro eccellenze, che rendono unica la nostra meravigliosa Italia”.

“Questa giornata ha voluto sancire in maniera ancora più salda il legame tra le dimore storiche e il territorio in cui si trovano. Il nostro scopo era quello di valorizzare i prodotti d’eccellenza Made in Italy delle aziende agricole, permettendo al contempo ai cittadini di visitare in maniera esclusiva questi luoghi. Siamo molto felici della grande partecipazione all’iniziativa e ci auguriamo di poter sempre di più mettere in luce il legame tra queste due realtà con iniziative volte non solo alla promozione delle dimore storiche, ma anche delle realtà dei borghi e dei comuni in cui si inseriscono”, ha dichiarato Anna Maria Pentimalli, presidente di ADSI Giovani.

Qui di seguito l’elenco delle dimore che hanno partecipato alla Festa dell’Agricoltura:

  • Friuli Venezia Giulia: Villa Pace, Tapogliano (UD)
  • Friuli Venezia Giulia: Casa Foffani, Trivignano Udinese (UD)
  • Friuli Venezia Giulia: Villa del Torso Paulone, Brazzacco (UD)
  • Friuli Venezia Giulia: Villa Vitas, Strassoldo (UD)
  • Emilia Romagna: Castello Di Tabiano, Salsomaggiore Terme (PR)
  • Emilia Romagna: Palazzo Rocca Isolani, Minerbio (BO) 
  • Piemonte: Tenuta La Marchesa, Novi Ligure (AL)
  • Sicilia: Palazzo Arezzo di Trifiletti, Ragusa (RG)
  • Toscana: Castello di Montegonzi, Montegonzi (AR)
  • Toscana: Palazzo Budini Gattai, Firenze (FI)
  • Toscana: Palazzo Guicciardini, Firenze (FI)
  • Umbria: Villa Antonelli, Montefalco (PG)
  • Veneto: Villa Zileri Motterle, Monteviale (VI)

Clicca qui per leggere la news relativa alla tappa siciliana dell’iniziativa a Palazzo Arezzo di Trifiletti a Ragusa

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“Coltiviamo Cultura”: a Ragusa l’incontro tra le eccellenze agricole siciliane e l’eleganza di Palazzo Arezzo di Trifiletti convince e conquista

È più che positivo il bilancio della tappa siciliana di “Coltiviamo Cultura”, l’iniziativa ogni che apre le porte delle dimore storiche in tutta Italia per ospitare le aziende agricole del territorio, che si è tenuta ieri a Palazzo Arezzo di Trifiletti a Ragusa in occasione della Festa dell’Agricoltura. Ad organizzarla i Giovani di Confagricoltura (ANGA) e l’Associazione delle Dimore Storiche Italiane (ADSI). In totale, per questa seconda edizione, sono state 13 le dimore storiche aderenti all’iniziativa e circa quaranta le aziende agricole in otto regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Calabria e Sicilia.

In una giornata baciata dal sole, le imprenditrici e gli imprenditori di ANGA hanno accolto i numerosi turisti italiani e stranieri in un palazzo che è uno scrigno di bellezza rara nel cuore pulsante di Ragusa Ibla, presentando con orgoglio le loro eccellenze: dalle farine ai vini, dalle marmellate ai prodotti cosmetici, passando per le produzioni da agricoltura idroponica e i prodotti dolciari. Un biglietto da visita in cui c’è tutta la passione di chi crede nel futuro ed è in campo per costruirlo. 

Soddisfatto il presidente di ANGA Sicilia, Edoardo Orlando: “Una straordinaria giornata in cui abbiamo avuto modo di porre al centro lo stretto legame tra il mondo agricolo e quello delle dimore storiche, mostrando a cittadini e istituzioni la centralità di questo potente connubio. Abbiamo bisogno di strutturare un turismo esperienziale che sappia esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio, per un racconto autentico della nostra identità territoriale”.

