Confagricoltura, il Cardinale Matteo Maria Zuppi inaugura a Palazzo della Valle la Sala Serpieri restaurata

Il presidente Cei: “La Terra insegna la pazienza in un’epoca di bulimia digitale”

“Bisogna avere il coraggio di lasciare un segno”: questo il principio che ha guidato Confagricoltura, nelle parole del presidente Massimiliano Giansanti a portare avanti il restauro del bellissimo Salone del piano nobile di Palazzo Valle, sede della Confederazione, noto come Sala Serpieri in onore di Arrigo Serpieri, agronomo e economista.

Sono stati restituiti ai contorni e ai colori originali gli affreschi che decorano le pareti e che sono da ultimo stati attribuiti al Vignola pittore e architetto tra i più insigni del manierismo e ai suoi allievi. Oggi Sala Serpieri, restaurata e con una nuova illuminazione, è stata inaugurata alla presenza del Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, del presidente Giansanti e del sottosegretario alle politiche agricole Patrizio La Pietra. 

“Tra chiesa e mondo agricolo – ha detto Zuppi nel suo intervento al termine del quale ha benedetto la Sala e gli astanti – c’è da sempre un rapporto stretto. La terra ci aiuta a capire il mistero del cielo: quando perdiamo uno, ho paura che perdiamo anche l’altro”. E ancora “la terra – ha proseguito il presidente dei vescovi – ci rimanda alle cose vere e ci riporta alle cose che contano davvero, come l’attesa, in questa bulimia che a volte caratterizza la nostra epoca digitale, il tempo. Aspettare non è la nostra specialità generazionale”.

“Poi la Terra insegna la manutenzione, che richiede pazienza: se non semini non cresce niente. Abbiamo tanto bisogno della terra, non soltanto in termini alimentari ma come filosofia, modo di vivere, capacità di fare le scelte che contano davvero” ha detto Zuppi indicando come “stare coi piedi per terra” è un insegnamento sempre attuale.

Palazzo della Valle, attuale sede della Confagricoltura, fu la dimora del cardinale Andrea della Valle, vescovo di Crotone e di Mileto nonché insigne umanista e mecenate, che lo fece costruire intorno al 1510 lungo la romana via papalis (odierno Corso Vittorio Emanuele II), così detta perché un tempo percorsa dai cortei pontifici. Secondo il Vasari, cortile, stalle e facciata interna furono opera del Lorenzetto (1494-1541), allievo di Raffaello. Secondo altri, invece, l’architetto fu Andrea Sansovino o Antonio da Sangallo il Giovane.

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Crisi Mar Rosso, Confagricoltura: l’Italia tra i Paesi più esposti. Gli effetti sull’agricoltura devono essere portati sui tavoli europei

“L’Italia è tra i Paesi più esposti in seguito al blocco del transito delle navi nel canale di Suez. Il 40% dell’intero interscambio marittimo passa dal Mar Rosso e il settore agroalimentare risente più degli altri di questa situazione, che deve essere esaminata e approfondita sul piano europeo”.

Lo afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, evidenziando le preoccupazioni del settore agricolo e, in particolare, dei comparti ortofrutticolo e vitivinicolo.

“Soltanto per l’agroalimentare, il transito verso i mercati asiatici vale 4 miliardi di euro di prodotti. Il circumnavigare l’Africa per evitare il canale di Suez comporta problemi di conservazione dei prodotti freschi, ma anche di tipo economico, con costi raddoppiati delle merci, tensioni sui consumi e un generale rallentamento degli scambi”.

Nell’ambito della frutta, le esportazioni di questo periodo sono costituite principalmente da mele (soprattutto verso l’India), kiwi e agrumi. La qualità delle nostre produzioni – sottolinea Confagricoltura – rappresenta un valore importante e riconosciuto, ma la prolungata percorrenza verso i mercati finali dell’Asia non garantisce più le stesse caratteristiche di freschezza. Inoltre, nei Paesi importatori, la merce deve essere venduta a un prezzo inevitabilmente più alto per far fronte alle nuove rotte del trasporto marittimo intercontinentale.  

