E’ il commento del presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sull’annuncio della presidente von der Leyen che proporrà al Collegio dei commissari il ritiro formale della proposta di regolamento per ridurre della metà, entro il 2030, l’utilizzo dei fitofarmaci.
“In Italia – sottolinea Giansanti – il taglio avrebbe potuto superare addirittura il 60 per cento. La nostra linea è chiara. Il ricorso alle medicine delle piante nei processi produttivi va ridotto, come già si sta verificando, ma ogni divieto deve prevedere un’alternativa valida sotto il profilo tecnico ed economico”.
“Il ritiro della proposta di regolamento sui fitofarmaci dimostra che la soluzione dei problemi che stanno affrontando gli agricoltori vanno risolti in larga misura a Bruxelles. Per questo abbiamo deciso di tenere nella capitale belga un’assemblea straordinaria il 26 febbraio”.
“Ora – conclude il presidente della Confagricoltura – va sospesa l’entrata in vigore delle nuove misure in materia di emissioni industriali estesa agli allevamenti e sul ripristino della natura. I testi potranno essere rivisti alla luce dei risultati del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura promosso dalla Commissione UE. E’ una questione di coerenza”.