Anche il presidente di ANGA Ragusa, Lorenzo Cannella, traccia un bilancio positivo della giornata: “Abbiamo fatto un gran lavoro, i nostri stand sono stati visitati da un gran numero di visitatori che, oltre ad apprezzare l’eleganza e la bellezza di stucchi, architetture e arredamenti storici del Palazzo, hanno voluto conoscere le nostre storie aziendali e i nostri prodotti. Abbiamo davvero unito bellezze monumentali e produzioni innovative e di qualità, dimostrando la ricchezza enogastronomica e storico-culturale di un territorio che merita di essere conosciuto e visitato”.

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“Coltiviamo Cultura”: il 12 novembre Palazzo Arezzo a Ragusa Ibla ospiterà le eccellenze produttive del territorio. Iniziativa di ANGA-Confagricoltura e ADSI

Tutto pronto per la seconda edizione di “Coltiviamo Cultura”, l’iniziativa che apre le porte delle dimore storiche in tutta Italia per ospitare le aziende agricole del territorio, che si terrà domenica 12 Novembre, in occasione della Festa dell’Agricoltura.

Una straordinaria opportunità per promuovere sia quei particolari beni culturali rappresentati dagli immobili privati di interesse collettivo, sia quei prodotti agroalimentari tipici del territorio delle regioni coinvolte.

Per la Sicilia ha aderito il prestigioso Palazzo Arezzo Di Trifiletti a Ragusa, perla di Ragusa Ibla dalla straordinaria bellezza architettonica e dalla storia affascinante, visitato tutto l’anno da turisti da ogni parte del mondo. Questo elegante edificio, risalente al XVIII secolo, rappresenta un esempio pregevole di architettura barocca siciliana. La facciata del palazzo è caratterizzata da ornamenti intricati, balconi in ferro battuto e dettagli artistici che testimoniano la ricchezza e il gusto dei proprietari. L’interno è altrettanto sontuoso, con stanze lussuosamente decorate e affreschi d’epoca.

Dalle ore 10 alle 17 sarà possibile visitare i locali del Palazzo al Corso XXV Aprile 4 e degustare ed acquistare la varietà dei prodotti offerti dalle giovani aziende associate a Confagricoltura.

L’iniziativa è resa possibile dalla collaborazione tra Confagricoltura, ANGA (Associazione Nazionale dei Giovani Imprenditori Agricoli) e ADSI Sicilia (Associazione delle Dimore Storiche Italiane).

“Scopo della manifestazione – spiega il presidente di ANGA Sicilia, Edoardo Orlando – è di porre al centro lo stretto legame tra il mondo agricolo e quello delle dimore storiche, mostrando a cittadini e istituzioni la centralità di questo connubio che è identificativo del nostro Paese. L’iniziativa mira anche a sottolineare l’importanza della riscoperta di un turismo che sa esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio, binomio di valore strategico per lo sviluppo del territorio”.

“Ragusa rappresenterà la Sicilia con Palazzo Arezzo di Trifiletti e con il meglio che il nostro ricco e generoso territorio offre nel settore primario. Non possiamo che essere orgogliosi e motivati come Giovani di Confagricoltura, da protagonisti e promotori di questa iniziativa in cui crediamo molto” aggiunge il presidente di ANGA Ragusa, Lorenzo Cannella. “Un’occasione  per i nostri giovani imprenditori agricoli – continua Cannella – per dimostrare che sono davvero l’anello di congiunzione tra passato e futuro, ritrovando l’identità nella cultura e nella storia del territorio, da protagonisti coraggiosi del presente e del futuro dell’imprenditoria agricola ragusana e siciliana”.