La situazione acuisce le difficoltà che il comparto ortofrutticolo italiano sta attraversando per la minore produzione dovuta alla siccità e all’aumento dei costi di produzione.

Anche per il comparto vitivinicolo il blocco delle navi verso i mercati asiatici è un ulteriore colpo all’equilibrio economico delle aziende e all’export del settore.

“Portiamo all’attenzione delle istituzioni europee un’ulteriore emergenza per il settore primario. Dobbiamo evitare – conclude Giansanti – che questa congiuntura incida in modo irreversibile sulle imprese agricole, già alle prese con una situazione complessa dal punto di vista climatico, economico e degli scambi internazionali. Se aumenta l’inflazione, infine, sarà inevitabile un ulteriore calo dei consumi agroalimentari, già in discesa di quasi 5 punti percentuali nello scorso anno”.

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Carote, volumi a picco e costi alle stelle. Giadone: “Attese alte dalla GDO. Importante programmare”

L’analisi di Roberto Giadone (Natura Iblea) in un articolo di Corriere Ortofrutticolo

Per la carota novella siciliana si profila un’annata complicata. Il clima ancora una volta ha inciso in maniera determinante sulla produzione. Se la mancanza di volumi porterà ad un aumento dei prezzi, di contro sono saliti in maniera considerevole i costi, con diverse aziende che si sono trovate in forte difficoltà.

A tracciare il quadro della situazione è Roberto Giadone (nella foto), a capo di Natura Iblea di Ispica (Ragusa), una delle principali realtà produttive biologiche siciliane. “Il periodo di semina della novella (che va da settembre a novembre, ndr) è stato ad dir poco complesso, caratterizzato da una forte siccità – esordisce l’imprenditore siciliano. Durante il mese di ottobre non è caduta una goccia d’acqua. Non era mai capitato prima. L‘irrigazione aggiuntiva necessaria per consentire la maturazione degli ortaggi ha aumentato i costi di almeno il 40%. Nonostante ciò il 30% della carota prevista non è nata, proprio a causa di terreni rimasti per troppo tempo asciutti: quando si è iniziato a seminare e irrigare i terreni a regime biologico sono stati attaccati dagli insetti. Pertanto nonostante i prezzi si siano innalzati – con una domanda sostenuta e un mercato molto attivo – non sono e non saranno sufficienti per coprire i costi di produzione”.

Raccolta ai blocchi di partenza: si attendono le richieste dall’Europa

Nel frattempo sono partite le prime cavature. “Il grosso della produzione arriverà da marzo in poi. La qualità è buona ma mancano le quantità. L’Europa centrale non ha ancora iniziato a richiedere merce in quanto sta consumando ancora quella locale. Tuttavia quest’anno le prime richieste potrebbero arrivare già verso fine febbraio, quando di solito arrivano ad aprile, sempre per scarsa produzione anche in quelle aree produttive. Anche all’estero tante aziende chiudono e calano gli investimenti”, spiega Giadone.

Natura Iblea – che quest’anno prevede un calo produttivo di duemila tons, da 8 mila del 2023 a 6 mila tonnellate – fa della programmazione una delle sue peculiarità, fondamentale specialmente in questi periodi così complicati e poco decifrabili, condizionati dai cambiamenti climatici. “Già a ottobre stipuliamo contratti con la GDO europea che chiede il nostro prodotto biologico. Per la situazione così complessa in cui ci troviamo abbiamo chiesto ed ottenuto un aumento del 30% dei prezzi. La distribuzione si sta rendendo conto delle difficoltà a cui il mondo produttivo sta andando incontro e pur di non rimanere senza merce, quest’anno particolarmente scarsa in volume, è disposta a spendere di più”.

