“Qualsiasi progetto di rilancio dell’Unione Europea che preveda la riduzione delle spese agricole sarebbe limitato e senza ambizione. E’ necessario, invece, aumentare le risorse proprie dell’Unione”. Questo il messaggio lanciato dal presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in vista della riunione informale dei capi di Stato e di governo che si terrà a Bruxelles il 23 febbraio prossimo, con all’ordine del giorno la discussione sulle priorità politiche del prossimo quadro finanziario pluriennale della UE.
“Le spese per l’agricoltura ammontano a meno di mezzo punto percentuale sul prodotto interno lordo degli Stati membri – ha aggiunto Giansanti -. Scendere sotto questa percentuale metterebbe a rischio la sovranità alimentare dell’Unione, che è basata su una produzione allineata alle esigenze dei consumatori in termini di sicurezza e qualità”.
A livello europeo, la tutela delle risorse naturali su circa la metà dell’intera superficie dell’Unione è garantita dagli agricoltori. Sono 44 milioni i posti di lavoro assicurati dal settore e le produzioni agro-alimentari stanno conquistando una crescente presenza sui mercati internazionali.
Grazie all’innovazione tecnologica, il ruolo del settore agricolo può ulteriormente crescere, con un contributo di rilievo anche nelle politiche di contrasto al cambiamento climatico.
“L’agricoltura è una realtà economica e sociale vitale, che va assolutamente preservata all’interno di un’Unione Europea più coesa e rafforzata da una dotazione di bilancio superiore a quella attuale”, ha concluso il presidente della Confagricoltura.