Ragusa, 7 novembre 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Maltempo, Giansanti (Confagricoltura): cordoglio per le vittime e forte preoccupazione per i danni al settore

 Al cordoglio per le vittime, si aggiunge grande preoccupazione per i danni al settore agricolo provocati dalla tempesta Ciaran che sta colpendo pesantemente l’Italia. Lo sottolinea la Confagricoltura, a seguito dei contatti avviati con le proprie strutture in Toscana, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

Impossibile in questa fase formulare stime sulla perdita di raccolti e danni alle strutture. Dalle prime indicazioni, risulta comunque già evidente che l’impatto è pesante e andrà ad aggiungersi alle conseguenze economiche negative, nell’ordine di 5-6 miliardi di euro, provocate quest’anno da ripetuti eventi climatici eccezionali. Dalla siccità, ai nubifragi, alla grandine oltre misura, fino alle fitopatie. Le perdite spaziano dai cereali, agli ortofrutticoli, al vino.

“Nell’immediato, risulta indispensabile un consistente aumento dei fondi pubblici per le calamità naturali, al fine di garantire solleciti ed adeguati ristori dei danni subiti dagli agricoltori e consentire la ripresa dell’attività produttiva”, dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

“Occorre poi accelerare al massimo i programmi di adeguamento al cambiamento climatico. Dalla manutenzione del territorio alle opere strutturali, alla diffusione delle innovazioni tecnologiche. Un altro passaggio cruciale è quello della revisione della normativa in materia di assicurazioni per la difesa del reddito degli agricoltori”, conclude Giansanti.

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Confagricoltura torna a Ecomondo con un ricco calendario di eventi dedicati al tema della transizione ecologica

Dal 7 al 10 novembre alla Fiera di Rimini convegni, incontri e laboratori insieme ai numerosi partner presenti allo stand

Torna Ecomondo, la fiera dedicata alla transizione ecologica, e Confagricoltura conferma la sua presenza con uno stand (padiglione Bioeconomia D3, Area 210-411) che quest’anno si fa ancora più grande per dare spazio ad un fitto calendario di eventi, organizzati in collaborazione con atenei, enti e associazioni. Tanti i temi al centro degli appuntamenti in programma: il cambiamento climatico e la gestione del rischio, la sostenibilità nelle sue varie declinazioni; l’economia circolare, le sfide della filiera agroalimentare, le innovazioni tecnologiche e il PNRR, le bioenergie e l’uso consapevole delle risorse naturali. Lo stand sarà animato anche da workshop, laboratori e talk per coinvolgere attivamente i visitatori, primi fra tutti gli studenti.

Confagricoltura sarà inoltre presente anche alla dodicesima edizione degli Stati generali della Green economy (“L’economia di domani: una Green Economy decarbonizzata, circolare e rigenerativa”), in particolare ai tavoli di lavoro che si terranno nel pomeriggio del 7 e dell’8 novembre.

Due i convegni in programma sull’agroalimentare e sulla gestione forestale. Il primo, l’8 mattina, “Le esigenze e le opportunità del settore agroalimentare nella sfida verso modelli di produzione sostenibili nel mutato contesto economico ed internazionale” è organizzato in collaborazione con Federalimentare, Enea e Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, parteciperà al confronto insieme a istituzioni europee, organismi nazionali, rappresentanti della filiera e del mondo accademico.

Al secondo convegno, previsto il 10 mattina, “Energia dal bosco per la decarbonizzazione e la transizione energetica”, condiviso con Università del Molise e il Cts di Ecomondo, parteciperà il presidente della Fnp Risorse Boschive, Enrico Allasia. Si parlerà di selvicoltura, del ruolo svolto dal comparto nello sviluppo socioeconomico delle aree collinari e montane del Paese e degli interventi necessari per migliorare la qualità delle produzioni forestali e delle filiere foresta-legno e foresta-energia. Al centro del dibattito la Strategia Forestale Europea e gli impegni dell’Italia in materia di contrasto ai cambiamenti climatici, biodiversità e decarbonizzazione dell’economia.