 

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

 

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Sostegno al comparto vitivinicolo e agrumicolo, alla viabilità rurale e ai Consorzi di Bonifica: Confagricoltura Sicilia promuove la Finanziaria regionale

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli siciliani plaude agli interventi a sostegno del comparto agricolo previsti nella Finanziaria approvata dall’Ars

Confagricoltura Sicilia esprime il proprio plauso per i provvedimenti approvati all’interno della Finanziaria regionale che riguardano l’agricoltura.

In particolar modo, lo stanziamento di un contributo importante, 25 milioni in due anni, a sostegno dei viticoltori colpiti dai danni da peronospora. “Un risultato importante – spiega il presidente Rosario Marchese Ragona   reso possibile dal confronto serio e proficuo tra l’assessore Sammartino e la nostra Organizzazione che ha sollecitato puntualmente il governo sui danni subiti dal comparto vitivinicolo”.

“Sicuramente si poteva osare di più – aggiunge Marchese Ragona -, ma considerando che a livello nazionale sono stati stanziati solo 7 milioni per fronteggiare l’emergenza, possiamo affermare che le Istituzioni siciliane hanno dimostrato una sensibilità encomiabile. Un aiuto che di certo non copre il mancato reddito della viticoltura siciliana, ma che serve come incentivo per l’avvio della nuova campagna”.

Altri interventi previsti dalla Finanziaria regionale che vengono salutati positivamente dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli siciliani sono lo stanziamento di 6 milioni ai Consorzi di Bonifica per consentire azioni essenziali per il rilancio di un ente strategico per l’agricoltura regionale come la manutenzione delle strutture e il rafforzamento dell’organico, la norma che consentirà all’ESA di realizzare, di concerto con i Comuni e le ex Province, interventi per il potenziamento della viabilità rurale e intercomunale e lo stanziamento di 7 milioni utili al rilancio dell’agrumicoltura.

“Auspico che questi segnali positivi di sensibilità da parte delle Istituzioni regionali nei confronti dell’agricoltura – conclude il presidente di Confagricoltura Sicilia – continuino nel tempo e si rafforzino, riconoscendo l’importanza che il settore primario ha per l’intero sistema economico siciliano”.

Palermo, 11 gennaio 2024

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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Confagricoltura: vicinanza all’Unione degli Agricoltori Tedeschi (DBV) in sciopero contro i tagli ai sussidi

Confagricoltura esprime vicinanza al Deutscher Bauernverband (DBV), il sindacato agricolo tedesco, che dal mese di dicembre sta organizzando manifestazioni di protesta contro i tagli alle agevolazioni al gasolio agricolo.

Le azioni del governo di Berlino, secondo quanto riportato dal DBV, “mettono a repentaglio la competitività e l’esistenza degli agricoltori e delle imprese di trasporto di medie dimensioni”: un rischio per il Paese e l’Europa.

L’agricoltura, ricorda Palazzo della Valle, è una risorsa fondamentale per il mercato europeo; pertanto, è bene che sia messa nelle condizioni di produrre, garantendo approvvigionamenti e, quindi, sicurezza alimentare.

L’aumento del costo dei carburanti è un problema che mette a rischio la competitività delle imprese agricole europee che, a causa degli elevati standard di produzione, a tutela dei consumatori, hanno costi maggiori rispetto a chi produce fuori Europa. Inoltre, è uno degli elementi che incide maggiormente sul costo del prodotto finito e quindi sul cosiddetto carrello della spesa.

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Siccità, Caruso (Confagricoltura Catania): “Necessario lo stato di calamità per l’agricoltura siciliana”

Dichiarare subito lo stato di calamità per l’intero settore agricolo della regione. È la richiesta che la Federazione Sicilia di Confagricoltura ha avanzato all’assessorato regionale competente. Una richiesta ribadita da Fabio Caruso, direttore della Confederazione a Catania, ospite della televisione privata Rei TV.