 

Il programma di Confagricoltura a Ecomondo 2023

MARTEDÌ 7 NOVEMBRE 2023

 

10.00 nello Spazio talk-stand “Un’agricoltura sostenibile: quanto ne sai? News e fake news”

Relatori:

Dario Giardi, Responsabile sostenibilità ed economia circolare di Confagricoltura

Silvia Piconcelli, Responsabile territorio, agricoltura biologica, risorse boschive di Confagricoltura

Paolo Sckokai, Professore Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza

In collaborazione con: Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza

 

11:00 nella Sala convegni “Rischi in agricoltura

Relatore:

Riccardo Garrione, Presidente Coordifesa

Camilla Zaccarini Bonelli, Direttore Strumenti per la gestione del Rischio ISMEA

Francesca Pace, Dirigente Ufficio Gestione del Rischio AGEA

In collaborazione con: Coordifesa

 

 

12.00 nella Sala convegni “Nuove proteine: il contributo dell’Insect farming”

Relatori:

Giovanna Parmigiani, Giunta Confagricoltura

Giulia Milani, Responsabile Sicurezza Alimentare, Politiche di Qualità, Biotecnologie di Confagricoltura

Caterina Luppa, AD di BugsLife.

Carlotta Totaro Fila, Founder di Alia Insect Farm

Giuseppe Tresso, CEO di BEF Biosystem

In collaborazione con: il Gruppo di lavoro Insect farm

13.30 nella Sala convegni “Progetti europei: l’impegno di Confagricoltura per la sostenibilità, l’innovazione tecnologica e la bioeconomia

Relatori:

Gruppo Progetti europei Confagricoltura

A cura di Confagricoltura

14.30 nella Sala convegni “Carbon farming HUB

Relatori:

Giovanni Gioia, Presidente Confagricoltura ANGA

Caterina Luppa, Comitato di Presidenza Confagricoltura-ANGA

Fabio Isaia, Hubfarm

Roberta Papili, Responsabile Clima ed Energia di Confagricoltura

Matteo Cunial, CRO di xFarm Technologies

Gabriele Omodè, Analista di sostenibilità Dss+

In collaborazione con: ANGA – Confagricoltura, HUB Farm – Confagricoltura, X-Farm technologies, Dss+

16.30 nella Sala convegni “Karma: una casa per le api innovativa, sostenibile e circolare

Relatore:

Gianluca Giordano, Sturtup Mycolab GAL Terra è Vita

In collaborazione con: Confagricoltura Salerno, GAL Terra è Vita

MERCOLEDÌ 8 NOVEMBRE 2023

 

10.00 nella Sala Diotallevi 1Le esigenze e le opportunità del settore agroalimentare nella sfida verso modelli di produzione sostenibili nel mutato contesto economico e internazionale

Relatori:

Massimo Iannetta, ENEA/cluster CL.A.N

Anastasia Alvizou, Deputy Head of Unit DG SANTE, Commissione europea

Angelo Riccaboni, Università di Siena

Mauro Uniformi, Presidente CONAF

Stefano Bertacchi, EU Bioeconomy Youth Ambassador

Piero Mastroberardino, Mastroberardino Società Agricola

Jacopo Gabriele Orlando, Gruppo Aboca

Massimiliano Ceccarini, Sipo srl

Bruno Seabra, Carapelli Firenze S.p.A.

Giovanni Prevosti, Prealpi S.p.A.

Andrea Sonnino, FIDAF

Carlo Alberto Buttarelli, Presidente Federdistribuzione

Giangiacomo Pierini, Vicepresidente Federalimentare

Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura

10.00 nella Sala convegni “Pact for skills: produzioni sostenibili, digitalizzazione e approccio one-health. Un mondo di nuove competenze per l’agricoltura (I-Restart Open Days) (ED.I)

Relatori:

Gruppo Progetti europei Confagricoltura

A cura di Confagricoltura

11.00 nella Sala convegni “Comunità energetiche come motore della bioeconomia

Relatori:

Marco Pezzaglia, Gruppo Professione Energia

Roberta Papili, Responsabile Clima ed Energia Confagricoltura

Tommaso Galassi, Responsabile partnership Edison Energia

A cura di Confagricoltura

12.00 nella Sala convegni “Solar Farm HUB”

Relatori:

Nicolò Mascheroni, Direttore Strategie Confagricoltura

Alessandro Zilli, Business Manager Alternative Fuels CNH industrial

Giancarlo Ghidesi, Direttore Operativo Rem Tec

Matteo Cunial, CRO di xFarm Technologies

 

In collaborazione con: Confagricoltura-Hubfarm, CNH Industrial, Rem Tec, X – Farm

 

 

15.00 nella Sala convegni “Rigenerazione urbana, biocittà, parchi della salute: nuovi percorsi per la sostenibilità in città”

Relatori:

Giuseppe Scarascia Mugnozza, Direttore Biocities Facility EFI e professore Unitus

Marco Marchetti, Presidente Fondazione Alberitalia

Alberto Giuntoli, Architetto e vicepresidente Associazione Kepos Libro Bianco del Verde

Davide Troncon, responsabile schemi di Certificazione Forestale di CSQA

Maria Rosa Conti, Assessore alla sostenibilità e alla coesione Comune di Pesaro

In collaborazione con: Kepos

 

 

 

16.15 nella Sala convegni “Pacts for skills: produzioni sostenibili, digitalizzazione e approccio one-health. Un mondo di nuove competenze per l’agricoltura (I-Restart Open Days) (ED.II)

Relatori:

Gruppo Progetti europei Confagricoltura

A cura di Confagricoltura

17.30 Nella Sala convegni “Confagricoltura e Utilitalia, insieme per la sostenibilità e l’economia circolare. Firma e presentazione del protocollo d’intesa

Relatori:

Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura

Filippo Brandolini, Presidente di Utilitalia

Annamaria Barrile, Direttore Generale di Confagricoltura

Giordano Colarullo  Direttore Generale Utilitalia

Monica D’Ambrosio, giornalista di Ricicla TV

In collaborazione con: Utilitalia

 

GIOVEDÌ 9 NOVEMBRE 2023

 

11.00 nella Sala convegni “Decarbonizzazione: il ruolo delle imprese agricole

Relatori:

Annamaria Barrile, Direttore Generale di Confagricoltura

Chicco Testa, Presidente Assoambiente

Nicola Gherardi, Giunta Confagricoltura

 

A cura di Confagricoltura

12.00 nella Sala convegni “PNRR per l’innovazione in agricoltura

Relatori:

Annamaria Barrile, Direttore Generale di Confagricoltura

Marco Lupo, Direttore Generale Unità di missione per il PNRR Masaf

Giuseppina Felice, Responsabile settore Competitività delle imprese e sviluppo dell’innovazione Regione Emilia Romania

Marco Miserocchi, Country Manager di TOPCON

Antonio Scarazzini, Relazioni Istituzionali CNH Industrial Italia

A cura di Confagricoltura

14.30 nella Sala convegni “Biometano e solare: nuova energia dall’agricoltura

Relatori:

Guglielmo Garagnani, Presidente ANB

Tommaso Honorati, Presidente Bio.Methane.Hub

Ottavio Carboni, Green Desk BNL BNP Paribas

Sergio Gandolfini, Responsabile Agrario ed Energie Rinnovabili Loombardia BNL BNP Paribas

In collaborazione con: ANB, CGBI, BNL

16.30 nella Sala convegni “Turismo esperienziale e cicloturismo

Relatori:

Augusto Congionti, Presidente Agriturist

Fiorello Primi, Presidente Borghi più Belli d’Italia

Carlo Pasqualini, Filosei

Leonardo Granata, Agricycle Veneto

Gianpietro Bisagni, Agricycle Emilia-Romagna

In collaborazione con: Agriturist e Filosei

VENERDÌ 10 NOVEMBRE 2023

 

10.00 nella Sala Agorà Augusto – Bioeconomy Area pad. D1 “Energia dal bosco per la decarbonizzazione e la transizione energetica”

Relatori:

Enrico Allasia, Presidente FNP Risorse boschive e coltivazioni legnose Confagricoltura

Silvia Piconcelli, Responsabile territorio, agricoltura biologica, risorse boschive

Marco Marchetti, Presidente Fondazione AlberItalia, e Professore Università degli Studi del Molise UNIMOL