La principale causa della crisi produttiva che stanno investendo tutti i comparti, è il cambiamento climatico. Il direttore definisce “drammatica” la situazione che stanno vivendo ortofrutta e cerealicoltura ma anche zootecnia e vitivinicoltura. Colpa della scarsità delle precipitazioni (le più basse mai registrate da un secolo a questa parte) e – di conseguenza – l’impoverimento della principale risorsa idrica della Sicilia: l’Etna.

Con l’assenza di piogge prosperano anche fitopatie come quella della peronospora che, ricorda Caruso, ha comportato una riduzione di vino in bottiglia che va dal 50 al 60%. In difficoltà gli allevamenti che, data la loro dipendenza da altre produzioni agricole, subisce l’impatto dell’aumento dei costi di produzione,  a partire dai prezzi necessari all’acquisto del foraggio.

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Legge di Bilancio, Confagricoltura: positive alcune misure a supporto di imprese e consumi

Confagricoltura plaude a diverse misure a supporto del settore primario, inserite nella Legge di Bilancio; in particolare: il Fondo per la gestione delle emergenze in agricoltura che prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026; il differimento, dal 1° gennaio 2024 al 1° luglio 2024, della decorrenza dell’imposta sui manufatti in plastica monouso e dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate.

La manovra risponde alle richieste della Confederazione in merito alla reintroduzione delle misure di intervento per la previsione della liquidità aziendale, al fine di evitare il sovraindebitamento.

Significativo il sostegno alle imprese, tramite il finanziamento del credito di imposta per il Mezzogiorno (pari a 1,8 miliardi di euro); le dotazioni di bilancio per i contratti di sviluppo e le misure agevolative della cosiddetta “Nuova Sabatini”.

Accolta anche la richiesta di intervento, da parte di Confagricoltura, per nuovi stanziamenti finalizzati alla ricostruzione dei territori interessati dai sismi degli anni scorsi e dagli eventi alluvionali manifestatesi dal 1° maggio 2023.

Palazzo della Valle auspica un progressivo aumento degli interventi sistemici a vantaggio del sistema imprese, guardando con favore all’incentivazione di ogni azione che possa favorire la ripresa dei consumi. Bene, dunque, l’introduzione del “Bonus spesa”, cosiddetto “Social Card”, che può stimolare l’acquisto di prodotti dell’agricoltura italiana.

Si sottolinea, infine, la necessità di uno sforzo ulteriore su alcuni temi: la reintroduzione dell’IRPEF (che possa almeno avvenire in modo graduale), la gestione del rischio in agricoltura e la tassazione retroattiva in relazione ai contratti di superficie.

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Confagricoltura Ragusa e TFT (Trasformare la Fascia Trasformata) insieme per una gestione condivisa e sostenibile del territorio: firmato protocollo d’intesa

Al centro del protocollo il miglioramento della qualità dell’ambiente, delle produzioni, della vita 

Si stringe e si rafforza il dialogo tra i promotori di  TFT-Trasformare la fascia trasformata, progetto sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD – e Confagricoltura. Una collaborazione costante nel tempo che si arricchisce di nuove modalità operative e di impegno per azioni concrete che possano portare a un effettivo cambiamento nel territorio di riferimento del progetto che include chilometri di serre e coltivazioni tra Marina di Acate e Santa Croce Camerina.

Si parte da un protocollo di intesa fortemente voluto dalla Cgil che con Associazione I tetti colorati Onlus (capofila), L’Altro Diritto Onlus e Cooperativa sociale Proxima, anima il progetto TFT-Trasformare la fascia trasformata, che costituisce la formalizzazione di una collaborazione già attiva e che è stato sottoscritto a Ragusa presso i locali del Vescovado di via Roma.

Migliorare la qualità dell’ambiente, delle produzioni, della vita: tre concetti che si stanno già traducendo in azioni concrete.