Carlo Piemonte, Direttore Cluster Italia Foresta Legno

Luca Ventorino, Segreteria tecnica dipartimento energia Ministero Ambiente e sicurezza energetica

Annalisa Paniz, Gruppo Biomasse Tavolo di filiera legno

Renzo Motta, Presidente SISEF e Prof. Università degli Studi di Torino

Davide Pettenella, Prof. Università di Padova

Sebastiano Cerullo, Segretario Generale Conlegno

Marco Scaltritti, Rappresentante legale Impresa Massoni

Francesco Demichelis, Edison Next

Vanessa Gallo, Segretario Generale FIPER

Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale Aree protette e Biodiversità Legambiente

Marco Bussone, Presidente UNCEM

Stefano Bertacchi, Giovani ambasciatori della Bioeconomia

Livio Bozzolo, Vicepresidente CONAIBO

Antonio Di Cosimo, EBS

Pietro Oieni, DIFOR- MASAF Direttore Ufficio DIFOR III

In collaborazione con: CTS Ecomondo, Università Molise

10.00 nella Sala convegni “Seminiamo il futuro. Come conciliare tutela dell’ambiente e sviluppo dell’agricoltura con le energie rinnovabili e la fertilizzazione organica

Relatore:

Renato De Santis, Ceo RIEnergy

In collaborazione con: RIEnergy

14.00 nella Sala convegni “Il ruolo della pioppicoltura nell’adattamento ai cambiamenti climatici

Relatori:

Pietro Oieni, Direttore Ufficio DIFOR III

Gianluca Zanichelli, ingegnere civile, dirigente AIPo

Enrico Allasia, Presidente FNP Risorse boschive e coltivazioni legnose Confagricoltura

Fabio Boccalari, Presidente Associazione Pioppicoltori Italiani (API)

Francesca Dini, Responsabile ufficio marketing – PEFC Italia

Pier Mario Chiarabaglio, Ricercatore Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA

Paolo Mori, Compagnia delle foreste e Sherwood

 

 

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Confagricoltura: cala l’inflazione, non l’impegno degli agricoltori

“I dati diffusi dall’ISTAT certificano il rallentamento dell’attività economica, dopo una fase di crescita che durava da dieci trimestri consecutivi.  In pratica – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti  – nel terzo trimestre dell’anno, la crescita è stata pari a zero”.

L’ISTAT ha evidenziato che il risultato è dovuto, tra l’altro, a una diminuzione del valore aggiunto dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca. “Non è certo diminuito l’impegno degli imprenditori agricoli – sottolinea Giansanti – La riduzione del valore aggiunto è dovuta ai ripetuti eventi climatici eccezionali che hanno ridotto i raccolti a fronte di costi di produzione rimasti su livelli elevati”. 

L’Istituto nazionale di statistica ha anche rilevato che si è registrato un contributo negativo dal lato della domanda nazionale al netto delle scorte. I consumi alimentari si sono ridotti del 5%, a causa del taglio del potere d’acquisto delle famiglie.

“A questo riguardo, è un segnale importante il deciso rallentamento dell’inflazione dovuto essenzialmente alla diminuzione dei prezzi dei prodotti energetici. Anche l’aumento delle quotazioni al consumo dei generi alimentari si è ridotto di due punti percentuali su base annuale”.

“Risulta fondamentale la conferma del taglio del cuneo fiscale deciso dal governo nel quadro della manovra di bilancio per il prossimo anno. Ora – puntualizza il presidente di Confagricoltura – è altrettanto fondamentale incentivare gli investimenti per le transizioni energetica e ambientale”.

“In attesa degli incentivi previsti nella revisione del PNRR all’esame della Commissione europea – conclude Giansanti – chiediamo al governo e alle forze politiche di concentrare l’attenzione sulla diffusione delle innovazioni tecnologiche che possono ridurre l’impatto del cambiamento climatico e sulla revisione della normativa riguardante le assicurazioni per la difesa del reddito degli agricoltori”.

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World Pasta Day, Confagricoltura: il grano duro orgoglio Made in Italy e fulcro della sicurezza alimentare globale

Con una produzione di pasta pari a 4 miliardi di euro nel 2022 e 2,4 miliardi di euro nei primi sette mesi del 2023 (in aumento del 6% sull’anno precedente), l’Italia detiene il primato globale, posizionandosi anche come primo esportatore. Lo sottolinea Confagricoltura in occasione del World Pasta Day che si celebra oggi, 25 ottobre. 

Per la fabbricazione di questo alimento, rappresentativo del Made in Italy nel mondo, è fondamentale partire dal frumento duro, noto per l’alto contenuto di glutine che conferisce alle farine una consistenza ideale per la produzione anche di pane e di una vasta gamma di prodotti da forno.

L’Italia è prima in Europa per la coltivazione di questo cereale con 1,3 milioni di ettari dedicati e una produzione pari a 3,8 milioni di tonnellate nell’anno in corso. Il nostro Paese detiene il primato da oltre dieci anni e per mantenerlo è necessario rafforzare i rapporti tra i singoli attori della filiera fino al consumatore finale. Recentemente, infatti, sono intervenute diverse minacce esterne alla sostenibilità della produzione.

Per garantire rifornimenti all’industria, l’Italia importa frumento principalmente da Canada, Unione Europea, Kazakistan, Russia e Stati Uniti. Le importazioni italiane, per la quasi totalità originarie da questi Paesi fornitori, sono aumentate di quasi il 70 per cento nei primi sette mesi di quest’anno.

Negli ultimi dodici mesi, le imprese agricole sono state colpite da una drastica diminuzione del prezzo medio all’origine del grano duro (-30%), passando da circa 480 euro per tonnellata a 336 euro per tonnellata. Dal momento che i costi di produzione non hanno seguito la stessa tendenza al ribasso iniziale, la competitività delle imprese italiane ne ha fortemente risentito. Secondo le più recenti rilevazioni di ISMEA sui prezzi dei mezzi di produzione, infatti, dallo scorso agosto 2022 fino a giugno 2023, i costi del frumento si sono ridotti solamente del 3% circa.

“Nel corso degli anni, il tasso di autoapprovvigionamento del frumento duro è stato costantemente superiore al 70%. Questo dato riflette la nostra resilienza nell’assicurare una produzione sostenibile e una solida capacità di far fronte alle sfide occasionali, legate al cambiamento climatico e ad equilibri geopolitici precari ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – Dobbiamo tuttavia evitare di perdere potenziale produttivo rafforzando la competitività delle imprese e i legami all’interno della filiera. Quest’anno in particolare, con il conflitto russo-ucraino ancora in corso e una situazione di forte instabilità in Medio Oriente, la Giornata Mondiale della Pasta ci invita a riflettere sull’importanza dei cereali, e del grano duro in particolare, per la sicurezza alimentare globale, fonte essenziale di nutrimento per milioni di persone nel mondo e risorsa imprescindibile per un’alimentazione sana e sostenibile, elemento caratteristico della Dieta Mediterranea. Non solo, mai come ora l’interdipendenza dei mercati è tangibile e bisogna restare al passo”.

Inoltre, le restrizioni legate all’entrata in vigore della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) nel 2023 rappresentano un ulteriore ostacolo per le produzioni. Anche se nel breve termine molte imprese italiane potrebbero essere in grado di confermare i propri investimenti per un anno, obblighi come il regime di avvicendamento biennale potrebbero limitare la capacità di spesa. A questo proposito Giansanti ha commentato: “Confagricoltura ha contestato sin dall’inizio la rotazione obbligatoria prevista nell’ambito della nuova PAC. Ora siamo al lavoro per ottenere una nuova deroga, dopo quella concessa lo scorso anno in vista di una definitiva modifica dei regolamenti di base, a beneficio dei nostri produttori che non possono perdere competitività su un prodotto cruciale per la sicurezza alimentare, locale e globale, oltre che orgoglio italiano nel mondo”.

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