Dalla formazione aziendale, al corretto ciclo dei rifiuti, dallo studio di meccanismi di collaborazione tra aziende, alla definizione di buone prassi attente alle questioni di genere e che possano garantire anche il diritto alla maternità e alla paternità delle lavoratrici e dei lavoratori, nell’ottica della ‘sostenibilità’, con uno sguardo attento al welfare aziendale e alla vita che si svolge fuori dalle aziende.

Tra gli obiettivi, anche la salvaguardia del valore delle produzioni, una delle chiavi di volta per accrescere il benessere dell’azienda e dei lavoratori.

Sono già allo studio alcune iniziative per la promozione di una ‘rete dell’agricoltura di qualità’ che includa anche iniziative sociali a servizio della comunità non sono interna ma anche esterna all’azienda, anche nel contrasto delle discariche abusive e delle cosiddette “fumarole”

Hanno firmato il protocollo – che avrà una durata di tre anni -, Valentina Di Stefano (I Tetti colorati, capofila del progetto), Peppe Scifo segretario generale Cgil Ragusa e Sofia Ciuffoletti L’Altro diritto (entrambi partner progetto TFT),  e Antonio Pirrè presidente Confagricoltura Ragusa.

 “Sollecitare, promuovere e supportare la sostenibilità delle aziende – ha detto il presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonio Pirrè – è obiettivo comune nel quale rientra il benessere dei lavoratori. Pronti ad elaborare strategie comuni che possano dare segnali di effettivo e concreto cambiamento nella gestione del territorio”

“Il protocollo rappresenta dei passi importanti e concreti – ha detto Peppe Scifo, Cgil – in una strada che ognuno di noi ha percorso nell’area della fascia trasformata, peculiare e complessa. Piccoli segnali di cambiamento li stiamo già vedendo ma vogliamo e possiamo fare di più”.

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Dall’orientamento all’inserimento in azienda: Meeting di Randstad organizzato da ENFAGA e Confagricoltura a Ragusa

 Si è tenuto ieri all’interno della suggestiva cornice del Teatro Donnafugata a Ragusa Ibla il Meeting “Dall’orientamento all’inserimento in Azienda, evento esclusivo organizzato da ENFAGA Ragusa e Confagricoltura in collaborazione con Randstad.

Un focus dedicato al mercato del lavoro attraversato da forti cambiamenti, per riflettere sui mutamenti in essere e sulla necessità per le aziende agricole di avvalersi di strumenti ottimali di selezione e di formazione del personale.

Davide Zucchetti (Randstad Education Manager),  Bruno Piccoli (Area Manager Randstad Italia) e Valentina Gennarino (Sales Manager Randstad HR Solutions)  hanno presentato i servizi erogati da Randstad come le attività di orientamento nelle scuole e lo skilling dei candidati in fase pre-assuntiva, le attività di ricerca, selezione e somministrazione dei candidati, la formazione continua dei lavoratori una volta inseriti in azienda e le possibilità di formazione finanziata attraverso i fondi interprofessionali.

Sono state presentate inoltre le opportunità per le aziende agricole nella costituzione di una “Academy Aziendale Associativa“, una vera e propria scuola di formazione per giovani, in grado di soddisfare il fabbisogno di profili tecnici specializzati, spesso “introvabili”, espresso dalle imprese del settore che permette alle aziende di partecipare attivamente alla formazione di giovani talenti e di rispondere alle esigenze specifiche del settore.

Durante il percorso formativo, le aziende coinvolte avranno un ruolo chiave, con una parte significativa delle ore di docenza erogate direttamente dai tecnici interni alla struttura dell’impresa. L’obiettivo è preparare i giovani al meglio possibile per l’ingresso nel mondo del lavoro e, in particolare, in quello delle imprese coinvolte.

Le imprese del settore agroalimentare avranno così la possibilità di usufruire dello strumento utilizzato con successo utilizzato in vari settori professionali. L’Academy interaziendale tra le aziende associate a Confagricoltura offrirà un percorso formativo mirato ai candidati del territorio delle imprese aderenti.

È stato annunciato che, attraverso la siglatura di un protocollo tra Randstad e ENFAGA, si avvierà un’indagine per rilevare i fabbisogni occupazionali delle imprese associate, al fine di organizzare percorsi formativi ad hoc.

“Capire come cambia il mercato del lavoro e avere strumenti per governarne i processi con consapevolezza è essenziale per le nostre aziende”, dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè. Che aggiunge: “Ringrazio Randstad ed ENFAGA Ragusa per aver permesso la realizzazione di questo evento che ha illustrato ai nostri imprenditori le straordinarie opportunità da cogliere su questo versante, organizzandosi in modo adeguato. Noi faremo la nostra parte a sostegno di questi processi di innovazione e semplificazione, cogliendo le opportunità offerte da un mercato del lavoro complesso e in continua evoluzione, avvalendoci del supporto di autorevoli e competenti professionisti del settore”.

“Un evento di cui siamo molto fieri e che rappresenta un tassello importante del percorso avviato da ENFAGA a sostegno della formazione nel settore agricolo ragusano, fornendo strumenti, competenze e supporti validi alle imprenditrici e agli imprenditori di Confagricoltura. Ringrazio Randstad per questa occasione di dialogo utile e proficuo che rappresenta la prima tappa di un percorso di collaborazione  virtuosa e fattiva” – aggiunge la direttrice di ENFAGA Ragusa, Vicky Di Quattro.

Ragusa, 19 dicembre 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Negoziati adesione Ucraina e Moldavia in UE, Giansanti (Confagricoltura): “Indispensabile un appropriato aumento del bilancio comune e delle risorse da assegnare al settore agricolo”

“Una decisione di grande rilevanza politica per l’intera comunità internazionale in una fase di grande instabilità e di incertezza”. Lo dichiara il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in merito alla decisione del Consiglio europeo di avviare i negoziati per l’adesione di Ucraina e Moldavia all’Unione.

“Il processo negoziale non sarà agevole e richiederà tempo, anche per il profondo impatto dell’allargamento sul settore agricolo. L’Ucraina, in particolare, è tra i primi esportatori al mondo di cereali e semi oleosi”, sottolinea Giansanti.

Per effetto della sospensione dei dazi e dei contingenti sulle importazioni accordata dalla UE a seguito dell’invasione russa, l’Ucraina è diventata il terzo fornitore di prodotti agroalimentari della UE, dopo Brasile e Regno Unito. Nel 2021, le importazioni degli Stati membri ammontavano a 7 miliardi di euro. Un anno dopo erano salite a più di 13 miliardi. Nei primi sei mesi di quest’anno, secondo i dati della Commissione europea, si è registrato un ulteriore aumento del 45% in valore sullo stesso periodo del 2022. Grano, mais, semi oleosi, zucchero e uova i prodotti più esportati sul mercato europeo.

“Anche i costi dell’adesione saranno elevati e non compatibili con l’attuale dimensione del bilancio dell’Unione europea”, aggiunge il presidente della Confagricoltura.

“L’estensione all’Ucraina della vigente politica agricola comune (PAC) determinerebbe maggiori oneri finanziari nell’ordine di 100 miliardi di euro in sette anni. A bilancio invariato, dovrebbero essere tagliati di almeno il 20% i trasferimenti agli agricoltori negli attuali Stati membri”.

“Alla luce di queste cifre, risulta di tutta evidenza che le nuove adesioni dovranno essere precedute da appropriate decisioni dell’Unione. E’ indispensabile un appropriato aumento del bilancio comune e delle risorse finanziarie da assegnare al settore agricolo”, conclude Giansanti.

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